ilTorinese

All’ospedale Mauriziano di Torino il robot chirurgico di nuova generazione

Il robot da Vinci, in particolare il modello Xi, che è il più evoluto sistema robotico dedicato alla chirurgia mininvasiva, è sbarcato all’ospedale Mauriziano di Torino. Questa piattaforma robotizzata consente di ottenere altissimi livelli di precisione ed accuratezza del gesto chirurgico. Le procedure d’intervento eseguite con il robot da Vinci Xi rappresentano l’ultima frontiera della chirurgia di precisione, superando anche la laparoscopia. Il chirurgo opera seduto ad una console, immerso in un ambiente 3D, ed, attraverso sensori collegati alle sue dita, aziona braccia robotizzate all’interno del campo operatorio. “L’arrivo del robot al Mauriziano si inserisce in una linea di ammodernamento costante della tecnologia dell’ospedale e si associa ad altre novità recenti, quali il superlaser, ed ha lo scopo di rendere sempre più completa l’offerta terapeutica chirurgica di questa Azienda Ospedaliera. Ringraziamo la Regione Piemonte che, con lungimiranza, ci ha autorizzati all’utilizzo della tecnologia robotica. Cosa molto importante anche per noi per poter contribuire all’obiettivo di contrastare la mobilità passiva che abbiamo nei confronti delle regioni limitrofe” affermano il neo Commissario dottor Roberto D’Angelo ed il Direttore sanitario dottoressa Maria Carmen Azzolina. Con il nuovo anno la chirurgia robotica è entrata a pieno regime con utilizzo del da Vinci tutti i giorni feriali dalle ore 8 alle ore 20 per venire incontro alle richieste delle specialità coinvolte. I numeri permettono di affermare che la chirurgia robotica è sempre più in aumento in Italia e quest’ultima sta ottenendo importanti vantaggi clinici. Tra gli indicatori più significativi: – maggior radicalità oncologica – maggior conservazione dei tessuti sani e delle funzionalità degli organi – minor perdita di sangue e relativo ricorso a trasfusioni – ripresa più rapida nel post-operatorio Presso l’ospedale Mauriziano di Torino viene utilizzata in Urologia (diretta dal dottor Roberto Migliari), in Ginecologia (responsabile dottor Luca Sgró), in Chirurgia generale ed oncologica (diretta dal dottor Alessandro Ferrero) ed in Chirurgia toracica. Il principale ambito di applicazione è la chirurgia robotica urologica (che copre oltre il 68% dell’attività in Italia) e consente di trattare anche casi complicati per i quali la sola chirurgia classica non sarebbe altrettanto efficiente. Ma il sistema robotico da Vinci Xi è stato fin da subito utilizzato anche in altri ambiti, come in particolare la chirurgia ginecologica e quella generale ed oncologica, anch’esse già riconosciute come strutture ad alta specializzazione in ambito non solo regionale ma anche italiano, per poi essere esteso alla chirurgia otorinolaringoiatrica ed alla chirurgia toracica (quest’ultima recentemente aperta al Mauriziano). Ciò al fine di mantenere ed ampliare gli orizzonti di cura mini invasiva che il Mauriziano ha sempre cercato di poter offrire ai propri pazienti. Anche in ambito ginecologico l’approccio robotico risulta associato a migliori risultati in termini di precisione del gesto chirurgico, durata del ricovero, recupero-post-operatorio, complicanze e soddisfazione delle pazienti. Negli USA negli ultimi 15 anni, grazie alla diffusione della chirurgia robotica, il ricorso alla chirurgia mininvasiva è aumentato dal 27 al 70% per gli interventi ginecologici per patologia benigna e maligna. In oncologia ginecologica la chirurgia robotica trova le sue indicazioni nell’ambito delle neoplasie uterine, soprattutto nelle pazienti obese, che presentano particolari complessità chirurgiche ed anestesiologiche. Per la patologia benigna la chirurgia robotica si è sviluppata soprattutto per gli interventi di uroginecologia e statica pelvica e per la chirurgia dell’endometriosi. La chirurgia robotica in ambito della chirurgia generale ed oncologica rappresenta una evoluzione sofisticata della chirurgia laparoscopica capace di aprire nuovi orizzonti ed apportare innovazioni significative in diverse discipline chirurgiche. I più importanti vantaggi della chirurgia robotica sono relativi alla visione tridimensionale del campo operatorio e la possibilità di eseguire movimenti di rotazione a 360° degli strumenti chirurgici. Questo permette di ottenere movimenti estremamente fini, non praticabili dal polso umano. Queste caratteristiche concorrono al raggiungimento di un miglior risultato in termini di precisione chirurgica capace di offrire sia ai pazienti che ai chirurghi una valida alternativa mininvasiva per il trattamento delle patologie oncologiche. Tipologie di interventi in chirurgia generale ed oncologica in cui il robot può essere applicato sono: – la chirurgia epatobiliare: le resezioni epatiche minori e maggiori complesse, ad esempio quelle coinvolgenti i segmenti epatici posteriori, e le resezioni epatiche associate a linfadenectomie, resezioni biliari (ad esempio per tumori biliari ilari), vascolari e/o digestive rappresentano il campo di applicazione più importante della chirurgia robotica; – la chirurgia pancreatica: la duodenocefalopancreasectomie e le pancreasectomie distali, eventualmente associate a resezioni vascolari, sono interventi ad elevata complessità di difficile realizzazione con approccio laparoscopico, in cui il robot può rappresentare un enorme vantaggio soprattutto nella fasi ricostruttive (confezionamento di anastomosi bilio-digestive, pancreatico-duodenali o pancreatico-gastriche e vascolari); – la chirurgia digestiva: l’approccio robotico è particolarmente utile negli interventi più complessi colon-rettali, quali l’emicolectomia destra con escissione completa del mesocolon, la resezione della flessura splenica, la resezione del retto con escissione totale del mesoretto. In questi ambiti i dati emergenti dimostrano una migliore qualità oncologica della resezione, una più precisa linfoadenectomia ed un migliore outcome funzionale. L’utilizzo della fluorescenza con verde di indocianina consente inoltre la verifica della vitalità dei tessuti anastomizzati. La gastrectomia totale e parziale rappresenta un ulteriore campo di applicazione della tecnologia robotica. L’implementazione del programma robotico permetterà di eseguire in mininvasiva interventi di pazienti oncologici, che attualmente sono eseguiti con approccio open in considerazione delle limitazioni intrinseche alla tecnica laparoscopica. Inoltre, l’approccio robotico può ridurre i costi nella gestione del paziente chirurgico, grazie alla riduzione delle complicanze, delle trasfusioni e delle conversioni a procedure a cielo aperto. I migliori risultati permettono anche una riduzione della degenza ospedaliera, con l’ottimizzazione del ricorso a trattamenti farmacologici e l’uso di presidi ospedalieri tipici della degenza ed un incremento del turn-over della casistica ospedaliera in termini di volume di interventi con conseguente riduzione delle liste d’attesa Infine, un sistema robotico potrà essere da stimolo per l’apertura di una nuova linea di ricerca scientifica sulle innovazioni tecnologiche chirurgiche.

