ilTorinese

Torino, Patto per la sicurezza urbana: il sostegno della Regione

La Giunta regionale ha assegnato 1.329.000 euro di contributi a favore del Ministero dell’Interno per il rinnovo di ulteriori due anni del Patto per la sicurezza urbana tra Prefettura di Torino, Regione Piemonte e Città di Torino, finalizzato a rafforzare le politiche e le strategie in materia di sicurezza integrata tra lo Stato e il capoluogo piemontese.

Grazie al finanziamento proseguono le attività di controllo e le strategie del sistema di sicurezza urbana previste dal Patto, sottoscritto per la prima volta ad agosto 2023 con una dotazione di 1 milione di euro per il biennio.

Intendiamo dare continuità al percorso di rafforzamento delle azioni sinergiche tra i diversi soggetti di governo del territorio, un modello operativo efficace basato sulla collaborazione interistituzionale tra forze di Polizia e che permette di portare avanti le attività di controllo del territorio. Con il rinnovo del Patto di sicurezza, di cui abbiamo aumentato la dotazione finanziaria, possono infatti proseguire i progetti a beneficio di tutte le forze dell’ordine, come l’acquisto di veicoli e l’implementazione del sistema di sorveglianza appartenente alla Città di Torino”, sottolinea l’assessore regionale alla Sicurezza e Polizia locale Enrico Bussalino.

Sarà la Cabina di regia costituita presso la Prefettura di Torino, e della quale fanno parte i rappresentanti della Regione, della Città di Torino e delle Forze dell’Ordine, ad individuare le specifiche iniziative da realizzare e finanziare con i fondi assegnati.

“Nuremberg”, Russell Crowe ha il viso e la supremazia di Göring

Ultime note dal Torino Film Festival

Testo poetico suddiviso in dieci stazioni, risalente al XII secolo, composto di versi e di immagini, libero di essere guardato e ascoltato, rappresentazione simbolica dello sviluppo spirituale all’interno della tradizione buddista Zen, “I dieci quadri del mandriano di buoi” del maestro Chan Kuòan Shīyuán è all’origine del nipponico “Black Ox” diretto dal quarantenne Tsuta Tetsuichiro e attraversato dalle ultime composizioni di Ryüichi Sakamoto: una delle opere più persuasive dell’intero Torino Film Festival, arrivato negli ultimi giorni di proiezioni, maestoso nella propria semplicità e in quel suo procedere lentamente per tappe, fissato per la quasi totalità in un eccellente bianco e nero, salvo aprirsi nelle scene finali nei colori che denunciano il completo immergersi dell’uomo nella bellezza della natura. Qui il percorso Zen è ambientato nel Giappone del secolo XIX, dove un cacciatore, perdute le proprie terre delle montagne, è costretto a scendere in pianura e a farsi mandriano, in una terra che sta vivendo una trasformazione sociale che porterebbe all’occidentalizzazione e alla perdita, da parte di molti, del legame con gli dei della natura e la propria spiritualità. Tra lavoro e religiosità, l’uomo cattura un grande bue nero, che nella piena solitudine diventa il suo unico compagno, una ricerca e una cattura e un’unione fatta di atti positivi e no, che vogliono rappresentare il cammino dell’uomo verso l’illuminazione o il vero Sé. Un film fatto di particolari preziosi, di raffinate soluzioni, delle illuminazioni di una filosofia che dovrebbe far riflettere. Ben diverse riflessioni deve impiegarle lo spettatore alla visione di “The Garden of Earthly Delights”, sguardo non solo amaro ma a tratti terrificante e disumano che ci arriva dalle Filippine (coproduzione olandese) a opera del regista Morgan Knibbe.

“Il film invita il pubblico a confrontarsi con una storia che troppo spesso abbiamo scelto di ignorare”, dice. E, nella personale convinzione, confessa, di un mondo in cui i corpi dei più deboli sono sfruttati, dove le fabbriche e le miniere, le piantagioni e i bordelli hanno schiacciato ogni rispetto, dove ci si accanisce verso i più vulnerabili, guardando all’Oriente e all’Occidente in un panorama combattivo di situazioni opposte, “ho iniziato a scrivere il film, cercando di spingere il pubblico a riconoscere e accettare l’umanità di chi è stato disumanizzato per secoli.” Mostrando il degrado con un obiettivo che non conosce limiti e non nasconde nulla, al centro l’olandese Michael, a Manila con l’intenzione di festeggiare il Natale con la ragazza conosciuta online ma, nel ritrovarsi tradito, pronto a scivolare in uno sfacciato turismo sessuale, tra lo squallore delle baraccopoli, tra le strade dove i ragazzini lottano per un sacco di immondizia, tra le luci del quartiere a luci rosse della città, tra gli eleganti alberghi per turisti con sul tetto la vasta piscina che guarda giù sopra quell’universo di poveri e incarogniti, nel caos assordante della strada. Si aggireranno attorno a lui l’undicenne Ginto che sogna di diventare un gangster e sfugge alla realtà di furti e di espedienti riempiendosi con il suo migliore amico Jojo di metanfetamine, mentre sua sorella Asia si prostituisce nella speranza di una vita in qualche modo migliore. Prostituzione giovanile e perversioni adulte, strade contorte verso un giardino delle delizie, con un racconto estremamente crudo, che non nasconde nulla, Knibbe si fa ammirare nel rendere in maniera esatta la discesa alla infelicità di tutti, i sensi di colpa, all’urlo fatto per sopravvivere, lo fa senza compiangere, senza accusare, lucidamente. Lasciando però in bocca più di un immenso amaro in bocca.

