ilTorinese

Lista Cirio: “Totalmente favorevoli al parto in anonimato”

Nessuna contrapposizione con le Culle per la vita: si amplia la possibilità di scelta per le madri in difficoltà

Siamo assolutamente favorevoli alla promozione del parto in anonimato e riteniamo che si tratti di una possibilità decisamente importante per le donne piemontesi. Non riconoscere il proprio bambino dopo il parto, mantenendo segrete le proprie generalità, è un diritto stabilito dalla legge e che in Piemonte è garantito da appositi provvedimenti della Regione: riteniamo positiva, quindi, qualsiasi iniziativa che preveda la divulgazione di tale opportunità, al fine di preservare la vita e tutelare la madre e il neonato.

Non esiste, in questo senso, nessuna contrapposizione con le Culle per la Vita che consentono alle donne di lasciare il proprio bambino in un luogo sicuro, collegato direttamente con i servizi sanitari necessari per garantire la sua salute.

Si tratta di due possibilità che le donne piemontesi possono scegliere in funzione delle proprie condizioni e della situazione che stanno vivendo. Ci stupisce, dunque, la lettura che vede le Culle per la Vita contrapposte al parto in anonimato: per noi restano due opportunità utili in un momento di grande difficoltà per la madre. Quando si discuterà di un atto su questo tema in modo non strumentale per generare contrapposizioni inesistenti saremo ben lieti di votare a favore.

Ben venga, quindi, qualsiasi iniziativa di promozione di due servizi che sono assolutamente complementari e volti alla tutela della vita, tanto della mamma quanto del neonato.

Silvio Magliano, Capogruppo

Sergio Bartoli

Mario Salvatore Castello

Elena Rocchi

Daniele Sobrero

Errigo Presidente Distretto Sanitario e  Rappresentanza Sindaci ASL TO3

Alessandro Errigo, Sindaco di Rivoli, è stato nominato Presidente del Distretto Sanitario di Rivoli, che comprende i comuni di Rivoli, Collegno, Grugliasco, Rosta e Villarbasse, e della Rappresentanza dei Sindaci di tutti i distretti dell’ASL TO3. La nomina di Errigo a questa carica rappresenta un passo importante per garantire una gestione efficace dei servizi sanitari ai cittadini.

La convocazione della Conferenza dei Sindaci dell’ASL TO3, svoltasi presso la sala conferenze di via Fenestrelle a Pinerolo, ha visto l’elezione dei nuovi rappresentanti per i vari distretti. L’ASL TO3 comprende 109 comuni e serve circa 580.000 cittadini, con l’obiettivo di rispondere in modo coordinato e capillare alle esigenze sanitarie del territorio.

Durante la seduta, i sindaci presenti hanno eletto le seguenti figure di riferimento per ciascun distretto:

  • Presidente Distretto Nord: Fabio Giulivi
  • Presidente Distretto Ovest: Alessandro Errigo
  • Presidente Distretto Valsusa: Piero Genovese
  • Presidente Distretto Sud: Franco D’Onofrio
  • Presidente Distretto Pinerolese: Anna Balangero

Inoltre, Alessandro Errigo è stato nominato Presidente della Rappresentanza dei Sindaci di tutti i distretti e Luca Salvai Presidente della Conferenza dei Sindaci, affiancato dal Vicepresidente Fabio Giulivi.

Al termine della seduta, il Sindaco Alessandro Errigo ha espresso il suo impegno e la sua visione: “È un momento fondamentale per la nostra sanità e per i servizi sul territorio. Ringrazio tutti i sindaci per la fiducia che mi hanno concesso e mi impegno a onorarla al meglio. Questo è il momento di intensificare il rapporto tra i territori e l’ASL TO3. Sono certo che ci sarà collaborazione e una volontà condivisa di ascoltare il territorio. Noi Sindaci rappresentiamo un’incredibile opportunità per l’ASL di comprendere i bisogni delle diverse comunità e di organizzare i servizi sanitari affinché rispondano non solo a logiche economiche, ma anche e soprattutto alle necessità delle persone.

Mi impegno a farmi portavoce di tutti i distretti, collaborando attivamente con l’ASL e chiedendo con determinazione interventi là dove necessario. Non dovranno esistere competizioni o attriti tra i distretti, ma percorsi sinergici che sappiano mettere a sistema le risorse disponibili, richiedendo alla Regione gli interventi giusti a supporto dei bisogni dei cittadini. L’obiettivo è una sanità che garantisca a tutti le stesse opportunità, indipendentemente dalle condizioni economiche e territoriali”

Aggiunge Luca Salvai: “Sono molto contento della fiducia che mi è stata accordata dai Sindaci e in particolare dai Sindaci del territorio Pinerolese che hanno fortemente voluto la mia nomina. Grazie al lavoro di mediazione svolto soprattutto dal Sindaco di Collegno, Matteo Cavallone, si è trovato un accordo equilibrato. Credo che nel complesso oggi la politica abbia fatto bella figura e dimostrato attaccamento ed interesse nei confronti dell’ASLTO3 il cui lavoro sul territorio è fondamentale nel migliorare, passo dopo passo, la qualità della vita sui nostri territori.”

