ilTorinese

Frecciarossa ridotti? Dibattito in Consiglio comunale

Dall’ufficio stampa di Palazzo Civico

Su richiesta dalla consigliera Federica Scanderebech, l’assessore Alberto Sacco ha riferito in Aula in merito alla situazione dei treni ad alta velocità Frecciarossa e Italo in partenza da Torino, con l’entrata in vigore imminente del nuovo orario invernale.

Sacco ha spiegato che l’interlocuzione con Trenitalia è continua; anche negli ultimi giorni, dopo le notizie apparse sugli organi di informazione, è avvenuto uno scambio immediato di comunicazioni. Ieri mattina la società ferroviaria ci ha scritto che saranno 55 i collegamenti attivi tra Torino e Milano, con i nuovi orari invernali in vigore dal prossimo 15 dicembre. La direttrice Torino-Milano è, e resta di primaria importanza per Trenitalia.

Al dibattito sono intervenuti diversi consiglieri comunali:

Federica Scanderebech (Gruppo misto di minoranza – Rinascita Torino): La preoccupazione è alta e non è sufficiente sapere che saranno 55 le corse, senza conoscere l’eventuale entità dei tagli al servizio o del ripristino di corse un tempo soppresse. In questi giorni le associazioni di categoria si sono mobilitate perché stiamo parlando di una direttrice fondamentale; Torino non può restare ai margini in una rete nella quale siamo il centro strategico.

Stefano Lo Russo (Pd): E’ una questione rilevante e occorre che la Giunta si faccia parte attiva nella definizione del nuovo orario e delle nuove tratte. Stiamo parlando di una direttrice fondamentale, tra la Francia e la Slovenia; è importante sapere se le 55 tratte previste saranno di più o di meno rispetto a oggi. Non dimentichiamo infine il costo dei biglietti sempre più alto, la città dovrebbe svolgere un controllo delle tariffe. Restiamo in attesa dei risultati del lavoro dell’assessore.

Osvaldo Napoli (Forza Italia): Sono preoccupato per le notizie sui collegamenti ferroviari Torino-Milano, la nostra città sembra essere sempre più ai margini. Una situazione che fa il paio con l’aeroporto di Caselle, uno scalo che sembra non avere un reale sviluppo.

Francesco Tresso (Lista Civica per Torino): Il tema del collegamento di Torino non è un’esclusiva di Trenitalia. Anzi, occorre affrontare la questione generale della mobilità, collegata all’inquinamento nella nostra città, tra i più elevati d’Europa. Serve un’interlocuzione con tutti gli operatori, per non penalizzare Torino.

 

(foto:  il Torinese)

Rosso: “Contro la violenza lavorare con i giovani”

“È determinante lavorare con le scuole e le giovani generazioni per contrastare la violenza sulle donne”. Così l’assessore ai Diritti civili, Roberto Rosso, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, intervenendo all’Ecomuseo di Torino per la presentazione della mostra “Politica e carità. Donne dell’Ottocento, la doppia anima delle donne nel secolo del cambiamento” e dell’esposizione dei lavori delle studentesse del Primo liceo.

“La Regione Piemonte in collaborazione con le scuole – aggiunge – ha attuato dei piani formativi mirati rivolti, sia agli insegnanti in ottica di prevenzione per il riconoscimento dei segnali e delle richieste di aiuto, sia verso gli studenti per la diffusione della cultura di parità e del rispetto di genere”.

Il 31,5% delle donne tra 16 e i 70 anni, quasi 7 milioni di italiane, è stata vittima di violenza. Ogni giorno in Italia 88 donne subiscono un atto di violenza, una ogni quarto d’ora. Nell’82% dei casi chi compie l’aggressione conosce la sua vittima, ha le chiavi di casa o gli si apre la porta.

I dati dell’ultimo rapporto della Polizia di Stato sulla violenza di genere mostrano “uno scenario agghiacciante in cui l’unico dato consolante è la maggior consapevolezza del delitto subito: sale infatti la propensione e la fiducia nel denunciare, forse anche per effetto del Codice Rosso, entrato in vigore ad agosto, che inasprisce le sanzioni per chi commette questo reato e si accelerano le indagini obbligando i Pm ad ascoltare le vittime entro tre giorni”.

Un capitolo significativo nell’opera di contrasto a un fenomeno ancora così diffuso si realizza “promuovendo tra i giovani una cultura basata sulla parità di genere e mettendo in luce i fattori socioculturali, tra cui i modelli di genere maschili e femminili, ancora molto stereotipati, e rendendo nota la presenta di reti di supporto”.

