ilTorinese

La giornata del benessere di Campo Canavese tra scienza e natura

Frazione Campo Canavese di Castellamonte (To)

29 settembre

Dopo il primo appuntamento, svoltosi a maggio, torna il 29 settembre, dalle 14, presso la frazione Campo Canavese di Castellamonte (To) “Un tuffo nel cuore”. Una giornata del benessere durante la quale scienza e natura si incontrano sulle colline della Valle Sacra.

I partecipanti verranno in22trodotti a semplici tecniche di respirazione per ridurre lo stress, migliorare la salute2222, rinforzare il sistema immunitario e vivere una vita più felice ed equilibrata.

L’iniziativa, adatta a tutti, organizzata dall’associazione “FuoriRotta”, è tenuta da Irene Viglia Atton, insegnate certificata per l’istituto “HearthMath”, attiva a livello internazionale!

La giornata, realizzata con il patrocinio del Comune di Castellamonte, prenderà il via alle 14 dal salone dell’Associazione Sportiva Dilettantistica di Campo, presso il campo sportivo. La prima sessione informativa durerà fino alle 15.30.

Dopo la pausa caffè, dalle 15.45 alle 18.30, avrà luogo la sessione pratica delle tecniche “HearthMath” durante una facile passeggiata nei boschi e con la supervisione di Irene Viglia Atton. Al momento dell’iscrizione è di fondamentale importanza segnalare eventuali problemi di mobilità.

Un momento conviviale preparato dall’Aps Tacabanda concluderà la giornata.

La partecipazione alla giornata ha un costo di 40 euro

La prenotazione dovrà pervenire ai numeri 392 .3101911 oppure 340.1225157 oppure consultando il sito http://www.ireneviglia.com/event-details/untuffonelcuore

Peter Greenaway al Museo Nazionale del Cinema di Torino

 

 

Lunedì 23 settembre 2024, alle 20.30, al Cinema Massimo, verrà presentato il libro “100 disegni della Mole” e il volume “Greenaway – morte e decomposizione del cinema” di Stefano Bessoni. A seguire la proiezione del film “L’alfabeto” di Peter Greenaway di Saskia Boddeke. Martedì 24 settembre 2024, alle 18.30, il Museo Nazionale del Cinema darà vita a una live performance con il regista e la consegna del premio “Stella della Mole”. Il Museo Nazionale del Cinema di Torino celebra il genio creativo dell’artista britannico Peter Greenaway, considerato uno dei più grandi registi sperimentali viventi al mondo. Greenaway è autore di film magistrali, quali “I misteri del giardino di Compton House” del 1982, “Il cuoco, il ladro, sua moglie e l’amante” del 1989, “L’ultima tempesta” del 1991 e la trilogia de “Le valigie di Tulse Luper”; mostra un preponderante interesse per l’arte pittorica che trasporta nei suoi lavori, sempre caratterizzati da immagini forti e tematiche estreme. Con il suo stile inconfondibile e la sua capacità di reinventare il linguaggio cinematografico, Greenway propone una importante riflessione sul ruolo dell’arte visiva nel cinema contemporaneo, molto più importante dell’intreccio narrativo e della spettacolarità.

“In che modo la Mole Antonelliana echeggia il cinema, se pensiamo che l’edificio venne terminato nel 1939 in Italia, sette anni prima che il cinema fosse inventato in Francia nel 1895 – racconta Peter Greenaway – l’architettura è esotica e bizzarra, difficilmente definibile come convenzionale, ma che vale la pena proteggere. Stranamente una struttura per tutte le stagioni, un po’ come il cinema stessa, e forse vi è una corrispondenza. L’edificio è molto visibile e rappresentativo per Torino, come la Tour Eiffel lo è per Parigi, e altrettanto liberamente interpretabile. Si diceva che tutto esistesse solo per essere messo in un libro. Ora possiamo dire che tutto esiste per essere messo in un film, e poiché sembra che il cinema stia morendo, un giorno si dirà che tutto esiste per essere messo in un museo del cinema”.

