ilTorinese

Sgominata banda di 12 persone: rapinavano le abitazioni

Il sodalizio criminoso era composto da dodici persone, otto uomini e quattro donne, ed è stato sgominato dalla polizia di Cuneo.  La banda di sarebbe resa protagonista di una serie di furti pluriaggravati in abitazioni del territorio  consumati nelle zone di Cuneo, Saluzzo, Alba, Fossano e Dronero nei mesi scorsi. Si tratta di cittadini italiani con legami parentali tra loro e appartenenti alle comunità sinti  della provincia cuneese. L’operazione è stata condotta dalla squadra mobile.

La Festa della Musica ai Musei Reali di Torino

ALLE ORE 21.00, APPUNTAMENTO NEI GIARDINI REALI CON PUCCINI DANCE CIRCUS OPERA

 

Lo spettacolo, in collaborazione con la Compagnia blucinQue, parte del programma della rassegna Estate Reale – Una sera al museo, propone un racconto danzato delle figure femminili nell’opera pucciniana, con musica elettronica e immagini oniriche.

 

Nel corso della serata, dalle 19.45 alle 23.30, il pubblico potrà visitare tutto il percorso museale e i Giardini Reali.

Sabato 21 giugno 2025, in occasione della Festa della Musica, i Musei Reali celebrano l’inizio dell’estate con l’apertura straordinaria di tutto il percorso museale e dei Giardini Reali, dalle 19.45 alle 23.30 (ultimo ingresso alle 22.45).

L’appuntamento è parte della rassegna Estate Reale – Una sera al museo, il cartellone culturale che anima i Musei Reali con oltre venti eventi tra musica, teatro, poesia e arti performative, proponendo un viaggio emozionante all’interno di luoghi iconici come il Teatro Romano, i Giardini Reali, la Corte d’Onore e il Salone delle Guardie Svizzere.

Il tema dell’edizione 2025, Natura, stagioni e musica, è un invito a esplorare il dialogo tra le arti e il tempo, tra passato e presente.

L’evento è ospitato nel Giardino di Levante, recentemente riaperto al pubblico dopo il restauro, che, alle ore 21.00, ospiterà Puccini Dance Circus Opera – Per coro di corpi e strumenti, spettacolo della Compagnia blucinQue, scritto e diretto da Caterina Mochi Sismondi, con il sostegno di Quaglia Antica Distilleria dal 1890.

Un’opera visionaria che fonde danza, acrobatica, musica elettronica e orchestrale con la narrazione poetica delle figure femminili pucciniane: Tosca, Madama Butterfly, Manon Lescaut, Turandot e Mimì.

Sono donne che cedono alle debolezze, rimangono spiazzate dalle lotte e dalle vertigini della vita e amorose, e cadono per poi rialzarsi e reagire per trasformare l’ambiente, trovare nuove prospettive, a volte anche drammatiche, e affrontare le sfide per rinnovarsi. Dalle opere del compositore toscano non emerge una tipologia di donna, ma un intero universo collegato e che ruota intorno alle protagoniste. Lo sguardo pucciniano le rende non più solo eroine, ma creature normali, che vivono imprevisti e sogni, donne chiamate a scegliere, a volte a un bivio e sempre in cerca di una soluzione che possa fare emergere forza e valore.

Sul palco, un “coro di corpi” darà voce a un universo femminile che attraversa epoche e significati, accompagnato dalla presenza scenica di Ivan Ieri nel ruolo del compositore e del suo alter ego.

Lo spettacolo è all’aperto; in caso di maltempo verrà rinviato; non sono previsti posti a sedere: il pubblico è invitato a portare coperte o plaid per accomodarsi sul prato.

 

Biglietto unico: €10,00

La Caffetteria Reale sarà aperta per tutta la serata.

