ilTorinese

Pusher arrestato a San Salvario

Gli agenti della Polizia di Stato hanno arrestato un cittadino della Mauritania di 38 anni gravemente indiziato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

Transitando ripetutamene nell’area compresa tra via Aosta, corso Giulio Cesare e i Giardini Alimonda, gli agenti del Commissariato di P.S. Dora Vanchiglia notano due persone confabulare in via Aosta. Successivamente uno dei due consegna due involucri all’altro in cambio di alcune banconote. I due poi si separano in direzioni differenti. L’acquirente viene fermato e consegna i due involucri contenenti sostanza stupefacente, tuttavia si rifiuta di dichiarare quanto accaduto motivo per il quale veniva denunciato in stato di libertà per favoreggiamento.

Anche l’altra persona viene fermata da personale del Commissariato in via Lodi. Il trentottenne viene trovato in possesso di 8 dosi di cocaina e di quasi trecento euro in contanti. Per l’uomo scatta l’arresto per spaccio.

Il procedimento penale si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari, pertanto vige la presunzione di non colpevolezza dell’indagato, sino alla sentenza definitiva.

Strage di Brandizzo, un concorso per la Settimana del Lavoro Sicuro

È in programma venerdì 4 settembre 2024, alle ore 10.30, presso il Salone Bruno Buozzi, in via Bologna 11 a Torino, la presentazione del bando di concorso per realizzare il logo della Settimana del Lavoro Sicuro, la manifestazione promossa dall’associazione Sicurezza e Lavoro con Istituzioni, sindacati, enti, associazioni e familiari delle vittime per commemorare il primo anniversario della strage ferroviaria di Brandizzo (Torino) del 30 agosto 2023, in cui hanno perso la vita cinque operai edili: Giuseppe Aversa, Kevin Laganà, Saverio Giuseppe Lombardo, Giuseppe Sorvillo, Michael Zanera.

Intervengono: il direttore di Sicurezza e Lavoro Massimiliano Quirico, la consigliera della Città Metropolitana di Torino Rossana Schillaci, la vice sindaca del Comune di Brandizzo MariannaFiume, il segretario generale della Uil Piemonte Gianni Cortese, il segretario generale della FenealUil Piemonte Giuseppe Manta e alcuni familiari delle cinque vittime.

Il Politecnico celebra Galileo Ferraris

In occasione del Conferenza Internazionale ICEM sulle macchine e gli azionamenti elettrici, l’Ateneo ha svelato una targa e un busto in omaggio a Galileo Ferraris, già docente del Regio Museo Industriale (oggi Politecnico di Torino), Senatore del Regno d’Italia e scopritore del principio del campo magnetico rotante, in anticipo rispetto a Nikola Tesla

 

Si tratta del primo passo per il progetto della piazza che intende celebrare le grandi scienziate e i grandi scienziati dell’Ateneo

 

Una nuova area commemorativa al Politecnico di Torino dedicata alla memoria e al contributo cruciale per la scienza di Galileo Ferraris. L’Ateneo torinese ha svelato, in occasione della Conferenza internazionale ICEM sulle macchine e gli azionamenti elettricidue omaggi al celebre scienziato e innovatore, già docente del Regio Museo Industriale (oggi Politecnico di Torino) e Senatore del Regno d’Italia. A ricordare Ferraris una targa, la IEEE Milestone ricevuta dal Politecnico da parte dell’Institute of Electrical and Electronics Engineers un busto, entrambi collocati nell’atrio della Sala “Emma Strada”. Il momento commemorativo è stato accompagnato da una mostra dei prototipi costruiti da Galileo Ferraris tra il 1885 e il 1888, esposti per l’occasione nella stessa sala.

La cerimonia è stata introdotta dal Rettore del Politecnico di Torino Stefano Corgnati ed è stata preceduta da una lectio magistralis pubblica, condotta in Aula Magna dal professor Aldo Boglietti del Dipartimento Energia “Galileo Ferraris”-DENERG del Politecnico, dal titolo “Galileo Ferraris vs Nikola Tesla”.

Il professor Boglietti (co-chair della conferenza ICEM) ha incentrato la sua lezione proprio sul rapporto tra Ferraris e Tesla, ricostruendo una vicenda storica rilevante: chi ha scoperto il principio del campo magnetico rotante, su cui si basano i motori elettrici?

