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Accossato (Luv): Centro Grandi Ustionati a rischio declino

Struttura di eccellenza della sanità piemontese riconosciuta a livello nazionale . A tutt’oggi non rinnovata la convenzione Banca della Cute-Università per i prelievi da donatore. Interrogazione urgente in Regione da parte di Liberi Uguali Verdi.

 

Il Centro Grandi Ustionati del CTO di Torino, fiore all’occhiello della sanità piemontese e riconosciuto a livello nazionale, è attualmente a rischio di declino.

La situazione critica è emersa dopo il pensionamento dello storico primario, avvenuto più di un anno fa. Da allora, il ruolo non è stato rimpiazzato e la “struttura complessa” è diretta dalla sua vice, con grande competenza ma nei fatti con una persona in meno in servizio e quindi si trova a dover gestire il reparto con una carenza di personale.

Attualmente, il personale medico è ridotto a soli 5 membri a seguito di un progressivo ridimensionamento, e ulteriori preoccupazioni sono state sollevate dalla decisione dell’azienda sanitaria di declassare il reparto a struttura semplice, accorpandolo alla chirurgia plastica. Questa scelta, per fortuna, al momento non è stata confermata dalla Regione.

Tuttavia, la notizia più recente che ci preoccupa gravemente è il mancato rinnovo della convenzione a lungo operativa tra la Banca della Cute e l’Università di Torino per i prelievi di tessuto cutaneo. Questa collaborazione è essenziale per il Centro Grandi Ustionati, poiché la cute raccolta da donatori rappresenta una terapia salva vita per superare le fasi critiche delle ustioni, caratterizzando in modo significativo l’approccio terapeutico del reparto torinese.

Il mancato rinnovo della convenzione, già in vigore da diversi anni, e l’interruzione dei pagamenti agli specializzandi sin dal marzo 2023 mettono seriamente a rischio la qualità del servizio offerto dal reparto.

“Chiediamo all’assessore Icardi di spiegarci le ragioni di questa decisione, specialmente in un periodo storico in cui l’utilizzo degli specializzandi è sempre più diffuso in vari settori della sanità pubblica, contribuendo a colmare la cronica carenza di medici” dichiara la Presidente di Liberi Uguali Verdi in Consiglio regionale Silvana Accossato.

Ci preoccupa il fatto che la mancanza di personale specializzato per i prelievi di tessuto cutaneo possa compromettere seriamente la continuità di questo servizio essenziale. In una fase in cui l’impiego degli specializzandi può rappresentare una risorsa fondamentale, chiediamo all’assessore quali alternative siano state considerate per garantire la continuità del servizio di prelievo della cute, altrimenti a rischio di interruzione.

“Il 31 dicembre si avvicina, e finora non abbiamo ricevuto notizie di soluzioni concrete. Non possiamo permettere che un’eccellenza della sanità piemontese rischi di naufragare a causa di trascuratezza e mancanza di supporto” – spiega Silvana Accossato.

“Per questo motivo, interroghiamo urgentemente l’assessore Icardi in Regione per ottenere risposte immediate e garantire la salvaguardia del Centro Grandi Ustionati e dei servizi ad esso collegati” – conclude la Presidente di LUV.

I criteri del Comune per i contributi alle Pmi

Il bando prevede il cofinanziamento pubblico per interventi diretti ad ammodernare e migliorare la parti esterne delle attività commerciali (vetrine, insegne, facciate, tende, pergole, dehor, illuminazione esterna…) attuando così una riqualificazione urbana coerente con i principi di sostenibilità ambientale ed efficientamento energetico.

Le linee di indirizzo e i criteri approvati oggi dall’esecutivo di Palazzo Civico, sono stati prima discussi e condivisi dai componenti della Cabina di Regia – organo deliberativo del Distretto del Commercio di Torino – composta da rappresentanti della Città, di Ascom Confcommercio e di Confesercenti e saranno espressamente dettagliati nel bando.

