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“Gli anziani, una risorsa”, convegno Ucid

Giovedì 9 maggio, presso il Salotto delle Idee di Torino, si terrà un convegno dell’Ucid sul tema “Gli anziani, una risorsa per l’Italia quale sanità e quale welfare per gli anziani”. Gli anziani non devono essere un peso, ma vanno valorizzati. Secondo l’ONU la quota della popolazione mondiale, pari o superiore a 65 anni, aumenterà dal 10% di oggi al 16% nel 2050. In Italia la vita media attesa è risalita a 82,5 anni, con recupero laziale rispetto al 2020, che era di 82,1. Il dato provvisorio del 2022 stima una vita media di 82,6 anni. Su questi dati, in relazione alla necessità di garantire il massimo dell’assistenza sociale e una qualità della vita che passi attraverso un ruolo attivo e stimolante nella società delle fasce meno giovani del Paese, si discuterà giovedì 9 maggio, alle ore 17, presso il Salotto delle Idee di corso Palestro 14 a Torino, con il convegno sul tema “Gli anziani, una risorsa per l’Italia, quale sanità e quale welfare per gli anziani”.

Si tratta di un evento organizzato dal comitato tecnico scientifico dell’Ucid (Unione cristiana imprenditori e dirigenti) del gruppo Piemonte e Valle d’Aosta, dalla commissione nazionale sanità e dalla sezione di Torino.

Eccezionale il parterre dell’evento: il saluto iniziale sarà da parte del Presidento Gruppo Ucid Paolo Porrino, a cui faranno seguito gli interventi del Presidente della Sezione Ucid Torino Silvia Tabasso, del Presidente della Commissione Ucid Sanità Luigi Gentile, del Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, dell’Assessore al Welfare del Comune di Torino Jacopo Rosatelli.

“Il Parlamento ha approvato la legge di riforma in materia di politica a favore delle persone anziane – spiega Riccardo Pedrizzi, Presidente del CTS Ucid –

con ben 26 anni di ritardo dalla prima proposta, presentata nel 1997. Nel frattempo la Germania la varò nel 1995, la Francia nel 2022, la Spagna nel 2006. L’obiettivo di queste leggi è quello di adeguare le politiche del Welfare al mutamento della società, e comprende indicazioni condivise da tempo nel dibattito politico e tecnico, raccogliendo un diffuso sostegno da parte degli addetti ai lavori. Noi tutti, come classe dirigente, dobbiamo porci l’obiettivo di favorire l’inserimento delle normative nella società, la semplificazione dell’iter che oggi le famiglie devono compiere per ricevere gli interventi necessari: l’attivazione del servizio d’assistenza domiciliare, l’innalzamento degli standard di qualità nelle strutture residenziali e non ultima la previsione di incentivi economici per chi assume badanti in maniera regolare. La riforma rappresenta una vera e propria rivoluzione nel settore del Welfare”.

“È importante che un dibattito su un tema così delicato si svolga proprio qui a Torino, spiega Paolo Porrino, Presidente di Ucid Piemonte – dove l’Ucid da anni svolge un ruolo importante anche nel campo delle politiche di assistenza delle fasce più fragili e della tutela delle famiglie e dell’uomo, in tutto il suo valore spirituale e cattolico”.

“Una società civile – afferma Luigi Gentile, Presidente della Commissione Nazionale Ucid Sanità- si misura proprio nella capacità di fornire le migliori risposte ad anziani e famiglie, e dare sollievo alle loro pressanti necessità su tutti i fronti, dall’assistenza medica a quella per la casa, per le strutture residenziali e la cura psicologica”.

 

Ucid (Unione cristiana imprenditori dirigenti) Gruppo interregionale Piemonte e Valle d’Aosta – corso Palestro 14, Torino

 

Mara Martellotta

 

Tra le “Nuvole” poetiche di Graziella Provera

Il piccolo ma prezioso libro dal titolo “Nuvole” raccoglie alcune delle belle composizioni di Graziella Provera, poetessa costantemente sensibile ad ogni spettacolo della natura.

Istintivamente attratta dalle piccole cose, che per lei sono grandi verità, osserva tutto ciò che le scorre intorno appagando il desiderio di infinito e del senso della vita affidando alla parola la propria anima.

Le basta lo scorrere delle nuvole, compagne di viaggio, per farsi trasportare in misteriosi e sconfinati orizzonti, il canto di uccelli sui rami fioriti la fa cantare con loro di gioia, quando la sorprende la pioggia si lascia bagnare sentendosi parte della natura, quasi fosse “radice, foglia, fiore”.

