Secondo un’indagine Ispo Ricerche sulla percezione dei torinesi verso il sistema bancario in generale e la propria banca, il 55% dei torinesi non si fida del proprio istituto bancario. Agli istituti di credito associano parole negative come ladri, usurai e truffatori
Le banche, di questi tempi, non godono di grande popolarità. Gli attivisti No Tav hanno condotto un raid contro una serie di sportelli bancari torinesi: cinque bancomat sono stati sigillati con silicone in alcune vie della città. Nelle stesse strade sono comparse le scritte: “Terrorista chi militarizza e devasta il territorio” e “Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò liberi”.
Il riferimento di questo messaggio è ai quattro No Tav arrestati a dicembre con l’accusa di terrorismo. Come se non bastasse, secondo un’indagine Ispo Ricerche, presentata da Renato Mannheimer, sulla percezione dei torinesi verso il sistema bancario in generale e la propria banca, il 55% dei torinesi non si fida del proprio istituto bancario. Agli istituti di credito associano parole negative come ladri, usurai e truffatori.
La ricerca è stata presentata in una tavola rotonda organizzata da Banca Agci, la banca bolognese che ha inaugurato a Torino la prima filiale piemontese. E’ il caso di augurarle buona fortuna.