Cresce il divario tra i prezzi degli affitti e le aspettative

L’ultima ricerca di HousingAnywhere, la più grande piattaforma europea di affitti a medio termine riguarda il divario tra i prezzi degli affitti in Europa e le aspettative di spesa degli inquilini.

 

Si tratta del Rent Gap Monitor per il primo trimestre del 2024, che confronta il prezzo medio degli appartamenti presenti sulla piattaforma con la spesa massima media impostata dagli utenti in cerca di alloggio in affitto su HousingAnywhere.

L’indagine ha analizzato oltre 3,9 milioni di ricerche in 28 città in 12 paesi europei nei primi trimestri del 2024 e del 2023, rivelando che gli inquilini di gran parte dell’Europa si aspettavano di trovare alloggi in affitto a un prezzo inferiore del 18,7% rispetto al prezzo reale di mercato.

Per quanto riguarda l’Italia, la differenza tra aspettative e realtà è cresciuta maggiormente a Torino (da 0 a 219 euro), ma è diminuita significativamente a Bologna, Milano, Firenze e Roma.

Tuttaviail mercato immobiliare italiano in diverse città è ancora lontano dall’accessibilità. Roma è regina in Italia nei prezzi degli appartamenti, seconda in tutte e 28 le città europee analizzate solo a Parigi, con un canone di 2.000 euro, Milano è ottava con ben 1.700 euro.

Gli appuntamenti culturali della Fondazione Torino Musei

SABATO 15 GIUGNO

 

Sabato 15 giugno ore 10

MISTERI AL MUSEO

Palazzo Madama – attività per famiglie a cura di Cultural Way e Misteri in villa

Hai mai risolto un giallo tra dipinti, sculture e opere d’arte?

Arriva Misteri al Museo! Un nuovo format interattivo in cui insieme alla tua squadra ti troverai all’interno di una vera e propria indagine comedy da risolvere. I partecipanti divisi in team completeranno un percorso accompagnati dai personaggi della storia alla scoperta dell’incredibile bellezza di Palazzo Madama! Un’esperienza avvincente adatta ad ogni tipo di pubblico.

Le visite spettacolo sono a cura di Misteri in villa e CulturalWay.

Costo visita spettacolo: € 15 (biglietto di ingresso al museo non incluso)

Prenotazione obbligatoriainfo@culturalway.it / www.culturalway.it / 339 3885984 (anche su WhatsApp)

DOMENICA 16 GIUGNO

 

Domenica 16 giugno ore 16:30

BUDDHISMO: aspetti storici, culturali e iconografici nelle collezioni del MAO

MAO – Visita guidata speciale a cura di Theatrum Sabaudiae

Il percorso di visita trasversale si concentrerà sui nuclei di opere afferenti al Buddhismo trattandone origini e ramificazioni in riferimento alle diverse tradizioni dei paesi asiatici che trovano rappresentazione nelle collezioni del MAO e relative interazioni, specificità ed elaborazioni figurative a livello stilistico e simbolico. L’itinerario inizia nelle sale dedicate alla produzione artistica dell’Asia meridionale dalle più antiche espressioni dell’arte buddhista al successivo sviluppo della raffigurazione antropomorfa del Buddha, per proseguire con l’arte di Sud Est asiatico, Cina e Giappone, soffermandosi sulle interpretazioni artistiche esito dell’incontro della diffusione del Buddhismo con creatività e sensibilità locali, e concludere con il peculiare linguaggio della Regione Himalayana, manifestazione materiale della complessa ritualità e iconografia della tradizione Vajrayana. L’esperienza si propone anche come riflessione sulla funzione originaria di soggetti e manufatti in esposizione per riscoprirne valenza religiosa e utilizzo cultuale.