Mentre nelle poesie in lingua aleggia una sottile e malinconica ricerca del tempo perduto dell’infanzia, in quelle dialettali, in particolare in romanesco, si svela un altro aspetto della sua personalità divertente ed autoironica.

La dualità dei diversi mezzi linguistici, l’uno più colto ed intimista, l’altro immediato e schiettamente impressionista, si concilia nel comune denominatore della sincerità e purezza d’animo che le fanno cogliere la vita attraverso il linguaggio del cuore.

Giuliana Romano Bussola

***

Premessa: chiedo scusa a tutti li amici per li strafalcioni ne lo scrive in dialetto romanesco ma er  maestro mio, onorato poeta Trilussa, che da l’aldilà me sugerisce la poesia nun se spreca a dimme l’ortografia. Me dice arangiate che ‘ndo sto io c’ è troppo da fa’.

RICCHEZZA E POVERTÀ

A vede’ sta vecchia barbona

sopra ‘na bici malandata più de lei,

carica de borse

che pare n’ asino da soma

se ferma la gente

e la fa passa’

presa da ‘n sentimento de pietà.

Si fosse un re co’ la carrozza d’oro,

con un corteo de dame

e cavalieri in pompa magna

se fermerebbe pure,

pe’ rispetto e ammirazzione

e pure un poco de invidia,

chi lo sa.

Ricchezza e Povertà so’ du sorelle

che se tengono pe’ mano

ma la mejo de le due

è Poverta

che per lo meno

fa nascere nell’omo

un sentimento puro

de bontà.

15 gennaio 2024

Du’ Anime

L’anima mia se divide en due :

l’una se fa’ pija’ da’ malinconia

e giù me scappa ‘na lacrima

de nostalgia.

L’altra parla en vernacolo,

me tira fori tutte ‘ste fregnacce

che vado a scrive sur quaderno mio.

Sarebbe ‘na traggedia si una de le due

pijasse er sopravvento,

invece stanno a pari:

l’ anima mia piagnona

e l’altra un po’ sbruffona.

Del resto niuno è perfetto a questo monno.

Pijateme così amichi mia.

Ve lascio  n’eredita’ tutte ‘ste fole

che fanno ride e piagne

come fa la vita.

E pe’ vivela mejo, parola mia,

ce serve un poco de filosofia

come ce insegna Seneca, Zenone

e compagnia.

21 aprile 2024.

ODE A LA BICI

Io e la mia bici

famo ‘na cosa sola

‘ ndo ce sta lei

c’è sono pure io.

La reconoscerebbe in mezzo a mille

nun c’è nessuna come lei,

c’è metterebbe la mano sopra er foco

che vincerebbe er primo premio

pe’ la bici più brutta da’ città.

Ma a me m’ispira:

è la mia musa.

Quanno pedalo me vengono a mente

tutte ‘ste filastrocche :

è lei! Ne so sicura!

Er padrone de prima aveva d’ esse

un romano

altrimenti nun se spiega.

Me ce sono affezzionata

e lei a me.

Me aspetta ner cortile

e annamo a fa’ la spesa

e quanno piove che se fa?

Se resta a casa, avemo d’aspetta’.

26 marzo 2024

 

ABBRACCIA QUESTA VITA

Abbraccia questa vita con grande compassione,

anche i momenti vuoti e carichi di pioggia,

o quando una mortale tristezza soffoca il tuo cuore.

E quando, trepidante, insegui un desiderio

di amore e bellezza, incarnato in un viso, perdendoti in quegli occhi,

ebbro di dolcezza.

Quegli occhi sono gli occhi di Dio.

E le mani di tua madre che ti lavano le ginocchia nere

a forza di cadere quando muovi i primi passi,

e la mano di tuo padre, stretta intorno alla tua piccola mano,

quando ti portò la prima volta a vedere il mare, sono le mani di Dio.

E questa gioia, che vibra nel tuo cuore contemplando

la struggente bellezza intorno a te, ad ogni nuova primavera,

nel tripudio di fiori e profumi, nel canto degli uccelli,

che cos’è se non la gioia nel cuore di Dio?

E ci tornerai, si ci tornerai quaggiù,

finchè non avrai imparato ad amare, ad amare sempre,

ad amare di più, ad amare la vita nonostante a volte faccia male,

perché la Vita è Dio, perché l’Amore è Dio.