Arte, una collettiva per i 60 anni della cioccolateria Gobino

Inaugurazione della mostra d’arte collettiva in occasione dei 60 anni della cioccolateria artigiana Guido Gobino

Giunge alla sua fase finale il progetto culturale GugArt3, promosso da Guido Gobino in occasione del sessantesimo anniversario della Cioccolateria artigiana.

Dopo la performance live dei musicisti e la presentazione dei racconti dei giovani scrittori al Salone del Libro, mercoledì 30 ottobre sarà la volta degli artisti visivi, cge esporranno le proprie opere in una mostra dedicata. L’appuntamento è alle ore 17.30 in via Modena 62, nei pressi della fabbrica di Cioccolato, per l’inaugurazione della mostra d’arte collettiva. Protagoniste saranno le opere realizzate da Marta Ciolkowska, Lorenzo Gnata e Chiara Nicoletti che verranno valutate da Marinella Senatore, artista multidisciplinare formatasi nel campo della musica, delle belle arti e del cinema. Ogni artista ha reinterpretato in modo personale l’esperienza vissuta durante la settimana di residenza.

L’accesso all’inaugurazione è libero previa registrazione al link https://tinyurl.com/2s43bpx7

La mostra sarà visitabile fino a sabato 2 novembre tutti i giorni, dalle 16.30 alle 19.30

 

Mara Martellotta

THE OTHERS, 50 espositori e 7 premi nella nuova location dell’Ilo

IL MONDO: L’ARTE COME VIAGGIO. TRA LIVE PERFORMANCE, PREMI, ARENA TALK, PROGETTI SPECIALI E FOCUS SULL’ARTE AL FEMMINILE

 

XIII edizione 31 ottobre – 3 novembre 2024 International Training Centre of the ILO
viale Maestri del Lavoro, 10 – Torino  www.theothersartfair.com

 

Immagine guida 2024 ‘Il Mondo’ realizzata dall’illustratrice Elisa Talentino

Un ricco collateral program: Live Performance e Arena Talk 

 

 

 

 Sarà l’evento di performing art ad inaugurare il 31 ottobre alle ore 16 la XIII edizione di The Others Art Fair. La fiera d’arte indipendente – ideata da Roberto Casiraghi Paola Rampini, con la direzione artistica di Lorenzo Bruni – aprirà le porte del Centro Internazionale di Formazione dell’ILO – Organizzazione Internazionale del Lavoro fino al 3 novembrecoinvolgendo il pubblico in una live performance a cura dell’Accademia di Belle Arti di Vienna dal titolo ‘Award’ che vedrà protagonisti gli studenti Larissa F. Zekl, Nora Köhler, Leonie Bramberger.

 

The Others 2024 proporrà infatti un percorso alla scoperta dei linguaggi dell’arte contemporanea ed emergente non solo attraverso le opere esposte ma anche grazie a un ricco programma collaterale che si dipanerà tra performance, talk e progetti speciali, per celebrare l’arte come viaggio, come punto d’inizio e punto d’arrivo. Al centro di tutto, il ‘Mondo’, reinterpretato nel manifesto di questa edizione dall’illustratrice Elisa Talentino, come principio di armonia cosmica e connessione con l’universo.

 

Con la XIII edizione, la Fiera amplifica inoltre la sua vocazione ‘nomade’, eclettica e internazionale approdando in un’area extraterritoriale a Torino, simbolo dell’Organizzazione delle Nazioni Unite e Centro Internazionale d’eccellenza nella formazione continua, punto di riferimento a Torino per studenti, professionisti, diplomatici e politici provenienti da tutto il mondo, oltreché vero crocevia di multiculturalità e inclusività.

Un ambiente cosmopolita, dinamico, vivace e creativo, che quotidianamente mescola storie, incontri e competenze all’avanguardia e che riflette a pieno l’identità di The Others, da sempre in ascolto verso un sistema dell’arte in continuo cambiamento.

 

Sono infatti 50 gli espositori di questa edizione, provenienti da tutta Italia e dal mondo, tra cui Argentina, FinlandiaLituania, Slovacchia, Spagna e Perù. La Fiera aprirà al pubblico le porte di questa sede unica per quattro giorni e accompagnerà i visitatori in un vero viaggio alla scoperta del lavoro di artisti affermati e talenti emergenti, tra linguaggi, generazioni e provenienze differenti.