Info e prenotazioni: 011.5211788 – prenotazioniftm@arteintorino.com (da lunedì a domenica 9.30 – 17.30)

Costi: 6 € a partecipante

Costi aggiuntivi: biglietto di ingresso al museo; gratuito per possessori di Abbonamento Musei.

 

MERCOLEDI 19 GIUGNO

Mercoledì 19 giugno dalle 10 alle 15:30

TRADURRE L’IMMAGINARIO DA SHIRAZ A FIRENZE: L’ARTE VISIVA DEL LIBRO DEI RE AL MAO

MAO – giornata di studi a cura di Veronica Prestini nell’ambito del public program della mostra Tradu/izioni d’Eurasia Reloaded

Intervengono Veronica Prestini, Francesca Gallori, Michele Bernardini, Nicoletta Fazio, Francis Richard, Giancarlo Porciatti.

Nella cornice del public program di Tradu/izioni d’Eurasia Reloaded, il MAO propone per mercoledì 19 giugno dalle 10 alle 15:30 una giornata di studi aperta al pubblico sullo Shahnameh, Il libro dei re, prezioso manoscritto illustrato del XVI secolo opera del poeta persiano Ferdowsi, giunto in prestito in occasione dell’esposizione dalla Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze.

Il manoscritto è presentato all’interno del percorso di mostra in dialogo con alcuni tessuti e ceramiche ottomane decorate con il motivo del cintamani, caratterizzato dalla presenza di tre sfere disposte a triangolo spesso accompagnate da due o più strisce ondulate, che a loro volta rimandano alla pelle di tigre e di leopardo, le vesti che indossa Rostam, l’eroe protagonista dell’epica raffigurato nelle finissime miniature dello Shahnameh. Un’intricata sovrapposizione di simbologie e tradizioni transitate dall’antico mondo iranico a quello turco.

L’esposizione del codice al MAO è stata resa possibile grazie a un delicato e complesso processo di restauro e digitalizzazione eseguito con il contributo del MAO e dell’Istituto per l’Oriente C. A. Nallino di Roma, operazione che ne consentirà anche una più semplice fruizione da parte della comunità di studiosi.

Ingresso libero.

(comunicato stampa in allegato)

 

Mercoledì 19 giugno ore 16.30

PIANTE OFFICINALI E D’ORNAMENTO

Palazzo Madama – Lezioni botaniche “Primavera nel Giardino Botanico Medievale”

La grande varietà di piante utili coltivate nel Giardino Botanico Medievale ci consente di osservare portamenti, fogliami e fioriture di ogni tipo e di grande aiuto per rendere più ornamentali i nostri giardini e balconi: liquirizia e enula campana, altea e malva, saponaria e artemisia sono ingredienti di molte ricette in erboristeria e cosmetica ma occupano anche prati e aree selvatiche in molti ambienti del nostro territorio e per questo è utile prendere ispirazione sulle loro strategie di sopravvivenza e colonizzazione degli spazi.

Costo per ogni incontro: 5€ ingresso in giardino (gratuito Abbonati Musei) + 5€ ogni incontro

Durata: 1 ora

Info e prenotazioni: tel. 011 4429629; e-mail: madamadidattica@fondazionetorinomusei.it
Prenotazione consigliata.

 

GIOVEDI 20 GIUGNO

 

Da giovedì 20 giugno al 9 settembre 2024

TEATRI E TEATRINI. Le arti della scena tra Sette e Ottocento nelle collezioni di Palazzo Madama

Palazzo Madama – apre la nuova mostra a cura di Clelia Arnaldi di Balme

La mostra presenta una selezione di materiali relativi alla storia del teatro, fra cui diversi nuclei di disegni scenografici: dalle opere di Filippo Juvarra per il teatro del cardinale Ottoboni contenute nei primi due volumi di disegni dell’architetto messinese, ai bozzetti scenografici dei Galli da Bibiena, dei fratelli Bernardino, Fabrizio e Giuseppe Galliari, di Pietro Gonzaga e di Romolo Liverani, realizzati per opere in musica messe in scena nei teatri di Torino, Milano e Parma dal 1750 a tutto il secolo successivo.

