ilTorinese

A Torino la prima edizione del festival fotografico Exposed

28 mostre in programma, di cui una dedicata alle riprese aeree di 9 artisti

 

Da giovedì 2 maggio  al 2 giugno prossimo, a Torino debutta un nuovo festival dal titolo “Exposed Torino Photo Festival”, con il tema “New Landscapes. Nuovi paesaggi”. Si tratta di 28 mostre in 23 sedi per la direzione artistica di Menno Liaw e Salvatore Vitale, rispettivamente direttore e direttore artistico di “Futures 2”, la piattaforma che comprende 19 istituzioni legate alla fotografia. Tra queste si annovera una collettiva alle OGR dedicata alla fotografia dall’alto e alle sue visioni, dal titolo “A view from above”, curata da Domenico Quaranta, Salvatore Vitale e Samuele Piazza. Saranno nove gli artisti protagonisti di un focus che porrà alcune riflessioni sull’ambiente in cui viviamo e su come sia cambiato il nostro modo di guardare la realtà. Tutta la storia della fotografia, fin dalle sue origini, è accompagnata dalla visione dall’alto.

“Aviazione e fotografia aerea – spiega Domenico Quaranta, docente dell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano – nascono nel corso dell’Ottocento e si sviluppano in parallelo. Basti pensare a Nadar, che a metà del XIX secolo, con la mongolfiera, cerca di riprendere Parigi dall’alto. È chiaro che il nostro rapporto con la realtà è ancora ancorato alla terra, ma ormai la visione dall’alto è stata incorporata dalle nostre esistenze, attraverso l’uso quotidiano di aerei e la visione satellitare è diventata parte della comunità con Google Maps e Google Earth, che condizionano il nostro modo di fruire lo spazio pubblico e la città. Lo stesso discorso si può fare per i droni, anche se questi non sono di uso così comune”.

Ad aprire la mostra “A view from above” è un maestro della fotografia italiana, Mario Giacomelli, che ha esplorato la visione dall’alto a partire dagli anni 60/70.

“Per questo – spiega Domenico Quaranta – ci sembrava un punto di partenza interessante. Giacomelli evidenzia un aspetto della fotografia aerea che si è perso negli ultimi anni, con la transizione allo sguardo satellitare o drone, che è uno sguardo disumanizzato. Le sue fotografie aeree sono molto umane, guardano la superficie della Terra come se fosse un corpo grinzoso. Nel suo linguaggio è presente un’estetica che troviamo su Google Earth; i campi geometrici, di cui si evidenziano le tracce lasciate dalle arature, sono diventate l’esperienza di tutti”.

L’artista olandese Mishka Henner realizza i suoi scatti attraverso Google Earth, e pone l’attenzione sul paesaggio americano e, nella serie in mostra a Torino, sugli impianti di estrazione dei deserti americani.

“Nel suo sguardo – afferma Quaranta – i suoi scatti assumono la forma di un microchip, un circuito geometrico artificiale ancorato alla Terra. Nelle opere di Giacomelli, da un lato è presente questa linea, dall’altro sono presenti visioni di persone colte sulla spiaggia che hanno suscitato un parallelismo con la serie di Thomas Van Houtryve che, nel 2011, ha realizzato queste immagini attraverso un drone autocostruito. Seguendo il reportage della guerra in Afghanistan, aveva intercettato la frase che dà il nome alla serie: Blue Sky Days”.

A completare il quadro della visione dall’alto, vi sono video e installazioni come quelle di Susan Schupply, che si concentra sui disastri ecologici e sullo sversamento del petrolio nel Golfo del Messico nel 2010. Laura Cinti utilizza i droni dell’intelligenza artificiale per cercare di individuare nella foresta del Congo una pianta femminile estinta, di cui pochi esemplari maschi sopravvivono nelle serre. Appositamente per Exposed, ha realizzato un lavoro l’artista americano Evan Roth, dedicato a Torino. Si intitola “Skyscapes (Turin)”, realizzato con fotografie del cielo di Torino, manipolate con un software personalizzato di proiezioni cartografiche che esplorano le distorsioni di scala nelle mappe.