Nikola Tesla fu il primo a brevettare le sue scoperte in questo campo, ma in realtà fu proprio Galileo Ferraris a giungere per primo alla definizione di questo principio scientifico fondamentale, che oggi ritroviamo sempre più applicato nelle invenzioni che ci circondano nella vita di tutti i giorni. La scoperta fu dimostrata con i primi prototipi di motori in corrente alternata, contributi precedenti agli analoghi brevetti depositati da Tesla. Per il contributo eccezionale di Ferraris a questo settore, la conferenza ICEM – nella sua edizione del cinquantenario, per la prima volta ospitata al Politecnico di Torino, con un’edizione da record – è stata dedicata a Galileo Ferraris, pioniere dell’ingegneria elettrica e colonna del Politecnico di Torino.

La celebrazione del grande scienziato è l’inizio di un progetto più ampio che trasformerà la Corte antistante l’Aula Magna e la Sala Emma Strada in un luogo che rende onore alle grandi scienziate e ai grandi scienziati del Politecnico di Torino.

“La conferenza ICEM ci ha dato una nuova opportunità di rendere onore alla figura di Galileo Ferraris, uno dei padri fondatori sia del Politecnico di Torino, sia dell’ingegneria elettrica a livello mondiale – spiegano i co-chair della conferenza ICEM, professori Aldo Boglietti e Gianmario Pellegrino – Ferraris è stato fondatore dell’Associazione Elettrotecnica Italiana, uno scienziato e un’autorità in materia nella sua epoca. Per l’occasione esponiamo le prime macchine elettriche rotanti costruite da Galileo Ferraris, primi esempi dei motori elettrici che usiamo ancora oggi in tante applicazioni quotidiane, dall’industria agli elettrodomestici. Il percorso di valorizzazione della figura di Galileo Ferraris è iniziato anni fa con l’intitolazione del Dipartimento Energia alla sua memoria e prosegue oggi con il disvelamento della IEEE Milestone e del busto di questo grande innovatore”.

 

“Al Politecnico siamo molto legati alla figura di Galileo Ferraris e io personalmente ancor di più, vista la mia esperienza di sindaco nel suo luogo di nascita, Livorno Piemonte, oggi appunto Livorno Ferraris e visto che Ferraris era un fisico-tecnico come me – sottolinea il Rettore del Politecnico di Torino Stefano Corgnati – L’occasione di questa importante conferenza internazionale ci dà la possibilità di riprendere un percorso nella memoria dei nostri padri fondatori, con l’obiettivo di trasformare la corte interna della sede centrale di Ateneo in una sorta di ‘Hall of Fame’ politecnica. Infatti sono convinto che valorizzando le nostre radici, saremo capaci di costruire il nostro futuro. Chi studia al Politecnico può trovare ispirazione nella figura fondamentale di Galileo Ferraris, nella sua capacità di ricoprire diversi ruoli: scienziato, ma anche pubblico amministratore, inventore ma anche teorico. Una figura davvero poliedrica che sarà di esempio per il percorso professionale e personale.”

 

Maggiori informazioni:

La Conferenza internazionale ICEM sulle macchine e gli azionamenti elettrici

Eccellenza tecnica, elettrificazione e sostenibilità sono state le parole chiave della Conferenza Internazionale ICEM (International Conference on Electrical Machines) sulle macchine e gli azionamenti elettrici, ospitata per la prima volta al Politecnico di Torino, nella sede principale di Corso Duca degli Abruzzi 24.

