ilTorinese

Pratesi, l’ecologista che amava Torino e il Piemonte

Avevo conosciuto Fulco Pratesi, quando ero in Consiglio Nazionale di Italia Nostra, una stagione eroica e felice, una specie di mondo  di Camelot che mai più è tornata e mai più ritornerà.  Sedevo giovanissima, senza rendermi conto di tale fortuna, unica donna oltre Teresa Foscari Foscolo, accanto ad Antonio Cederna, che romano aveva uno spiccato accento piemontese, per via sosteneva lui, della balia di Vercelli poi Giorgio Bassani, Fabrizio Giovenale, Antonio Jannello. Persone che credevano realmente nell’ecologia e nella tutela dei Beni Culturali,  senza isterismi ed estremismi e senza assumere posizioni partitiche. In altre Associazioni ambientaliste, come il FAI, erano presenti  i milanesi Giulia Maria Crespi, Renato Bazzoni, Pier Fausto Bagatti Valsecchi ed il torinese Alberto Predieri, con i quali si andava a mangiare, quando si era a Roma, in una trattoria vicino al Pantheon continuando a parlare, ma con leggera soavità, di ecologia. Fulco amava  molto Torino, il Piemonte e la Valle d’Aosta,  il suo primo Editore di riferimento, era aostano. Amava il Gran Paradiso che difendevamo entrambi  da speculatori, tanto da subire  minacce, io durante una infuocata riunione fui attaccata duramente perché mi opponevo al restringimento del versante piemontese, subendo anche le espressioni di delusione per il mio atteggiamento “poco amicale” dal Presidente arch. Deorsola. Una brava persona,  che conoscevo da anni, che si era trovata in una situazione  imbarazzante e in un momento storico particolare, stretto tra sviluppo e progresso.  Pratesi era una di quegli amici che, nonostante ci vedessimo ogni cinque, sei, sette  anni, quando ci si incontrava era come ci fossimo visti il giorno prima e si parlava con entusiasmo ed energia di ciò che si doveva fare per preservare la nostra Italia e  tutta la sua Bellezza.

arch.Donatella D’Angelo

 

La crisi del commercio nasce dalla bassa crescita dell’economia torinese

E anche dai troppi Centri Commerciali, dalla mancanza di sicurezza, da Amazon etc.

