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Al via il Torino Fringe Festival con una serata dal fascino retrò

Ad aprire le danze della XIII edizione del “Festival di Teatro Off e delle Arti Performative” sarà la romana “Conventicola degli ULTRAMODERNI”

Martedì 13 maggio, ore 20,30

Un grande spettacolo, in omaggio al grande “teatro di varietà”. Sarà “ULTRAvarietà! Dal trapassato prossimo al futuro anteriore” portato in scena da “La Conventicola degli ULTRAMODERNI”, cabaret italiano per eccellenza diventato luogo e Compagnia cult della Roma di via di Porta Labicana, ad inaugurare martedì 13 maggioalle ore 20,30, la 13esima edizione del “Torino Fringe Festival – La vita è un Varietà”. E grande icona del “grande varietà”, anche la location scelta sotto la Mole dalla Rete di “Torino Fringe”: nientemeno che il “Le Roi Music Hall” di via Stradella 8, tempio storico dello spettacolo torinese, con più di cento anni di vita e strutture d’arredo a firma del mitico Carlo Mollino. Lì arriverà, per il “Grand Opening” del Festival, l’intera kermesse romana con 14 artisti pronti a far rivivere i fasti, che di più non si può, dell’intramontabile “varietà”, tra numeri di burlesque, canzoni d’epoca, sketch comici e coreografie spettacolari, con dive sciantose e maliarde, fini dicitori, macchiettisti, musici, soubrette e ballerine.

La promessa e l’aspettativa è quella  di una serata dal fascino retrò, realizzata in collaborazione con “Salone OFF 2025” e “Club Silencio”, che farà rivivere il fascino delle scene calcate nei tempi d’oro da Isa BluetteMacario e Wanda Osiris. A condurre il pubblico in un viaggio senza tempo due figure di riferimento del mondo ultramoderno: Madame De Freitas e Sior Mirkaccio accompagnati dal suono dell’“ULTRAcomplessino” che trasporta il pubblico tra melodie sognanti e ritmi incalzanti ricreando un’atmosfera unica e coinvolgente.

La “Conventicola degli ULTRAMODERNI” nasce nel 2016 a Roma e diventa subito un luogo-spettacolo famoso in tutto il mondo per la proposta unica tra repertori perduti, personalità travolgenti, atmosfere rétro e costumi sontuosi, visitato e apprezzato dalla critica e da celebrità internazionali della musica e dello spettacolo, tra cui Damiano DavidValeria GolinoArturo BrachettiMorgan e Johnny Depp.

Ad aprire lo spettacolo saranno Sior Mirkaccio, fine “dicitore”, musicista e anfitrione d’eccezione, affiancato dalla sua “sciantosa” per eccellenza, la divina Madame De Freitas:

Più o meno così: “Signore e signori, benvenuti nel salotto sfavillante di ‘ULTRAVARIETÀ’, dove il sipario si apre su un omaggio luminoso, scintillante e irriducibilmente ultramoderno alla grande tradizione del varietà e della rivista italiana! Non c’è nostalgia polverosa, ma la celebrazione viva e pulsante di un’epoca che ha fatto sognare, viaggiare e ridere, tra piume, lustrini e orchestrine d’altri tempi. Con lo spirito impavido di chi sa che il passato è una fonte inesauribile di meraviglia, la ‘Conventicola degli Ultramoderni’ vi invita alla messa in scena di un viaggio dove lo spettacolo è sontuoso, la musica incantevole e racconta con brio il mondo che fu … e quello che ancora potrebbe essere”.

Cosa aspettarci? Una vera e propria passerella di meraviglie”, in cui si avvicendano le più splendenti vedette: le “ULTRAstelle” con le loro coreografie ed il magnetico “Grande Calomino”, voce d’altri tempi, mentre con il travolgente Ciccio Frisco si parte per il viaggio a Napoli, culla del varietà e del cuore canoro d’Italia. E per chi ama il “brivido della risata”, l’“anti-comicità senza filtri” del Colonnello Fernandez vi farà tornare “quella tristezza che rende più importanti i momenti felici!”. Ma non finisce qui! A un tratto apparirà sul palco la cantante e performer Rose Sélavy, che ci guiderà attraverso lo specchio degli “anni Venti”, regalandoci il fascino di quell’epoca vista dall’America. Il tutto sarà musicato dal vivo dall’“ULTRAcomplessino”, con il mitico Alberto Botta alla batteria, Giuseppe Ricciardo al sassofono e Damiano Proietti al contrabbasso.

“E per assecondare lo spirito delle truppe della contemporaneità”, ecco lei, la nostra acclamata showgirl di fama internazionale, Ginevra Joyce, che incanterà e sorprenderà facendo brillare la notte di “ULTRAVARIETÀ”. E, per finire così come si deve, uno sfrenato “can-can” delle nostre “ULTRAstelle”!

“Dunque, siete pronti?”.

Sempre Sior Mirkaccio“Si apra il sipario, si librino le prime note, che l’‘ULTRAVARIETÀ’ abbia inizio!

 

Per info: “Le Roi Music Hall”, via Stradella 8; tel. 011/2409241 o www.leroitorino.it

g.m.