“Sono passati quasi trent’anni da quando Peter Greenaway è entrato nella Mole Antonelliana – sottolinea Enzo Ghigo, Presidente del Museo Nazionale del Cinema – in questi decenni il monumento simbolo di Torino è diventato uno dei musei più importanti al mondo, è stato visitato da milioni di persone e ha ospitato molte delle star più importante del cinema. Il ricordo della Mole è rimasto vivido nel cuore e nella mente di Greenaway, al punto da diventare quasi un’ossessione, tanto da raccontarla e disegnarla con una penna e una matita su quello che aveva sottomano: ritagli di giornale, di libri, filtri di caffè. Il grande regista britannico ha plasmato cento variazioni del capolavoro di Alessandro Antonelli, e abbiamo ritenuto fondamentale vivere la sua arte sia con una live performance sia con la stampa di un volume che racconta le cento anime della Mole Antonelliana”.

Martedì 24 settembre, alle ore 18.30, avverrà la consegna del premio “Stella della Mole”, il riconoscimento che viene assegnato a figure di spicco del cinema internazionale, che con la loro arte hanno dato contributi significativi al mondo del cinema. A seguire, Peter e Pip Greenaway saranno i protagonisti di una live performance che include il reading di una selezione di trenta racconti brevi scritti da Greenway, e mai pubblicati, raccolti nel libro “He read deep into the night”. Di lunghezza variabile tra le due e le venti righe, sarà l’occasione per ripercorrere il rapporto tra l’ambito letterario e la narrazione cinematografica. Seguirà la proiezione del cortometraggio “The missing Nail”, progetto dedicato all’Ultima Cena di Leonardo, un’opera multimediale unica e capace di fondere narrazione, docufilm e musica per svelare misteri irrisolti aperti da anni. Verrà presentato in anteprima mondiale il volume “100 disegni della Mole”, a cura di Domenico De Gaetano, lunedì 23 settembre alle 20.30 presso il Cinema Massimo. Il volume è edito da Silvana Editoriale. La serata sarà anche l’occasione per presentare il volume “Greenaway- morte e decomposizione del cinema” di Stefano Bessoni, realizzato e pubblicato da Bakemono Lab in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema, che lui stesso definisce “un quaderno di appunti, riflessioni e illustrazioni su Peter Greenaway, colui che mi ha fatto capire che un film non è che un contenitore illimitato in cui inserire concetti, teorie e ossessioni”. A seguire, Greenaway e Saskia Boddeke introdurranno la proiezione di “The Greenaway Alphabet”, di Saskia Boddeke, moglie del regista e artista innovativa visiva e multimediale che in questo documentario racconta il marito in maniera ironica e sperimentale, seguendo un alfabeto filmico, poetico e surreale. Le tematiche care al regista vengono sviluppate attraverso uno scambio generazionale con la figlia Pip.

 

Mara Martellotta

La vita alla corte di Napoleone alla Palazzina di Caccia di Stupinigi

Domenica 15 settembre

Stupinigi con Saint Cloud, tra le residenze più amate da Napoleone e dalla sua famiglia. In occasione del ritorno alla Palazzina di Caccia della carrozza di Napoleone restaurata, è in programma domenica 15 settembre un viaggio nel periodo napoleonico per “Life, istantanee di vita di corte”, l’evento di Living History che rievoca la vita quotidiana di un momento storico particolare, dando la possibilità ai visitatori di assistere ad uno spaccato di vita ricostruito il più fedelmente possibile.

Il capolavoro di Filippo Juvarra, voluto dai Savoia, è stato il luogo di svago della corte imperiale e, sebbene per un tempo brevissimo, di Paolina Borghese Bonaparte, la bella e irrequieta sorella di Napoleone, venuta a Torino con il marito, il principe Camillo, governatore del Piemonte.

