ilTorinese

Alessia Di Palma: “Una goccia nell’anima”, chi siamo di fronte al destino e alla natura

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Ciao a tutti, mi chiamo Alessia Di Palma e sono una scrittrice.

Ho iniziato da quando avevo 12 anni, ma era più un hobby e non ero consapevole dell’intero mondo letterario. A sedici anni, poco dopo la morte di mia nonna, un amico di famiglia mi aiutò a pubblicare il mio primo racconto “Ilaria Aiken” con la sua casa editrice.

La morte di mia nonna è stata molto significativa e di impatto anche sul mio lato da scrittrice, in quanto ha segnato una maturità repentina. Da quel momento, e anche grazie al mio insegnante di storia delle superiori, mi sono approcciata al genere storico fiction. Da qui sono nati, “Vivere Intensamente”, “Cuore e Mente” e “Una goccia nell’anima” e altri che ho ancora nell’archivio del mio computer. I primi due sono stati autopubblicati con Amazon, mentre il terzo è appena stato edito dalla casa editrice Monnalisa.

“Una goccia nell’anima” è il primo romanzo che concretizza le mie radici inglesi.

La trama

Dicembre 2004

Luton Mess, un appassionato di fotografia, parte per una vacanza con i suoi amici Tyler Jones e Aida Skies. Destinazione: la Thailandia, terra paradisiaca dove il blu dell’oceano incontra il bianco delle spiagge e l’azzurro del cielo.

Scenario perfetto per far sbocciare l’amore con una bellissima ragazza thailandese, Suyenne, che gli farà scoprire lati del suo carattere che non aveva mai saputo di avere.

Ma qualcosa è in agguato, qualcosa che è fuori dal nostro controllo, qualcosa che mette in chiaro la nostra impotenza di fronte al destino e alla natura.

 

Sono attiva sia su Facebook (Alessia Di Palma Autrice/L’angolo di Alessia) che su Instagram (a_writer_in_london). I libri sono acquistabili su Amazon sia in versione cartacea che ebook.

Schianto tra auto e moto: in ospedale entrambi i conducenti

In uno scontro tra una vettura e una moto avvenuto a Vigone la donna alla guida  dell’auto è stata portata all’ospedale di Pinerolo. Invece il motoclicista è stato ricoverato in codice rosso al  Cto di Torino con frattura di femore e polso.

“Emergenza dolci pasquali”: manca un pasticcere su 3 e lievitano i costi per le materie prime

 Dolci pasquali, l’offerta di qualità di 3.700 imprese piemontesi. Il 37,3% di pasticceri e panettieri è difficile da reperire.

In Italia sono interessate dai consumi dei dolci pasquali oltre 53 mila pasticcerie e imprese del settore dolciario, un perimetro settoriale che include pasticceria fresca, gelati, biscotti, cacao, cioccolato, confetteria, caratterizzato da un’alta vocazione artigianale: sono oltre 37 mila le imprese artigiane, che rappresentano il 70,3% delle imprese totali del settore. Nel 2024 a livello nazionale le imprese per le professioni di pasticcieri, gelatai, conservieri artigianali, panettieri e pastai artigianali salgono a 29.910, in aumento del 22,0% rispetto all’anno precedente; di pari passo aumenta anche la carenza di lavoratori specializzati: 17.550 entrate risultano di difficile reperimento, pari al 58,7% (dato nazionale).

L’aumento dei prezzi. Se nel primo bimestre del 2025 il valore delle vendite al dettaglio di beni alimentari è salito dell’1% su base annua, i costi delle materie prime sono tutti ritoccati al rialzo, in particolare burro e cacao. Le quotazioni delle materie prime sui mercati internazionali registrano forti turbolenze per il prezzo del cacao che nei primi tre mesi del 2025, valutato in dollari USA, sale del 68,3% su base annua, oltre che per quelli del caffè (+88,5%) e dell’olio di palma (+74,0%). I rialzi sui mercati internazionali si ribaltano sui prezzi alla produzione: a febbraio 2024 si segnala una crescita più marcata per lavorazione di tè e caffè (+15,4% su base annua), produzione di cacao, cioccolato e dolciumi (+13,7%), lavorazione e conservazione di carne di pollame (+13,3%) e produzione di formaggi (+6,9%).