Abbraccia questa vita con amore e abbraccerai Dio.

 

BELLEZZA

Ovunque intorno a te la puoi scoprire,

se hai occhi per vedere e il cuore aperto.

La trovi nella luce che svela i colori delle foglie

in un giorno d’autunno,

e le piccole vite, che tutt’intorno danzano.

La vedi nelle opere dell’uomo, nella musica,

o nel canto di un uccello solitario,

in un freddo mattino.

Nell’anima tua infine la intuisci,

poiché scoprir non la potresti,

se non fosse già parte di te.

Ti celebro e canto un inno a Te,

Bellezza sublime, attributo divino,

discesa dai regni della Luce

a fecondar l’anima di gioia.

Cosa sarebbe quest’aspra vita senza te?

Attraverso i sensi tu penetri nel cuore

e il tuo soave balsamo lenisce e consola

lo spirito afflitto dagli affanni

e dalle pene.

Perciò ti rendo grazie con le mie povere parole

che mai potranno rendere

ciò che nell’intimo si cela.

Novembre 2013

 

NUVOLE

Nuvole a cumuli, bianche scogliere lontane all’orizzonte

ad arginare l’azzurra marea del cielo.

Nuvole candide, ovattate, silenti.

Nuvole grigie…incombenti…,

arrivano da occidente gravide di pioggia.

Nuvole a gruppi, nuvole sparse,

nuvole solitarie a piccoli fiocchi trasparenti.

Nuvole che solcano il cielo notturno come velieri,

in un oscuro mare infinito.

Ritorna un po’ bambino, ti prego, e guarda lassù,

lo vedi un drago che insegue un coniglio ?

Guardare le nuvole fa tornare bambini,

quando i giorni erano eterni e non soffrivi gli addii.

Le nuvole passando salutano e dicono: addio….addio…

Così, nel loro svaporare, ti ricordano quanto poco

Dura ogni cosa.

Lungamente anch’io dico: addio…addio…

salutando questo breve giorno di vita,

e questa ultima estate

che non vuole morire.

Settembre 2013

 

 

 

Il primo anno di attività del PoliTO Japan Hub

Si è celebrato ieri al Castello del Valentino, con un evento dal titolo evocativo Italy & Japan: same latitude, close parallels”, il primo anno di attività del PoliTO Japan Hub, avviate a maggio 2023 dopo mesi di intensa preparazione. L’Hub è poi stato inaugurato ufficialmente a luglio 2023 a Kyoto, primo ufficio indipendente di un’università italiana in Giappone, con l’obiettivo di creare nuove sinergie e reti per le sue attività di ricerca e collaborazione con aziende e organizzazioni, con il coinvolgimento di attori dell’area di Kyoto e di tutto il Paese asiatico.

“L’apertura di una nostra sede fisica a Kyoto ha rappresentato un passo importante nella strategia di internazionalizzazione che vogliamo portare avanti in questo mandato, ricorda il Rettore del Politecnico Stefano Corgnati, che ha dato avvio ai lavori: “Il Politecnico di Torino continua a guardare ad Oriente, e in particolare al Giappone, dove troviamo molti punti comuni di collaborazione. Da un lato sul fronte della ricerca scientifica e tecnologica e dall’altro quello dell’architettura e il design, le cui eccellenze italiane hanno sempre goduto di ottima reputazione in Giappone. Questo hub rappresenta per noi un punto di inizio per sviluppare iniziative di collaborazione con il mondo accademico, industriale e istituzionale giapponesi in tutte e tre le nostre missioni principali”.

Il Japan Hub è nato come antenna del Politecnico di Torino in Giappone, Paese strategico per una collaborazione internazionale nell’area asiatica, macro-regione nella quale l’Ateneo ha consolidate relazioni, ma ha ampi margini per crearne di nuove con Paesi ad altissimo sviluppo tecnologico. Il Politecnico vanta infatti un solido legame nella ricerca e nella formazione con il Paese del Sol Levante, con oltre 25 accordi con università giapponesi: i progetti e le iniziative congiunte hanno generato numerosi risultati scientifici congiunti a cura di oltre 80 tra docenti, ricercatori e tecnico-amministrativi.

L’attività del Japan Hub si è quindi da subito potuta inserire in questa fitta rete di collaborazioni, andando a sviluppare nuove iniziative, accordi di cooperazione e progetti. Tra i principali, l’accordo con la Kansai Medical University (KMU), con la quale è stato siglato oggi un accordo per l’istituzione di un dottorato congiunto sui temi della bioingegneria, che coinvolgerà giovani ricercatori italiani e giapponesi, mettendo a sistema le competenze ingegneristiche dell’ateneo torinese e quelle mediche della KMU.

