Tornano le Dolcissime Ape Car. Per la prima volta aderiscono gallerie d’arte e i grandi brand della moda
Torino, 6 novembre 2024 – Torino si conferma capitale dell’eleganza pasticcera, celebrando l’eccellenza dell’arte dolciaria con la terza edizione di DOLCISSIMArte, la rassegna della pasticcera piemontese, dall’8 al 10 novembre. Un evento che arricchisce l’offerta culturale cittadina tra la vivace settimana dell’arte contemporanea e le ATP Nitto Finals di tennis.
Il comparto della pasticceria presenta numeri interessanti. Nel 2024, su 17mila attività di pasticceria in Italia, circa 1.400 sono in Piemonte e di queste più di 1.000 sono artigianali.
A Torino, quasi 600 pasticcerie artigianali mantengono viva la tradizione pasticcera, affiancate da numerose realtà anche nelle altre province. Alcune vantano oltre 200 anni di storia con gestioni famigliari di sei o sette generazioni, e sono numerose quelle alla terza o quarta generazione. Nei secoli, dietro le vetrine dei laboratori, i pasticceri hanno continuato a impastare e creare dolci sopravvivendo alle guerre, ai cambiamenti storici, alle difficoltà economiche e agli sviluppi sociali, portando sempre un pizzico di gioia anche nei periodi più difficili.
DOLCISSIMArte, ideata da ASCOM Confcommercio EPAT, è sostenuta da Regione Piemonte, Camera di commercio di Torino, DMO Visit Piemonte, Città di Torino, Turismo Torino, Unioncamere Piemonte, FIPE e le Amministrazioni locali.
La rassegna offre tre giorni di eventi aperti al pubblico, omaggiando l’arte pasticcera come simbolo di cultura e innovazione, in un intreccio di sinergie che pongono la pasticceria come un nuovo elemento attrattore per visitatori e turisti. Nei giorni di DOLCISSIMArte si incrociano gusto, arte e commercio in una felice collaborazione per un percorso culturale che non mancherà di affascinare e stupire.
Un ringraziamento speciale va ai partner Puratos Rossetto e Tenuta Roletto, per il loro prezioso sostegno.
Programma completo su dolcissimarte.it
Le iniziative di DOLCISSIMArte 2024
L’ELEGANZA PASTICCERA DEL PIEMONTE
L’evento inaugurale di mercoledì 6 novembre al Museo Nazionale del Risorgimento Italiano, vede oltre 70 pasticceri piemontesi presentare 100 dolci creazioni su un incantevole Tavolo delle Torte, dalle più tradizionali e iconiche alle sperimentazioni più creative. Ogni dolce rappresenta una fetta di storia locale, tramandata da generazioni di pasticceri, e racconta una tradizione che unisce passione e competenza. Oltre a Torino e alla sua provincia, la partecipazione dei pasticceri delle province di Alessandria, Biella, Cuneo e Vercelli rappresenta un omaggio alla varietà e alla ricchezza della tradizione dolciaria piemontese.
PASTICCERI IN VETRINA
Venerdì 8 e sabato 9 novembre i Maestri Pasticceri piemontesi trasformeranno 13 vetrine dei negozi del centro in veri e propri laboratori dolciari con dimostrazioni dal vivo, show pastry e degustazioni per il pubblico. Un’esperienza unica per vivere la pasticceria da vicino e apprezzare la maestria di professionisti che, con passione e dedizione, danno vita ad un’arte dal linguaggio universale.
Il programma di Pasticceri in Vetrina prevede appuntamenti in diversi punti della città. Venerdì pomeriggio a partire dalle 16:00, il pasticcere de Il Dolcino sarà da Secret Garden, abbigliamento in Via Carlo Alberto 30, mentre Il Rugantino accoglierà i visitatori nelle eleganti vetrine di Sinatra Gallerie de Beautè in Piazza San Carlo, seguito da Bonfante nel negozio di articoli per la casa De Carlo in Via Cesare Battisti 5. A fine pomeriggio la storica pasticceria Ghigo è protagonista di uno spettacolare show pastry nella Galleria Marco Polo, in corso Vittorio Emanuele 86, interno cortile, mentre la giovanissima Pasticceria Futura si esibirà nel negozio di abbigliamento Vestil, in piazza Statuto 9. Sabato mattina tutti in via Po, a partire dalle 11:30 per ammirare e gustare le creazioni della pasticceria Mazza nello store di elettrodomestici Gamer, in via Po 20, e subito dopo da Baronio, in via Po 48, per scoprire la proposta della pasticceria La Baita.
