ilTorinese

La stagione teatrale 2025 del Colosseo si aprirà con gli Oblivion

Proseguirà con il concerto di Roberto Vecchioni

 

La stagione teatrale del teatro Colosseo prende avvio con due novità in questo nuovo anno. Una è con ‘Tuttorial Guida Contromano alla contemporaneità’ con il ritorno degli Oblivion, per la regia di Giorgio Gallone.

Gli Oblivion tornano in scena con il nuovo spettacolo Tuttorial, una realtà alternativa dove Galileo Galilei è una star di Tik Tok, Leonardo da Vinci non riesce a produrre contenuti virali e Marco Mengoni canta all’Ikea. Senza senso e senza tempo personaggi appartenenti ad epoche diverse allietano le giornate dei loro follower in cambio dell’agognato successo.

Spaziando dai litigi tra Bell e Meucci sull’invenzione del telefono, fino al presentarsi di creature tipiche della modernità come l’infaticabile Rider e il pavido Leone da tastiera si approda alla satira di costume, alla politica e all’attualità. Tuttorial diventa uno strumento di orientamento grazie al quale in poche semplici note i grandi interrogativi umani riceveranno risposte alla portata di tutti.

Giovedì 9 gennaio sarà in concerto al teatro Colosseo Roberto Vecchioni. Il concerto dal titolo “Tra il silenzio e il tuono tour” è sold out. Il successivo concerto sarà il 23 marzo 2025.

Roberto Vecchioni torna al teatro Colosseo dopo l’emozionante concerto della scorsa stagione con il suo nuovo tour “Tra il silenzio e il tuono”, un viaggio profondo che prende il nome dal suo ultimo lavoro letterario tra le note e le parole che hanno segnato la sua straordinaria carriera artistica. Vecchioni regalerà al pubblico una serata indimenticabile con i suoi brani più celebri, che si alterneranno a nuove composizioni, creando un fil rouge tra passato e presente, tra il silenzio delle riflessioni intime e il tuono delle emozioni più forti, in un’esperienza immersiva in cui la musica si intreccia con la narrazione, conducendo gli spettatori a riflettere su temi universali, quali l’amore, la vita, la sofferenza, la gioia.

Vecchioni, con la sua voce inconfondibile e il suo carisma, guiderà il pubblico in un percorso emozionale unico , con arrangiamenti raffinati e coinvolgenti.

 

Mara Martellotta

Nelle scuole il concorso per il Made in Italy 

Il concorso per la celebrazione del Made in Italy è giunto alla seconda edizione. La Regione ha messo a disposizione 50mila euro per premiare i progetti delle scuole per la valorizzazione del Made in Italy nelle sue svariate forme.

Sono stati selezionati dieci istituti distribuiti su 6 province, che riceveranno 5.000 euro ciascuno. Le proposte progettuali spaziano dal settore sartoriale al design, dalle progettazioni artistiche alla valorizzazione del territorio sia dal punto di vista turistico che da quello della tutela e della promozione dei prodotti agroalimentari Made in Italy.

Le scuole vincitrici, grazie al contributo, potranno realizzare le idee progettuali attraverso manufatti, campagne pubblicitarie, opere artistiche che saranno presentati in occasione della celebrazione della Giornata nazionale del Made in Italy, che ricorre il 15 aprile.

Le scuole premiate

Nella provincia di Alessandria, premiato l’Istituto di istruzione superiore Benvenuto Cellini di Valenza, con il progetto “Prestigious Items Made in Italy”.

Per la provincia di Asti, l’Istituto professionale Alberto Castigliano con il progetto “Mode e mondi: italiani sulla Via della Seta”.

Per la provincia di Cuneo, l’Istituto tecnico commerciale Franco Andrea Bonelli, con il progetto “MaDE in CN: Marketing digitale e impresa simulata nel Cuneese.

