ilTorinese

Il Toro in visita ai pazienti di Casa Ugi e del Regina Margherita

Nel pomeriggio di ieri una nutrita delegazione composta da calciatori e da membri dello staff del Torino Football Club ha fatto visita ai pazienti di Casa UGI e dell’ospedale Infantile Regina Margherita di Torino. Il gruppo che ha visitato Casa UGI ha giocato con grande entusiasmo con i bambini. La rappresentanza del Club che ha fatto visita all’ospedale Regina Margherita è stata accompagnata dalla professoressa Franca Fagioli nei reparti di Oncoematologia pediatrica, Centro Trapianti e Hospice Isola di Margherita. I calciatori granata hanno distribuito sorrisi e regali ad ogni paziente ricoverato. Un pomeriggio natalizio particolare che verrà ricordato dai bambini e dai ragazzi desiderosi soltanto di vivere momenti di leggerezza, spensieratezza e coinvolgimento, malgrado il periodo di sofferenza e grande incertezza che stanno vivendo.

La genialità senza tempo di Walt Disney

La mattina del 15 dicembre 1966, dieci giorni dopo il suo sessantacinquesimo compleanno, moriva Walter Elias Disney Junior.

Era l’uomo dei sogni, l’artista visionario che tutto il mondo conobbe con il nome di Walt Disney, il papà di Topolino e di tanti altri personaggi. Disney amava dire che “l’unico modo per iniziare a fare qualcosa è smettere di parlare e iniziare a fare”. Infaticabile, quarto dei cinque figli di Elias Disney e Flora Call, nato a Chicago ai primi di dicembre del 1901, agli albori del secolo breve applicò questa massima alle sue scelte. L’infanzia fu all’insegna dei trasferimenti con il duro lavoro nei campi del Missouri con il successivo approdo a Kansas City, dove aiutò il padre a consegnare i giornali per poi partecipare a sedici anni (falsificando la data di nascita sul passaporto) alla Grande Guerra come autista volontario di ambulanze della Croce Rossa statunitense in Francia. Al ritorno a Kansas City s’impegnò negli studi d’animazione, realizzando cortometraggi come Il Paese delle Meraviglie di Alice (Alice’s Wonderland). Disney nel 1923 partì alla volta della California con quaranta dollari in tasca, diventando in breve tempo imprenditore, produttore cinematografico, regista e animatore. Con Ubbe Ert Iwerks, bravissimo e straordinario disegnatore, iniziò i primi esperimenti e intuì che, se fosse riuscito a far muovere quei disegni inanimati, avrebbe rivoluzionato il mondo del disegno. Il nome di Walt Disney iniziò a farsi sempre più noto, ma ciò che lo rese davvero celebre, prima negli Stati Uniti e poi in tutto il mondo, fu la creazione delle piccole serie animate dove il protagonista era il coniglio Oswald. Il personaggio, inventato nel 1927,  diventò ben presto un’icona e il suo creatore riuscì a costituire la prima azienda col suo nome: la Walt Disney Company. Narrano le leggende che tutto prese avvio durante un viaggio in treno quando Walt Disney iniziò a disegnare uno schizzo di Oswald, cercando di semplificarne i tratti. La modifica più evidente era quella delle orecchie, che da lunghe diventarono piatte e tonde, decisamente più simili a quelle di un topo. Da quegli schizzi prese forma Mortimer Mouse, il personaggio che mandò in pensione Oswald. Tuttavia la compagnia decise di cambiarne il nome in Mickey Mouse. Ecco quindi Topolino, protagonista del primo film animato sonoro Steamboat Willie, con il famoso topo alla guida di un battello a vapore fluviale. Il cortometraggio ottenne un successo planetario che crebbe a dismisura quando arrivarono anche gli altri protagonisti: Paperino, Pluto, la fidanzata Minnie, Pippo e tutti i personaggi che hanno accompagnato la nostra infanzia.  “If you can dream it, you can do it”, amava ripetere Disney : ”se puoi sognarlo, puoi farlo”. Così nacque l’impero della fantasia e dell’immaginazione: non solo film e fumetti, parchi a tema e prodotti di consumo, ma anche media e spettacolo. Basti pensare al gruppo televisivo Disney-ABC, ai canali sportivi ESPN o agli studios d’animazione della Pixar. Già dal suo primo lungometraggio del 1937, Biancaneve e i sette nani (il primo film d’animazione prodotto in America, il primo ad essere stato prodotto completamente a colori), il mondo intero aveva intuito di aver a che fare con un genio sognatore. Non a caso, il giorno della sua scomparsa, l’allora governatore della California e futuro presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan, in sette parole, diede voce al pensiero di tanti: “Da oggi il mondo è più povero”.