Si prosegue nel pomeriggio di sabato con la Pasticceria Chicchi Sani nelle vetrine della profumeria Cavour 11 DK in via Cavour 11G, mentre la storica Pasticceria Ugetti di Bardonecchia è protagonista in un’altra prestigiosa profumeria, l’Olfattorio di piazza Bodoni 4F, e Ghigo torna con una seconda esibizione da De Wan, in piazza San Carlo 132. Peter’s Tea House ospita nel suo affascinante store di Via Mazzini 7G la Pasticceria Raimondo e il negozio di articoli per la casa De Carlo apre le vetrine di via Carlo Alberto 36 alla maestria del pasticcere di Dolcissimo. Chiude la giornata il nuovissimo Fresh Store, abbigliamento urban in Via Barbaroux 5 bis, con la Pasticceria Raspino.
PASTICCINI IN CARROZZA
Sabato 9 e domenica 10 novembre, il tram gourmet accoglierà il pubblico per un dolce viaggio tra le vie di Torino, dove la colazione del mattino e il caffè di dopo pranzo saranno accompagnati dalle creazioni offerte dai pasticceri e dalle storie della città raccontate dalle guide turistiche dell’associazione GIA Ascom.
Si potranno gustare le specialità di famosi pasticceri dalle pasticcerie Sabauda, Molineris, Fabrizio Racca Dessert, Zuccarello, Chicchisani, Re, Dolcissimo e Mazza.
DOLCE GELATO
Anche quest’anno, la manifestazione accoglie anche i Maestri Gelatieri di Ascom Epat, che proporranno un nuovo gusto dedicato a DOLCISSIMArte, a base di marron glacé, per omaggiare i sapori autunnali e la tradizione dolciaria piemontese.
Il percorso Dolce Gelato include Gelato Dok Dell’Agnese in Corso Unione Sovietica 415 e Gelateria Miretti in Corso Matteotti 5, entrambi con una lunga storia di artigianato dolciario. Anche Gelati D’Antan in Via Fabrizi 37/C, La Tosca in Via Cibrario 50, e Moou Moou Gelateria in Via Porpora 55 aderiscono all’iniziativa, insieme a Più Di Un Gelato in Galleria Subalpina 32 e Silvano Gelato d’altri Tempi in Via Nizza 142.
DOLCISSIMA ON THE ROAD
Le simpatiche Ape Car di DOLCISSIMArte, ambasciatrici della manifestazione, faranno tappa nelle più belle piazze del centro città per coinvolgere il pubblico in questo tour di gusto e tradizione.
Per la prima volta le Gallerie d’Arte TAG e i più prestigiosi negozi di brand di moda italiani e internazionali partecipano a DOLCISSIMArte 2024 con eventi dedicati alla degustazione di pasticceria mignon in una bella contaminazione tra sapere e maestria in settori completamente diversi.
Il percorso delle gallerie d’arte include: A Pick Gallery in Via Bernardino Galliari, 15c; Crag – Chiono Reisova Art Gallery in via Parma 66D e via Maria Vittoria 45; Febo e Dafne in Via Vanchiglia 16; Gagliardi e Domke in Via Cervino 16; In Arco in Piazza Vittorio Veneto 3; Metroquadro in Corso San Maurizio 73F; Roccatre via della Rocca 3b; Simóndi in via della Rocca 29; Weber&Weber via san Tommaso 7.
La celebre fiaba raccontata e interpretata da Marco Grilli e dai suoi “burattini giocattolo” sabato 9 e domenica 10 novembre a CASA GIANDUJA
Cappuccetto Rosso, vieni, vieni qua se ti vede il lupo ti mangerà! “Io non ho paura perché devo andare dalla mia nonnina che mi aspetta già”
Giunta alla casetta, la nonna non c’era, c’era un grosso lupo nero… Arriva un cacciatore, con un gran fucile spara su nel cielo e fa bum, bum, bum! Evviva Cappuccetto, evviva Cappuccetto che dal lupo nero non si fa mangiar!
Spettacolo COMICO per TUTTO IL PUBBLICO.