Per la città metropolitana di Torino, sono quattro le scuole premiate: l’Istituto di istruzione superiore Olivetti di Ivrea, con il progetto “Creatività e tecnologia: dal prodotto all’arte – Il Made in Italy oltre i confini del design”; l’Istituto di istruzione superiore Romolo Zerboni di Torino, per il progetto “L’arte del ricamo italiano negli abiti di alta moda”; l’Istituto di istruzione superiore Giulio Natta di Rivoli, con il progetto “Percorso marchi, arte e industria a partire dal premio Nobel Giulio Natta; il Liceo artistico Aldo Passoni, con il progetto “Indossare le tradizioni”.

Per la provincia del Verbano-Cusio-Ossola, premiato l’Istituto di istruzione superiore Maggia di Stresa, con il progetto “Il nostro territorio: conoscere conoscersi e socializzare”.

Per la provincia di Vercelli, premiati due istituti: l’Istituto superiore Francis Lombardi con il progetto Eco-bag: borsette di lusso in tessuto riciclato”; l’Istituto professionale statale enogastronomia e ospitalità alberghiera Giulio Pastore di Varallo, per il progetto “Sacro Monte di Varallo – Innovazione al servizio della conoscenza”.

Realizzazione dei progetti

Le dieci proposte progettuali vincitrici e ammesse al contributo dovranno essere realizzate; la riproduzione fotografica o video dell’opera/elaborato dovrà essere inviata agli Uffici regionali entro il 14 marzo 2025.

“La politica ha il compito di valorizzare e difendere il Made in Italy. Ecco perché è necessario investire sui giovani e tramandare loro il valore delle eccellenze presenti nella nostra Nazione. Il Made in Italy è bellezza. Insegniamolo” ha dichiarato Elena Chiorino, vicepresidente e assessore all’Istruzione e Merito della Regione Piemonte.

“Il concorso dedicato al Made in Italy è una straordinaria opportunità per le nostre scuole e i nostri ragazzi di raccontare, attraverso progetti creativi e innovativi, la ricchezza e la varietà del nostro patrimonio culturale, artistico e produttivo. Investire sui giovani significa puntare sulle idee, sulla creatività e sulla capacità di interpretare le eccellenze italiane in chiave moderna, mantenendo vive le tradizioni che ci rendono unici nel mondo. È un motivo di orgoglio vedere i nostri studenti e docenti impegnati in iniziative che spaziano dal design all’artigianato, dalla valorizzazione del territorio alla promozione dei nostri prodotti agroalimentari, unendo tecnica, passione e cultura. Attraverso questa iniziativa, non solo celebriamo il Made in Italy, ma stimoliamo anche i ragazzi a riflettere sul valore delle radici italiane come leva di sviluppo e crescita per il loro futuro. La Regione Piemonte conferma così il proprio impegno nel sostenere percorsi educativi che coniughino tradizione e innovazione, con l’obiettivo di formare le nuove generazioni come ambasciatori delle eccellenze italiane nel mondo” ha concluso Chiorino.

Plusdotazioni e ritiro sociale: 150mila euro per sei istituti

. Chiorino: “Testimonianza del nostro impegno a garantire pari opportunità”

Il vicepresidente della Regione Piemonte: “Investiamo nel talento e proteggiamo il futuro”

Sono sei gli istituti piemontesi che riceveranno il contributo regionale per realizzare percorsi psicopedagogici a supporto degli studenti ad alto potenziale cognitivo e per gli studenti a rischio di ritiro sociale. Le risorse ammontano a 150mila euro per l’anno scolastico 2024-2025.

La Regione Piemonte ha promosso un bando rivolto agli istituti statali secondari di primo e secondo grado e agli istituti scolastici del primo ciclo, per realizzare progetti sperimentali volti a creare spazi di ascolto e di supporto psicologico per contrastare e prevenire fenomeni di disagio giovanile.

Il bando individua due tipologie di destinatari dei percorsi: studenti ad alto potenziale cognitivo degli istituti scolastici del primo ciclo e studenti a rischio ritiro sociale degli istituti scolastici statali secondari di primo e secondo grado. Per entrambe le tipologie di intervento, le scuole hanno presentato progetti che mirano a proseguire e consolidare percorsi già attivati nell’edizione precedente del bando per l’anno scolastico 2023- 2024. Le scuole hanno istituito sportelli psicopedagogici in presenza e a distanza per prevenire e supportare gli studenti che tendono a autoescludersi; nelle progettazioni sulle plusdotazioni, sono stati coinvolti docenti universitari e attivati piani didattici personalizzati sperimentali.

