ilTorinese

L’artista Maurizio D’Andrea, fondatore del “Movimento Artistico Introversico Radicale”

Informazione promozionale

L’artista internazionale Maurizio D’Andrea è nativo di Napoli e sin dalla sua giovane età ha dimostrato un vivo interesse per la psicologia, dedicandosi allo studio delle teorie di Jung e di Freud, riuscendo ad immergersi nelle profondità dell’inconscio e degli archetipi collettivi, plasmando la sua visione artistica.

L’avventura pittorica inizia molto presto, a soli sedici anni, dando vita a paesaggi mentali che altro non sono che il riflesso dell’interno della sua mente, permeata profondamente dall’inconscio. Molti sono stati gli strumenti artistici sperimentati da D’Andrea, quali pennelli, spatole, rulli e stracci, tutti capaci di esprimere la complessità dei suoi pensieri. Le sue opere sono caratterizzate da colori audaci e gesti pittorici intensi, talora descritti come nevrotici, segno di uno studio approfondito, da parte di D’Andrea, della pittura di Jackson Pollock, sulla quale si è concentrato sui suoi gesti liberi, e di Emilio Vedova, noto pittore astrattista italiano. L’arte del maestro Maurizio D’Andrea può essere classificata nell’ambito dell’astrattismo lirico-informale, in cui emozioni e sensazioni sono comunicate attraverso l’uso della forma, del colore e dei gesti. Le sue opere rappresentano un’immersione nell’inconscio e nell’esplorazione della mente umana.

 

“Il mio ‘viaggio artistico’- svela D’Andrea- scava nelle profondità nascoste della mente, un viaggio ispirato al lavoro pionieristico di Sigmund Freud e Carl Gustav Jung. Questi visionari hanno illuminato il concetto di inconscio, un regno in cui risiedono strati di pensiero, desideri e esperienze umane condivise, capaci di manifestarsi attraverso simboli, miti e immagini ricorrenti. Nella mia arte utilizzo l’astrazione e ne faccio uno strumento di trasformazione. L’astrazione pura, nella sua essenza, cerca di distillare il nucleo di un oggetto o di un’idea, eliminando la rappresentazione diretta della realtà. Attraverso questa astrazione cerco di aggirare la superficie e di immergermi nell’inconscio, dove si trovano gli archetipi universali.

Archetipi che emergono nelle mie opere come forme e simboli ripetuti, forgiando un linguaggio visivo capace di trascendere le barriere linguistiche e culturali. Il mio viaggio creativo è plasmato da un ricco arazzo di influenze. Tra queste figura l’espressionismo astratto americano, in particolare la New York School, che ha lasciato un segno indelebile nella mia comprensione dell’arte astratta e della pittura gestuale: Jackson Pollock, Mark Rothko e Robert Motherwell hanno guidato la mia esplorazione della spontaneità, dell’espressione emotiva attraverso il colore e la trasmissione dei significati profondi attraversi i dipinti. Ciò che mi motiva è la ricerca dell’universale, ispirata al concetto di Platone della forma universale.

Cerco di catturare queste forme universali nella mia arte rivelando le profonde connessioni tra esperienze umane condivise. A Torino, culla dell’innovazione e della creatività artistica, ho fondato il “Movimento Artistico, Introversico Radicale”, che sostiene la purezza nell’interiorità dell’arte, incoraggiando la collaborazione, la sperimentazione e la liberazione dell’espressione creativa dai vincoli commerciali. Esso mira a coinvolgere gli spettatori in una relazione individuale e viscerale con l’arte, in cui l’artista, l’opera d’arte e lo spettatore si impegnano in un dialogo profondo.

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Il mio viaggio si estende oltre la pittura tradizionale per includere l’arte digitale, dove continuo a esplorare le profondità della mente umana. I miei lavori digitali approfondiscono vortici interiori, proiezioni mentali e spazialità geometriche. Attraverso il mio software “Artetc” creo fusione e sovrapposizione spaziale di forme, linee e archi, sbloccando le nuove dimensioni dell’espressione artistica. Ai miei occhi, il successo come artista si verifica quando il mio lavoro trascende l’espressione personale e diventa una fonte di connessione, contemplazione e ispirazione per gli altri. Si tratta di comunicare in modo efficace emozioni e concetti complessi attraverso l’arte, lasciando un impatto duraturo sugli individui e sulla società nel suo insieme.

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L’arte è uno specchio che riflette l’anima della società, un potente mezzo per l’espressione culturale, il commento sociale e l’esplorazione delle esperienze umane. Sfida le convenzioni, provoca discussioni e arricchisce le nostre vite promuovendo la creatività, il pensiero critico e le connessioni emotive. Preserva la nostra storia, documenta la nostra cultura e lascia un‘eredità senza tempo. Il mio obiettivo è condividere la mia arte con un pubblico globale, consentendo a persone provenienti da culture differenti di connettersi con il mio lavoro e di trovare un significato personale. Voglio trasmettere il linguaggio dell’inconscio e dimostrare che l’arte astratta può trascendere le barriere culturali e linguistiche, toccando le corde dell’umanità”.