 

I TEMI DELLA XIII EDIZIONE

Il tema del viaggio rappresenta infatti il fil rouge di questa edizione e abbraccerà molti dei progetti che saranno proposti in Fiera. Come mostra la galleria solocontemporaneo di Buenos Aires, attraverso i lavori di cinque artiste argentine “nomadi” che nel loro peregrinare sono entrate in contatto con culture e sensibilità diverse. Le opere dell’artista Vero Murphy, ad esempio, sviluppano il concetto delle culture ibride e della memoria, gli oli e gli acquerelli di Silvia Salvagno esplorano i temi del cambiamento costante e della fragilità della vita, Sandra Botner porta avanti la sua ricerca attraverso la commistione di linguaggi, dalla video arte alle performance artistiche, così come le installazioni di Valeria Yamamoto traggono ispirazione dallo studio delle forme organiche che si trovano nella natura che ci circonda e i dipinti di Karina Chechik approfondiscono inoltre la relazione tra l’uomo e l’ambiente, con paesaggi che simboleggiano sia punti di origine che di destinazione.

La ricerca sul tema del viaggio viene affrontata anche da Almach Art Gallery che presenta le opere di Anna Pennati in dialogo con gli autori emergenti di Youngarthunters con cui condividerà lo stesso spazio, in un progetto espositivo ispirato proprio al senso dell’esplorazione. Artista di grande esperienza, Anna Pennati porta l’astrattismo ad un livello visivo e sonoro, fungendo da chiave di comprensione per l’inizio del tragitto. In parallelo, ogni artista emergente ha concentrato la sua esperienza culturale nelle proprie pitture, sculture e installazioni dove protagonisti sono i tratteggi labirintici di Ylenia Pigozzo, in arte Ipsilonpi, le figure preistoriche sottomarine con sculture e delicate pitture ad olio di Liubov Bochkova, i dipinti surreali di tinture armoniose e luoghi sospesi di Martyna Pietrasik e le figure femminili di Mauro Valsecchi in viaggio attraverso architetture organiche che richiamano le ‘Città Invisibili’ di Italo Calvino, ricordando a chi le osserva la monocromia incisoria delle stampe d’autore.

L’idea di completezza espressa dall’immagine guida di The Others è ad esempio interpretata dallo spazio espositivo ARTbite Project di Nicoletta Rusconi, che presenta ‘All-Around’ con i lavori di Arjan Shahaj (Patos, Albania, 1989), neo finalista del premio Cairo, e di Jaime Poblete (Santiago del Cile, 1981), reduce dalla collaborazione con la maison Gucci. Il titolo ‘All-Around’ allude alla forma scelta dagli artisti per le due opere in mostra, simbolo di circolarità e unione tra tecniche, popoli e ambiente.

Al tema della libertà e del coraggio sono dedicati anche numerosi progetti, a cominciare da quelli presentati dalla galleria Area/B che parlano della volontà di vivere secondo i propri desideri senza imposizioni esterne. Nei dipinti di Antonio Bardino, ad esempio, non vengono rappresentate piante curate e ‘dominate’ dall’uomo, ma l’artista ritrae gli elementi vegetali in modo lussureggiante, metafore del senso di libertà e della lotta contro le avversità del mondo. Nei lavori di Irena Balia troviamo riferimenti a canzoni, poesie, eventi quotidiani che indagano la costante ricerca di bellezza, il desiderio di restare per sempre giovani, in una società che non accetta l’invecchiamento. E così anche Loredana Galante, che utilizzando l’arte del ricamo per riflettere sulla contemporaneità, prova a smantellare i pregiudizi sul corpo femminile ritraendo in una serie di ricami donne nude, orgogliose del proprio corpo e che lo mostrano senza vergogna.

L’edizione 2024 di The Others Art Fair si arricchisce inoltre di progetti speciali e di un ricco collateral program, suddiviso tra performance e talk, pensati per approfondire i temi più innovativi e attuali nel panorama artistico contemporaneo e rendere l’esperienza dell’arte sempre più partecipata. Attraverso l’intervento degli ospiti fra esperti, artisti e professionisti del settore, gli incontri offriranno al pubblico un’opportunità unica per esplorare le connessioni tra arte, cultura, mercato e società. 

 

 

GLI APPUNTAMENTI DEL COLLATERAL PROGRAM

 

1. L’ARENA TALK

Il programma di talk e incontri, curato dalla consulente d’arte digital content creator Elisabetta Roncati @artnomademilan, si apre venerdì 1° novembre alle ore 15.30 con un appuntamento dedicato a The Glorious Mothers, un gruppo aperto di discussione e confronto tra madri artiste, che riflette sul tema della maternità nell’ambito delle arti visive, cercando di andare oltre stereotipi, canoni precostituiti, pregiudizi e preconcetti legati all’istituzione familiare etero normata.
Ne parlerà Miriam Secco, componente di The Glorious Mothers, insieme a Lýdia Pribišová, tra le curatrici di The Others, in un dialogo che affronterà l’esperienza genitoriale estesa alla ricerca artistica.

Ancora venerdì, l’Arena dei Talk proporrà alle 17.30 un’analisi approfondita del settore artistico in Asia in cui degli specialisti esamineranno le dinamiche del collezionismo e le tendenze emergenti in paesi chiave come Cina, Giappone e Corea del Sud. Un’opportunità unica per scoprire i trend del collezionismo asiatico e il crescente impatto degli artisti emergenti del continente nel contesto globale.

