Sono 18 le persone denunciate in stato di libertà dai carabinieri per rissa e lesioni aggravate. I militari sono arrivati al campo nomadi di via Nuova Circonvallazione a Volpiano chiamati dagli abitanti della zona che avevano sentito delle urla. È stato soccorso un 19enne ferito alla mano da un colpo di pistola nel corso della rissa. L’arma non è stata trovata.
Macron e Scurati
IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni
Il presidente della repubblica francese Macron sempre più in affanno ha concesso la commenda di un ordine minore francese a Scurati, non osando pensare alla Legion d’onore, l’unica che riconosce i meriti come il Cavalierato di gran croce in Italia forse per dispetto alla presidente del consiglio italiana accusata di censura da Scurati. Si tratta di un riconoscimento minore che viene dato ai provveditori agli studi che hanno avuto rapporti culturali periferici con gli enti scolastici francesi. Invece lo Scurati si è esibito con le insegne come fosse stato un trionfo. Certo non è un grande scrittore, ma uno scrittore omologato e condabnato a ripetere stancamente la solita vulgata all’infinito. Scurati non rappresenta oggi il meglio della cultura italiana, ma la sua retroguardia. Chissà se il riconoscimento francese servirà a far vendere a Scurati che verrà invitato per il li libro, ma a far parte del fronte popolare, una parola che fa venire i brividi e che ci ricaccia indietro di decenni.
Insieme alla rotaie saranno sostituiti anche meccanismi che regolano degli scambi, posati nel 2000 in occasione della realizzazione del sottopasso, con tutta l’impiantistica di comando e funzionamento, e tutto ciò consentirà di aumentare la sicurezza e il confort dei passeggeri.
Per consentire l’esecuzione dei lavori in sicurezza su tutta la piazza è stato istituito il limite di 30 chilometri. Inoltre non sarà possibile transitare nella corsia riservata ai mezzi pubblici Sud di corsa Regina, nel tratto da via della Consolata alla perimetrale ovest della piazza, e nel tratto compreso tra via Milano/ corso Giulio Cesare e la perimetrale ovest di piazza della Repubblica.
Alcune linee del trasporto pubblico poi saranno interessate da modifiche del servizio e nel percorso. In particolare, la linea 3, che sarà gestita con autobus fino al termine dei lavori, da corso Regina Margherita (verso corso Tortona) sarà deviata in corso Principe Eugenio e proseguirà poi lungo corso Beccaria, piazza Statuto, corso San Martino, piazza XVIII Dicembre, via Cernaia, via Pietro Micca, via Bertola, via XX Settembre, corso Regina Margherita, via Fontanesi, corso Belgio, corso Tortona, corso Regina Margherita dove effettua il capolinea provvisorio all’altezza di largo Berardi presso la fermata n. 214 – “L.go Berardi”, mentre (in direzione piazzale Vallette) dal capolinea provvisorio prosegue per corso Regina Margherita da cui è deviata in via Milano, via San Francesco d’Assisi, via Pietro Micca, via Cernaia, piazza XVIII Dicembre, corso San Martino, piazza Statuto, corso Beccaria, corso Principe Eugenio, corso Regina Margherita, percorso normale.
Per i tram della linea 4 deviazione solo in direzione strada del Drosso: da corso Giulio Cesare si prosegue in corso Palermo, via Bologna, ponte Bologna, corso XI Febbraio, corso Regina Margherita, via Milano e ritornare al percorso normale.
Modifiche al percorso anche per la linea 16 CD che da corso Tassoni viene deviata in via Cibrario, piazza Statuto, corso San Martino, piazza XVII Dicembre, via Cernaia, via Pietro Micca, via Bertola, via XX Settembre, corso Regina Margherita, percorso normale . Da giovedì 20 a sabato 29 giugno la linea sarà inoltre gestita con autobus a causa di lavori di potatura alberi in corso Peschiera.
