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Prenderà il via questa sera alle 19 da piazza Castello per la 27ª edizione del Rallye Monte-Carlo Historique, gara internazionale di regolarità organizzata dall’Automobile Club Monaco. Da Torino – una delle 4 sedi di partenza grazie al supporto del locale Automobile Club – insieme alla tedesca Bad Homburg, alla francese Reims e a Montecarlo, partiranno 54 equipaggi al volante di vetture costruite tra i primi anni Cinquanta e il 1982.

Dopo una prima tornata di verifiche tecniche nella giornata di ieri le operazioni di controllo sulle vetture proseguono oggi in piazzetta Reale dalle 8 alle 16. Nel frattempo una speciale esposizione delle automobili in gara sarà visibile al pubblico fino alle18. Inoltre, nel pomeriggio, alle ore 17, verrà pubblicato l’elenco dei partenti, con la presenza delle autorità e degli ospiti ufficiali. Un appuntamento atteso da tutti, che segnerà l’inizio delle attività di gara.
Dopo il primo concorrente al via alle 19 le altre vetture partiranno a intervalli di un minuto, ma la novità dell’edizione 2025 sarà la presenza di una “staffetta d’onore” per ogni equipaggio. Ogni concorrente sarà accompagnato da una supercar o da una vettura da rally su un tratto del percorso cittadino, un momento che aggiungerà spettacolo e adrenalina alla partenza. Per l’occasione, la Fanfara dei Bersaglieri arricchirà la cerimonia con una sfilata che attraverserà Piazzetta Reale, regalando un tocco di solennità e tradizione alla partenza del rally.
I concorrenti si troveranno ad affrontare le sfide più ardue delle strade di montagna, con oltre 2mila km da percorrere e molte prove speciali distribuite lungo il percorso. Le condizioni meteo, spesso instabili, potrebbero rendere la gara ancora più impegnativa, con strade ghiacciate e superfici bagnate così da testare le abilità di piloti e navigatori. Le vetture storiche partecipanti, tra cui modelli iconici come Lancia Stratos, Fiat 124 Abarth, Porsche 911 e Alfa Romeo Giulia GT, saranno le vere protagoniste di questa sfida.
Per maggiori informazioni, programma dettagliato e aggiornamenti in tempo reale, visitare il sito ufficiale
TORINO CLICK
Per la prima volta sarà il suono di 12 campane ad aprire solennemente la festa liturgica di San Giovanni Bosco. A partire da oggi, dalla basilica di Maria Ausiliatrice a Torino i rintocchi si mescoleranno ai suoni della città per richiamare i fedeli alla preghiera e alla festa per don Bosco che domani, 31 gennaio, vedrà arrivare migliaia di persone in basilica ma che viene vissuta anche in tutte le chiese salesiane e gli oratori presenti in ogni parte del mondo. Sono tanti gli appuntamenti, le serate e le iniziative volte a ricordare l’attualità del carisma del fondatore dei salesiani. A Maria Ausiliatrice, alle 18,00, la Messa è presieduta da mons. Alessandro Giraudo, Vescovo Ausiliare di Torino. Alle 19 presiede i primi Vespri don Stefano Martoglio vicario del Rettor Maggiore. Alle 20.30 la Veglia per don Bosco sarà animata dai novizi salesiani. Nel giorno della festa, il 31 gennaio, il programma in basilica prevede alle 11.00 la Messa per don Bosco animata dalla Corale della Basilica e alle 17 la funzione religiosa presieduta dal Vescovo emerito di Biella, mons. Gabriele Mana. Ultima celebrazione alle 21,00, la messa con il Sermig presieduta da don Andrea Bisacchi.
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La fotografia è di Mihai Bursuc-La Voce e il Tempo
Il presidente della Regione Piemonte ha incontrato ieri il prefetto di Torino Donato Cafagna e il vice questore Luigi Mitola per affrontare la situazione di corso Verona a Torino e delle code che si creano per gli stranieri in attesa dei permessi di soggiorno. Prima dell’incontro il presidente è stato in corso Verona e ha visitato gli spazi destinati al servizio, riscontrando le criticità emerse in questi giorni sia per quanto riguarda l’attesa degli utenti, sia per le condizioni di lavoro degli operatori.
“Fin dalla scorsa settimana la Regione ha messo a disposizione del Comune di Torino e della Croce Rossa i gazebo della Protezione civile per offrire riparo alle persone in attesa di accedere agli uffici di corso Verona che oggi ho voluto visitare personalmente. Se infatti ritengo sia doveroso mantenere il massimo rigore nel contrasto all’immigrazione clandestina, allo stesso modo penso sia indispensabile garantire a chi è regolare servizi adeguati e condizioni dignitose – dichiara il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio-
Durante l’incontro ho dato alla Prefettura e alla Questura la massima disponibilità della Regione ad affrontare la situazione dei prossimi mesi, in attesa che sia disponibile lo spazio individuato al Santo Volto dove dall’autunno dovrebbero essere spostati gli uffici che oggi sono nello spazio di corso Verona. Ho chiesto agli uffici regionale di fare una ricognizione degli spazi disponibili che la Regione può mettere a disposizione nell’immediato per offrire a lavoratori e utenti locali più idonei per l’attesa e per il servizio, in modo che Prefettura e Questura possano poi fare i sopralluoghi. Abbiamo anche dato la nostra disponibilità a reperire un “saltacode” che possa contribuire a una migliore gestione dei flussi e dei tempi di attesa. Abbiamo poi assicurato al Prefetto la disponibilità dei nostri volontari a dare un aiuto sul campo offrendo supporto operativo nella gestione dei flussi e nell’assistenza alle persone in attesa”.