Accanto a questi capolavori grafici sono collocati il dipinto di Giovanni Michele Graneri che ritrae l’interno del Teatro Regio di Torino con la rappresentazione del Lucio Papirio del 1752, e il ventaglio raffigurante il Teatro Regio e il Teatro Carignano con i palchi e i nomi degli occupanti nella stagione teatrale del 1780 – 1781. La mostra è anche l’occasione per esporre una selezione di scenari per teatrini di marionette del XIX secolo, giunti a Palazzo Madama grazie al legato di Mario Moretti (1984). Si tratta di una serie di quindici fondali, ancora montati sulle bacchette originali, provenienti dal teatro detto di San Martiniano in Via San Francesco d’Assisi a Torino (sito presso la chiesa dei Santi Processo e Martiniano, oggi non più esistente), dove operava la compagnia Lupi – Franco. I soggetti raffigurati erano di attualità storico-politica e patriottici, in stretta relazione con gli ideali risorgimentali, e spesso questi oggetti riproducevano opere e balli rappresentati nei teatri veri e propri, talvolta con modifiche e revisioni critiche. Le scene erano realizzate dagli stessi pittori che operavano al Teatro Regio e al Carignano: tra gli altri, Giuseppe Bertoja, Giovanni Venere, Giuseppe Maria Morgari.  In mostra saranno inoltre presentati sei fondali e un teatrino, ovvero la struttura entro cui venivano montati e conservati i teli, provvisto di aste e pennacchi lignei.

Info: https://www.palazzomadamatorino.it/it/evento/teatri-e-teatrini-le-arti-della-scena-tra-sette-e-ottocento-nelle-collezioni-di-palazzo-madama


Theatrum Sabaudiae
 propone visite guidate in museo
alle collezioni e alle mostre di Palazzo Madama, GAM e MAO.
Per informazioni e prenotazioni: 011.52.11.788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

https://www.arteintorino.com/visite-guidate/gam.html
https://www.arteintorino.com/visite-guidate/mao.html
https://www.arteintorino.com/visite-guidate/palazzo-madama.html

Parco aperto a Villa Lascaris

Domenica 16 giugno 2024 dalle 15.30 alle 19.00
Villa Lascaris, ingresso da P.zza SS. Pietro e Paolo, Pianezza (TO)
 
Un viaggio nel tempo, nel cuore della storia.
 
Un viaggio che ha inizio nel 985, anno a cui risale la prima testimonianza scritta sul monastero di “Sancti Petri”. Le tappe intermedie percorrono i secoli: dal 1159, data in cui Federico Barbarossa confermò con un documento la proprietà dell’allora castello di Pianezza ai Vescovi di Torino, al 1600 con il palazzo nobiliare costruito dalla famiglia Simiana, le cui tracce si trovano in ogni angolo del parco; attraversano l’assedio di Torino del 1706 con Maria Bricca e la galleria costruita nelle antiche mura che porta il suo nome; un  viaggio che si conclude nel 1800, con il Marchese Agostino Lascaris e la sua splendida villa circondata da un grande parco in stile inglese.
 
La quarta edizione di Parco Aperto, pomeriggio di visite che Villa Lascaris, casa di spiritualità e cultura dell’Arcidiocesi di Torino in collaborazione con le guide volontarie di UNECON – Università per l’Educazione Continua, propone una passeggiata lungo 1000 anni.
 
PARCO APERTO, IV EDIZIONE
Domenica 16 giugno dalle 15.30 alle 19.00
Villa Lascaris e Pieve San Pietro – ingresso da Piazza SS. Pietro e Paolo, Pianezza
 
Accompagnati dal racconto delle guide UNECON, i visitatori potranno ammirare la bellezza degli affreschi nelle sale ottocentesche della Villa, attraverseranno i suggestivi sentieri del parco all’inglese ammirando alberi centenari e statue seicentesche, sfioreranno le pietre dell’antica torre, ultima testimonianza di ciò che resta dell’originario castello di Pianezza del 1100 e, attraversando la seicentesca galleria di Maria Bricca, verranno trasportati nel 1300, alla Pieve di San Pietro, un piccolo gioiello romanico che affonda le sue radici prima dell’anno mille, con gli splendidi affreschi dei pittori piemontesi Giacomo Jaquerio e Aimone Duce.
 

E, mentre i grandi passeggiano attraverso 1000 anni di storia, per i bambini dai 4 ai 10 anni è previsto uno spazio di gioco e animazione. “IL RESPIRO DELLA TERRA – Noi e gli alberi” è un laboratorio creativo in cui i bambini avranno modo di entrare in contatto con la natura, sperimentare e creare, all’ombra di uno dei grandi cedri secolari del parco di Villa Lascaris, accompagnati dalle musicarterapeute Michela Gazzerro e Daniela Festa di Spazio Chroma. I laboratori avranno la durata dei turni di visite guidate, in modo da consentire ai genitori di godersi la visita in tranquillità, e ai bambini di divertirsi insieme, in piena libertà e sicurezza.

Il parco di Villa Lascaris sarà aperto dalle ore 15.00 alle 19.30
Orari delle visite guidate:
15.30 –17.00
17.00 – 18.30

Biglietti disponibili in loco.