“Investire nel talento e proteggere il futuro. Questa misura è la testimonianza del nostro impegno a garantire pari opportunità ai più giovani, offrendo risorse specifiche per valorizzare le capacità e prevenire l’isolamento. Sostenere l’educazione e il benessere dei nostri ragazzi è il miglior investimento per una Nazione ancora più forte” dichiara il vicepresidente e assessore all’Istruzione e Merito della Regione Piemonte, Elena Chiorino.

Le scuole premiate

A ricevere il contributo di 15mila euro a progetto sono l’IIS “Quintino Sella” di Biella, l’IC “Fornara Ossola” di Novara, l’IIS “Grandis” di Cuneo, l’ITIS “Cobianchi” del VCO e l’IPSEOA “Pastore” di Vercelli. All’istituto “Gobetti Marchesini Casale Arduino” di Torino sono destinati 45mila euro, in considerazione della maggiore dimensione della città metropolitana. Gli istituti costituiscono ognuno un “Centro territoriale di supporto provinciale”.

Fino all’Epifania Variety Magic Show alla Casa del Teatro Ragazzi e Giovani di Torino

Dal 26 dicembre al 6 gennaio 2025 torna a Torino, alla Casa del Teatro di Torino, l’atteso appuntamento con la magia che vede in scena uno spettacolo adatto a tutta la famiglia con artisti di calibro internazionale. Stupore, divertimento e magia sono assicurati in un viaggio che possiamo definire “Variety Magic Show”.

Torna per il decimo anno l’appuntamento delle Feste con la magia alla Casa del Teatro grazie al solido connubio con Muvix Europa, in collaborazione con il Circolo Amici della Magia di Torino, la più importante realtà magica italiana. Si tratta di uno show sempre diverso, unico, dinamico e magico, adatto ai giovani spettatori così come a quelli adulti che non hanno perso la voglia di farsi incantare. Tra i protagonisti di questa edizione, il brillante illusionista argentino Starman, entertainer di livello internazionale, già campione del mondo di magia nel 2018, con oltre tre decenni di esperienza e una collezione di premi prestigiosi. Starman incanta e intrattiene con il suo stile unico e coinvolgente. Come un ensemble di strumenti musicali dove, anche se tutti diversi tra loro riescono a creare un’armonia comune, così Starman, attraverso procedimenti diversi l’uno dall’altro, riesce a creare una composizione magica nella quale esiste un fil rouge che li lega. Manipolazioni di oggetti, interazioni con il pubblico, gag rivolte ai più giovani ed effetti magici spettacolari. Nel suo ricco bagaglio tutte le sfumature della sua arte magica che ha portato su palcoscenici televisivi di Italia’s Got Talent e di Tu Si Que Vales, ed è stato invitato al celebre programma americano di Las Vegas dedicato alla magia Fool Us.

Un viaggio in meandri onirici e fantasiosi universi avverrà attraverso le illusioni di Alberto Giorgi, artista internazionale conosciuto come “L’Alchimista”, reduce dai successi della produzione televisiva statunitense The Illusionist e di Italia’s Got Talent, in grado di far levitare la propria partner Laura, con la quale saprà dar vita a momenti di grande suspense e spettacolarità. Si tratta di un artista di alto livello innovativo e visionario, creatore di macchine sceniche incredibili, ispirate alle più belle fantasie di Jules Verne, con effetti visivi incredibili e avvincenti.

Il viaggio in questo varietà magico sarà condotto da Jacopo Tealdi, ribattezzato dal pubblico “quello delle mani”. Il suo è appunto un teatro manuale, del gesto, che fonde teatro di figura, narrazione, stand up comedy, danza e mimo in performance nuove e uniche, il “teatro manuale”. I suoi personaggi, le sue voci, i travestimenti delle sue mani saranno il filo conduttore di questo spettacolo adatto a tutta la famiglia tra meraviglia e divertimento.

