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Consegna in giornata di Amazon per i clienti Prime di Torino

Il servizio di Consegna in giornata di Amazon si espande e diventa disponibile anche per i clienti Prime di Torino.

Lanciata per la prima volta in Italia nel 2018, nelle città di Roma e Milano, l’opzione di consegna in giornata aiuta i clienti Prime ad ottenere ciò che amano e di cui hanno bisogno ancora più velocemente. Attualmente è disponibile in oltre 230 codici postali in Italia – senza costi aggiuntivi per gli ordini Prime idonei di almeno 29 euro – e su milioni di prodotti a livello nazionale, inclusi articoli di marchi Amazon e delle Piccole e Medie Imprese italiane.

La consegna rapida e senza costi aggiuntivi è il fondamento su cui Amazon ha costruito Prime – un servizio che continua a migliorare con l’obiettivo di innovare e perfezionare costantemente l’esperienza d’acquisto dei clienti in tutto il mondo – e il numero di prodotti che sono stati recapitati con Consegna in giornata fino ad ora nel 2024 in Italia è raddoppiato rispetto al 2023. Amazon è inoltre sulla buona strada per garantire ai clienti Prime le consegne più veloci di sempre a livello globale nel 2024, con un maggior numero di prodotti consegnati in giornata o in un giorno.

La Consegna in giornata più veloce di Amazon in Italia finora quest’anno è stata proprio ad un cliente di Torino che ha ricevuto il suo distributore automatico di cibo per gatti in 189 minuti.

Non perdiamo il filo: Alessandro Perissinotto porta la narrazione tra le vie di Chieri

Torino tra le righe

In occasione dell’evento “Non perdiamo il filo” per il ventesimo anniversario della Biblioteca Civica Francone di Chieri alla Tabasso, ho avuto il piacere di assistere a una straordinaria lettura itinerante lungo il centro storico della città. L’autore Alessandro Perissinotto ha presentato per l’occasione un racconto inedito dal titolo intrigante, La piccola lavanderia dei cuori infedeli. Questa lettura, arricchita dagli interventi musicali della BandaKadabra, ha trasformato Chieri in un teatro all’aperto, coinvolgendo i partecipanti in un viaggio tra letteratura e musica.
L’evento è stato organizzato per celebrare non solo la ricca tradizione culturale di Chieri, ma anche il ruolo centrale della Biblioteca Civica Francone, punto di riferimento per la comunità da ormai due decenni nell’ex cotonificio Tabasso. Lungo le vie della cittadina, Alessandro Perissinotto ha letto con la consueta ironia e maestria narrativa, immergendo i partecipanti in una storia fatta di humor, tradimenti e un’insolita ambientazione in una lavanderia.
Il racconto è stato suddiviso in quattro capitoli, ciascuno letto in una tappa diversa del percorso. La prima tappa ha avuto luogo in Piazza Umberto I alle ore 15, dove Perissinotto ha iniziato la narrazione con il primo capitolo, Seta. Successivamente, la lettura è proseguita in Piazza Duomo con il capitolo Lino, per poi spostarsi al Parco Pa.T.Ch dove è stato letto il terzo capitolo, Bambù. Infine, il percorso si è concluso presso la Biblioteca, dove l’autore ha letto l’ultimo capitolo, Lana.
Il pubblico ha seguito con interesse ogni tappa, mentre le note della BandaKadabra accompagnavano la camminata, creando un’atmosfera suggestiva che ha reso ancora più coinvolgente l’esperienza. Come gesto simbolico, i quattro capitoli del racconto sono stati distribuiti tra la gente e successivamente raccolti in un’elegante cartellina rossa, intitolata Non perdiamo il filo, chiusa con un ago di carta. Questo dettaglio ha voluto ricordare le origini dell’attuale sede della Biblioteca, che un tempo era un cotonificio, sottolineando così il legame tra la cultura e la tradizione tessile della città.
La piccola lavanderia dei cuori infedeli racconta la storia di Profiterol, un protagonista sui generis, figlio di una famiglia benestante di Chieri, che dopo anni, è costretto a gestire una lavanderia in seguito a una serie di vicende personali rocambolesche. Tra tradimenti e ironia, il racconto esplora le fragilità umane con toni leggeri ma incisivi. Una storia apparentemente simpatica e divertente, che cela tuttavia riflessioni profonde sulla fragilità umana e sulle piccole meschinità quotidiane. La lavanderia di Profiterol, “La lavanderia dei cuori infedeli”, diventa così una metafora dei legami spezzati, delle scappatelle amorose, e delle vite che si incontrano e si sfiorano nell’infedeltà e nel disincanto. La scelta di ambientare la storia in una lavanderia, tra macchinari rumorosi e abiti da lavare, sembra quasi un’ironica risposta alle tante narrazioni sentimentali moderne ambientate in romantiche librerie o caffetterie.
Come ha sottolineato Perissinotto nella premessa al racconto, la sua lavanderia non è popolata da “anime nobili”, ma da personaggi molto più ordinari e pieni di difetti, alle prese con tradimenti e bugie. È in questo quadro che si sviluppano le storie di vita, narrate con quella punta di sarcasmo che contraddistingue l’autore torinese. La camminata attraverso Chieri ha dato vita a una narrazione dinamica, in cui i partecipanti non solo hanno ascoltato la storia, ma ne sono diventati parte, immergendosi in essa mentre attraversavano luoghi simbolici della città. L’evento ha celebrato in modo unico i vent’anni della Biblioteca Civica Francone nell’attuale sede, confermandola come un centro vitale per la cultura e la comunità locale.
In conclusione, la lettura itinerante de La piccola lavanderia dei cuori infedeli è stata un’occasione perfetta per celebrare la cultura e la letteratura in un modo partecipato e originale. La Biblioteca Civica, continua a svolgere un ruolo fondamentale nel promuovere eventi che mettono in contatto gli scrittori e i lettori, creando spazi di condivisione e riflessione. È attraverso iniziative come questa che la cultura diventa viva, capace di uscire dai libri per mescolarsi con le persone e i luoghi, proprio come accaduto a Chieri durante questa magnifica giornata.
Marzia Estini
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Comincia dal Monte Rosa il quadriennio olimpico della nazionale di scherma