Nelle foto: “ULTRAvarietà” immagine guida; Botta e Mirkaccio; Freitas Vestaglia Oro

La Crimea di Cavour e la nascita della Romania. Dai principi Drãculesti ai regnanti dei Balcani

Lo sciame sismico originato dall’emigrazione dei Gozzano di Luzzogno a Cereseto, Casale Monferrato e Agliè riaffiora nella regione balcanica durante il periodo della guerra di Crimea appoggiata da Cavour. La genealogia dei Gozani in Ungheria è rappresentata sul dipinto conservato nella casa del marchese di San Giorgio Monferrato Titus von Gozani e della moglie Eva Maria Friese, abitanti a Dusseldorf senza eredi maschi, fonte di inesauribili informazioni storiche sulla loro antica casata. Il diploma di nobiltà fu concesso ad ambo i sessi di questa famiglia dall’imperatore Franz I° nel 1817 a Vienna, da poco ritrovato con relativi sigilli nell’archivio provinciale di Marburg.

Singolare la vicenda di Odo von Gozani figlio di Ludvik nobile dell’impero austriaco, marchese di San Giorgio Monferrato e fratello di Sidonia, di Ferdinando II° nonno di Titus e marito della baronessa Sophie Josephine Helene von Neustaedter di Zagabria. Odo, politico e capo ideologico nato nel 1885 a Lubiana, avvocato al servizio d’Austria come amministratore civile nella prima guerra mondiale, segretario di stato e inviato a Budapest come ministro degli interni, fu dimesso a causa delle sue idee nazionalistiche per aver esercitato una forte influenza sul movimento del fronte patriottico nel fallito colpo di stato austro-nazista. La paura di un atto di vendetta per falsa testimonianza davanti al tribunale militare di Vienna lo portò al suicidio.

Sidonia von Gozani, zia di Odo, sposò a Lubiana nel 1863 Joseph Maria Coleman Gerliczy, membro di una nobile casata d’Ungheria risalente al 1200 appartenente al patriziato onorario di Fiume nel 1600. Il diploma di nobiltà fu conferito loro nel 1626 dall’imperatore e re Ferdinando II° del litorale ungarico, confermato nel 1838 per tutti i discendenti di ambo i sessi. Le tre corone d’oro sugli elmi dello stemma del 1557, ufficializzato nel 1774, rappresentano la vicinanza all’autorità imperiale. Personaggio di spicco fu il cavaliere Giovanni Felice Gerliczy, bisnonno di Joseph, capitano e assessore al commercio, cancelliere della sanità e proprietario del palazzo barocco di Fiume nel 1750 ereditato dal fratello Giuseppe. Un disegno originale del palazzo, ex sede del teatro, si trova nell’archivio di stato austriaco.

Ferenc Gerliczy von Arany, pronipote di Giovanni Felice sposato con Gilda Fejèrvàry di Vienna, edificò la chiesa di Nostra Signora d’Ungheria accanto al loro castello di Desk. Il figlio Felix Vince Ferenc Gerliczy-Burian, nato a Oradea e morto a Nizza detto il conte Liechtenstein, acquisì notevole prestigio sposando la principessa Elsa Stirbey Bibescu di Cãmpina. A Oradea il cugino Szatarill Gerliczy, allievo del famoso pittore simbolista Gustav Klimt, edificò l’attuale Gerliczy Palace. Nel 1928 il castello di Desk fu venduto e trasformato in sanatorio infantile, oggi sede della clinica medica dell’università di Szedeg.
Barbu Stirbey, presidente del consiglio dei ministri e cugino della principessa Elsa figlia del principe Dimitrie Stirbey, possedeva uno dei patrimoni più grandi della Romania. Barbu era intimo confidente e amante della regina Maria Vittoria che lo soprannominò il principe bianco. Di bell’aspetto, elegante e raffinato nel comportamento era sposato  con la cugina principessa Nadeja Bibescu, pronipote di Napoleone Bonaparte. Elsa discendeva dal nonno Barbu Dimitrie Stirbey detto il dominatore, sovrano dal 1848 al 1853 in regime di statuto organico nel primo regno di Muntenia con capitale Bucarest e di Oltenia con capitale Craiova. Famoso il ritratto di Martha Lahovari Bibescu, nipote di Barbu e George Bibescu che abdicò nel 1848, eseguito da Giovanni Boldini nel 1911 che, come osserva la nostra critica d’arte Giuliana Romano Bussola, esercita le sue famose pennellate a sciabola per dare movimento e leggerezza. Martha, scrittrice e poetessa nata a Bucarest nel 1886 e morta a Parigi nel 1973, fu vestita per decenni dallo stilista parigino Christian Dior.

Barbu dovette fuggire a Vienna durante l’invasione russa in Crimea, rientrando dopo l’intervento del regno di Sardegna deciso da Camillo Cavour a fianco di Napoleone III° e della Gran Bretagna in difesa della Turchia. Dopo il trattato di Parigi, a seguito della disfatta dell’impero russo, Barbu sostenne nel 1856 la riunione dei principati di Moldavia e Valacchia sperando di diventarne principe, generando nel 1859 la nascita della futura Romania. Ma il suo mandato era scaduto, abdicò ritirandosi a Parigi e alla morte fu sepolto nella cappella Bibescu a Pére-Lachaise, il monumentale cimitero parigino dove riposano Balzac, Chopin, Callas, Edith Piaf, Jim Morrison e la nipote Martha Bibescu. Bellissimi i palazzi Stirbey Bibescu di Buftea, Brasov e Bucarest, quest’ultimo venduto dai discendenti per undici milioni di euro nel 2005. Quattro secoli prima, questi regnanti furono preceduti da Vlad II° Dracul detto il drago e dal figlio Vlad III° Tepes l’impalatore, famosi principi Drãculesti.
Armano Luigi Gozzano