Sul fronte dei prezzi al consumo, a febbraio 2025 si registrano rincari significativi per le materie prime dei dolci di Pasqua, in particolare per il burro (+19,2%), caffè (+18,3%), cacao e cioccolato in polvere (+15,4%) e il cioccolato (+9,7%). Inoltre, presentano un accentuato dinamismo i prezzi di frutti a bacca (+7,0%), pesche e nettarine (+6,7%) e altri agrumi (+6,3%). In particolare, nella preparazione dei prodotti da forno pesa il rincaro del costo dell’energia: a marzo 2025 i prezzi retail di energia elettrica e gas salgono del 10,4% rispetto ad un anno prima.

“I dolci artigianali di Pasqua – commenta Alessandro Del Trotti, Presidente del settore dolciario di Confartigianato Imprese Piemonte rivestono un’importanza fondamentale nelle tradizioni culinarie di questa festività. Realizzati con cura e maestria artigianale, non sono solo piaceri per il palato, ma anche simboli di condivisione e di legame familiare. La preparazione di queste specialità richiede tempo, dedizione e abilità, tramandate spesso da generazioni. Oggi la tecnologia sta aiutando a sopperire alla mancanza di personale, le attività in difficoltà, però, rimangono una parte consistente del nostro comparto; il rischio per gli artigiani, a fronte di questa mancanza di forza lavoro, è che si guardi ai semilavorati o addirittura ai prodotti surgelati finiti, per garantire il prodotto. Una deriva che gli artigiani del settore dolciario stanno cercando in tutti i modi di scongiurare. Sui consumi, invece, potrebbe impattare l’impennata dei prezzi delle materie prime che, per la maggior parte, viene assorbita dai produttori artigiani.”

 

“Stiamo vivendo un momento di grande confusione – conclude  Del Trotti. È necessario trovare con celerità soluzioni all’innalzamento incontrollato dei costi delle materie prime, altrimenti vedremo la chiusura di molte imprese che, oltre a sostenere il nostro tessuto sociale, contribuiscono a fare grande il nostro Made in Italy.”

“Il settore dolciario artigianale del Piemonte vale migliaia di posti di lavoro, muove l’economia locale e genera valore aggiunto sul territorio – aggiunge Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte l’artigiano crea la qualità che fa la differenza sul mercato, per questo è fondamentale continuare a mantenere il rapporto di fiducia e valori condivisi che legano da sempre l’artigiano al consumatore. Chi sceglie un prodotto artigianale sceglie di portare in tavola una storia, quella di un’azienda e dei suoi lavoratori, dobbiamo lavorare per mantenere questa relazione, potenziare il dialogo con le scuole e non stancarci mai di comunicare il grande valore del nostro lavoro per l’economia del territorio.”

Torna il Festival del verde urbano e della natura in città

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III edizione

5-25 maggio 2025

 

www.festivalverde.it 

Il direttore del Festival Giustino Ballato

Il Festival del Verde, primo format di eventi diffusi e aperture straordinarie dedicato al verde urbano, torna nel 2025 coinvolgendo oltre 80 location tra Torino e l’area metropolitana. L’edizione di quest’anno, intitolata “Il futuro con le piante”, propone un racconto divulgativo e accessibile delle trasformazioni del verde pubblico, tra opere finanziate dal PNRR e nuovi piani regolatori per adattarsi al cambiamento climatico.

Alla rete di comuni partecipanti si aggiungono Chieri e Rivoli, che si uniscono a Torino, Collegno, Cuneo, Moncalieri, Nichelino, Pino Torinese, Rivalta di Torino, San Mauro Torinese e Settimo Torinese.