“Economia Piemontese ancora sotto il 2007. Incide il calo di Torino”

Il report annuale di Banca d’Italia ci fa fare i conti o l’esame di coscienza col vero stato della economia piemontese. Pochissimi purtroppo  i politici presenti,  mentre parlamentati e consiglieri regionali e comunali avrebbero dovuto essere presenti per prendere nota. La pagella della economia piemontese penalizzata dal calo della economia torinese che vale il 55% della economia regionale e’ ancora sotto il 2007,  mentre sia la economia nazionale che quella del  nord hanno superato il livello del 2007.
Il valore aggiunto piemontese oggi e’ inferiore del 3% al valore aggiunto del 2007. Per il prof. Bertoldi noi avremmo dovuto difendere  l’industria esistente e puntare su nuove start-up . Invece a Torino la Fiat è stata difesa molto poco , troppo poco.
Il dato della bassa crescita si poteva e doveva vedere molto prima per aggiustare la strategia. A capirlo prima si poteva e doveva difendere di più l’industria dell’auto e accelerare la costruzione della TAV e là manutenzione dei nostri trafori e delle nostre autostrade.
Personalmente mi sento a posto con la mia coscienza perché nel 2013 ho guidato la azione per spostare a Torino la Autorità dei trasporti , nel 2018 ho guidato la battaglia per salvare la TAV con la grande Piazza Castello piena e nel 2019 ho lanciato la battaglia poi fatta propria dall’on. Molinari per i fondi alla rottamazione auto quando mi accorsi che nell’ultima finanziaria di Draghi non vi era un euro per il settore industriale più importante.
Prima studieremo bene i dati della relazione di Banca d’Italia e prima correggeremo le azioni del Comune, della Regione e delle imprese e prima andrà meglio per il nostro vecchio Piemonte. Ecco perché a Torino, dopo 32 anni di sinistra al governo , occorre cambiare.
Mino Giachino
SITAV SILAVORO

Anei, Zini Lamberti, Torino

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni

L’associazione nazionale ex internati ( Anei ) compie 80 anni e tiene a Torino in questi giorni il suo congresso nazionale anche in ricordo del suo primo presidente , l’avvocato Gaetano Zini Lamberti, ufficiale del “Nizza Cavalleria” e dopo la guerra noto esponente liberale. Gli Internati, tra i prigionieri italiani nel corso della II guerra mondiale , furono quelli che, deportati dopo l’8 settembre 1943, si rifiutarono di collaborare con i tedeschi e poi con i fascisti della Rsi. Il loro numero fu di 600-700 mila. L’associazione venne fondata a Torino  il 29 aprile 1945. È  giusto che il suo ottantesimo congresso  si tenga a Torino dove è  nata.
Giovannino Guareschi fu internato in Germania e scrisse in “Diario clandestino” la più toccante delle testimonianze. Anche Alessandro Natta fu un deportato, ma solo dopo tanti decenni scrisse un libro di memorie sull’altra Resistenza, un libro che Togliatti gli proibì di scrivere.  I deportati, per quanto siano stati resistenti dal ‘43 al ‘45, non vennero riconosciuti tali se non con molto ritardo.  Il fatto di essere soldati fedeli al giuramento prestato al Re velò in qualche modo il loro sacrificio per la Patria ,la dignità e l’onore dell’Esercito italiano caduto in basso dopo l’8 settembre. La figlia di Zini Lamberti Maria Pia mi ha scritto tra l’altro : “Mio padre aveva vissuto il dramma della deportazione e conosciuto la privazione della libertà per essersi rifiutato di collaborare con  le SS e con la Repubblica sociale italiana e una volta tornato volle che questa pagina di storia fosse conosciuta e non venisse dimenticata” . Il congresso di Torino è anche un doveroso omaggio a Zini Lamberti che fu tra i  fondatori del Centro Pannunzio. Peccato seguirlo da lontano, ma con animo presente, come diceva Spadolini.

“ADAPTATION”: la reazione del mondo al cambiamento climatico

THE PASSWORD  Torino oltre gli asterischi

Per la rubrica The Password: Torino oltre gli asterischi”, in collaborazione con Il Torinese, la redattrice Arianna di Pascale parla di ADAPTATION, un progetto di web-giornalismo costruttivoche racconta le soluzioni di adattamento impiegate dai Paesi europei di fronte al riscaldamento globale.