Marco Travaglini

Dalla Regione 5 milioni per le competenze del personale occupato

Per L’assessore Chiorino “La sfida delle competenze è di fondamentale importanza per favorire la competitività delle imprese”. Per l’assessore Tronzano:” aiutiamo il sistema imprenditoriale a essere di alto profilo e competitivo “.

 

La Giunta regionale ha approvato nella seduta di lunedì, 18 dicembre, una delibera che consentirà di rafforzare le competenze del personale occupato utilizzando le opportunità dei fondi Pr Fesr 2021/2027.

 

La Misura, che incrementa il panorama di opportunità messo a disposizione delle imprese da parte della Regione Piemonte, mira a supportare l’ampliamento delle capacità e delle competenze interne delle mPMI (micro, piccole e medie imprese), attraverso quei percorsi formativi che si inseriscono nell’ambito di progetti di sviluppo aziendale e connessi ad attività di RSI (responsabilità sociale d’impresa). Per “percorso formativo” si intende il raggiungimento di servizi qualificati e specialistici in grado di rafforzare le proprie competenze, oggetto della domanda di agevolazione, a supporto del progetto di sviluppo aziendale. Per “progetto di sviluppo aziendale” si intende il piano che l’impresa ha intrapreso e che comprende lo sviluppo o l’integrazione di tecnologie, soluzioni, prodotti o processi innovativi (attività di RSI).

 

La Misura sostiene le azioni regionali a supporto della formazione per occupati, con particolare riferimento alle Academy di filiera, che coinvolgono direttamente le imprese nel sistema formativo stabilendo un raccordo organico e continuo tra lavoro e formazione, e all’apprendistato per l’alta formazione e ricerca, che consente ai giovani fino al compimento dei 30 anni di accedere al mondo del lavoro e nel contempo di svolgere attività di ricerca o conseguire un titolo di studio terziario accademico o non accademico.

 

“La sfida delle competenze è di fondamentale importanza per favorire la competitività delle imprese e garantire la crescita di un’occupazione stabile e qualificata. Saranno a disposizione maggiori risorse per rafforzare le Academy delle filiere Tessile, Green Jobs e Automotive, già avviate con ottimi risultati, e altre nove Academy di filiera a regime nel 2024. E per valorizzare il sistema dell’apprendistato duale di alta formazione e di ricerca, che offre la possibilità alle imprese di assumere un giovane già inserito in un percorso di alta formazione o di Istruzione Tecnica Superiore. Due modelli formativi con cui stiamo costruendo un futuro certo per i nostri giovani. E per garantire competenze specializzate ai nostri lavoratori e al sistema produttivo che diventano imprescindibili per la crescita dell’Italia” dichiara l’Assessore a Lavoro, Istruzione e Merito e Formazione Professionale, Elena Chiorino.

 

Nelle molteplici visite alle aziende che ho realizzato sul territorio piemontese – conferma l’Assessore alle attività produttive Andrea Tronzano – uno degli elementi che mi sottopongono spesso gli imprenditori è la ricerca di personale competente e qualificato. Compito di un’amministrazione, e la nostra Regione ha investito parecchio in questo settore, è stato quello di lavorare per rafforzare le competenze e i modelli formativi; così facendo – continua l’assessore Tronzano – aiutiamo il sistema imprenditoriale a essere di alto profilo e competitivo”.    