Nell’attesa dei premi che saranno decisi e distribuiti dalla giuria capitanata da Ippolita Di Majo, le ultime immagini del festival appartengono alla macabra apparizione di Herman Göring – che ha le sembianze ormai irrimediabilmente possenti di Russell Crowe, eccellente – in “Nuremberg”, scritto (è stato tra l’altro l’acclamato sceneggiatore di “Zodiac” di Fincher) e diretto da James Vanderbilt – qui alla sua opera seconda in qualità di regista, dopo “Truth – Il prezzo della verità”, 2015 -, a raccontare con parole ben lontane da quelle di “Vincitori e vinti” di Kramer la tragedia dell’Olocausto (con immagini di repertorio) e il giudizio che le nazioni vincitrici della terra ne dettero durante i giorni e il processo di Norimberga, Ribbentrop e Hess e Seyss-Inquart e gli altri a subire morti e ergastoli. Vanderbilt focalizza il proprio racconto sull’incarico che lo psichiatra americano Douglas Kelly (lo interpreta Rami Malek, meritato Oscar come Freddie Mercury) – un altro che non cede è il giudice della Corte Suprema degli States Robert Jackson (un validissimo Michael Shannon) – riceve allo scopo di valutare lo stato mentale dei prigionieri nazisti e di stabilire se essi siano idonei a sostenere il dibattimento per crimini di guerra. Affermativo: ma lui che è scivolato su un errore compiuto con il gentil sesso che ha le vesti di una curiosa giornalista che fa il suo mestiere ed è pronta a sottrargli notizie riservate, verrà estromesso. Salvo venire reintegrato nel dibattimento grazie a certi suoi studi che porteranno nuove luci sugli atti e sulla personalità del principale imputato. Costruendo in dialoghi che non hanno certo la sensibilità di un duello in punta di fioretto ma che scavano a fondo nella fredda ferocia del Reichmarschall, numero due del regime hitleriano, un duello sottile e psicologico, che scava in profondità, che mattone dopo mattone costruisce il progredire di un rapporto e le due personalità, che contribuisce a portare a una condanna che scavalcherà la morte per impiccagione, preferendo come la Storia ci ha testimoniato Göring darsi la morte con il cianuro – verremo a sapere nelle didascalie di coda che anche Kelly, colpito dai fantasmi di quella esperienza e datosi in seguito al bere, si tolse la vita allo stesso modo, nel 1958, dopo averne ricavato un volume che non ebbe alcun successo. Incisivo nel/per il racconto l’urlo che Göring getta in faccia a Kelly nel disperato tentativo di mantenere ben salda la sua supremazia, la sua eternità: “Io sono il libro, tu non sei altro che una nota a piede pagina!” Il film è in uscita natalizia, il prossimo 18 dicembre, vederlo è quasi un obbligo per ripassarsi una pagina di Storia, che dev’essere non dimenticata.

Elio Rabbione

Nelle immagini, Russell Crowe come Göring in “Nuremberg”, e due momenti di “Black Ox” e di “The Garden”.

“Tensione sempre alle stelle nel carcere di Torino”

Tensione sempre alle stelle nel carcere di Torino: lo denuncia il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria. “Nella notte, presso la prima sezione del Padiglione B, un agente della Polizia Penitenziaria ha udito una conversazione sospetta provenire dal bagno di una cella. Insospettito, ha prontamente dato l’allarme e, con l’ausilio di altri colleghi, è intervenuto all’interno della cella”, spiega il segretario del Piemonte Vicente Santilli. “Il detenuto, di nazionalità italiana, è apparso visibilmente sorpreso e ha tentato di occultare un telefono cellulare all’interno di un recipiente. Durante la perquisizione, è stata rinvenuta anche una quantità non precisata di sostanza stupefacente”.

Il sindacalista del SAPPE rende noto che anche nel pomeriggio altri due detenuti, nel secondo piano del Padiglione B, avevano spintonato un agente dopo che questi, al loro rientro dall’ora d’aria, li aveva scoperti in un traffico illecito.

“Questo episodio si inserisce in un contesto già critico all’interno dell’istituto torinese, dove negli ultimi giorni si sono verificati altri casi analoghi. In particolare, un detenuto di origine nordafricana, sottoposto al regime del 14 bis, è stato recentemente trovato in possesso di uno smartphone nascosto in una cartellina portadocumenti e di un caricabatterie occultato in una scarpa”, prosegue Santilli. “La Polizia Penitenziaria continua a operare in condizioni estremamente difficili, dovendo fronteggiare una cronica carenza di personale e una gestione carceraria sempre più in affanno. Questi episodi sono il sintomo evidente di un sistema di sicurezza da rafforzare con urgenza. Un sentito elogio va a tutto il personale della Casa Circondariale di Torino, e in particolare agli agenti in servizio presso il Padiglione B, che ogni giorno affrontano con professionalità e dedizione un disagio lavorativo crescente”.

Solidarietà al personale di Polizia Penitenziaria del Reparto di Torino arriva anche da parte di Donato Capece, segretario generale del SAPPE, “questo è lo scenario quotidiano in cui opera il Corpo di Polizia Penitenzia. Così non si può andare più avanti: è uno stillicidio continuo e quotidiano. Le carceri sono in mano ai delinquenti e dunque serve forte ed evidente la presenza dello Stato, che non può tollerare questa diffusa impunità, e servono provvedimenti urgenti ed efficaci!”.

Anas: favori in cambio di denaro? Quattro indagati

Favori negli appalti in cambio di soldi e omaggi: è questo quanto ipotizzato dalla Procura di Novara, che indaga quattro persone — un ingegnere, due geometri della Sezione Anas di Cameri e un architetto di uno studio milanese — per presunti episodi di corruzione.