Caro Direttore,
Venerdi ho seguito per due ore l’incontro sul commerci tenutosi in Barriera di Milano e ho visto che qualcuno non ha ancora capito perché a Torino hanno chiuso molti negozi. Quante volte in passato se uno perdeva lavoro si dava da fare per aprire una attività commerciale? Perché allora a Torino la economia cresceva bene e la domanda di consumi era alta. Ora non più. Torino da venticinque anni cresce meno della media nazionale e questo ha impoverito molta gente al punto che nel 2012, tredici anni fa, l’Arcivescovo di Torino denunciava la esistenza di due Torino, quella che sta bene e la metà che sta male. Negli ultimi anni la metà che sta male, che abita prevalentemente in Barriera, Aurora Mirafiori Sud, Falchera e Vallette , purtroppo ha visto peggiorare ulteriormente la situazione e quindi consuma di meno. La Crisi del Commercio torinese che si vede dalle tante chiusure dei negozi, nasce cioè  dalla bassa crescita economica della Città che come dico da tempo e come ha confermato Banca d’Italia in vent’anni ha perso 18 punti rispetto a Bologna. Alla bassa crescita economica che ha il suo epicentro nella crisi del settore auto e nella riduzione di personale a Mirafiori e in tante aziende dell’indotto si aggiunge l’effetto di aver autorizzato da parte del Comune  la apertura di troppi Centri Commerciali, dalla mancanza di sicurezza, da Amazon etc. Prima annotazione , nonostante  le amministrazioni del PD abbiano autorizzato tanti centri commerciali molti commercianti continuano a votare PD o gruppi satelliti. Mistero gaudioso. Se si studia il PIL torinese o il fatturato economico di Torino si vede che senza considerare il settore bancario, al primo posto c’è l’industria e i servizi alla industria , dai Centri di ricerca al Design alle aziende dell’indotto, il commercio viene dopo , dopo ci sono  il turismo e la cultura e la pubblica amministrazione.
La domanda di consumi nasce quindi dai redditi che vengono pagati agli addetti dei vari settori. Non a caso l’industria è il settore secondario e il commercio terziario. Dovrebbe essere evidente che se cala la attività industriale e Torino da oltre 15 anni  è la capitale della cassa integrazione (che paga uno stipendio al 60-70%) e’ evidente che la domanda di consumi da parte di decine di migliaia di famiglie cala. Difendere l’industria dell’auto come sostengo da tempo non vuol dire difendere solo un settore tecnologico dove c’è ricerca soprattutto ora che a Torino il Governo Meloni ha assegnato il Centro per la intelligenza artificiale ma vuol dire la domanda di consumi e  sostenere le attività commerciali . I commercianti torinesi dovrebbero votare tutti il sottoscritto come i trasportatori e i pendolari. Quando la FIAT tirava c’era coda anche nei ristoranti e negli alberghi torinesi . Un settore quello dell’auto che interessa almeno un quarto della attività formativa del Politecnico di Torino. L’industria, non mi stancherò mai di dirlo, lavora con contratti a tempo indeterminato e paga 14 mensilità all’anno.  Ieri il presidente del Comitato Barriera Giuseppe Dramisino ha portato i dati di un sondaggio fatto tra la gente secondo il quale il 51% preferisce andare al supermercato perché hanno un parcheggio interno e hanno un servizio di vigilanza privata. La mancanza di sicurezza e’ l’altra causa che mette in difficoltà il piccolo commercio.
Ecco perché i commercianti dovrebbero battersi per rilanciare lo sviluppo di Torino difendendo l’industria , impegnarsi sul settore dell’aerospazio e per le infrastrutture come la tangenziale, la Metro e la TAV, rilanciare l’aeroporto e battersi perché gli eventi non si svolgano solo nel Centro della Città. Se non si rilancia la economia faccio fatica a pensare che il commercio riesca a rilanciarsi e a chiedere i finanziamenti di cui ha parlato il simpatico assessore Chiavarino. Ecco perché saranno decisive le prossime elezioni comunali .
Mino GIACHINO 
Responsabile piemontese trasporti FDI

Una navetta autonoma  per testare strategie di controllo del traffico

 

La navetta automatizzata del progetto europeo IN2CCAM sta circolando per le strade di Torino dove sta affrontando il traffico cittadino in condizioni reali. Un test cruciale per valutare le sue prestazioni e la capacità di adattarsi a diverse situazioni urbane. La sperimentazione proseguirà ancora fino a marzo.

Il 27 febbraio, a Torino si è tenuto l’Awareness Event del progetto che ha riunito i partner coinvolti oltre a numerosi stakeholder locali e internazionali.

Un progetto europeo per la mobilità del domani

Finanziato dalla Commissione europea nell’ambito del programma Horizon Europe, IN2CCAM coinvolge 21 partner provenienti da 10 Paesi diversi e mira a rivoluzionare la mobilità urbana attraverso soluzioni di trasporto più sicure, sostenibili e intelligenti. Il progetto, coordinato dal Politecnico di Bari, si svolge in quattro città pilota: Torino, Tampere (Finlandia), Trikala (Grecia) e Vigo (Spagna), con ulteriori test digitali a Bari e nel Quadrilatero in Portogallo.

Torino, laboratorio di innovazione

La sperimentazione torinese punta a: estendere l’ecosistema urbano della mobilità cooperativa, connessa e automatizzata (CCAM), una delle frontiere più avanzate dei trasporti intelligenti; testare nuove strategie dinamiche di gestione del traffico, per ridurre la congestione e migliorare la fluidità della circolazione; valutare l’impatto delle tecnologie di mobilità autonoma su strade e infrastrutture urbane.

Il Living Lab di Torino è coordinato da TTS Italia (Associazione Nazionale per i Sistemi Intelligenti di Trasporto), con il supporto dei due partner locali 5T srl (la società partecipata del Comune di Torino specializzata in smart mobility) e Fondazione LINKS (Fondazione senza scopo di lucro che opera nell’ambito della ricerca applicata, dell’innovazione e del trasferimento tecnologico). Collaborano al progetto anche la Città di Torino, che ha avuto un ruolo molto importante nella gestione delle autorizzazioni e del supporto logistico, GTT S.p.A., che fornisce gli operatori di sicurezza necessari alla supervisione della navetta automatizzata e si occupa della sua manutenzione e, infine, Ohmio, il fornitore del veicolo automatizzato.