L’artista sta dando un contributo notevole all’astrattismo internazionale contemporaneo. I suoi studi mirano ad arricchire e sostenere il linguaggio astratto e le sue molteplici astrazioni, con focus sulla psiche. Ha esposto in mostre collettive e private a New York, Tokyo, Parigi, Madrid, Bruxelles, Berlino, Barcellona, Amsterdam, Zurigo, Londra, Berna e in altre città.

Il primo agosto sarà a Vienna con una mostra personale nella famosa galleria Steiner. Maurizio D’Andrea è presente sui social con il profilo Facebook e il profilo Instagram, nei quali è possibile trovare anche le immagini delle sue opere d’arte.

 

Mara Martellotta

Ciclista investito: è in gravi condizioni

Nuovo incidente sulle strade piemontesi ai danni di un ciclista. Un uomo è stato  investito sulla strada che collega Frugarolo e Spinetta Marengo. Il ciclista di 74 anni è stato soccorso dal personale del 118 ed è stato trasportato in codice rosso all’ospedale di Alessandria. Le sue condizioni sono  gravi. I carabinieri stanno ricostruendo la dinamica dell’incidente.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Salone del Libro di Torino, manca poco al taglio del nastro. Gli incontri apripista

“La guerra, la storia, la memoria che verrà”, al centro dei primi incontri organizzati dal “Comitato Resistenza e Costituzione della Regione Piemonte”

Giovedì 9 e venerdì  10 maggio

Due eventi dedicati al tema della “Guerra” e della “Memoria” (media partnership “La Stampa”). E quattro nomi di assoluto rilievo sul piano storico e culturale: saranno loro, fra le figure di maggior interesse, a fare da apripista alla XXVI edizione del “Salone Internazionale del Libro di Torino” che farà della città la “Capitale della Lettura” dal 9 al 13 maggio. Due eventi, si diceva. Tenuti in collaborazione con “Polo del ‘900”, “Anpi”, “Comunità Ebraica”, “Istoreto” e “Aiace”.

Il primo (giovedì 9 maggioore 14,30, Padiglione 2, presso l’“Arena Piemonte) è un monologo sulla “Guerra” attraverso la letteratura e il cinema, con protagonista Mattia Feltri, direttore del giornale online“HuffPost” ed editorialista de “La Stampa” dove oggi cura la rubrica di prima pagina “Buongiorno”; il secondo (venerdì 10 maggioore 15,30, stesso luogo) metterà a confronto sul tema della trasmissione della “Memoria” la regista e sceneggiatrice Francesca Archibugi, la scrittrice Lia Levi e la giornalista Agnese Pini.

“Guerra, tempo di vivere tempo di morire”: il canovaccio sui cui andrà a muoversi l’intervento di Feltri: un monologo sulla guerra “attraverso la letteratura e il cinema”. Da Stanley Kubrick a Remarque, passando per Omero, il Vangelo e la “Chanson de geste”, il primo genere poetico (basato su eventi del periodo carolingio) “ben definito e strutturato espresso in lingua d’oil”. Una cascata di materiale storico su cui riflettere, per fare poi i conti, a valle, con la tragica realtà dei giorni nostri.

Su “La memoria che verrà” verteranno invece gli interventi di Francesca Archibugi, Lia Levi e Agnese Pini. A moderare il confronto la giornalista de “La Stampa”Fulvia Caprara“Una riflessione – spiegano gli organizzatori – a più voci su come trasmettere la ‘Memoria’ e interessare alla ‘Storia’ le generazioni più giovani”.

Compito non facile quello affidato all’Archibugi, alla Levi e alla Pini. Sicuramente di enorme interesse per le varie angolazioni riflessive e propositive da cui le “magnifiche” tre sapranno scoccare frecce che arriveranno senza dubbio dritte al cuore del grande pubblico e di quello più giovane soprattutto.

Con cinque “David di Donatello” e tre “Nastri d’argento”Francesca Archibugi (romana, classe ’60) è considerata una delle principali registe italiane, “capace di mescolare la commedia e il dramma e di penetrare nelle emozioni e nelle fragilità umane, analizzando vizi e debolezze dell’Italia”. Nel 2015 scrive insieme al regista Paolo Virzì la sceneggiatura de “La pazza gioia”. Nel 2022 dirige il film “Il colibrì” dal libro di Sandro Veronesi. Nel 2016 dirige la serie televisiva “Romanzo famigliare”, con Giancarlo Giannini e Vittoria Puccini, e più recentemente “La Storia”, tratta dall’omonimo romanzo di Elsa Morante, con Jasmine Trinca e Valerio Mastandrea.