 
Il biglietto comprende la visita guidata al parco, alle sale auliche di Villa Lascaris e alla Pieve San Pietro, e l’accesso al laboratorio per bambini da 4 a 10 anni IL RESPIRO DELLA TERRA – Noi e gli alberi.
Adulti: € 12.00
Bambini 5 – 12 anni: € 8.00
Bambini sotto i 5 anni: gratuito
Per partecipare alla quarta edizione di Parco Aperto è indispensabile la prenotazione via mail all’indirizzo eventi@villalascaris.it, indicando l’orario di visita prescelto, il numero di partecipanti alle visite guidate e il numero e l’età dei bambini che partecipano al laboratorio.

IL LABORATORIO “IL RESPIRO DELLA TERRA: NOI E GLI ALBERI”
CHROMA è uno spazio in pieno centro a Torino, dedicato alla crescita della persona. Tra i servizi offerti proponiamo sessioni di coaching, corsi di formazione e laboratori creativi ed espressivi.

 
Nell’ambito di “Parco aperto” proponiamo un laboratorio per bambini dai 4 ai 10 anni “IL RESPIRO DELLA TERRA: NOI E GLI ALBERI”. Conducono le Musicarterapeute MICHELA GAZZERRO e DANIELA FESTA.
L’attività proposta ha come base la Disciplina della Globalità dei Linguaggi (Metodo Stefania Guerra Lisi- www.disciplinaglobalitadeilinguaggi.it), una disciplina della comunicazione che utilizza tutti i sensi e i linguaggi espressivi, verbali e non verbali: corpo-movimento, suono-voce, traccia grafica-colore.
 
Il laboratorio accompagnerà i bambini in un percorso ludico alla scoperta degli alberi, meravigliosi e sorprendenti esseri viventi. Attraverso l’esperienza i bambini impareranno che prenderci cura di loro vuol dire prenderci cura anche di noi stessi. 

Bonus psicologo, come funziona

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori

Il bonus psicologo è un importante contributo introdotto dal Ministero della Salute nel novembre 2023 per sostenere le spese di psicoterapia. Questa iniziativa, finanziata con fondi appositi stanziati nel 2023, mira a facilitare l’accesso alle cure psicologiche per i cittadini in difficoltà economica. La risposta è stata davvero notevole, con oltre 400.505 richieste presentate entro la scadenza del 31 maggio 2024.

Per accedere a questo beneficio, è necessario che i richiedenti presentino un Indicatore della Situazione Economica Equivalente (Isee) che dimostri il proprio stato di bisogno. Come può accadere, alcuni richiedenti potrebbero aver riscontrato problemi nella compilazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu) necessaria per l’Isee, con possibili omissioni o difformità nei dati.

Le modalità alternative per correggere l’Isee includono la presentazione di una nuova Dsu, l’invio di documentazione a supporto della veridicità dei dati, oppure la rettifica della Dsu in caso di errori commessi presso i Centri di Assistenza Fiscale (Caf). Questo passaggio è fondamentale per garantire l’equità del processo di assegnazione del bonus.

Trascorso il termine di trenta giorni per la regolarizzazione dell’Isee, l’Inps procederà all’elaborazione delle graduatorie regionali e provinciali. Queste saranno basate sul valore dell’Isee più basso, e in caso di parità, sull’ordine cronologico di presentazione delle domande.

Le graduatorie finali saranno pubblicate sul portale del sito dell’Inps, che provvederà inoltre a informare direttamente i beneficiari selezionati tramite la sezione dedicata MyInps o attraverso i contatti forniti durante la domanda.

Questo processo dettagliato mira a garantire la massima trasparenza e accessibilità del Bonus Psicologo, assicurando che il contributo venga assegnato in modo equo e tempestivo a coloro che si trovano in difficoltà economiche.

Una volta pubblicate le graduatorie, i beneficiari avranno 270 giorni di tempo per utilizzare il Bonus Psicologo. Sarà inoltre attivata una procedura per i professionisti per gestire le prenotazioni e confermare le sedute di psicoterapia. L’effettiva erogazione del beneficio dipenderà dal trasferimento dei fondi all’Inps da parte delle Regioni o Province autonome.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

Al Memorial “Mario Porcile” masterclass di Loredana Furno

La fondatrice del BALLETTOTEATRO DI TORINO

 

Prende il via a Nervi la terza edizione del Memorial del Festival Internazionale del Balletto dedicato a Mario Porcile e alle sue Stelle, prodotto dall’associazione culturale D’angelo- angeli della danza e con la direzione artistica di Simona Griggio, in collaborazione con Nervi Music Ballett Festival 2024 Fondo Mario Porcile – CRO.ME Cronache e Memorie dello spettacolo, sostenuto dal Ministero della Cultura, con il patrocinio di UISP Regionale Liguria, il Memorial nasce con l’intento di trasmettere ai giovani la memoria del Festival collegandola al presente. Il programma, distribuito in tre giorni di eventi, inizierà il 14 giugno nella Sala Ballo del Teatro Carlo Felice, ospitando le masterclass di tre artisti internazionali testimoni del Festival. Sono attese Paola Cantalupo, genovese, ètoile dei Balletti di Montecarlo, oggi alla guida dei Pôle National Superieur de Danse Rosella Hightower di Cannes, Loredana Furno, già prima ballerina del Teatro Regio di Torino, e poi fondatrice del balletto-teatro di Torino e dei festival “Danza alla fortezza” del Priamar di Savona, e del “Acqui in palcoscenico”; Pompea Santoro, per venticinque anni prima ballerina della compagnia svedese Cullberg Ballett diretta dal coreografo Mats Ek, celebre protagonista di tante sue creazioni, tra cui Giselle e Carmen.