 

Champoluc (AO) – Fino al prossimo 26 ottobre la bellezza della Val d’Ayas sarà la casa della nazionale italiana di scherma: fiorettiste e fiorettisti azzurri, guidati del Commissario tecnico Stefano Cerioni e reduci dalle tre medaglie conquistate a Parigi, ripartiranno proprio dalla splendida località di Champoluc per il primo allenamento collegiale del quadriennio che porterà alle Olimpiadi di Los Angeles 2028.

Sono 22 gli atleti convocati dal CT, divisi equamente tra squadra femminile e squadra maschile, a cui si aggiungeranno 11 membri dello staff tra maestri, preparatori fisici, fisioterapisti, un armiere e un medico.

Come già accaduto prima delle Olimpiadi per la sciabola, ora sarà il fioretto a usufruire della professionalità e dell’efficienza che caratterizzano la location di Champoluc, grazie all’impegno del Comprensorio sciistico Monterosa Ski e del Comune di Ayas” ha dichiarato Paolo Azzi, Presidente della Federazione Italiana Scherma.

Siamo onorati e orgogliosi di ospitare la Nazionale Italiana di fioretto nel nostro comprensorio – ha dichiarato Giorgio MunariA.D. di Monterosa Ski – la presenza degli atleti e dello staff tecnico è un’occasione unica non solo per il nostro territorio, ma per tutti gli appassionati di scherma.

È un privilegio poter assistere da vicino agli allenamenti e alla preparazione di una delle squadre più forti e prestigiose del panorama internazionale, occasione di lustro per la Val d’Ayas e per tutto il comprensorio Monterosa Ski, che riconferma la propria attrattività per i ritiri delle grandi squadre sportive, e non soltanto per le discipline invernali sulle nostre piste.

Per essere aggiornati in tempo reale sulle aperture si consiglia di consultare il sito: www.monterosaski.eu

Socio-assistenziale: 45 milioni di euro agli enti gestori

Per il 2024 la Regione Piemonte ha disposto un trasferimento di quasi 45 milioni di euro agli enti gestori delle funzioni socio-assistenziali. Lo ha sottolineato l’assessore alle Politiche sociali Maurizio Marrone, rispondendo all’interrogazione di Monica Canalis (Pd).

