Il Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) ha pubblicato le graduatorie di assegnazione del Fondo Italiano per la Scienza – FIS 2. Per i progetti dell’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica di Torino il finanziamento previsto è di 1.324.445,76 euro per attività di ricerca nel macrosettore ‘Physical Sciences and Engineering’.
Il FIS è pensato per ricercatori emergenti ed esperti sui principali ambiti di ricerca: dall’ingegneria alle scienze della vita. Nasce sul modello dell’European Research Council (ERC), il prestigioso programma comunitario dedicato alla ricerca di base valutando i ricercatori per l’eccellenza della loro attività.
“Non c’è futuro – ha dichiarato il Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini – se non c’è ricerca. È per questo che noi vogliamo e dobbiamo investire sulle nostre eccellenze. Vogliamo farlo con contributi stabili, che diano prospettive e certezza al lavoro dei nostri ricercatori. Questa assegnazione rappresenta un ulteriore passo nella strategia del Ministero per sostenere la ricerca e consolidare il ruolo delle università italiane come poli di eccellenza a livello internazionale”.
A livello nazionale, lo stanziamento totale è di 338 milioni di euro. Le proposte, giunte da 136 istituzioni del mondo accademico, sono state 2.289. Il Ministero ha già previsto, per il biennio 2024-2025, la terza edizione del bando FIS con una dotazione di 475 milioni, rafforzando così l’impegno a favore della ricerca di base.




LETTERE 




L’assetto strutturale di Torino è ormai gerarchico, esso rispecchia l’ordine sociale secondo cui il potere si acquisisce per nascita, come testimonia la corte nobiliare che si accerchia sempre più intorno alla figura del monarca. È opportuno tuttavia sottolineare come in realtà i sovrani non fossero dei veri “desposti”, essi a loro volta dovevano comunque sottostare alle leggi dello Stato, perseguendo l’alto e specifico obiettivo di amministrare la giustizia, perseguendo il difficile scopo di mantenere l’ordine sociale, anche tenendo in considerazione i principi divini.
Nello specifico, la Reggia di Venaria, tuttora considerata un capolavoro d’architettura, si presenta come un’imponente struttura circondata da ampi giardini, ricchi di aiuole, fiori, piante, vanta numerosi esempi d’arte barocca, quali la Sala di Diana, la Galleria Grande, la Cappella di Sant’Uberto, le Scuderie Juvarriane, la Fontana del Cervo e le numerose decorazioni presenti in tutta la struttura. L’edifico è parte del Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO dal 1997.
È sempre difficile tracciare un bilancio di un mandato sindacale. Nello specifico, della segreteria