BIGLIETTI: INTERO € 12.00 / RIDOTTO € 8.00 ( BAMBINI 3-13 ANNI – PENSIONATI – MILITARI )
FORMULA FAMILY: 2 ADULTI + 1 BAMBINO = € 28.00 / 4 PERSONE = € 32.00
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Prenotazione consigliata
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TELEFONO: 011.2453145 / 3387561498
Disponibili nella nuova sede i certificati previdenziali (cedolino della pensione, la certificazione unica e il modello “OBIS M”)
Sono terminati nella sede di Via Tesio, 1, infatti, i lavori di ristrutturazione e ammodernamento finalizzati ad accogliere, anche tutti i principali servizi della Pubblica Amministrazione grazie al progetto “Polis – Casa dei Servizi Digitali”, l’iniziativa ideata da Poste Italiane per promuovere la coesione economica, sociale e territoriale nei 7 mila comuni con meno di 15mila abitanti contribuendo al loro rilancio.
Tra gli interventi effettuati il rinnovo dell’impianto di illuminazione, della pavimentazione, lavori di tinteggiatura, nuovi arredi, postazioni ergonomiche e una postazione ribassata per andare incontro alle esigenze della clientela. Oltre ai servizi postali, finanziari, di assicurazione ed energia presso l’ufficio postale di San Maurizio Canavese sono disponibili anche i servizi INPS (il cedolino della pensione, la certificazione unica e il modello “OBIS M” che riassume i dati informativi relativi all’assegno pensionistico).
L’ufficio postale di San Maurizio Canavese è a disposizione dei cittadini con il consueto orario: da lunedì a venerdì dalle ore 8.20 alle ore 13.35 e sabato fino alle 12.35.
Poste Italiane conferma, ancora una volta, non solo la missione al servizio del sistema Paese ma anche il valore della capillarità, elemento fondante del proprio fare impresa, in netta controtendenza con il progressivo abbandono dei territori.
Dopo l’autorizzazione della Commissione Europea a fine ottobre 2022 i lavori di ristrutturazione sono stati avviati in 300 Uffici Postali in tutta Italia ed entro la fine del 2023 saranno complessivamente 1.500 i nuovi uffici Polis.
Tassare gli extra profitti bancari? Parliamone!
di Gianluigi De Marchi *
C’è qualcuno in Italia che ama le banche?
La risposta più ragionevole non supera le 261.976 persone, cioè il totale dei dipendenti delle banche (e probabilmente anche all’interno di questo esiguo numero ci sono alcuni che odiano la banca dove lavorano perché non sono abbastanza valorizzati…).
Il sentimento di avversione nei confronti degli istituti di credito è cresciuto in maniera esponenziale nel corso degli ultimi anni, quando gravissime crisi bancarie hanno volatilizzato miliardi di risparmi degli italiani. Inutile fare l’elenco delle banche che hanno chiuso i battenti, li conosciamo tutti, molti di noi hanno pagato personalmente le conseguenze di essersi fidati della filiale in cui da generazioni avevano il conto, dell’amico che lavorava lì e ci consigliava caldamente di acquistare le azioni (“Le ho fatte comprare anche alla mia mamma, sono sicure!” si spingevano ad affermare i Giuda allo sportello…).
Ma anche a chi non ha abboccato ha subito trattamenti iniqui: negli ultimi anni i tassi sui prestiti sono schizzati alle stelle (la media calcolata dall’ABI nel 2024 indica un costo medio del 5,25% sui prestiti alle imprese, ma alzi la mano il piccolo imprenditore, il commerciante o l’artigiano che paga meno del 10% annuo…), mentre i tassi sui depositi bancari sono stati praticamente azzerati (la media calcolata dall’ABI indica una remunerazione dell’1% annuo, ma non conosco nessuno che riceva più di un misero 0,1%, un decimo della media…).
Un anno fa il governo aveva cercato di porre rimedio alla situazione ipotizzando un’imposta straordinaria sui cosiddetti “extraprofitti bancari”, generati non tanto dall’aumento dell’efficienza nei servizi ma dalla rendita di posizione derivante da un mercato in cui all’improvviso i tassi d’interesse erano schizzati all’insù a seguito dell’aumento del costo del denaro deliberato dalla Banca centrale europea per combattere l’inflazione “post Covid”. L’aumento era stato immediatamente applicato sui finanziamenti, mentre sui depositi i tassi erano rimasti prossimi a zero.
Morale: nel 2021 il sistema bancario aveva conseguito 16 miliardi di profitti, nel 2023 il livello è triplicato a 43 miliardi!