Cambia anche il tragitto della linea 16 CS che da corso Regina Margherita viene deviata in via Milano, via San Francesco d’Assisi, viaPietro Micca, via Cernaia, piazza XVII Dicembre, corso San Martino, piazza Statuto, via Cibrario, corso Tassoni, percorso normale e per la linea notturna W60 ARGENTO. in servizio ogni venerdì, sabato e nei prefestivi che in direzione piazza Vittorio Veneto dal 21 giugno e fino al termine dei lavori da corso Regina Margherita sarà deviata su corso Principe Eugenio, corso Beccaria, piazza Statuto, corso San Martino, piazza XVIII Dicembre, via Cernaia, via Pietro Micca per poi riprendere il percorso attuale.
TORINO CLICK
Il futuro di piazza Crispi e piazza d’Armi
Ultimata la prima fase di ascolto e ricerca che ha indagato gli usi e compreso i cambiamenti, le criticità e i desideri delle due piazze, nel corso dei prossimi giorni verranno avviati i laboratori di co-design: un’occasione per condividere sensazioni, emozioni e idee sul presente e sul futuro.
Nell’ex area camper di piazza d’Armi i laboratori si svolgeranno il 20 giugno dalle 17.00 alle 20.00, e vedranno coinvolti i tecnici della Città di Torino e i professionisti del settore (architetti e progettisti) con il sostegno dell’Ordine degli Architetti. E’ possibile partecipare inoltrando richiesta alla seguente mail: progetto.fuori@infrato.it .
In piazza Crispi i laboratori si svolgeranno il 21 giugno dalle 10.00 alle 18.00 coinvolgendo la cittadinanza, le realtà associative del luogo e i tecnici della Città di Torino. La partecipazione è libera e non necessita di iscrizioni.
Nel mese di Luglio Infra.To consegnerà alla Città di Torino un Documento di indirizzo della progettazione (DiP) a valle del quale, a seguito di nuovi finanziamenti, sarà possibile redigere un PFTE (Progetto di fattibilità tecnico ed economica) e procedere con la rigenerazione delle aree interessate dal DiP.
Il progetto “Fuori-” si propone di esplorare e ridefinire il concetto di spazio pubblico contemporaneo a Torino. L’obiettivo principale è quello di definire una metodologia di lavoro per la progettazione e la realizzazione di spazi pubblici che incrementi la qualità del paesaggio urbano, aumenti il grado di sostenibilità ambientale e rafforzi le funzioni di inclusione sociale, anche attraverso un approfondimento teorico che descriva come è cambiato lo spazio pubblico, gli usi che se ne fanno e il suo progetto, soprattutto in relazione al post-pandemia.
Sul sito di Infra.To, al seguente link https://infrato.it/fuori-torino/ , è a disposizione la descrizione del progetto e lo stato di avanzamento delle attività con i documenti relativi alla ricerca sul campo, alla fase di co-design e all’elaborazione delle linee di indirizzo mano a mano che verranno elaborate.
Il progetto è stato finanziato dalla Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito della Seconda edizione del Bando Next Generation We per un importo complessivo di 80 mila euro.
Guido Gozzano “genovese”
La “Superba” davvero fu importante per i suoi forti legami che aveva con Guido Gozzano, ma chi si è occupato di lui come poeta non ricorda che quei “genovesi”, amici e colleghi suoi, dell’età adulta. Il suo approdo marino quindi, non va considerato allo stesso modo che per quegli altri che, già adulti, dal Piemonte(via Alessandria-Novi Ligure-Ronco Scrivia) in treno raggiunsero la Riviera e, curiosi, scesero magari a Principe (se proprio vogliamo nominare una stazione ferroviaria genovese), lasciando alle loro spalle il cielo grigio-livido che pesa su Torino per tanti giorni all’anno, ed erano più sensibili al fascino, che ancora oggi suscita in noi la vista del cielo terso che si stacca sul mare azzurro di Liguria, anche nella brutta stagione.
Segnalerò allora che azzurro è detto da Guido il “color di lontananza” (così nei versi intitolati «La più bella», che ripropongo nella pagina illustrata più volte pubblicata dall’editore Viglongo), e ricorderò che, per tutto il Rinascimento, anche la linea dell’orizzonte, dipinta sullosfondo di paesaggi e ritratti, era stata azzurra … e proseguo senza altre dimore, poiché profondi erano i legami che univano a Genova Guido Gozzano!