Secondo gli investigatori, i funzionari avrebbero agevolato e accelerato alcune pratiche amministrative riguardanti progetti urbanistici nei Comuni di Novara, Trecate e Cameri, ottenendo in cambio denaro e altri benefici, compreso il pagamento di arredi di pregio destinati a uno di loro. Nei giorni scorsi sono avvenute perquisizioni domiciliari e personali, durante le quali sono stati sequestrati documenti e circa duemila euro in contanti trovati nascosti sotto un letto.

Rivoli sostiene la mobilità con il Bonus Trasporti

 

Contributi agli studenti e biglietti gratuiti per gli over 65

La Città di Rivoli rinnova il proprio impegno per una mobilità più equa e sostenibile con due provvedimenti che guardano ai giovani e agli anziani, le fasce più esposte alle difficoltà di spostamento. Sono stati infatti aperti il bando per i contributi alla mobilità studentesca 2025/2026 e l’avviso per il rilascio gratuito dei titoli di viaggio GTT destinati ai cittadini over 65.

Il primo intervento, è dedicato ai ragazzi under 26 residenti a Rivoli, iscritti all’ultimo anno delle scuole medie, agli istituti superiori o alle agenzie formative e in possesso di un abbonamento GTT “Under 26” acquistato nel 2025. La volontà è quella di sostenere il diritto allo studio delle famiglie a basso reddito e incentivare l’uso del trasporto pubblico come alternativa all’auto privata, favorendo una mobilità più sostenibile.

Il contributo economico è modulato in base all’ISEE: 100 euro per la fascia fino a 12.000 euro e 80 euro per i nuclei con ISEE compreso tra 12.001 e 25.000 euro. Le domande devono essere inoltrate esclusivamente online, sul sito della Città di Rivoli, accedendo al link https://www.comune.rivoli.to.it/contributostudentibus dall’1 dicembre ed entro le ore 23.59 del 31 dicembre 2025 attraverso SPID o CIE.

Per chi non dispone di strumenti digitali o ha difficoltà nella compilazione, è possibile rivolgersi gratuitamente ai Punti Digitali Facili distribuiti sul territorio. La graduatoria sarà pubblicata dall’Ufficio Giovani e il contributo verrà erogato in un’unica soluzione entro febbraio 2026, compatibilmente con le risorse disponibili.

«Con questo bando vogliamo aiutare concretamente gli studenti e le loro famiglie – sottolinea Marco Tilelli, assessore ai Trasporti e alla Mobilità Sostenibile –. Favorire l’utilizzo del trasporto pubblico significa investire in un modello di città più moderna, meno congestionata e più attenta all’ambiente. Supportare i giovani nei loro spostamenti quotidiani contribuisce anche a promuovere abitudini responsabili e una mobilità davvero alla portata di tutti».

Parallelamente è aperto anche il bando rivolto agli over 65, che prevede l’assegnazione gratuita dei carnet “MultiCity GTT” del valore di 11,80 euro ciascuno. Possono fare domanda i cittadini residenti a Rivoli con almeno 65 anni e un ISEE non superiore a 15.000 euro, a condizione che non abbiano diritto alla Carta di Libera Circolazione della Regione Piemonte. Ogni carnet contiene sei biglietti “City 100”, validi 100 minuti su tutta la rete urbana e suburbana e comprensivi di una corsa in metropolitana.

Anche in questo caso la domanda si presenta esclusivamente online, dal 1° al 31 dicembre 2025, sempre mediante SPID o CIE al link seguente https://www.comune.rivoli.to.it/contributo65bus

L’assistenza alla compilazione è garantita dagli stessi Punti Digitali Facili. La graduatoria degli ammessi ed esclusi sarà pubblicata sul sito del Comune e la consegna dei titoli avverrà in un’unica soluzione entro il primo quadrimestre 2026, in quantità proporzionale alle risorse disponibili e al numero di richieste valide.

«Questo intervento aiuta molti anziani ad affrontare con maggiore serenità gli spostamenti quotidiani – dichiara Silvia Romussi, delegata alla Terza Età –. Il trasporto pubblico non è solo un servizio: è uno strumento di autonomia, socialità e inclusione. Mettere a disposizione titoli gratuiti significa offrire un sostegno concreto a chi ha più bisogno, rafforzando al tempo stesso il nostro impegno verso politiche sociali attente e vicine alle persone».

Per informazioni:
Ufficio Giovani – 011 9511656
Punti Digitali Facili – 349 9847516 / 327 1774779 – sportellidigitali@ovestsolidale.to.it

Rimi Cerloj firma la prima masterclass della stagione della Gypsy Academy

Rimi Cerloj, ballerino, acrobata, producer e coreografo di origini albanesi, residente da molti anni in Italia, è il protagonista della prima masterclass della stagione della Gypsy Academy di Torino, aperta  a tutti e in programma il 5 dicembre a partire dalle ore 9, fino alle 14, quando inizieranno le tre lezioni di tre livelli diversi aperte anche agli esterni.
Rimi rappresenta il fiore all’occhiello della produzione artistica contemporanea  con un’esperienza che spazia dal classico al moderno, all’hip hop, fino a giungere alla grande opera. Ha lavorato in numerose produzioni teatrali, operistiche e televisive a livello internazionale come interprete , ma anche come coreografo, art director e producer.
È noto per le sue performance in musical popolari come “Notre Dame de Paris” di Riccardo Cocciante, “Romeo e Giulietta ama e cambia il mondo”, e “Jesus Christ Superstar”, “Ben Hur Live” e ha collaborato con compagnie come l’Ensemble di Micha Van Hoecke.
Ha anche lavorato in programmi televisivi tra cui “Italia’s got talent”, “Domenica in” e “Zelig”
Tra le opere liriche è  stato in scena in produzioni di Aida, Macbeth, Traviata, Faust e Alceste e vanta anche collaborazioni con la compagnia “Danza prospettiva” di Vittorio Biagi.
Attraverso Rimi Cerloj i partecipanti avranno la possibilità di confrontarsi con le capacità di un interprete che ha attraversato in maniera trasversale ogni aspetto della danza e dello spettacolo in genere, imparare tecniche nuove e soprattutto, superare i propri limiti, immergendosi in uno spirito internazionale e di successo.