Lia Levi, nata a Pisa (1931) da una famiglia piemontese di origine ebraica, ha vissuto da bambina sulla sua pelle le persecuzioni razziali, esperienza che ha voluto testimoniare nel suo primo romanzo, “Una bambina e basta” (1994), vincitore del “Premio Elsa Morante” opera prima: dopo l’8 settembre 1943 riuscì a salvarsi dalle deportazioni nascondendosi per dieci mesi con le sorelle Gabriella e Vera, e la madre Leontina in un collegio romano di suore. Da allora ha continuato a scrivere romanzi sia per adulti sia per ragazzi, aggiudicandosi svariati Premi. L’ultimo lo “Strega Giovani” con “Questa sera è già domani” (2018). Per trent’anni ha fondato e diretto il mensile “Shalom”.

Agnese Pini (1985), nata a Carrara, dirige da agosto del 2019 “La Nazione”, prima donna in 160 anni di storia del quotidiano. Dal primo luglio 2022 è stata nominata anche Direttrice Responsabile di “QN Quotidiano Nazionale”“Il Resto del Carlino” e “Il Giorno”. Nel 2023 ha pubblicato “Un Autunno d’agosto” (“Chiarelettere”): “l’eccidio nazifascista che ha colpito la mia famiglia; una storia d’amore mentre la guerra torna a fare paura”. Una storia che “ho pensato essere per molto tempo – prosegue la Pini – un capitolo ormai chiuso della storia dell’Italia e della mia storia personale. Grazie anche al lavoro che faccio, ho capito invece che quel capitolo era tutt’altro che chiuso, che lì si nascondono gli istinti più inconfessabili di ciò che possiamo ancora essere … Questo è un libro sugli ultimi ed è a loro che è dedicato, perché su di loro si è costruita l’ossatura forte e imperfetta di tutto il nostro presente, dunque anche del mio”.

g.m.

Nelle foto: Mattia Feltri, Francesca Archibugi, Lia Levi e Agnese Pini

Immagine di copertina C. Benedetto

Poste italiane al Salone del Libro

 Poste Italiane sarà presente in occasione del Salone del Libro, in calendario dal 9 al 13 maggio a Lingotto Fiere, con uno stand dove saranno in vendita numerosi prodotti filatelici sul mondo dell’editoria.

Nell’occasione sarà presentata una cartella porta litografie dedicata a “Durlindana la spada di Orlando” della collana editoriale Storie in viaggio Durlindana “La spada di Orlando”. “Durlindana la spada di Orlando” è il quarto libro della collana “Storie in viaggio”, che raccoglie una serie di volumi illustrati per esplorare l’Italia in modo nuovo a partire dai francobolli, alla ricerca di storie e leggende da condividere oltre la dimensione locale.

Nella postazione filatelica allestita nel padiglione 1 saranno inoltre disponibili una cartolina dedicata e gli annulli speciali, uno per ogni giorno della manifestazione.

Poste Italiane da anni si pone come partner nella diffusione della cultura sostenendo il settore dell’editoria libraria e mette a disposizione della clientela “Pieghi di Libri”, il servizio dedicato alla spedizione di libri fino a 5 kilogrammi in tutta Italia, indirizzato sia ai privati sia alle aziende, alla Pubblica Amministrazione e alle scuole e università; è possibile spedire “Pieghi di Libri” da qualsiasi ufficio postale della provincia di Torino o recandosi nei centri di accettazione dedicati.

Per qualsiasi informazione o curiosità su tutto il mondo della filatelia è disponibile il sito filatelia.poste.it.

Premio Letterario ADEI WIZO Adelina Della Pergola

Autori e Ospiti d’eccezione per concludere la XXIV edizione

 

A Torino l’8 maggio arriveranno Denise Pardo, Hugo Hamilton e Sarai Shavit. In collegamento Gila Almagor e Goldie Goldbloom, ospite d’onore Luca Barbareschi. Insieme per una Premiazione che celebra la forza della letteratura nel combattere il pregiudizio. Il giorno dopo è la scuola a essere protagonista. 

 

 Mercoledì 8 maggio alle 17.00, il Circolo dei lettori di Torino accoglie uno straordinario parterre di scrittori per la Premiazione del XXIV Premio Letterario ADEI WIZO Adelina Della Pergola. Da Roma arriverà la giornalista e scrittrice Denise Pardo, da Israele Sarai Shavit, dall’Irlanda uno degli autori più illustri della letteratura anglosassone: Hugo Hamilton. Mentre in collegamento ci sarà la scrittrice e attrice israeliana Gila Almagor e dalla sua casa di Chicago Goldie Goldbloom.

Cos’hanno in comune questi blasonati autori? Hanno tutti pubblicato in Italia nel 2022 un romanzo imperniato su vicende che riguardavano da vicino l’ebraismo, chi raccontando episodi storici, chi descrivendo personaggi, tradizioni e cultura appartenenti a questo mondo. Una scelta che li ha portati a essere scelti per questo Premio, nato nel 2000, per iniziativa dell’Associazione Donne Ebree d’Italia, parte della Federazione della WIZO (Women International Zionist Organization), con lo scopo di dare rilievo agli autori contemporanei viventi di narrativa che pubblicano libri di argomento ebraico e, allo stesso tempo, di far conoscere le loro opere al grande pubblico. Una particolare sezione della manifestazione è rivolta ai ragazzi delle scuole con l’idea di rendere l’iniziativa uno strumento fondamentale per sviluppare nei giovani una sana valutazione della storia libera da pregiudizi.