650 libri in simboli CAA agli ospedali piemontesi

Fondazione Paideia, in collaborazione con la Regione, ha donato 650 libri in simboli della Comunicazione Aumentativa e Alternativa (CAA) a 13 sedi delle Asl piemontesi nell’ambito del progetto “Libri per Tutti”. Un’iniziativa che mira a rendere la lettura accessibile anche ai bambini con bisogni comunicativi complessi, contribuendo alla creazione di un contesto più inclusivo nei presidi sanitari e ospedalieri.

“Con questo progetto ribadiamo il nostro impegno per una cultura realmente accessibile e inclusiva – hanno commentato gli assessori regionali alla Cultura Marina Chiarelli e alla Sanità Federico Riboldi – Questa donazione rappresenta un esempio concreto di come la cultura possa entrare nei luoghi della cura, diventando strumento di relazione, sostegno e crescita. Rendere la lettura fruibile anche ai bambini con bisogni comunicativi complessi significa promuovere il diritto alla cultura e contribuire al loro benessere e alla piena partecipazione alla vita della comunità”.

È dal 1993 che la Fondazione Paideia lavora per offrire sostegno ai bambini con disabilità e alle loro famiglie, favorendo la crescita e la partecipazione di tutti attraverso progetti dedicati. Il progetto “Libri per Tutti”, avviato nel 2016, ha permesso di costruire una rete di oltre 110 realtà tra biblioteche, scuole e associazioni impegnate nella diffusione e promozione dei libri in simboli CAA, grazie anche al contributo della Regione Piemonte.

Le sedi coinvolte

Asl Città di Torino

 

Scaffale nella Casa della Salute dei Bambini e dei Ragazzi, via Gorizia 112/a (piano terra)

Scaffale nell’Ambulatorio di Neuropsichiatria Infantile, via Tamagno 5 (piano terra)

Centro Vaccinale, via della Consolata 10

Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino

Reparto di Neuropsichiatria Infantile, piazza Polonia 94 (percorso a – 2° piano)

Ospedale Sant’Anna di Torino

Spazio Neonatale, via Ventimiglia 3 (percorso f – 3° piano)

Asl TO3

Servizio di Recupero e Rieducazione di Rivoli, via Rivalta 29 (4° piano)

Servizio di Recupero e Rieducazione di Collegno, via Martiri XXX Aprile 30 (padiglione 17(

Reparto di Pediatria dell’Ospedale Agnelli di Pinerolo

Asl CN1

Servizio di Neuropsichiatria Infantile all’Ospedale SS. Annunziata di Savigliano (1° piano blocco M)

Servizio di Neuropsichiatria Infantile, corso Francia 10 a Cuneo (piano terra)

Asl CN2

Servizio di Neuropsichiatria Infantile dell’Ospedale Ferrero di Verduno

Servizio di Neuropsichiatria Infantile dell’Ospedale di Bra

AOU Novara

Servizio di Neuropsichiatria Infantile dell’Ospedale Maggiore di (padiglione E)

Cartoline filateliche speciali per la Festa della Mamma

Torino, 9 maggio 2025 – Questa mattina, nell’ufficio postale di Torino 35 in Via Marsigli, si è svolta una visita speciale da parte di circa venti bambini delle elementari dell’Istituto Comprensivo Pietro Baricco.

Accompagnati dalla Dirigente Scolastica, Maria Antonietta Roma, e dalle maestre Roberta Grimaldi, Daria Girgenti e Felicetta Catena, insieme ai rappresentanti di Poste Italiane, i piccoli studenti hanno preparato delle cartoline filateliche con pensieri affettuosi dedicati alle loro mamme, in vista della Festa che si celebra domenica 11 maggio. Le cartoline sono state affrancate con coloratissimi francobolli dei Pokémon, un dettaglio che ha reso l’esperienza ancora più divertente.

Durante la visita, i bambini hanno anche scoperto come funziona l’invio della posta, seguendo tutte le fasi del viaggio di una cartolina.

Anche quest’anno, Poste Italiane dedica alla ricorrenza due colorate cartoline filateliche. Un’occasione per ogni collezionista o per chi desidera ricordare in modo originale una giornata speciale, un modo per valorizzare il gesto della scrittura e conservare nel tempo un ricordo di questa festività.

Le cartoline, in formato standard e puzzle, dal titolo “Quando penso alla mamma il cuore mi batte più forte”, possono essere acquistate online sul sito poste.it e negli Spazio Filatelia, dove fino al 12 maggio sarà anche possibile richiedere l’annullo speciale.

Per qualsiasi curiosità sul mondo della filatelia, è disponibile il sito filatelia.poste.it.

Turin Palace Hotel omaggia le mamme con “French Frizz”

L’hotel nel cuore di Torino celebra la Festa della Mamma con un drink accattivante che elegge il Gin Tanqueray 10 a ingrediente principe. Un’esperienza sensoriale che seduce grazie agli aromi di noce moscata e lavanda, da assaggiare nella lounge non solo l’11 maggio.