Promosso da FLOR, Orticola del Piemonte con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo, il Festival 2025 gode anche del patrocinio dell’Università degli Studi di Torino.

«Il Festival si conferma come il principale appuntamento con il verde urbano di Torino e area metropolitana – spiega Giustino Ballato, fondatore di FLOR e co-ideatore del Festival – Crescono i comuni che aderiscono al progetto così come l’interesse di realtà che operano in questo settore a diversi livelli, dai musei alle università fino alle grandi aziende private».

«L’edizione di quest’anno – aggiunge Fabio Marzano co-ideatore del Festival – offre sia una nuova serie di aperture straordinarie e di percorsi nel verde finora inediti al pubblico sia l’opportunità di scoprire con occhi diversi parchi e giardini che conosciamo molto bene».

«Il Festival del Verde rappresenta un’occasione preziosa per promuovere la cultura del verde urbano in tutte le sue declinazioni, attraverso un approccio divulgativo e accessibile a tutti – commenta Francesco Tresso, assessore al Verde della Città di Torino – Il ricco programma di appuntamenti curato dalla Città coinvolge tutti i quartieri, valorizzando il verde come elemento centrale della qualità urbana. Tra le proposte, segnalo in particolare le visite ai cantieri dei parchi Rignon, Tesoriera e Valentino — giardini storici oggetto di importanti interventi di riqualificazione finanziati dal PNRR — e l’apertura straordinaria del Vivaio Regio Parco, luogo solitamente non accessibile al pubblico e al centro di un progetto di valorizzazione e rifunzionalizzazione a forte valenza sociale».

«Prendersi cura delle piante e dei fiori è molto importante perché, sebbene possano sembrare inanimate, in realtà hanno una loro modalità di esprimersi, di ascoltare, di respirare – dichiara Carlotta Salerno, assessora alle Politiche educative della Città di Torino – Ogni foglia, tronco e arbusto ha le sue caratteristiche e i suoi meccanismi e in questo quadro il Festival del Verde costituisce un’occasione unica per immergersi e farsi avvolgere dalla natura in tutte le sue sfaccettature. La Città ha quindi scelto con gioia di continuare a coinvolgere bambine e bambini nella manifestazione, anche e soprattutto per contribuire ad instaurare fin da subito un legame forte con tutto ciò che li circonda».

Il Festival è supportato da un Comitato Scientifico composto da accademici e professionisti di rilievo provenienti da università e istituzioni locali, tra cui l’Università di Torino e il Politecnico di Torino, a garanzia della qualità e dell’approfondimento scientifico delle proposte.

Il programma dell’edizione 2025

Rispetto alle prime due edizioni, Il Festival del Verde di Torino e area metropolitana passa da una a tre settimane con nuove collaborazioni a partire dal Salone del Libro OFF e Museo Lavazza.

La terza edizione prende il via con il ‘Festival del Verde Edu’: la settimana dal 5 all’11 maggio, in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche educative della Città di Torino, sarà interamente dedicata ad attività̀ laboratoriali ed eventi divulgativi per avvicinare i più piccoli al mondo del verde cittadino. Gli appuntamenti si svolgeranno sia all’interno di orti e giardini scolastici di Torino e dell’area metropolitana che negli spazi delle associazioni e dei musei civici, tra cui il Museo A come Ambiente, il Museo Regionale di Scienze Naturali, la GAM – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, il Castello di Miradolo – Fondazione Cosso e il MAO – Museo di Arte Orientale. La settimana dedicata all’educazione termina il 10 maggio con una festa finale che si terrà nella Piazza Verde di Nuvola Lavazza, in collaborazione con il Museo Lavazza, dove saranno proposti laboratori e visite gratuiti.

