Aveva 39 anni l’operaio di origini romene, morto oggi a Torino in un incidente sul lavoro al Parco della Pellerina.
L’uomo stava montando una giostra ed è caduto nel vuoto da diversi metri di altezza. E’ morto all’ospedale Maria Vittoria.
Aveva 39 anni l’operaio di origini romene, morto oggi a Torino in un incidente sul lavoro al Parco della Pellerina.
L’uomo stava montando una giostra ed è caduto nel vuoto da diversi metri di altezza. E’ morto all’ospedale Maria Vittoria.
Intitolata al Brigadiere Antonio Battuello.
Questa mattina a Pianezza si è tenuta la cerimonia di inaugurazione ed intitolazione della nuova Caserma dei Carabinieri al Brigadiere Antonio Battuello, Medaglia di Bronzo al Valor Militare, una figura che ha incarnato i più alti valori di coraggio, onore e dedizione al senso dello Stato.
Alla presenza del Comandante della Legione Carabinieri “Piemonte e Valle D’Aosta” Generale di Divisione Andrea Paterna, del Comandante Provinciale dei Carabinieri di Torino Generale di Brigata Roberto De Cinti, del Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, del Prefetto di Torino Donato Cafagna, del Sindaco di Pianezza Antonio Castello e di molte autorità militari e civili, si è svolta la cerimonia solenne organizzata dall’Arma dei Carabinieri nel cortile della nuova caserma.
«Questa Caserma è il risultato di una straordinaria collaborazione che si è creata tra il Comune di Pianezza, l’Arma dei Carabinieri e l’Agenzia del Demanio – ha spiegato il Presidente Alberto Cirio–. Un lavoro congiunto tra le istituzioni che ha permesso di realizzare un presidio moderno e funzionale, che è fondamentale per garantire la sicurezza e il benessere dei cittadini».
Il Sindaco di Pianezza Antonio Castello ha ricordato che la caserma è stata costruita e finanziata dall’Amministrazione Comunale. A seguito del trasferimento dei Carabinieri nell’attuale nuova sede, il Comune ha potuto acquisire Villa Blanchetti, che era la vecchia sede storica dei Carabinieri.
«Il progetto della nuova caserma – ha detto il Sindaco Antonio Castello – si inserisce in una visione più ampia di rigenerazione urbana e di rilancio culturale, che prevede la valorizzazione di Villa Blanchetti. Dopo i necessari interventi di ristrutturazione, che sono stati avviati lo scorso dicembre, questa villa di grande pregio sarà trasformata in un Centro Polifunzionale dedicato ad attività e iniziative di valorizzazione culturale, teatrale e musicale. Diventerà un Polo culturale che arricchirà il centro storico della nostra città».
La nuova caserma è stata intitolata al brigadiere Antonio Battuello, originario di Feletto Canavese, che fu catturato dai nazisti durante la guerra, fu deportato in un campo di concentramento e poi fu fucilato per rappresaglia alla vigilia della Liberazione. Morì con coraggio e onore urlando “Viva l’Italia”.
Questa mattina alla cerimonia erano presenti i tre nipoti del brigadiere Antonio Battuello, i tre fratelli Antonello, Alessio ed Emiliano Battuello, che hanno ricordato con commozione le imprese del nonno. I tre nipoti vivono ancora oggi nei dintorni di Feletto Canavese e tutti hanno prestato il servizio militare presso le Forze Armate, seguendo la tradizione di famiglia. Antonello ha fatto il Paracadutista a Livorno, Emiliano è stato Artigliere per gli Alpini in Trentino mentre Alessio ha prestato servizio in Fanteria.
Guarda il video:
Questa mattina alle ore 11.40 circa, via Valdengo 5, Barriera di Milano, si è verificato un infortunio mortale sul lavoro. Un cinquantasettenne, residente a Venaria, mentre era impegnato in lavori di ristrutturazione di un balcone al 4 piano, cadeva nel vuoto probabilmente a causa del cedimento della ringhiera. Sul posto sono intervenuti Carabinieri e Spresal.
Sono stati 10 intensissimi giorni di adrenalina e sport quelli che hanno caratterizzato le Universiadi invernali 2025.