 

Le risorse messe a disposizione a favore dei soggetti che presenteranno la domanda: mPMI, comprese le start up innovative, con sede operativa/produttiva in Piemonte, sono 5 milioni di euro. L’agevolazione è concessa nella forma di contributo a fondo perduto con un’intensità di aiuto variabile tra il 60% e l’80% dei costi ammissibili, in ragione della dimensione dell’impresa.

 

Le attività potranno essere erogate dai seguenti soggetti: Università, istituti di ricerca, centri di competenza e di trasferimento tecnologico rientranti nella definizione di Organismi di Ricerca; enti e società di formazione accreditati presso i sistemi regionali per la formazione professionale o in possesso di certificazione ISO 9001 EA37, operanti nel settore da almeno 5 anni;  incubatori certificati iscritti alla sezione speciale del registro delle imprese presso le Camere di Commercio, Industria, Artigianato, Agricoltura, ex art. 25 D.L. 179/2012; altri centri di competenza ad elevata specializzazione quali ad esempio i Competence Center di cui al Piano nazionale Industria 4.0.

 

I soggetti erogatori dovranno inoltre aver realizzato nel triennio precedente almeno tre servizi analoghi a quelli oggetto di agevolazione. Le proposte progettuali dovranno essere comprese tra un minimo € 5.000,00, massimo € 70.000,00. Durata: da 6 fino a 24 mesi (36 nel caso di Dottorato Industriale).

 

 

Addio al decano dei costruttori, protagonista dell’edilizia

La sua impresa in tanti anni ha costruito decine di edifici a Cuneo. È morto il geometra Bruno Artusio, aveva 94 anni. Trasferitosi Isola d’Asti, divento geometra, negli anni ’50 insieme ai fratelli Adolfo e Franco ha fondato la Artusio Costruzioni. Nella sua lunga carriera è stato anche presidente di Ance Cuneo, vice presidente della Cassa rurale e artigiana di Boves e consigliere comunale a Cuneo per il partito Liberale. Era vedovo della moglie Marisa Giraudo e lascia i figli Riccardo, Paola e Roberto, nipoti e pronipoti.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Trasporti, Avetta (Pd): Nel Canavese la Lega sta con Cirio?”

«Chiudere il deposito GTT di Pont Canavese significa negare un’importante opportunità alle nostre valli. E questo è solo l’ultimo segnale della grave difficoltà in cui la Giunta Cirio sta abbandonando il trasporto pubblico locale. Registriamo con piacere che a denunciare tali criticità ci sia anche una forza politica come la Lega che governa la Regione Piemonte con il gruppo più grande, ben 23 consiglieri regionali. Preferiremmo che una forza di governo di queste dimensioni non si limitasse a constatare i problemi, bensì contribuisse a risolverli garantendo a bilancio le risorse necessarie per evitare le chiusure come quella di Pont Canavese. Invece, i territori montani, i lavoratori e i pendolari pagano il conto di una situazione che è causata dai tagli della Giunta Cirio, che costringono le aziende, a cominciare dalla Gtt, a ribaltare questa carenza di risorse sulla gestione. Ed è solo grazie all’impegno dei sindacati se si è pervenuti ad un accordo che garantisce quantomeno ai dipendenti costretti a spostarsi da Pont a Ivrea o Rivarolo di avere pagata la trasferta. Insomma, con buona pace dei proclami di Cirio e della Lega a difesa delle popolazioni alpine, la Giunta regionale taglia, i territori montani vengono penalizzati e gli utenti della linea Pont-Rivarolo-Chieri subiscono disservizi, disagi, ritardi. Fa piacere che anche la Lega abbia finalmente aperto gli occhi su quanto da tempo il Pd, i sindacati e i comitati di pendolari denunciano e segnalano. Ma, o si sta con Cirio e si assume le responsabilità di ciò che non va, o si fa opposizione».

 

Alberto AVETTA

Consigliere regionale PD

Vice Presidente Commissione Trasporti

La chimica del Natale

Profumi e aromi della festa più attesa dell’anno.