Quante volte, leggendo dellavanzamento inesorabile del cambiamento climatico, ci siamo trovati davanti a una narrazione catastrofista della situazione? Quante volte ci siamo sentiti impotenti, minuscoli davanti a un avvenimento così immenso? Al giornalista Marco Merola è successo tante, troppe volte. Per questo motivo ha deciso di focalizzare il suo lavoro sul constructive journalism, una forma di giornalismo che si concentra sul positivo che può nascere dal negativo e sulla ricerca di soluzioni: la sfida è proprio dare una prospettiva costruttiva a una narrazione spesso distruttiva. 

Talvolta si pensa alladattamento al cambiamento climatico come a una forma di rassegnazione, allinattività di fronte al problema, ma non è così. L’adattamento è l’altra faccia della medaglia della mitigazione, ed è altrettanto necessario.

Da questa idea nasce ADAPTATION, un documentario interattivo che nasce per raccontare le strategie di adattamento delluomo al cambiamento climatico. Il progetto nasce da unidea di Marco Merola, giornalista che da oltre 20 anni firma reportage per magazine italiani ed esteri su temi legati a scienza, ambiente e tecnologia. Insieme ad altri colleghi ha girato il mondo per documentare le strategie di sopravvivenza e adattamento al cambiamento climatico. Questo formato in continuo rinnovamento permette di prendere un grande tema e di raccontarlo a tappe, attraverso tante storie connesse tra loro ma valide anche singolarmente, narrate con forme comunicative nuove e diversificate.

Per molto tempo la narrazione scientifica ha evitato di parlare di cambiamento climatico, poiché sintomo di una “sconfitta” da parte delluomo. Ci sono voluti almeno 20 anni per accettare lidea di “adattamento”: se ne era parlato già nel corso del protocollo di Kyoto 1997, ma tutt’oggi le posizioni mediatiche e politiche sono ben lontane da una narrazione di questo tipo. Adattarsi, però, è sempre stata la chiave della vita: parafrasando Charles Darwin, chi non evolve muore. E se guardiamo alloggi, i cambiamenti climatici altro non sono che una versione accelerata delle sfide naturali del nostro pianeta: daltronde luomo non è fatto per rassegnarsi, o non saremmo qui oggi.

Sulla pagina web del progetto si legge: “Adattarsi al cambiamento non vuol dire rassegnarvisi, tuttaltro. Significa piuttosto operare per ridurre gli effetti negativi sullambiente e, perché no, costruire modelli di vita differenti dal passato“. Ladattamento non è un’alternativa alla mitigazione, ma la integra, rendendone accettabili tempi e costi. La Banca Mondiale,  in uno studio del 2009, ha stimato che i costi per gli interventi di adattamento ai cambiamenti climatici ammonterebbero a una cifra tra i 70 e i 100 miliardi di dollari allanno fino al 2050a patto che venga rispettato lobiettivo di contenere laumento delle temperature a un massimo di 2°

ADAPTATION propone un viaggio dispirazione alla ricerca di buone pratiche di adattamento. Per il momento, il progetto racconta di due Paesi europei per cui la sfida climatica è particolarmente stringente: l’Olanda e lItaliadi cui per ora sono riportate cinque regioni, tra cui figura anche il Piemonte, grazie al supporto del Politecnico di Torino. Per questa regione, la fotografia climatica risulta abbastanza inclemente: dagli anni Sessanta a oggi le temperature massime giornaliere sono già aumentate di 2°C, mentre quelle minime di 1,5°C. Le precipitazioni non sono affatto regolari, con brevi periodi di piogge violente e periodi di secca sempre più lunghi, rendendo il Piemonte la regione con i territori più aridi della penisola (dati dellOsservatorio ANBI 2024). Gli effetti immediati sono la modificazione della portata dei fiumi, che causa anche inondazioni sempre più frequenti: ricordiamo ad esempio la disastrosa alluvione che nel 1994 ha colpito la città di Alessandria.

Le strategie sono molte e creative: alcuni agricoltori siciliani hanno dato vita ai cosiddetti vigneti eroici, in cui usano dei trenini che si arrampicano sulla roccia per curare i vigneti tutto lanno. C’è anche chi pensa a cosa mangeremo domani: nellisola di Texel, in Olanda, Marc van Rijsselberghe ha creato la prima salt farm del mondo, in cui coltiva semi antichi che riescono a crescere bene con lacqua salata. 