Un percorso nel cuore di Torino

La navetta automatizzata percorre un circuito ad anello di circa 5 km che si snoda tra Via Genova, Via Ventimiglia, Corso Spezia e Corso Maroncelli, con deviazioni dinamiche in base al traffico. Lungo il percorso sono presenti 17 incroci semaforizzati, di cui 14 già abilitati alla trasmissione in tempo reale delle fasi semaforiche e 2 capaci di offrire priorità semaforica alla navetta. Inoltre, il tracciato include 11 fermate del trasporto pubblico locale, 4 stazioni della metropolitana e 6 parcheggi connessi al sistema di gestione del traffico cittadino.

Un viaggio verso il futuro appena iniziato

Con IN2CCAM Torino si conferma città d’avanguardia nella sperimentazione di soluzioni per una mobilità più intelligente, connessa e sostenibile. La navetta Ohmio Lift non è solo un mezzo di trasporto, ma un laboratorio in movimento per progettare la città del futuro.

L’Awareness Event del progetto a Torino

Torino ha ospitato l’Awareness Event del progetto IN2CCAM, un’importante occasione di confronto tra istituzioni, esperti di mobilità e partner di ricerca. L’evento è stato aperto dai saluti istituzionali di Fabrizio Arneodo di 5T, seguiti dagli interventi del Direttore Generale di Fondazione LINKS, Stefano Buscaglia, e dell’Assessora alla Mobilità del Comune di Torino, Chiara Foglietta, che hanno sottolineato l’importanza della collaborazione tra enti pubblici e privati per il successo della sperimentazione.

La giornata è proseguita con sessioni tecniche dedicate al Living Lab di Torino e, in particolare, alle infrastrutture di trasporto e alle simulazioni avanzate per l’ottimizzazione del traffico urbano. Nel pomeriggio, presso il Parcheggio Bacigalupo di GTT, si è svolta la dimostrazione della navetta autonoma Ohmio Lift. L’iniziativa conferma il ruolo strategico del progetto IN2CCAM nel promuovere soluzioni innovative per una mobilità sempre più sicura, sostenibile e connessa.

TORINO CLICK

Rapine agli uffici postali, in manette trentunenne

Trentunenne e incensurato, i colpi gli avevano fruttato oltre 200 mila euro
I Carabinieri della Compagnia di Chieri (TO) hanno eseguito nei giorni scorsi un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un trentunenne italiano, incensurato, che nei mesi precedenti si era reso responsabile di almeno tre rapine – di cui una tentata – in alcuni uffici postali dell’hinterland torinese.
Precisamente, l’uomo aveva colpito il 6 agosto scorso l’Ufficio Postale di La Loggia (TO), impossessandosi di un ingente bottino di 165.650 euro.
La seconda rapina era stata messa a segno lo scorso 16 dicembre all’Ufficio Postale di Santena (TO), portandosi via 49.505 euro. Infine, l’ultimo colpo risale al 25 gennaio scorso all’Ufficio Postale di Rivalta (TO), ma in questo caso il tentativo non era andato a buon fine grazie alla prontezza di riflessi della direttrice, che si era chiusa in bagno dopo aver azionato l’allarme antirapina.
Grazie alle immagini estrapolate dalle telecamere di videosorveglianza, i Carabinieri sono riusciti a risalire alla vettura utilizzata dall’autore delle rapine, balzata all’occhio a causa di un dettaglio che non poteva passare inosservato agli investigatori: la targa posteriore della vettura era diversa da quella anteriore. Effettuati i dovuti accertamenti, i militari sono giunti all’identificazione dell’uomo e alla ricostruzione delle modalità con cui il trentunenne agiva.
Il giovane, prima di commettere le rapine, effettuava diversi sopralluoghi per monitorare le abitudini dei direttori delle filiali. Auto in uso, orari di arrivo in ufficio e studio del funzionamento dei caveau temporizzati gli avevano permesso di pianificare i colpi, tutti messi in atto con volto travisato da una mascherina chirurgica, cappello da baseball e pistola impugnata, che poi – in fase di perquisizione per l’esecuzione della misura cautelare – si è rivelata un giocattolo.