Dopo 200 anni, tornano personaggi e simboli che hanno popolato la Palazzina di Stupinigi, quando era residenza ufficiale di Napoleone con dame vestite di impalpabili sete, preziosi gioielli e prestanti ufficiali a mostrare il gusto e la raffinatezza della corte imperiale.

INFO

Palazzina di Caccia di Stupinigi

Piazza Principe Amedeo 7, Stupinigi – Nichelino (TO)

Domenica 15 settembre 2024

Life, istantanee di vita di corte

L’evento è in programma tutto il giorno. Alle ore 15.45 visita Focus sul tema, in cui interagire con i figuranti

Costo della visita: 5 euro + biglietto di ingresso

Biglietto di ingresso: intero 12 euro; ridotto 8 euro

Gratuito: minori di 6 anni e possessori di Abbonamento Musei Torino Piemonte e Royal Card

Info: 011 6200634 stupinigi@biglietteria.ordinemauriziano.it

www.ordinemauriziano.it

Giorni e orari di apertura Palazzina di Caccia di Stupinigi: da martedì a venerdì 10-17,30 (ultimo ingresso ore 17); sabato, domenica e festivi 10-18,30 (ultimo ingresso ore 18).

La cultura lucana nel mondo: storie di uomini, donne e territorio

Dopo New York, Buenos Aires e Montevideo, la mostra internazionale “Basilicatë, una celebrazione della cultura lucana nel mondo” approda per due settimane a Torino. Dal 16 al 30 settembre 2024 è infatti ospitata negli spazi espositivi del Polo del ‘900 (Palazzo San Celso, corso Valdocco 4/a) e può essere visitata dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle 18.

La mostra Basilicatë è parte di un progetto sulla cultura lucana nel mondo con focus sull’ Argentina, gli Stati Uniti d’America e l’Uruguay. Promosso dalla Federazione dei Circoli e Associazioni dei Lucani in Piemonte, con il sostegno della Regione Basilicata e il coordinamento scientifico del Centro dei Lucani nel Mondo Nino Calice della Regione Basilicata, tra il 2023 e il 2024 ha documentato l’integrazione della cultura lucana nei Paesi che hanno accolto gli emigrati lucani oltreoceano. Alla realizzazione del progetto hanno collaborato le comunità lucane di New York, Buenos Aires e Montevideo, producendo un autoritratto collettivo dei lucani all’estero.

Oltre alle quattro mostre internazionali allestite a New York, Buenos Aires, Montevideo e Torino, nell’ambito dell’iniziativa sono stati organizzati convegni, laboratori in Italia e nel mondo e realizzata una pubblicazione di approfondimento in tre lingue che sarà presentata a Genova, al Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana, il prossimo 9 ottobre insieme al racconto del viaggio di Basilicatë. Il nome del progetto Basilicatë, trasformando il nome della Regione in un plurale con la dieresi Ë del dialetto, esprime le variazioni che si producono nella tradizione culturale ad opera dei migranti (tradizione intesa nella duplice accezione etimologica latina di “trasmissione” e “tradimento”). Tali variazioni continuano a mantenere una riconoscibilità dei modelli d’origine, ma inevitabilmente, in ragione degli scambi con le culture dei luoghi d’approdo, moltiplicano le forme della stessa identità culturale. Non solo una Basilicata, dunque, ma tante quante sono le forme con cui viene celebrata nel mondo.

La cura del progetto è stata affidata dalla Federazione dei Circoli e Associazioni dei Lucani in Piemonte al gruppo di ricerca Architecture of Shame che si avvale del supporto per l’immagine coordinata della società di comunicazione Ego 55 e di numerose collaborazioni di studiosi, attivisti, registi e professionisti lucani e internazionali. Il processo di ricerca ha previsto una serie di attività performative e di dialogo costruite su quattro temi focali che descrivono le caratteristiche della cultura lucana all’estero: il linguaggio, la cucina e la gestualità, gli spazi domestici e i riti religiosi nello spazio pubblico.