A Genova il mazziniano poi deputato e commendatore Massimo Secondo Mautino (1816-1873) aveva sposato Rosina Origone (1829-1860), sua seconda moglie e madre di Diodata (1858-1947), oltre che nonna di Guido(1883-1916). Fu là che Diodata, orfana di entrambi i genitori, visse con i nonni materni finché,diciannovenne, non fu portata ad Agliè dal padre di Guido, che, proprio a Genova, l’aveva impalmata e fusempre là che ella scelse, a padrino di battesimo per quelsuo figlio, Davide Castelli (1847-1931), un filodrammatico del teatro genovese (il cui profilo biografico incontriamo nel: Teatro popolare e dialettale: indagine enciclopedica sul teatro Piemontese, un fortunato libro di Domenico Seren Gay pubblicato nel 1977). Castelli che, per il teatro, scrisse in genovese alcune opere (destinate al successo perfino nei teatri subalpini), è tuttora ricordato come lo scopritore del talento di Gilberto Govi.
Ma allora, dal momento che aveva certamente a vedere con Castelli, perché non ricordare che a Genova la mamma di Guido aveva calcato per le prime volte la scena! E perché poi non pensare che, sempre su invito diCastelli, anche Guido proprio là avrebbe seguito i suoi passi? Ma c’è dell’altro, che fa credere che Castelli gli abbia reso facili altri incontri favorendolo in altri contatti che poi si rivelarono importanti per Guido. Infatti, a Genova, egli si approfondì nella fotografia, fotografiache certamente – come ho potuto provare – fu oggetto dei suoi primi interessi ad Agliè, grazie al francese Paul-Gaston-James Dosne (1855-1921), amico di famigliache, oltre ad essere ingegnere chimico di fama, era unfotografo, iscritto alla Société française de photographiefin dal 1897. Allora ricordiamo ancora che fu a Genova che Gozzano sentì forte il richiamo per il cinematografo, non tanto, perché ammirato delle foto delle soubrette le cui foto erano di facile accesso a Genova – come ha affermato qualcuno – ma perché era in contatto con lo studio fotografico Sciutto e Bosella.
Che contatti e incontri fossero stati favoriti dal padrino Castelli, noi non possiamo negarlo… Sappiamo che lavori fotografici di quei fotografi furono esposti a Torino, in una mostra fotografica (tra le prime realizzate nella capitale subalpina), e che, soli, furono oggetto di una segnalazione di Gozzano per la recensione, pubblicata nel 1914, che diventò famosa perché in essa definì la fotografia «L’arte nata da un raggio e dal veleno»! Eallora potrà non essere irrilevante ricordare che il nome di quei fotografi è legato al cinema genovese degli esordi!
Ma non solo questo, infatti a Genova viveva Mario Duboin (1879-1951), il cui nonno paterno era stato quel cav. (Carlo) Felice Amato (Giuseppe) Duboin (1796-1854) che sotto il suo nome tante pagine preziose per la storia del diritto sabaudo aveva raccolto in una ricca collana di volumi (ancora oggi di notevole interesse da parte degli storici). Mario, oltre che nipote di zia Diodata, era un ufficiale del Corpo Reale dei Carabinieri e nel 1908 aveva sposato la genovese Lina Maglio. AGenova nacquero i primi figli della coppia: Olga nel 1910, e Carlo nel 1912, quindi, se Umberto, Carlo e Ada videro la luce in altre città d’Italia (come capitava nelle famiglie dei dipendenti dello Stato costretti a spostarsi da una sede all’altra), gli ultimi due, Piero e Guido, furono, di nuovo, entrambi genovesi di nascita. Così è certo che la cartolina (con il villino Meleto fotografato da Celeste Scavini), che nell’estate del 1915 la zia Diodata glie l’aveva mandata a Cagliari, dove, all’inizio di giugno di quell’anno, era nato Umberto, il padre del mio amico Mario (omonimo nipote del precedente, che qui ringrazio, perché ha messo a mia disposizione quasi tutte le immagini per queste pagine).