Quella che si è svolta a Torino dal 1° al 4 settembre è stata l’edizione del 50° anniversario della conferenza, la numero 26 dalla prima che si svolse a Londra nel 1974. Seicento esperti del settore (record per la conferenza), provenienti dall’accademia e dall’industria, si sono ritrovati al Politecnico per quattro giorni di eccezionale rilevanza tecnica, con un programma che ha preso il via con undici tutorial e quattro keynote lectures da parte di esperti di fama mondiale, La conferenza ha contato 56 sessioni e una exhibit industriale con un numero record di sponsor e partner industriali rispetto alle edizioni precedenti.  Oltre alle regolari sessioni orali e poster, il programma ha offerto sessioni speciali su tematiche interdisciplinari quali per esempio “Advanced Manufacturing of Electrical Machines Enabled by 3D Printing” e “Use of AI for Optimized Desin of Electrical Machines and Drives”, sessioni industriali e il forum degli studenti di dottorato. Tutti i partecipanti hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con i principali esperti del settore, condividere il proprio lavoro ed esplorare il presente e il futuro delle macchine e degli azionamenti elettrici in questo momento storico ricco di opportunità verso la decarbonizzazione e la sostenibilità dei trasporti e dei processi industriali. ICEM è stata infatti una conferenza sostenibile, in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite e con l’innovativa policy di sostenibilità del Politecnico di Torino.

La IEEE Milestone

 

La milestone di Galileo Ferraris è stata conferita al Politecnico di Torino da parte di IEEE, l’Institute of Electrical and Electronics Engineers, organizzazione internazionale che conta oltre 330 mila membri in 150 paesi. Il riconoscimento “IEEE Milestones” premia i risultati tecnici significativi in tutte le aree associate all’IEEE ed è attribuito a quelle ricerche che possono considerarsi pietre miliari nell’innovazione tecnologica e nell’eccellenza a beneficio dell’umanità in quanto hanno permesso l’invenzione di nuovi e rivoluzionari prodotti, servizi, brevetti che si sono poi rivelati fondamentali per la ricerca in ingegneria elettrica.

Metro, taxi, bus: i trasporti integrati sono più “facili”

Metro, bus, monopattini e taxi, insieme, per consentire a chi si sposta in città di raggiungere più agevolmente la propria destinazione. E’ l’obiettivo della partnership sottoscritta tra GTT, l’azienda di trasporto pubblico torinese, Bird, leader mondiale nella mobilità elettrica in sharing e Wetaxi, startup torinese leader nel settore taxi e mobilità integrata.

A seconda delle diverse necessità sarà così possibile trovare il mezzo giusto per recarsi al lavoro o nel proprio tempo libero usufruendo di volta in volta dell’opzione migliore per muoversi combinando i trasporti pubblici con i mezzi di micro mobilità e i taxi. Un’opzione di trasporto conveniente e accessibile per tutti, anche per chi non possiede un’auto.

Questa maggiore flessibilità che avrà ripercussioni positive anche sull’ambiente, l’utilizzo di monopattini elettrici e biciclette contribuiscono infatti alla riduzione dell’utilizzo dell’auto privata con minori emissioni, e sulla sicurezza consentendo di poter organizzare, anche in orario notturno quando la rete di trasporto pubblico è meno capillare rispetto agli orari diurni, il ‘primo e ultimo miglio’, ovvero il percorso che si compie a piedi tra la fermata del bus e la destinazione finale o viceversa.

Per la nuova collaborazione, GTT, Bird e Wetaxi offrono agli abbonati mensili GTT un bonus: acquistando sull’e-commerce GTT un abbonamento mensile (Under 26, Formula U e Formula 3), si potrà ottenere un codice promozionale di 5 euro da utilizzare direttamente sulle app Bird e Wetaxi per i loro servizi.

“Una mobilità – commenta l’assessore Chiara Foglietta – che consente di integrare linee di forza del trasporto pubblico locale con mezzi di trasporto alternativi e sostenibili significa non solo semplificare la vita degli utenti, ma anche ridurre l’impatto ambientale, e promuovere una mobilità urbana più efficiente e efficace.”

“Unendo le forze – aggiunge Serena Lancione, Amministratore Delegato di GTT – abbiamo l’opportunità di integrare le nostre infrastrutture di trasporto pubblico con le soluzioni di micro mobilità e di mobilità sostenibile integrata, offrendo ai nostri clienti un’esperienza di viaggio più fluida, sicura ed eco-friendly”.