Aromi delicati, gusto deciso, colorazione accattivante: per la Festa della Mamma il Turin Palace Hotel propone “French Frizz”, cocktail di carattere che seduce fin dal primo assaggio. Un drink fresco, aromatico e sorprendente, la cui Sinfonia di profumi e sapori evoca grazia, forza e bellezza, le stesse qualità che rendono ogni madre davvero speciale. “French Frizz” è molto più di un cocktail, è un atto d’amore da condividere in una atmosfera di raffinata convivialità, la stessa che si respira nella lounge del Turin Palace, scenografia ideale per lasciarsi coinvolgere dall’esperienza sensoriale suggerita da questo drink. Drink che fa di Gin Tanqueray 10 il suo protagonista assoluto, grazie al suo sapore elegante e deciso che si fonde armoniosamente con la fresche1zza vivace del limone e le delicate sfumature floreali della lavanda. Ad aggiungere un tocco sofisticato e speziato ci pensano le note avvolgenti della noce moscata, esaltate da tre dash di peychaud’s bitters, mentre un frizzante top di soda regala leggerezza e dinamismo al sorso. Questo mix bilanciato fa di French Frizz il cocktail perfetto per chi cerca un drink dal carattere deciso, ma dalla raffinata delicatezza.

Mara Martellotta

Torinodanza Festival 2025 – Dance First, la prossima stagione: tante novità e prime nazionali

Dance First, questo è il titolo dell’edizione 2025 del Festival Torinodanza, rassegna diretta da Anna Cremonini, in programma dal 5 settembre al 5 ottobre prossimo con 32 rappresentazioni, tra cui un’anteprima mondiale, 7 prime nazionali, 6 coproduzioni, laboratori e masterclass con la partecipazione di 15 compagnie composte da artisti provenienti da 11 Paesi diversi. Forte della propria collocazione  all’interno della programmazione del Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, il Festival si conferma un interlocutore attivo bell’ambito della danza internazionale, registrando la molteplicità dei generi, sempre diversa, e forme, riflessioni e contenuti espressi dalla creazione contemporanea. Da quest’anno il Festival Torinodanza torna nella splendida cornice del Teatro Carignano, e mantiene la sua collaborazione con le Fonderie Limine di Moncalieri in tutti i suoi spazi e, per la prima volta, approda al Grattacielo Intesa Sanpaolo.

“Sono molto felice del rapporto virtuoso-spiega Rosanna Purchia, Assessora alla Cultura del Comune di Torino – che si è creato tra le componenti che lavorano alla realizzazione del Festival. Tra questi, considerando sempre il rispetto dei ruoli, la giunta comunale, il Teatro Stabile di Torino, Torinodanza, l’Assessorato alla Cultura del Comune di Moncalieri nella figura di Antonella Parigi e gli sponsor, tra cui la Fondazione Compagnia di San Paolo. La sfida che si pone quest’anno Torinodanza è quella di migliorare il già elevato standard di eccellenza raggiunto nelle passate edizioni”.

Sono tre i punti di forza su cui si basa la realizzazione di questo Festival. Il primo riguarda l’armonia creatasi all’interno delle componenti che vi collaborano, prendendo sempre come punto di riferimento sicuro la casa del Teatro Stabile di Torino, il secondo riguarda il rapporto tra la Lavanderia a Vapore e il Festival Torinodanza, una relazione ben collaudata nel corso degli anni e che si esprime attraverso una importante comunione di intenti, la terza si basa sulla capacità da parte di Torinodanza di creare reti internazionali che contribuiscono a migliorare l’immagine e i risultati.

“Torinodanza ha un progetto visionario – dichiara l’Assessora alla Cultura del Comune di Moncalieri Antonella Parigi – Le Fonderie Limone, da sempre casa di Torinodanza, continueranno comunque ad ospitare molti eventi e spettacoli di prosa del Teatro Stabile. La novità per Moncalieri sarà la riapertura del teatro Matteotti”.