E allora vediamoli,quei cugini “genovesi” di Guido (anche se Mario si sentì sempre torinese perché tra noi era nato) nel bel ritrattoda sposi, che qui si affianca a quello di “zietta Diodata” con il figlio Poeta, in una fotografia che, tra le ultime di lui, sempre fu molto cara a tutti, in casa Duboin…
Quindi, in ossequio al loro comune antenato, ricordiamo in ultimo la Genova romantica, che certamente fu cara ai nonni Mautino, e, da una raccolta di vedute della Città,pubblicata negli anni Ottanta dell’Ottocento, rimaniamo fermi sullo scorcio di San Lorenzo, perché quell’angolo di Genova certamente fu caro anche al nostro Gozzano, che lo frequentò fin dai suoi primi anni!
Carlo Alfonso Maria Burdet
(Dedico queste pagine a Giovanni Abrate, mio vicino di banco degli ultimi anni di liceo, che, da sempre appassionato di fotografia e di cinema, dalla sua residenza in Florida, è intervenuto per migliorare l’apparenza del materiale iconografico che ora propongo).
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Da agosto il nuovo volo Torino- Salerno con Ryanair
Si amplia il network di destinazioni di Torino Airport servite da Ryanair per la stagione estiva 2024. A partire dal 2 agosto sarà infatti operativo il nuovo collegamento Torino-Salerno con tre frequenze settimanali.
Lo scalo di Torino sarà collegato al nuovo scalo Costa d’Amalfi ogni lunedì, mercoledì e venerdì, con i seguenti orari:
– il lunedì, partenza da Torino alle ore 19:05 e arrivo a Salerno alle ore 20:40; ripartenza da Salerno alle ore 21:05 e arrivo a Torino alle ore 22:40;
– il mercoledì, partenza da Torino alle ore 10:20 e arrivo a Salerno alle ore 11:55; ripartenza da Salerno alle ore 12:20 e arrivo a Torino alle ore 13:55;
– il venerdì, partenza da Torino alle ore 15:05 e arrivo a Salerno alle ore 16:40; ripartenza da Salerno alle ore 17:05 e arrivo a Torino alle ore 18:40.
Il nuovo volo renderà facilmente raggiungibili Salerno e le suggestive località balneari della costiera come Amalfi, Positano e l’isola di Capri, al pari dell’interessante area archeologica di Paestum e il parco nazionale del Cilento.
Cresce dunque il ventaglio di destinazioni raggiungibili da Torino, con una nuova meta che soddisferà la domanda di viaggio di chi sceglie incantevoli destinazioni balneari per l’estate, di chi raggiunge i propri famigliari, oltre che di chi vola per motivi di studio o di lavoro.
I biglietti sono disponibili sin da oggi su tutti i canali di vendita Ryanair con tariffe a partire da 17,99 €.
Con l’aggiunta del nuovo collegamento per Salerno, salgono a 33 le destinazioni Ryanair servite da Torino:
Destinazione | Frequenze | Destinazione | Frequenze |
Alicante | giovedì, domenica | Malaga | lunedì, giovedì |
Barcellona | lunedì, martedì, giovedì, venerdì, sabato, domenica | Malta | lunedì, giovedì, sabato |
Bari | tutti i giorni | Marrakech | martedì, sabato |
Brindisi | tutti i giorni | Napoli | lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, sabato, domenica |
Cagliari | tutti i giorni | Palermo | tutti i giorni |
Catania | tutti i giorni | Parigi Beauvais | martedì, sabato |
Charleroi | tutti i giorni | Pescara | martedì, giovedì, sabato |
Copenhagen | martedì, sabato | Porto | mercoledì, sabato |
Corfù | lunedì, giovedì | Praga | lunedì, giovedì |
Cracovia | mercoledì, domenica | Reggio Calabria NOVITÀ | lunedì, martedì, giovedì, sabato |
Crotone NOVITÀ | mercoledì, venerdì, domenica | Salerno NOVITÀ | lunedì, mercoledì, venerdì |
Dublino | mercoledì, sabato | Siviglia | lunedì, giovedì |
Ibiza | mercoledì, domenica | Stoccolma | giovedì, domenica |
Lamezia Terme | tutti i giorni | Trapani | lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, sabato |
Lanzarote | venerdì | Valencia | martedì, mercoledì, venerdì, sabato |
Londra Stansted | tutti i giorni | Vilnius | martedì, domenica |