Dall’11 al 25 maggio il Festival del Verde, in collaborazione con l’Assessorato al Verde Pubblico della Città di Torino,offre una serie di visite guidate straordinarie ai cantieri di rigenerazione del verde in tre parchi storici cittadini: Valentino, Parco Rignon e Tesoriera mentre domenica 11 maggio sarà possibile partecipare a una visita guidata unica nel suo genere al Vivaio Regio Parco, un luogo chiuso al pubblico ma che custodisce la “memoria del verde” della città di Torino e oggi è al centro di un progetto di valorizzazione. Venerdì 16 maggio alle 15.30 alla Traversa Michelotti – sponda destra – ponte della Gran Madre sarà possibile riscoprire il legame profondo tra il verde e il blu di Torino con i ricercatori di Alpstream con i quali si osserveranno da vicino gli indicatori di qualità che ci raccontano la vita del fiume.

Un viaggio inedito all’interno di 14 tra parchi e giardini della città è poi offerto da Torino Spazio Pubblico, un progetto di cittadinanza attiva promosso dalla Città di Torino a cui, dal 2013 a oggi, hanno aderito quasi 3.000 volontari per prendersi cura del verde urbano e non solo. Sarà possibile unirsi ai volontari del servizio in tutto il verde cittadino: dai giardini di Barriera di Milano e Mirafiori fino alla collina e al centro storico. Il 20 maggio ai Giardini Cavour, in collaborazione con la Circoscrizione 1 e con il progetto di Cittadinanza Attiva di via Calandra, per l’iniziativa itinerante Verde in movimento ci sarà un intervento sul perché il verde in città” di Paola Bonfante, biologa vegetale, docente emerito dell’Università degli Studi di Torino e Accademica dei Lincei.

Domenica 25 maggio, inoltre, in collaborazione con AFC Torino S.p.A. (Servizi cimiteriali della Città di Torino) sarà possibile partecipare a una visita guidata, tenuta da esperti dell’Università di Torino e dell’IPLA, al verde cimiteriale del Cimitero monumentale di Torino che ospita alberi secolari e una biodiversità vegetale ancora da scoprire. L’iniziativa rientra anche nella Week of Discovering European Cemeteries, la settimana dedicata alla scoperta dei cimiteri europei.

Sempre in ambito di trasformazioni urbane, all’interno del Festival del Verde, sarà presentata un’anteprima del Piano del Verde e del Blu elaborato dalla Città di Settimo Torinese, uno strumento innovativo di gestione paesaggistica dell’ecosistema urbano.

Dal 9 al 20 maggio il Festival organizza anche la rassegna “Pagine Verdi”, una serie di appuntamenti con libri e autori che parlano di piante e natura che saranno proposti anche per il palinsesto del Salone del Libro OFF. Presentazioni di libri, silent reading, book-nic nella natura saranno occasioni per scoprire racconti inediti sul verde urbano, alberi monumentali, piante acquatiche e del prezioso plancton. Tra gli autori presenti ci saranno Tiziano Fratus, Danilo Zagaria, Silvia Fogliato, Giorgia Bollati, Marta Ferrero, Carla Subrizi, Michele Cerruti. Pagine verdi può contare su una serie di location esclusive, tra le altre, come l’Accademia di Agricoltura di Torino, il PAV – Parco di arte vivente, The Heat Garden, la sede dell’Associazione marinai d’Italia sul Po e il vivaio di Torino Spazio Pubblico Laboratorio Verde. Alla rassegna partecipano anche le biblioteche civiche dei comuni di San Mauro Torinese e di Rivalta di Torino.