Mara Martellotta

A Natale Torino Brilla. Le iniziative della Città per le festività natalizie

Musica, spettacoli, mercatini e un fitto programma di animazione diffusa intorno ai luoghi simbolo delle feste. È  questo il Natale della Città di Torino che accompagnerà torinesi e visitatori dal primo dicembre al 6 gennaio prossimo.

“Le festività natalizie sono l’occasione per godersi la città e il tempo da trascorrere con le persone più  care – ha spiegato il sindaco di Torino Stefano Lo Russo – anche quest’anno abbiamo pensato ad illuminazioni ed  addobbi per far rivivere appieno l’atmosfera del Natale e a un ricco calendario di iniziative,  ideate sia per chi vive e lavora  a Torino sia per chi vi arriverà per trascorrere un periodo di vacanza. Non sempre le notizie che arrivano dal mondo sono positive, ma proprio per questo speriamo che il Natale possa essere un momento di festa e di luce per la nostra comunità”.

A segnare l’inizio delle festività lunedì 1 dicembre, alle ore 17.30, sarà l’apertura delle prime due caselle del Calendario dell’Avvento, in piazza San Giovanni, a cura del Comando Provinciale dei Vigili del fuoco di Torino. Il pubblico sarà accolto dalle 16.30 dai canti dell’Academy Gospel Choir. A partire da martedì 2 dicembre verrà aperta una nuova casella. Il Calendario dell’Avvento è un progetto di Città di Torino, realizzato dal teatro Regio di Torino dai bozzetti di Emanuele Luzzati con disegno e progetto artistico di Lastrego  e Testa Multimedia.

Venerdì 5 dicembre alle 18 sarà inaugurato il villaggio di Natale in piazza Solferino  e l’allestimento di quest’anno propone, oltre alla tradizionale pista di pattinaggio sul ghiaccio, la Casa di Babbo Natale, il Borgo degli Elfi e le tradizionali cassette dei mercatini, con prodotti artigianali e gastronomici, cioccolata calda e altre specialità.
Lunedì 8 dicembre si entrerà nel vivo delle feste con una serie di eventi inaugurali, alle 16 ai Giardini Sambuy, ravvivati dalle esibizioni del Coro Madre Enrichetta della Comunità Francofona di Torino, l’accensione del presepe di Emanuele Luzzati sarà seguita da attività  per famiglie organizzate dall’associazione Giardino Forbito, tra cui un laboratorio di ghirlande natalizie e alcuni workshop per bambini.

L’appuntamento nel cortile d’Onore di palazzo Civico sarà alle 17.30, quando si apriranno le porte alla cittadinanza per l’accensione dell’Albero di Natale della Città.  Già dalle 16.30 la piazza sarà ravvivata dall’esibizione della Bandakadabra Marching Band, che da lì partirà per un’esibizione itinerante nel centro cittadino.  Il Cortile d’Onore ospiterà anche gli incontri con Babbo Natale dedicati ai più piccoli , in programma sia lunedì 8, sia sabato 13, sabato 20 dicembre dalle ore 15 alle  ore 19.
Nella vicina piazzetta Reale, alle 18.30, sarà inaugurato il Boschetto di Natale, preceduto alle ore 17 dall’esibizione del Sunshine Gospel Choir.
Il nuovo allestimento del boschetto,  completamente rinnovato rispetto alla passata edizione, è stato pensato come una piccola foresta urbana in cui addentrarsi, da esplorare e fotografare, con alberi di diverse altezze disposti su un tappeto decorativo che reinterpreta le palette ottocentesche della cancellata che da piazza Castello introduce alla piazzetta. Ogni giorno, dalle 15 alle 22, un accompagnamento musicale contribuirà  a creare un’atmosfera immersiva  dialogando con le scenografie e le luci.
Piazzetta Reale e il Boschetto di Natale saranno il cuore dell’animazione per tutto il periodo delle feste, con un calendario continuo di esibizioni musicali e performance.
Martedì 9 dicembre , alle ore 11, in piazza Carlo Alberto,  sarà inaugurato il Teatrino di Natale, progetto ideato e realizzato da Punto Rec Studios in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche educative, con il contributo, in qualità di sponsor, di Iren. Quest’anno lo spettacolo proporrà,  oltre alle storie di Gianni Rodari e Roberto Piumini, anche le avventure della Pimpa, in occasione del cinquantesimo anniversario del personaggio nato dall’immaginazione di Francesco Tullio Altan. I bambini delle scuole dell’infanzia, liberi di usare qualsiasi tecnica e senza limiti alla creatività, hanno creato più di cinquecento composizioni, dando vita ad un narrazione collettiva dove parole  e musica si intrecciano con la loro immaginazione, senza limiti alla fantasia.
Domenica 14 dicembre l’area di Porta Palazzo sarà al centro di un programma di appuntamenti culturali e attività per famigliedal titolo “A Natale Porta Palazzo brilla” promosso dall’Assessorato al Commercio. Alle 15.30 sarà inaugurato il progetto “Porta Palazzo. Il filo della memoria” che prevede l’installazione sulle pareti della Tettoia dell’Orologio di pannelli che illustrati che ripercorrono la storia del mercato e della sua comunità.  Seguiranno l’accensione dell’albero di Natale di Porta Palazzo e la performance della cantautrice Su Akyol a cura del MAO. Il pomeriggio proseguirà alle 17.30 con la presentazione del calendario  di Porta Palazzo 2026, intitolato “In palmo di mano” e composto dai lavori degli studenti del Liceo Passoni, coinvolti in un laboratorio fotografico e grafico a cura del MAO, Museo di Arte Orientale in collaborazione con immagini provenienti dall’archivio del Museo del Cinema.
L’evento sarà accompagnato da un  momento di narrazione collettiva del quartiere dal titolo  “Porta Palazzo mon amour. Lettere al cuore pulsante di Torino” e dall’esibizione  dei sassofonisti del Conservatorio di Torino.