Il Natale ci avvolge con i suoi colori, con le decorazioni, con lo scintillio delle luci. C’è  voglia di festeggiare, di fare i regali e di sentirsi, anche se solo per qualche ora, sospesi dalla quotidiana realtà per entrare in un mondo ideale. Oltre al piacere per la nostra vista, regalato da un tripudio di colori e sfumature oro e argento, il Natale inebria con le sue fragranze e le sue essenze che ci portanodietro nel tempo, a quando eravamo bambini. Esiste, dunque, una chimica natalizia fatta di aromi,  di profumi, di memorie olfattivee gustative che  rendono l’atmosfera ancora più dolce ed evocativa.

Quali sono gli aromi e i sapori tipici di queste festività?

La cannella è la fragranza per eccellenza di questo periodo di celebrazioni. E’ utilizzata nelle preparazioni gastronomiche ma anche negli ornamenti; la possiamo sentire nell’aria entrando nei negozi, sorseggiando un te, un infuso o ancora meglio gustando una cioccolata che ne regala il sapore e nel vin brulé. Non esiste Natale senza questa corteccia essiccata del Cinnamomun che si può trovare in polvere o in piccoli cilindri.

Lo zenzero ci fa pensare al gingerbread e ai biscotti che, oltre ad essere buonissimi per il palato, possono sono utilizzati come allegri pendenti per decorare l’albero. Il suo sapore è piccante,intenso e  come aroma è utilizzato in diversi piatti, soprattutto inquelli di origine orientale. Lo troviamo anche in versione essiccata in piccoli cubetti da gustare per merenda o a fine pasto.

I chiodi di garofano con la loro forma appuntita sono utilizzati moltissimo nelle decorazioni natalizie soprattutto con le arance. In cucina sono preziosi sia all’interno pietanze salate ma anche nella preparazione di dolci tipici come il panpepato. Come nel caso della lavanda, se inseriti in piccoli sacchetti di stoffa e sistemati nei cassetti sono degli ottimi profumatori, una balsamica idea regalo.

L’anice stellato, con la sua sagoma a  otto punte che richiama la Cometa, contiene semi oleosi e rappresa un naturale simbolo natalizio. Il sapore, simile a quello della liquerizia, lo rende versatile e può essere usato in vari piatti sia dolci che salati, ma soprattutto è uno dei protagonisti delle decorazioni insieme all’arancia e alla cannella. Si può trovare sulle tavole bandite a festa, ma anche all’interno di candele e di vivaci ghirlande.

La vaniglia nel latte caldo o  all’interno della crema pasticcera è meraviglia pura. Dolce, aromatica e persino calmante, è un  frutto in bacche contenute all’interno di un’ orchidea tropicale. Utilizzata preminentemente per torte, gelati e liquori, è anche la protagonistadeliziosa di bagnoschiuma vellutati, candele e profumi per la persona e per la casa.

MARIA LA BARBERA

Poste Italiane potenziate a Torino per Natale

Assunzioni per far fronte all’incremento dei volumi nel centro operativo e nel recapito

Torino,  dicembre 2023 – Per poter rispondere con efficienza e puntualità all’aumento dei volumi di invii postali e merci derivanti dall’incremento stagionale dell’e-commerce tipico dell’ultima parte dell’anno, Poste Italiane potenzia l’infrastruttura logistica attraverso l’ingresso di personale presso il più importante Centro di Smistamento di Torino sito in via Reiss Romoli.

Oltre 35mila metri quadri dedicati allo smistamento per un Centro che serve ogni giorno tutte le province piemontesi, la Liguria e la Valle d’Aosta per la corrispondenza.

Per poter far fronte al picco di volumi atteso nel periodo natalizio che vedrà aumentare fino al 70% il numero degli invii, raggiungendo i 60mila pacchi giornalieri, sono stati assunti circa 60 addetti allo smistamento, il 11% in più rispetto alle 570 persone che lavorano nel centro operativo. Per permettere la massima accelerazione della produzione la giornata lavorativa è organizzata su 3 turni giornalieri, dalla domenica pomeriggio al sabato mattina.