In generale, oltre all’individuazione dell’area oggetto di intervento (quella ricompresa tra lungo Po Cadorna e lungo Po Diaz comprensiva dei locali Murazzi, entrambi i fronti di via Maria Vittoria, entrambi i fronti di via Plana, entrambi i fronti di via Principe Amedeo, entrambi i fronti di via Accademia Albertina compresa piazza Carignano, intero perimetro di piazza Castello, entrambi i fronti di via Verdi, ultimo tratto di Corso San Maurizio solo fronte numeri civici pari) e alla definizione delle platea dei potenziali beneficiari – micro, piccole e nuove imprese che svolgono attività di vendita diretta al dettaglio di beni; quelle esercenti l’attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande in sede fissa e ambulanti ubicati in sede fissa su via Po con vendita di libri e dischi usati – stabiliscono anche di offrire un contributo massimo a fondo perduto (fino a 5.000 euro, pari al 75% della spesa stimata, che potrà essere maggiorato sino a un massimo di 7.000 euro solo nel caso di tipologie di interventi e spese ammissibili che riguardino l’apertura di una nuova attività economica o di una nuova unità locale presso un locale che risulti sfitto alla data del 1 Gennaio 2024) e che l’investimento minimo ammissibile, oggetto di richiesta di contributo, sia almeno pari a 500 euro.

Le risorse finanziarie messe a disposizione per l’erogazione dei contributi sono pari a euro 224.805,48, di cui euro 186.278,55 di fondi regionali ed euro 38.527,30 di fondi comunali. Inoltre, la cifra totale, sarà così destinata: 32.882,33 euro per la graduatoria rivolta prioritariamente agli ambulanti in sede fissa ubicati in via Po e 191.923,52 euro per la graduatoria rivolta alle micro e piccole imprese e nuove imprese che svolgono attività di vendita diretta al dettaglio di beni e quelle esercenti attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande in sede fissa aventi unità locale ubicate all’interno del restante perimetro (esclusa via Po).

A un’ora da Torino: Savona, dai Papi alle crociere

Città dei crocieristi, delle torri e dei Papi, Savona è una bella città, facile da visitare per chi ha poco tempo. Il piccolo centro storico si gira agevolmente a piedi tra vicoli stretti, palazzi colorati e lunghe vie centrali come via Paleocapa. Per raggiungere tutte le altre località del Ponente è quasi d’obbligo passare da Savona ma spesso la città viene considerata solo un luogo di passaggio, sovente ignorata e trascurata. È uno sbaglio, andrebbe visitata e goduta anche Savona. Viene chiamata la Città dei Papi perché nei dintorni di Savona nacquero ben due Papi, Sisto IV, Francesco della Rovere (1414-1484), il pontefice che commissionò la Cappella Sistina di Roma e Giulio II, Giuliano della Rovere (1443-1513). Una piccola cappella Sistina c’è anche a Savona, accanto alla cattedrale dell’Assunta, fatta edificare proprio da Sisto IV come cappella funeraria per i suoi genitori. Non è certo paragonabile alla cappella omonima romana ma è comunque un’attrazione da non perdere. Si può visitarla sabato 10-12,30 e 16,00-18,00 e domenica 10-12 e 16-18, le visite pomeridiane sono sospese a luglio e agosto. Il Duomo, realizzato nel Seicento accanto alla cappella, si può vedere quando non sono in corso le funzioni religiose per ammirare gli affreschi di scuola genovese e savonese, l’organo voluto da Papa Sisto IV e gli appartamenti papali dove un altro Papa, Pio VII, fu rinchiuso come prigioniero di Napoleone ai primi dell’Ottocento. Ma il simbolo più importante della città è però la Torre del Brandale al porto, a Campanassa per i savonesi, la torre più importante tra le diverse torri della città. Innalzata nel Trecento, la campana suona quando in città succede qualcosa di importante. Ma accanto alla torre si anima un intero centro storico che merita una visita. A pochi metri svettano le torri, più basse, Guarnero e Corsi, e poco più in là, all’ingresso di via Paleocapa, fa bella mostra di sé la Torre Leon Pancaldo che, eretta alla fine del Trecento, faceva parte della cinta muraria. A picco sul mare c’è l’imponente e straordinaria fortezza del Priamàr, eretta dai genovesi nel Cinquecento per proteggere la città dagli attacchi dal mare. Il porto fu interrato e sul colle del Priamàr venne costruita la piazzaforte dopo aver abbattuto l’antica cattedrale, tre ospedali, la chiesa e il convento dei Domenicani e diversi oratori. Scomparve in pratica la parte più importante della città di epoca medioevale. Gli storici fanno notare che nel Duecento a Savona si trovavano almeno 50 torri e una decina si innalzavano sul Priamàr. La fortezza, che conserva i pochi resti dell’antica cattedrale cittadina, fu anche carcere con Giuseppe Mazzini in cella. Oggi è un grande teatro all’aperto con spettacoli e concerti per tutta l’estate e ospita il Museo archeologico e il Museo Sandro Pertini. Infine, da gustare in tutti i sensi, la Vecchia Darsena con il porticciolo turistico a pochi minuti dal Priamàr, luogo di incontro di savonesi e turisti a spasso tra pescherecci, ristoranti e trattorie.                         Filippo Re