“Alcuni dei 45 enti gestori del Piemonte ricevono dalla Regione meno risorse di altri, sulla base di criteri demografici e di dispersione territoriale stabiliti nel 2010. Credo che sia tempo di aggiornare questi criteri, tenendo conto del mutato quadro epidemiologico e demografico. L’obiettivo è evitare iniquità e garantire uniformità delle politiche sociali” ha replicato Canalis.

La Regione, come spiegato, individua nella gestione associata, e in particolare in quella consortile, la forma idonea a garantire l’efficacia e l’efficienza degli interventi e dei servizi sociali di competenza dei Comuni.

Nell’interrogazione, Canalis ha sottolineato come negli ultimi anni gli enti gestori abbiano dovuto far fronte a un aumento delle povertà materiali ed educative, del disagio psichico, della non autosufficienza, delle problematiche famigliari, della condizione giovanile e della genitorialità, della solitudine, soprattutto dopo gli anni della pandemia di Covid 19. Inoltre dal 2023 gli stessi enti gestori hanno dovuto gestire le domande per i nuovi bandi domiciliarità e residenzialità del bonus “Scelta Sociale”.

 

Giovani, cultura e benessere mentale a YouthLAB

Giovani, cultura e benessere mentale, sono questi gli elementi al centro della terza edizione di YouthLAB, il progetto di studio esperienziale ideato dall’associazione culturale Club Silencio che ogni anno esplora un tema rilevante per i giovani under 35.

 

La ricerca, intitolata quest’anno YouthLAB Che Succ? e realizzata in collaborazione con MinD Mad in Designsi è concentrata sul benessere mentale, stimolando la partecipazione dei giovani al dibattito attraverso sondaggi interattivi che esplorano percezioni, pregiudizi e il concetto di “spazio del benessere” in relazione anche al concetto di spazi culturali come luoghi di rigenerazione. Da febbraio ad agosto 2024, attraverso uno stand YouthLAB, sono state registrate oltre 5.000 interazioni con il pubblico nel corso di 31 eventi, molti dei quali all’interno di istituzioni culturali che hanno ospitato il format “Una Notte al Museo”.

 

Salute mentale e benessere: un tema prioritario

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce la salute come uno stato di totale benessere fisico, mentale e sociale e non semplicemente “assenza di malattie o infermità”. Dimostrandosi allineati a questo modello biopsicosociale (77,9%), gli intervistati hanno permesso di far emergere i temi sociali e di attualità che maggiormente influenzano il loro benessere. Prime fra tutti le guerre (41,1%), che rappresentano una fonte di angoscia destabilizzante, seguito dal cambiamento climatico (33,2%), e dai flussi migratori (25,1%), riflettendo una sensibilità verso le questioni legate alle migrazioni e alle loro conseguenze sociali e politiche. A queste tematiche si aggiungono fattori legati alla famiglia e alle relazioni personali (87,4%), che contribuiscono ad aumentare ulteriormente il carico emotivo. Quest’ultimo dato mette in evidenza il ruolo centrale della famiglia come punto di riferimento, così come i rapporti costruiti nel percorso di vita personale.

Inoltre, dalla raccolta dei dati emerge come la serenità sia anche strettamente legata al percorso scolastico o professionale (87,1%).

 

Riconoscere il problema e chiedere aiuto nel periodo di difficoltà

Mentre il 58,5% delle persone afferma di sentir parlare di salute mentale principalmente sui social network, il 64,7% degli intervistati di fronte a un momento di difficoltà opta per la richiesta d’aiuto di una persona fidata tra le proprie relazioni con cui parlare. È un’inaspettata percentuale che da conforto e che dimostra profondità personale e collettiva, nonché una visione e consapevolezza di sé e delle proprie reazioni. Allo stesso modo, i dati confermano che la maggior parte (58,7%) degli intervistati tende a incoraggiare le persone vicine in difficoltà a chiedere aiuto, parlarne con qualcuno della sua cerchia di relazioni, ponendosi in una modalità di accoglienza e ascolto, invece che di svalutazione del problema di fronte al quale il 75,1% ritiene che chiedere aiuto, nelle sue diverse modalità, consente di creare un senso di appartenenza e di rete necessari non solo per avere consapevolezza di una situazione delicata e fragile, ma anche per provare a gestirla.