Nell’ambito della XIII edizione ci sarà anche spazio per un incontro fra arte, scienza e narrazione attraverso la presentazione del volume “Adriatico, Mare d’Inverno” (Artem edizioni, 2024), ideato e curato da Cristiana Colli, che sarà presentato al pubblico sabato 2 novembre dalle 15.30 alle 16.30 nell’Arena Talk di The Others. Ospiti dell’incontro, oltre all’ideatrice e curatrice, anche Maria Virelli dell’Agenzia Spaziale Italiana e l’architetto e designer Mario Cucinella. ‘Adriatico. Mare d’inverno’ è un progetto corale di architetti, scienziati, sociologi, artisti, scrittori, geografi, giornalisti, filosofi, navigatori, teologi. Una narrazione estesa e multidisciplinare, attraverso 11 tematismi, 7 regioni, 6 città col porto, 21 piccole capitali, centinaia di storie dietro le superfici e 38 autori che raccontano il rapporto irriducibile con l’acqua.

Sempre sabato, la trasformazione digitale in ambito collezionistico sarà al centro della conferenza delle 17.30 che vedrà partecipare anche Collecto, una start-up innovativa che propone un sistema di frazionamento delle opere d’arte. Si discuterà di come si possa democratizzare l’arte rendendo i collectibles più accessibili e introducendo nuove modalità di investimento.

Domenica 3 novembre, nell’ultima giornata di apertura, si terrà un evento speciale alle 15.30, il Collectors Summit, che aprirà le porte a un pubblico curioso di scoprire le pratiche e le strategie sottostanti il settore artistico. Collezionisti esperti offriranno una visione esclusiva su come determinate decisioni influenzino il panorama dell’arte contemporanea, rivelando alcune delle dinamiche di acquisto e scambio.

Infine, il misterioso mondo dei tarocchi e la sua ricca simbologia che che verrà  esplorata nell’ambito di un talk alle ore 17.30 che ne svelerà il legame con l’arte contemporanea. Un viaggio affascinante attraverso la storia e la cultura con un focus su figure quali Alejandro Jodorowsky per far comprendere al pubblico come i tarocchi possano fornire chiavi di lettura della società moderna.

Ancora una volta The Others 2024 cercherà di stimolare un dialogo profondo e critico, invitando il pubblico a riflettere sulle sfide e le opportunità che l’arte contemporanea affronta nel contesto attuale.

2. LE LIVE PERFORMANCE 

La XIII edizione di The Others è costellata anche quest’anno da una serie di appuntamenti esclusivi con l’arte performativa, pensati per stimolare una riflessione sulla commistione tra diversi linguaggi artistici e per far vivere al pubblico un’esperienza più immersiva del processo creativo. A cominciare dalle performance che vedranno protagonisti gli studenti dell’Accademia di Belle Arti e Design di Bratislava e dell’Accademia di Belle Arti di Vienna. Gli allievi mostreranno il loro lavoro all’inaugurazione alle ore 16 e per tutta la durata di The Others, presentando un ampio spettro di performance sia collaborative che solistiche, ognuna delle quali offrirà un’espressione creativa unica. La diversità degli approcci artistici emergerà sia nello stile che nel tema, mentre gli studenti esploreranno l‘identità, la memoria e il rapporto uomo-ambiente. Fondendo suono, movimento e arte visiva, si spingeranno oltre i confini della performance tradizionale, creando esperienze multidimensionali e offrendo uno spazio di connessione tra artisti e visitatori.

A coinvolgere i visitatori di The Others in momenti di live performing art anche alcune delle gallerie e degli espositori presenti in Fiera. L’artista Anto (Antonella Mellini), presentata da Artagora, inviterà il pubblico a partecipare attivamente, scrivendo messaggi segreti sui pezzi disposti a terra, che verranno poi uniti a formare l’opera collettiva “Menhir”Verónica Penagos, proposta dalla galleria Bloc Art, presenterà il ‘Fire Portal, un lungo velo, ispirato dalle forme dell’organo della vulva, che scivolerà tra le stanze di The Others e che il pubblico potrà attraversare come simbolo di nuova nascita. Infine, il pubblico sarà invitato a interagire con i “Corpi intessuti” di Fabio Cipolla, ovvero ‘mattoni’ di cemento ricoperti di lana, e con i melograni di Annamaria Nicolussi Principe, artisti presentati dalla galleria Febo e Dafne.

“I grandi industriali del Piemonte. I pionieri”

Al “Circolo dei Lettori” di Torino, la presentazione del nuovo libro di Gianni Oliva, edito da “Capricorno

Giovedì 31 ottobre, ore 18

Dal mondo dei motori e delle auto a quello del caffè, dalle lampadine alle macchine da scrivere, dal settore tessile al cinema per arrivare fino all’aeronautica: il libro (160 pagine, 14 Euro) edito da “Capricorno”, ripercorre le storie di coloro che, proprio a Torino e in Piemonte, hanno rivoluzionato questi settori e l’industria italiana tutta. Storie torinesi e piemontesi. Analizzate, attentamente indagate e raccontate da Gianni Oliva, giornalista, docente (insegnante e Preside per anni in vari Licei subalpini, attualmente è docente di “Storia delle istituzioni militari” alla “Scuola di Applicazione d’Arma” di Torino e dal 2022 “Presidente” del “Conservatorio Giuseppe Verdi” di Torino), nonché storico torinese fra i più stimati e prestigiosi del Novecento italiano.