TORINO CLICK

“PALAZZOIRREALE” a Canelli

Primo capitolo di un ricco programma di arte contemporanea nato per raccontare la ricchezza culturale del Monferrato

Dal 5 settembre all’8 dicembre

Canelli (Asti)

Alle spalle l’ingegnosa visionarietà di una storica eccellenza vitivinicola del territorio, casa spumantiera, a un passo dai due secoli di attività, che negli anni ha saputo costruire, attraverso un “percorso culturale autentico”, la sua vera singolare identità basata sul concetto (a volte anche faticoso e tanto impegnativo) di “controtendenza”. Siamo a Canelli e, ovviamente, si parla della prestigiosa “Casa Bosca – Bollicine controcorrente”, fondata nella celebre cittadina “capitale dei vini spumanti” dell’astigiana Valle Belbo, da Pietro Bosca nel 1831 e giunta oggi alla sua sesta generazione con i fratelli PiaGigi e Polina Bosca. A loro si deve l’illuminata “invenzione” di “PALAZZOIRREALE”, un ricco programma di arte contemporanea, ideato per “raccontare, attraverso i molteplici sguardi dell’arte, la ricchezza culturale del Monferrato”. Di Canelli in particolare, delle sue mirabili Cantine e delle sue “Cattedrali Sotterranee”, dal 2014 “Patrimonio Mondiale dell’Umanità” per l’“UNESCO”.

Sulla base di queste premesse e a cura di Giorgio GalottiProject Manager Diana Bertida giovedì 5 settembre a domenica 8 dicembre, aprirà per l’appunto al pubblico negli spazi della “Palazzina Liberty” di via Luigi Bosca 2 a Canelli, “PALAZZOIRREALE”, pensato come “raccordo spazio-temporale, tra storia, identità, luoghi e futuro, con l’obiettivo di comporre nel tempo una collezione che diventi parte del patrimonio del Monferrato, contribuendo a riportare la giusta attenzione su questi luoghi”. In parallelo, il percorso di “PALAZZOIRREALE” sarà accompagnato dallo sviluppo di un “archivio fotografico” per tenere traccia della trasformazione degli spazi e degli interventi degli artisti.

Di assoluto interesse e artisticamente brillante (fin dal nome), il primo artista coinvolto: Patrick Tuttofuoco. Milanese di nascita (1974), ma oggi residente fra il capoluogo lombardo e Berlino, Patrick è artista visivo legato alla contemporaneità di un “fare arte” in cui gli elementi dell’astrazione s’accompagnano ad una sorta di “pop-figurativo” attraverso un’innegabile capacità di manipolazione della materia (le tecnologie della luce, in particolare quelle connesse al neon) piegata con forte originalità alla forma scultorea di “immagini senza tempo” mai avulse dal contesto spaziale in cui si trovano allocate. A lui è stata affidata la realizzazione di una nuova opera luminosa site-specific ideata per il “belvedere” dell’edificio dove un tempo si trovavano gli uffici storici dell’azienda. L’opera, dal titolo “Shape shifting” (2024), avvia un percorso espositivo monografico che si sviluppa all’interno degli spazi produttivi, includendo lavori storici dell’artista provenienti da collezioni private o dal suo archivio, per tracciare l’evoluzione della sua poetica dai primi anni Duemila a oggi.  Composta dalle silhouette di due braccia che si intrecciano, “Shape shifting” si affaccia sul centro di Canelli, “offrendo alla comunità un segno luminoso, fruibile giorno e notte, con l’ambizione di diventare un simbolo per il territorio”.

 

“PALAZZOIRREALE” apre le sue porte in concomitanza di un altro grande progetto artistico legato al territorio, “Panorama Monferrato”, progetto di “ITALICS”, “Consorzio di Gallerie d’arte antica, moderna e contemporanea” italiane, che dal 4 all’8 settembre, attiveranno ulteriormente e alla grande (con 15 sedi, 4 paesi, 63 artisti e 62 gallerie coinvolte) la dolce terra monferrina.