Anche la collaborazione con le aziende ha potuto crescere grazie alla presenza fisica di un Hub in Giappone. Un esempio tra tutti è la collaborazione con YKK (Yoshida Kogyo KabushikiKaisha) di Kurobe, leader mondiale nella produzione di chiusure lampo, con 80 stabilimenti in tutto il mondo, che insieme al Politecnico lavorerà per rendere più sostenibili le sue sedi di produzione, partendo proprio da quella giapponese.

Un Board di 20 docenti garantisce che tutti gli ambiti di ricerca dei Dipartimenti dell’Ateneo siano rappresentati, in modo da favorire l’intersezione disciplinare e forme innovative di cooperazione scientifica.

Il Japan Hub, nella prospettiva di incrociare ricerca e collaborazione industriale, guarda anche con attenzione alla prossima edizione di Expo Osaka 2025, come luogo privilegiato dove disseminazione scientifica e innovazione possono incontrare un vasto pubblico: dal titolo evocativo “Designing Future Society for Our Lives” essa intercetta molte delle sfide raccolte dalle recenti edizioni di Biennale Tecnologia svoltesi presso il Politecnico di Torino.

Il PoliTo Japan Hub, però, oltre a lavorare su collaborazioni di frontiera nella tecnologia, sia nell’ambito della ricerca accademica, che in quello dell’innovazione industriale, intende essere anche un polo capace di consolidare i legami culturali tra Italia e Giappone, come testimonia la partecipazione all’evento della nota traduttrice della casa editrice Einaudi Antonietta Pastore, che ha lavorato alle versioni italiane di autori del calibro di Haruki Murakami; nel suo intervento, ha portato una riflessione sulle influenze reciproche tra Italia e Giappone dagli anni Settanta a oggi.

La missione di ponte scientifico e culturale tra i due paesi è testimoniata dall’organizzazione per il 2024 di due seminari accademici. Il prossimo 21 Giugno presso la   Kansai Medical University si terrà l’evento “Robotics for Humanity and Healthcare in Italy and Japan”, e a fine estate “Architectural and urban heritage from knowledge and preservation to management: cases and approaches in Italy and Japan” sarà ospitato dalla Kobe Design University.

Sempre nell’ottica di aprire il dialogo a un quadro a tutto tondo sui rapporti tra i due Paesi, l’intervento del professor Giuseppe Pezzotti, Direttore del PoliTo Japan Hub a Kyoto ha esaminato elementi di continuità e di complementarietà nei sistemi formativo e della ricerca in Italia e in Giappone, forte della sua trentennale esperienza come docente del Kyoto Institute of Technology.

“Il Politecnico si pone a tutto tondo la questione delle relazioni dell’Ateneo, e dell’Italia, con il Giappone”, commenta il coordinatore scientifico del PoliTO Japan Hub Michele Bonino“Il primo anno di attività è molto promettente per il consolidamento delle nostre relazioni accademiche, ma anche di quelle con aziende del territorio del Kansai. Inoltre, ci stiamo affermando come interlocutore istituzionale nei rapporti da un lato con le nostre rappresentanze diplomatiche in Giappone e, dall’altro, con le istituzioni locali”.

La rete delle istituzioni è in effetti coinvolta fin da subito nel progetto, come testimonia la partecipazione all’incontro del Console Generale del Giappone a Milano Kobayashi Toshiaki, della Vice Sindaca della Città di Torino NOME?, del Presidente del Centro Estero Internazionalizzazione Dario Peirone, del Responsabile Area Tecnologia, Ricerca e Innovazione di Unione Industriali Torino Guido Ceresole. Sono intervenuti anche il Vice Rettore per gli affari internazionali Alberto Sapora e il professor Gianmario Pellegrino, in vece della Vice Rettrice per l’Innovazione scientifico-tecnologica.

Convegno al Cottolengo sulla Salvifici Doloris

L’11 maggio presso la Piccola Casa della Divina Provvidenza

Un importante convegno a 40 anni dalla pubblicazione della Salvifici Doloris. “L’Amore che Salva” è il titolo dell’incontro che si terrà il prossimo 11 maggio alla Piccola Casa della Divina Provvidenza, Cottolengo di Torino, in via Cottolengo 12. La giornata, gratuita, organizzata e promossa insieme al Centro Volontari della Sofferenza (CVS), vedrà un fitto calendario di incontri tra testimonianze e relazioni sull’importanza e l’attualità della Lettera Apostolica “Salvifici Doloris” di San Giovanni Paolo II.