 “I grandi industriali del Piemonte” è il titolo del suo ultimo libro. Sottotitolo “I pionieri”, primo volume. E la presentazione si terrà giovedì 31 ottobrealle 18, presso il “Circolo dei Lettori”, in via Bogino 9, a Torino.

Il periodo su si concentra il lavoro di Oliva è quello compreso tra fine Ottocento e inizi Novecento, con l’obiettivo tutto puntato su una Città e una Regione (le sue) in quegli anni in piena evoluzione.

Dopo la perdita del ruolo di capitale politica, Torino getta, infatti, in quel preciso periodo storico, le basi per un decollo industriale tumultuoso. E la regione non è da meno. “Grazie alla lungimiranza – si sottolinea – di alcuni amministratori pubblici, in particolare dei sindaci torinesi Secondo Frola e Teofilo Rossi, che pongono le basi infrastrutturali per lo sviluppo, e soprattutto al coraggio e alle risorse messe in campo dall’imprenditoria privata, Torino ed il Piemonte mutano pelle, ponendosi all’avanguardia dell’industrializzazione nazionale ed ergendosi al livello delle più avanzate realtà europee e mondiali”.

Qui si affermano alcune delle più importanti figure di industriali di importanza nazionale, come Pietro Sella (padre a Valle Mosso del “primo lanificio italiano” a lavorazione meccanica), Giovanni Agnelli (Senatore del Regno e fra i fondatori della FIAT nel 1899) e Vincenzo Lancia, detto “Censin” (pilota automobilistico e anche lui fondatore nel 1906 dell’omonima “Casa Automobilistica”); pionieri che hanno scoperto settori nuovi come Arturo Ambrosio con il Cinema o Giuseppe Lavazza con la produzione del caffè; uomini geniali e anticipatori come Alessandro Cruto, detto “Tasso”, di Piossasco (inventore nel 1880 della “lampada ad incandescenza” cinque mesi dopo Thomas Edison, cui però occorsero altri otto anni per ottenere un prodotto commercialmente valido) o i fratelli Ceirano (fondatori nel 1898 dell’accomandita “Ceirano GB & C”, storica “azienda automobilistica” il cui marchio verrà ceduto nel 1923 alla “SCAT”, altra società di Giovanni Ceirano); imprenditori attenti al benessere dei lavoratori come lo svizzero, naturalizzato italiano Napoleone Leumann (attivo nel settore tessile, fondatore dell’omonimo cotonificio e dell’attiguo villaggio per i suoi operai) o che hanno saputo coniugare la produzione, la modernità tecnologica e la politica come Camillo e Adriano Olivetti, padre e figlio, imprenditori illuminati e fondatori, della prima azienda del mondo (fra il 1896 e i primi del ‘900) nel settore dei prodotti d’ufficio, di cui Adriano diventò presidente nel 1938.

Nel suo libro Gianni Oliva traccia l’affascinante e articolato profilo di queste e altre emblematiche figure imprenditoriali piemontesi protagoniste di quegli anni eroici: le origini familiari, il retroterra tecnico e culturale, la capacità di vedere lontano, di rischiare in proprio e talvolta anche di cambiare settore d’intervento, la creatività e la visione di lungo periodo.

Il testo è corredato da un prezioso apparato iconografico.

Al volume sui “pionieri”, Oliva e “Capricorno Edizioni” faranno seguire, nel 2025, un secondo volume dedicato all’“età dell’oro” dell’industria piemontese e ai suoi protagonisti, che tratterà del periodo che dagli anni Venti-Trenta arriva al “boom economico” del secondo dopoguerra.

Per info: “Capricorno Edizioni”, corso Francia 325, Torino; tel. 011/385.36.56 o www.edizionidelcapricorno.com

g.m.

Nelle foto: Cover libro e Gianni Oliva

Campionato italiano assoluto di Rafting

Al Campionato italiano assoluto, svoltosi in Umbria dove ha luogo la cascata artificiale piu’ alta d’Europa, Ivrea Canoa Club conferma la sua leadership nazionale con un primo posto sostenuto anche dal miglior tempo mai registrato.

Il campo di gara delle Marmore, suggestivo canale immerso in una spettacolare cornice naturalistica, mette a dura prova anche i più esperti. Un canale molto tecnico e stretto richiede equipaggi in perfetta simbiosi, ingredienti fondamentali per vincere la medaglia d’oro e battere il record di discesa.

Grande è infatti la soddisfazione del team tutto eporediese composto da Matteo Cerrano, Ludovico Cuignon, Christian Biava e Tommaso Panico.