Ecco allora il rimedio, pensato per ottenere maggiori entrate fiscali da utilizzare per sostenere le imprese e le famiglie: un’imposta pari al 40% sull’ammontare del margine differenziale sugli interessi, calcolata in parte sulla differenza tra interessi passivi e attivi tra il 2021 e il 2022, ed in parte sull’eccedenza del 6% maturata tra 2021 e 2023.
Facciamo un esempio, semplificando molto i calcoli: una banca nel 2021 prestava denaro al 3% e pagava sui depositi l’1% aveva un margine di due punti percentuali. Nel 2023 applicava il 5% sui prestiti e pagava sempre l’1% sui depositi, quindi con un margine di interesse di quattro punti percentuali. La differenza tra i due margini – 4 e 2 per cento – ha portato a un incremento di profitto, sul quale lo Stato chiedeva il 40% come imposta straordinaria
Il sistema bancario è insorto con decisione, facendo pressioni su tutti i partiti (l’attività di lobbing non guarda certo il colore delle tessere) ottenendo una modifica che ne ha completamente azzerato l’effetto negativo sui bilanci delle banche; anzi, le ha avvantaggiate…
E’ stati infatti consentito, fermo restando il calcolo dell’imposta, che chi avesse deciso di accantonare a riserva l’importo dovuto (maggiorato di 2,5 volte) non avrebbe dovuto versare nulla allo Stato. Una pratica che, in sintesi, serve a rendere i loro bilanci più solidi.
Capito il meccanismo?
Invece di versarlo in parte allo Stato, l’extraprofitto è stato messo interamente a riserva, così niente imposte a beneficio di tutti, e invece guadagni per gli azionisti, perché le banche si sono capitalizzate, aumentando di valore in borsa!
Al momento nessuno ha più osato riprendere il discorso sulla tassazione degli extraprofitti, e allora provo a farlo io, sperando che qualcuno prenda spunto per arrivare ad una soluzione equa.
Fissiamo un margine considerato equo per il giusto profitto aziendale del settore: ad esempio stabiliamo che gli interessi minimi da riconoscere ai depositanti debbano essere almeno pari al tasso di riferimento della Banca Centrale europea meno due punti. A fine ottobre il tasso era pari al 3,40%, i depositi riceverebbero l’1,4% annuo.
Contemporaneamente fissiamo gli interessi massimi da applicare ai finanziamenti con una maggiorazione sul tasso di riferimento variabile in considerazione della rischiosità del prestito: ad esempio 5 punti percentuali per i mutui garantiti da ipoteca, 7 punti percentuali per la cessione del quinto dello stipendio, 9 punti percentuali per lo scoperto di conto e così via.
Ne deriverebbe una “forbice” sicuramente sufficiente per coprire i costi di funzionamento delle banche, accantonare riserve per eventuali insolvenze, investire in innovazione eccetera.
In questo modo, fra l’altro, le manovre della Banca centrale europea sui tassi sarebbero molto più efficaci perché si trasferirebbero immediatamente sul sistema bancario, trascinandolo nella direzione voluta dalle autorità monetarie centrali evitando comportamenti contrari da parte degli intermediari.
Qualcuno grida allo scandalo ed alla violazione della libera concorrenza?
Rifletta sul fatto che gli utili bancari sono conseguiti tosando i clienti (cioè tutti noi…), riducendo la capacità di spesa delle famiglie (comprimendo quindi i consumi) e delle imprese (levando spazio ad investimenti produttivi).
Ci sono proposte migliori?
Magari! Le aspetto con vivo interesse.
* Giornalista e scrittore
La malasosta dei monopattini a Torino
Sinner a Candiolo per la nuova biobanca
Marcello Portogallo è il nuovo Comandante della Polizia Locale della Città di Chieri. È stato presentato ai media locali dal Sindaco di Chieri Alessandro Sicchiero e dall’assessore alla Polizia Locale e alla Prevenzione e Sicurezza Biagio Fabrizio Carillo.
Marcello Portogallo, 44 anni, di Busto Arsizio, avvocato, dal 2017 è stato funzionario Vice Comandante della Polizia Locale di Biella, città in cui risiede con la moglie e le tre figlie di 4, 14 e 17 anni. Il suo impegno nella P.A. comincia nel 2002, subito dopo il servizio militare prestato nell’Arma dei Carabinieri, come semplice agente di Polizia Locale dell’Unione dei Comuni di Lonate Pozzolo e Ferno, nel basso varesotto. Nel 2008 si iscrive all’Università di Milano Bicocca dove si laurea in Giurisprudenza. Svolge il tirocinio di praticantato e consegue il titolo di Avvocato nel novembre 2018, senza mai abbandonare la professione di agente di Polizia Locale.