Il Festival prosegue con un ampio calendario di talk, visite e laboratori all’insegna del verde. Confermata l’apertura straordinaria dell’Orto botanico dell’Università degli Studi di Torino che dal 20 al 23 maggio offre visite libere. Il pubblico avrà in particolare l’opportunità di provare l’esperienza del Forest Bathing sia al Parco Leopardi a Torino organizzato da Forestamente che nel suggestivo Parco di Villa Melano a Rivoli, organizzato dalla Città di Rivoli e Turismo Ovest che domenica 18 maggio propone anche una passeggiata sulla Collina Morenica, uno degli habitat naturalistici più prossimi alle aree urbane, con guida e degustazione in cascina. Partecipa per la prima volta al Festival del Verde anche il Parco Sonoro di Pecetto, un progetto di parco diffuso che nel week-end del 17-18 maggio offre un itinerario alla scoperta dei ciliegi e delle piante storiche di Pecetto. Un viaggio dove storia, botanica e musica si incontrano. Grazie a speciali cuffie immersive, al termine del percorso, i partecipanti potranno ascoltare una composizione sonora unica: il concerto dei ciliegi di Pecetto dal vivo. Agricoltura al centro anche a Pino Torinese che domenica 25 maggionella cornice verde di Valle Ceppi propone la manifestazione “Dalla Collina alla Tavola” con un’esposizione dei produttori agricoli del territorio e cena a base di prodotti locali.

Inoltre, dopo i risultati ottenuti nell’edizione precedente, il Festival ripropone anche quest’anno il concorso di progettazione ampliandolo a “1 metro quadrato di giardino x 10” rivolto a progettisti, designer del verde e appassionati del mondo vegetale. L’obiettivo del concorso, coordinato dal Comune di San Mauro Torinese, è offrire nuovi spunti per la progettazione di aree verdi che, senza rinunciare all’estetica, siano resilienti e adattabili alle condizioni imposte dai cambiamenti climatici. I progetti vincitori saranno presentati il 9 maggio e verranno poi realizzati in forma permanente o temporanea nei comuni aderenti, a seconda delle volontà delle amministrazioni.

Per tutta la durata del Festival, sotto i portici di via Po e di piazza Vittorio Veneto, si potrà inoltre ammirare Germogli, una street exposition di illustrazioni realizzate in collaborazione con IED Torino che esplorano come il linguaggio visivo possa interpretare e raccontare il verde, celebrandone l’evoluzione e l’adattamento, l’interazione e lo scambio. Le immagini esposte propongono una visione futuristica della natura e sono state create dagli studenti del corso triennale di Illustrazione nell’ambito di un workshop con l’artista Elisa Talentino.

 

VERDE SVELATO

Tra gli appuntamenti più esclusivi dell’edizione 2025 ritornano i circuiti di Verde Svelato in programma durante i tre fine settimana del Festival. Un ciclo di aperture straordinarie di giardini e cortili privati nel centro della città e aree limitrofe che consente ai cittadini di scoprire la bellezza e la storia del verde “segreto” in città. Tra gli appuntamenti più affascinanti ci sono la visita gratuita al Vivaio Comunale (Str. alla Manifattura Tabacchi, 32), che riapre in occasione del Festival del Verde dopo un lungo periodo di chiusura, oltre a location private quali Casa Luzi, Casa Biscaretti e progetti innovativi come il Ranch urbano e la Casetta tra gli alberi.

La programmazione di Verde Svelato prevede tre eventi differenziati: si parte con Torino (10-11 maggio), si prosegue con Cuneo (17-18 maggio) e infine si chiude con Moncalieri (25 maggio).

 

FLOR

Chiude il Festival del Verde, come da tradizione, l’appuntamento con FLOR in programma dal 23 al 25 maggio presso i Giardini dei Musei Reali di Torino. Accanto alla mostra mercato con vivaisti, artigiani e agricoltori provenienti da tutta Italia, l’edizione 2025 di FLOR sarà arricchita da un’ampia e variegata proposta espositiva per raccontare il mondo dei fiori e delle piante attraverso l’arte e la creatività: dalla collezione “Citrus”, dedicata agli agrumi ripercorrendo il collezionismo di queste piante cominciato da Caterina de’ Medici, alla mostra “Erbario”, un manuale di flora selvatica urbana realizzato dagli studenti del 2° anno del corso di Illustrazione di IED Torino. E, ancora, la mostra “Perversioni Vegetali”, un’installazione in collaborazione con il Festival Posizioni per raccontare come si amano le piante, un vero e proprio inno ai valori della diversità.