I nostri ragazzi, si fanno chiamare Dream Team e ne hanno tutto il diritto, sono in testa alla classifica nazionale a punti. Dopo l’esordio sul canale di casa a maggio in cui si sono aggiudicati il primo posto nella specialità RX, vincendo alle Marmore hanno messo un’importante ipoteca sul titolo assoluto. Rimane solo l’ultima prova, questa volta di Slalom, che si terrà a Verona, sull’Adige il 17 novembre.

I ragazzi del Dream Team hanno gareggiato anche in equipaggi misti dove Matteo Cerrano e Tommaso Panico assieme a Francesca Fontanive e Silvia Venturini del Granda Canoa Club di Cuneo si aggiudicano il primo posto e Christian Biava con Ludovico Cuignon assieme a Elisa Becchelli del Verona e Sara Amonini del Granda salgono sul secondo gradino.

In gara anche la squadra U23 con i fratelli Nicolo’ e Matteo Balma, Elia Ciardullo e Lorenzo Guenno che per un errore a metà percorso sono costretti a fermarsi mentre l’equipaggio eporediese di Simone Marchegiano, Daniele Cerrano, Lorenzo Spertino con Andrea Depi del Monrosa registrano un quinto posto.

Complimenti d’obbligo e soprattutto grande riconoscimento anche dalla federazione italiana di rafting per la grande crescita a livello agonistico dell’Ivrea Canoa Club. La preparazione tecnica, atletica e soprattutto la grande esperienza maturata in canoa permette di fare la differenza già dopo solo due anni nel mondo delle competizioni. Quando impari a conoscere il fiume, l’imbarcazione diventa solo il veicolo per il successo!

FdI Rivoli: uno spazio al protettore dei seminaristi e dei ministranti

Presentata mozione dal gruppo Consigliare 

“Abbiamo presentato una mozione per chiedere alla Giunta di intitolare lo slargo antistante gli istituti Darwin e Romero al Beato Rolando Maria Rivi – si legge nella nota del gruppo consigliare di Fratelli d’Italia composto da Valerio Calosso, Vincenzo Vozzo e Federico Depetris – “L’idea è stata lanciata dal Consigliere Vozzo ed è stata subito accolta dal resto del gruppo consigliare. Rolando Maria Rivi è stato beatificato nel 2013 da Papa Francesco I.”

Nella biografia del Beato Rivi si legge quanto segue:
A soli 11 anni, nel 1942, mentre l’Italia è già in guerra, il ragazzo entra nel seminario di Marola nel comune di Carpineti (RE) e veste per la prima volta l’abito talare che non lascerà più fino al martirio.
Il desiderio di diventare “sacerdote e missionario” cresce guardando alla figura del suo parroco, don Olinto Marzocchini, “uomo di ricchissima vita interiore, attento alle cose che veramente contano”, che fu per il ragazzo una guida e un maestro. Nell’estate del 1944 il seminario di Marola viene occupato dai soldati tedeschi. Rolando, tornato a casa, continua gli studi da seminarista, sotto la guida del parroco, e porta nel suo paese un’ardente testimonianza di fede e di carità, vestendo sempre l’abito talare. Per questa sua testimonianza di amore a Gesù, così intensa da attirare gli altri ragazzi verso l’esperienza cristiana, Rolando, nel clima di odio contro i sacerdoti diffusosi in quel periodo, finisce nel mirino di un gruppo di partigiani comunisti.
Il 10 aprile 1945, il seminarista viene sequestrato, portato prigioniero a Piane di Monchio, nel Comune di Palagano sull’ Appennino modenese, rinchiuso in un casolare per tre giorni, brutalmente picchiato e torturato.
Venerdì 13 aprile 1945, alle tre del pomeriggio, il ragazzo innocente, a soli 14 anni, spogliato a forza della sua veste talare, viene trascinato in un bosco di Piane di Monchio e ucciso con due colpi di pistola.

“Rivoli ha ospitato il Seminario Arcivescovile di Torino fortemente voluto dal Cardinale Fossati” hanno spiegato i Consiglieri Comunali Valerio Calosso, Vincenzo Vozzo e Federico Depetris “Proprio davanti all’ex Seminario, che oggi ospita un liceo scientifico ed un istituto tecnico, lo spiazzo potrà essere intitolato al Beato Rolando Maria Rivi, per sottolineare il legame della Città con i seminaristi e per far conoscere il martirio dello studente quindicenne ai suoi coetanei che frequentano le scuole rivolesi.”