«Voglio innanzitutto ringraziare tutte le operatrici e gli operatori della nostra Polizia Locale che svolgono un’attività fondamentale – dichiara il Sindaco Alessandro Sicchiero – in questi ultimi anni sono stati fatti passi importanti, investendo in personale e attivando servizi innovativi come i controlli serali, i pattugliamenti con le unità cinofile e l’Ufficio mobile. Noi pensiamo alla Polizia Locale come ad una “Polizia di prossimità”, presente sul territorio ma sempre con un approccio di dialogo e di confronto con i cittadini. I vigili non sono solo quelli che multano, sono anche quelli che fanno opera di prevenzione e di contrasto delle situazioni più critiche. Contiamo molto sull’esperienza maturata dal Comandante Portogallo, e sulle sue competenze giuridiche, per proseguire sulla linea fin qui tracciata».
«Il ruolo del Comandante della Polizia Locale è fondamentale per lo sviluppo delle future strategie dedicate alla sicurezza urbana. Confidiamo molto nella sua esperienza e provata professionalità – aggiunge Biagio Carillo, assessore alla Polizia Locale e alla Sicurezza e Prevenzione – Lavoreremo con impegno per garantire ai cittadini prossimità e vicinanza e soprattutto ascolto. La prevenzione è un aspetto su cui puntiamo molto e al quale affiancheremo tutti gli strumenti di controllo».
«Comincio questo mio nuovo incarico a Chieri con la stessa passione e lo stesso entusiasmo che hanno sempre contraddistinto il mio impegno professionale – conclude Marcello Portogallo – lavorerò per valorizzare i colleghi e le colleghe, ciascuno con le sue attitudini, e per creare un Comando che possa fattivamente contribuire alla tutela della sicurezza urbana e alla vivibilità sociale, in armonia con le indicazioni dell’Amministrazione comunale e in costante ascolto della cittadinanza».
Latte, Coldiretti Torino alle Atp Finals
Coldiretti Torino promuove il consumo di latte tra gli sportivi, organizzando un momento di formazione per le Nitto ATP Finals. L’evento è aperto a tutti. Venerdì 15 novembre, dalle 11.30 alle 12.20, a Casa Gusto, lo spazio ricavato nei locali dell’Archivio di Stato, dedicato agli eventi collaterali di promozione del sistema agroalimentare piemontese, si terrà una vera e propria lezione di assaggio del latte. Il titolo dell’iniziativa è “Impariamo ad assaggiare il latte”, alimento proteico per lo sportivo e il bartender, e sarà condotta dall’Onaf -Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Formaggi, che guiderà il pubblico nell’assaggio di tre campioni di latte pastorizzato di mucca, capra e bufala, tutti provenienti da allevamenti del torinese.
“Con questa iniziativa – precisa il Presidente di Coldiretti Torino Bruno Mecca Cici – vogliamo ricordare che il latte è da sempre un alimento alleato della buona forma fisica e dell’attività sportiva, un alimento ingiustamente demonizzato e sotto attacco anche con il pericolo che si è avviata la produzione di latte sintetico con tecniche di ingegneria biologica. Il latte da laboratorio che si vuole introdurre in Europa è un cibo sintetico che rappresenta un attacco ai cittadini e al cibo naturale. Questo “non latte” è anche un attacco al pianeta per il suo risvolto ambientale, un attacco alla funzione positiva dell’allevamento animali che garantiscono fertilizzanti naturali all’agricoltura e sempre più sottrazione di CO2 e metano, producendo energia pulita da biogas”.
“L’Onaf promuove la cultura dei prodotti lattiero caseari attraverso i corsi per assaggiatori di formaggi e attraverso numerosi eventi organizzati sul territorio – ricorda Sara Valentino, referente Onaf Torino – insegnare a degustare formaggi e latte come materia prima significa diffondere passione per un alimento che ha segnato la storia dell’umanità, ma significa anche fare promozione dei territori, soprattutto quelli alpini e collinari che, con i loro formaggi tipici, contribuiscono alla biodiversità del nostro Made in Italy alimentare”.
