ilTorinese

Perchè gli Usa sganciarono l’atomica?

Un lettore ci scrive

 

Caro direttore,

nell’articolo sulle bombe atomiche pubblicato sul “Torinese”, non sono citati i motivi che costrinsero gli USA a sganciare le atomiche, motivi che tutti tacciono.  Il 6 e 9 Agosto, tutti o quasi i TG ed i quotidiani, ricordano le atomiche su Hiroshima e Nagasaki, ma NESSUNO ricorda perchè gli USA vi furono costretti. Nell’Agosto del 1945 il Giappone non si arrendeva, nonostante i bombardamenti,  con bombe classiche, sul territorio giapponese. Gli strateghi USA ritennero che solo  l’invasione del Giappone avrebbe costretto i nipponici alla resa. Gli USA calcolarono che almeno 550.000 giovani soldati americani sarebbero caduti. Decisero, allora, di far ricorso alla atomica, e fecero bene. Almeno, questo è il mio ultimo pensiero positivo sulle strategie belliche degli USA. Ricordate, quindi, i motivi che spinsero gli USA ad usare le atomiche. Solo dopo la seconda atomica su Nagasaki, costrinse l’imperatore Hiro Hito  ad annunciare la resa delle forze armate. Un cordiale saluto.

 
dott. Tommaso Acchiardi 

Presidente OCTOPUS (Org. Confederata tra Onlus Pazienti Ustionati)
Presidente Onorario GAU (Gruppo Assistenza Ustionati)
10100 Torino 

Fogli di via a 28 attivisti No Tav

Nei giorni scorsi, a seguito dei recenti episodi di violenza dei militanti del centro sociale Askatasuna e dagli aderenti al movimento NO TAV nell’ambito della mobilitazione contro la costruenda linea ferroviaria ad alta velocità Torino – Lione, con particolare riferimento alle iniziative poste in essere in occasione del campeggio nazionale dei giovani NO TAV e del Festival dell’Alta Felicità, sono stati denunciati dalla DIGOS 82 attivisti d’area – alcuni dei quali per condotte criminose reiterate in più occasioni – e sono stati adottati dal Questore di Torino 28 fogli di via dai comuni di Giaglione e Chiomonte, dove insiste il cantiere TAV.

Questi ultimi provvedimenti di natura preventiva sono stati emessi anche a seguito del blocco stradale effettuato lo scorso 26 giugno in via dell’Avanà, nel comune di Chiomonte, per il quale sono stati denunciati n. 29 militanti d’area, tra cui i leader del centro sociale Askatasuna.

Sono in corso articolate indagini della DIGOS per individuare gli altri responsabili dei gravi episodi d’intemperanza verificatisi nelle giornate del 19, 20 e 27 luglio 2019 e sono al vaglio ulteriori fogli di via e avvisi orali nei confronti di militanti antagonisti provenienti da altri contesti territoriali che, nelle predette giornate, hanno partecipato agli episodi di violenza.

Juve – Napoli, esclusi solo i residenti in Campania

Oggi, a seguito della riunione del Gruppo Operativo Sicurezza (GOS), sono state definite le misure organizzative riguardanti la vendita dei biglietti per la partita Juventus – Napoli del 31 Agosto, che riguardano tutti i settori ad esclusione del settore ospiti, per il quale l’Osservatorio Nazionale per le Manifestazioni Sportive (ONMS) si esprimerà nelle prossime settimane con una determina specifica.

Dalle 16 di oggi sarà possibile acquistare i biglietti dei settori diversi da quello riservato agli ospiti per il match Juventus Napoli, con le modalità che saranno rese note dalla società sportiva, da parte di chiunque, esclusi i residenti nella regione Campania, anche in possesso di fidelity card, ad eccezione della Juventus Card o tessera del tifoso Juventus.

Crisi di Governo, Appendino: “Preoccupata per il futuro della nostra città”

“Salvini deve assumersi la responsabilità della sua decisione davanti al Paese: ancora una volta ha messo davanti a tutto le intenzioni del suo partito e la ricerca del consenso”.

E’ il commento della sindaca Chiara Appendino, che si dice preoccupata per  il futuro di Torino: “Il governo è stato molto vicino alla città: penso alle Atp di Tennis, al Moi e al Teatro Regio. Le questioni aperte sono tante, come i 150 milioni di euro per l’ area di crisi complessa e mi chiedo come andranno a finire. Sono preoccupata per la città, perché effettivamente questo governo è stato molto vicino a Torino. Penso anche al fondo Salva Roma, che aveva ricadute su Torino e ai finanziamenti per la Metro 2”.

