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Il Festival della birra artigianale piemontese (F.B.A.P.) fa finalmente il suo ritorno dopo una lunga attesa, suscitando un enorme desiderio di rivivere questa festa di grande successo. Gli appassionati di birra artigianale saranno entusiasti di sapere che i “Mastri birrai on the Road” sono pronti a sfidarsi a colpi di boccali spumeggianti, questa volta nel comune di Vinovo.
Tutta Torino Sud è chiamata a raccolta per ripetere i fasti di febbraio a Nichelino, dove abbiamo registrato il pienone in occasione del primo evento street food del 2023 di Sapori dal Mondo. Preparatevi a immergervi in un’esperienza culinaria straordinaria, con la combinazione perfetta di birra artigianale di alta qualità e cibo street food gourmet dei truck food selezionati.
Ma non è tutto! Ogni sera ci saranno concerti live che vi faranno ballare e divertire fino a notte fonda. E per rendere l’atmosfera ancora più coinvolgente, giovedì 13 avremo anche la notte bianca, che vedrà tutti i negozi aperti fino alle 24 e la musica live itinerante per tutta la città. Sarà un’esperienza indimenticabile!
Quindi segnatevi le date: 13, 14, 15 e 16 luglio a Vinovo. Il F.B.A.P. Mastri birrai on the Road vi aspetta con una selezione di birre artigianali straordinarie, truck food gourmet e concerti live che vi faranno vibrare. Non perdete l’occasione di unirvi a noi in questa festa unica nel suo genere.
Ricordatevi di passare a trovarci a partire da giovedì 13 fino a domenica 16 luglio, compresa, presso la piazza L. Rey a Vinovo. Non vediamo l’ora di accogliervi con birra fredda, cibo delizioso e un’atmosfera festosa.
Per ulteriori informazioni, potete contattare:
Nome: Sapori dal Mondo Telefono: 3519719096 Email: saporidalmondo019@gmail.com
Evento Facebook: https://fb.me/e/3HEngC9ys
TURISMO RELIGIOSO E DEI CAMMINI STORICI: VIAGGIO IMMERSIVO A PALAZZO MADAMA CON GLI OCCHI DELLA SINDONE
IL PROGETTO INTERATTIVO PER SENSIBILIZZARE AL VIAGGIO SOSTENIBILE, ACCESSIBILE E SPIRITUALE
Il turismo religioso, inclusivo e sostenibile al centro del progetto “Via Francigena for All” con la mostra “In cammino. La porta di Torino: itinerari sindonici sulla Via Francigena” in programma a Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica di Torino dal 13 luglio al 10 ottobre 2023.
Si tratta di un percorso multidisciplinare e interattivo, un vero e proprio cammino virtuale che dalla storia conduce all’attualità con una prospettiva di visita aperta, dove la comunità e il suo territorio diventano accoglienti a 360 gradi.
A realizzarlo è il Museo Civico d’Arte Antica e la Fondazione Carlo Acutis, in collaborazione con la Regione Piemonte.
Enit supporta il progetto che vede al centro la via Francigena come una delle massime espressioni della promozione del turismo religioso e inclusivo e come occasione per soffermarsi su uno dei cammini più importanti italiani: quelli che attraversano il Piemonte con la mostra/percorso che narra il territorio mettendo in risalto le centralità storiche e contemporanee della regione, casa della Sacra Sindone e accesso principale alla Penisola lungo il pellegrinaggio sulla Via Francigena.
Ad accompagnare il percorso c’è la riflessione sul tema del pellegrino — colui che si muove per la salvezza materiale, del corpo e dello spirito — e del viaggio dei Santi di Carità da San Giovanni Bosco a San Giuseppe Cafasso a San Giuseppe Benedetto Cottolengo ai beati Piergiorgio Frassati e Carlo Acutis e propone una serie di incontri con l’anima della regione tramite un approfondimento visivo dedicato ai suoi temi fondanti.
La mostra è strutturata in quattro sezioni, ognuna connessa a un tema specifico. Nella prima sono presentate sedici illustrazioni originali, realizzate da giovani artisti italiani ormai riconosciuti a livello mondiale. Una serie di opere che si ispirano ai concetti del pellegrinaggio, della spiritualità, della Sindone, dei cammini, dei Santi di Carità ma anche di quelli che sono gli aspetti morfologici essenziali del Piemonte e del rapporto tra uomo, natura e cibo. Nella seconda sezione sono accolti tutta una serie di materiali video appositamente realizzati a illustrare la Via Francigena e gli itinerari sindonici, permettendo ai visitatori di immergersi nei paesaggi dei luoghi attraversati. Nella terza sezione, una grande mappa interattiva evidenzia i cammini del progetto “Via Francigena for all” e i cammini sindonici illustrati nel libro di Sisto Giriodi Le altre Sindoni.