Lo scopo ultimo di Basilicatë è quello di realizzare un autoritratto collettivo che possa essere un documento sul dialogo fra la cultura della comunità lucana e quella dei Paesi che l’hanno accolta. I lavori oggetto della mostra saranno acquisiti dal Centro dei Lucani nel Mondo Nino Calice di Lagopesole / Museo dell’Emigrazione Lucana con sede in Basilicata, dove diventeranno materiali a disposizione di ricercatori e appassionati della cultura del territorio.

Il progetto Basilicatë rinvigorisce infine la rete internazionale di comunità lucane nel mondo, molte delle quali particolarmente attive nella diffusione della cultura e dei valori della Basilicata. Attraverso il metodo di Basilicatë i legami esistenti vengono valorizzati in virtù della loro “attualità”, della capacità di evolversi e dialogare, nella convinzione che cultura e tradizioni sono riferimenti dinamici e soggetti vivi. I lucani del mondo hanno desiderio che si parli di loro e non solo dei loro nonni. Esigenza valida anche in Basilicata, dov’è utile sapere che una Regione, seppur così piccola e scarsamente popolata abbia un’influenza culturale molto più grande di quanto non si immagini. Nel filo che si sta intrecciando grazie a Basilicatë corre un legame emozionante, utile alla narrazione generale dell’emigrazione italiana e alla diffusione dell’accoglienza come valore d’evoluzione e di pace.

Basilicata, Terra e Visione: la Regione Basilicata propone due giorni di talk, masterclass ed eventi a Mercato Centrale Torino

Il 14 e il 15 settembre la Regione Basilicata e i suoi GAL – Gruppi di Azione Locale – portano a Mercato Centrale Torino, pochi giorni prima di Terra Madre Salone del Gusto, un evento culturale dedicato al racconto di un territorio unico, della sua cultura e delle sue eccellenze, inserito nel palinsesto degli eventi “Road to Terra Madre”.

Sarà un momento di scoperta di una terra meravigliosa e ricca, ma soprattutto di riflessione su un modello antico che si fa sempre più contemporaneo per la sua naturale capacità di inserirsi nelle questioni di attualità.

Una due giorni di talk, masterclass, concerti ed eventi con la Regione Basilicata tra identità rurale e contemporaneità – aspettando Terra Madre.

 

Domenica 15 settembre al Mercato centrale

ore 11:00 – in Spazio Fare
Talk ” Matera, dalla vergogna all’orgoglio. Una straordinaria storia di successo

 

con il benvenuto di Alberto Cirio (Presidente della Giunta Regionale Piemonte) e la partecipazione di Carmine Cicala (Assessore all’Agricoltura Regione Basilicata), Angelo Zizzamia (Gal Start 2020), Pietro Laureano (Architetto, Urbanista e consulente UNESCO per gli ecosistemi in pericolo), Salvatore Adduce (già Sindaco di Matera), Raffaello De Ruggieri (già Sindaco di Matera), Paolo Verri (Direttore della Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, già Direttore della Fondazione Matera Capitale)

Con la partecipazione straordinaria di Franco Arminio (poeta e paesologo)

Conduce Anna Prandoni (Direttore de Linkiesta Gastronomika)

 

 

Protezione Civile Days 

Anpas Comitato Regionale del Piemonte annuncia l’evento Protezione Civile Days che si svolge dal 13 al 15 settembre 2024 presso il campo di Protezione Civile che verrà allestito al Foro Boario di Saluzzo (Cn). Il campo sarà gestito dalla Sala operativa regionale di Protezione Civile Anpas che si è occupata anche dell’organizzazione generale dell’evento.

L’iniziativa Protezione Civile Days prevede sei stage formativi rivolti a volontarie e ai volontari, oltre a dirigenti delle associazioni Anpas del Piemonte. Il 14 settembre saranno presenti, tra gli altri, autorità di Protezione Civile regionali e nazionali.