L’evento è inserito nella più grande manifestazione dedicata al tennis, e ricorda quanto il latte sia importante come alimento per tutta la popolazione e in particolare per l’infanzia sia stata una delle più importanti conquiste sociali del Novecento. La creazione delle centrali del latte in ogni grande città italiana ha permesso anche alle classi più povere di accedere a questo alimento fondamentale che oggi viene criminalizzato. Il latte è un alimento adatto a u o stile di vita attivo, ma può essere utilizzato per la preparazione di molti cocktail innovativi, come avviene in molti locali italiani. Davide Pinto, bartender torinese, preparerà un vero distillato di latte da un mix di latte di capra e bufala, un mix cremoso che sarà offerto in degustazione.
Come per tutti gli appuntamenti di Casa Gusto, è previsto un costo simbolico di 5 euro ( 3 euro per i ticket older Nitto ATP Finals, bambini e bambine da 0 a 6 anni gratis). Le prenotazioni si effettuano sulla piattaforma Ticketmaster. Il ricavato, ad esclusione dei costi vivi della piattaforma, verrà devoluto alla Fondazione di Ricerca Molinette.
Mara Martellotta
Traguardo importante per la sanità piemontese e per i cittadini: la
Regione Piemonte ha approvato ufficialmente l’utilizzo degli algoritmi clinico-assistenziali infermieristici
nel sistema di emergenza territoriale 118, riconoscendoli come normativa regionale grazie a una nuova
Deliberazione della Giunta Regionale (DGR) che seguirà dopo l’accordo firmato questa mattina al
Grattacielo Piemonte. Dopo oltre vent’anni, è stata formalizzata la posizione degli infermieri all’interno
del 118, un traguardo importante per la sanità piemontese e per i cittadini. Soddisfatto del risultato
anche Nursing Up Piemonte, il sindacato infermieristico, che ha preso parte all’incontro di questa
mattina.
«Dopo l’accordo seguirà, così come previsto dalle procedure regionali, l’atto normativo che si
concretizzerà con la dgr – hanno dichiarato Roberto Aleo, segretario provinciale Nursing Up
Piemonte e Claudio Delli Carri, segretario regionale del Nursing Up Piemonte -. Questo atto è il
risultato di una mediazione politica tra Regione e Ordini che ha chiarito i confini e il ruolo essenziale
degli infermieri all’interno del sistema sanitario d’emergenza, rafforzando così la loro capacità di
risposta in situazioni criticheQuesto provvedimento assicura una maggiore sicurezza e riconoscimento
ai professionisti che operano sul territorio, per un’assistenza sempre più qualificata».
La Regione Piemonte ha infatti approvato ufficialmente l’utilizzo degli algoritmi clinico-assistenziali
infermieristici nel sistema di emergenza territoriale 118, riconoscendoli come normativa regionale grazie
a una nuova Deliberazione della Giunta Regionale (DGR).
Il provvedimento, frutto di un lungo percorso di mediazione, rappresenta un importante passo avanti per
la sicurezza del sistema sanitario territoriale e un miglioramento nella risposta alle emergenze.
L’accordo è stato sottoscritto dall’Ordine professionale dei medici e degli infermieri, nonché delle
rappresentanze istituzionali . La collaborazione tra sindacati medici, infermieristici, ordini professionali e
istituzioni ha permesso di trasformare una delibera aziendale di Azienda Zero in un atto normativo
regionale, consolidando il ruolo degli infermieri e rendendo i protocolli di emergenza un riferimento
obbligatorio per gli interventi del 118.
«La validità normativa degli algoritmi clinico-assistenziali rappresenta un riconoscimento cruciale per le
competenze infermieristiche, permettendo agli infermieri di intervenire autonomamente in situazioni di
emergenza sempre nel rispetto delle responsabilità condivise con i medici», marcano i rappresentanti
sindacali.
In questo nuovo assetto, la Regione Piemonte sottolinea l’importanza della presenza dei medici del 118
nei casi di Codice Rosso e nelle Centrali Operative, garantendo così la collaborazione necessaria tra le
due professioni per la tutela della salute pubblica.
«La Regione ha dimostrato di voler riconoscere il contributo degli infermieri nel sistema delle
emergenze, ma ora è fondamentale che vengano definiti i criteri di valorizzazione, sia economici che
professionali, per i professionisti del settore. Il nostro impegno proseguirà in questa direzione, affinché
questi interventi possano tradursi in una vera valorizzazione. del lavoro infermieristico, riconoscendo
anche l’impegno e la responsabilità che ogni operatore porta con sé ogni giorno», hanno concluso i due
segretari del Nursing Up.