A gennaio una Giuria selezionatrice presieduta da Sira Fatucci ha indicato i quattro finalisti: per la sezione adulti Madre (ed Playground libri) di Goldie Goldbloom, e La casa sul Nilo (ed Neri Pozza) di Denise Pardo, mentre per la sezione ragazzi, Sotto l’albero delle Giuggiole (ed Acquario) di Gila Almagor Tra le pagine (ed Einaudi) di Hugo Hamilton. Dopo questo step è partito il lavoro delle due giurie popolari che ha coinvolto 500 donne di tutta Italia per la sezione adulti e circa 700 studenti degli Istituti italiani che hanno aderito all’iniziativa a cui sono stati inviati gratuitamente i libri in lettura.

A marzo sono stati proclamati i vincitori: rispettivamente Denise Pardo Gila Almagor a cui si è aggiunto un premio speciale della giuria andato a Sarai Shavit per il romanzo Lettera d’amore e di assenzaOra a Torino vivranno la loro consacrazione nel corso della Premiazione condotta dalla giornalista Ada Treves. Un incontro che vedrà la partecipazione di importanti esponenti del mondo delle Istituzioni e della cultura e un ospite straordinario: Luca Barbareschi, attore, regista, produttore, chiamato a portare la propria testimonianza sui temi del Premio. Sarà anche lui nella tavola rotonda che nella seconda parte della cerimonia vedrà gli autori dialogare tra di loro.

Susanna Sciaky, Presidente Nazionale ADEI WIZO ricorda così questo momento “In 24 anni la cerimonia di Premiazione è stata ospitata in tante sedi illustri alla presenza di nomi prestigiosi, ma i tragici avvenimenti di questi mesi hanno reso questa edizione molto particolare. Mentre alcune Istituzioni delegate alla diffusione della conoscenza si stanno macchiando di atti di immotivato boicottaggio nei confronti di Israele, ho visto con piacere un mondo della cultura stringersi intorno alla nostra iniziativa, nata proprio per costruire la consapevolezza necessaria per sconfiggere il pregiudizio. In molti hanno capito che leggere e immedesimarsi nelle storie di questi autori è sicuramente un modo per essere cittadini migliori”.

Il 9 maggio Torino ospiterà anche il tradizionale incontro con le scuole. Dalle 9.30 gli autori saranno al Liceo d’Azeglio, luogo che ha visto la formazione di una straordinaria concentrazione di intellettuali italiani come Primo Levi, Cesare Pavese, Giulio Einaudi, Leo Pestelli, Massimo Mila, Luigi Firpo, Vittorio Foa, Tullio Pinelli, Giancarlo Pajetta, Emanuele Artom, Leone Ginzburg, Norberto Bobbio. Saranno presenti scuole da tutta Italia, come il Liceo Pietro Colonna di Galatina (Lecce), che da dieci anni manca mai a questa occasione.

Conduce l’incontro con le scuole la giornalista e scrittrice Manuela Dviri.

Gli studenti del Politecnico progettano “Wellness & Innovation Program”

Costruire e abitare in modo sostenibile con la collaborazione del Gruppo Building

 

Misurare per ridurre gli sprechi in ambito costruttivo e abitativo: presentata l’innovativa tesi di laurea di un gruppo di studenti del corso di Laurea magistrale in Design Sistemico.

 

Un gruppo di studenti della Laurea Magistrale in Design Sistemico del Politecnico di Torino, composto da Fabrizio Mariani, Davide Montaquila, Davide Nonis, Juri Sanni e Davide Sito, ha sviluppato un nuovo modello che mira a raggiungere la sostenibilità del “Sistema Casa” nel processo di costruzione e di abitazione degli edifici. Il progetto di tesi, che vede come relatrice e correlatori la Prof.ssa Silvia Barbero, Alessandro Campanella e Martina Spinelli, si fonda sull’approccio e sulla metodologia del Design Sistemico sviluppati dal Centro di Ricerca Sys – Systemic Design Lab.

Per lo sviluppo dello studio, intitolato WIP: Wellness & Innovation Program, i laureandi hanno adottato un approccio di co-design con il Gruppo Building, che ha fornito il supporto tecnico e l’accesso a tutta la documentazione relativa ai progetti realizzati a partire dal 2015. La collaborazione nasce nell’ambito di un progetto tra Politecnico di Torino ed Exclusive Brands Torino, la rete delle eccellenze piemontesi pensata per integrare il tessuto accademico con le realtà imprenditoriali virtuose del territorio.