Staffetta al femminile per la Giornata del No alla violenza contro le donne

Tante le testimonial  che hanno voluto affiancare le consigliere regionali nell’iniziativa “I volti raccontano la violenza”, organizzata a palazzo Lascaris in occasione del 25 novembre, GIORNATA INTERNAZIONALE PER L’ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE. Una staffetta fotografica con tanti volti noti di donne piemontesi del mondo dello spettacolo, dello sport, della cultura, della politica e delle professioni:  Marita Ballesio (giornalista), Elena Barolo (attrice, showgirl, blogger), Stefania Bertola (scrittrice), Chiara Benedetto (direttore Struttura complessa a direzione universitaria Ostetricia e Ginecologia 1 Sant’Anna di Torino), Rosanna Caraci (giornalista), Jessica Costanzo (parlamentare), Barbara De Toma (dirigente Divisione Anticrimine Polizia di Stato), Patrizia Durante (scrittrice), Antonella Elia (attrice, showgirl), Giovanna Feola (vicepresidente Telefono Rosa Piemonte), Chiara Foglietta (consigliera comunale), Anna Franco (assessore Comune di Pianezza), Margherita Fumero (attrice), Paola Fuggetta (coordinatore dell’Ufficio Minori della Divisione Anticrimine della Questura di Torino), Stefania Gerbino (staff legale Telefono Rosa Piemonte),Sabrina Gonzatto (scrittrice, giornalista), Simona Grabbi (presidente Consiglio Ordine avvocati Torino), Elena Maccanti (parlamentare), Cesarina Manassero (presidente Pari opportunità Ordine avvocati Torino), Augusta Montaruli (parlamentare), Giada Russo (campionessa italiana pattinaggio artistico), Patrizia Saccà (atleta paralimpica), Maria Costanza Trapanelli (presidente Unicef Piemonte), Ornella Toselli (presidente consulta femminile regionale). A dare sostegno all’iniziativa sono intervenuti anche numerosi  consiglieri regionali.

Sedute sulla panchina rossa simbolo delle vittime di femminicidio le testimonial sono state ritratte con uno specchio in mano con su scritta una frase che invita a mostrare il proprio volto, a  guardare in faccia il proprio dolore.  Proprio a quelle donne che restano in silenzio si è ispirata l’iniziativa di quest’anno del Consiglio regionale, un invito ad uscire allo scoperto semplicemente mostrando il proprio viso.

“Rispondere alla violenza contro le donne è un dovere civile, un imperativo etico a cui anche le istituzioni devono rispondere – ha dichiarato Gianluca Gavazza, componente dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale – nel corso della conferenza stampa che si è svolta al termine della staffetta fotografica – I dati sono drammatici e indicano un fenomeno che non accenna a diminuire: in Italia, il 30% delle donne ha subito nel corso della sua vita violenza e il 90% non l’ha denunciata. Negli ultimi anni, i progressi nelle politiche nazionali volte a ridurre la violenza sulle donne sono stati significativi, ma molto rimane ancora da fare. Dobbiamo tenere gli occhi aperti su questo fenomeno, intervenendo attivamente per quanto possibile e segnalando casi di sospetta violenza alle Forze dell’Ordine, alla Magistratura, ai tanti sportelli di ascolto delle diverse associazioni presenti sui nostri territori.  Ne va del futuro delle nuove generazioni, del benessere delle donne e degli uomini e dell’equilibrio della nostra società”.

“Il pensiero che spesso la violenza, fisica e non solo, avvenga fra le mura domestiche è tremendo ma le donne hanno un importante ruolo educativo. Dobbiamo instillare nei nostri figli maschi il rispetto verso il genere femminile, non dandolo mai per scontato. Il 64% delle donne vittime di violenza è italiana, un dato che deve farci riflettere”, ha affermato l’assessore regionale alle pari Opportunità, Chiara Caucino.

“Contrastare la violenza di genere è una rivoluzione innanzitutto culturale, che deve essere fatta insieme, facendo rete fra pubblico e privato, fra istituzioni e associazioni, ma innanzitutto coinvolgendo e sensibilizzando gli uomini”, ha dichiarato l’assessore regionale alla cultura, Vittoria Poggio.

“Si parla spesso di emergenza ma bisogna riconoscere che questo è un problema strutturato, radicato, che si può manifestare in diverse forme, anche dietro a un commento sui social network”, ha commentato la consigliera Sarah Disabato. “E’ fondamentale per questo che le donne abbiano la certezza di poter ricevere soccorso, di essere supportate se escono allo scoperto e denunciano”.

“Chi ti ama non ti picchia”, è il messaggio che bisogna diffondere, ricordando alle donne di non arrendersi, dando loro sostegno e risposte, quotidianamente”, è intervenuta la consigliera Letizia Nicotra, che ha ricordato anche il Codice rosso, il provvedimento voluto dal Governo e approvato nel luglio scorso che aggiorna e amplia le tutele per le vittime di violenza domestica e di genere.

“Oltre ai simboli e al doveroso ricordo è importante che si mettano in campo anche leggi e strumenti che consentano alle donne di uscire dalla paura, di ottenere un’effettiva autonomia, aumentando inoltre i fondi a supporto di chi trova il coraggio di denunciare”, è intervenuta la consigliera Monica Canalis.

“Mai confondere la violenza con l’amore: è il messaggio che il Consiglio regionale vuole veicolare fra i giovani attraverso la proiezione del film “La verità è che non gli piaci abbastanza”, una pellicola che pur col sorriso fa riflettere ed è così che vogliamo sottolineare come – in quest’opera di sensibilizzazione – sia importante partire dall’educazione dei ragazzi”, ha affermato la consigliera Alessandra Biletta.