È un’artista internazionale anche Silvia Gaffurini, “La Fata delle bolle”, allieva del Maestro Fun Yang, che grazie al suo lavoro con le bolle di sapone si è esibita in tutto il mondo, dall’Australia all’Europa intera, dagli Emirati Arabi fino alla Cina. La Bubble Art è al contempo una scienza e un’arte, e Silvia unisce all’abilità e alla poesia delle sue creazioni un tocco di eleganza e di magia che la rende unica. La regia è curata da Giancarlo Judica Cordiglia, attore e regista con tante esperienza in ambito teatrale, televisivo e dell’opera lirica sia in Italia che all’estero. La produzione è curata da Muvix Europa, realtà di produzione artistica capace di coniugare l’illusionismo con le più diverse discipline dello spettacolo, soluzioni su misura, in collaborazione con il Circolo della Magia di Torino, eccellenza nazionale e internazionale nell’ambito dell’arte magica.

Casa del Teatro Ragazzi e Giovani – C.so Galileo Ferraris 266, Torino

Biglietti: intero 20 euro/ ridotto 12 euro/ martedì 31 dicembre, ore 22, serata speciale Variety Magic Show per un Capodanno magico

Biglietteria: biglietteria@casateatroragazzi.it – 011 19740280

 

Mara Martellotta

La rubrica della domenica di Pier Franco Quaglieni

SOMMARIO: Paolo Vitelli un grande italiano – “Abbiamo consegnato noi l’Italia al fascismo” – Lettere

Paolo Vitelli un grande italiano
Parlare di Paolo Vitelli come di un grande torinese ci impedisce di cogliere la portata internazionale dell’industriale più importante al mondo nel campo della nautica da diporto, messa su, si può dire, partendo dal nulla ad Avigliana. L’Azimut venne da lui fondata quando era ancora studente e già al liceo dimostrava spirito d’impresa, vendendo sci e cravatte agli amici. In qualche armadio ho ancora qualche sua cravatta vendutami in piazza Carignano dove posteggiava la macchina con il baule diventato una vetrina. Apparteneva ad una famiglia di ricchi imprenditori. Il padre era a capo della “Venchi” e poi di un’azienda tessile; fu presidente della Camera di Commercio di Torino da cui l’arroganza ignorante di un ministro socialdemocratico avrebbe voluto estrometterlo per piazzare un modesto personaggino senza titoli.
L’avv. Vitelli, assistito dall’avv. Bachi altro grande gentiluomo di quegli anni straordinari di Torino, ricorse al TAR e riebbe il suo posto. In quell’epoca i piccoli politicanti erano banditi. Paolo Vitelli si era formato in quell’ambiente torinese della Facoltà di Economia ,del miracolo economico, del lavorare con onestà, della serietà assoluta ereditata dal vecchio Piemonte. Egli ha portato nel mondo quello stile Torino ed il marchio del Made in Italy che ha reso grande un Paese manifatturiero totalmente privo di una politica industriale. Vitelli ha fatto di più, ha preservato la sua azienda dalle ondate demagogiche sindacali, anzi la ha ampliata, accorpando il prestigioso marchio in crisi di Benetti. Non hai mai pensato di vendere agli stranieri – i suoi maggiori clienti – l’azienda , come tanti imprenditori italiani hanno fatto. E non si è mai lasciato invischiare nel piccolo cabotaggio della torinesità  come tanti destinati a galleggiare nella mediocrità metropolitana. Lui  che in cuor suo, penso, non tenesse in grande considerazione la politica perchè era un uomo del progettare e del fare, accettò anche di candidarsi in Parlamento, riuscendo eletto senza bisogno di particolari appoggi perché il suo nome era una garanzia assoluta. Dopo due anni tornò ad occuparsi delle aziende deluso da un mondo politico parolaio e inconsistente. Lo stesso Monti non era certo un nuovo Einaudi. Se penso come e dove è finita la più grande fabbrica torinese, ho ancora di più l’idea che Paolo sia stato un fuoriclasse. Ha avuto una figlia che ha portato ai vertici aziendali quasi fosse presago di  dover preparare  con adeguato anticipo un ricambio. E così è stato. Torino dovrà rendere omaggio ad uno dei suoi cittadini migliori tra i due secoli, magari ricacciando nell’oblio quelli che, portati avanti  da meriti inesistenti, oggi continuano a detenere posizioni che non hanno mai meritato.
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“Abbiamo consegnato noi l’Italia al fascismo”
Il 3 gennaio 1925, cent’anni fa, ci fu un discorso di Mussolini alla Camera che segnò il superamento della crisi provocata dal delitto Matteotti e l’inizio della dittatura fascista paradossalmente annunciata con  un discorso in Parlamento. Quel discorso merita di essere letto per capire compiutamente cosa sia stato il fascismo anche nelle sue ambiguità che gli consentirono di avere appoggi impensabili. La vicenda del delitto Matteotti fu affrontata dal fronte, quasi subito diviso, degli antifascisti in modo superficiale e contraddittorio.
L’ Aventino fu un grave errore che consentì al duce di riorganizzarsi.  E’ sbagliato concentrare tutta l’attenzione sul discorso del 3 gennaio perché andrebbe indagato senza indulgenze l’Aventino che fu  anche una fuga rispetto all’impegno di opporsi al fascismo. Filippo Turati scrisse anni dopo :”Abbiamo consegnato noi l’Italia al fascismo”. E’ una confessione dell’impotenza dell’opposizione e degli errori commessi vedendo nel fascismo un qualcosa che non corrispondeva alla realtà. Liberali, socialisti, comunisti, popolari non furono in grado di capire la realtà e di porre fine alla loro litigiosità. Mussolini prima e dopo il delitto Matteotti trovò antifascisti pronti allo scontro di piazza, ma incapaci di agire politicamente in modo lucido. Anche delle vecchie volpi della politica come Giolitti stentarono a capire cosa fosse il fascismo. Sarà il 1925 /26 ad aprire loro gli occhi.
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LETTERE scrivere a quaglieni@gmail.com