Tra i relatori interverranno mons. Douglas Regattieri, Vescovo di Cesena-Sarsina, che affronterà il tema “Voi siete il corpo di Cristo. Dalla Mystici Corporis alla Savifici Doloris”, padre Carmine Arice, padre generale della Piccola Casa della Divina Provvidenza che parlerà dell’attualità e profezia della Salvifici Doloris, mentre Angela Petitti, della comunità dei Silenziosi Operai della Croce approfondirà il pensiero del beato Luigi Novarese (1914 – 1984) con la conferenza dal titolo: “Il malato soggetto di evangelizzazione”. I lavori si tengono nella Sala Convegni della Piccola Casa di Torino (via Cottolengo 12) dalle 9 alle 13 e siconcludono alle 15 nella chiesa della Piccola Casa con il Rosario per intercedere il dono della pace a cui, alle 15.30, segue la Celebrazione eucaristica presieduta da monsignor Regattieri.

Muore alla guida della sua auto e urta due vetture

Un uomo  di 82 anni colto da malore è morto oggi nel centro di Venaria. Mentre era alla guida della sua Bmw ha perso il controllo e si è scontrato con altre due auto. Il conducente di uno dei veicoli ha subito un trauma facciale. Vani i tentativi di rianimare l’anziano.

“Stati Uniti d’Europa”, Vittoria Nallo capolista

La lista Stati Uniti d’Europa in Piemonte alle Regionali supporta Gianna Pentenero come candidata del centrosinistra.

La lista comprende per le europee +Europa di Emma Bonino, Italia Viva di Matteo Renzi con il Partito Socialista Italiano e i Libdem (anche Volt, tranne in Piemonte) e per le Regionali è in coalizione con Pd, Alleanza Verdi Sinistra e le liste civiche ‘Pentenero Presidente’ e ‘Ambientalista e solidale’.

Stati Uniti d’Europa in Piemonte  candida come capolista Vittoria Nallo (nella foto  a destra)  di Italia Viva, 26 anni, già coordinatrice della IV commissione in Circoscrizione 1. Sono anche  candidati: Cristina Peddis Libdem, il segretario provinciale di PSI Roberto Goghero e il coordinatore del Piemonte di +Europa Flavio Martino.

“Gli Stati Uniti d’Europa sono l’obiettivo di questi anni – ha commentato Nallo –, per noi generazione Erasmus, nata europea. E il Piemonte è al centro dell’Europa non a margine, contrastiamo i sovranismi che vogliono l’Italia più isolata“.

Torino torna capitale dell’auto con il Salone di settembre

Dal 13 al 15 settembre

Alla presenza del ministro ai trasporti Matteo Salvini nell’insolita location della stazione di Porta Susa si è tenuta la conferenza stampa di quello che sarà il ritorno del salone dell auto a Torino.
Si prospetta a settembre una tre giorni di full immersion per la città che sarà coinvolta in tutte le piazze principali, un Salone completamente gratuito aperto a tutti i cittadini.
Sfilata in città  per i 200 anni di storia dell’Auto, dalle auto storiche alle più innovative.
Regione Piemonte, Comune di Torino, città metropolitana, camera di commercio Ferrovie dello stato, con le associazioni di categoria,
sosterranno il salone e il turismo per la città. Sono previsti sconti per raggiungere in treno il capoluogo sabaudo e la possibilità di provare le auto che saranno in mostra nelle principali piazze cittadine.
GD