Madrid | martedì, sabato |
Mauriziano, nuova sala di elettrofisiologia
Nuova sala di elettrofisiologia presso l’ospedale Mauriziano di Torino Nei giorni scorsi la Cardiologia dell’ospedale Mauriziano di Torino (diretta dal dottor Giuseppe Musumeci) è stata dotata di una seconda sala di elettrofisiologia. La struttura di elettrofisiologia dell’ospedale Mauriziano (diretta dal dottor Stefano Grossi), attiva nell’amibito della cardiologia, è la prima in Piemonte e la prima in Italia tra gli ospedali pubblici per numero di procedure di ablazione transcatetere. Le patologie aritmiche, prima tra tutte la fibrillazione atriale, sono in continuo aumento nella popolazione. Parallelamente è in crescita il fabbisogno di procedure di ablazione, che rappresenta in molti casi la strategia terapeutica più efficace. Per far fronte all’elevato afflusso di pazienti afferenti da tutta Italia, l’Azienda ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino (diretta dal neo commissario dottor Roberto D’Angelo) ha fatto un investimento di circa un milione di euro per allestire una seconda sala operatoria da affiancare a quella già precedentemente attiva. La nuova struttura è dotata di tutti i dispositivi che la tecnologia attualmente mette a disposizione per il trattamento ablativo delle aritmie ed anche per l’impianto di pace maker e defibrillatori. Essa consentirà di potenziare notevolmente l’le attività dell’elettrofisiologia dell’ospedale Mauriziano, riducendo sensibilmente le liste di attesa per i pazienti affetti da patologie aritmiche
Torna la campagna “Maturità al sicuro” della Polizia di Stato e di Skuola.net per contrastare le fake news sull’esame di Stato e informare correttamente gli studenti. Quasi 1 maturando su 4 pensa di poter tenere con sé lo smartphone durante le prove, circa 1 su 5 che può usare uno smartwatch. E qualcuno ancora cade nel tranello delle tracce reperibili online e rischia di passare la vigilia in bianco per trovarle…
Passano gli anni ma, per gli studenti che si apprestano a sostenere la Maturità, il rischio di cadere in una delle tradizionali fake news sulle regole d’esame rimane altissimo. Quanto basta per alzare il livello di attenzione su possibili “bufale” legate alle regole di base che governano l’Esame di Stato. Cosa che puntualmente fa la Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica con “Maturità al sicuro”, la campagna di sensibilizzazione svolta assieme al portale specializzato Skuola.net, che per il diciassettesimo anno consecutivo si pone proprio l’obiettivo di “smontare” le principali notizie false sull’argomento.
Le nuove tecnologie in particolare, con il costante sviluppo di “aiuti” digitali, possono indurre in tentazione. Diventando un possibile amplificatore di errori di comportamento. Che, nelle peggiori delle ipotesi, possono addirittura portare all’esclusione dall’esame. Il rischio è concreto. Lo mostrano chiaramente le risposte date dai circa 1.000 maturandi raggiunti dal monitoraggio effettuato proprio da Skuola.net per la Polizia di Stato a circa una settimana dal via della Maturità 2024.
Quasi 1 studente su 4, ad esempio, è convinto che durante le prove scritte gli smartphone si possano tenere con sé in postazione. Quando, invece, devono essere consegnati al banco della commissione, come correttamente dimostra di sapere il 77% del campione interpellato. E se il 17% è consapevole che comunque i telefoni debbano rimanere rigorosamente spenti, il 6% pensa che si possano persino usare rischiando al massimo di essere richiamati o penalizzati in fase di correzione e non, come potrebbe avvenire, di vedere invalidato l’intero esame. La quota di coloro che potrebbero incappare in un uso scorretto dello smartphone all’esame, inoltre, aumenta del 20% rispetto all’anno precedente. Non proprio un buon viatico.