Ad inaugurare l’edizione 2025 del Festival sarà il 5 settembre prossimo, alle 20.45, presso il Teatro Carignano, la creazione di “Delay The Sadness” di Sharon Eyal, che debutterà a Torino in anteprima mondiale. Si tratta di un’occasione particolare, in quanto frutto di un progetto articolato che giungerà al debutto dopo due residenze combinate. Tre settimane di prove presso Orsolina28 Art Foundation di Moncalvo, nell’astigiano, poi l’ingresso al Teatro Carignano, dove l’artista israeliana trapiantata in Francia concluderà l’allestimento della nuova creazione. Lo spettacolo debutterà in prima mondiale al prestigioso Festival Ruhr Triennale in Germania, partner di coproduzione. “Delay The Sadness” è un lavoro che invita all’introspezione e alla connessione, un’esplorazione di delicato equilibrio fra forza e vulnerabilità, una riflessione sui tanti modi in cui le persone navigano nel proprio mondo interiore ed esteriore. Eyal intende creare uno spazio per creare risonanza con le proprie esperienze. Il titolo si può ridurre a “rimandare la tristezza”. Alle Fonderie Limone, il 13 e 14 settembre, si terrà la prima nazionale dello spettacolo “À la carte” di Ioannis Mandafounis, artista greco con una lunga esperienza nella compagnia di William Forsythe. Punto di partenza dello spettacolo è l’incontro tra l’ensemble e il pubblico, come se collaborassero alla creazione di un menù improvvisato. Il quadro di riferimento è la metodologia compositiva dell’artista, che permette di creare una coreografia visiva sul palco. Lo stile indisciplinato, libero e rigoroso coinvolge pubblico e danzatori in un gioco di rimandi gioioso e folle. Quest’anno Torinodanza apre uno spazio alle danze urbane con la presentazione, per la prima volta in Italia di Témoin di Collectif FAIR-E, e di Saïdo Lehlowh, artista emerso alla fine degli anni Novanta sulla scena b-boing parigina, imponendo una visione tutta nuova della break dance. Témoin punta lo sguardo sulla società contemporanea, accattivante nella sua energia e seducente nella finezza dei suoi gesti. Lo spettacolo sarà in scena il 19 e 20 settembre. Un‘altra compagnia inedita per Torinodanza è Rambert, tra le piu note compagnie britanniche impegnata nel repertorio di (La)Horde, il più irriverente collettivo francese che con il suo libero linguaggio, anticonvenzionale e contemporaneo, ha saputo intercettare il pubblico dei più giovani. La serata è programmata alle Fonderie Limone il 27 e 28 settembre prossimi, presentata con il titolo “Bring your own”.

Ritorna quest’anno la Akram Khan Company con “Chotto Desh”, che attinge alla qualità unica di Akram Khan nel raccontare storie interculturali creando una avvincente narrazione dei sogni e dei ricordi di un ragazzo tra Gran Bretagna e Bangladesh. Mescolando Kathk e danza contemporanea, con una squisita miscela di testi parlati, animazioni oniriche, immagini e musiche appositamente composte, “Chotto Desh” è un’incantevole e toccante esperienza di teatro danza rivolta ai bambini e alle loro famiglie, presentato alla Casa del Teatro Ragazzi e Giovani dal 30 settembre al 3 ottobre prossimi. Christos Papadopoulos, artista greco di rara finezza e originalità, presenterà una versione rinnovata di un assolo interpretato da Georgios Kotsifakis dal titolo “Landless”. Lo spettacolo, in programma in prima nazionale alle Fonderie Limone il 23 e 24 settembre, esplora la capacità del corpo di rendersi architettura di sé stesso, facendosi territorio sconosciuto per costruire una nuova prospettiva sulle sue funzioni di base e di movimento. Ultima grande compagnia internazionale che chiude il Festival è Peeping Tom, ensemble che dal 2019 è sostenuto con convinzione da Torinodanza Festival. Il titolo della sua ultima creazione, a firma di Gabriela Carrizo, è  “Chroniques”, e sarà presentata alle Fonderie Limone dal 2 al 4 ottobre prossimo. Lo spettacolo mette in scena essere umani e non umani, soggetti sottoposte a leggi e fenomeni fisici diversi: una metamorfosi corporea in una dimensione abissale e poetica.

“Anche quest’anno – prosegue Anna Cremonini – entreremo nelle trame e nelle evoluzioni della danza italiana, consapevoli del dovere morale di una istituzione di interesse pubblico di sostenere e stimolare la creatività di artisti e artiste più o meno giovani. Contribuire a rafforzare il sistema significa rendere più solido che trasporti il presente verso un futuro che sappia mettere la coreografia italiana al centro della riflessione contemporanea”.

Il 10 settembre prossimo, al Grattacielo Intesa Sanpaolo, MM Contemporary Dance Company presenterà un trittico composto da tre pezzi a firma di tre coreografi diversi: “Short Stories”-Michele Merola esplorerà un paesaggio espressivo di brevi storie, accompagnando i danzatori con una colonna sonora che riunisce suggestive parti liriche per violino e voce soljsta;”Shrik” – Adriano Bolognino si ispira al titolo originale norvegese del celebre dipinto “L’Urlo” di Munch, opera che l’ha portato a indagare i temi della tragedia e dell’angoscia, infine Enrico Morelli affronta in “Weirdo” il senso di inadeguatezza, di diversità, sotto la lente di un giudizio. Tre generazioni a confronto per una serata intensa ed elegante.

Il 13 settembre prossimo, presso le Fonderie Limone, si esibirà al Festival il gruppo Yoy Performing Arts, tra i più rigorosi sofisticati della generazione emergente, composta da Emma Zani, Roberto Doveri e Timoteo Carbone. Fin dagli esordi ha fondato la propria poetica sulla fusione tra danza, musica a e arte visiva, alla ricerca di contaminazioni e nuove forme espressive. “Futuri” è un dittico composto da due duetti: “Ti ricordi il futuro”, tratto dall’opera dell’artista visivo Valerio Berruti, e “Solo sognar ci terrà svegli”, ispirato ai versi del poeta e artista di strada Ivan Tresoldi.

Il 14 settembre prossimo, sempre alle Fonderie Limone, debutta lo spettacolo della compagnia indipendente “Descendants”, composta da italiani afrodiscendenti, fondata e guidata da Carlos Kamizele, ballerino e coreografo congolese nato a Kinshsasa, arrivato in Italia a 7 anni. In questa nuova produzione è affiancato dalla ballerina Caroline de Almeyda, interprete nata ad Imola ma di radici brasiliane. Il loro balletto si intitola “Nyumbani – il mio corpo è la mia matria”; “Nyumbani” è una parola swahili che significa casa, ed evoca il senso di appartenenza o, al contrario lo smarrimento provocato dal mancato riconoscimento delle proprie radici.