In occasione di FLOR, inoltre, Orticola del Piemonte contribuirà in modo concreto al restauro del gruppo scultoreo della Fontana dei Tritoni nel Giardino di Levante, splendida opera dello scultore Simone Martinez, posizionata al centro del bacino nel 1757. Inoltre, in base alla testimonianza storica della presenza di ninfee nella vasca sin dal tardo Ottocento, in collaborazione con il vivaio Piante d’Acqua, Orticola reinserirà nella fontana 18 varietà di antiche ninfee, ibridate dal celebre vivaio francese Latour-Marliac tra fine Ottocento e inizio Novecento, che Claude Monet acquistò per i giardini di Giverny e riprodusse nei suoi celeberrimi dipinti. Un modo per restituire alla comunità un piccolo tesoro e rendere ancora più affascinanti i Giardini Reali che ospiteranno la manifestazione.

Foto edizione 2024 © Antonio Pio Roseti 

Tutta la programmazione del Festival del Verde è consultabile al sito www.festivalverde.it

Extinction Rebellion, Nicco: “Danni che paghiamo tutti”

Il Presidente Consiglio regionale del Piemonte, Davide Nicco, esprime ferma condanna per quanto accaduto questa mattina presso l’URP del Consiglio regionale, le cui vetrine sono state imbrattate con manifesti affissi abusivamente.


“Si tratta di un gesto inaccettabile – dichiara il Presidente – perché è stato deturpato un bene pubblico, e anche perché è stato utilizzato senza alcuna autorizzazione il logo ufficiale della Regione Piemonte, creando un grave fraintendimento in merito alla paternità del messaggio diffuso”.
Il Presidente ribadisce che ogni forma di espressione e di protesta è legittima e accettata in democrazia, purché si svolga nel rispetto delle persone, delle istituzioni e del patrimonio pubblico. “In questo caso – prosegue – il confine è stato ampiamente superato: colla e carta sono state spalmate su tutte le superfici vetrate dell’URP, causando danni che ora richiederanno l’intervento degli addetti del Consiglio regionale per la completa rimozione dei manifesti e la pulizia delle vetrine”.
Del fatto è stata informata la Digos.

Extinction Rebellion, “c’è posta per la Regione”

Questa  mattina gli attivisti  di Extinction Rebellion, si legge in una nota dell’organizzazione ambientalista “sono andati a consegnare centinaia di lettere davanti alla sede dell’ufficio relazioni con il pubblico in via dell’Arcivescovado a Torino. Insieme alle lettere sono affissi i moduli di lamentela in formato A1.”

“Le politiche climatiche  portate dalla Regione Piemonte si concentrano su azioni di adattamento e interventi di messa in sicurezza di emergenza senza nessuna strategia a lungo termine secondo il movimento”.

”Dopo le azioni di dicembre, davanti al consiglio regionale, e di gennaio davanti al palazzo della Regione, Extinction Rebellion continua a chiedere che la politica regionale si mobiliti per prevenire gli eventi climatici estremi e che comunichi in modo chiaro e tempestivo tutto ciò che la crisi climatica comporta.” conclude Extinction Rebellion.

“Cash flow”, la GdF scopre frode fiscale da 11 milioni

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L’attività, coordinata dalla locale Procura della Repubblica e condotta dal 2° Nucleo Operativo Metropolitano Torino, ha tratto origine da una verifica fiscale nel corso della quale, oltre alla ricostruzione del reale volume d’affari della ditta piemontese che aveva evaso, in 4 anni, più di 2,8 milioni di euro tra imposte dirette e imposta sul valore aggiunto, è stato acclarato l’ottenimento illecito di un finanziamento pubblico di 25.000 euro garantito dal Fondo di Garanzia per le Piccole e Medie Imprese, utilizzato per finalità diverse rispetto a quelle per le quali era stato richiesto e concesso.