Tre appuntamenti speciali arricchiranno il Natale

Lunedì 15 dicembre dalle 19 alle 22 il Museo del Cinema ospiterà l’evento su prenotazione ”Ciak … Che Natale” durante il quale cittadini e turisti potranno partecipare a una visita serale gratuita del Museo Nazionale del Cinema, incontrare Babbo Natale per una foto nelle sale del Museo e ascoltare un attore professionista che racconterà aneddoti curiosi legati ai grandi film natalizi della storia del cinema.
Venerdì 19 dicembre alle 21, al Conservatorio Giuseppe Verdi, si terrà il concerto “Collective Christmas “ del Centro Civico di Formazione Musicale, a ingresso gratuito su prenotazione.
Il programma riunirà alcune delle formazioni del CFM, che interpreterà brani cameristici, popolari e orchestrali, in un percorso musicale che attraversa generi e atmosfere del periodo natalizio.
L’iniziativa  è realizzata da Fondazione per la Cultura Torino, con il sostegno di Intesa Sanpaolo e la Fondazione  Compagnia di San Paolo.
Infine lunedì 22 dicembre,  alle 20.30, al  teatro San Giuseppe , andrà in scena Christmas Show, uno spettacolo ispirato al leggendario Radio City Music Hall di New York, che offrirà al pubblico un’immersione nell’atmosfera natalizia attraverso musica, danza e i personaggi più iconici delle festività.

Due eventi legati allo sport sono in programma al Palatazzoli.
Grazie alla collaborazione con la Federaizone Italiana Sport del Ghiaccio istruttori qualificati accoglieranno le famiglie e accompagneranno i neofiti nelle loro prime esperienze di pattinaggio sul ghiaccio in due giornate a ingresso gratuito fino a esaurimento dei posto.
Martedì 23 dicembre si terrà,  dalle 17.30 alle 22, l’appuntamento “Aspettando il Natals”, mentre lunedì 5 gennaio , negli stessi orari “Aspettando la Befana”. Per favorire la più ampia partecipazione possibile, due saranno i turni di ingresso, dalle 17.30 alle 19.30 e dalle 20 alle 22.

Mara Martellotta

 

Ultima tappa di IOLAVORO

Anche l’ultima tappa del 2025 ha acceso le luci su orientamento, formazione e lavoro, con circa 1.500 presenze

Il viaggio regionale di IOLAVORO 2025 ha compiuto il suo ultimo passo a Beinasco, nel Torinese, dove ha trasformato il Palazzetto dello Sport in un luogo di incontro tra studenti, persone in cerca di lavoro, imprese e istituzioni. L’iniziativa, promossa da Regione Piemonte e organizzata da Agenzia Piemonte Lavoro, ha concluso così un percorso che ha toccato cinque località del territorio piemontese (Torino, Biella, Vercelli, Gravellona Toce e Beinasco), con l’obiettivo di avvicinare le persone, soprattutto più giovani, al mondo del lavoro e fornire strumenti concreti per affrontare scelte formative e professionali.

“IOLAVORO Beinasco dimostra che i giovani possono trovare opportunità concrete di crescita e realizzazione professionale in Piemonte e in Italia, senza cercare opportunità all’estero – ha dichiarato Elena Chiorino, vicepresidente della Regione Piemonte – ill nostro impegno è offrire strumenti concreti per costruire un futuro solido, sostenendo le imprese con risorse qualificate e rafforzando l’attrattività e la competitività del tessuto economico del territorio. Il Piemonte, infatti, si conferma una regione che non ha paura del cambiamento. Lavoriamo per dare ai giovani strumenti concreti e alle imprese risorse preparate. Con IOLAVORO costruiamo una visione: un Piemonte che cresce grazie al talento e alla competenza e che tocca anche territori che per noi sono tutto fuorché marginali, ma sono invece centrali nelle nostre strategie”.

Una giornata dedicata a studenti, docenti e persone in cerca di occupazione
La tappa di Beinasco ha proposto un programma ricco e differenziato, pensato per rispondere ai bisogni orientativi di fasce diverse della popolazione scolastica e offrire momenti formativi alle persone in cerca di occupazione.
Ad aprire la giornata è stato #IOSCELGO, un incontro condotto da Elisabetta Pia e rivolto a studenti delle scuole secondarie di secondo grado, che ha offerto strumenti per leggere il mercato del lavoro e comprendere come individuare il proprio percorso futuro. L’iniziativa era curata da Regione Piemonte, Sviluppo Lavoro Italia e Agenzia Piemonte Lavoro.
Parallelamente, nell’Area Welcome Scuole, ha preso vita il Tour dei mestieri junior: aziende fuoriclasse, un percorso dedicato agli alunni delle scuole secondarie di primo grado, realizzato con Obiettivo Orientamento Piemonte, per scoprire da vicino il mondo delle imprese e lasciarsi ispirare dai mestieri del futuro.
Guardava agli studenti più giovani anche il Career Day Inail – La persona al centro, un appuntamento dedicato alla sicurezza, alla prevenzione e al valore del lavoro, realizzato da Inail Piemonte.
L’Area Welcome Scuole si è di nuovo popolata di alunni delle scuole secondarie di primo grado in occasione dell’incontro con Giulia Lamarca, content creator, divulgatrice e psicologa, che ha portato testimonianza ed esperienze sul tema della motivazione e dell’autoefficacia.
La mattinata si è conclusa con il Talk digital, green and white jobs, un appuntamento per studenti della scuola secondaria di secondo grado, organizzato da Regione Piemonte- Obiettivo Orientamento Piemonte e Sviluppo Lavoro Italia, per esplorare i settori professionali di maggiore crescita.
Nel pomeriggio il focus si è concentrato maggiormente sulle persone in cerca di occupazione, con La ricerca attiva di lavoro, un incontro formativo a cura di Agenzia Piemonte Lavoro per fornire strumenti pratici, strategie e metodi efficaci per affrontare il mercato del lavoro e valorizzare le proprie competenze.