Nella costruzione degli edifici, in ambiente di cantiere, in Italia vengono smaltite ogni anno circa 5,4 milioni di tonnellate di rifiuti misti. Una quantità di scorie difficili da recuperare e che richiede una maggiore attenzione da parte delle aziende. Altrettanto considerevole è il volume di risorse che vengono sprecate in contesto abitativo, a causa di inadeguati livelli di efficientamento energetico delle residenze e a causa di cattive abitudini degli inquilini. Lo studio, fortemente innovativo, analizza e propone soluzioni di intervento che impattano su entrambi gli aspetti: il processo e l’abitare.

Il Gruppo Building ha permesso al gruppo di designers sistemici di applicare il modello elaborato su casi reali, misurandone l’efficacia e l’applicabilità in diversi contesti abitativi. Gli studenti hanno avuto modo di fare dei sopralluoghi nel cantiere di Gate Central a Milano e UpTown Torino, confrontandosi ripetutamente con figure quali il responsabile dell’ufficio tecnico e il capo cantiere.

UN SISTEMA PER LA GESTIONE EFFICIENTE DEI RIFIUTI IN EDILIZIA

Il modello WIP applicato al Gruppo Building parte dall’aggregazione di normative, linee guida, strategie e casi studio in materia di gestione del rifiuto per un efficiente riutilizzo in una prospettiva di economia circolare, a partire dagli anni 2000, quando si è iniziato a teorizzare il tema dei CDW (construction and demolition waste)Questi documenti, interconnessi tra loro, hanno generato uno strumento di tassonomia navigabile che rende intuitiva e immediata la consultazione per i progettisti. La ricerca ha successivamente integrato circa 1500 documenti contenuti negli archivi del Gruppo Building, acquisendo tutte le note di trasporto (FIR) dei materiali in uscita dai cantieri. Sono state compilate manualmente 20 mila celle di excel, in modo da alimentare un database che ha restituito oltre 3 milioni di risultati.

Incrociando questi dati con i modelli e le normative studiate è stato quindi possibile mettere a punto uno strumento di monitoraggio completo dei cantieri, attraverso un applicativo interattivo che tiene conto della quantità e della tipologia dei materiali, fornendo in tempo reale infografiche e statistiche utili per intervenire tempestivamente e ottimizzare la gestione dei rifiuti. Per fare questo, gli studenti hanno progettato un prototipo di app che consente di acquisire e processare da smartphone le bolle di trasporto.

 

ABITARE LE CASE IN MODO CONSAPEVOLE

La seconda parte del progetto ha inteso analizzare l’impatto dei residenti sul “Sistema Casa”, in modo da valutare il volume di consumi e suggerire comportamenti virtuosi che favoriscano la riduzione degli sprechi, coerentemente al raggiungimento degli obiettivi previsti dal Green Deal dell’Unione Europea. Torino rientra tra le 9 città italiane che fanno parte del progetto Net Zero Cities, un progetto pilota della UE che impone interventi e percorsi di innovazione verso la neutralità climatica entro il 2030. Questa sfida non può prescindere da una maggiore consapevolezza degli sprechi. In questo senso, il modello WIP non intende fornire un modello comportamentale univoco ma gli strumenti utili per agire consapevolmente e compiere azioni responsabili.

L’Italia, pur essendo tra i paesi europei maggiormente interessati dalla siccità, registra un consumo di acqua giornaliero pro-capite di 236 litri, quasi il doppio della media continentale di 123 litri. Il settore residenziale produce il 36% della CO2 emessa nell’ambiente, dato fortemente influenzato da un utilizzo poco attento delle risorse. Inoltre, gli edifici soffrono un grave ritardo in termini tecnologici: in Piemonte quasi la metà delle case sono in classe energetica G (24,1%) e F (23,8%); solo il 9,4% è in classe energetica A. Quest’ultima, pur essendo decisamente più efficiente delle prime due, può registrare un consumo effettivo che può arrivare fino a 3 volte il previsto a causa di un utilizzo poco consapevole delle tecnologie presenti in esse.

Analogamente a quanto previsto per la raccolta dei dati di cantiere, il gruppo di laureandi ha ideato una piattaforma capace di misurare i consumi delle utenze domestiche dei residenti, sfruttando le potenzialità della domotica. La ricerca sul campo è stata condotta analizzando le abitudini degli abitanti del condominio The Number 6, a Torino. Questa analitica consente di identificare sprechi e anomalie nei consumi e suggerisce all’utente comportamenti virtuosi e promemoria. Una maggiore consapevolezza potrà indurre l’utente a scoraggiare le vecchie abitudini in favore di un’azione più efficace e sostenibile, attraverso una strategia informativa che prevede la definizione di obiettivi chiari e legati alle performance.

 

Gina Francon, “La portinaia di Palazzo Chigi”

Teatro Concordia, corso Puccini, Venaria Reale (TO) Mercoledì 8 maggio, ore 21

Con Annagaia Marchioro

 

 

Gina Francon è la portinaia di Palazzo Chigi, ha visto gli ultimi 30 anni di storia d’Italia passarle accanto. Nata in Veneto e trasferita a Roma con un concorso truccato, come dichiara apertamente per essere onesta fino in fondo, vive tutte le difficoltà di una immigrata del nord al sud.