“Bisogna essere consapevoli che parlare di visione dall’alto significa mettere insieme una serie di piani diversi, in quanto si tratta di uno strumento di controllo e di potere che, come tutti gli strumenti diventati accessibili a tutti, permette di intervenire sulla realtà in maniera diversa. La mostra vuole mandare un messaggio di approfittare della molteplicità di sguardi sulla realtà, che lo sviluppo delle tecnologie sta mettendo a disposizione.

 

Mara Martellotta

Approvato il bilancio 2023 di Turismo Torino

Lunedì 29 aprile si è tenuta l’assemblea dei soci di Turismo Torino e Provincia, con la presenza dell’80% degli aventi diritto. L’assemblea soci annovera 77 soci tra pubblici e privati ed è presieduta dal presidente Maurizio Vitale.

Nel corso dell’assemblea è stato approvato all’unanimità il bilancio consuntivo e il piano d’attività 2023 presentato durante il Consiglio di amministrazione del 15 marzo scorso.

“Siamo lieti di annunciare – afferma il Presidente di Turismo Torino – che la nostra ATL ha mantenuto un virtuoso equilibrio di bilancio, il cui valore di produzione è cresciuto dell’11% sia per linee interne sia esterne, grazie agli investimenti dei propri soci; avendo efficientato la propria gestione e rinnovato i fondi rischi riservati al sostegno del rilancio territoriale, guarda al futuro con fiducia”.

L’Assemblea soci è stata l’occasione per evidenziare il ruolo cruciale dell’ATL come ente promotore di vivacità e diversità della provincia di Torino. Gli sforzi compiuti di marketing, sviluppo, promozione e accoglienza hanno portato a risultati significativi in termini di vendite della Torino+ Piemonte card, di aumento delle interazioni digitali attraverso i social network e il sito turismotorino.org e del prosieguo di iniziative come la Merenda Reale (oltre 1300 merende servite), l’extra Vermouth ( oltre 1380 aperitivi serviti) e i Welcome Tour, con oltre mille partecipanti tra Torino, Ivrea, Susa, Pinerolo, Chieri e Carmagnola, 487 gruppi già prenotati.

Sul fronte dell’accoglienza Turismo Torino e Provincia attraverso i suoi 14 uffici del Turismo ha registrato oltre 190.600 tra contatti e passaggi, evaso oltre 576300 informazioni, di cui il 71% rivolte verso l’Italia, il 29% verso l’estero per un totale di quasi 29 ore di apertura al pubblico.

Sul fronte della promozione, l’ATL ha partecipato a 46 tra fiere, presentazioni, workshop e educazione per Tour operator in Italia e all’estero, con oltre 19.500 contatti registrati. Sul fronte congressuale 15 gli eventi acquisiti per un totale di 13650 partecipanti e oltre 40 mila presenze, con una ricaduta economica pari a 14.242.500 euro.

Sul fronte della comunicazione sono stati portati sul territorio circa 30 giornalisti della carta stampata e digitale, registrando oltre 180 articoli pubblicati con copertura locale, nazionale ed estera. L’ATL è presente sui principali social media, come Facebook, Instagram Youtube e recentemente TikTok.

Tra le azioni social e web principali del 2023 si evidenzia la collaborazione con il sociao media team Ryanair, per la produzione di contenuti su Torino che hanno totalizzato oltre 79 mila views, il coordinamento, gestione e realizzazione di Torino Art Tour. 5 influencer per raccontare i grandi eventi di arte in Piemonte, a Torino, l’arte contemporanea e le Luci d’artista.

All’interno della strategia di promozione di Torino e della sua provincia come attraente destinazione turistica, riveste un ruolo strategico quello dei media relations. Nel primo quadrimestre sono stati ospitati Linea Verde RAI 1 con una puntata andata in onda su Torino e la Valle di Susa il 4 febbraio scorso con 3 milioni e 100 mila spettatori; National Geographic Polonia, il settimanale francese Les Echos Weekend, Le Parisien Weekend, National Geographic Spagna, il magazine francese Lonely Planet e la rubrica Yes Weekend di SKY TG 24 che inaugura la stagione dei viaggi da Torino. Nel mese di gennaio 2024 noti magazine inglesi come The Arbuturium, Luxuriate Life, Scottish Sun e The Daily Telegraph hanno scoperto le località Montane di Sestriere e Sauze d’Oulx in collaborazione con Vialattea e i rispettivi consorzi, mentre il noto quotidiano britannico The Times ha raccontato Bardonecchia con oltre 495 mila copie distribuite. A febbraio, in collaborazione con l’ATL Cuneese e su finanziamento della Regione Piemonte, sono giunti sul comprensorio della Via Lattea, dopo Limone Piemonte e Prato Nevoso, importanti media da UK, Olanda, Danimarca e Svizzera.