 

Luoghi di cultura e benessere

A fronte di questi dati e del quadro emerso, qual è l’impatto della cultura sul benessere psicologico dei giovani under 35? Dai dati raccolti, la maggior parte dei partecipanti si sente fortemente connessa ai luoghi di cultura, considerandoli un potente stimolo per attivare curiosità e creatività, oltre che un’importante palestra emotiva e sensoriale. Se solo una piccola percentuale (7,2%) rimane indifferente al suo impatto trasformativo, l’84,7% degli intervistati riconosce che l’esposizione ad arte, musica e altre esperienze culturali attiva la propria sfera emotiva, permettendo di entrare in contatto con il proprio lato più profondo e sperimentare un’ampia gamma di emozioni, coinvolgendo sia il corpo che la mente e favorendo lo sviluppo delle capacità creative. Il 69,2% trova nelle esperienze culturali un modo alternativo ai percorsi istituzionali per affrontare la propria crescita personale e collettiva. La partecipazione culturale viene vissuta in modo attivo, con il desiderio di esplorare nuove esperienze, anche tecnologicamente avanzate, per costruire un’identità più solida e aperta al contesto sociale.

 

Prospettive future e impegno per il benessere giovanile

Un calo della popolazione giovanile da un lato e un passaggio verso l’età adulta che, per ragioni sociali, lavorative e politiche attuali, viene sempre più rallentato e ostacolato nel suo naturale sviluppo verso l’autonomia dall’altro contribuiscono a far emerge il carico che la società impone ai giovani, dimostrando una difficoltà nel dialogare con questa generazione e la necessità di politiche di supporto per i giovani, inclusi incentivi all’autonomia e all’educazione. Una sfida per tutto il Paese che richiede interventi mirati per agevolare l’integrazione dei giovani nella società con strategie di ascolto, sviluppo e accompagnamento verso esperienze concrete di auto-riflessione e apprendimento, rinforzando il messaggio che progetti come YouthLAB Che Succ? mirano a veicolare e diffondere e promuovendo un senso di responsabilità personale nel prendersi cura del proprio benessere e di quello altrui, favorendo una comprensione completa e sfaccettata di queste tematiche.

 

“Il progetto YouthLAB è nato con l’obiettivo di esplorare e comprendere le sfide che i giovani under 35 affrontano ogni giorno. Quest’anno, abbiamo deciso di concentrarci sul tema della salute mentale perché riteniamo che sia una delle questioni più urgenti e cruciali per il benessere della nostra società. Con questa iniziativa, vogliamo non solo raccogliere dati, ma anche sensibilizzare e coinvolgere attivamente i giovani, creando uno spazio dove possano esprimersi e riflettere su temi che li riguardano da vicino. Il nostro approccio interattivo e partecipativo è fondamentale per garantire che i giovani si sentano realmente parte del processo. Siamo convinti che i risultati di questa ricerca possano fornire indicazioni preziose per sviluppare politiche e iniziative che rispondano meglio alle loro esigenze. Attraverso YouthLAB, vogliamo contribuire a costruire una società più inclusiva e consapevole, dove il benessere mentale sia riconosciuto come una priorità per tutti.” – Beatrice Dema, Vicepresidente e Responsabile Area Progettazione, Ricerca e Sviluppo di Club Silencio.