Più di 10.000 le persone che si sono mosse da tutto il mondo per partecipare alla festa dello sport universitario. Le sei località di gara dove si sono svolte le 13 discipline – Torino, Pinerolo, Pragelato, Torre Pellice, Bardonecchia e Sestriere – sono state letteralmente invase dagli oltre 2.500 atleti e staff provenienti da 54 diversi Paesi, con un numero di hotel occupati pari a 26.500 notti. Il numero di accreditati alle gare è stato di oltre 15.000 e il numero dei biglietti totali venduti ha superato quota 100.000. Le cerimonie di apertura e chiusura, il Galà di esibizione, le gare di semifinale e finale hanno raggiunto il tutto esaurito.
I volontari sono stati 2.099, con una forbice di età dai 18 agli 87 anni, ed hanno coperto 16.000 turni. Tra di essi, 61 sono arrivati da fuori Piemonte e 78 da 20 nazioni diverse.
Sul fronte mediatico, il network FISU ha collezionato 1.000 ore trasmesse sulle tv lineari di tutto il mondo e 140 ore di trasmissione in diretta su Eurosport, per la cerimonia di apertura è stata stimata una media di 85 milioni di visualizzazioni, più di 10.000 le pubblicazioni online tracciate. I social del Comitato sono stati consultati da 694.404 utenti unici.
I risultati sono stati annunciati durante una conferenza stampa presso l’Archivio di Stato di Torino alla presenza del presidente della FISU Leonz Eder, del presidente del Comitato o Organizzatore Alessandro Ciro Sciretti, del segretario generale FISU Matthias Remund, del Capo delegazione italiana FederCusi Pompeo Leone, del sottosegretario alla Presidenza della Regione Piemonte Claudia Porchietto, del vicepresidente della Città Metropolitana Jacopo Suppo e dell’assessore allo Sport e Grandi Eventi della Città di Torino Domenico Carretta.

Secondo Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte, e Marina Chiarelli, assessore regionale allo Sport, “con le Universiadi Torino e il Piemonte sono stati ancora una volta al centro della scena sportiva internazionale. Grandi emozioni con le gare e i tanti giovani arrivati qui da ogni parte del mondo, ma anche la conferma di essere un territorio capace di organizzare grandi eventi e farlo bene come dimostra il fitto calendario di appuntamenti che ci aspettano nei prossimi mesi. Investire sui grandi sportivi per il Piemonte è anche una strategia di promozione turistica che sta dando importanti risultati. I primi dati del 2024 ci dicono che prosegue il trend di crescita delle presenze e in particolare di quelle straniere a conferma che il nostro modello è vincente”.
Alessandro Ciro Sciretti, presidente del Comitato organizzatore, rileva che “le Universiadi invernali 2025 sono state senza alcun dubbio un’edizione di primati, soprattutto nell’ambito della sostenibilità, sia ambientale che sociale. Per la prima volta studenti-atleti normodotati e para studenti-atleti hanno gareggiato sulle stesse piste nelle discipline di sci alpino e sci di fondo per ribadire il valore dello sport quale strumento per il cambiamento, veicolo di formazione, crescita, integrazione e inclusione. I Giochi si sono anche distinti per il riutilizzo degli impianti sportivi di Torino 2006, dando un nuovo significato all’economia circolare anche nello sport”.
Gli 89 italiani in gara hanno conquistato 15 medaglie conquistate: quattro d’oro (2 vinte da Martina Vozza con Ylenia Sabidussi atleta guida nel para sci alpino Super-G Vision Impaired, una da Elisa Fava nello snowboard parallelo gigante e da Nathalie Bernard nel freestyle ski cross femminile); 5 d’argento (Maria Eugenia Boccardi nello sci di fondo 10km individuale femminile, Daniel Grass nel pattinaggio di figura single skating, Elisa Fava nello snowboard gigante parallelo, Simon Dorfmann nel parallelo gigante maschile, Stefano Piazzato nello sci alpino slalom speciale; 6 di bronzo (due per Margherita Cecere nello sci alpino slalom gigante e speciale, una per Marika Savoldelli nello snowboard cross, Andrea Tuba e Giulia Isabella Paolino nel pattinaggio di figura ice dance, Noemi Junod nello sci alpinismo vertical race e Fabian Lantschner nello snowboard gigante parallelo).
I risultati sono quindi migliori delle precedenti Universiadi di Lake Placid 2023, che si erano chiuse con 10 medaglie in totale, ovvero 3 ori, 3 argenti e 4 bronzi.