Dell’istituzione, in collaborazione con la Giunta regionale, di uno sportello dedicato all’ascolto e alla consulenza, attraverso gli Urp regionali, ha infine parlato la consigliera Sara Zambaia precisando che “si tratta di uno sportello rivolto non solo alle donne, ma anche agli uomini che sono a conoscenza di situazioni di violenza o soprusi da porre all’attenzione, uno strumento in più perché si diffonda sempre più la cultura del rispetto reciproco”.

Tra le altre iniziative organizzate in collaborazione con il Consiglio regionale:

PALAZZO LASCARIS CONTRO LA VIOLENZA

Palazzo Lascaris illuminato di rosso per ricordare le vittime di femminicidio, a partire dalla sera di venerdì 22 novembre, sino alla mattina di martedì 26 novembre. Di rosso è stata illuminata anche la statua di Eva presente nel Cortile d’onore.

SPORTELLO DEDICATO ALLA VIOLENZA DI GENERE

Istituzione, in collaborazione con la Giunta regionale, di uno sportello dedicato all’ascolto e alla consulenza, attraverso gli URP regionali. Si prevede inoltre la collaborazione con gli Ordini degli avvocati e degli psicologi. L’obiettivo è quello di consentire un percorso diretto e immediato a consulenze professionali gratuite a disposizione di tutte le donne.

RINNOVO DELLA COLLABORAZIONE AL PROGETTO CAMPER CON LA POLIZIA DI STATO

L’iniziativa ha lo scopo di mettere a disposizione punti di ascolto avanzati in cui sia possibile non solo ricevere informazioni, ma anche avvalersi della professionalità e competenza degli operatori specializzati della Polizia di Stato affiancati da personale dei servizi sociali.

Lo scorso anno il Camper è venuto a contatto con circa 2000 cittadini. A seguito dell’attività svolta sono stati emessi dal Questore di Torino 25 ammonimenti per stalking e 103 ammonimenti per violenza domestica.

Per quest’anno la Polizia di Stato – Questura di Torino Divisione Polizia Anticrimine, in collaborazione con i Centri Antiviolenza e le Associazioni firmatarie del protocollo d’intesa in materia di stalking e violenza domestica, sarà presente:

25 novembre: 11-15 Main Hall Campus Einaudi, Università di Torino

30 novembre: 12-18 Shopville LE GRU, Grugliasco (TO)

Il Consiglio regionale, nell’ambito della collaborazione all’iniziativa, provvederà alla stampa indicativamente di n. 1000 copie del pieghevole e di n. 100 copie della locandina, che saranno distribuiti presso gli uffici di Polizia di Stato e nei punti informativi in cui sarà presente il camper.

PROIEZIONE DI UN FILM IN COLLABORAZIONE CON AGIS

In collaborazione con Agis scuola, si è svolta la proiezione del film “La verità è che non gli piaci abbastanza” adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo scritto da Greg Behrendt e Liz Tuccillo. La pellicola, nel suo essere una tranquilla commedia sentimentale, in realtà rivolge un messaggio semplice ma efficace: OGNUNO ACCETTA L’AMORE CHE PENSA DI MERITARE. La proiezione ha coinvolto gli studenti degli Istituti di istruzione secondaria di II grado del Piemonte, in contemporanea a Torino e Provincia, il giorno 25 novembre a partire dalle h. 9.30.

SALE CINEMATOGRAFICHE  COINVOLTE:

AMBROSIO Cinecafè,Torino  – hanno partecipato le consigliere regionali Alessandra Biletta

CINEMA MASSAUA Cityplex, Torino  – ha partecipato la consigliera regionale Sarah Disabato

CINEMA LUMIERE Pianezza  – ha partecipato la consigliera regionale Sara Zambaia

CINEMA BOARO Ivrea

CINEMA DON BOSCO Cuneo

CINEMA VITTORIA Bra

CINEMA SOCIALE Omegna

CINEMA SOTTORIVA Varallo

LE DONNE CHE SCALDANO IL CUORE

Il progetto, nato da un’idea del Gruppo Rete Donne di Pianezza, è incentrato sulla figura femminile, non solo in ambito familiare, ma in quanto simbolo di vita, speranza, coraggio, conforto come una coperta che avvolge e scalda il cuore.

Si tratta di coperte realizzate assemblando PIASTRELLE in lana 30×30 fatte con i ferri o all’uncinetto, per la giornata mondiale contro la violenza sulle donne.

Il progetto, che ha una valenza sociale, è partito l’8 marzo 2019, giornata dedicata alla festa della donna e proseguirà con l’esposizione delle coperte a Pianezza il 23 novembre e a Palazzo Lascaris il 25 novembre, previa verifica delle specifiche tecniche e della fattibilità dell’allestimento.

RILANCIO CAMPAGNE SOCIALI

#uomoimparaperdere #nemmenoconunfiore #nonsologgi #guardainfacciailtuodolore

Anche quest’anno in occasione della Giornata il Consiglio regionale rinnova la campagna sociale sulla prevenzione e il contrasto della violenza. La campagna sarà veicolata, attraverso i canali istituzionali Facebook, Twitter, Youtube e Linkedin.