nelle foto:

la Fortezza del Priamàr a Savona

La Torre del Brandale con le torri minori

Interno della Cappella Sistina accanto alla Cattedrale

Capodanno da tutto esaurito negli hotel di Torino

A Capodanno e nel relativo ponte le stanze d’hotel sono occupate al 96% a Torino già a partire da venerdì. Un aiutino arriva dal match del campionato di calcio Juventus-Roma, all’Allianz Stadium sabato 30 dicembre. Ma i dati diffusi dalla Confesercenti in  base a un sondaggio condotto tra gli albergatori sarebbero comunque ottimi. Confesercenti ha constatato soddisfazione anche tra i ristoratori, che riscontrano una notevole crescita rispetto al 2022 delle prenotazioni per il cenone di San Silvestro. Molto  bene anche i caffè, presi d’assalto già dalla vigilia di Natale.

Auto si schianta contro muro, morto 25enne

Un ragazzo di 25 anni è morto in un incidente stradale sulla provinciale 28 tra Revello e Envie. Il giovane era a bordo di una Fiat Punto che è sbandata in curva schiantandosi contro un muro di cemento. Nessun altro veicolo è stato coinvolto. Il giovane viaggiava sul sedile posteriore dell’auto ed è morto sul colpo.

Con gli arredi PoliLine il giardino sorride all’ambiente

Zero bulloni, antigraffio: durano per sempre resistendo al meteo.

C’è un nuovo modo di vivere il proprio verde. Guardando all’ambiente in modo nuovo. Ed ecco che il Natale e l’avvento del nuovo anno portano con sé il desiderio nuovo di armonizzare al meglio il proprio vivere a contatto la natura.

Che sia un balcone, una terrazza, un giardino domestico. Una casa, un hotel, un agriturismo, un residence o una struttura ricettiva, c’è una risposta nuova alla voglia di immergersi nel proprio verde quotidiano.

Ed è così che, su queste premesse, nasce la linea ‘PoliLine – The Garden’, prima gamma di arredi da giardino interamente ecosostenibili: zero viti e chiodi, zero montaggio, zero attrezzi.

Zero agenti inquinanti, essendo interamente fabbricati in HPL (High Pression Laminate), materiale a impatto zero.

Zero rischi di rottura e per la sicurezza, resistono agli urti, agli effetti del tempo e dei fenomeni atmosferici, inclusi i più violenti: che, ahinoi, avanti di questo passo rischiano di essere sempre più la norma.

Ma, soprattutto, linee essenziali, eleganti e immediate in grado di inserirsi al meglio in qualsivoglia contesto residenziale: dal semplice balcone condominiale al terrazzo più raffinato, al giardino di ville mono o bifamiliari, agli spazi verdi di case a schiera.

Sino ai cascinali storici, alle dimore prestigiose del passato, ai giardini verticali sempre più in voga anche in Italia nelle grandi metropoli. Perfetti complementi d’arredo che si fanno al contempo tratti distintivi di hotel, resort, B&B, strutture ricettive, agriturismi.

Adatti a bordo piscina o in aree verdi, dehors di ristoranti e locali di pregio, e più in generale contesti in cui distinguersi con eleganza può fare la differenza. PoliLine – The Garden’ è un’esclusiva ‘IT Design Srl’, marchio del Beldesign italiano applicato al verde e a chi ama la natura e fa di tutto per conviverci in armonia.