Un personaggio nato sui social dall’idea dell’attrice che la interpreta, Annagaia Marchioro, durante il vuoto della prima quarantena, che da allora non può più smettere di esistere. I suoi follower aumentano a vista d’occhio. In questo spettacolo Gina Francon racconta dal suo angolo della portineria le verità più scomode, i segreti più taciuti della politica italiana. Dato che lei ha aiutato il Governo nelle decisioni difficili, a volte persino per sbaglio, perché era lì, la prima ad arrivare e l’ultima ad andare via. E ha raccolto dalla pattumiera le pagine che avrebbero spiegato i dpcm all’Italia intera. In scena un tavolo, molti utensili e una piastra elettrica. Su quella piastra la protagonista cucinerà dei veri biscotti da offrire agli spettatori. Sembra che per questi biscotti siano cadute intere formazioni di governo. La Gina ha preparato il caffè a tutti e di tutti potrebbe raccontare qualcosa, considera i politici un po’ figli o figlie suoi, un po’ ex mariti da dimenticare. La sua saggezza popolare la rende intra-partes: può dire ciò che pensa come lo farebbe la zia della porta accanto.

È ecologista perché profondamente rurale, femminista in quanto matriarcale, europeista perché tutto il mondo è paese. Queste le solide basi del suo programma politico. Perché sì, Gina Francon, in un colpo di teatro finale, decide di scendere in campo, e annuncerà con sorpresa di tutti la nascita del suo partito: il Partito della Gina. Un partito squisitamente personale fondato sul carisma della Gina, leader non si sa di cosa, progressista quanto conservatore, post ideologico, post-moderno e un po’ anche post mortem (degli altri). Perché una portinaia alle volte conta più di un intero team di addetti stampa.

Mercoledì 8 maggio, ore 21

Gina Francon – La portinaia di Palazzo Chigi

Da un’idea di Annagaia Marchioro

Di Annagaia Marchioro e Gabriele Scotti

Con Annagaia Marchioro

Musiche di Flavia Ripa

Scenografia: Ze Arte

Biglietti: intero 15 euro, ridotto 13 euro (+ 2 euro prevendita)

Charity dinner con Fondazione Umberto Veronesi ETS

 A SOSTEGNO DELL’ONCOLOGIA PEDIATRICA

Officine Grandi Riparazioni, Giovedì 9 maggio 2024

 

Riceviamo e pubblichiamo – La Responsabile della Delegazione di Torino di Fondazione Umberto Veronesi ETS, Adele Artom, rinnova il suo grande impegno nei confronti della ricerca e cura dei tumori pediatrici, organizzando una nuova edizione della cena di raccolta fondi. L’obiettivo è contribuire all’avviamento del Protocollo internazionale LBL 2018 per i linfomi linfoblastici, che vede come obiettivo quello di stabilire una nuova stratificazione per i piccoli pazienti, identificando quei tumori che presentano caratteristiche di recidiva o resistenza ai trattamenti. I linfomi linfoblastici (LBL) costituiscono circa il 25-35% dei linfomi non-Hodgkin in età pediatrica. In Italia ogni anno circa 20-25 bambini si ammalano di LBL: si tratta di linfomi maligni che derivano dalla trasformazione tumorale di linfociti immaturi, la quale può avvenire in diversi stadi della maturazione. A loro volta, in base alle cellule da cui derivano e si differenziano, i linfomi linfoblastici vengono suddivisi in LBL di derivazione T-cellulare (T-LBL, circa il 70-80% del totale dei casi), LBL di derivazione B-cellulare (pB-LBL, circa il 20-25% del totale) e LBL di fenotipo misto mieloide/linfoblastico (MPAL), molto più rari.

 

L’evento è fissato per giovedì 9 maggio presso la Sala Fucine delle OGR – Officine Grandi Riparazioni in corso Castelfidardo 22 a Torino, dove oltre 200 partecipanti potranno seguire gli interventi di Monica Ramaioli, Direttore Generale di Fondazione Umberto Veronesi ETS e Franca Fagioli, membro del Comitato Scientifico di Fondazione Umberto Veronesi e Direttore del Reparto di Oncoematologia Pediatrica e Centro Trapianti dell’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino. Una serata condotta dalla madrina dell’evento Fiammetta Cicogna e con l’intrattenimento musicale di Andrea Casta, il violinista elettrico crossover italiano più celebre al mondo e degli acrobati della Scuola di Circo FLIC, una delle realtà più rinomate a livello internazionale nell’ambito del circo contemporaneo durante la quale i partecipanti potranno anche accedere ad un’asta esclusiva tramite la piattaforma di Memorabid, per aggiudicarsi i preziosi lotti donati da generose aziende, continuando così a mostrare concretamente il proprio sostegno ai bambini e adolescenti malati di tumore. Anche quest’anno non mancherà un momento dedicato all’arte: prima della cena gli ospiti potranno prendere parte alla visita guidata delle mostre in corso delle OGR.