Rock Jazz e dintorni a Torino: Emma Nolde e Renato Borghetti Quartet

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GLI APPUNTAMENTI MUSICALI DELLA SETTIMANA 

Martedì.  Al Blah Blah suona la Matsumoto Zoku Band.

Mercoledì. All’Osteria Rabezzana si esibisce Federica Gerotto Quintet. Al Vinile è di scena Paolo Antonelli.

Giovedì. All’Hiroshima Mon Amour si esibisce Alberto Bianco. Al Capolinea 8 suonano Skulla & Gianluca Bargis. Al Vinile è di scena Defector. A Piazza Dei Mestieri suona la band Le Storie Sbagliate, per un omaggio a Fabrizio De Andrè. Al Blah Blah si esibisce il Babajack Duo.

Venerdì. Al Magazzino di Gilgamesh suona Lebron Johnson & Andy Pitt Band. Al Circolo Sud sono di scena i Varylem. Al Peocio di Trofarello suona David Ellefson. All’Hiroshima Mon Amour si esibisce Emma Nolde. Alla Divina Commedia è di scena Dario Lombardo & The Blues Gang. Al Folk Club suona  il Renato Borghetti Quartet. Al Magazzino sul PO si esibisce Lorenzo Kruger. Al Blah Blah sono di scena i The Sick Rose. Allo Ziggy suonano i Distorsione Armonica Totale +Fangosberla.

Sabato. Alla Divina Commedia si esibiscono gli Italian Graffiti. Allo Spazio 211 è di scena Francesco Di Bella. Al Blah Blah si esibiscono i Fiori + Calantha. Allo Ziggy suonano i Fucktotum +Bone Rattler.

Domenica. Alla Divina Commedia è di scena il trio Girinsoliti. Allo Ziggy suonano gli Infected+ Hedonic Lust.

Pier Luigi Fuggetta

Quando il turismo è intelligente: Torino Capitale europea dello “Smart tourism”

Con una cerimonia ufficiale nella Sala delle Feste di Palazzo Madama, la Città di Torino è stata insignita ufficialmente del titolo di “European Capital of Smart Tourism” della Commissione Europea per il 2025.

La cerimonia di premiazione ha visto la partecipazione del Sindaco Stefano Lo Russo, del presidente di Turismo Torino e Provincia Maurizio Vitale, di numerosi rappresentanti istituzionali e ospiti internazionali, tra cui Andreea Staicu, responsabile del settore Turismo presso la Direzione Generale Mobilità e Trasporti (DG MOVE) della Commissione europea, e Nollaig Fahy, responsabile dell’innovazione turistica del Dublin City Council Culture Company, in rappresentanza della città che ha ottenuto il titolo lo scorso anno.

La cerimonia è stata occasione per presentare il programma di eventi, iniziative e attività di comunicazione con cui Torino promuoverà il riconoscimento in Italia e all’estero.

“Siamo davvero molto contenti di questo riconoscimento – ha spiegato il sindaco Stefano Lo Russo – che premia gli sforzi messi in campo per potenziare l’attrattività turistica della città e la sua notorietà a livello internazionale e che arriva poco dopo un altro prestigioso titolo, quello di Capitale Europea dell’Innovazione. Continueremo a lavorare con l’obiettivo di rendere Torino sempre di più un punto di riferimento nel panorama turistico, mettendo al centro sostenibilità, accessibilità, inclusività e innovazione”.

Il titolo di European Capital of Smart Tourism viene assegnato ogni anno dall’Unione Europea alle città che adottano approcci innovativi nel turismo, con un focus su accessibilità, digitalizzazione, sostenibilità e valorizzazione del patrimonio culturale e creativo, i quattro pilastri del premio che sono rappresentati anche sulla scultura simbolo. A Torino è stato riconosciuto il suo ruolo di destinazione turistica d’eccellenza, capace di distinguersi nel turismo intelligente e di promuovere soluzioni sostenibili e innovative. In particolare, la città si distingue per la sua capacità di coniugare tradizione e innovazione, di valorizzare il proprio patrimonio storico, culturale e naturalistico anche attraverso l’uso di tecnologie digitali e di progetti creativi. Un approccio innovativo al turismo capace di unire sostenibilità, cura del patrimonio culturale e trasformazione digitale, con particolare attenzione all’intelligenza artificiale, alle soluzioni di mobilità avanzate e alle pratiche di turismo accessibile.