Il 19 e 20 settembre, alle Fonderie Limone, debutta in prima nazionale con la sua compagnia CodedUomo Daniele Ninarello, di ispirazione jazz, dando vita a una composizione polifonica in cui ogni singolo performer è condizionato dalla dinamica del gruppo.

Sempre nella sala piccola delle Fonderie Limone, il 23 e 24 settembre approda per la prima volta a Torino Danza Sofia Nappi, giovane coreografa toscana formatasi tra la tradizione americana e l’attualità israeliana, considerata tra le più promettenti autrici del momento. La sua creazione, “Pupo”, esplora il Pinocchio di Collodi. Altra prima italiana è l’assolo di Michela Lucenti, coreografa, danzatrice e fondatrice della compagnia Balletto civile. Il suo spettacolo, presentato il 28 settembre alle Fonderie Limone è ispirato al mito di Giocasta, offrendo il nome al titolo e si propone di scandagliare i temi dell’ambizione e del potere attraverso il corpo, la voce e la musica, concepiti come strumenti capaci di restituire con potenza fisica e sensoriale il dramma antico di una madre e di una città. Si tratta di un’indagine su un delle figure più affascinanti e contraddittorie della tragedia greca, capace di esplorare la potente complessità femminile.

Dal 2 al 4 ottobre, alle Fonderie Limone, debutta “Abracadabra” di Francesca Pennini, in cui l’artista mette alla prova un corpo segnato, mutato,  Aiace di ritrovarsi in ciò che non è mai stato, creando un assolo che si rivela nell’invisibilità, una danza impossibile e ubiqua, una voce ventriloqua per rimettere insieme la donna tagliata a pezzetti. Torinodanza propone anche uno spazio di pratiche laboratoriali: atelier, masterclass per professionisti e amatori dal nome “Esperienze”, per fare del Festival un luogo vivo e vibrante che accanto a una prestigiosa vetrina di opere italiane e internazionali consente di approfondire le azioni e i gesti, l’intensità di relazioni che la danza può costruire.

Biglietti e abbonamenti in vendita sia in biglietteria sia online a partire dal 9 maggio

Biglietteria: teatro Carignano, piazza Carignano 6, Torino

Tel. 011 5169555 – orario: lunedì-sabato dalle 13 alle 19 / domenica dalle 14 alle 19

biglietteria@teatrostabiletorino.it

Mara Martellotta

“The Best of Cycling 2024”, un anno di grande ciclismo

In concomitanza con l’edizione 2025 del “Giro d’Italia”, il “Forte di Bard” ospita la mostra fotografica 

Fino al 14 settembre

Bard (Aosta)

In primo piano il dehor di un ristorante (o bar) con tanto di tavoli ben apparecchiati. E’ l’ora di pranzo. Oltre la strada troneggia alta l’insegna di una “Boucherie – Charcuterie” (“Macelleria – Salumificio”) e in mezzo transitano agguerriti ciclisti con tanto di pubblico a seguire la sfilata delle due ruote. Che poi sfilata da poco proprio non é. Trattasi infatti di un passaggio del “Tour de France” 2024. Tutti a osservare incuriositi. Eccetto un curioso signore, capelli e maglietta bianchi, occhiali neri, intento a portarsi alla bocca una squisita (almeno a giudicare dalla di lui espressione) linguina di pasta o patata fritta – difficile individuarne l’identità – che non mollerebbe per nulla al mondo. Neanche per il passaggio di una parte della “carovana” del “Tour de France”. Toh – sembra pensare – già che oggi passava di qui la corsa! Che faccio? Mi alzo per applaudire i ciclisti in fuga o finisco questo piatto così speciale da battere in fama perfino l’indimenticato Eddy Merckx, ‘il Cannibale’? Ma sì. Seconda risposta. Per il ‘Tour’ c’è tempo! Deve proprio averla pensata così quello “strano” signore “famelico” di cui sopra. Strano lui, ma non meno eccentrico e fantasioso il fotografo che lo ha immortalato nell’atto di porsi l’amletica domanda. Al diavolo i ciclisti, pur se famosi. E quando mai potrà ancora capitarmi – istantaneo pensiero del fotografo – un tizio che continua imperterrito a mangiare al passare dei campioni del ‘Tour’ come fossero due semplici “rider” intenti a consegnare pizze in bici? Ed ecco lo scatto. Autore, il francese Etienne Garnier, fotoreporter de “L’Equipe”. Scatto preciso, immediato, ironico e davvero singolare. Così tanto da meritarsi, su oltre 150 immagini proposte da una sessantina di professionisti, il Primo Premio dell’VIII edizione di “The Best of Cycling 2024”, il Concorso Fotografico organizzato dal milanese Roberto Bettini (in arte “Clic”), decano dei fotografi di ciclismo, con oltre cinquant’anni di attività alle spalle, iniziata nel 1975 con la ripresa dello sprint vittorioso del mitico Saronni al “Gran Premio Fiera di San Giovanni” al “Parco” di Monza.