Qualcosa di simile avviene con un altro “sorvegliato speciale”: lo smartwatch. In questo caso è quasi 1 su 6 (il 17%) a pensare che l’orologio tech si possa indossare e usare tranquillamente al polso durante le prove scritte, basta che non sia connesso a Internet. Mentre il 4% è convinto che si possa usare senza alcuna limitazione anche per accedere alla Rete. Se già la prima è una credenza errata, figuriamoci la seconda, che è di fatto una pratica assolutamente vietata. Visto che l’utilizzo dello smartwatch – di qualsiasi tipologia – è inibito tanto quanto quello del telefonino, eppure complessivamente 1 su 5 è convinto del contrario.
La funzione di “Maturità al sicuro”, però, non è solo quella di informare su possibili ipotesi di infrazioni connesse alla Maturità ma anche di ricordare alcuni aspetti fondamentali del regolamento d’esame il cui mancato rispetto potrebbe portare all’esclusione: dalla necessità di presentarsi con un documento di identità a quella di non introdurre altri fogli che non siano quelli forniti dalla commissione. Senza dimenticare le fake news vere e proprie.
Circa un quarto dei maturandi (26%) è infatti convinto che la Polizia possa controllare gli smartphone “da remoto” per capire chi eventualmente sta copiando; cosa non corrispondente al vero. E addirittura quasi la metà (46%) ritiene che, durante gli esami, i membri della commissione possano perquisire i candidati, alla ricerca di oggetti proibiti. Anche in questo caso, si tratta di informazioni non corrette che vanno sfatate, invitando comunque alla prudenza, visto che i commissari d’esame, se dovessero notare manovre illegali, hanno comunque il diritto di escludere i candidati colti in “flagranza di copiato”.
E poi c’è il grande, annoso, tema delle tracce d’esame. Specie di quelle dello scritto di Italiano. Perché sono ancora troppi gli studenti che pensano di trovare in anticipo gli spunti da sviluppare il giorno della prova, soprattutto online. Ad avere ben presente che online si possano trovare solo indiscrezioni, previsioni o, al massimo, degli esempi, è “solo” il 76% dei maturandi.
Il 24%, invece, crede che quantomeno gli argomenti vengano diffusi prima; il 4% pensa che con le giuste mosse si possano mettere le mani con qualche ora di vantaggio sulle tracce vere e proprie. E oltre 1 su 3 immagina che il Ministero possa cambiare le tracce anche all’ultimo minuto. Così non stupisce che circa 1 su 7 sia tentato, nell’immediata vigilia della Maturità, di presidiare fino a tarda notte piattaforme social e siti specializzati sperando nell’imbeccata vincente.
Ecco perché campagne come quella “antibufale” di Polizia di Stato e Skuola.net sono estremamente utili per diffondere messaggi corretti e sgomberare il campo da convinzioni fuorvianti.
L’esame di Maturità è un appuntamento molto importante per gli studenti e per questo è necessario mantenere la serenità necessaria per affrontarli. Le false notizie, invece, possono portare a sterili distrazioni, facendo calare la concentrazione che invece è necessaria per affrontare uno dei momenti più importanti del percorso scolastico.
Tutti messaggi, questi, racchiusi anche in uno short video costruito in linea con le tendenze social del momento, utilizzando quindi un linguaggio più vicino possibile a quello dei protagonisti dell’esame. Il contenuto, che vede come protagonista lo youtuber ufficiale Nikolais, verrà sulla piattaforma di Skuola.net e sui canali social Instagram, TikTok, Facebook, X della Polizia di Stato e del media per studenti.
Gli operatori del Commissariato di P.S. online anche quest’anno saranno perciò a disposizione dei ragazzi per rispondere a tutti i loro quesiti e dubbi sulle informazioni che circolano in Rete. Inoltre, un rappresentante della Polizia di Stato parteciperà alla tradizionale diretta di Skuola.net alla vigilia del primo giorno d’esami, per fare il proprio in bocca al lupo a tutti gli studenti protagonisti dell’Esame di Stato 2024.