Il progetto BoscoTO 25, realizzato in collaborazione con il Comando Regione Carabinieri Forestale Piemonte, la Regione Piemonte e la Città di Torino, ha coinvolto oltre 360 studenti tra i 5 e i 10 anni ed ha piantumato 123 piante. Si stima che in 20 anni assorbiranno 198 tonnellate di anidride carbonica.
Il progetto TO Art In Motion in collaborazione con l’Ufficio Regionale Scolastico è riuscito a coinvolgere 250 studenti degli istituti dei siti di gara, promuovendo e celebrando storia, cultura e identità di ognuna di esse ed educando alla rigenerazione urbana
Al termine dei lavori della VI Commissione, la consigliera Barbero e il Capogruppo di Fdi, Riva Vercellotti, commentano gli indirizzi dati dall’Amministrazione.
“Sono molto soddisfatta – commenta Federica Barbero, consigliere regionale e portavoce di Fratelli d’Italia in VI Commissione – per la puntuale presentazione dell’assessore Chiarelli dei capitoli di Bilancio. Ringrazio l’assessore per il lavoro svolto che conferma la Cultura e lo Sport quali asset strategici per la nostra Regione”.
“In particolare – prosegue Barbero – i 25 milioni in più di investimenti sul comparto Cultura rispetto al 2024 andranno a potenziare l’editoria libraria, gli istituti culturali, i sistemi bibliotecari, saranno poi valorizzati i beni ecclesiastici, gli ecomusei ed il Museo Regionale di Scienze Naturali”.
“Sulla Cultura è stato fatto un ottimo lavoro – aggiunge il Capogruppo Riva Vercellotti – mentre la sinistra strumentalizza anche gli aumenti di risorse e si arrampica sugli specchi alla ricerca di elementi negativi. La crescita complessiva degli investimenti sono la prova di quanto la Giunta ritenga la Cultura preziosa e centrale per lo sviluppo della nostra Regione.
In crescita anche gli investimenti per lo Sport.
“Sullo Sport va rimarcato – aggiunge Barbero – l’incremento di risorse di 4 milioni rispetto al 2024. Un impegno che si concentra sui grandi eventi nazionali ed internazionali che generano ricadute economiche importanti anche sul turismo. Ringrazio però l’assessore Chiarelli per l’attenzione rivolta anche al potenziamento dell’attività sportiva di base – quasi 1 milione e mezzo di euro – e al potenziamento e qualificazione degli impianti e delle attrezzature sportive – 3 milioni di euro -. ha concluso Barbero.
“Plaudo all’impegno dell’assessore Chiarelli – ha aggiunto Carlo Riva Vercellotti – gli investimenti sui grandi eventi a cascata generano entusiasmo ed avvicinano alla pratica sportiva che è sicuramente un ottimo modo per garantire una buona qualità di salute ed indirettamente un eccellente alleato anche per la Sanità piemontese. Questa è la miglior risposta alle vuote strumentalizzazioni e alle falsità dell’opposizione”.
“Mi congratulo con l’assessore Chiarelli per le scelte e gli investimenti, cresciuti di quasi 5 milioni, a favore del Turismo piemontese”. A dichiararlo Silvia Raiteri, consigliere regionale e portavoce di Fratelli d’Italia in III Commissione a margine dei lavori della III Commissione dove l’Assessore regionale al Turismo, Marina Chiarelli, ha presentato le principali linee guida e il Bilancio 2025 per il settore Turismo della Regione Piemonte.
“Sono aumentate le dotazioni finanziarie per la promozione del territorio e delle nostre eccellenze. Non solo – continua Raiteri – saranno potenziate le strutture di accoglienza, i consorzi e favoriti i progetti per lo sviluppo turistico.
La nostra Regione è ricca di cultura, arte, paesaggi e ottimo cibo. Sono tutte perle che vanno ulteriormente raccontate e mostrate al mondo e lo si farà anche grazie alla partecipazione del Piemonte alle Fiere internazionali. In questo senso ritengo che gli investimenti fatti siano i più appropriati ed idonei a garantire un eco mediatico mondiale al nostro Piemonte”
“Le scelte fatte si inseriscono nel solco di quelle prese in precedenza, confortate dagli ottimi risultati ottenuti grazie alla promozione del Tour de France e degli altri Grandi Eventi. Il Bilancio 2025 per il turismo piemontese potrà quindi contare sulla promozione di eventi turistico-sportivi di carattere internazionale ed in particolare sul Giro d’Italia, tanto amato dagli italiani e non solo” ha aggiunto il consigliere Raiteri.