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Codice Salvini
Il nuovo Codice della strada firmato Salvini suscita molte perplessità. Esso tra l’altro azzera la privacy del conducente. Che le Forze dell’Ordine possano accedere al cellulare e leggere i numeri di telefono chiamati e soprattutto i messaggi appare illegittimo. Cosa ne pensa? Io sono contraria.  Enrica Cais
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Le cose targate Salvini peccano quasi sempre di eccessi,  a partire dall’esibizione a suo tempo di rosari e crocifissi fuori luogo, tanto per citare un solo esempio. Anche il Codice risente di un protagonismo legislativo fuori luogo, ad esempio, in materia di etilometro. E’ giusto combattere gli abusi, appare sacrosanto garantire al massimo una guida sicura a tutela di sé stessi e degli altri utenti della strada, ma il controllo dei cellulari come lei indica mi sembra una violazione della privacy evidente. Il testo di un messaggio è ad ogni effetto  una forma di comunicazione epistolare tutelata dall’ articolo 15 della Costituzione che parla di inviolabilità che può essere limitata  solo da un provvedimento motivato dell’ Autorità giudiziaria. Ancora una volta l’abc del liberalismo appare del tutto sconosciuto. I messaggi non servono solo a scambiarsi auguri ed amenità varie. Sono un mezzo di comunicazione che a volte sostituisce il telefono.
Ciò detto va anche riconosciuto che l’uso del cellulare in auto sia diventato un comportamento non tollerabile perché causa di incidenti. L’esistenza del viva voce dovrebbe essere il modo corretto di usare  il cellulare in auto, evitando assolutamente  di digitare messaggi e numeri telefonici.
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L’assessore Sestero
Ho visto  ben due intere pagine de “La Stampa “ dedicate ad un ex assessore comunale di Torino, irriducibile comunista. Mi è sembrato un  esagerato culto della personalità che i vecchi comunisti rimasti tali- malgrado l’apparente ravvedimento- hanno dedicato alla loro compagna mancata. Il segno di un ritorno al passato. Neppure a Carpanini hanno dedicato questo spazio.   Ettore Bietti  
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Credo che si possa e si debba ricordare la prof. Maria Grazia Sestero che ha saputo mantenere una coerenza assoluta fino alla fine. Comunista era e comunista è rimasta. L’ho conosciuta in più occasioni e quasi mai ho potuto consentire con lei. A chi muore va sempre portato il massimo rispetto, anche se sinceramente non credo molto  alla  statura politica di chi non ha voluto comprendere che il comunismo è stato una delle più grandi tragedie dell’umanità. Posso giustificare un operaio poco scolarizzato, ma non chi ha diretto anche un liceo. Maurizio Ferrara, direttore de “L’ Unità” vissuto anche a Mosca disse che non leggeva certi libri perché altrimenti avrebbe dovuto cambiare la sua vita. L’assessore e anche parlamentare Sestero non credo che si sia posta questi problemi perché le sue convinzioni erano talmente radicate da non avere mai un dubbio ideologico. Tanti che oggi dimenticano il loro granitico passato comunista dovrebbero imparare dalla sua onestà.