Leggi l’articolo su Canavesano e dintorni:

‘Cash Flow’, la guardia di finanza di Torino scopre l’occultamento di 11 milioni al fisco

Rapine nei negozi di Mirafiori, un arresto

Il 31 marzo , nel corso della serata, a Torino, in zona Borgo Dora, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Mirafiori hanno arrestato un quarantenne torinese ritenuto responsabile di rapine a mano armata effettuate a metà marzo a danno di esercizi commerciali della città. All’interessato, individuato e bloccato dai militari dell’Arma dopo un’indagine lampo, è stato notificato ed applicato un decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura della Repubblica di Torino a seguito del quale è stato tradotto in carcere presso la casa circondariale “Lorusso e Cutugno”, in quanto gravemente indiziato dei reati di “rapina aggravata e tentata rapina”.
Secondo la ricostruzione degli investigatori, l’uomo, già noto alle forze dell’ordine per numerosi precedenti, avrebbe commesso quantomeno due rapine – il 18 marzo u.s. ad un esercizio commerciale di via Buenos Aires e tre giorni dopo ad una farmacia nei pressi di Piazza Omero – ma ne avrebbe tentato una terza, ad una rosticceria nella stessa zona.
In tutte le circostanze contestate, l’interessato si sarebbe presentato dalle vittime armato di pistola. I riscontri investigativi hanno permesso di identificarlo compiutamente: in particolare, nel corso delle perquisizioni, gli investigatori dell’Arma hanno recuperato e sequestrato i capi di abbigliamento, calzature ed il casco, perfettamente compatibili con quelli indossati dal rapinatore e immortalati dalle telecamere di sorveglianza degli esercizi commerciali interessati.
A seguito dell’attività, il G.I.P. del Tribunale di Torino ha disposto il mantenimento dello stato di carcerazione del presunto rapinatore.

Ivan Leonardo Velardi: come ritrovare quel Legame Divino che abbiamo fin dalla nascita

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“Ho voluto affrontare argomenti delicati in maniera semplice ed accessibile a tutti, al fine di offrire una lettura piacevole e lasciare al lettore spunti di riflessione e la possibilità di sviluppare una propria idea sulle varie tematiche della vita”.

Ivan Leonardo Velardi nasce a Petralia Soprana, un borgo caratteristico in provincia di Palermo. Il suo desiderio di trovare delle risposte agli eventi della vita (anche quelli più brutti) lo porta ad avvicinarsi al mondo degli Angeli, fin quando una notte ha un incontro con un “Essere di Luce” , che dà una svolta alla sua vita.

Ad Ottobre del 2024 esce il suo primo libro “L’Essenza Divina che vive dentro noi”, dove attraverso storie vissute ed esercizi pratici ci mostra come ritrovare quel legame intimo con Dio che tutti noi abbiamo fin dalla nascita.

Il testo sta attirando molta attenzione, anche da parte di alcuni personaggi famosi della tv come Rosanna Lambertucci, tanto da dedicargli un post sui suoi canali social, elogiando il suo lavoro presso una casa di riposo.

Proprio la sua attività lavorativa gli permette di stare quotidianamente a contatto con persone che soffrono o che hanno terminato la loro esperienza terrena. Non a caso uno dei capitoli più interessanti è quello legato alla malattia e alla morte, dove Velardi ci racconta come viene vissuta all’interno della struttura ma soprattutto il senso di pace e serenità che hanno alcuni anziani giunti alla fine dei loro giorni.

“Ho voluto affrontare argomenti delicati in maniera semplice ed accessibile a tutti, al fine di offrire una lettura piacevole e lasciare al lettore spunti di riflessione e la possibilità di sviluppare una propria idea sulle varie tematiche della vita”.

Il testo può essere acquistato su Amazon cliccando sul link https://bit.ly/3Zc46c5

Per chi volesse interagire direttamente con lui, può farlo attraverso la sua mail personale (ivanvelardi25@gmail.com); oppure tramite la sua pagina ufficiale di facebook https://www.facebook.com/share/15iik187GW/ , dove tra le tante cose si potrà richiedere gratuitamente una sessione pratica sugli esercizi proposti da svolgere in presenza.