“Nel primo bilancio della legislatura vedere aumentare del 26% le risorse assegnate al turismo è un ottimo segnale a conferma della volontà di accompagnare un settore in crescita – è il commento del Capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Carlo Riva Vercellotti – un plauso all’assessore Chiarelli, che torna ad investire sull’accoglienza con 1 milione in più sulle strutture alberghiere, sulle ATL e si pone l’obiettivo sfidante di sburocratizzare i bandi a favore delle Pro Loco”.
Lettera all’on. Fabrizio Comba e ad Alberto Cirio
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“Esprimiamo un sincero ringraziamento alla Diocesi di Torino per la disponibilità dimostrata nel mettere a disposizione i locali della Curia Arcivescovile per ospitare il nuovo Ufficio Immigrazione della Questura. Questo gesto ci permetterà di lavorare al meglio su un tema così cruciale come quello dell’immigrazione, consentendoci di migliorare i servizi offerti sia ai cittadini stranieri che a quelli italiani.”
È quanto dichiara Luca Pantanella, Segretario Generale della FSP Polizia di Stato di Torino, che sottolinea come, nonostante le difficoltà logistiche e l’assenza di spazi adeguati, la Polizia abbia sempre svolto con dedizione il proprio lavoro in questo ambito delicato.
“Non possiamo però esimerci dal sottolineare l’assordante silenzio e l’inerzia dell’amministrazione comunale di Torino, che, nonostante le ripetute richieste, ha sempre ignorato le esigenze della Polizia. È paradossale che un’amministrazione che si riempie la bocca di parole come accoglienza e inclusione, nelle azioni concrete abbia dimostrato di avere altre priorità. Il sindaco Lo Russo sembra più interessato a regolarizzare realtà come Askatasuna, anziché occuparsi dei servizi essenziali per la sicurezza e il benessere della città.”
“Grazie all’impegno della Diocesi, finalmente avremo a disposizione spazi adeguati per favorire un processo di integrazione reale per chi intende rispettare le regole e, al contempo, rafforzare i controlli contro situazioni di illegalità e insicurezza che minano la tranquillità della nostra comunità.”
La FSP Polizia di Stato di Torino auspica che questo importante passo sia solo l’inizio di un cambio di rotta, in cui le istituzioni cittadine si mostrino finalmente pronte a collaborare concretamente con chi, ogni giorno, si impegna per garantire sicurezza e ordine pubblico. |
Lo ha riferito Tommaso Pastore, capo centro della Dia di Torino, durante l’audizione in commissione Legalità a Palazzo Lascaris, presieduta da Domenico Rossi.
“Le mafie preferiscono investire capitali illeciti in attività affaristico-imprenditoriali – ha specificato Pastore – come riciclaggio, appalti, giochi e scommesse, business dei rifiuti. Cambia anche il ruolo degli imprenditori che, da estorti, oggi diventano collusi. Le organizzazioni criminali dimostrano una notevole capacità di adattamento ai mutamenti economici. L’uso della tecnologia, in particolare sistemi di comunicazione crittografata e social media, è diventato fondamentale per le loro attività illecite”.
“La ‘ndrangheta è la forma di criminalità più radicata in Piemonte – ha proseguito – con forti legami nella sfera socio-economica e sinergie con altre organizzazioni criminali sul territorio, come dimostrano numerose sentenze e, tra le altre, l’inchiesta Minotauro. Proprio questa inchiesta ha dimostrato l’unitarietà del fenomeno ‘ndranghetista e la presenza di 9 locali, cioè gruppi mafiosi strutturati, con un’autonomia operativa dalla Calabria con cui permane un legame strutturale. Oggi il numero di locali è notevolmente cresciuto in Piemonte, in tutte le province, come dimostrano anche i numerosi provvedimenti interdettivi dal 2017 a oggi”.