Venerdì 31 gennaio il LabGraal e Ecospirituality Foundation organizzeranno al CLUB del Garage di Arte & Cultura una serata di introduzione alle DANZE CELTICHE.
Sarà occasione per conoscere belle persone e meravigliosi musicisti, incontrare ritmi e suoni, passi e movimenti non molto usuali per chi vive nella modernità disorientante di questo inizio XXI secolo.
Chi è alla ricerca di altri ritmi e dimenticate emozioni, grazie a Gruppo di danza Triskel non sarà deluso dalla serata.
Queste danze sono ancora in uso presso le ultime culture celtiche ‘operative’ del nostro continente, e principalmente in Galles, Bretagna e Scozia.
DANZE CELTICHE con il Gruppo di Danza Triskel
Workshop a cura di Mirella Zamboni e Daniela Giraudo con coinvolgimento del pubblico.
Presenta Rosalba Nattero, vocalist LabGraal
NOTIZIE DAL PIEMONTE
Grazie a un’endoprotesi di ultima generazione. Una storia di integrazione e innovazione all’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Alessandria
«Maggio, una bella serata sta per concludersi ma improvvisamente si trasforma in un incubo: un dolore opprimente al petto, il fiato che manca e la corsa al Pronto Soccorso di Alessandria. Qui vengo subito visitato e la mia pressione arteriosa purtroppo è alle stelle, vengono fatti gli esami del sangue ed eseguita una TAC di tutto il corpo. E poi la diagnosi: è dissezione dell’aorta di tipo B». Inizia così la storia di Marco, artigiano di poco più di 50 anni, che in pochi istanti si è visto prima la morte in faccia e poi cambiare in modo sostanziale la sua vita.
La dissezione aortica è una patologia tanto rara quanto devastante perché può risultare letale in pochi istanti oppure, per chi sopravvive, comportare un prezzo alto in termini di qualità della vita. Si tratta di una rottura dello strato interno dell’aorta, che dal cuore porta il sangue in tutti gli organi del corpo: se questo non avviene, a causa del fatto che il sangue si insinua tra gli strati della parete del vaso e crea un “falso lume”, gli organi interessati come il cuore stesso, il cervello, le visceri dell’addome e gli arti vanno incontro a sofferenza e malfunzionamento e questo può causare rapidamente la morte.
Marco però è stato fortunato, perché una volta arrivato all’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Alessandria si è subito attivato l’Aortic Team, per evitare che la situazione precipitasse. Voluto fortemente dalla Direzione Sanitaria su iniziativa di Alberto Guagliano, Direttore di Chirurgia Vascolare ed Endovascolare AOU AL, e Andrea Audo, Direttore di Cardiochirurgia AOU AL, coinvolge, oltre a queste due strutture, la Rianimazione Cardio-Toraco-Vascolare e la Cardiologia con il servizio di Emodinamica. Questo gruppo di professionisti, un’eccellenza creata all’interno del DAIRI, il Dipartimento Attività Integrate Ricerca e Innovazione, si occupa di valutare in maniera sinergica e multidisciplinare i casi clinici più complessi, sia in elezione che in urgenza-emergenza, cercando di trovare le migliori opzioni terapeutiche e spesso collaborando anche direttamente sul campo operatorio, soprattutto in casi come quelli delle dissezioni aortiche.
«Il paziente presentava una dissezione che interessava tutta l’aorta toracica discendente, fino a poco prima del vaso che porta il sangue a fegato, stomaco, milza e intestino – spiega il direttore Alberto Guagliano – ma fortunatamente non aveva ancora malfunzionamenti degli organi. Così abbiamo ritenuto opportuno aspettare e controllare la pressione arteriosa, cronicizzando la dissezione perché con il passare del tempo l’aorta dissecata diventa un po’ più consistente e trattabile, mentre in fase acuta è estremamente fragile».
Dopo un ricovero di venti giorni il paziente è stato dimesso, consapevole però che la sua vita non sarebbe più stata la stessa. «Ero tornato a casa, quindi ero molto felice, ma ogni sforzo e persino ogni emozione rappresentavano un pericolo per me» ricorda. Dopo alcuni mesi però la situazione si è aggravata. L’aorta era passata da 4 cm a quasi 7 cm, rendendo l’intervento chirurgico l’unica opzione praticabile per evitare la rottura. Ed ecco che è tornato in gioco l’Aortic Team dell’AOU di Alessandria che ha decido di optare per un trattamento endovascolare innovativo.