Un’esclusiva pemontese in perfetto stile ‘Made in Italyprogettata e realizzato completamente con materie primeecosostenibili, durevoli e affidabili, imballata con cura in scatole di cartone antigraffio e antiurto per una perfetta consegna a chiunque vorrà farne richiesta.

Tutte le informazioni sul sito www.polilinegarden.it.

Mondo del calcio in lutto per la scomparsa di noto dirigente

Il mondo del calcio è in lutto per la morte di un noto dirigente novarese, Claudio Zanardi, aveva 85 anni. Per  15 anni era stato segretario della delegazione di Novara della Lega Nazionale Dilettanti, successivamente lavoro’ per la storica società Polisportiva San Giacomo. Grande appassionato di calcio, era poi  un tifoso della Igor Novara. Nel 2016 gli era stato conferito il distintivo di benemerenza del Coni.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Per la Cassazione alcuni attivisti di Askatasuna praticano lotta armata

Tra gli attivisti del centro sociale torinese Askatasuna alcuni sono propensi  alla “lotta armata” tramite la “preordinata provocazione di contrasti con le forze dell’ordine”. Così dice la Cassazione nelle motivazioni di una sentenza relativa a un processo in corso a Torino.  Dalla Suprema Corte è stato respinto il ricorso di due imputati contro la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Il processo riprenderà a settembre.

Il Natale secondo + Europ*

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni

La cartolina pubblicitaria di + Europa per il Natale Lgbtq è una  “caduta  di stile“ come la definisce Caterina Semiand,  davvero incommentabile che segna la fine definitiva di ogni legame tra i tre gatti  impazziti di + Europa e i radicali di Marco Pannella. Il laico, il laicissimo Pannella per le grandi festività religiose andava in piazza San Pietro ad ascoltare il Papa o andava cristianamente a visitare i carcerati. Il partito di Pannella è stato sempre aperto a credenti e non credenti in una visione laica rispettosa di ogni fede. Ricordiamo, una per tutti, suor Marisa Galli parlamentare radicale. L’irrisione volgare di + Europa del Natale cristiano è  una vistosa e goffa  esagerazione, intollerante e  irridente, che offende la coscienza religiosa in nome di una visione della vita che neppure il fondatore del Fuori Angelo Pezzana  approverebbe. L’utilizzo becero a scopi di propaganda Lgbtq del mistero della Natività segna un solco incolmabile tra + Europa e l’intero mondo laico-liberale che si fonda sul rispetto di ogni fede religiosa.  Il laico anticlericale  Piero Calamandrei  parlava della “santa maternità di Maria“.+Europa che da oggi dovrebbe chiamarsi + Europ* con tanto di asterisco murgesco dà voce a rigurgiti di intolleranza antireligiosa che neppure l’ “Asino“ di Podrecca avrebbe mai osato pensare. Questo giacobinismo bestemmiatore va condannato senza tentativi di giustificazione. + Europ* finisce la sua miserevole storia con questa gaffe che rivela il vero modo di pensare e di agire di questi personaggini degni di una  commediola farsesca che hanno tentato di appropriarsi del nome di Marco Pannella, un gigante tra i pigmei.

VOLLEY Il derby di S. Stefano sorride a Novara

Sorride all’Igor Gorgozola Novara il derby di S. Stefano. Al PalaIgor la squadra di Bernardi supera 3-1 la Reale Mutua Fenera Chieri ’76, un successo pieno che permette alle gaudenziane di chiudere il 2023 con il terzo successo di fila e consolidare il quarto posto in classifica, ora con 8 punti di vantaggio sulle biancoblù.

Nell’arco dell’incontro Novara fa complessivamente meglio in quasi tutti i fondamentali, rispetto a una Chieri che alterna momenti di buon gioco ad altri nei quali subisce l’iniziativa avversaria. Ma è soprattutto nei finali di set quando i palloni diventano più pesanti che Bosetti e compagne fanno la differenza, vincendo il secondo di un’incollatura (26-24 e più agevolmente il primo (25-19) e il quarto (25-18), dopo che le chieresi avevano saputo aggiudicarsi il terzo con una zampata negli scambi conclusivi (23-25).
Il premio di MVP va a Bonifacio, una delle tante novarasi in doppia cifra (11) insieme a Buijs (18, con un gran contributo subentrando dalla panchina ad Akimova), Bosetti (17), Danesi (11) e Szakmary (10). Per Chieri la miglior realizzatrice è capitan Grobelna (16), seguita a quota 14 da Zakchaiou e Skinner.