“L’annuale serata di raccolta fondi rappresenta un evento molto importante, durante il quale i torinesi rinnovano la propria vicinanza e sostegno alle iniziative di Fondazione. La delegazione è da anni impegnata nel sostegno della ricerca scientifica in oncologia pediatrica per dare una speranza concreta di guarigione ai piccoli pazienti malati di tumore. Desidero ringraziare tutti coloro che in questi anni hanno sostenuto le iniziative di raccolta fondi e di divulgazione sul territorio e tutti coloro che hanno dato il proprio contributo alla realizzazione di questa bellissima serata: le aziende a noi vicine, i partecipanti e la madrina Fiammetta Cicogna” – afferma Adele Artom, Responsabile della Delegazione di Torino.

 

La realizzazione della serata è resa possibile grazie al prezioso contributo di Sella SGR e Banca Patrimoni Sella & C. 

“Per Sella SGR e Banca Patrimoni Sella & C. è un onore essere partner di questa importante serata. È un’occasione per testimoniare come la finanza possa contribuire al cambiamento e a migliorare la qualità della vita di tutti. Gli avvenimenti degli ultimi anni hanno in qualche modo cambiato il significato dei valori a cui eravamo abituati, mettendo in luce l’importanza della salute sotto tutti i punti di vista. In quest’ottica, nel 2020 abbiamo lanciato il fondo TFS iCARE, una selezione di investimenti tematici che promuovano l’innovazione per la Cura, l’Ambiente, la Ricerca e l’Etica. Attraverso questo fondo, Sella SGR punta a fornire un duraturo sostegno economico alle attività di ricerca scientifica di Fondazione Veronesi e ad oggi, sono già stati finanziati sette progetti e devoluti 1.057.669 euro” – dichiara Mario Romano, Amministratore Delegato di Sella SGR.

Un sentito ringraziamento al Consolato di Svezia, che ha patrocinato la serata e agli altri partner che l’hanno sostenuta: BTR ADVICE, Health Management Srl, Immogroup Srl, SKF, Centro Noleggio, Ugo Nespolo, Cantine DAMILANO e Azienda Agricola Simone Capecci, che hanno omaggiato i vini, Lauretana, che ha omaggiato l’acqua e Stratta Catering & Banqueting 1836 di Torino, che ha curato l’esclusivo menù.

L’asta online sarà invece organizzata anche grazie al contributo di Aldo Coppola, L’Estampe di Emanuele Cardellino, Paradiso dei Bambini, Valentina Davino Gioielli e Vestil, che hanno donato degli splendidi lotti.

 

Per maggiori informazioni è possibile contattare lo staff di Fondazione Umberto  Veronesi ai seguenti indirizzi email: arianna.fumagalli@fondazioneveronesi.it o  francesca.muscella@fondazioneveronesi.it

Fondazione Umberto Veronesi ETS

Nasce nel 2003 per volontà del Professor Umberto Veronesi per promuovere il progresso scientifico, concentrando il proprio operato in due aree: finanziamento alla ricerca scientifica d’eccellenza, motore del progresso scientifico, e divulgazione scientifica, perché le scoperte della scienza diventino patrimonio di tutti. In più di vent’anni Fondazione ha creato le basi per un nuovo modello di sviluppo della scienza, introducendo un criterio inedito nel nostro Paese: investire nella cultura scientifica per creare una nuova generazione di scienziati e di cittadini consapevoli dei progressi della ricerca. Per Fondazione Veronesi, cultura scientifica significa utilizzo sociale degli obiettivi e dei risultati della scienza.

Piemontesi al top in Italia per le visite nei musei: oltre quattro volte all’anno

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In Piemonte si registra il più alto numero di visitatori “forti” nei musei, ovvero coloro che tornano alle strutture museali con una frequenza superiore a 4 volte all’anno, anche grazie alle iniziative di Abbonamento Musei. Nella regione, l’anno scorso, sono stati quasi un milione gli accessi alle strutture museali con la tessera Abbonamento Musei, seguite da 244.457 in Lombardia e 69.082 in Valle d’Aosta. È quanto emerge da una ricerca commissionata dall’Associazione Abbonamento Musei e condotta dalla Fondazione Santagata, che sarà presentata nell’ambito del Salone Internazionale del Libro di Torino, il prossimo 13 maggio.

Lo studio, che ha ispirato la pubblicazione “25 anni al museo – Come Abbonamento Musei ha sostenuto i consumi culturali in Piemonte e Lombardia dal 1998 ad oggi”, a cura di Paola Borrione e Camilla Lo Schiavo, fotografa l’andamento dei consumi culturali e l’impatto dell’Associazione sul circuito di istituti di cultura e mostre che aderiscono all’iniziativa, analizzando anche il contesto sociologico. Il volume vedrà anche il contributo e la lettura di esperti e studiosi come Alessandro Bollo, Andrea Cancellato, Michele Lazinger, Angelo Miglietta e un’introduzione a cura del Presidente dell’Associazione Alberto Garlandini e della Direttrice Simona Ricci.