Grimaldi: “vera emergenza dissesto idrogeologico, non autonomia o legge elettorale”

Clima,: «Frane, crolli e intere comunità isolate. La Lega si dia una mossa, oltre a negare l’emergenza climatica in sei mesi non ha prodotto nulla».

“Mentre commemoravamo le tragedie dello scorso secolo negli ultimi giorni abbiamo assistito a una nuova ondata di nubifragi che, oltre ai danni ingenti, è costata la vita a due persone” – dichiara il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi Marco Grimaldi. – “Non ci arrendiamo a chi dice che il perdurante stato di emergenza che interessa il Piemonte sia dovuto a una fatalità, che non vi siano responsabilità umane nei disastri che, dopo periodi di pioggia più o meno intensa, colpiscono con durezza tutto il Piemonte. Solo i primi 5 mesi del 2019 avevano fatto registrare 175 eventi straordinari tra grandine, tornado, piogge intense e valanghe. La Lega ha fatto finta di non vederli, con una duplice responsabilità:” – commenta Grimaldi – “da un lato ci hanno dato dei catastrofisti, negando lo stato di Emergenza Climatica e Ambientale e rinviando misure eccezionali che potrebbero garantire una presa di coscienza maggiore da parte dell’opinione pubblica del problema, consentendo di modificare i comportamenti; dall’altro si continua a rincorrere l’emergenza contingente, parlando di ‘bombe d’acqua’ e ‘maltempo’ e tentando di tappare i buchi di un sistema territoriale che fa acqua da tutte le parti: non c’è all’orizzonte un piano organico di tutela dell’ambiente e del territorio”.

“A sei mesi dall’insediamento la Giunta Cirio” – prosegue Grimaldi – “non un solo atto è stato licenziato, mentre la maggioranza ci obbliga a discutere di richieste di autonomia regionali (che nessun impatto avranno sul tema dissesto idrogeologico), di leggi elettorali nazionali e di crocefissi. Mentre il Piemonte affoga, la Regione sta facendo altro”.

“Lo diciamo con chiarezza” – afferma Grimaldi: – “o si trovano in fretta le risorse per garantire al Piemonte un piano organico di gestione del dissesto idrogeologico, capace oltretutto non solo di mettere in sicurezza il territorio ma anche di dare lavoro alle piccole e medie imprese sparse in tutto il Piemonte o, insieme all’intera minoranza bloccheremo, il bilancio di assestamento che hanno così fretta di approvare. È ora che questa Giunta faccia qualcosa per i piemontesi”.

“Dire Dio, oggi”. Il senso religioso nel mondo contemporaneo

A Torino convegno di studi sul dialogo ecumenico, religioso e laico

 

Giovedì 28 e venerdì 29  Casa Valdese in Corso Vittorio Emanuele II, 23

Il Centro Culturale Protestante di Torino e il Polo Teologico di Torino promuovono un convegno di studi sul modo in cui si dice e si pensa Dio nelle società contemporanee,ospitando oratori di un certo spessore. Il Convegno ha il titolo: «Dire Dio, oggi» e si terrà nei giorni Giovedì 28 e Venerdì 29 Novembre 2019 a Torino presso la Casa Valdese in corso Vittorio Emanuele II, 23.

Nell’età della secolarizzazione la parola “Dio” ha conosciuto nel mondo occidentale, e non solo, alterne vicende. Dagli anni ‘50, in rapporto ad un ridimensionamento dell’esperienza religiosa nel mondo cristiano, si è passati dall’affermazione di un ateismo militante all’esperienza paradossale degli “atei devoti” e, in ambito religioso, alla crescita esponenziale dei movimenti carismatici. Oggi, infatti, si parla di una “rivincita di Dio”, esiste un forte domanda di senso, interrogativi e ricerca di una spiritualità nell’ambito di un vivace dibattito a cui partecipano credenti e non credenti.

Al convegno intervengono teologici e pensatori cattolici ed evangelici insieme a filosofi, storici delle religioni e divulgatori e comunicatori esperti in tematiche religiose, tra i quali Massimo Cacciari, Gabriella Caramore, Giovanni Filoramo, Hans Martin Barth, Bruno Karsenti, Paolo Naso, Paolo Gamberini, Fulvio Ferrario, Cristiana Facchini, Paolo Naso, Letizia Tomassone e Roberto Repole.

Il prof. Federico Vercellone, docente di filosofia e presidente del Centro Culturale, ha detto “in un tempo lacerato da guerre e conflitti che spesso hanno uno sfondo religioso, si parla di Dio molto confusamente, come fosse una specie di manichino che si può vestire di abiti diversi. In questo modo l’ignoranza nutre la confusione, mentre sarebbe sempre più necessario capire con cosa si ha davvero a che fare per farsi una idea di dove stiamo andando”.