I corsi di protezione civile, della durata variabile dalle quattro alle otto ore, si svolgeranno nella giornata del 14 settembre e sono pensati per far fronte a eventuali attivazioni da parte delle istituzioni e a garantire un corretto intervento in caso di emergenza.

I diversi stage formativi riguarderanno molteplici ambiti quali la conoscenza complessiva del Sistema di Protezione Civile anche in termini di cultura della prevenzione e della sicurezza; il montaggio e lo smontaggio delle tende geodetiche, strutture autoportanti usate per le attività ludico-ricreative in ambito dell’accoglienza di categorie fragili; l’impiego di attrezzature per le emergenze idrogeologiche, il sistema radio e la geolocalizzazione e trasmissione dati a livello nazionale; la logistica, per acquisire la capacità di organizzare, realizzare e seguire le fasi di allestimento delle strutture campali; e il corso Essere Anpas con la finalità di radicare e ampliare ulteriormente l’identità, i valori, la coesione e lo sviluppo del movimento Anpas.

Sono previsti inoltre un talk sulle evoluzioni e i cambiamenti del Servizio nazionale di Protezione Civile e l’incontro con la Direzione regionale Anpas sui nuovi progetti e le iniziative che coinvolgeranno le Pubbliche Assistenze piemontesi.

I corsi sono riservati al personale delle associazioni Anpas del Piemonte e per accedervi è necessario aver completato il corso per Operatore Colonna Nazionale oppure avere seguito il corso di formazione a distanza Anpas sulla sicurezza (legge 81/2008).

Vincenzo Sciortino, presidente di Anpas Piemonte: «Le Giornate di Protezione Civile rappresentano un momento fondamentale per il nostro movimento. Dal 13 al 15 settembre, a Saluzzo, metteremo in campo non solo la nostra esperienza e professionalità, ma anche l’impegno costante di Anpas nel formare volontarie e volontari capaci di rispondere alle esigenze delle comunità in situazioni di emergenza. Il nostro obiettivo è chiaro: rafforzare ulteriormente la preparazione e la collaborazione tra tutte le associazioni Anpas del Piemonte per garantire un intervento tempestivo e qualificato, nel rispetto dei valori di solidarietà e servizio che ci contraddistinguono. Attraverso stage formativi specifici, e grazie al confronto diretto con le autorità di Protezione Civile, costruiremo una rete ancora più solida per far fronte alle sfide future.

Siamo fieri di poter contare su un movimento composto da migliaia di volontari, pronti a intervenire in ogni situazione e a mettersi in gioco con competenza e passione. Un ringraziamento va a tutte le persone coinvolte nell’organizzazione di questo evento che testimonia ancora una volta la capacità di Anpas di essere un punto di riferimento nel panorama della Protezione Civile. Sono certo che questa iniziativa sarà una grande occasione per crescere insieme e per dimostrare, ancora una volta, la forza del nostro volontariato».

 

Lorenzo Martino, responsabile Protezione Civile Anpas Piemonte: «Gli stage formativi in programma a Saluzzo hanno la finalità di preparare i volontari e le volontarie sia sull’utilizzo pratico delle attrezzature e apparecchiature, nonché sul montaggio e smontaggio di tende e strutture di Protezione Civile, sia sulle procedure di emergenza e catena di comando, affinché siano pronti a intervenire correttamente e con competenza in caso di attivazione».

 

Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) Comitato Regionale Piemonte rappresenta 80 associazioni di volontariato con 15 sezioni distaccate, 10.658 volontari (di cui 4.254 donne), 5.498 soci, 698 dipendenti, di cui 81 amministrativi che, con 460 autoambulanze, 249 automezzi per il trasporto disabili, 266 automezzi per il trasporto persone e di protezione civile e 2 imbarcazioni, svolgono annualmente 586.458 servizi con una percorrenza complessiva di 19.532.181 chilometri.