Il centro è dotato da pochi mesi  di un sorter di smistamento pacchi tra i più all’avanguardia che riconosce l’indirizzo di destinazione del pacco e lo finalizza nell’apposita baia; inoltre prevede anche un’area di lavorazione manuale dove gli operatori gestiscono i pacchi che non possono essere caricati sul sorter per peso o dimensione.

Il centro di smistamento di Torino– ha detto Michela Scelza, Responsabile Gestione Operativa Piemonte e Valle d’Aosta – è un’infrastruttura strategica che consente di proseguire nel solco della grande trasformazione del nostro core business di corrispondenza e pacchi e di rispondere al meglio alla continua crescita dell’e-commerce. Operando in sinergia con la rete distributiva più capillare d’Italia,  valorizzando le opportunità offerte dalla digitalizzazione dei servizi a sostegno dello sviluppo, e cogliendo i vantaggi offerti dalla convergenza tra pagamenti digitali e telecomunicazioni mobili, il centro di Torino contribuisce alla realizzazione del percorso di sviluppo e innovazione delineato dal piano industriale “Poste Italiane 2024 Sustain & Innovate Plus”, fornendo un contributo decisivo per la diffusione dell’e-commerce e della digitalizzazione nel Paese”.

La struttura di Via Reiss Romoli a Torino sostiene la strategia di Poste Italiane di crescita nella logistica legata agli acquisti online attraverso investimenti tecnologici, alleanze con partner strategici e l’attivazione di servizi sempre più vicini alle esigenze dei cittadini che effettuano acquisti on line e delle imprese attive nella vendita di prodotti su Internet. L’evoluzione di questa strategia ha portato ad un modello di recapito con consegna non solo al mattino ma anche al pomeriggio e nei weekend, e al consolidamento di “Punto Poste”, una rete per il ritiro degli acquisti online e la consegna di resi formata da oltre 900 tabaccai destinata ad espandersi e ad integrare la più grande rete distributiva d’Italia, formata da 1.383 Uffici Postali con servizio di Fermoposta.

I pacchi consegnati in Piemonte da Poste Italiane nel periodo di picco arrivano fino a circa 54.000 pezzi medi al giorno.

In provincia di Torino dove si attende un aumento giornaliero in alcune giornate fino al 100% durante il picco, il personale è stato potenziato del 20% attraverso l’assunzione di nuovi portalettere che si aggiungono agli oltre 1.000 già attivi sul territorio.

Poste Italiane, attraverso investimenti tecnologici, alleanze con partner strategici e l’attivazione di servizi sempre più vicini alle esigenze dei cittadini e delle imprese attive nella vendita di prodotti via Internet, ha rafforzato il proprio modello di recapito, con consegna non solo al mattino ma anche al pomeriggio e nei weekend, ed ha consolidato la rete “Punto Poste” per il ritiro degli acquisti online e la consegna di resi, che nella provincia di Torino, conta una rete di 435 tabaccai ed altri esercizi affiliati, che si aggiungono ai 418 Uffici Postali.

Distribuiti i mini-panettoni ai bimbi di Rivoli

Distribuzione di piccoli panettoni ai bambini delle scuole di Rivoli per le festività natalizie.

Anche quest’anno, i bambini delle scuole dell’infanzia, elementari e medie di Rivoli, ricevono in dono in questi giorni che precedono il Natale, un piccolo panettone artigianale, prodotto con materie di alta qualità, offerto dalla storica pasticceria rivolese Pasticcini e dintorni, grazie alla collaborazione con l’Amministrazione Comunale che si fa carico della distribuzione.

La pasticceria ha donato circa 3800 piccoli panettoncini farciti di cioccolato alla Città di Rivoli per i bimbi dei plessi scolastici del territorio.

Nei giorni scorsi l’Assessore Alfonso Lettieri era presso la scuola Rodari, insieme ai titolari ed a parte dello staff della pasticceria che ha prodotto le piccole dolcezze per i bimbi rivolesi.