La denuncia di Fdi: “Ossa e foto dimenticate al cimitero”

ALESSI – GIOVANNINI – CARIA CIRCOSCRIZIONE 7): “SITUAZIONE FUORI CONTROLLO”

“Situazione che purtroppo si ripete negli anni, ai sepolti si deve dare dignità.
Per i fatti avvenuti al Cimitero Monumentale di Torino, all’interno della Circoscrizione 7, esprimiamo vicinanza ai parenti delle vittime di questo scempio e chiediamo ai Servizi Cimiteriali e AFC, che dipendono direttamente dall’amministrazione comunale, di relazionare l’accaduto in una Commissione della circoscrizione 7.
È importante non lasciar perdere questi episodi per far sì che non possano riaccadere, come già avvenuto negli anni, e non provocare ulteriore dolore a chi già ha sofferto per la dipartita di un caro.
La Città deve controllare meglio i lavori nel Cimitero Monumentale, quello che è accaduto è inaccettabile. Nel periodo Natalizio troppe persone hanno potuto constatare questa situazione raccapricciante.
Presenteremo una Interpellanza per avere chiarimenti”.

Poliziotto salva donna con massaggio cardiaco

Un agente della Polizia di Stato, libero dal servizio, è in casa che sbriga faccende domestiche quando sente un tonfo violento seguito da grida di aiuto di una persona anziana che pronuncia ripetutamente il nome della figlia.

L’agente accorre all’appartamento vicino dove per terra in stato di incoscienza c’è la figlia degli anziani vicini. La donna non respira e non ci sono battiti cardiaci, così il poliziotto effettua le manovre di rianimazione. Il massaggio cardiaco dà i suoi frutti; dopo alcuni minuti la donna riprende conoscenza e viene affidata a personale medico nel frattempo è arrivato sul posto. La donna viene trasportata in codice rosso in ospedale.

La signora ora è fuori pericolo e non ha riportato danni a seguito dell’attacco. In questi giorni i familiari hanno ringraziato il poliziotto per aver salvato la vita alla donna e la Polizia di Stato per “il più bel regalo di Natale”, facendo sapere che, come riferito dai medici, la tempestività del soccorso e il modo in cui è stato praticato il massaggio sono stati determinanti per la vita della donna, evitando danni e conseguenze negative.

Tunnel Tenda, incontro di Cirio con il Ministro francese

«Impegno della Francia ad aprire entro giugno. Apprezzabile che il ministro appena insediatosi abbia deciso di essere qui»

«Riteniamo che sia particolarmente significativo che il neo ministro francese dei Trasporti, a meno di due settimane dal suo insediamento, abbia voluto essere al tunnel del Tenda per un sopralluogo ufficiale. Abbiamo chiesto un incontro che è avvenuto sul versante italiano della galleria nel quale abbiamo ribadito che per il Piemonte e per l’intero Nord Ovest è fondamentale che il tunnel possa essere aperto al traffico in tempi brevissimi. Il ministro ha dimostrato consapevolezza della situazione: è stato a lungo senatore della Regione Paca, ed è di Cannes, quindi conosce bene il nostro territorio e quanto questo collegamento sia strategico» dichiarano il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e Massimo Riberi, sindaco di Limone Piemonte e delegato dal presidente della Provincia di Cuneo Luca Robaldo, in rappresentanza del Comitato tecnico di monitoraggio, al termine dell’incontro avvenuto oggi al Tunnel del Tenda con il neo ministro francese, Philippe Tabarot.