Secondo la ricerca “25 anni al museo”, lo strumento promosso da AM ha stimolato il numero di accessi, apportando ai musei un volume di introiti aggiuntivi – nell’ultimo anno, rispetto a un sistema senza abbonamento – di oltre 920 mila euro in Piemonte e 398 mila euro in Lombardia.

L’impatto di Abbonamento Musei sulla domanda di mostre e musei è più evidente in Piemonte, dove l’Associazione opera fin dalla nascita. Infatti, secondo le rilevazioni dell’Istat, i consumi culturali dei piemontesi si attestano sotto la media nazionale, all’ultimo posto tra le regioni del Nord-Ovest, motivati anche da un basso livello di scolarizzazione; al contempo però, il dato relativo ai soli consumi museali risulta opposto: in questa singola categoria culturale, il Piemonte mostra una costante propensione a posizionarsi tra le prime regioni in Italia per numero di visitatori “forti”.

Introdotto a Torino nel 1995, il pass di Abbonamento Musei consente per un anno l’accesso ai musei afferenti al circuito, che comprende più di 480 realtà in Piemonte, Lombardia e Valle d’Aosta tra musei, gallerie d’arte, castelli, regge, orti botanici, dimore storiche, luoghi di culto. L’Associazione inoltre vanta un database di oltre 337.000 appassionati di cultura, una preziosa risorsa per promuovere mostre e musei in modo efficace e connettere gli abbonati. Con un tasso di apertura delle newsletter del 34,01%, superiore alla media del settore, AM quindi ha la capacità di raggiungere un pubblico attento e interessato all’offerta culturale.

Come sottolinea Alberto Garlandini, Presidente dell’Associazione Abbonamento Musei: “Operiamo a stretto contatto con le istituzioni locali, promuovendo un ampio palinsesto di proposte, attraverso una comunicazione continua, chiara e costante. Il numero dei nostri associati è progressivamente cresciuto negli anni, contribuendo a calmierare i prezzi e semplificare le modalità d’accesso ai musei. Nel 2023, il numero di abbonati è cresciuto del 29% rispetto all’anno precedente, con un totale di 191.703 tessere vendute. Un dato che supera abbondantemente i numeri del 2019.

L’analisi del processo di messa in rete delle istituzioni museali, dalla costruzione degli strumenti e delle strategie di comunicazione, alla progettazione di nuove modalità per coinvolgere i pubblici, ha evidenziato il grande valore dell’Abbonamento Museo per i cittadini di Piemonte e Lombardia e per il settore museale – ha dichiarato la Presidente di Fondazione Santagata, Paola BorrioneFondazione Santagata è lieta di aver contribuito a questo progetto di ricerca che ha fornito nuovi spunti di riflessione per l’implementazione di politiche nazionali atte a sostenere i consumi culturali e ampliare il pubblico dei musei.

La ricerca “25 anni al museosarà presentata lunedì 13 maggio, alle ore 12.45, presso lo Spazio della Città di Torino e della Città metropolitana, Pad. 1, al Salone del Libro di Torino. Tra i relatori, interverranno: Alessandro Bollo (Direttore del Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino), Paola Borrione (Head of Research di Fondazione Santagata), Alberto Garlandini (Presidente dell’Associazione Abbonamento Musei) e Simona Ricci (Direttrice Associazione Abbonamento Musei).

A Moncalieri si parla di fotografia con Daniela Foresto

Tecniche e idee per scatti originali DANIELA FORESTO fotografa ritrattista

4°incontro

Moncalieri, mercoledì 8 maggio 2024
Biblioteca civica Arduino, via Cavour 31
Ore 17,30
Data conclusiva:
15 maggio 2024_con Franco Turcati, fotografo pubblicitario
La biblioteca civica Arduino ospita un corso rivolto a tutti di fotografia con interventi di 5 fotografi professionisti “per confrontarsi e scoprire come migliorare i propri scatti”. Mercoledì 8 maggio è in programma il quarto incontro, che sarà tenuto da Daniela Foresto, fotografo d’architettura. Durante gli incontri sarà possibile portare proprie fotografie per analizzarle insieme e ricevere consigli e suggerimenti.
Il corso è concepito per fornire una prima base a chi vuole avvicinarsi al mondo della fotografia. I cinque relatori sono affermati professionisti in campi diversi della fotografia, alcuni dei quali intrattengono con la città un rapporto risalente nel tempo, legato a progetti e iniziative portate avanti insieme. Competenza e passione sono il minimo comune denominatore di tutti gli interventi in programma e l’obiettivo è duplice: chi è già appassionato ha l’occasione di accrescere la propria padronanza dei fondamenti e del linguaggio della fotografia. Ma è una finestra aperta anche per chi è semplicemente curioso e vorrebbe cominciare.

Ingresso libero.