L’edizione di IOLAVORO Beinasco si è chiusa con numeri significativi, confermando la centralità della tappa conclusiva del tour.
Il pubblico è infatti fluito con costanza durante l’intero arco della giornata e, alla fine, sono state complessivamente 1.500 circa le presenze complessive: di queste erano circa 700 le persone in cerca di lavoro che potevano candidarsi a 380 annunci di lavoro, per un totale di circa 1.000 posizioni aperte. Ottima anche la presenza di giovani e giovanissimi, con oltre 450 studenti coinvolti in attività orientative pensate per accompagnarli nella scoperta dei mestieri e delle professioni del futuro. Erano inoltre rappresentate 56 realtà economiche, tra cui 29 imprese, 22 agenzie per il lavoro, 2 enti formativi, 3 enti di formazione professionale.

Per maggiori info www.iolavoro.org http://www.iolavoro.org

Mara Martellotta

Oggi al cinema. Le trame dei film nelle sale di Torino

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A cura di Elio Rabbione

40 secondi – Drammatico. Regia di Lorenzo Alfieri, con Francesco Gheghi e Francesco Di Leva. A Colleferro, in provincia di Roma, in una notte di inizio settembre, i gemelli Federico e Lorenzo uccidono il giovanissimo Willy, proveniente da Capoverde, un lavoro in un ristorante, per essere intervenuto a difendere un amico coinvolto in una lite. dall’aggressione alla morte del ragazzo trascorsero 40 secondi. Le ore che hanno preceduto quell’assassinio, le esistenze felici e sbandate, due gruppi di ragazzi, l’allegria le risate e il sopruso feroce, la prepotenza, l’amore verso una madre, due gemelli che vivono in simbiosi, nel male. Durata121 minuti. (Reposi sala 4)

Breve storia d’amore – Commedia. Regia di Ludovica Rampoldi, con Pilar Fogliati, Adriano Giannini, Andrea Carpenzano e Valeria Golino. Lea incontra Leo in un bar e ne diventa l’amante. La loro relazione clandestina, consumata in una stanza d’albergo, prende una piega sinistra quando lei inizia a infilarsi nella vita di lui, sino a consultare la moglie di lui. E c’è ancora l’altro coniuge su cui puntare l’attenzione. “Una piacevole digressioni sulle manovre sentimentali, in mano ai battiti di cuori femminili ma con responsabilità maschili. Ben scritta e recitata, la commedia è divertente ma non innocua, tira fuori dal cilindro un finale a doppia lettura, coinvolgendoci nella rincorsa del traditore. Rampoldi s’inventa una storia poco italiana nelle cadenze quasi esistenziali che coinvolgono le famose ragioni del cuore che il cervello ignora” (Maurizio Porro, Corriere della sera). Durata 100 minuti. (Massaua, Nazionale sala 3, Reposi sala 1, The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Bugonia – Commedia / Fantascienza. Regia di Yorgos Lanthimos, con Emma Stone, Jesse Plemons e Alicia Silverstone. Due giovani ossessionati dalle teorie del complotto che decidono di rapire l’influente CEO di una grande azienda, convinti che sia un’aliena decisa a distruggere la terra. Convinti della sua natura extraterrestre, passano alla cattura e a un serrato interrogatorio. La situazione si complica quando la ragazza del giovane rapinatore, l’imprenditrice e un investigatore privato coinvolto nella vicenda si ritrovano intrappolati in una battaglia mentale ad alta tensione. La Stone nuovamente musa ispiratrice del regista di origini greche. Presentato a Cannes. Durata 120 minuti. (Fratelli Marx sala Harpo V.O., Greenwich Village sala 1 anche V.O., Reposi sala 4)

Buon viaggio, Marie – Commedia drammatica. Regia di Enya Baroux, con Hélène Vincent. Malata terminale stanca di curarsi, l’ottantenne Marie ha scelto di recarsi in Svizzera per sottoporsi alla procedura del suicidio assistito. Incapace di dire la verità al figlio Bruno, volenteroso ma inconcludente e senza una lira, e alla nipote adolescente Anna, si confida invece con il rude ma gentile assistente sanitario Rudy, il quale si ritrova suo malgrado alla guida del camper che porterà tutta la famiglia verso la Svizzera, dopo che Marie ha raccontato la bugia di eredità da riscuotere. Riuscirà la donna, amorevole ma inflessibile nella sua decisione, a dire la verità alle persone che ama e Rudy a dare una direzione alla sua vita? Durata 97 minuti. (Classico)