L’intervento ha previsto l’inserimento di un’endoprotesi di ultima generazione, capace di escludere il “falso lume” senza compromettere la vascolarizzazione dell’arteria succlavia sinistra, evitando così procedure più invasive come i by-pass. «Il trattamento di una dissezione aortica è sempre complesso e comporta elevati rischi – spiega il Direttore della Chirurgia Vascolare ed Endovascolare – pertanto va affrontato in Centri come il nostro in cui è possibile offrire il miglior trattamento possibile e affrontare velocemente le eventuali complicanze che possono verificarsi. In questo caso poi la preparazione e l’esecuzione dell’intervento sono state particolarmente complesse e hanno viste coinvolte tutte le equipe delle diverse strutture che fanno parte dell’Aortic Team. Sono stati giorni difficili, ma il risultato è stato soddisfacente. La Tac eseguita dopo quattro giorni, infatti, ha confermato il successo dell’operazione e il paziente è stato dimesso cinque giorni dopo, questa volta con una prospettiva di vita decisamente migliore».
La Chirurgia Vascolare ed Endovascolare dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Alessandria, con una storia di oltre 25 anni, è un centro di riferimento per il quadrante sud-orientale del Piemonte ed esegue tra i 450 e i 600 interventi l’anno, con una vasta esperienza che abbraccia sia tecniche tradizionali sia le più recenti innovazioni tecnologiche.
«L’Aortic Team è uno dei fiori all’occhiello del nostro Ospedale – afferma Valter Alpe, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Alessandria – perché consente di offrire ai pazienti di elevata complessità le migliori soluzioni terapeutiche in maniera integrata, efficiente ed efficace, unendo in modo istituzionalizzato le competenze dei diversi professionisti che lavorano all’interno del Dipartimento dedicato Cardio–toraco–vascolare».
Ora Marco è tornato a casa e sta bene. «La storia di Marco – sottolinea Federico Riboldi, Assessore alla Sanità della Regione Piemonte – è la dimostrazione dell’elevata professionalità del personale sanitario dell’AOU di Alessandria, l’azienda che si è candidata a diventare il primo IRCCS pubblico del Piemonte, e sottolinea l’importanza dell’approccio multidisciplinare che, ancora una volta, si è dimostrato fondamentale per affrontare le sfide mediche sempre più complesse che si presentano alla nostra sanità pubblica regionale; restituendo risposte concrete, speranza e qualità di vita migliore ai pazienti».
Alessandria, 30 gennaio 2025
Nella foto (da sx): – Giulia Maj, Responsabile ff SC Anestesia e Rianimazione Cardio-Toraco-Vascolare; Alberto Guagliano, Direttore SC Chirurgia Vascolare ed Endovascolare, Gianfranco Pistis, Direttore SC Cardiologia e Dipartimento Cardio-Toraco-Vascolare, Andrea Audo, Direttore SC Cardiochirurgia
Il tecnico bianconero, Thiago Motta, dopo la sconfitta all’Allianz Stadium per 0-2 contro il Benfica nell’ultima gara della prima fase di Champions League, fa ammenda: “Se si perde siamo i primi a non essere soddisfatti – dichiara ai giornalisti – e se ci sono cose da migliorare dobbiamo farlo in fretta. Il Benfica che ha meritato di vincere”.
“Loro hanno finalizzato meglio di noi. A Napoli avevamo fatto un ottimo primo tempo, contro il Benfica siamo andati meglio nella ripresa, non abbastanza per metterli in difficoltà”, ha concluso in conferenza stampa.
Gli agenti della Polizia Stradale di Torino e i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza Torino, in sinergia operativa, hanno posto sotto sequestro un ingente carico di sigarette di contrabbando.
L’attività è iniziata quando, nel corso di un servizio “alto impatto” presso la barriera autostradale di Trofarello, una pattuglia della Polizia Stradale ha sottoposto a controllo un furgone con targa straniera in transito, il cui conducente, trentenne cittadino moldavo, ha esibito documenti di riconoscimento rivelatisi, da un controllo successivo, falsi.
La successiva ispezione del carico presente sul mezzo di trasporto ha permesso di individuare diversi scatoloni contenenti sigarette prive del contrassegno di Stato.
Le operazioni di ispezione della merce con l’ausilio di una pattuglia di “Baschi Verdi” del Gruppo Pronto Impiego di Torino hanno consentito di individuare una tonnellata di tabacchi lavorati esteri di contrabbando recanti il marchio “Marlboro” verosimilmente contraffatto.
Il conducente del veicolo è stato tratto in arresto e dovrà rispondere sia della fattispecie criminosa di contrabbando, sia del possesso di documenti di identificazione falsi, sanzionati entrambi con la pena della reclusione da 2 a 5 anni.
L’attività, a tutela della sicurezza nella circolazione delle persone e delle merci congiuntamente ai pubblici interessi dell’erario, è stata resa possibile dalla sinergica collaborazione, nel rispetto delle reciproche prerogative, tra la Polizia Stradale e la Guardia di Finanza.
Si evidenzia, da ultimo, che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e che nei confronti della persona indagata permane la presunzione di innocenza, sino a emanazione di sentenza definitiva di condanna.