La violenza sulle donne è un’offesa per tutti

Un concorso rivolte alle scuole e un “reading” fra parole e musica sono le nuove iniziative proposte da “SOS donna”, progetto che aiuta le vittime di violenza, diffonde informazioni sui servizi attivi nell’astigiano e sensibilizza i giovani per una cultura del rispetto.

Le due attività, che sono state presentate nella Sala Mattoni della Banca di Asti dall’associazione Mani Colorate, curatrice del progetto, sono sostenute dalla Consulta delle Elette del Consiglio regionale e dalla Banca di Asti, con la collaborazione dell’Asl AT e del Comune di Moncalvo.

C’è tempo fino al 30 settembre per aderire a “Chiedi aiuto!”, concorso rivolto alle scuole (secondarie di primo e secondo grado di Asti e provincia) che propone agli studenti di ideare uno spot per pubblicizzare i numeri di emergenza 112 e 1522. Termine per la consegna degli spot il 30 novembre. Il regolamento è indicato sul sito www.sos-donna.it

“Quello che la voce non dice, urla nell’anima”, è invece il titolo del reading di parole e musica ideato dall’attrice Federica Tripodi, che sarà in scena con la musicista polistrumentista Monica Lo Grasso per proporre una narrazione potente e un messaggio inequivocabile: uscire dalla violenza si può. Due le date dello spettacolo: il 25 novembre ad Asti, alle 12, nella piazza interna dell’ospedale Cardinal Massaia per un appuntamento riservato alle scuole e il 1° dicembre alle 17 al teatro comunale di Moncalvo con ingresso libero per tutti.

“SOS donna è un progetto dal doppio valore: da un lato fa conoscere i servizi del territorio astigiano che aiutano le vittime di violenza, dall’altro entra nelle scuole per far crescere tra i giovani la cultura del rispetto e contrastare gli stereotipi”, dichiara Fabio Carosso, consigliere regionale segretario. “Apprezzabile lo sforzo di promuovere, ogni anno, nuove e originali iniziative (i questionari per i giovani, la mostra sugli uomini maltrattanti, la pubblicazione di un libro e adesso il concorso sugli spot e il reading) per allargare la tematica della violenza di genere a una platea sempre più vasta. Ne sono testimoni i dati: oltre 22mila studenti coinvolti e mediamente oltre 50 mila pagine visitate, ogni anno, del sito web sos-donna.it.  Arrivati a questo punto, e guardando al futuro, il nuovo obiettivo da porsi potrebbe essere quello pensato inizialmente e poi bloccato dal Covid: estendere il progetto di “SOS donna” anche ad altre città capoluogo del Piemonte”.

“La violenza contro le donne è una vera e propria piaga sociale che affonda le sue radici in una cultura di disparità tra generi e di discriminazione”, afferma Valentina Cera, consigliera regionale segretaria, delegata alla Consulta delle Elette. “Lottare contro questa cultura è un dovere per tutte le istituzioni e per la società tutta. Questi progetti indicano la via da intraprendere per contrastare la cultura patriarcale che sta alla base della violenza di genere, coinvolgendo le giovani generazioni in fondamentali percorsi di informazione e formazione. L’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale e la Consulta delle Elette sono accanto a chi, come “SOS donna”, quotidianamente porta avanti questa battaglia di civiltà che contrasta la violenza. C’è una rivoluzione culturale da fare che parla di parità e giustizia e che possiamo fare solo insieme”.

In Piemonte le imprese artigiane gestite da stranieri sono il 20% del totale

Dibattito “ius scholae”, intervengono gli artigiani 

Dino De Santis (Presidente di Confartigianato Imprese Torino): “le imprese hanno un’emergenza, che è quella della manodopera e, allo stato attuale, possiamo solo confidare nel lavoro degli stranieri”

 

 

 

“Non è nostro compito entrare nel dibattito politico, ma siamo lieti che l’argomento sia emerso recentemente, perché le imprese hanno un’emergenza, che è quella della manodopera e, allo stato attuale, possiamo confidare principalmente nel lavoro degli stranieri”.