Nella mattinata il presidente e il sindaco hanno anche incontrato il commissario straordinario per l’opera Nicola Prisco con il quale hanno fatto il punto sull’avanzamento degli interventi all’interno della galleria che si concluderanno in via definitiva entro i prossimi 20 giorni. Ieri invece il presidente Cirio e il sindaco Riberi hanno avuto una call con il viceministro Edoardo Rixi che li ha aggiornati a proposito del bilaterale tra il ministro Salvini e il suo collega francese Tabarot durante il quale i due hanno fatto il punto sui collegamenti strategici del Nord Ovest: Tenda, Frejus, Torino-Lione e Monte Bianco.

«Ancora oggi, nel sopralluogo, abbiamo ribadito e dimostrato all’esponente del governo transalpino che i lavori del Tenda sono finalmente in via di conclusione e tali da garantire la percorribilità della galleria. Il ministro Tabarot ha comunicato che a marzo partiranno i collaudi per una durata massima di 75 giorni. La prospettiva secondo il governo francese è pertanto che il tunnel possa aprire entro giugno in modalità definitiva. Il nuovo ministro ha inoltre preso un impegno preciso ad aprire la nuova canna autostradale del Frejus entro il prossimo mese di giugno. Noi continueremo a vigilare con determinazione e rigore sul rispetto dei tempi a tutela delle nostre comunità» concludono Cirio e Riberi.

Centro, ma il tutto è finalizzato a una corrente nel Pd?

LO SCENARIO POLITICO  di Giorgio Merlo

Diciamoci una banale verità. Nella coalizione di sinistra e progressista manca una gamba
realmente ed autenticamente centrista. Si tratta di una coalizione che progressivamente ha
cambiato ruolo e natura rispetto al passato e sia perchè il Pd con la guida Schlein è diventato un
partito espressione di una sinistra libertaria, radicale e massimalista e sia perchè è fallito
miseramente quel progetto centrista che poteva controbilanciare lo spostamento a sinistra del Pd.
Cioè, il progetto cosiddetto ‘terzo polo’ di Renzi e Calenda.

Ora, per non farla lunga, se la gamba centrista non può essere interpretata e guidata da chi ha
platealmente fallito la sua scommessa, è altrettanto vero che se il tutto si riduce a rafforzare la
componente cattolica all’interno di questo Pd, si tratta di un una semi presa in giro. Detto con
parole più semplici e comprensibili, se il tutto si riduce – al di là delle chiacchiere e della
propaganda di rito dei Delrio di turno – a chiedere più potere e più visibilità all’interno del Pd, la
scommessa di rilanciare un progetto centrista, riformista e anche di ispirazione cristiana è
semplicemente destinato ad essere sacrificato sull’altare delle note, collaudate e ricorrenti
ambizioni personali. Cioè, una pura questione di potere.

Ecco perchè, sempre al di là dell’ipocrisia, forse sarebbe anche il caso di spiegare con chiarezza e
trasparenza il progetto politico di chi pensa, e del tutto legittimamente, di proseguire il suo
impegno all’interno del Partito democratico della Schlein. Ben sapendo, del resto, che la presenza
cattolico popolare e cattolico sociale non si esaurisce aatto all’interno del principale partito della
sinistra italiana da un lato e che, dall’altro, un progetto politico centrista se vuole essere credibile
non può che guardare altrove. A volte è tutto molto più semplice di quel che appare. Certo, chi
pensa di essere l’interprete esclusivo o il più titolato a rappresentare una cultura di pensiero, un
lone ideale e una tradizione storica come quella del cattolicesimo popolare e sociale, è di tutta
evidenza che non si pone neanche il problema della compatibilità politica all’interno di un partito.
Ma, come noto, non è attraverso l’auto investitura e la sola arroganza e presunzione intellettuale
che passano la difesa e la valorizzazione di una gloriosa, storica e qualificata cultura politica come
quella del popolarismo.