 

Mara Martellotta

“Guerre e paci”, torna Biennale Democrazia

 

Il conflitto, il “tutti contro tutti”, la violenza nelle sue molteplici forme e la guerra, alla luce della persistente minaccia di scontri interni alle società democratiche e dell’attuale scenario di crescente tensione globale sono alcuni dei temi della nona edizione di Biennale Democrazia, dal titolo “Guerre e Paci”, che torna a Torino da mercoledì 26 a domenica 30 marzo 2025, con un ricco programma che anche quest’anno coinvolge i giovani e le scuole, dall’infanzia alla secondaria, grazie al progetto Torino Futura.

“Mentre crescono nel mondo le guerre e aumenta il rischio che gli scontri armati si allarghino senza controllo – sostiene Gustavo Zagrebelsky – all’interno delle società democratiche assistiamo al risveglio di conflitti e rivendicazioni spesso accompagnati da una rinnovata sensibilità politica nelle giovani generazioni. Biennale Democrazia non può, allora, che ripartire dalla democrazia come tecnica di gestione pacifica del conflitto. Rifletteremo sulle molte guerre dentro e fuori i nostri confini e sulle tante possibili paci, spesso ancora tutte da progettare. La nona edizione di Biennale Democrazia si articolerà in quattro percorsi tematici: violenze e dissenso nelle società democratiche; geopolitica della guerra e della pace; conflitti globali, conflitti locali; immaginare la pace, tra utopia ed eresia.”

Al centro del dibattito sarà la democrazia, intesa anche come tecnica di convivenza pacifica tra individui, nazioni, specie. Se il conflitto e il dissenso sono connaturati al carattere plurale delle nostre società, le istituzioni democratiche devono recuperare la loro funzione di mediazione e di risoluzione pacifica delle controversie. Tutto ciò, però, è possibile solo in un contesto di pace, da intendere non come il frutto della presunta bontà dell’essere umano, ma piuttosto come il risultato di equilibri precari spinti dalla necessità di trovare accordi che salvaguardino la sopravvivenza dei singoli, degli Stati, del pianeta.

Biennale Democrazia è un progetto della Città di Torino, realizzato dalla Fondazione per la Cultura Torino, in collaborazione con il Polo del ’900, l’Università di Torino e il Politecnico di Torino. Sin dai suoi esordi, Biennale Democrazia si svolge sotto il patrocinio dell’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e gode del sostegno di Intesa Sanpaolo, Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT e da numerosi altri partner, tra i quali Reale Mutua, Smat, Camera di Commercio.

Democrazia futura: le attività per i giovani e le scuole

Sin dalla sua prima edizione, nel 2009, Biennale Democrazia ha sviluppato un rapporto privilegiato con le istituzioni scolastiche. La collaborazione con il progetto Torino Futura, promosso e coordinato dagli assessorati alla Cultura e alle Politiche giovanili della Città di Torino, e il coinvolgimento di alcune importanti realtà culturali, ha permesso in questa nona edizione di rinnovare e rinforzare uno dei tratti distintivi di Biennale Democrazia: l’impegno nella formazione delle future cittadine e cittadini.

“Con Democrazia Futura, l’iniziativa nata dalla collaborazione tra Biennale Democrazia e la Città di Torino – dichiarano l’assessora alla Cultura Rosanna Purchia e l’assessora alle Politiche educative Carlotta Salerno – le nuove generazioni sono invitate a partecipare attivamente all’organizzazione della manifestazione e agli appuntamenti in programma. Solo attraverso il coinvolgimento diretto e significativo dei giovani, soprattutto su temi cruciali come la democrazia, possiamo contribuire a creare una società più inclusiva e responsabile, composta di cittadini pronti a sostenere e a difendere i valori democratici. Ringraziamo Biennale Democrazia, che ha raccolto la sfida e che quest’anno, per la prima volta, aprirà i suoi percorsi formativi non soltanto alle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado, come già nella scorsa edizione, ma anche alle scuole dell’infanzia, grazie alla partnership strategica con Iter – Istituzione torinese per un’educazione responsabile.”