Flashback Art Fair dedicata all’“equilibrio”

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Con la partecipazione di importanti Gallerie nazionali e internazionali, la XII edizione della “Fiera” torinese

Dal 31 ottobre al 3 novembre

“L’uomo, dignitosamente vestito, cammina in punta di piedi su una fune ricercando l’equilibrio. Riuscirà a raggiungere il suo traguardo?”. Dove, per “traguardo” intendesi la capacità di “restare in bilico” (e anche trovare una qualche parvenza di “logica” e “convivenza”)  fra le molte diseguaglianze e precarietà del vivere quotidiano. Sforzo non da poco cui fa riferimento quest’anno l’immagine guida, “Italians no longer have work”, realizzata dall’artista leccese Sandro Mele per accompagnare il tema “Equilibrium?” su cui si articola la XII edizione di “Flashback Art Fair”, che si terrà da giovedì 31 ottobre a domenica 3 novembre negli spazi di “Flashback Habitat, Ecosistema per le Culture Contemporanee” di corso Giovanni Lanza 75, a Torino. Una quarantina le Gallerie, internazionali e nazionali, partecipanti su una superficie di 20mila metri quadrati, un tempo brefotrofio e dal 2022 diventati, sotto la direzione di Alessandro Bulgini, luogo di ricerca e sperimentazione fra i più interessanti e innovativi per la città.

 “Questa dodicesima edizione della ‘Fiera’ – spiegano in proposito le direttrici Ginevra Pucci e Stefania Poddighe – non vuole dare risposte, ma sollevare domande”. Tenendo ben presente che “in ambito artistico, la presenza del disequilibrio sembra inevitabile, tanto da suggerire che nella dialettica dell’arte, così come nella vita, l’instabilità è parte integrante dell’esperienza umana”. Concetto con cui, per l’appunto, s’hanno oggi da fare i conti “vagolando” lungo i corridoi di “Flashback Habitat”, dove nelle opere esposte scopri mondi e linguaggi “simili” e altri in totale intrigante “antinomia”. Una ragione in più per accostare la totalità del mondo artistico d’ogni tempo e luogo. Scene di vita e di morte: da un lato“La Danza nuziale” (1566), caotica e gioiosa di Pieter Bruegel il Vecchio (De Jonckheere Gallery – Ginevra), dall’altro, il “Trionfo della Morte” (1944) di Franco Gentilin(Aleandri Arte Moderna – Roma) personificata da uno scheletro che marcia al ritmo della festa.

Non meno diversa l’interpretazione della donna: dalle novecentesche opere di Emilia Palomba e Maria Lai (Mancaspazio – Nuoro), con figure maestose e monumentali pur immerse nel lavoro e nella vita quotidiana dei vicoli sardi, alla magnificenza e sontuosità della seicentesca “Maddalena in estasi” di Franco Guerrieri (Galleria Giamblanco – Torino), fino all’erotica e sensuale immagine dell’“Odalisca” (1865-’70) di Hayez (Bottegantica – Milano) ed all’inedito gruppo scultoreo della “Madonna seduta in trono con il Bambino” (Flavio Pozzallo – Oulx Torino). Dissonanze e ancora dissonanze. Anche sul tema della “circolarità della forma” che vede contrapposti i “Tondi e altri” (1985-’87) di Emilio Vedova e il “Cemento” di grande formato creato appositamente per la Fiera da Arcangelo Sassolino, classe ’67, origini vicentine.

E ancora, “L’Arte contro i tiranni” (Galleria Aleandri Arte Moderna – Roma) con tre disegni antinazisti di Renato Guttuso, di cui due pubblicati sulla prima pagina de “L’Unità” ed un altro raffigurante partigiani della “Brigata Garibaldi” di un giovanissimo Pietro Consagra. In questo lungo percorso artistico, dove il visitatore è chiamato a riflettere sul concetto di “equilibrio”, emerge in modo distinto il contrapporsi della visione bucolica e serena del “Rinascimento” e del “Cinquecento Fiammingo” con la prospettiva dinamica e frammentata del “Futurismo” di Giacomo Balla; così come del gusto per l’ordinata “geometria” di Giulio Paolini (Galleria In Arco – Torino) con gli impulsi primordiali di Giuseppe Pisani (Galleria Carlo Orsi –Milano) e di Cristiano Carotti (Contemporary Cluster – Roma). E infine l’iperrealismo “dalle tinte oniriche” di Alfredo Serri in “Armonica e Ocarina” (Galleria Open Art – Prato) dialogante con l’astrattismo della “Natura morta” di Lucio Fontana (NP Art Lab – Padova). E, per rimescolare ancora di più le carte, in rassegna troviamo anche  preziosi e antichi tappeti persiani (Mirco Cattai Fine Art & Antique Rugs – Milano) e gli “anti-tessili” di Sadley (Małgorzata Ciacek Gallery – Varsavia), “feticci” fatti di reti intrecciate con legno e metallo, d’ispirazione “totemica e magica”. Il Bianco e il Nero. Il Tutto e il Contrario di Tutto. Appunto “Equilibrium?”“Equilibrio e disequilibrio – concludono gli organizzatori- sono concetti fondamentali che possono arricchire o depauperare la vita di ognuno: l’arte ha il potere di risvegliare e sensibilizzare gli animi”.