Al termine della cerimonia l’assessore al Turismo e ai Grandi eventi, Domenico Carretta, ha svelato in piazza Carlo Felice una scultura a forma di hashtag con il logo del premio, che da oggi accoglierà i turisti in arrivo dalla stazione di Porta Nuova.

“Questo titolo ci riempie di soddisfazione perché riconosce il nostro impegno nella sostenibilità, nell’accessibilità, nella digitalizzazione e nella valorizzazione del patrimonio culturale di questa città – ha commentato l’assessore Domenico Carretta -. Un traguardo che non solo è il risultato di un lavoro di squadra, ma rappresenta anche la nostra visione di turismo che guarda al futuro, senza dimenticare le radici, la storia e le tradizioni. Sono lieto e onorato quindi di essere qui oggi per inaugurare il simbolo di questo prestigioso riconoscimento: una scultura celebrativa che ci auguriamo possa rappresentare, attraverso l’hashtag #TorinoSmartTourism, un invito a scoprire e vivere Torino in modo davvero intelligente e responsabile e a condividere esperienze ed emozioni”.

Grazie a questo riconoscimento Torino potrà rafforzare la propria immagine e competitività come destinazione turistica all’avanguardia nel panorama europeo, beneficiando di campagne di promozione internazionale e di nuove opportunità di collaborazione con altre città europee, con l’obiettivo di condividere buone pratiche di turismo sostenibile e intelligente.

Questo titolo si affianca ad un altro riconoscimento di rilievo: Torino è stata infatti recentemente nominata Capitale Europea dell’Innovazione (I-Capital) per il biennio 2024-2025. In quest’ottica, prende il via oggi anche la campagna congiunta di comunicazione “Una Città, due Capitali”, con l’obiettivo di raccontare alla cittadinanza e di promuovere in Italia e all’estero i due titoli, di grande valore per la Città. Entrambi i riconoscimenti saranno inoltre al centro di campagne di comunicazione dedicate, per raccontare il percorso che ha portato Torino ad ottenerli e a rafforzare la sua immagine in Italia e all’estero.

TORINO CLICK

Sorpreso con 5 chili di droga nel garage di un’amica

Un uomo di 43 anni è stato arrestato dalla Polizia locale di Cornaredo e da quella di Novara in un’operazione terminata con il sequestro di circa 5 chili di hashish e marijuana. L’uomo nascondeva la sostanza stupefacente nel garage di un’amica, in attesa di iniziare l’attività di spaccio.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

A Tortona rivive l’imperatore dimenticato

A volte i grandi personaggi della Storia finiscono sulle etichette dei vini, dal Barbarossa a Carlo Magno, tanto per citarne alcuni, ricordo un Federico I di Svevia stampato su una bottiglia di Freisa di una nota casa vinicola chierese mentre altri personaggi, meno conosciuti ma non per questo meno lodevoli, vengono riscoperti e rivivono attraverso i vitigni della città in cui sono stati sepolti. È il caso per esempio di Giulio Valerio Maioriano (Iulius Valerius Maiorianus) o Maggioriano, imperatore romano vissuto nel V secolo. Ma chi l’ha mai sentito nominare, ben pochi credo, forse nessuno. A questo punto scatta in noi la curiosità, prendiamo un libro sull’Impero romano o facciamo una ricerca veloce su internet.
Lo troviamo eccome il Maioriano e gli storici ne parlano bene perché è stato un buon imperatore anche se ha regnato per pochissimi anni al tramonto dell’Impero. Pertanto, ben vengano le etichette storiche sulle bottiglie di vino, come accade a Tortona, dove Maioriano, di ritorno da una spedizione militare, fu assassinato. Ma neppure a Tortona sanno chi fosse, eppure è stato ucciso proprio nell’antica Dertona romana nel 461 ed è sepolto, secondo la tradizione, in quello che un tempo era un mausoleo collocato nella canonica della chiesa di San Matteo. I tortonesi hanno pensato di farlo rivivere e oggi lo ricordano con una serie di bottiglie di vino e con un sito web. Siamo di fronte a un sovrano tutt’altro che secondario e gli storici lo definiscono addirittura l’ultimo grande imperatore che risollevò le sorti dell’Impero poco prima della sua caduta. Difese con successo la penisola dagli attacchi dei barbari, strappò le Gallie e la Spagna ai Visigoti, inflisse pesanti perdite ai Vandali di Genserico nel nord Africa e attuò importanti riforme per rendere più eque le tasse a Roma. Concesse infatti una temporanea esenzione dalle imposte a tutti i sudditi e avviò una revisione del sistema tributario per eliminare gravi abusi. Con altre leggi tentò di ripristinare la pubblica moralità. Parecchi secoli dopo ricevette il plauso di Edward Gibbon, il celebre studioso inglese dell’Impero romano (1737-1794) che nella sua “Storia del declino e della caduta dell’Impero romano” scrive che “la figura di Maggioriano presenta la gradita scoperta di un grande ed eroico personaggio, quali talvolta appaiono, nelle epoche degenerate, per vendicare l’onore della specie umana”. Imperatore romano d’Occidente per pochi anni, dal 457 al 461, non riuscì a completare la sua opera. Venne tradito e ucciso dal suo generale di origini barbare Ricimero. Aveva appena 41 anni.
 Filippo Re
nelle foto ritratto dell’imperatore Maiorianus
chiesa di San Matteo a Tortona