Ebbene, in questi giorni e fino a domenica 14 settembre, la foto di Etienne Garnier e un’altra sessantina di quelle partecipanti al Concorso sono visibili in una splendida mostra fotografica, lanciata in concomitanza con l’inizio dell’edizione numero108 del “Giro d’Italia” (9 maggio – 1° giugno, con partenza da Durazzo, in Albania, e arrivo a Roma e che quest’anno toccherà anche la Valle d’Aosta) ospitata nelle “Sale delle Scuderie” del “Forte di Bard. Curata da Federico Bona, giornalista eporediese che da anni lavora con l’organizzazione del “Giro d’Italia”, la mostra alla “Fortezza” valdostana regala una rassegna di immagini (rigorosamente riferite alla passata stagione) che “raccontano gli eventi legati al Ciclismo più importanti e di nicchia, i Grandi Giri insieme alle piccole corse di paese, la strada, la pista e il fuoristrada, il ciclismo degli uomini, delle donne, dei bambini e delle bambine”.

La Giuria composta da Maurizio FondriestStefano AllocchioEmiliano NeriFrancesca Cazzaniga e Lido Andreella ha avuto il compito arduo di selezionare, tra le tante immagini proposte, le più belle. Alle spalle di Etienne Garnier, si sono piazzati al secondo posto Gregory Van Gansen, belga dell’agenzia “PhotoNews” che immortala uno scatenato Mathieu Van Der Poel in una gara di Coppa del Mondo di “ciclocross” e al terzo posto l’olandese Joris Knapen con l’esultanza dei “tifosi eritrei” al passaggio del loro idolo Biniam Girmay.

Gran bella passeggiata fra gli scatti più belli ospitati a Bard, selezionati per raccontare alcune delle pagine più significative del Ciclismo “di mestiere” e del Ciclismo “di diletto”, targato 2024. Particolarmente piacevole, il giorno dell’inaugurazione della mostra (mercoledì 30 aprile) è stata l’esibizione “W la fuga. Storie, aneddoti e stranezze dal mondo del ciclismo” di Marco Pastonesi, giornalista genovese, a lungo editorialista della “Gazzetta dello Sport”, per cui ha lavorato fino a dieci anni fa. Il suo è stato un monologo esilarante, un flusso di racconti su corse e corridori svelati da uno che ha seguito diciotto “Giri d’Italia”, dieci “Tour de France”, un’“Olimpiade”, oltre a quattro “Giri del Ruanda” e uno del “Burkina Faso”. Ex ciclista ed ex giocatore di rugby di serie A, Pastonesi, oltre che giornalista sportivo, è anche, fra l’altro, autore di decine di libri, nei quali ha narrato storie di vita di atleti famosissimi o anche di semplici gregari, facendo emergere sempre il risvolto umano insieme (e forse al di sopra) di quello puramente tecnico.

Gianni Milani

“The Best of Cycling 2024”

Forte di Bard, via Vittorio Emanuele II, Bard (Aosta); tel. 0125/833811 o www.fortedibard.it

Fino al 14 settembre

Orari: mart. – ven. 10/18; sab. dom. e festivi 10/19; lunedì chiuso

Nelle foto: I tre scatti vincitori di Etienne Garnier, Gregory Van Gansen e Joris Knapen

Le nuove palestre all’IIS Copernico-Luxemburg di Torino

Giovedì 8 maggio, la consigliera metropolitana delegata all’Istruzione, Caterina Greco, ha visitato

 l’Istituto di istruzione superiore Copernico-Luxemburg in corso Caio Plinio 2/6 a Torino, accolta dal dirigente scolastico Fulvio Genero. L’Istituto accoglie attualmente circa 1.800 studenti e, con i suoi licei linguistici, scientifici e tecnico-economici, rappresenta un importante presidio formativo per la città.
Nel corso della visita sono stati illustrati i numerosi interventi di riqualificazione edilizia già completati, in corso e programmati, realizzati dalla Città metropolitana di Torino con l’obiettivo di garantire ambienti scolastici sempre più sicuri, moderni e funzionali.
Tra gli interventi realizzati figurano la ristrutturazione completa, edile ed impiantistica, e l’efficientamento energetico del corpo spogliatoi e delle palestre nord-est, il rifacimento dei servizi igienici al piano terreno della palazzina gialla, la realizzazione di un nuovo laboratorio di chimica al primo piano della palazzina gialla e la messa in sicurezza delle scale esterne, oltre alla sostituzione e messa a norma delle attrezzature sportive delle palestre e dei playground dei plessi scolastici. Tali interventi ammontano complessivamente a circa 3 milioni di euro, finanziati sia con fondi dell’Ente che con fondi React-EU.
Per quanto riguarda gli interventi attualmente in corso, si segnalano la fornitura e l’imminente installazione di un montascale, richiesto dal dirigente scolastico per migliorare l’accessibilità dell’edificio, i lavori di adeguamento dei servizi igienici, che prevedono il rifacimento degli impianti al primo e secondo piano della palazzina gialla (corpo B), nonché la demolizione per la messa in sicurezza di una porzione della facciata dello stesso corpo B, per un valore complessivo di circa 260.000 euro, finanziati con fondi propri dell’Ente.
Il Copernico Luxemburg è una delle scuole che sta sperimentando ilprogetto della scuola senza voti sulle nuove modalità valutative con la professoressa

Ernestina Morello: durante il sopralluogo,  se ne è parlato: “abbiamo avuto risocntri positivi – dice la consigliera Greco – è emerso un diffuso senso di minore stress e una maggiore libertà nell’apprendimento, grazie all’assenza del giudizio numerico; tra le criticità, alcuni studenti hanno segnalato la percezione di dover studiare di più e in modo più costante”.