Anche quest’anno, infatti, le attività preparatorie per Biennale Democrazia coinvolgeranno le scuole di ogni ordine e grado. Un totale di 160 classi, per le quali saranno realizzati:
–              3 percorsi per le scuole primarie, in collaborazione con ACMOS APS, Fondazione TRG, Dipartimento Educazione Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea;
–              5 percorsi per le scuole secondarie di primo grado, in collaborazione con ACMOS APS, Fondazione TRG, Guitare Actuelle, Museo Nazionale del Risorgimento Italiano;
–              4 percorsi per le scuole secondarie di secondo grado: tre dei quali – a cura dei formatori di Biennale Democrazia – si svilupperanno seguendo i temi della manifestazione: uno sarà incentrato sui conflitti interpersonali, sulle relazioni e sui corpi; un secondo esplorerà le forme del conflitto sociale, delle mobilitazioni e del lavoro; il terzo indagherà gli effetti dei conflitti climatici, l’attivazione civica e le diseguaglianze prodotte dal Climate change. Un ulteriore percorso, in collaborazione con CCO-Crisi come Opportunità, sarà centrato sui temi della violenza interpersonale (vedi schedi dedicata);
–              1 percorso per i CPIA, Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti, a cura dei formatori di Biennale Democrazia, in collaborazione con Polo del ’900;

Con la nona edizione, Biennale Democrazia compie un passo ulteriore, aprendosi per la prima volta anche alle scuole dell’infanzia, cui saranno rivolti laboratori specifici, pensati in collaborazione con Fondazione TRG.

Le iniziative di Democrazia Futura sono possibili grazie al sostegno di Intesa Sanpaolo, alla collaborazione con ITER – Istituzione Torinese per una Educazione Responsabile, che pubblicherà i percorsi formativi sul catalogo Crescere in Città per l’a.s. 2024/2025, agli enti partner ACMOS APS, CCO-Crisi come Opportunità, Dipartimento Educazione Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Fondazione TRG, Guitare Actuelle, Museo Nazionale del Risorgimento Italiano, Polo del ’900.

Anche nel corso della manifestazione, il programma di Democrazia Futura sarà ricco di iniziative pubbliche per giovani e scuole: le classi coinvolte nei percorsi formativi saranno invitate a partecipare agli eventi e, come di consueto, a tutte le scuole sarà garantita la possibilità di prenotare in anticipo e gratuitamente i posti in sala. Grazie al Campus di Democrazia Futura, si riconferma inoltre l’opportunità per duecento giovani provenienti da tutta Italia di vivere da protagonisti gli incontri del programma.

Canali Biennale Democrazia:

www.biennaledemocrazia.it
www.facebook.com/biennale.democrazia.1 www.instagram.com/biennaledemocrazia www.youtube.com/user/biennaledemocrazia

Informazioni: biennale.democrazia@fct.it

 

TORINO CLICK

Foto Biennale Democrazia

Sestriere, chiude la strada provinciale 23

A Champlas du Col nel Comune di Sestriere la Strada Provinciale 23 sarà chiusa da mercoledì 12 a martedì 25 giugno per la riprofilazione della livelletta stradale e il pieno ripristino della carreggiata e della circolazione a doppio senso di marcia. Le lavorazioni in programma a partire dalla prossima settimana non possono essere realizzate con i veicoli in transito, neppure adottando la soluzione del senso unico alternato.

Una volta completati, i lavori programmati dalla Direzione Viabilità 2 della Città metropolitana di Torino porranno rimedio ad un abbassamento del piano stradale conseguente alle abbondanti precipitazioni dei mesi di aprile e maggio. Il cantiere ha l’obiettivo di stabilizzare il corpo stradale, da tempo soggetto a fenomeni franosi profondi, con evidenti cinematismi in superficie. A tal scopo sono stati realizzati e messi in funzione pozzi di emungimento di grande diametro. Si è poi proceduto alla messa in sicurezza del versante sovrastante la SP 23, con la realizzazione di gabbionate di contenimento. (Foto Facebook)

http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/comunicati/stradecittametroto-messa-in-sicurezza-della-sp-23-a-champlas-strada-chiusa-dal-12-al-25-giugno

Salute e sostenibilità: penne iniettive a Torino

Il capoluogo piemontese fra le tre città scelte per la sperimentazione di questo importante progetto di economia circolare, portato in Italia per la prima volta da Novo Nordisk.

Torino è tra le tre città italiane coinvolte nel progetto pilota “TakeBack: ReMed”, l’iniziativa per la raccolta e il riciclo dei dispositivi preriempiti per iniezione, promossa per la prima volta in Italia da Novo Nordisk, azienda leader nel campo delle malattie croniche non trasmissibili e delle patologie rare.

Dalle ‘penne’ monouso a oggetti di uso comune, come sedie e complementi d’arredo, il percorso diventa un modello di raccolta e riciclo del tutto innovativo, per trasformare un dispositivo medico usato da rifiuto a risorsa. Sono oltre 607mila, infatti, le ‘penne’ preriempite usate per le terapie contro diabete, obesità e malattie rare, che ogni anno sono utilizzate dai cittadini torinesi e che, fino a ieri, finivano in discarica mentre ora, grazie al progetto “TakeBack: ReMed”, torneranno a nuova vita.

TakeBack: ReMed” si inserisce nell’impegno globale che Novo Nordisk ha assunto nel campo della sostenibilità con “Circular for zero”, iniziativa globale che si pone l’obiettivo sfidante di raggiungere un impatto ambientale zero entro il 2045. Sperimentato con successo in Brasile, Francia, Danimarca e Regno Unito, “TakeBack: ReMed” ora arriva in Italia con sperimentazioni che interesseranno, oltre Torino, anche Parma e, nelle prossime settimane, Bologna, dopo l’approvazione del progetto in Giunta comunale.