Mara Martellotta

Tovaglieri (Lega) e Corti (ENS): “750 mila sordi esclusi da dirette Parlamento UE”

“Introdurre lingua segni e sottotitoli per Europa più inclusiva verso disabilità”

 “In Europa ci sono 750 mila persone sorde che non riescono a seguire i lavori del Parlamento europeo trasmessi dal sito web e hanno difficoltà a informarsi autonomamente sulle decisioni che vengono prese dall’unica istituzione dell’UE eletta direttamente dai cittadini. Si tratta di una grave ferita alla partecipazione alla vita democratica delle persone sorde, che deve essere sanata al più presto. Per questo abbiamo consegnato una richiesta scritta alla Presidente Roberta Metsola affinché l’Eurocamera sia dotata degli strumenti necessari per consentire ai cittadini sordi di poter accedere alle informazioni e alle decisioni prese dall’Aula alla stregua dei cittadini udenti, dall’utilizzo della Lingua dei Segni alla sottotitolazione in simultanea nelle lingue dei Paesi europei, opzioni che possono essere attuate ricorrendo alle nuove soluzioni offerte delle più avanzate risorse informatiche. Questa iniziativa, che ho promosso su proposta dell’Ente Nazionale Sordi e che ho condiviso con il Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli, è un passo concreto per realizzare un’Unione Europea sempre più inclusiva verso le persone con disabilità”. Lo ha dichiarato l’eurodeputata lombarda Isabella Tovaglieri (Lega), consegnando alla presidente del Parlamento UE la lettera sottoscritta insieme al Presidente dell’Ente Nazionale Sordi della Lombardia Renzo Corti, che contiene anche la richiesta di interpreti della Lingua dei Segni per la visita al Parlamento europeo da parte di gruppi di sordi dei vari Paesi.

Deroghe comunali in via Bellardi e corso Brunelleschi

Cambiano due aree cittadine con l’approvazione all’unanimità di un permesso di costruzione in deroga al piano Regolatore (Legge 106/2011): via Bellardi 29 e corso Brunelleschi 12-14.

In via Bellardi – Circoscrizione 3 – un complesso industriale dismesso da anni ampio circa diecimila mq sarà in parte abbattuto e trasformato in un edificio a quattro piani; con un cambio d’uso si realizzeranno alloggi in tre piani mantenendo al piano terra esercizi di vicinato e magazzini per gli ambulanti del mercato di corso Brunelleschi. Nella riqualificazione è previsto il rifacimento del giardino pubblico Rapisarda a cura del proponente. 

Nell’area di corso Brunelleschi – Circoscrizione 4 – saranno demolite due piccole costruzioni esistenti e sarà realizzato un fabbricato a destinazione residenziale di undici piani con alcune piccole porzioni destinate al terziario e al commercio di vicinato e nell’interrato autorimesse private. A cura dei proponenti è prevista la rimozione dei binari inutilizzati di via Bena con realizzazione di parcheggi. La Slp complessiva del nuovo fabbricato è costituita dalla Slp preesistente sommata a quella oggetto di delocalizzazione proveniente da via Bellardi. È un’opportunità rara – avevano spiegato i tecnici dell’assessorato all’urbanistica in Commissione – di sperimentare un dispositivo che prevede lo spostamento di volumi edificatori in altre zone cittadine in linea con il futuro Prg che prevede la rigenerazione di tessuti urbani degradati.

L’intervento consentirà alla città l’introito di 831mila euro di oneri di urbanizzazione (di cui 190mila a scomputo per i lavori di via Bena); 784mila euro di costi di costruzione; 757mila euro di contributi di riqualificazione.