Confartigianato Alessandria compie 80 anni

E porta in scena il Talk-Show “L’Italia e le PMI Quale futuro?”

Politica e media a confronto con ospiti illustri per fare il punto sul rilancio dell’economia del territorio.

“Confartigianato Imprese Alessandria” compie 80 anni. Quasi un secolo, dal dopoguerra ad oggi, accanto alle micro e piccole imprese del territorio, accompagnandone lo sviluppo, la crescita e il progresso, sostenendole e rappresentandole attraverso anni a volte più complessi e sfidanti come gli attuali.

Un traguardo autorevole e altrettanto significativo che merita di essere celebrato degnamente. La scelta è caduta su una tavola rotonda in formato talk-show, proprio come in tv ma senza telecamere. Un grande momento di aggregazione e confronto, seguito da alcuni eventi in corso d’anno, sulla scorta dei valori che da sempre segnano e alimentano il contesto e il percorso associativo: condivisione, incontro, dialogo, proposte.

Un appuntamento di ritrovo e di rilievo con gli attori economici e sociali del territorio quali in primis, politici, amministratori pubblici, imprenditori, cittadini e famiglie.

Venerdì 16 maggio, all’interno dell’elegante cornice di Palazzo Monferrato in Via San Lorenzo 21 in Alessandria, a partire dalle ore 17.00, andrà in scena l’incontro-dibattito dal titolo “L’Italia delle PMI: Quale futuro?”.

Un’occasione di approfondimento e scambio culturale nel corso della quale rinomati ospiti illustri dell’economia, del giornalismo e della politica, alla presenza di un parterre selezionato di oltre 100 partecipanti tra rappresentanti delle istituzioni locali, imprenditori ed invitati, illustreranno la propria visione di come rileggere e affrontare al meglio il momento attuale sotto il profilo socioeconomico, con uno sguardo attento ai cambiamenti e le trasformazioni in atto, declinate in chiave di sviluppo economico e sociale del nostro territorio. L’obiettivo è abbracciare il futuro in un’ottica integrativa e sinergica con l’evoluzione globale in essere, restando comunque coerenti ai principi che ci hanno permesso di arrivare sino a qui”, esordisce Adelio Giorgio Ferrari, Presidente di “Confartigianato Imprese Alessandria” e “Confidare”.

A lui spetterà il compito di introdurre e dare ufficialmente inizio ai lavori, dopo un momento iniziale dedicato alla consegna delle targhe di riconoscimento per la fedeltà associativa a un gruppo di imprenditori associati provenienti da tutta la provincia.

Modera Maurizio Scandurra, giornalista e saggista opinionista de “La Zanzara” di “Radio 24”. Intervengono Pietro Senaldi (Condirettore di “Libero”), Gilberto Pichetto Fratin (Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica), Marco Granelli (Presidente di Confartigianato Imprese Nazionale), Riccardo Molinari (Presidente dei Deputati Lega alla Camera), Federico Fornaro (Deputato PD alla Camera), Claudia Porchietto (Sottosegretario alla Presidenza Regione Piemonte) e Federico Riboldi (Assessore alla Sanità Regione Piemonte).

L’iniziativa è realizzata con il Patrocinio degli Enti Comune di Alessandria e Provincia di Alessandria, il sostegno della Camera di Commercio di Alessandria-Asti e della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona, Fondazione Cassa di Risparmio Alessandria insieme ad altri sponsor privati tra i quali Banca Valsabbina, Azimut C.M. SGR S.p.a., Generali Assicurazioni Ag.AL, Artespazio S.r.l., Prometeia S.p.a., Siall, Saldema S.p.A., D&N Eventi S.r.l., Sidep -Scuola Italiana di Estetica Professionale, Baila Phytocosmetici, Primula Costruzioni, GrandiAuto, New Alarm, Salumificio Miglietta, T.M.G. Tende e Serramenti, Federico Nicola & Partners.

Ma c’è di più. Il talk-show primaverile è l’atto introduttivo di una serie di altre iniziative che abbracceranno anche altri stagioni dell’anno, e sarà seguito in autunno dal format “Scuola per Genitori: come gestire il passaggio generazionale”, condotto dagli psicologi-psicoterapeuti Lucio Zanca, Osvaldo Poli e Stefania Andreoli, in tre eventi divulgativi destinati al pubblico sul tema del ricambio generazionale e del rapporto tra genitori e figli, fondamentale per orientare le loro scelte lavorative future, soprattutto in riferimento delle peculiarità del tessuto produttivo italiano, composto principalmente da realtà imprenditoriali di piccole e medie dimensioni a gestione familiare, che negli ultimi anni ha rilevato crescenti difficoltà nel reperire ed attrarre i giovani.

Tutti gli incontri della “Scuola per Genitori” si svolgeranno presso il “Teatro Alessandrino” in Via G. Verdi, 12 ad Alessandria, con orario 21.00 – 22.30.

Maggiori informazioni sul sito www.confartigianatoal.it.