Gianni Milani

“PALAZZOIRREALE”

Casa Bosca, via Luigi Bosca 2, Canelli (Asti); tel.335/6322771 o www.palazzoirreale.com

Dal 5 settembre all’8 dicembre

Orari: ven. sab. dom. 11/19; merc. e giov. su prenotazione

Nelle foto:

–       Polina, Gigi e Pia Bosca

–       Bosca – “Cattedrali Sotterranee”

–       Patrick Tuttofuoco: “Out of body”, marmo e acciaio (dettaglio), 2022 /Ph. Mattia Iotti

–       Patrick Tuttofuoco: “Sleepers (Human Mind)”, luce neon e acciaio, 2024. Ph. Carlo Favero

“Gualdo, Indigo e Fustagno” L’arte del Tessile a Chieri ieri e oggi

Una “Giornata di studi” al chierese “Museo del Tessile”

Lunedì 9 settembre, ore 16 – 19

Chieri (Torino)

L’appuntamento, nella storica Città collinare del Tessile, cade nella settimana dei festeggiamenti della Madonna delle Grazie, Patrona della Città, dove lunedì 9 settembredalle 16 alle 19, presso la Sala della Porta del Tessile del “Museo del Tessile”, in via Santa Chiara 10/a, si rinnova il tradizionale appuntamento incentrato sull’Industria e le Arti Tessili di ieri (dal lontano ‘400) e di oggi.

La giornata di studi, che offrirà spunti e conoscenze interessanti sia per gli addetti ai lavori sia per il grande pubblico, si concluderà con la visita guidata al “Museo del Tessile” e all’“Orto del Tessile” di Chieri.

Non solo, ma “sarà anche l’occasione per annunciare alcune novità in seno alla Fondazione – spiega Melanie Zefferino, presidente della ‘Fondazione chierese per il Tessile’ e ‘Museo del Tessile’, nonché curatrice dell’evento – e per illustrare in  anteprima i progetti ‘in fieri’ che vedono la nostra Fondazione impegnata in tre diversi eventi espositivi; a Genova, nell’ambito di ‘Genova Jeans’, in città per celebrare con il Comune di Chieri, nostro maggior sostenitore, la collezione civica di ‘Fiber Art’, e infine a Torino in collaborazione con l’ ‘Accademia Albertina’”.

Questa l’agenda programmata per la giornata di lunedì 9: dopo i saluti e l’introduzione ai lavori di Antonella Giordano (assessore alla “Cultura” del Comune di Chieri) e di Melanie Zefferino (presidente della “Fondazione”), toccherà allo scrittore-giornalista Fabio Marzano, autore de “Il Ritorno delle Piante. Storie di nuove convivenze tra Uomo e Natura” (EDT, 2024) disquisire  su “Isatis tinctoria: il ritorno di una pianta polifunzionale”.

Alle 17 e alle 17,30 saranno la giornalista e critica d’arte, Silvana Nota, seguita da Mitti Baiotti e da Melanie Zefferino, a parlare rispettivamente di “Rivelazioni indigo. Dal colore alla poetica” e de “I fustagni e altri tessuti di Chieri: tessili per il lavoro, le armi e le feste”.

La giornata si concluderà (dalle 18 alle 19) con le visite al “Museo del Tessile” a cura di Mitti Baiotti e, sotto la guida di Giulia Perin, all’“Orto del Tessile”, di impianto quattrocentesco (ideato da Clara Bertolini con Manuel Ramello) sito nel cuore del Convento di Santa Chiara e idealmente articolato in due sezioni includenti piante le cui fibre sono impiegate per la filatura e la tessitura (la prima) e la seconda, più ampia, dedicata alle piante tintorie, a cominciare da quelle usate per ottenere i toni blu e coltivate per secoli nel territorio chierese, come il “gualdo”, la “persicaria”,  il “sambuco” e l’“indigo”, da cui si ricava anche il verde.

L’ingresso è libero, con prenotazione obbligatoriaprenotazioni@fmtessilchieri.org

g.m.

Nelle foto: “Museo del Tessile – Telaio fustagno; Silvana Nota; “Orto del Tessile”- Gualdo

Orto aromatico e yoga nel parco del Castello di Miradolo

Venerdì 6 settembre 2024

 

 

 

L’orto del Castello di Miradolo disegnato da Paolo Pejrone ha forma circolare: armonioso, chiuso, protetto. Affaccia sulla corte rustica dell’antica dimora e ne completa l’originaria vocazione agricola, con stalla, fienile, forno, pollaio e lavatoio. Si sviluppa intorno all’asse centrale che attraversa il portale d’accesso all’antica “cassina”, l’aia e il Palazzo, fino alla torre rotonda. Visto dall’alto, l’orto è perfettamente inserito nel disegno del luogo. Al suo interno sono state inserite piante aromatiche utilizzabili soprattutto in cucina ma utili anche ad allontanare i parassiti dalle piante fiorite. Molto spesso le aromatiche sono piante sempreverdi che crescono spontanee in aree con inverni piuttosto miti: la passeggiata nell’orto permette di scoprire le specie presenti e raccogliere i consigli proposti dalla guida per la loro coltivazione ed utilizzo. La visita termina con l’allestimento di sacchettini di sali aromatici da usare in cucina o in bagni rilassanti.