Per concludere, riportiamo alcune parole di Marco Merola, pronunciate durante ledizione 2019 di TEDxNapoli: “Adattamento evoca lungimiranza, adattamento siamo ognuno di noi. Siamo costretti ad adattarci, ma perché è nella nostra natura farlo: noi non combattiamo il cambiamento climatico, tentiamo di abbracciarlo”.

Arianna di Pascale

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A Saluzzo “C’è fermento”

 

Nella capitale dell’antico Marchesato, si festeggiano per quattro giorni i 15 anni del “Salone delle birre artigianali”

Da giovedì 19 a domenica 22 giugno

Saluzzo (Cuneo)

A tutta birra! A Saluzzo, ultimi preparativi e molta attesa per “C’è fermento”, il “Salone delle birre artigianali” che quest’anno spegne quindici candeline e che andrà in scena per tutto il fine settimana, da giovedì 19 a domenica 22 giugno prossimi, presso il Cortile principale de “Il Quartiere”, al civico 1 di piazza Montebello. In collaborazione con la “Città di Saluzzo” e la “Condotta Slow Food del Marchesato di Saluzzo”, l’organizzazione è, come sempre, della “Fondazione Amleto Bertoni”, che per quest’edizione, oltre a 20 birrifici artigianali e a 11 “food truck”, ha scelto di dare ampio spazio alla “musica” conquattro concerti delle band di “saletta live”che, da inizio anno, usufruiscono della “sala prova” messa a disposizione dalla stessa “Fondazione” e dal Comune.

I concerti si terranno ogni giorno a partire dalle 18,30 presso il “Cortile d’Onore”, e, con a seguire, dj set. Per festeggiare i 15 anni del Festival, domenica 22 giugno, ci sarà inoltre la“serata revival” con una bella sorpresa dedicata a chi, negli anni, ha partecipato al Salone. Ampio spazio sarà dato anche a “proposte ludiche” con l’accesso gratuito ai “calciobalilla” e, venerdì 20 giugno, con i “giochi da tavolo” dell’Associazione morettese “Dimensione Arcana”.

“I grandi protagonisti del Salone – afferma Carlo Allemano, presidente della ‘Fondazione Amleto Bertoni’ – saranno come sempre i birrifici artigianali, con il contributo delle proposte del cibo di strada di qualità. Ma non c’è festa senza musica. Per questo saliranno sul palco i giovani che, nei mesi scorsi, hanno provato nella saletta de ‘Il Quartiere’. Riconfermata inoltre la presenza della ‘Birroteca’ e della birra ‘Terres CF 25’, prodotta dal birrificio agricolo ‘Kauss’, nonché l’impegno alla sostenibilità con ‘eVISO’ e ‘C.S.E.A.’ di Saluzzo per azzerare, edizione dopo edizione, l’impatto climatico del Salone, sempre più una grande festa anche perché questa edizione rappresenta un compleanno importante: quindici anni che vogliamo celebrare con tutti coloro che ci hanno seguito e supportato nel tempo”.

In programma, per quanto riguarda gli eventi musicali: giovedì 19 giugno, l’esibizione del duo cantautorale “Devalle” e la voce e chitarra del “Dama Duet”, con grandi classici del rock; venerdì 20 giugno, si alterneranno la theatrical post-punk stoner metal ironic band “The Schwabs” ed il collettivo musicale “#Hahs21#” che mescola musica elettronica con elementi di funk e jazz sperimentale. Sabato 21 giugno, “Denim & Ties”, giovane cover band che propone rock moderno e contemporaneo, si intervallerà con il quartetto “33cl Band” dal repertorio hard rock e rock anni ’70 e ’80. Domenica 22 giugno, infine, il power trio cuneese “Electric Confidence”presenterà i propri inediti ispirati all’“alternative” e “hard rock”, “punk” e “blues”, e la cantautrice “Erica ed altri musicanti” concluderà con sonorità etniche, particolarmente ricercate.

Tutti i concerti saranno ad ingresso libero ed inizieranno alle 18,30. A seguire, giovedì, venerdì e sabato “dj set” fino a chiusura.

g.m.