“Italo Cremona Tutto il resto è profonda notte”: in mostra alla GAM di Torino

Italo Cremona- tutto il resto è profonda notte in esposizione alla GAM di Torino– dal 24 aprile al 15 settembre 2024- ci accompagna nella scoperta dell’universo creativo dell’artista, pittore chiave del movimento surrealista del panorama artistico torinese.

Nata dalla collaborazione tra laGAM e il Mart di Rovereto, dove si trasferirà il prossimo autunno, è un percorso lungo e di forte impatto emotivo in grado di trasmettere allo spettatore incubi, apparizioni, immagini fantastiche ed espressione dello scenario immaginifico dell’artista.

Dieci percorsi espositivi disposti in ordine cronologico che spaziano dalle opere giovanili di metà anni venti fino alle ultime degli anni Settanta, in grado di mostrare le fredde capacità tecniche del Cremona (chiaramente espresse nelle dettagliate rappresentazioni delle pistole) ed ad affiancarle alle atmosfere del Realismo magicche rivelano il filone visionario dell’ artista autodefinitosi un’ surrealista indipendente“.

Per questo la sala dedicata alla “follia” diventa il vero fulcro dell’intero percorso espositivo. Sulle pareti, dal forte colore violaceo, ci sono più di vent’anni della pittura del Cremona che ne rilevano “il sogno, l’incubo, il macabro” ma anche la visione puramente intellettuale della realtà che circonda l’artista. Fortissimo è  il percorso dedicati ai nudi, da sempre motivo chiave e ricorrente nell’iconografia di Cremona. Il “nudo” si fonde con la rilettura del mito ma anche con il corpo delle lettere dell’alfabeto dando ad essere un nuovo senso e diversa vita.

L’ultima sala diventa celebrazione di una sintetica ma fortissima affermazione dell’artista che, chiarendo il perché della frontalità delle sue rappresentazioni, spiega come nei suoi quadri “ci sia sempre qualcosa che tappa. Un tappo che chiude“. Questa espressione viene celebrata nei quadri e fotografie presenti nella sala che diventano perfetta espressione del dualismo tra il “fuori” e il “dentro” dando forma al significato delle parole del Cremona.

La mostra, a cura di Giorgina Bertolino, Daniela Ferrari e Elena Volpato, è in grado di valorizzare gli aspetti più contemporanei dell’opera di Cremona e di far conoscere e riscoprire la figura di un intellettuale creativo e differente da tutti gli artisti della sua epoca.

Valeria Rombolà

FOR.AL. un’offerta formativa a tutto campo

 

Intervista al direttore generale Veronica Porro

 

di Massimo Iaretti

 

Veronica Porro è dal 2002 in Foral. Dapprima è stata direttore delle sedi di Valenza e Novi Ligure, attualmente ricopre l’importante ruolo di direttore generale del Consorzio per la formazione generale nell’alessandrino (in acronimo, appunto, For.Al) nato nel 1998 e costituito in forma di Scrl per iniziativa congiunta e paritetica di enti locali, associazioni che rappresentano il mondo delle imprese, imprese commerciali ed enti no profit.

 

Le abbiamo posto alcune domande sull’attività di For.Al. presenti e in prospettiva futura.

 

Direttore come e dove si declina la vostra offerta formativa ?

 

In tutte le quattro sedi, Alessandria, Casale Monferrato, Novi Ligure e Valenza.

Lavoriamo in diversi ambiti, la fascia dei giovani ultra14enni con corsi di istruzione e formazione professionale e percorsi triennali che sono sovrapponibili al triennio delle superiori, con corsi per disoccupati, per occupati, corsi realizzati su misura, corsi per la sicurezza sul lavoro.

 

Quindi è un’offerta variegata e per ogni età ?

 

Certamente, per i maggiorenni non ci sono limiti di età, operiamo su attività che rispondono a bandi regionali che sono a loro volta coperti da fondi europei cui si sono aggiunti dopo il periodo dell’emergenza Covid quelli resi possibili con i fondi del PNRR

 

Quest’ultima situazione ha portato a dei cambiamenti ?

 

Questo da un lato ha ‘stravolto’ e modificato il nostro sistema formativo per adulti. Si parte con gli utenti profilati dai centri per l’impiego che necessitano una formazione in termini di durata diversa. Ci sono disoccupati pronti per essere inseriti o reinseriti nel mondo del lavoro, ci sono ambiti che hanno necessità di trovare nicchie che consentano di trovare occupazione, ecc.