 

Le persone under 35, a differenza delle precedenti generazioni, consapevoli del fatto che salute mentale e fisica sono parti di una unità indissolubile, sono alla ricerca di un loro equilibrio che porti al benessere e sono in grado di identificare quegli elementi (su se stessi e sugli altri) che rappresentano condizioni di malessere ed espressioni di sofferenza. Hanno un’idea di salute mentale che scardina lo stigma. Si rivolgono a specialisti (ed evitano l’autodiagnosi), sono più preparati all’uso degli strumenti digitali riconoscendone le potenzialità, ma anche gli impatti negativi, chiedono aiuto e suggeriscono aiuto. Hanno sviluppato una maggiore sensibilità alle tematiche attuali e alle esperienze di vita, attraverso uno sguardo concreto ed attivo nella quotidianità, di sé stessi e della comunità. Iniziano a riconoscere nel patrimonio culturale e negli spazi dedicati alla cultura e alla creatività una componente essenziale di sentimenti identitari individuali e collettivi. Servono ancora però politiche e strategie cross-settoriali di supporto, di accompagnamento. Incentivi all’autonomia, alla formazione, all’educazione sentimentale e civile, all’abitare, alla genitorialità.” – Elena Varini, psicologa, Co-fondatrice di MinD Mad in Design.

 

“Nelle illustrazioni che ho creato per lo YouthLAB, ho dato vita a personaggi e mascotte che comunicano in modo ironico, ma anche sensibile e delicato. Questi amici fantastici rappresentano amore, rispetto e complicità, portando un messaggio di aiuto e tenerezza. La salute mentale riguarda tutte le persone, e attraverso queste illustrazioni voglio invitare ciascuno a riflettere e connettersi, perché prendersi cura di se stessi significa anche prendersi cura degli altri.” – Lorenzo Miola, Art Director e Illustratore

Il report è stato realizzato da un team multidisciplinare dell’associazione MinD Mad in Design con la supervisione di Elena Varini, Psicologa e Co-fondatrice di MinD Mad in Design e Giulia Mezzalama, Ricercatrice del DIST – Politecnico di Torino, Co-fondatrice di MinD Mad in Design.

 

 Conticelli (PD) “Il parto in anonimato è dignità e sicurezza per madre e il figlio” 

“Un’occasione persa in consiglio regionale per esprimere nel concreto, con un atto politico,  il sostegno alle donne e ai bambini e la tutela della genitorialità responsabile. Spero che nella prossima seduta ci siano le condizioni per dimostrare che il tema è davvero un interesse trasversale, perché si parla della salute psicofisica delle persone, come è emerso oggi nel corso del dibattito. Se c’è una disponibilità ad uscire dalla demagogia su temi così importanti è il momento di provare a dimostrarlo.
“I due documenti presentati oggi in aula avevano un punto d’approdo comune, che era la tutela dei neonati e la promozione di una campagna informativa corretta rispetto ai diritti e alle opportunità offerte alle donne che non intendano riconoscere il nascituro o che si trovino di fronte degli impedimenti che non riescono ad affrontare.
 “Le culle per la vita rappresentano una iniziativa del terzo settore che si “aggiunge” però all’opportunità primaria offerta dalla legge italiana e dalla sanità pubblica, ovvero del parto in anonimato in ospedale. Il nostro ordine del giorno chiedeva di promuovere una campagna informativa su quest’ultima possibilità e di potenziare i servizi sanitari di base che dovrebbero accogliere le donne prima del momento del parto, al fine di poter affiancare la donna non solo nel momento finale della sua scelta, cioè i consultori.
Il parto in anonimato e i consultori non sono istituzioni “di parte”, ma sono servizi sanitari pubblici, in capo alle aziende sanitarie e quindi alla Regione. I consultori sono servizi a bassa soglia e cui rivolgersi senza ticket o impegnativa, accessibili a tutte le donne,  comprese le cittadine straniere, indipendentemente dalla loro condizione giuridica, minorenni, o vittime di violenza. Intercettare il disagio è fondamentale e lo diventa ancor di più se fatto prima del parto. L’accoglienza della donna in una struttura sanitaria pubblica la mette in condizioni di fare le proprie scelte in sicurezza, con rispetto per il proprio vissuto e le proprie decisioni e nella tutela completa del nascituro.”
Lo dichiara la consigliera regionale del PD Nadia Conticelli, prima firmataria dell’ordine del giorno “parto in anonimato e potenziamento dei consultori”

Al via gli eventi culturali dei Lessona Days

Incontri, laboratori, lectio magistralis, passeggiate narrate ispirate a Michele Lessona

 

Parte l’iniziativa Lessona Days, che vedrà una prima fase di eventi snodarsi da giovedì 24 ottobre a domenica 27 ottobre. Un secondo appuntamento tra Venaria Reale e Torino è in programma sabato 9 novembre al Museo di Scienze Naturali. Michele Lessona è una figura curiosa, di uomo poliedrico, scrittore, giornalista, medico e naturalista, autore di un libro che alla sua epoca fu un vero e proprio bestseller “Volere e potere”.