Nuove tensioni nel carcere di Torino, la denuncia del Sappe

“La situazione nel carcere di Torino, e del personale di Polizia Penitenziaria che in esso lavora ogni giorno con grande abnegazione ma altrettanto seri pericoli, è veramente al limite della sopportazione. Le autorità amministrative e politiche non si sottraggano alle loro precise responsabilità per assicurare a Torino dignità e sicurezza a chi vi in esso lavora e vi è detenuto”.  Lo denuncia il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, per voce del segretario nazionale del Piemonte, Vicente Santilli. Il Segretario provinciale SAPPE, Marcello Angelone, sintetizza quanto avvenuto sabato: “Sabato si sono verificati una serie di eventi che hanno reso la giornata tragica e violenta. Il primo episodio intorno alle ore 15, quando un detenuto di nazionalità magrebina, dopo aver ricevuto la comunicazione di non poter più svolgere la propria attività lavorativa come “lavorante cucina”, ha distrutto sedie, scrivania, telefoni collocati all’interno della rotonda del secondo piano del Padiglione B del carcere e, subito dopo, si è impossessato degli estintori per spruzzare la polvere in tutto il locale. L’uomo è stato poi contenuto grazie all’intervento tempestivo del personale di Polizia”“Il secondo episodio”, prosegue, “si è verificato un’ora dopo, verso le 16, quando un detenuto albanese, al diniego di un cambio di cella, si è reso protagonista di un gesto inconsulto, lanciando un fornellino in una cella inutilizzata. Tale gesto ha provocato un incendio che ha letteralmente distrutto suppellettili e materasso”. Il sindacalista evidenzia che, in relazione a quest’ultimo grave episodio, “ristretti alla VI Sezione, approfittando della situazione ed in aiuto del detenuto loro connazionale, si sono resi protagonisti di una serie di atti violenti, nei confronti del personale di Polizia Penitenziaria, mettendo a soqquadro la rotonda del 2 piano. Nonostante le gravi difficoltà, il personale dei Baschi Azzurri è riuscito a riportare la calma ed a garantire l’ordine e la sicurezza nel padiglione. Alcuni poliziotti hanno dovuto ricorrere al nosocomio cittadino per le cure del caso”.
Donato Capece, segretario generale del SAPPE, denuncia che “la situazione al carcere di Torino è allarmante anche perché anche nelle scorse settimane altri agenti hanno subito aggressioni da parte della popolazione detenuta. Il personale è sempre meno, anche a seguito di questi eventi oramai all’ordine del giorno. Prevediamo un’estate di fuoco se non si prenderanno immediatamente provvedimenti concreti e risolutivi. Il personale di Polizia Penitenziaria è allo stremo e, pur lavorando più di 10/12 ore al giorno, non riesce più a garantire i livelli minimi di sicurezza. Fino a quando potrà reggere questa situazione?”.
“Non è più rinviabile”, conclude il leader del SAPPE, che per questo si appella alle Autorità istituzionali e politiche, “dotare al più presto anche la Polizia Penitenziaria del taser e di ogni altro strumento utile a difendersi dalla violenza di delinquenti che non hanno alcun rispetto delle regole e delle persone che rappresentano lo Stato”.

Assolo di Cuneaz in una splendida 9 Miglia Alladiese

Un nome di grandissimo prestigio illumina la settima edizione della 9 Miglia Alladiese. E’ quello di René Cuneaz, il maratoneta del GP Parco Alpi Apuane che ha anche vestito la maglia azzurra negli scorsi anni e che nella gara di Aglié (TO) ha dato un saggio del suo valore. Una gara sui 14,5 km più che dominata la sua, chiusa nel tempo di 47 minuti netti rifilando ben 2’41” a un atleta di valore come Ayyoub El Bir (Atl.Biotekna). La sua vittoria non è mai stata in discussione a testimonianza di una grande condizione di forma per un atleta che potrebbe anche ambire a una maglia azzurra per la mezza maratona degli Europei di Roma a giugno.

Terza posizione, com’era successo lo scorso anno, per Marco Mazzon (Olimpiatletica) che ha chiuso a 3’06”. Fuori dal podio Mikael Mongiovetto (Atl.Pont Donnas) a 5’14” e Michael Zagato (Atl.Santhià) a 6’01”. Fra le donne altra grande prestazione di Carla Primo (Atl.Borgaretto 75) che com’era successo lo scorso anno si è aggiudicata la gara in 58’29” sfiorando addirittura la Top 10 assoluta. Alle sue spalle seconda piazza per Chiara Giovando (Pegarun) a 2’12” e terza a Elena Gagliardi (Apd Pont Saint Martin) a 9’00”.

Sono stati 124 i corridori giunti al traguardo della gara allestita dal Team Peretti e intitolata alla memoria del Geometra Daniele Ferrando, senza contare i tantissimi presenti nella prova non competitiva di 10 km. Una serata bellissima e diversa quella vissuta per le strade di Aglié, grazie anche ai tanti volontari sparsi per il percorso e al sostegno di associazioni e sponsor oltre che dell’Amministrazione Comunale di Aglié. Ora c’è già tanta voglia di tornare in ballo per la prossima edizione.