Cinque secondi – Drammatico. Regia di Paolo Virzì, con Valerio Mastandrea, Valeria Bruni Tedeschi e Galatea Bellugi. Chi è quel tipo dall’aria trascurata che vive da solo nelle stalle di Villa Guelfi? Passa le giornate a non far nulla ed evitando il contatto con tutti. E quando si accorge che nella vita si è stabilita abusivamente una comunità di ragazzi che si dedicano a curare quella campagna e i vigneti abbandonati, si innervosisce e vorrebbe cacciarli. Sono studenti, neolaureati, agronomi e tra loro c’è Matilde, che è nata in quel posto e da bambina lavorava la vigna con il nonno Conte Guelfo Guelfi. Anche loro sono incuriositi da quel signore misantropo dal passato misterioso: perché sta lì da solo e non vuole avere contatti con nessuno? Mentre avanzano le stagioni, il conflitto con quella comunità di ragazze e ragazzi si trasforma in convivenza, fino a diventare un’alleanza. E adriano si troverà ad accudire nel suo modo brusco la contessina Matilde, che è incinta di uno di quei ragazzi… Durata 105 minuti. (Due Giardini sala Nirvana, Eliseo, Nazionale sala 4)

I colori del tempo – Commedia drammatica. Regia di Cédric Klapisch, con Suzanne Lindon. Nella Francia di oggi, un gruppo di sconosciuti viene riunito in quanto discendente di Adèle, donna di fine Ottocento che dalla Normandia era partita alla volta di Parigi in cerca della madre che l’aveva abbandonata. Dovendo ispezionare la casa in rovina di Adèle per decidere che cosa fare della proprietà, gli emissari del pubblico mettono insieme pezzo dopo pezzo il lontano passato della loro famiglia. Parallelamente, durante la Belle Epoque, Adèle si avventura nella grande città assieme ai nuovi amici Lucien e Anatole, scoprendo una capitale nel vortice del cambiamento, tra zone ancora rurali e salotti della borghesia moderna, e tra le arti figurative e l’avvento della fotografia. Durata 124 minuti. (Nazionale sala 2)

Le città di pianura – Commedia. Regia di Francesco Sossai, con Filippo Scotti, Sergio Romano, Andrea Pennacchi e Robero Citran. Due spiantati cinquantenni sono ossessionati di bere l’ultimo bicchiere. Una sera incontrano un ragazzo, Giulio, timido studente di architettura e il modo di vedere il mondo e l’amore all’improvviso si trasforma pian piano mentre i tre girano tra i locali del Veneto. Durata 90 minuti. (Eliseo)

Die my Love – Drammatico. Regia di Lynne Ramsay, con Jennifer Lawrence, Robert Pattinson, Sissy Spacek e Nick Nolte. Grace, da poco tempo madre e scrittrice, sta lentamente scivolando nella follia. Si trasferisce da New York e si chiude in una vecchia casa in Montana, diventa sempre più nervosa e imprevedibile, mentre il suo compagno Jackson assiste impotente. Ha scritto Maurizio Porro nel Corriere: “il film ci parla della sofferenza della mente, portata ai limiti estremi, della terra di mezzo tra realtà e incubo, è affascinante e disturbante, poetico e molesto, nella eleganza delle inquadrature, nel fascino della natura la cui solitudine non è d’aiuto.” Durata 118 minuti. (Ideal, Nazionale sala 2, da domenica 30, The Space Torino, Uci Lingotto anche V.O., The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Dracula – L’amore perduto – Fantasy, horror. Regia di Luc Besson, con Caleb Landry Jones, Christoph Waltz e Matilda De Angelis. Transilvania, XV secolo. Il principe Vladimir, dopo la perdita improvvisa della sua amata, rinnega Dio, ereditando così una maledizione eterna: diventare un vampiro. Condannato a vagare per secoli, sfida il destino e la morte stessa, guidato da un’unica speranza: ritrovare l’amore perduto. Durata 129 minuti. (Massaua, Ideal, Uci Lingotto, The Space Beinasco, Uci Moncalieri)

Dreams – Drammatico. Regia di Michel Franco, con Jessica Chastain e Isaac Hernàndez. Fernando, giovane e talentuoso ballerino messicano, sogna il riconoscimento internazionale e una nuova vita negli Stati Uniti. Convinto che Jennifer, una raffinata filantropa dell’alta società americana e sua amante, lo sosterrà nel sostenere le sue ambizioni, decide di lasciarsi tutto alle spalle e mette in pericolo la sua vita pur di inseguire il suo sogno. Ma il suo arrivo finisce di sconvolgere il mondo attentamente costruito da Jennifer. Disposta a tutto pur di proteggere il futuro di entrambi e tutto ciò che ha costruito attorno a sé, Jennifer dovrà affrontare le conseguenze delle proprie scelte. Durata 100 minuti. (Eliseo)

Giovani madri – Drammatico. Regia di Luc e Jean-Pierre Dardenne. In una casa famiglia per giovani madri, Jessica, Perla, Julie, Naima e Ariane, tutte cresciute in circostanze difficili, lottano per ottenere una vita migliore per loro stesse e per i loro figli. Durata 105 minuti. (Nazionale sala 3)

Il maestro – Drammatico. Regia di Andrea Di Stefano, con Pierfrancesco Favino, Roberto Zibetti, Edwige Fenech e Tiziano Menichelli. Felice Milella ha 13 anni, un talento per il tennis e un padre pronto a sacrificare ogni cosa per fare di lui un campione – che il ragazzo voglia o no. Raul Gatti è un ex tennista un tempo arrivato agli ottavi di finale al Foro Italico, ma al momento in cura presso un centro di salute mentale. Raul pubblica un annuncio offrendosi come insegnante privato e il padre del ragazzo, ingegnere gestionale della SIP privo di grandi disponibilità economiche ma non di sogni di gloria, vede in lui l’uomo ideale per aiutare suo figlio a passare dai tornei regionali a quelli del circuito nazionale, facendogli da maestro accompagnatore. Felice si rende però presto conche che Raul potrebbe non aver nulla da insegnargli su un campo da tennis, ma forse qualcosa su come liberarsi dell’ingerenza paterna. Durata 125 minuti. (Massaua, Fratelli Marx sala Groucho, Greenwich Village sala 2, Ideal, Lux sala 3, The Space Beinasco)