A conferma dell’importanza che progetti come questo hanno sull’ambiente in termini di risparmio di CO2, ci sono i dati che arrivano dalle esperienze già avviate in altri paesi: nel Regno Unito, ad esempio, si è ottenuto un risparmio del processo di smaltimento pari a circa il 90% passando da 26g a 3g di CO2.

Novo Nordisk lega indissolubilmente l’impegno per il miglioramento della qualità di vita delle persone con l’innovazione e la sostenibilità, perché siamo convinti che il valore terapeutico dei nostri farmaci debba essere sempre associato anche al loro impatto ambientale. L’obiettivo è raggiungere un impatto ambientale zero entro il 2045. Portiamo avanti in tal senso una strategia che ragiona in ottica Planetary Health. Promuoviamo la riduzione dei consumi e delle emissioni, il riciclo dei rifiuti e lo sviluppo di prodotti riutilizzabili all’interno di un’economia circolare che copre tutta la filiera dalla produzione alla distribuzione. Grazie alla collaborazione con le Istituzioni e gli attori del territorio è possibile creare le condizioni per fare la differenza e promuovere azioni, concrete, virtuose e veramente sostenibili come “TakeBack: ReMed”, spiega Marco Salvini, Sr Director External Affairs di Novo Nordisk Italia.

Nella città di Torino, ogni anno, viene utilizzato circa il 3,5% degli oltre 17 milioni di penne preriempite che ogni anno vengono vendute in Italia in 12 mesi. La sperimentazione parte dunque da questi numeri e si svilupperà grazie a un accordo con Federfarma che ha promosso l’adesione di 80 farmacie cittadine e fornirà i dati di raccolta. In questi presidi, i cittadini troveranno il kit per la raccolta composta da buste di raccolta delle penne utilizzate che saranno distribuite ai cittadini. Ogni busta potrà contenere tra le 10 e le 15 penne e si stima una previsione di retourn rate – ovvero la risposta di restituzione da parte della cittadinanza – del 25%.

La partecipazione al progetto ‘TakeBack: ReMed’ si inserisce lungo la direttrice tracciata dalle altre progettualità della Città di Torino, dalla raccolta di prossimità degli oli vegetali di provenienza domestica al recupero del cibo, dei RAEE e del legno. Si tratta di iniziative che, creando un contesto favorevole alla riduzione dei rifiuti prodotti e alla differenziazione degli stessi, favoriscono l’adozione di pratiche circolari attraverso il riciclo e il riuso dei materiali, minimizzando così l’impatto ambientale. ‘ReMed’, oltre a trasformare rifiuti in risorse, rappresenta anche un’importante opportunità di informazione e responsabilizzazione. Alcune tipologie di dispositivi medici che sono di uso comune nelle nostre case finiscono spesso conferiti in modo non corretto”, commenta l’assessora alle Politiche per l’Ambiente, Chiara Foglietta.

Le penne raccolte a Torino saranno poi trasferite in Danimarca per completare il ciclo di recupero. Grazie a diverse partnership locali, infatti, Novo Nordisk raccoglie, stocca e spedisce le penne usate in Danimarca, per poi trasformarle in materie prime seconde utilizzate per la creazione di oggetti di uso comune, come sedie, lampade, vasi e molto altro. Le penne monouso adesso sono riciclabili fino all’85%.

Per la Città metropolitana di Torino questo è solo un primo passo. vogliamo infatti estendere il progetto al resto dei Comuni del nostro territorio, oltre che ad altri produttori come già accaduto per gli analoghi progetti all’estero, con l’obiettivo di aumentare le quantità di pennette sottratte all’inceneritore e magari creare le condizioni per una filiera di riciclo nazionale”, aggiunge Alessandro Sicchiero, consigliere delegato all’Ambiente della Città Metropolitana di Torino.

Insomma, un modello chiaro di economia circolare applicato al settore sanitario e farmaceutico, che, grazie all’impegno di Novo Nordisk e alla collaborazione delle Municipalità coinvolte, partirà da Torino e dalle altre città pilota per poi estendersi anche in altre città italiane.

Novo Nordisk Novo Nordisk è una multinazionale operante nel settore farmaceutico, fondata nel 1923 e con sede in Danimarca. Il nostro obiettivo primario è combattere le malattie croniche più gravi, basandoci sulla nostra solida esperienza nel campo del diabete. Lo facciamo promuovendo scoperte scientifiche innovative, ampliando l’accesso ai nostri medicinali e lavorando per prevenire e, alla fine, curare queste malattie. Al momento, Novo Nordisk impiega circa 64.300 persone in 80 paesi e i nostri prodotti sono commercializzati in circa 170 paesi. Per maggiori informazioni, puoi visitare il nostro sito web novonordisk.com e novonordisk.it oppure seguirci su Facebook, Instagram, X, LinkedIn e YouTube.