Il prof. Luca Savarino, presidente del Comitato scientifico del Centro Culturale ha affermato “Il convegno “Dire Dio oggi” prosegue una tradizione del CCP che, ogni 2 anni circa, organizza un evento scientifico internazionale a carattere multidisciplinare su temi di attualità connessi ai fenomeni religiosi. Gli ultimi eventi, prima dell’attuale, ad esempio, sono stati dedicati ad indagare il rapporto fra scienza e fede di fronte allo straordinario progresso della ricerca scientifica, e la relazione fra economia e religione, alla luce delle grandi trasformazioni sociali ed economiche che stanno avvenendo nel corso di questi anni. Ovviamente lo scopo è di produrre utili elementi di riflessione da diffondere attraverso l’insegnamento, la predicazione o anche solo per un arricchimento culturale individuale.”

Il teologo don Roberto Repole: “Il convegno vuole indagare come la riflessione su Dio superi i concetti espressi dalla secolarizzazione così come si era pensata negli ultimi decenni del Novecento. Infatti oggi non esiste un abbandono della fede ma modalità diverse della sua ricerca ed espressione. Sono, infatti, ancora evidenti nel mondo contemporaneo le domande su Dio, il bisogno di spiritualità e il senso religioso”

Il convegno di studi è aperto a tutti e tutte e la partecipazione garantisce dei crediti sia per gli iscritti a ruolo della Tavola Valdese che per gli studenti della Facoltà Valdese di Teologia.

PROGRAMMA

Il tema è stato suddiviso in quattro sezioni

Giovedì 28 novembre 2019, (ore 9,30 – 12,30) – La rivincita di Dio?

È possibile sostenere che la secolarizzazione ha come esito non la fine del religioso, ma l’inizio di una esperienza del rapporto con Dio sempre più personale e meno istituzionalizzata?
Relatori:
  • Massimo Cacciari, Religione della
  • Paolo Gamberini, Approccio post-teista al concetto cristiano di Dio.
  • Bruno Karsenti, Actualité de la critiquereligieuse. Pour une histoire européenne desmonothéismes.

Giovedì (ore 15 – 18) – Dio tra religione e laicità

È davvero possibile sostenere che siamo in presenza di una rinascita del fenomeno religioso in Occidente e, più in generale, nel mondo contemporaneo? Quali forme assume questa rinascita?
Relatori:
  • Giovanni Filoramo, C’è un futuro per Dio? Riflessioni in margine alla nuova spiritualità.
  • Cristiana Facchini, “Gli dei della città”: Secolarizzazione e umanizzazione.
  • Gabriella Caramore, “Dio”: una parola in questione.

Venerdì 29 novembre 2019, (ore 9,30 – 12,30) – Dire Dio: una sfida per i teologi?

In che modo la teologia cristiana è in grado di ripensare la nozione di Dio, in modo da rispondere alle modificazioni dell’esperienza religiosa sin qui descritte?
Relatori:
·         Letizia Tomassone,  La Sapienza chiama. Il femminile divino.·         Hans Martin Barth,  Parliamo meno di “Dio”, parliamo di Gesù Cristo.·         Fulvio Ferrario,  Dire Dio: l’inattualità provocatoria di Karl Barth.

Venerdì (ore 15 – 18) – Dio e l’istituzione

Le Chiese hanno al loro interno la capacità di modificare le loro forme istituzionali per intercettare le modificazioni dell’esperienza religiosa?
Relatori:
  • Roberto Repole, La Chiesa come riflesso di Dio.
  • Paolo Naso, Dire Dio nell’età post-secolare.

Relatori

Massimo Cacciari
Filosofo. Università San Raffaele, Milano
Paolo Gamberini
Professore di teologia sistematica. Pontifica Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, Napoli
Bruno Karsenti
Filosofo e sociologo. École desHautesÉtudes en Sciences Sociales, Parigi
Giovanni Filoramo
Professore emerito di Storia del Cristianesimo. Università di Torino
Cristiana Facchini
Professore di Storia del cristianesimo e delle chiese, Università di Bologna
Gabriella Caramore
Scrittrice e già conduttrice della rubrica radiofonica “Uomini e Profeti”. Roma
Letizia Tomassone Pastora valdese. Professore di Studi femministi e di genere. Facoltà Valdese di Teologia
Hans Martin Barth Professore emerito di Dogmatica e Filosofia della religione. Facoltà evangelica di teologia, Marburgo
Fulvio Ferrario Ordinario di Dogmatica e scienze affini. Facoltà Valdese di Teologia dei Roma
Roberto Repole,
Professore di Teologia sistematica. Torino
Paolo Naso
Professore di Scienza politica. Università La Sapienza, Roma

“Duo Rolando Casagrande” e “Frag duo” per Vitamine Jazz

Due nuovi appuntamenti al Sant’Anna per la rassegna “Vitamine Jazz” arrivata alla sua terza stagione, organizzata per la “Fondazione Medicina a Misura di Donna” e curata da Raimondo Cesa.

I concerti avranno inizio dalle ore 10.00 nella sala Terzo Paradiso, aperta al pubblico, in via Ventimiglia 3.