La mappa è affiancata da fotografie delle decine di sindoni affrescate sulle pareti esterne di edifici collocati lungo i cammini del Piemonte. Opere poco conosciute anche da molti piemontesi, nonostante costituiscano un singolare caso di devozione popolare, un ciclo d’arte lungo tre secoli. Nella quarta sezione, infine, è esposta un’installazione ideata dall’artista torinese Carlo Gloria sul tema del cammino.
Il progetto espositivo nella Corte Medievale di Palazzo Madama si propone di offrire al pubblico un’esperienza coinvolgente e interattiva e di sensibilizzare il pubblico sul tema del pellegrinaggio, della spiritualità e della natura, promuovendo il turismo sostenibile e inclusivo.
“Il Piemonte crede nel turismo religioso e lo sta valorizzando in modo da renderlo anche più accessibile attraverso il progetto “Via Francigena For All” che amplia la cultura dell’accoglienza rivolta alle persone in difficoltà” sottolineano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore al Turismo e Cultura Vittoria Poggio.
“La Fondazione dal 2022 promuove progetti ispirati al potente messaggio trasmesso dalla Sindone, bene di importante attrattiva internazionale. Con la mostra collegata al progetto “Via Francigena for all” si conferma la proficua collaborazione pubblico – privato.” afferma Adriana Acutis, vice presidente della Fondazione Carlo Acutis
“Un percorso di conoscenza fondato sui temi cardine dell’inclusione e del territorio, che accoglie una delle più significative immagini devozionali della Sacra Sindone, qui voluta dalla prima Madama Reale, Cristina di Francia” dichiara Massimo Broccio, presidente della Fondazione Torino Musei
“Espandere il potenziale italiano andandone a raccontare approfonditamente ogni dettaglio per offrire spunti alternativi narrativi e di conoscenza è centrale per la creazione di un turismo sempre più diffuso in termini temporali e spaziali” dichiarano Ivana Jelinic e Sandro Pappalardo rispettivamente ceo e consigliere Enit.
DOVE: Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica
Corte Medievale
Piazza Castello – Torino
QUANDO: 13 luglio – 10 ottobre 2023
L’intervento di corso Belgio si farà ma con nuove modalità e tempi diversi. Lo ha spiegato l’assessore al Verde Francesco Tresso precisando che i fondi originariamente previsti sui finanziamenti REACT-EU (Pacchetto di Assistenza alla Ripresa per la Coesione e i Territori d’Europa) per l’intervento di rinnovo dell’alberata, verranno destinati ad altri progetti di riforestazione in ambito cittadino, riservando all’intervento di corso Belgio i fondi nel frattempo resisi disponibili sulla linea PON METRO PLUS.
Questo aspetto amministrativo offre la possibilità di considerare le richieste espresse dalla cittadinanza nel corso degli ultimi incontri pubblici, rivolte a ridurre al minimo i disagi conseguenti all’intervento nel periodo estivo e ad individuare nuove soluzioni che prevedano di intervenire per tratte, anche nell’ottica di contenere l’impatto provocato da un unico cantiere che interessi tutto l’asse viario.
L’ex Ospedale Maria Adelaide è chiuso dal 2015 a seguito di un piano di riorganizzazione dell’Assessorato alla Sanità. Nel 2020 la Regione Piemonte ha proposto la riconversione della struttura ad hub per ospitare gli atleti che parteciperanno alle Universiadi che si svolgeranno a gennaio 2025. Il progetto iniziale prevedeva, dopo l’utilizzo per le Universiadi, la trasformazione del complesso in uno studentato avente circa 500 posti letto. Con una mozione recentemente approvata la Circoscrizione VII ha ribadito la necessità che all’interno del progetto di riqualificazione dell’ex Ospedale Maria Adelaide vengano destinati 1000 mq ad area per erogazione di servizi socio- sanitari.
“L’impegno a destinare 1000 mq per l’insediamento di servizi socio sanitari dell’Asl Città di Torino – ha sottolineato a seguito della risposta dell’assessore, Alberto Avetta – all’interno del progetto di riqualificazione dell’ex Ospedale Maria Adelaide non può essere disatteso. Prendiamo atto con favore che la Regione Piemonte condivide questo impegno”.