Fatta questa indispensabile premessa, possiamo dire che sono stati raggiunti i target stabiliti dalla Regione Piemonte con molti ricollocati

 

Vi occupate di apprendistato ?

 

Non lo gestiamo direttamente ma in ATS con tre filiere – commercio, artigianato, piccole imprese – in collaborazione con le associazioni di categoria in tutte le sedi. Da loro riceviamo le classi di allievi e somministriamo la formazione obbligatoria.

 

Avete una limitazione territoriale ?

 

Come detto abbiamo quattro sedi con le loro peculiarità Alessandria per la sicurezza, il terzo settore e il commercio internazionale, Casale Monferrato per le acconciature gli operatori sociosanitari e nella nuova sede di palazzo Trevisio l’operatore logistico, Novi il settore elettrico/meccanico per Valenza il settore orafo. E l’utenza non ha confini provinciali o regionali.

 

In particolare Valenza …

 

La particolarità della sede di Valenza è che essendo la scuola del distretto orafo ha un’attrattività su tutto il territorio nazionale ed ha un alto grado di innovazione per essere al passo con le aziende.

Questo perché la collaborazione con le aziende del For.Al. è un fatto storico, connaturato con le aziende stesse basandosi su uno scambio continuo con loro e avendo un’offerta formativa tarata rispetto alle esigenze delle imprese del settore. Grazie a questo siamo in grado di formare tutte le figure professionali che vengono richieste dal settore orafo.

 

A Novi invece l’elemento di punta è il settore meccanico/elettrico ?

 

Esatto qui sono stati avviati corsi GOL del PNRR. Se n’è svolto uno per saldatura, molto richiesto dalle aziende e ci sono quelli in ambito socio assistenziale rivolti alla creazione di assistenti familiari anche propedeutici alla formazione degli OSS.

 

Mentre a Casale e ad Alessandria …

 

A Casale Monferrato, oltre ai corsi per giovanissimi dove quello per acconciatore è stato molto richiesto, si sta organizzando un percorso per operatore logistico, con un occhio particolare al settore del freddo e in collaborazione con aziende ed istituti scolastici territoriali sempre molto attivi.

In Alessandria, infine, viene svolta tutta formazione professionale per adulti e aziende. Vorrei ancora aggiungere che è stato riattivato il bando sulla formazione continua individuale su tutte le quattro sedi che consente varie tipologie di corsi in orario preserale e serale per gli occupati.

 

 

G7, scontri tra antagonisti e polizia in centro a Torino

Momenti di tensione, nel centro di Torino, quando il corteo contro il G7 promosso dal centro sociale Askatasuna e dai collettivi studenteschi, in concomitanza  con la riunione intergovernativa  alla Reggia di Venaria ha tentato di superare i cordoni delle forze dell’ordine a protezione degli hotel dove alloggiano i ministri.

La polizia è intervenuta prima con gli scudi e poi con idranti e lacrimogeni.

Dal corteo “pacifista” sono stati lanciati uova, fumogeni e qualche bottiglia contro la polizia. Solidarietà dal ministro Pichetto alle forze dell’ordine.

G7, Extinction Rebellion viola la zona rossa

Nel pomeriggio alcuni attivisti di Extinction Rebellion hanno violato la zona rossa occupando il tetto della Facoltà di Biologia dell’Università degli Studi di Torino che si affaccia su Piazza Carlina. Le persone sul tetto hanno aperto uno striscione che recita “The king is naked, G7 is a scam” (Il re è nudo, il G7 è una presa in giro).

Vigili del fuoco in lutto: colto da malore muore caposquadra 50enne

È stato colto da un malore presso il distaccamento dei vigili del fuoco di Torino Lingotto, in via Corradino ed è poi deceduto alle Molinette. Samuele Del Ministro, caposquadra di 50 anni  era di turno nella sua stanza quando si è sentito male. Dopo i primi soccorsi è stato portato  in ambulanza all’ospedale dove è morto un’ora dopo il ricovero. Originario della Toscana lascia moglie e due figli.