Martedì 26 novembre “Duo Rolando Casagrande”
Nino Rolando pianoforte e fisarmonica – Livia Casagrande voce

Concerto dedicato alla canzone francese d’ autore. Brani classici del repertorio di Edith Piaf, di Yves Montand, Charles Trenet e del Bal Musette saranno eseguiti al piano e alla fisarmonica da Nino Rolando e interpretati dalla vocalist Livia Casagrande.
Nino Rolando è pianista a 360°: il suo repertorio spazia dalla musica leggera alla classica al Jazz. Ha collaborato con jazzisti come il contrabbassista Nando Amedeo e il sassofonista Gianni Basso.
Livia Casagrande ha cantato con vari musicisti fra cui Gianni Negro, Aldo Rindone, Guido Canavese. Ha collaborato con Raimondo Cesa cantando nei suoi spettacoli “Barrelhouse Blues”, “Killers” e “Cité Ciné”.

Giovedì 28 novembre sarà la volta del “Frag Duo”
Francesca Chiofalo pianoforte e voce – Agnese Garufi sassofono

Il duo di musica da camera è costituito dal M° Francesca Chiofalo al Pianoforte e dal M° Agnese Garufi al Sassofono. Formatosi nel 2017, il duo Chiofalo – Garufi si è esibito presso associazioni culturali, teatri, palazzi storici in ambito nazionale dalla Sicilia al Piemonte e festival prestigiosi come il Torino Chamber Music Festival.
Entrambe appassionate di musica da camera, le due musiciste si sono incontrate con l’intenzione di intraprendere una ricerca sonora ed artistica volta a percorrere nuovi sentieri in ambito musicale, prediligendo un repertorio orientato verso le opere classiche del Novecento. Scopo del duo è avvicinare le opere classiche contemporanee e moderne ad un pubblico non uso ad esse con semplicità, raffinatezza e sensibilità interpretativa.
Francesca Chiofalo, al pianoforte, si è formata al Conservatorio di Pavia dedicandosi dapprima al canto, poi al pianoforte. Si è stabilita a Torino cinque anni fa e qui si dedica all’attività concertistica sia come pianista solista che in formazioni strumentali e porta avanti la sua carriera di insegnante di pianoforte in scuole pubbliche e private, proponendo repertori che spaziano dalla musica classica alla contemporanea.
Agnese Garufi ha una formazione itinerante tra diversi conservatori: prima a Messina, poi a Roma, Berlino ed infine Torino. Ha conseguito i Diplomi Accademici in Sassofono ed in Didattica della musica ed è abilitata all’insegnamento dello strumento alle scuole medie, dove lavora nella prima metà della giornata. La restante parte è dedicata ai sassofoni ed all’attività concertistica per lo più in gruppi di musica da camera ed orchestre.

Venaria Reale, sequestro di esplosivi e armi

Arrestate quattro persone

I carabinieri di Venaria Reale, nell’ambito dei servizi di controlli del territorio, in tre distinte operazioni hanno arrestato 4 persone responsabili, a vario titolo, di tentato furto aggravato e possesso di armi ed esplosivi.

Furto di rame
Nell’area industriale di Venaria, i carabinieri della Sezione Radiomobile, in servizio preventivo per evitare i furti, hanno notato due persone che si aggiravano con fare sospetto guardando all’interno delle aziende; uno di questi, mentre l’altro fungeva da palo, ha tagliato la recinzione esterna di un’azienda specializzata nella produzione di condizionatori. I militari prima hanno bloccato “il palo” e dopo hanno intercettato il secondo complice mentre tagliava il rame dell’impianto elettrico con una pinza. Entrambi, di etnia Rom e domiciliati nel campo nomadi di strada Germagnano a Torino, sono stati arrestati per tentato furto.

Furti su auto
Nella seconda operazione, che ha visto protagonisti i militari della Stazione di Venaria Reale, è stato arrestato un pregiudicato 51enne di Venaria, specializzato nel furto su autovetture. I carabinieri, che pattugliavano le vie del centro, hanno notato una persona con il volto coperto da un cappuccio e un grosso cacciavite che rubava su un’auto in sosta. L’uomo è stato bloccato e arrestato.

Armi ed esplosivi
Nella sua abitazione a Varisella (To) aveva una rivoltella cal. 7, priva di matricola, una pistola a quattro canne cal. 22 short, una carabina ad aria compressa marca Diana modello 23, cal. 4,5, priva di matricola, 3 cartucce cal. 7,65, di cui 2 parabellum, 76 cartucce cal. 22 short, 176 cartucce cal. 22 l.r., 3 cartucce cal. 12, 2 petardi cilindrici artigianali privi di marca, 3 petardi cilindrici professionali di cui due black thunder e un razzo arcobaleno facenti parte della categoria 4 per la cui vendita e utilizzo e consentito solo a persone in possesso di abilitazione.
Sono le armi ritrovate dai carabinieri nella casa di un elettricista italiano di 58 anni. La perquisizione, scattata a seguito di un’attività informativa,  rientra in una strategia più ampia  su tutto il territorio della provincia di Torino disposta dal comandante provinciale dei carabinieri di Torino, colonnello Francesco Rizzo, per contrastare la detenzione illegittima di armi. A seguito dell’intervento è stato arrestato dai carabinieri della stazione di Fiano T.se per detenzione illegale di armi ed esplosivi. Le armi saranno inviate al Ris di Parma per verificare se siano state utilizzate per commettere reati.