Durante i question time è stata data risposta anche alle interrogazioni del consigliere Pd Monica Canalis su rischio saturazione per il passante ferroviario di Torino?; di Maurizio Marello su Calamità naturale 6 luglio 2023; della consigliera Sarah Disabato- M5S su Esternalizzazione di alcune attività degli Ospedali di Cuorgnè e Lanzo. Qual è la posizione della Giunta?; di Sean Sacco su aumento del biglietto del trasporto pubblico. La Regione intervenga; di Ivano Martinetti su nuovo ospedale di Cuneo, dopo la decadenza della proposta di partenariato pubblico privato, come intende procedere la giunta? di Silvio Magliano moderati su Volontari nei reparti: questa Giunta intende intervenire per permettere l’accesso in tutte le strutture piemontesi?
Hector ‘Mono’ Carrasco è un talento artistico di caratura internazionale grafico, muralista, scrittore – che ha scelto come propria residenza la frazione Cantavenna di Gabiano Monferrato in Valcerrina. Ma ha anche un passato di militanza politica che lo ha costretto nel lontano 1974 a fuggire dal natio Cile dopo il colpo di stato dei militari di Augusto Pinochet che scalzò Salvador Allende, il medico/presidente che era stato eletto in una regolare consultazione sostenuto da Unidad Popular. Carrasco, sempre molto attivo sul piano artistico, intellettuale e sociale, ha raccolto le sue esperienze in un libro, ‘Cile Italia, sola andata – Storia di un profugo cileno’ edito per i tipi di FuoriAsse’. Domenica, alle ore 18.30, l’autore lo presenterà nella rassegna ‘Aperitivo d’autore’ al circolo Il Cortiletto di Villadeati, dialogando con la presidente Nicoletta Piazzo. L’evento segue la ‘prima’ al Circolo dei Lettori di Torino davanti a un pubblico numeroso (“quando sono entrato nella sala e ho visto così tanta gente ho avuto un momento di emozione anche se sono abituato a non esternare i miei sentimenti, retaggio del periodo di clandestinità prima di uscire dal Cile, perché se trovavi per strada un compagno o una compagna dovevi fare finta di niente, avresti potuto mettere a repentaglio la sua o la tua vita” dice Carrasco), poi ad Alessandria al circolo Luigi Longo. Il libro, come spiega ‘Mono’ era già pronto da oltre un anno ma ha preferito l’uscita nel 2023 perché ricorrendo i 50 anni del Golpe con l’assalto alla Moneda, il palazzo presidenziale e l’inizio della dittatura militare, avrebbe potuto essere presentato in diverse manifestazioni di memoria dell’evento. Il testo è introdotto da un prologo di rilievo, quello del presidente del Cile, Gabriel Boric Font. “Non lo conosco di persone, l’avevo mandato alla presidenza se fosse stato interessante, mi è stato risposto di mandarlo anche se ancora in bozza e non importava se il testo fosse in italiano. Poi è arrivato il contributo del presidente che l’ha certamente letto, come ho potuto capire dai particolari che ha ripreso” dice Carrasco. E di Boric Font, capo dello Stato e 38 anni, ricorda un gesto altamente emblematico: “Il giorno del suo insediamento, prima di andare alla Moneda, rompendo il protocollo, si è diretto verso la statua di Allende e gli ha reso omaggio, momento toccante e significativo”.
Il libro, però, non è incentrato interamente su Allende e sull’esperienza ma è, da un lato uno spaccato sulla società cilena dell’epoca, sulle innovazioni introdotte da Allende e da Unidad Popular, sulla vita di ‘Mono’ in Italia e sulle sue esperienze artistiche ed umane e gli incontri maturati nei cinquanta anni da quel tragico giorno. Così si va dall’ingresso nella Gioventù Comunista, alla storia della Brigada Ramona Parra, a Victor Jara che fu barbaramente trucidato nei giorni del Golpe, alla figura dell’artista italo-cileno di fama mondiale Roberto Sebastian Matta che stupì tutti volendo unirsi ai muralisti della Brigada Parra, ai murales fatti ed apprezzati in tutta Italia (ed anche in Monferrato, naturalmente), e nel Cile sua Patria di origine, ma non solo. La presentazione letteraria è in parallelo alla mostra di ‘Mono’ Carrasco, inaugurata la scorsa settimana nella chiesa di San Remiglio, sempre a Villadeati, che rimane aperta sabato e domenica 15 e 16 luglio, dalle 17 alle 22.
Massimo Iaretti
Caselle Torinese, 11 luglio 2023 – L’aeroporto di Torino compie un altro passo verso la decarbonizzazione. È entrato in funzione oggi a Torino Airport il più grande impianto fotovoltaico su tetto in un aeroporto italiano, costituito da 3.651 moduli che coprono una superficie complessiva pari a 6.454 metri quadri (pari all’incirca all’estensione di un regolamentare campo da calcio).