Al barachin

Al Barachin. Italianamente lo scalda vivande. Si
riscaldava in apposite vasche. Sotto, la minestra o la
pasta. Sopra, pietanza con contorno. Era diventato
anche i nomignolo degli operai. In particolare degli
operai Fiat. La mensa era conquistata nei primi anni
70, quando non era possibile dire di no ad operai e
sindacati. Anni 50: Vittorio Valetta vinceva su tutta la
linea. Negli anni 60 i rapporti di forza cambiarono. Con
la catena di montaggio arriva l’ operaio massa. Arrivava
prevalentemente dal Sud Italia.
Prima contadino, poi tanti ma tanti arrabbiati.
Cambiava tutto, cambiavano anche le vacanze, più
precisamente le ferie. Meritato riposo di 4 settimane
secche d’ Agosto. La città buttava via la chiave. Ci
si sarebbe rivisti a Settembre. Negozi zero apertura
e i supermercati manco esistevano. Prime partenze il
venerdì dopo la fine del primo turno. Ore 14,10 inizia
il grande esodo. I più fortunati avevano la moglie
che aveva la patente.
Così manco passavano da casa e con la tuta partivano.
Indubbiamente le ferie erano come una liberazione. Migliaia
di cinquecento con qualche 600 stipate con il
portabagagli carico all’inverosimile. Comparvero le
850 : una delle macchine più brutte del mondo. Per allora a
Torino era consentito comprare solo Fiat. Le Lancia
erano per benestanti.
Si intuiva appena l’esistenza di altre marche. Torino
Piacenza e Torino Milano.
Le tangenziali  verso la Val Susa non esistevano.
Obbiettivo : il Veneto e il mare .
Principalmente la Liguria. La riviera romagnola si
stava attrezzando.
L’apocalittico avveniva alla sera del venerdì e sabato
mattina. I treni del Sud letteralmente presi d’ assalto.
Tecniche d?abbordaggio: donne e figli in avanscoperta per occupare gli scompartimenti
del treno. Seconda fase:  issare da finestrini le
valigie. Si torna a casa. E Torino svuotata diventava
irreale. Solitarie le strade con il silenzio che la faceva
da padrone. Anche il sole era più sole. Caldo e
luminoso. E, appunto, comprarsi un kg
di pane o un litro di latte era  una vera impresa.
Si era più felici. I pochi che rimanevano ed i tanti che
scappavano contenti di scappare. Dopo quattro  settimane
il rientro per un un altro anno di lavoro (magari)
alla Feroce (la Fiat). Tutti ma proprio tutti lavoravano
per la Fiat. Direttamente o indirettamente. Non
tutto era rose e fiori.
Anzi decisamente opprimente . Il rumore della catena
di montaggio con i tempi decisi dalla produzione. O
le massaie che tutti i giorni andavano al mercato per
comprare l’indispensabile. Guai buttare qualcosa. Si
era più felici perché i nostri genitori avevano obiettivi
da raggiungere. E noi sempre in strada nel giuocare
e nel fantasticare. Pochi soldi e tanta fantasia. Le
vacanze a Viù in Val di Lanzo ancora me le ricordo.
Eppure sono passati quasi 60 anni. Mi ricordo della
spensieratezza. Mi ricordo il branco di ragazzini
rifugiarsi in scorribande per prati e boschi. O della
pistola giocattolo dove i falsi proiettili che facevano
solo rumore dovevano bastare per tutto il mese di
agosto. 24, per l’esattezza e 6 per volta. Ovviamente
io cowboy. Già allora mi piaceva vincere sempre.
Eravamo felici perché c’ era un domani.
Ed il passato serviva solo nel dire quello che non
sarebbe dovuto più essere.
S’ intuiva e la speranza era connaturata nel nostro
dna. Ma  dopo 60 anni qualcosa si è rotto. Molto si è
spezzato di quel filo che ci indicava il futuro, il nostro
possibile e desiderato futuro. Per oggi non parlo
del mio. Parlo e mi preoccupo del futuro dei
miei figli, dei nostri figli.
Io che mi sento fortunato per ciò che ho fatto
e per quello che sono stato. Fortunato per due
splendide ed appaganti figlie. Ma non basta. Per
questo vorrei regalare il ricordo di quel caldo sole d’
Agosto ai nostri figli. Un rosso fuoco che rimbalzava
nelle strade di Torino come nei prati e boschi
delle montagne di Viù.
Il colore della speranza. So perfettamente che è
più facile dirlo che farlo. Sento che se non facessi
così non mi sentirei in pace con me stesso. Anche
se, ammetto, qualche errore la mia generazione
l’ ha fatto. Mi raccomando, cari figli e figlie, siate
migliori dei vostri padri.

 

Patrizio Tosetto

Ladro di barbecue arrestato

Ha anche prelevato da un camper un barbecue che ha tentato di nascondere all’interno del cortile di uno stabile in via Onorato Vigliani, oltre che un piccolo televisore con tanto di staffa di fissaggio e telecomando che ha appoggiato in strada. Con molta probabilità, sarebbe poi passato a recuperarli, poiché era impensabile riuscire a trasportare tutto a bordo della sua graziella. All’interno di una busta in plastica posizionata nel cestino della bicicletta sono stati trovati diversi oggetti di provenienza furtiva: un’autoradio, indumenti, prodotti per l’igiene personale Ha forzato e messo a soqquadro prima l’abitacolo di un camper e successivamente quello di un furgone. Qualche giorno fa, grazie alla segnalazione di un residente, l’uomo, un 31enne marocchino, è stato sorpreso dalla Polizia ancora a bordo del veicolo. Nelle sue tasche sono stati trovati un coltello, un cacciavite ed una torcia. Il trentunenne, che è stato arrestato, aveva precedenti di polizia e a proprio carico anche un ordine di presentazione alla Polizia Giudiziaria.