Precede la visita, alle 18.30, “Yoga nel parco”, una seduta di yoga adatta a tutti nel Parco del Castello. Un appuntamento per prendersi del tempo per rallentare, per stare a contatto con i suoni della natura e respirare. Un momento per sé stessi.

INFO

Castello di Miradolo, via Cardonata 2, San Secondo di Pinerolo (TO)

Venerdì 6 settembre

Ore 18.30

Yoga nel parco

Costo: 15 euro (prezzo scontato per chi acquista più incontri)

Ore 20

Orto aromatico

In collaborazione con Cooperativa Arnica

Costo: 6 euro + biglietto di ingresso al parco

Biglietti:

MOSTRA: 15 € intero mostra + parco, 12 € ridotto gruppi, convenzioni e over 65, 10 € 12-26 anni, studenti universitari | PARCO: 6 € intero parco, 4 € ridotto scuole, PineCult

Gratuito: bambini 0-11 anni, Disability card e accompagnatore, Passaporto culturale, Tessera Abbonamento Musei

Orari:

Venerdì ore 15/23, sabato e domenica ore 10/19

Prenotazione obbligatoria: 0121 502761 prenotazioni@fondazionecosso.it

www.fondazionecosso.it

 

Capriccio tra realtà e fantasia

“Capricci”, la mostra allestita nel museo civico di Moncalvo, ci riporta nell’affascinante clima settecentesco che ha vissuto la forte attrazione del Vedutismo inteso  come rappresentazione di scorci di vie e piazze di città con antiche rovine che, per la prima volta, diventano protagoniste autonome non più solo sfondo dei dipinti  o relegate al quadraturismo illusionistico per sfondare le pareti ampliando lo spazio dei palazzi.

Sono gli anni del  Grand Tour, viaggio artistico di aristocratici e studiosi intorno all’Europa continentale, in particolare in Italia alimentati dagli scavi di Ercolano e Pompei e dalla diffusione degli “appunti” dei grandi viaggiatori.

Innegabile spinta a visitare la nostra patria fu data dal “Viaggio in Italia”, scritto tra il 1786-88 da Wolfang Goethe, acuta e affascinante inchiesta giornalistica sugli aspetti artistici, sociologici, storici, economici e folcloristici.

Considerazioni ancor oggi attuali come, più tardi nel primo ottocento, lo furono gli appunti di Dumas e Stendhal contagiati dal frenetico desiderio del viaggio.

Il nuovo genere, iniziato dall’olandese Caspar Van Wittel, produsse uno straordinario interesse per i ruderi, in particolare di Roma, Venezia e Napoli, trattati in vari modi dal semplice pittoresco souvenir da riportare in patria alla descrizione dettagliata della realtà senza implicazioni sentimentali secondo la  razionalità documentaristica illuminista oppure, staccandosi dal Vanvitelli, col dare un significato di memento mori  sulla caducità della vita terrena

Ma anche con soffi di poesia evocativa di Canaletto, Bellotto e soprattutto del Guardi.

All’interno del Vedutismo, la specificazione dei “Capricci” comporta un accattivante sapore di stravagante inventiva atta a stupire attraverso scorci di rovine che stimolano la  fantasia degli artisti proponendo intriganti scene tra realtà e immaginazione, come possiamo osservare nelle opere esposte in mostra.

Risalto è dato  alla “Veduta degli avanzi della famiglia Plauzia” oltre ai “Resti del palazzo della famiglia Arrunzia” e dai “Resti del tempio della Sibilla” di Giovan Battista Piranesi, innovatore della tecnica dell’acquaforte con l’abbandono  del tradizionale tratteggio incrociato a favore di un segno più fluido e per l’uso della “prospettiva ad angolo”.