In questo contesto Michele Lessona è stato pioniere della comunicazione scientifica. Nato a Venaria Reale il 20 settembre 1823, ha dedicato gran parte della sua vita di studioso e scienziato a diverse istituzioni cittadine come il Museo di Scienze Naturali, di cui fu direttore. Fu anche direttore dell’Accademia delle Scienze e senatore del Regno.

Città di Venaria Reale, Regione Piemonte, Museo Regionale di Scienze Naturali, Dipartimento di Scienze della vita e Biologia dei sistemi dell’Università degli Studi di Torino, Ente di Gestione delle aree protette dei Parchi reali, Consorzio delle Residenze Reali Sabaude la Vanaria Reale, l’Ordine dei Biologi di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta si sono uniti per un progetto di cittadinanza scientifica a partire dai Lessona days.

Un programma di attività che inaugurerà giovedì 24 ottobre alle ore 18 presso la biblioteca di Venaria Reale ‘Tancredi Milone’, con la conferenza di Beatrice Mautino, biotecnologa e divulgatrice scientifica, che racconterà quanto sia importante ‘prendere la scienza sul serio senza prendersi troppo sul serio’.

Venerdì 25 ottobre, presso la sede del CCR la Venaria Reale, inizia alle ore 18 l’incontro “Il restauro della lapide commemorativa di Carlo Lessona e la sua storia”. Interverranno Marie Claire Canepa, restauratrice e docente universitaria, responsabile del Laboratorio manufatti lapidei del Centro di Conservazione e Restauro La Venaria Reale e Andrea Scaringella, studioso di Lessona e autore del volume “Carlo Lessona e l’antico epitaffio. Un’indagine storica”.

Venerdì 25 ottobre, alle 21, nella cappella di Sant’Uberto, in programma la lectio magistralis del climatologo e giornalista Luca Mercalli sul tema “La comunicazione scientifica, Michele Lessona, un pioniere dell’Ottocento che parla al futuro”.

Sabato 26 ottobre due appuntamenti presso la Biblioteca Civica Tancredi Milone. Alle 10.30 Luca Mercalli condurrà un laboratorio per famiglie dal titolo “La comunicazione del cambiamento climatico, tra realtà scientifica e fake news”. Alle ore 18 Alfonso Lucifredi, naturalista, giornalista e scrittore di scienza e viaggi, parlerà su “Dal Belpaese alla giungla, avventure e disavventure dei grandi naturalisti italiani del XIX secolo”.

Il parco naturale della Mandria sarà protagonista di un intenso programma domenica 27 ottobre. Alle ore 11, nella sala degli Scudieri di Borgo Castello, Giorgio Volpi, chimico e laureato in scienze naturali, parlerà di quanto sia importante la capacità di adattamento nella conferenza “ La natura lo fa meglio e prima. Le sorprendenti invenzioni tecnologiche che la natura suggerisce all’uomo”.

Alle 12, con ritrovo a Borgo Castello, partenza della passeggiata narrata “Storia di un uomo che cammina tra gli alberi”, con lo scrittore e poeta Tiziano Fratus.

Alle 16, nella sala Scudieri, si terrà lo spettacolo “Michele Lessona. Un Soldato della scienza, dedicato all’avventurosa vita dello scienziato tratto dal libro di Andrea Scaringella “Il taccuino di Lessona. Avventure, scritti e pensieri di un protagonista dell’Ottocento”.

I Lessona days proseguiranno sabato 9 novembre. Il progetto è stato reso possibile grazie alla collaborazione di Silvia Lessona, pronipote dello scienziato, e di Pietro Passerin d’Entreves, studioso di Scienze della Vita e profondo conoscitore dell’opera e della figura di Michele Lessona.