Nelle foto: immagini di repertorio

 

Furgone incastrato sotto camion, muore ragazzo di 19 anni

Questa mattina in un grave incidente è morto un giovane 19enne sulla strada provinciale 5 a Roccaforte Mondovì. Si sono scontrati un furgone e un camion, il primo veicolo  è rimasto incastrato sotto il camion. Sul posto  i Vigili del Fuoco, le Forze dell’Ordine e il personale sanitario del 118. Per la giovane vittima non c’è stato nulla da fare.

La ricerca in sanità nell’AO Ordine Mauriziano

Tra innovazione diagnostica e coinvolgimento attivo dei cittadini

All’AO Ordine Mauriziano di Torino la ricerca si muove lungo direttrici nuove, capaci di coniugare tecnologie avanzate e centralità della persona. In quest’ottica, l’innovazione non riguarda solo gli strumenti, ma anche i linguaggi, i percorsi e le relazioni che legano la ricerca alla cura.

Ne è un esempio il progetto di scienza partecipata con pazienti affetti da neoplasie mieloproliferative croniche, basato sulla lettura ad alta voce condivisa come strumento di supporto psicosociale e cognitivo. Promosso all’interno dell’ospedale, il progetto coinvolge i pazienti in sessioni condotte da volontari delle Biblioteche civiche torinesi, in collaborazione con ricercatori universitari di Psicologia e Infermieristica. Un’iniziativa innovativa non solo per i suoi effetti potenziali sul benessere – riduzione dello stress, miglioramento della memoria e del senso di comunità – ma anche perché fondata sulla co-progettazione: i pazienti partecipano attivamente alla modellazione della seconda edizione dell’intervento, rendendosi parte integrante della ricerca. Un esempio virtuoso di citizen science in ambito oncoematologico, che unisce cultura, assistenza e formazione.

La tecnologia entra invece in gioco nello studio multicentrico che ha valutato l’impiego dell’intelligenza artificiale nella diagnosi delle masse annessiali. L’algoritmo OvAi X, basato su modelli di machine learning con la finalità di supporto all’ecografia ginecologica, raggiunge un’accuratezza diagnostica del 94,8%. Un risultato che apre la strada all’utilizzo dell’IA per migliorare l’appropriatezza diagnostica e ottimizzare i percorsi clinici, riducendo tempi, incertezze e costi.

Infine, nell’ambito della medicina di precisione, uno studio presentato al 26° Congresso ESGO (Società Europea di Oncologia Ginecologica), che si è tenuto a febbraio a Roma, ha analizzato la stabilità del sistema MMR (Mismatch Repair) nel carcinoma endometriale, tra diagnosi e recidiva. La ricerca, condotta nell’ambito della rete dei gruppi di ricerca italiani che si occupano di Ginecologia oncologica MITO-MaNGO (acronimi rispettivamente di Multicenter Italian Trial on Ovarian cancer e di Mario Negri Gynecologic Oncology group), ha evidenziato l’impatto dei fattori pre-analitici sui risultati dei test e la necessità di protocolli standardizzati, per garantire l’affidabilità delle analisi molecolari su cui si basano molte decisioni terapeutiche, in particolare l’accesso all’immunoterapia.

In tutti questi ambiti – dal coinvolgimento attivo dei pazienti alla diagnosi avanzata – l’AO Ordine Mauriziano conferma una visione della ricerca sanitaria come strumento di innovazione responsabile, capace di integrare tecnologia, umanizzazione e rigore scientifico.

CURARSI CON LA RICERCA IN PIEMONTE

La rubrica della Regione Piemonte, in collaborazione con il DAIRI Regionale (DAIRI-R), che racconta la ricerca all’interno delle singole Aziende Sanitarie Regionali. Dopo aver narrato l’importanza di fare ricerca e di avere Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) sul territorio al fine di migliorare sempre di più le cure e i servizi offerti, nonché il ruolo del DAIRI – R nella governance della ricerca sanitaria del Piemonte, ogni settimana verrà approfondita un’esperienza diversa, per valorizzare il lavoro svolto nelle diverse ASR e le buone pratiche che contribuiscono a costruire un sistema sanitario innovativo e fondato sull’evidenza scientifica.

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