Si coglie nel grande incisore una profonda cultura umanistica favorita da intensi studi della lingua latina e della storia di Roma.

Ne nasce una meditazione nostalgica per le vestigia del tempo e  per i frammenti, rimanenze di colonne, capitelli, cornici spezzate, oggetti disparati d’arredo che lo rendono artista,  archeologo e poeta affidando ad essi un significato ancor più pregnante dell’interezza dei monumenti.

I frammenti  gli parlano come fossero vivi, al contrario del disperato senso di impotenza di un  Fussli  davanti alla grandezza  dei resti classici, rendendoli stimolo per artisti futuri (come afferma in uno dei volumi sulle rovine romane) e non è forse stato geniale profeta se, a distanza di ben due secoli, Escher si è ispirato alle sue tavole delle  “Carceri”  per la rappresentazione delle “Scale impossibili” che lo rendono grande protagonista dell’arte moderna?

Straordinaria è d’altronde la versatilità di Piranesi nell’accostare classicismo, barocco, neoclassicismo anticipando anche la poetica  inquietante del neoromanticismo e del surrealismo novecentesco.

Contribuiscono a creare uno spaccato d’epoca le opere di altri artisti: Antonio Contestabili con la perfetta resa prospettica e scenografica del “Paesaggio con rovine”, Francesco Battaglioli attraverso “Personaggi all’interno di rovine” dall’accento melodrammatico affine al Metastasio suo maestro.

Carlo Bonavia noto per stravaganti ambientazioni di vedute architettoniche e paesaggistiche en plein air col “Paesaggio rurale”,  capriccio dall’effetto atmosferico ricorda Vernet di cui fu allievo.

Ancor più capriccioso l’olio di Antonio Joli con  un’immaginaria visione di San Gerolamo attorniato da mansueti leoni.

La coppia di architetture del francese Hubert Robert, studioso della tecnica di Panini e Piranesi ma affascinato dal barocchetto insinuante di Fragonard, offre una elegante visione tra reale e fantastico mentre una non identificata firma I.B.P. è presente nell’inquietante dipinto  con scorci architettonici di Roma e la liberazione di san Pietro.

Non manca una curiosità data dal vivace cromatismo delle vedute del piatto di legno, arte povera veneziana, a forma di scudo chiudendo la mostra con una nota impensata.

Giuliana  Romano Bussola

“Morire sui binari”, chiude la mostra a Brandizzo

Si chiama “Morire sui binari” la mostra fotografica dedicata alla commemorazione dei 5 operai edili vittime della strage del treno alla stazione ferroviaria di Brandizzo, il 30 agosto 2023.
La mostra è stata inaugurata venerdi, ad un anno esatto dalla strage, e resterà esposta fino a mercoledì 4 settembre, poi per il resto del mese di settembre sarà poi collocata nell’atrio del Comune di Brandizzo in via Torino 121. E’ stata realizzata dall’associazione Sicurezza e Lavoro insieme ai sindacati edili ed è stata presentata – con tutto il programma delle commemorazioni – nella sede di Città metropolitana di Torino alla presenza di alcuni famigliari delle vittime.
Con la sindaca di Brandizzo Monica Durante, le consigliere metropolitane Rossana Schillaci e Sonia Cambursano, il presidente del Consiglio regionale del Piemonte Davide Nicco, il direttore di Sicurezza e lavoro Massimiliano Quirico.

(Facebook Città Metropolitana di Torino)

In coda in tangenziale partorisce aiutata dalla polizia stradale

Il marito e gli agenti della polizia stradale alle 16 di oggi hanno aiutato a partorire una donna incinta che ha avuto le contrazioni mentre era in auto, bloccata nel traffico della tangenziale nord di Torino nei pressi dell’uscita per Savonera.

Il consorte alla guida della vettura  ha chiamato i soccorsi, e nel frattempo è giunta una pattuglia della Polizia Stradale. Così la mamma ha partorito in auto aiutata dal consorte e dai poliziotti.  Tutto è andato per il meglio e l’auto con la mamma e il neonato è stata scortata dalla polizia all’ospedale Martini di Torino.