Diritti sindacali con le stellette: successo del convegno torinese

Grande partecipazione il  23 Novembre a Torino al convegno sul tema dei diritti Sindacali a favore dei militari, organizzato dall’ associazione sindacale “Libera Rappresentanza dei Militari”, guidata dal segretario regionale Nicola Quibellino.

Tanti ospiti presenti, politici, civili e militari. Vari i temi toccati: dalla questione dell’uranio al mobbing, al problema dei suicidi legato allo stress da lavoro correlato,  alla Naspi e alle tempistiche lente per  il passaggio in servizio permanente per i giovani, per concludere è stato affrontato il tema famiglia.

 

Presidente della Repubblica… per un giorno

PAROLE ROSSE   di Roberto Placido

La senatrice a vita Liliana Segre ha risolto in poche ore la questione dimostrando così misura, equilibrio ed intelligenza. Doti, in questo momento della vita pubblica del nostro Paese, straordinarie. La vicenda è legata alla votazione con la quale, lo scorso 30 ottobre, il Senato, a larga maggioranza e con l’astensione, che tante polemiche e discussioni ha creato, del centro destra, ha costituito la Commissione straordinaria, monocamerale, contro l’odio e per il contrasto al fenomeno dell’ intolleranza del razzismo, dell’antisemitismo e dell’istigazione all’odio ed alla violenza.

Nei giorni successivi al voto abbiamo assistito alla polemica tra gli schieramenti politici e ad un nascere di proposte di cittadinanza onoraria alla senatrice Segre. Tra queste quella della città di Biella e con la successiva decisione del suo Sindaco di non conferirla alla Segre ma al noto comico, giornalista e conduttore televisivo Ezio Greggio. Il quasi biellese, è nato a Cossato. Greggio ha declinato la proposta con uno stringato ma chiaro comunicato dimostrando così che anche un presentatore “leggero” può essere legato a valori e posizioni personali e familiari democratici e profondamente antifascisti. Ma in questo fiorire di polemiche e di proposte di cittadinanze onorarie, l’ultima quella della simpatica consigliera comunale torinese Chiara Foglietta, si è aggiunta, l’11 novembre, un’estemporanea – come buona parte di quelle di cittadinanza onoraria – ed incredibile proposta di candidatura della senatrice a vita Liliana Segre a Presidente della Repubblica. Per prima è partita la pur brava Lucia Annunziata che a nome suo e del giornale che dirige, Huffington Post, lanciava la proposta. Veniva subito ripresa dal suo collega e direttore de la Repubblica Luca Verdelli. A stretto giro di posta, il giorno dopo, gli rispondeva da New York, dopo l’incontro con il Sindaco Bill De Blasio, Nicola Zingaretti. Il segretario Dem invece di attaccare Trump sui dazi contro il Parmigiano Reggiano si occupava dell’estemporanea proposta dell’Annunziata e di mandare messaggi di pace e di “volemose bene” a Di Maio. Per fare queste dichiarazioni poteva aspettare di rientrare a Roma o meglio ancora di non andare negli USA. Meno male che due giorni dopo il 14 novembre la diretta interessata, Liliana Segre, con un comunicato ufficiale ristabiliva equilibrio e buon senso: “Ringrazio le persone che hanno proposto la mia candidatura al Quirinale ma, ovviamente, per motivi sia anagrafici che di competenza specifica, tale candidatura va considerata improponibile. C’è un presidente in carica che sta svolgendo il suo compito di garanzia costituzionale con rigore ed efficacia e che gode di grande popolarità e prestigio in Italia e all’estero”.

L’isola del libro

Rubrica settimanale a cura di Laura Goria

Luca Di Fulvio “La figlia della libertà” -Rizzoli-   euro 19,50

E’ uno dei romanzi più belli letti ultimamente. E’ dello scrittore e sceneggiatore romano Luca Di Fulvio, che scrive magnificamente e vi appassionerà per oltre 600 pagine con questo romanzo che ha il respiro dei grandi classici ottocenteschi. E’ la storia di tre giovani che scappano dalla miseria dei loro paesi d’origine e nei primi anni del 900 arrivano a Buenos Aires in Argentina. Raechel nel 1912 abbandona le steppe polacche dell’Impero Russo dove il destino le ha assegnato una matrigna crudele, convinta così di poter coronare il suo sogno di scrivere. Rosetta è un’altra orfana 20enne dalla bellezza mozzafiato, scappa da Alcamo in Sicilia dove il Barone del luogo le ha praticamente usurpato la terra e l’ha anche fatta violentare dai suoi sgherri. Poi sempre dalla Sicilia e dai tentacoli   di Cosa Nostra sta fuggendo il giovane Rocco, personaggio di grandissimo carattere.