Il nuovo impianto fotovoltaico sarà in grado di generare a pieno regime, 1.585 MWh di energia elettrica in un anno. Con questa taglia, il sistema è in grado di soddisfare fino al 12% del fabbisogno annuale dello scalo aeroportuale, ovvero fino al 60% circa del consumo orario in una giornata assolata.
I pannelli fotovoltaici sono stati installati sulla copertura del terminal passeggeri, sul tetto dell’edificio dedicato al BHS-Baggage Handling System e su quello di una palazzina situata in area tecnica.
L’energia elettrica prodotta dall’impianto con la potenza del sole consentirà all’aeroporto di Torino di evitare l’emissione di 406 tonnellate di CO2 all’anno, l’equivalente di 13.552 alberi.
Grazie a una longevità fino a 40 anni e a un indice di prestazione molto elevato, i moduli fotovoltaici installati sono tra i più efficienti sul mercato: i moduli sono infatti progettati per produrre il 60% di energia in più a parità di spazio per oltre 25 anni, offrono un’alta resistenza meccanica agli agenti deterioranti e non generano il fenomeno dell’abbagliamento.
La realizzazione e il collaudo in tempi rapidi del nuovo impianto sono stati resi possibili anche grazie al ruolo e all’impegno dell’Enac a favore della decarbonizzazione del settore e, in particolare, alle recenti Linee Guida elaborate dall’Ente che hanno semplificato il procedimento amministrativo per gli impianti fotovoltaici aeroportuali, agevolandone l’iter di autorizzazione.
Elisabetta Oliveri, Presidente di Torino Airport, ha commentato: “Con l’inaugurazione di oggi Torino Airport dà ulteriore concretezza al proprio piano di sostenibilità e conferma l’impegno ‘Change is possible’ del Gruppo SAGAT. La messa in funzione del nuovo impianto fotovoltaico segna un momento importante di avanzamento nella realizzazione del nostro piano industriale, di cui sostenibilità e innovazione tecnologica sono due fondamentali pilastri, insieme alle molte altre azioni volte a mitigare gli effetti del cambiamento climatico che stiamo realizzando e che confermano l’eccellenza dell’aeroporto di Torino sul fronte della sostenibilità”.
Andrea Andorno, Amministratore Delegato di Torino Airport, ha sottolineato: “Siamo molto orgogliosi di aver realizzato questa nuova opera infrastrutturale, che segna l’inizio del percorso di autoproduzione dell’energia necessaria all’aeroporto. Il nuovo impianto fotovoltaico rappresenta un altro passo nel nostro impegno di riduzione delle emissioni: questa energia verde, combinata alla crescente flotta di mezzi e attrezzature aeroportuali che stiamo via via elettrificando, fa parte di un percorso ben definito della nostra transizione green. Siamo felici di poter contribuire all’azzeramento delle emissioni del comparto, certi che tutta l’industria dell’aviazione proseguirà rapidamente su questa strada”.
Pierluigi Di Palma, Presidente Enac ha dichiarato: “L’inaugurazione di oggi rappresenta un’altra tappa del processo di decarbonizzazione del settore del trasporto aereo. Un percorso che vede coinvolti tutti gli aeroporti italiani e che conferma l’impegno di Enac per la riconciliazione tra il trasporto aereo e l’ambiente. Diamo piena attuazione, pertanto, alla missione dell’Enac che prevede lo sviluppo dell’equa competitività nel rispetto dell’ambiente. L’Ente sta mettendo in campo ogni sforzo per agevolare la semplificazione dei processi autorizzativi che permetteranno agli aeroporti di compiere la transizione verso forme di decarbonizzazione, di riduzione CO2 e di limitazione dell’impatto sull’ambiente”.
Presenti all’inaugurazione dell’impianto fotovoltaico, anche il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’Assessora alle Attività Produttive della Città di Torino Gianna Pentenero.
Il nuovo impianto fotovoltaico rappresenta un avanzamento del percorso di sostenibilità ambientale ‘Torino Green Airport’, la roadmap di sostenibilità ambientale lanciata nel 2021 che comprende tutti gli interventi già implementati dall’aeroporto di Torino, in via di realizzazione e pianificati per il futuro, con l’obiettivo di raggiungere l’azzeramento delle emissioni sotto il proprio controllo con largo anticipo rispetto alla scadenza del 2050.