 

Ricatta l’amante virtuale sul web

I carabinieri della stazione di Villanova d’Asti, hanno arrestato un 49enne, originario della Provincia di Napoli. L’uomo è accusato di estorsione aggravata e continuata in quanto ricattava la propria amante virtuale residente a Valfenera, di diffondere nel web delle foto ritraenti la vittima in pose osè e di carattere strettamente personale. Solo attraverso la corresponsione di denaro il malvivente avrebbe mantenuto queste foto segrete, evitando, tra l’altro, di portarle a conoscenza del consorte della vittima. A seguito di un’ attenta e accurata attività investigativa, anche di tipo tecnico, i Carabinieri della Stazione di Villanova d’Asti hanno così ricostruito un approfondito quadro indiziario a carico dell’indagato, richiedendo e ottenendo un’ordinanza di custodia cautelare, culminata con l’arresto   dell’individuo il quale è stato successivamente tradotto presso il carcere di Napoli Poggioreale.

“Non sputare in terra”. E lui gli rompe una gamba con una spranga di ferro

Scena da far West  in strada a Torino nelle vicinanze dell’ex Moi.

L’aggressore, che ha colpito un uomo con una spranga di ferro, è un migrante irregolare gambiano che è stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Mirafiori. Senza fissa dimora, abitava nelle palazzine dell’ex villaggio olimpico prima del recente sgombero. La vittima è un italiano 49enne che ha riportato una frattura a una gamba.Il  gambiano era stato rimproverato per avere sputato per strada Da qui il  litigio a seguito del quale l’uomo ha afferrato una spranga e ha colpito il passante.

Jane e Easy, cani delle fiamme gialle, scoprono droga al terminal dei pullman

Due arresti, decine di persone identificate e controllate.

È il bilancio di una serie di controlli effettuati la scorsa giornata, e continuati anche durante la notte, dalla Guardia di Finanza di Torino in tutta la città, con particolare attenzione rivolta alle stazioni della metropolitana, ai luoghi di ritrovo e al Terminal degli autobus di Corso Vittorio Emanuele.

Un trentenne di origine nigeriane, diretto a Salerno è stato fermato dalle Squadre Cinofile del Gruppo Pronto Impiego mentre scendeva da un autobus proveniente da Lione in Francia.

L’atteggiamento del ragazzo, particolarmente nervoso alla vista di Jane, il pastore belga Malinois della Guardia di Finanza, ha indotto i Finanzieri ad approfondire il controllo. Sospetti confermati dopo gli esami radiografici effettuati presso l’Ospedale Molinette del capoluogo che hanno evidenziato la presenza nello stomaco di una quarantina di ovuli contenenti sostanze stupefacenti. Ricoverato presso il reparto detenuti dello stesso nosocomio, dopo qualche ore l’uomo ha evacuato circa 40 ovuli. Una novantina gli ovuli recuperati contenenti, complessivamente, oltre 1 chilogrammo di droga, tra cocaina, eroina e speedball, una sorta di combinazione tra cocaina eroina o crack.

Poco dopo, è toccato a Easy, il pastore tedesco delle Fiamme Gialle addestrato alla ricerca di sostanze stupefacenti, “fermare” un venticinquenne proveniente da Parigi e diretto a Venezia a bordo di un pullman di una compagnia low cost.

In questo caso, oltre alle formazioni ovalari contenuti all’interno dello stomaco ed accertate dagli esami radiografici, sono state rinvenute sostanze stupefacenti anche all’interno del bagaglio del giovane. Una cinquantina gli ovuli di cocaina rinvenuti.

Arrestati per traffico di sostanze stupefacenti, entrambi sono ora a disposizione dell’Autorità Giudiziaria Torinese.

I controlli delle Guardia di Finanza di Torino, nelle aree cosiddette sensibili, quali Terminal degli autobus, stazioni ferroviarie e della metropolitana, scaturiti anche a seguito delle numerose segnalazioni giunte al numero di pubblica utilità “117”, si inseriscono nel quadro della costante azione di controllo del territorio, svolta nei principali punti di aggregazione della città, finalizzata a tenere alto il livello di attenzione sulla diffusione e sul consumo di droghe.

Torino-Shakhtyor Soligorsk 5-0

Europa League

Mazzarri ha portato il Toro alla vittoria, schiacciante, contro i bielorussi.

Prima la doppietta di Belotti, che dopo settanta secondi raddoppia su rigore. Segna anche Izzo, fatto uscire dal match dopo un dolore alla gamba. E poi nella  ripresa i Granata stravincono, in attesa, tra una  settimana, del  ritorno. Il Wolverhampton sarà probabile avversario in caso di qualificazione, ha vinto 4-0 contro il Pyunik.