Gianni Milani

“Flashback Art Fair”

Flashback Habitat, corso Giovanni Lanza 75, Torino; tel.339/6455301 o www.flashback.to.it

Fino al 3 novembre

Orari: giov. 18/22 – dal ven. alla dom. 11/22

Nelle foto: Sandro Mele “Equilibrium?”; Pieter Brueghel “La Danza nuziale”, 1556; Renato Guttuso “China su carta con appunti a matita”, 1944; Giulio Paolini “Senza titolo”, 2015

Ecco il nuovo CCRR di Strambino

CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI E DELLE RAGAZZE

Lo scorso 24 ottobre, presso la sala consiliare, si è insediato il nuovo CCRR di Strambino alla presenza del Sindaco Sonia Cambursano, dell’Assessore Gianni Ciocchetto, della consigliera Francesca Gatta, delle insegnanti della scuola primaria e delle famiglie dei ragazzi. È stata proprio la prima cittadina Sonia Cambursano ad accogliere i bambini, complimentandosi con loro per la partecipazione al CCRR e spiegando l’importanza del ruolo che ricoprono con le seguenti parole “essere un amministratore è un onore perché significa mettersi al servizio della comunità per il bene comune.”

Matilda, Richard, Pietro, Lorenzo, Sofia, Lucia, Isaia, Francesco, Ettore, Giulia, Gemma, Ilenia e Davide, i componenti del CCRR, hanno ascoltato con attenzione le parole della Sindaca, dimostrando entusiasmo per la nuova carica ricoperta. Durante la seduta l’Assessore Gianni Ciocchetto e la consigliera Francesca Gatta hanno coinvolto i piccoli consiglieri nell’elezione del Sindaco dei ragazzi e del suo vice. Ogni membro ha scritto su un foglio il nome di due compagni, che poi hanno imbucato nell’urna. Dopo lo spoglio delle schede, sono stati eletti Sofia e Francesco, contenti per la fiducia ricevuta.

Successivamente, è stata presentata al CCRR la prima proposta da votare: l’adesione al progetto “Musica Maestro”, focalizzato sull’inclusione attraverso la musica. Questa progettualità rappresenta  la pratica gentile con cui il ccrr parteciperà al contest “Sosteniamo l’inclusione” promosso dall’Associazione Cor et Amor di Lessolo nell’ambito della progettualità “Consigli Comunali delle Ragazze e dei Ragazzi…Spazio alla Gentilezza” con il supporto della Regione Piemonte e il sostegno del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Il CCRR ha approvato la proposta all’unanimità. Un’occasione  colta dall’Assessore Ciocchetto per spiegare ai bambini il significato di questo termine poco conosciuto.

Comau, le minoranze contro la Giunta regionale

Crisi automotive e futuro Comau, Disabato (M5S), Pentenero (PD), Ravinale (AVS), Nallo (Stati Uniti d’Europa)

 

Continuano a non esserci risposte certe sul futuro di Comau; da oggi però ci sono anche evidenti e inammissibili prese in giro. In un contesto in cui Stellantis riduce progressivamente la produzione, Mirafiori continua ad essere chiusa e il Governo taglia il fondo automotive di 4,6 miliardi mentre assiste allo smantellamento della filiera, oggi la vicepresidente Chiorino, rispondendo al question time della collega Disabato sul futuro dell’azienda grugliaschese, ha dato la colpa al “governo Conte” e alla “deriva green imposta dall’Europa”, senza dare alcuna risposta sull’esercizio della Golden Power da parte di Comau.

Pur di non affrontare il tema, l’assessora al lavoro ha scomodato un governo che non è più in carica da tre anni e la normativa europea, consueti capri espiatori della destra. Un attacco scomposto e irrispettoso che come forze di opposizione non siamo disposte ad accettare, quello della vicepresidente della Regione Piemonte. Un attacco che ci preoccupa molto perché proviene da chi ha la responsabilità istituzionale di agire per tutelare al meglio lavoratori e lavoratrici e imprese del territorio.

Per quanto riguarda il futuro di Comau, da agosto comanda il fondo statunitense di private equity One Equity Partners, che detiene il 50,1%. Da parte del Governo abbiamo appreso l’esercizio di una non meglio precisata Golden Power, per il resto ci sono state solo una sequela di promesse e rassicurazioni a vuoto.

Le  nostre domande sono sempre le stesse: quali sono i livelli occupazionali garantiti? Quali sono gli investimenti? Le risposte continuano a non arrivare né da Stellantis né dal Governo né dalla Regione, e addirittura da oggi assistiamo a un assurdo a scaricabarile contro avversari politici.

Per questo abbiamo chiesto con urgenza la convocazione di un Consiglio Regionale aperto sull’automotive, settore che versa in una situazione sempre più grave e il cui futuro riguarda decine di migliaia di lavoratori e lavoratrici e la parte maggioritaria del tessuto manifatturiero piemontese. È fondamentale che questa diventi la questione prioritaria in agenda per la Regione Piemonte

Dopo due mesi in cui il Consiglio Regionale non ha ancora prodotto nessuna legge di rilievo e la gestione dei lavori di Consiglio è lasciata al caos, non possiamo accettare anche le becere prese in giro della Vicepresidente Chiorino.