Tra le iniziative più rilevanti già avviate, la sostituzione dei veicoli aeroportuali con mezzi full electric che effettuano le operazioni di assistenza agli aeromobili, rendendo possibile un processo di turnaround 100% green, a cui si è aggiunta anche l’entrata in servizio di un’ambulanza elettrica. Un altro tassello significativo del percorso ‘Torino Green Airport’, è stato il conseguimento nel 2022 della certificazione ambientale ACA-Airport Carbon Accreditation Level 3 ‘Optimisation’. Infine, come partner del progetto europeo TULIPS dedicato all’innovazione a fini di sostenibilità ambientale nell’industria aviation, Torino Airport ha già installato un primo impianto fotovoltaico come parte di una smart grid presso la caserma dei Vigili del Fuoco dell’aeroporto.
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C’è molto in questo romanzo, molte atmosfere e tre epoche storiche. Una mummia, un Ispettore, un ladro, un navigatore, la Quarta Crociata, l’Arcangelo Michele, Costantinopoli, uno zoppicante legionario romano, un passaggio veloce di Unni, la malavita degli anni ottanta, tutto questo con Venezia come scenario e come protagonista
Mi chiamo Roberto Carraro e mi è sempre piaciuto scrivere. Il mio “esordio” risale a quando frequentavo la quinta superiore; il quotidiano locale aveva indetto un concorso per le scuole superiori per un tema su Padova. Ho partecipato e sono stato uno dei vincitori. La premiazione si è poi svolta nell’aula consiliare del Comune. Gli anni sono passati e ho un ricordo vago del momento; non c’era internet, niente smartphone ed erano poche anche le macchine fotografiche con il rullino di pellicola. Quella premiazione però non è stata un trampolino. La vita poi è andata avanti tumultuosa, come per tutti. La scrittura, quella creativa, immaginifica e libera, ha ricominciato a fluire dopo qualche anno e ho quaderni pieni di idee e racconti, completi (pochi), a metà (parecchi), abbozzi (abbastanza) e poi scarabocchi.
Ho terminato il primo romanzo, “Salami”, proprio nei giorni in cui è apparso un concorso letterario legato ad un reality sulla scrittura indetto dalla Rai. Era il 2013 e il reality si chiamava Masterpiece. Non ci ho pensato molto e ho spedito il manoscritto. Non è passato molto tempo che, sul cellulare, mi è arrivata una chiamata dalla Rai. Avevo superato le prime selezioni e mi chiedevano di andare a Roma a fare un casting per il passaggio successivo. Dopo qualche giorno ero in fila a Cinecittà assieme a decine di altri scrittori esordienti. Questa fase non l’ho superata, ma intanto su circa cinquemila manoscritti inviati, eravamo stati scelti circa in cinquecento. Una bella selezione. Il mio libro aveva colpito i lettori che avevano fatto la prima scrematura.
A quel punto avevo un libro, che mi piaceva molto, e anche la certezza che piaceva anche ad altri. Che fare? L’ho mandato a qualche editore e, come tutti gli scrittori che si rispettino, non sono stato minimamente considerato e sono passato all’autopubblicazione. Dopo ho scritto ancora e ho dato un maggior corpo alla scrittura; non ho più smesso di scrivere. Scrittura a parte, ho molti altri interessi, fra cui i più intriganti, e letterari, sono, a mio giudizio, il fatto che ballo il tango argentino e pratico voga alla Veneta. La voga è quella tipica della Laguna di Venezia, quella delle gondole per capirci. Barche pesanti, in legno, con il fondo piatto per i bassi fondali, sudore e fatica, ma anche bellezza impareggiabile dei luoghi. La voga si ritrova anche nel mio ultimo romanzo: “L’armadio dimenticato”.
C’è molto in questo romanzo, molte atmosfere e tre epoche storiche. Una mummia, un Ispettore, un ladro, un navigatore, la Quarta Crociata, l’Arcangelo Michele, Costantinopoli, uno zoppicante legionario romano, un passaggio veloce di Unni, la malavita degli anni ottanta, tutto questo con Venezia come scenario e come protagonista. I suoi canali e le sue barche di legno, la spinta dei remi, per commercio e guerra, nel passato, per tradizione ai tempi nostri. Tante indagini in tanti anni per l’Ispettore Alvise Scarpa, veneziano nel nome, nel cognome e in tutto quello che fa. Stavolta sarà un’indagine davvero inconsueta che lo porterà a spasso nella storia e nei secoli, dopo che un corpo mummificato viene ritrovato in un armadio dimenticato.
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Link al libro:
https://www.youcanprint.it/larmadio-dimenticato/b/c30d84b0-66d7-5126-b7f0-dc85b01a9b3e
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