Lo schiaffo – Commedia drammatica. Regia di Frédéric Hambalek. Julia e Tobias scoprono che la loro figlia Marielle ha inprovvisamente sviluppato capacità telepatiche e riesce a vedere e sentire tutto cio che fanno. Ciò porta a situazioni che vanno dall’imbarazzante all’assurdo, man mano che vengono rivelate scomode verità. Durata 90 minuti. (Romano sala 1, da domenica 30)

Springsteen – Liberami dal nulla – Drammatico/Biografico. Regia di Scott Cooper, con Jeremy Allen White e Stephen Graham. Il film segue il cantante nella realizzazione dell’album “Nebraska” del 1982, anno in cui era un giovane musicista sul punto di diventare una superstar mondiale, alle prese con il difficile equilibrio tra la pressione del successo e i fantasmi del suo passato. Inciso con un registratore a quattro piste nella sua camera da letto in New Jersey, l’album segnò un momento di svolta nella sua vita ed è considerato una delle sue opere più durature: un album acustico puro e tormentato, popolato da anime perse in cerca di una ragione in cui credere. Durata 112 minuti. (Greenwich Village sala 2 anche V.O.)

The Smashing Machine – Drammatico. Regia di Benny Safdie, con Dwayne Johnson e Emily Blunt. Film dedicato a uno sport cruento, un omaggio alla figura di un lottatore che ha guadagnato i più grandi successi negli States e nei tanti paesi del mondo per le sue competizioni, tra gli anni Novanta e i Duemila. Combattimenti difficili alleviati da una dipendenza dagli oppiacei, il rapporto con una compagna e la necessità del campione alla solitudine che gli consente di affrontare al meglio la propria carriera, l’aiuto nei momenti di maggiore difficolt da parte di un amico e rivale. Durata 123 minuti. (Centrale V.O., Fratelli Marx sala Chico V.O., The Space Torino, Uci Lingotto, The Space Beinasco)

Un crimine imperfetto – Thriller. Regia e con Franck Dubosc, con Laure Calamy e Benoît Poelvoorde. Ambientato in un remoto villaggio del Giura, dove Michel e Cathy tirano avanti vendendo alberi di Natale. Con il figlio dodicenne Doudou, ragazzino con difficoltà, vivono in una vecchia fattoria tra montagne innevate, conti in rosso e sogni ormai sbiaditi. La coppia è allo stremo: troppe rate da pagare, troppe delusioni e un inverno che non sembra finire mai. Una sera, sulla strada del ritorno, Michel inchioda di colpo per evitare quello che sembra un orso sulla carreggiata. La manovra azzardata lo fa schiantare contro un’auto sul ciglio della strada, i cui passeggeri a bordo muoiono sul colpo. Preso dal panico, Michel chiama Cathy. Dopo un breve, gelido silenzio, decidono insieme di nascondere tutto. Mentre tentano di far sparire i corpi, nel bagagliaio dell’auto incidentata scoprono una borsa con oltre due milioni di euro in contanti. Quello che inizialmente sembra un miracolo natalizio si trasforma in un incubo a occhi aperti, innescando una serie di eventi caotici e assurdi. Ha scritto Maurizio Porro nelle colonne del Corriere della Sera: “Il problema è l’accumulazione dei fatti, tanti da sembrare un sogno, indagini e rimorsi, euro ed etica, un’alta tensione che si stempera in osservazioni di colore umoristico ma in un panorama notturno tenebroso, come se fosse tutto una paurosa favola per grandi.” Durata 109 minuti. (Greenwich Village sala 3)

Una battaglia dopo l’altra – Thriller, azione. Regia di Paul Thomas Anderson, con Leonardo Di Caprio, Sean Penn, Benicio Del Toro e Chase Infiniti. Un gruppo di ex rivoluzionari si riunisce quando un loro perfido nemico riemerge dal loro passato, dopo sedici anni di silenzio. Tra loro, Bob Ferguson, che ha sognato per anni un mondo migliore ai confini tra Messico e States. Appeso al chiodo l’artiglieria e il nome di battaglia, Ghetto Pat, fa il padre a tempo pieno di Willa, adolescente esperta di arti marziali. Tra una canna e un rimorso prova a proteggerla dal suo passato che puntualmente bussa alla porta e chiede il conto. Dall’ombra riemerge il colonnello Lockjaw, che più di ogni altra cosa vuole integrare un movimento suprematista devoto a San Nicola. Il gruppo avrà il duro compito di salvare la ragazza, che verrà rapita, prima che accada l’inevitabile. Durata 161 minuti. (Greenwich Village sala 3)

La vita va così – Commedia drammatica. Regia di Riccardo Milani, con Ignazio Mulas, Virginia Raffaele, Diego Abatantuono e Aldo Baglio. Il protagonista, un pastore sardo, abbandonato da moglie e figlia che si sono trasferite nel paese vicino, vive alla fine del millennio solitario in una casa che s’affaccia su una stupenda spiaggia dove le pecore possono pascolare. Non vuole assolutamente abbandonare quella propria casa: neppure quando un prestigioso gruppo immobiliare lo vorrebbe riempire di quattrini, nel progetto di costruire proprio in quel tratto di spiaggia un resort a cinque stelle. Ecosostenibile. Il responsabile del gruppo, al fine di convincerlo, manda sul posto Mariano, il capocantiere in cui ha piena fiducia: da quel momento Francesca, la figlia del pastore, si ritroverà tra la solidarietà nei confronti del padre e l’ostilità dei suoi concittadini. Durata 118 minuti. (Massaua, Due Giardini sala Ombrerosse, Eliseo, Reposi sala 4, Uci Lingotto)