A Carnevale, via il feudatario

A cura di piemonteitalia.eu

“Una volta anticamente
egli è certo che un Barone,
ci trattava duramente
con la corda e col bastone…”

Così inizia l’Inno del Carnevale d’Ivrea, del 1858, cantato su una baldanzosa marcia che esprime lo spirito del melodramma italiano e del periodo risorgimentale.

 

Leggi l’articolo:

https://www.piemonteitalia.eu/en/node/299362

“Passione auto a Torino”, torna a Lingotto Fiere “Auto Moto Turin Show”

Dopo il grande successo della prima edizione del 2024, con oltre 22 mila visitatori in 3 giorni, torna “Auto Moto Turin Show”, evento organizzato da GL Events Italia, dedicato alla passione per le 2 e 4 ruote, che rinnova la vocazione e automobilistica della città. Dal 4 al 6 aprile 2025 Lingotto Fiere di Torino ospiterà la nuova edizione dell’evento che si preannuncia ancora più ricco di eventi e spettacoli. AMTS si conferma per il 2025 punto d’incontro per aziende, esperti, appassionati e professionisti, unendo tradizione e modernità in un evento imperdibile, che intend3 consolidare il successo di un esordio grazie a nuovi spazi dedicati a contenuti classici e heritage, accogliendo club, istituzioni come ASI, modellismo, carrozzieri di design torinese e collezionisti per una celebrazione di eccellenze automobilistiche della città. AMTS offre anche un’ampia esposizione di veicoli all’avanguardia dalle ultime novità di mercato a prototipi innovativi, con un focus speciale per sostenibilità e tecnologie emergenti.

“Il nostro obiettivo è offrire un evento coinvolgente in una location perfetta per celebrare la passione per auto e moto – commenta Gàbor Ganczer, ad di GL Events – per questo AMTS è soprattutto adrenalina e coinvolgimento. I visitatori possono vivere esperienze immersive uniche con test drive, workshop e attività interattive che permettono di mettersi alla guida, provare la potenza dei motori e scoprire in prima persona il passato e il futuro della mobilità sempre in sicurezza”.

Il fascino senza tempo dell’automobilismo classico, con un’area dedicata alla storia, al design e all’heritage dell’automotive, mostra scambio, modellismo e spazi per i collezionisti arricchiranno l’esperienza.

Supercar, veicoli sportivi, off road, minicar costituiranno uno spazio che celebra innovazione e performance con esposizioni dedicate a brand iconici e mobilità sostenibile. L’universo del Tuning e delle personalizzazioni prende vita con auto modificate, supercar esclusive e spettacoli dal vivo con ospiti speciali. È confermata la collaborazione con ETT EXPO TUNING TORINO, esposizioni e contest che celebrano creatività e innovazione tecnica. Nell’area esterna la spettacolare pista oval diventa il palcoscenico di drifting, taxi drift, show mozzafiato ed esibizioni acrobatiche.

Biglietti online fino al 4 marzo: 15 euro

Dal 5 marzo: 18 euro

In loco: 20 euro

Auto Moto Turin Show-Lingotto Fiere, via Nizza 280, Torino

Mara Martellotta