“Da un lato c’è la necessità dell’occupazione garantita agli immigrati regolari, dall’altro lato vi è la difficoltà della convivenza tra popolazioni molto diverse tra loro. È chiaro che la questione va affrontata non solo a livello nazionale, ma europeo e non solo sul piano dei flussi – avverte De Santis–. Sul piano prettamente italiano invece è a nostro avviso necessario trovare una mediazione tra partiti politici, forze sociali, corpi intermedi per trovare soluzioni realistiche in grado di dare risposte positive tanto a chi chiede gli immigrati nei luoghi di lavoro, quanto a chi chiede maggiori tutele e diritti, ordine e sicurezza sul territorio”.

“Il tema dell’immigrazione va affrontato non in modo settoriale, ma con un ragionamento ad ampio respiro. La scolarizzazione con l’educazione civica è strategica per chi vive in Italia. La comunicazione, la conoscenza della lingua, della nostra cultura, ma soprattutto dei doveri e dei diritti sono fondamentali per mettere le basi per una vera inclusione – sottolinea De Santis – Non si può pensare di risolvere il problema della manodopera sfruttando il bisogno delle persone o delle aziende. Le aziende chiedono personale qualificato o da formare, da far crescere e soprattutto che sia inserito e accolto nel team in cui opera e nella società in cui vive. Noi vogliamo offrire a tutti, senza esclusione, le stesse opportunità, offrendo uguali trattamenti economici, trasmettendo il nostro sapere artigiano. Prova ne sia il fatto che in Piemonte le imprese artigiane gestite da stranieri sono 23.343 e rappresentano il 20% del totale delle imprese. Molti di questi imprenditori prima erano dipendenti”.

Nel 2024 la domanda di lavoro per gli stranieri è risultato in crescita, segno evidente che mancano lavoratori italiani. “Non credo sia dovuto al fatto che gli italiani si rifiutino di prestare la loro opera in alcuni settori o in lavori cosiddetti “usuranti” – spiega De Santis –. Ritengo sia più un problema demografico e sociale. L’allungamento dell’aspettativa di vita e l’invecchiamento della popolazione, la bassa natalità, l’immigrazione, sono problematiche che stanno mettendo a dura prova il sistema del welfare e stanno contribuendo ad una crisi insostenibile dello Stato sociale”.

“Per affrontare questi temi – conclude De Santis – dobbiamo colmare il gap e l’unico elemento risolutivo che abbiamo sono gli stranieri. E se agevoliamo la loro capacità di integrazione e di inclusione attraverso un processo che consenta loro di ottenere la cittadinanza attraverso un percorso scolastico e formativo, forse abbiamo trovato una chiave di svolta.”

Giachino: “Caos traffico e sciopero dei mezzi pubblici: lo avevo segnalato al sindaco”

Caro Sindaco se lo sciopero dei mezzi pubblici fosse stato rinviato non avremmo avuti i disagi di oggi, subiti dalla cittadinanza 
 
Amministrare bene  è anche prevenire ingorghi del traffico e disservizi per la Comunità. Martedì, cioè per tempo, avevo chiesto che il Sindaco chiedesse il rinvio dello sciopero dei mezzi pubblici previsto per oggi. Purtroppo l’odierno sciopero dei mezzi pubblici ha appesantito i disagi creati dal grande traffico generato dalla prima giornata del Salone dell’auto apertosi oggi nella nostra Città. Chi chiederà scusa dei disagi di oggi? Per sovrappiù, avendo personalmente visto i grandi Saloni dell’Auto degli anni 70,  quando arrivavano visitatori da tutto il mondo, e non solo dal Piemonte, la gente allora non riempiva tanto le strade ma alberghi, ristoranti, bar e negozi.
 
Mino GIACHINO 

Auto in fiamme in corso Spezia

Nel pomeriggio di oggi una vettura si è incendiata in corso Spezia di fronte all’ex supermercato Carrefour. Sul posto i vigili del fuoco e la polizia.