Ambiente, territorio e defibrillatori. Un aiuto regionale di 24 milioni per la montagna piemontese

Dalla Regione 24 milioni per le montagne piemontesi. La Giunta Regionale ha stabilito la programmazione delle risorse che verrà inviata al Dipartimento Affari regionali e autonomie per ottenerne il trasferimento.

«La Regione Piemonte rinnova con azioni concrete l’attenzione e il supporto ai propri territori montani e ai loro cittadini – dichiarano il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio e il vicepresidente e assessore alla Montagna, Fabio Carosso – Queste azioni danno diretta attuazione alle priorità individuate nella Strategia per le Montagne piemontesi, per perseguire complementarità e integrazione tra politiche e risorse europee, nazionali e regionali all’interno di una strategia di sviluppo unitaria, condivisa da tutti gli attori, istituzionali e non, con l’obiettivo di rilanciare la montagna e dotarla di servizi per chi la abita e vi porta avanti un’attività».

La ripartizione dei 24 milioni è stata definitiva a seguito della consultazione della Conferenza dei Presidenti delle Unioni Montane.

In particolare le risorse sono così suddivise:

9,6 milioni di euro per integrare la dotazione del Bando Green Communities: lo scorso 30 novembre è scaduto il termine per la presentazione delle candidature; si sono presentate 12 aggregazioni per un contributo richiesto complessivo pari a circa 23 milioni di euro
5,2 milioni di euro per misure di prevenzione del dissesto idrogeologico nei territori montani

5 milioni di euro per finanziare impianti per la produzione di energia termica e/o cogenerazione da fonti rinnovabili attraverso la valorizzazione della biomassa proveniente da scarti di lavorazione forestale.

3 milioni di euro per la salvaguardia del territorio montano e la tutela del paesaggio agrario nel contesto montano/collinare finanziando, attraverso interventi di manutenzione straordinaria, il ripristino di terrazzamenti già posti a coltivazione e che presentino fenomeni di dissesto, nonché il recupero a fini colturali dei terrazzamenti precedentemente coltivati e oggetto di colonizzazione da parte di boschi.

1 milione di euro per l’installazione di defibrillatori presso gli edifici pubblici ed i rifugi gestiti del territorio montano piemontese.

La razza piemontese è una vera e propria opera d’arte

Da  scoprire, assaporare e raccontare. Al via la campagna promozionale

 

La Regione Piemonte, assessorato all’Agricoltura e Cibo, ha pianificato, con il supporto di Visit Piemonte, una campagna per la valorizzazione della carne di razza piemontese, rivolta ai consumatori, sulle testate locali piemontesi, sui canali social network istituzionali e sulla rivista agricoltura “Quaderni della Regione Piemonte”, nel numero del mese di dicembre 2023. Il claim lanciato nelle grafiche promozionali e sul profilo Facebook della Regione Piemonte è “Gustala nei piatti della tradizione piemontese e in tantissime altre specialità gastronomiche”.

“Richiamiamo l’attenzione dei consumatori – spiega l’assessore regionale all’Agricoltura e Cibo Marco Protopapa – per un prodotto di qualità certificata che rappresenta la gastronomia del Piemonte e che merita di stare al centro delle nostre tavole insieme ai prodotti eccellenti, in abbinamento ai vini piemontesi DOC e DOCG. Colgo anche l’occasione per rimarcare l’importante lavoro svolto dagli allevatori, i soggetti principali della filiera, senza i quali non avremmo un prodotto unico, quindi l’importanza di riconoscere il giusto prezzo del prodotto finale”.

La carne della razza piemontese è unica per la sua bontà e leggerezza dovuta al bassissimo tenore di grassi. La sua qualità è riconosciuta da due sistemi di certificazione approvati dal Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, oltre che dall’Unione Europea, il Fassone di razza piemontese, che si chiama SQNZ (Sistema di Qualità Nazionale Zootecnia) e i vitelloni piemontesi della coscia IGP, garantiti da rigorosi controlli lungo tutta la filiera.

 

Mara Martellotta