Igor Gorgonzola Novara-Reale Mutua Fenera Chieri ’76 3-1 (25-19; 26-24; 23-25; 25-18)
IGOR GORGONZOLA NOVARA: Bosio 4, Akimova 9, Bonifacio 11, Danesi 11, Szakmary 10, Bosetti 17; Fersino (L); Bartolucci 1, Buijs 18, De Nardi. N. e. Chirichella, Kapralova, Guidi, Boscardello (2L). All. Bernardi; 2° Baraldi.
REALE MUTUA FENERA CHIERI ’76: Malinov 6, Grobelna 16, Zakchaiou 14, Gray 4, Skinner 14, Kingdon 9; Spirito (L); Morello, Anthouli, Rolando, Weitzel 2, Omoruyi 1. N. e. Papa, Kone (2L), All. Bregoli; 2° Daglio.
ARBITRI: Cappello di Sortino e Armandola di Voghera.
NOTE: presenti 3320 spettatori. Durata set: 24′, 29′, 28′, 27′. Errori in battuta: 6-5. Ace: 5-2. Ricezione positiva: 58%-39%. Ricezione perfetta: 56%-23%. Positività in attacco: 41%-35%. Errori in attacco: 14-9. Muri vincenti: 11-16. MVP: Bonifacio.

La cronaca
Primo set – Avvio di gara a strappi: 3-1, 3-5, 7-7. Sul 9-9 Bosetti e Akimova propiziano un break a 14-9. Sul 19-15 Chieri recupera 2 punti riavvicinandosi a 19-17. Bernardi inserisce Buijs per Akimova. Nel finale la protagonista è Bosetti che prima riporta le gaudenziane sul +4 (21-17), quindi sul 22-19 sigla gli ultimi 3 punti concludendo la frazione 25-19.

Secondo set – Con un buon lavoro a muro Chieri parte bene (2-5, Zakchaiou). Novara rientra sull’8-8 (ace di Bosetti) e dopo una lunga fase di punto a punto passa in vantaggio per la prima volta sul 16-15 (Bosetti) per poi allungare a 23-20 (Danesi). Due muri di Zakchaiou e Malinov e un attacco vincente di Skinner ridanno la parità a Chieri. Novara guadagna con Danesi la prima palla set, annullata da Zakchaiou. Il successivo scambio, interminabile e bellissimo, è chiuso da Bosetti. E ancora Bosetti mette a terra il 26-24 portando l’incontro sul 2-0.

Terzo set – L’inizio del set è favorevole alle biancoblù che hanno 4 punti di vantaggio sul 4-8 dopo i muri di Malinov e Zakchaiou. Novara torna in parità a 9 con Bosetti e Bonifacio. Segue una fase di equilibrio che sul 17-17 si spezza a favore delle gaudenziane che allungano a 20-17 spingendo in battuta. Bregoli inserisce Omoruyi per Kingdon. Sul 21-18 tre errori di Novara ridanno la parità a Chieri, che sul 23-23 guadagna grazie a un attacco di Zakchaiou la prima palla set e poi la sfrutta al meglio con un muro di Omoruyi: 23-25.

Quarto set – Grande equilibrio fino al 14-14 quando, con un parziale di 6-2, Novara allunga a 20-16. Chieri non riesce più a rientrare. Sul 23-18 la giocata di seconda di Bosio dà alla gaudenziane la prima palla match, concretizzata nello scambio successivo da Danesi che con un muro fa scendere i titoli di coda sul 25-18.

Il commento
Ilaria Spirito: «Al contrario di quel che stavamo facendo ultimamente, siamo partite bene nel secondo, terzo e quarto set in cui eravamo in vantaggio di un po’ di punti. Poi però più o meno sempre a metà set abbiamo avuto dei passaggi a vuoto e le abbiamo lasciate sfuggire. Nel terzo siamo state brave a rientrare, però non sempre va così: quando lasci andar via queste squadre di qualche punto, poi è difficile rientrare. Complimenti a loro. Noi sicuramente potevamo fare meglio».

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