Per quanto riguarda le altre organizzazioni, la mafia siciliana ha interessi nei settori dei trasporti e della ristorazione, ma in una posizione di basso profilo e talvolta ausiliaria o complementare alla ‘ndrangheta.
La criminalità straniera (albanese, romena, africana, cinese) è attiva nello spaccio, nella prostituzione e in altri reati, anche in questi casi talvolta in sinergia con la mafia calabrese.
Durante il dibattito sono intervenuti i consiglieri Roberto Ravello (Fdi), Gianna Pentenero, Nadia Conticelli, Domenico Ravetti, Rossi (Pd), Elena Rocchi (Lista Cirio), Pasquale Coluccio (M5s), che si sono focalizzati sui temi degli appalti, del narcotraffico e dello spaccio, e del ruolo delle istituzioni nel fronteggiare questi fenomeni. “Oggi la ‘ndrangheta è il broker mondiale del narcotraffico, specialmente cocaina, ed è più che mai fondamentale il ruolo delle istituzioni nella sensibilizzazione e nella formazione sugli strumenti di contrasto”, ha spiegato Pastore.
Il presidente Rossi ha concluso ricordando che “la sola repressione non basta. Per sconfiggere la ‘ndrangheta, che si dimostra essere resiliente e capace di diversificare il suo operato sul territorio, occorre mettere in campo azioni dal punto di vista educativo con politiche informative e formative dedicate ai giovani, agli imprenditori e agli amministratori pubblici”.
Il 18 gennaio scorso la Via del Tè ha celebrato l’apertura della sua nuova boutique nella suggestiva galleria Subalpina. Costruita nel 1873, dall’architetto Pietro Carrera e inaugurata l’anno successivo, la galleria è un esempio raffinato di architettura ottocentesca, ispirata ai passaggi parigini. Con una lunghezza di 50 metri, una copertura in vetro e ferro battuto e un’altezza che raggiunge i 18 metri, la galleria unisce eleganza storica e modernità, creando un ambiente perfetto per una boutique. Il nuovo punto vendita sostituisce la boutique di via Carlo Alberto, inaugurata nell’ottobre del 2016, con uno spazio più ampio e una maggiore offerta di prodotti. Il negozio è un piccolo gioiello, caldo e accogliente, grazie agli elementi iconici dei negozi La Via del Tè con un delicato arredamento in verde Caledon e la carta da parati della Camellia Sinensis, la pianta del tè, oltre a raffinati mobili in stile Liberty.
Il vero protagonista, tuttavia, è il prodotto. Le varie linee di tè, presentate in eleganti confezioni che si trasformano in veri e propri oggetti d’arredo, arricchiscono l’ambiente con il loro calore e la loro personalità. Nella boutique sarà possibile acquistare una vasta gamma di tè in lattina, filtri e sacchettini, oltre a confezioni regalo, accessori per la preparazione e tè sfuso in foglia intera.
Il concept del negozio è fortemente rappresentato da un fil rouge, fare cultura sul mondo del tè e trasmettere la passione per quella che è più di una semplice bevanda, un rituale, un’esperienza sensoriale sociale e intima, un alleato prezioso per il nostro benessere quotidiano.
Un elemento distintivo è la visione laterale, arricchita da un elegante rosone in vetro realizzato da un artigiano toscano, che riproduce la pianta del tè, l’aromatica, un angolo dedicato ai profumi, con flaconi in vetro contenenti essenze di tè. Un samovar è sempre pronto a offrire un tè di benvenuto a tutti i visitatori, mentre il servizio Take away consente di sorseggiare bevande, tè e tisane passeggiando.
La Via del Tè ha creato una miscela per omaggiare la galleria che la ospita, la miscela Liberty, ispirata al dolce tradizionale piemontese, il bunet al cioccolato . Un mix ricco di tè neri provenienti da India, KKenya e Sri Lanka, arricchiti di bucce di cacao, zucchero cristallizzato, mandorle e fiordaliso bianco, che rievoca il profumo avvolgente del dessert. La miscela sarà disponibile soltanto nello store di Torino sia per l’acquisto sia per l’assaggio.
La Via del Tè è nata a Firenze nel 1961 dall’intraprendenza di Alfredo Carrai che, affascinato dal mondo del tè, ha accettato di introdurre e divulgare il consumo e la cultura di questa antica bevanda, la più bevuta al mondo dopo l’acqua.
Mara Martellotta