Tre destini che convergono in una Buenos Aires straripante di profughi che nei miserabili conventillos (case popolari poverissime in cui vivevano stipate più famiglie) trovavano un primo approdo: molti erano italiani e venivano sfruttati in tutti i modi possibili. Nel 1912 la capitale argentina è un crogiuolo di bordelli, bische e fabbriche in cui il lavoro ha ritmi disumani. A pagare il prezzo più alto sono sopratutto le donne che finiscono ingurgitate nel mercato di carne della prostituzione, spesso picchiate, sfregiate, uccise. E’ li che, con l’inganno, la Sociedad Israelita De Soccorros Mutuos Varsovia trasferisce Raechel e Rosetta, reclutate in Europa con il miraggio di matrimoni con ricchi ebrei porteni. Passioni, faide, ribellione, coraggio, amori, violenza e riscatto riempiono le pagine di questo romanzo. E vi trascinerà tra colpi di scena continui, personaggi malvagi, ma anche anime buone, in un crescendo in cui vi appassionerete alle peripezie dei tre giovani sullo sfondo di una pagina importante dell’emigrazione italiana in Sud America.

 

Lia Piano “Planimetria di una famiglia felice” -Bompiani-   euro 15,00

Questa è la famiglia che molti di noi vorrebbero avere: colta, libera, divertente, piena di animali   scorrazzanti, un po’sopra le righe, estrosa. Di fatto….geniale. Un luogo ideale in cui crescere e formarsi una personalità in grado di affrontare il mondo con le armi giuste. Magnifico e brillante è questo esordio letterario della terzogenita figlia dell’archistar e senatore Renzo Piano, del quale scopriamo anche tante particolarità (che non vi anticipo).

Tutto inizia nella seconda metà degli anni 70, quando il padre ha poco più di 40 anni, la madre 30, e dopo aver cambiato ben 3 nazioni in 10 anni, decidono di sedentarizzarsi a Genova. Comprano casa e si stabiliscono con i 3 figli piccoli, ritenendo sia giunta l’ora di diventare “una famiglia normale”…concetto per loro un po’ aleatorio e da definire in corso d’opera. Lia è la “nana” di casa, ha 6 anni e deve vedersela con i fratelli maggiori: Marco alle prese con i turbamenti della pubertà e Gioele afflitto dalla balbuzie e pericolosamente appassionato di chimica.

A colorire ulteriormente il quadro c’è la folkloristica tata Maria che si ostina a parlare in stretto dialetto calabrese. Poi ci si mettono anche insegnanti vari e un’assistente sociale. Per molti aspetti questa famiglia “perdutamente felice” ricorda   quella descritta nei suoi libri dal naturalista britannico Gerald Durrell “La mia famiglia e altri animali”. Perché nel giardino e nelle stanze di casa Piano imperversano allegramente cani, criceti e…meraviglia delle meraviglie, nel giro di tre giorni si schiudono 50 uova. Ed ecco altrettanti pulcini, che crescono liberi e finiscono per diventare 50 galline sculettanti. E’ anche questa la bellezza di questa famiglia anarchica in cui ognuno è stimolato a creare un progetto di pollaio, a trovare nomi propri per ogni pennuto, e dove i cartelli affissi sulle porte intimano “vietato vietare”. Lia Piano racconta una scia luminosa di aneddoti, divertenti – tra realtà e fantasia- raccontati con uno humor travolgente. Deus ex machina di quest’infanzia incantata è il geniale architetto Renzo Piano che costruisce in casa una barca e, insieme alla bellissima e divertente prima moglie, stimola continuamente i figli a risolvere sempre brillantemente ogni fase della crescita. Un libro che è autentica boccata d’aria pura.

 

Alafair Burke “Sorelle sbagliate” -Piemme-   euro 19,50

Un omicidio, due sorelle che più diverse non potrebbero essere, un figlio conteso e qualche scheletro negli armadi. Sono questi gli ingredienti principali dell’ultimo thriller scritto dalla cinquantenne Alafair Burke. E in questo caso il Dna non mente dal momento che è la figlia del giallista di fama James Lee Burke. In più è un avvocato, docente di diritto penale e vanta una notevole esperienza che distilla sapientemente nelle pagine del libro. Tutto inizia con l’assassinio dell’avvocato di grido Adam Macintosh, nella sua casa negli Hamptons. Non un uomo qualunque, bensì il marito di entrambe le sorelle. Prima ha sposato Nicky, scapestrata, inaffidabile, che beve un po’ troppo e sbanda nella vita. I due hanno un figlio, Ethan, ma quando Adam decide di divorziare non si fa scrupoli a screditate in ogni modo Nicky per portarle via il piccolo. In un secondo tempo sposa Chloe, la sorella di Nicky. Un altro mondo, perché Chloe è una donna di successo, precisa e maniaca del controllo. Vive a New York dove dirige un’importante rivista di moda e cresce Ethan con grandissimo senso di responsabilità, come fosse suo figlio. Quella di Adam, Chloe ed Ethan sembra la famiglia perfetta, ma l’assassinio spalanca la porta su un baratro insospettabile. Nulla è come sembra, tutto è rimesso in discussione. Non anticipo nulla ma state pronti a continui colpi di scena, indagini serrate, segreti inconfessabili e una nuova messa a fuoco del rapporto tra le due sorelle.