 

Mara Martellotta

Auguri a “Il Tempo”, 80 anni di idee in libertà

Nel numero in edicola oggi il messaggio augurale  del presidente Mattarella

Il quotidiano “Il Tempo” compie 80 anni di vita. Nel giornale in edicola oggi il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha scritto un messaggio augurale dedicato al direttore, alla redazione e ai lettori della storica testata romana. Anche da Torino, prima Capitale d’Italia, un abbraccio ideale a Roma attraverso gli auguri che “il Torinese” rivolge con amicizia al giornale romano.Vi proponiamo al link sottostante l’editoriale del direttore Tommaso Cerno pubblicato oggi sul “Tempo”  ⤵️

E’ Il Tempo di battersi per la Libertà

Cambio di segretario comunale a Volpiano


In Consiglio la nuova convenzione con Caluso, Susanna Barbato prende servizio a Rivoli

Il Consiglio comunale di Volpiano di lunedì 21 ottobre ha approvato i provvedimenti necessari per la sostituzione del segretario comunaleSusanna Barbato, infatti, da martedì 22 ottobre ha assunto l’incarico a Rivoli e il nuovo segretario comunale verrà gestito, da fine novembre, in convenzione con il Comune di Caluso. «Mi congratulo con la dottoressa Barbato – ha detto il sindaco Giovanni Panichelli – per l’importante progressione in carriera e la ringrazio per il lavoro svolto nel nostro ente, nel quale si è sempre comportata con professionalità e sensibilità, prodigandosi per il bene dell’istituzione».

L’assemblea ha anche approvato alcune modifiche al piano triennale per le opere pubbliche, come l’aumento a 310mila euro dello stanziamento per il secondo lotto del rifacimento del tetto della scuola «Guglielmo da Volpiano», e alcuni investimenti per lavori di ammodernamento del palazzo comunale (380mila euro per interventi di carattere generale e 410mila euro per il nuovo impianto elettrico). Inoltre, sono state disposte variazioni di bilancio, tra le quali 120mila euro per l’adeguamento del sistema antincendio della palestra di via Trieste, 80mila euro per la pavimentazione esterna della nuova biblioteca20mila euro per la manutenzione della pista di atletica 22mila euro per il rinnovo dell’omologazione del campo da calcio «Bertolotti».

Giovane sequestrato tre giorni per un debito di 60mila euro

Sequestrano per tre giorni un ragazzo di origini cinesi per farsi restituire del denaro, la Polizia di Stato esegue otto misure cautelari nei confronti di altrettanti cittadini cinesi, dopo le indagini condotte dalla Squadra Mobile di Torino.

La sera del 31 dicembre 2023, seguendo le indicazioni di un suo creditore con il quale deve incontrarsi, un ragazzo proveniente da Milano si reca alla stazione “Fermi” della metropolitana.  Qui, però, viene aggredito da un gruppo di persone, che lo colpiscono e lo rapinano degli averi, cellulare compreso. Con la forza, la vittima viene poi portata in uno stanzino di un ristorante, dove viene denudato e trattenuto per un’ora prima di essere caricato su un’auto e trasportato a Barge, in provincia di Cuneo, luogo in cui viene tenuto per tre giorni.

Il ragazzo viene minacciato di morte qualora non restituisca un debito di 60.000 euro a una delle persone colpite dalle misure cautelari. Il giovane viene legato e imbavagliato, le fotografie scattate vengono inviate ai familiari. Al ragazzo viene anche detto che sarebbe stato rilasciato solo quando avrebbe sottoscritto una dichiarazione di riconoscimento del debito nei loro confronti, cosa che di fatto accade.

Una volta liberato, il ragazzo si reca in ospedale a Milano.  Si attivano così le indagini della Squadra Mobile di Torino che portano all’esecuzione delle 8 misure cautelari – 3 arresti domiciliari e 5 obblighi di presentazione alla P.G. – nei confronti dei cittadini cinesi, gravemente indiziati di sequestro di persona, esercizio arbitrario delle proprie ragioni e lesioni in concorso.