ilTorinese

I libri più letti e commentati a Novembre

Ecco una piccola rassegna dedicata ai titoli che maggiormente hanno interessato i lettori iscritti al gruppo di Facebook Un libro tira l’altro ovvero il passaparola dei libri nel mese di novembre.

Com’era prevedibile, tocca alle uscite più recenti fare la parte del leone: Cambiare l’acqua ai fiori, di Valérie Perrin (E/O) ottiene ottimi riscontri, così come Il Colibrì, di Sandro Veronesi (La Nave di Teseo). Terzo gradino del nostro podio per I Testamenti, di Margareth Atwood (Ponte alle Grazie) lettura impegnata ma molto apprezzata.

 

In occasione della GIORNATA INTERNAZIONALE PER L’ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE, da poco passata, abbiamo scelto di segnalare i seguenti titoli per approfondire la tematica e offrire spunti di riflessione che vadano oltre le uscite più recenti: La donna che sbatteva nelle porte, di Roddy Doyle (Guanda); Ferite a Morte, di Serena Dandini (Rizzoli); Leggere Lolita a Teheran, di Azar Nafisi (Adelphi).

 

Gli appassionati di saggistica, ai quali abbiamo deciso di riservare un piccolo spazio in questa rubrica, hanno dedicato le letture del mese alla spiritualità e all’approfondimento delle tematiche religiose, e tra i titoli presi in esame segnaliamo Cos’è La Felicità, di Daisaku Ikeda (Esperia); La Notte del Getsemani, di Massimo Recalcati (Einaudi) e Il Dio delle Donne , di Luisa Muraro (Mondadori).

Per la serie: Time’s List of the 100 Best Novels, ovvero i cento romanzi più importanti del secolo XX, scritti in inglese e selezionati dai critici letterari per la rivista Times, questo mese noi abbiamo discusso di Uomo Invisibile, di Ralph W. Ellison (Einaudi), caposaldo della letteratura di denuncia del XX seolo; Luce d’Agosto (Adelphi), grande prova di scrittura di uno dei più importanti autori americani del secolo scorso, William Faulkner; Il Grande Gatsby, classico di Francis Scott Fitzgerald (Feltrinelli) che racconta magnificamente l’età del Jazz.

 

Tra le numerose discussioni a tema quella che ha maggiormente coinvolto la community era legata al dibattito sulla possibile convivenza tra lettori e reti sociali: a tale proposito, ricordiamo che il tema sarà approfondito nell’incontro, moderato da Giovanni Agnoloni,  che si terrà a Firenze, domenica 1 dicembre presso la libreria Todo Modo di via dei Fossi e che vedrà protagonisti anche noi di Un Libro tira l’altro, ovvero il passaparola dei libri. Vi aspettiamo.Podio del mese

 Cambiare l’acqua ai fiori, Perrin

Il Colibrì,Veronesi

I Testamenti, Atwood.

 

Libri a tema: donne e violenza

 La donna che sbatteva nelle porte, Doyle

Ferite a Morte, Dandini

Leggere Lolita a Teheran, Nafisi

 

Saggi a tema: spiritualità

Cos’è La Felicità, Ikeda

La Notte del Getsemani, Recalcati

Il Dio delle Donne, Muraro

 

Time’s List of the 100 Best Novels

Uomo Invisibile, Ellison

Luce d’Agosto,Faulkner;

Il Grande Gatsby,  Scott Fitzgerald

 

Testi di Valentina Leoni, grafica e impaginazione di Claudio Cantini redazione@unlibrotiralaltroovveroilpassaparoladeilibri.it

 

 

La polizia arresta lo spacciatore della Crocetta

Nel pomeriggio di martedì 26 novembre, nel corso di una mirata attività di contrasto
allo spaccio di sostanze stupefacenti, gli investigatori della Squadra Mobile hanno
sorpreso un ventenne senegalese sprovvisto di documenti mentre vendeva dosi di
cocaina e di crack nel quartiere Crocetta.
L’uomo , G.C ., nato nel 1998, irregolare, vistosi scoperto dalle pattuglie dei
Falchi, non ha esitato a darsi alla fuga tra le automobili in transito lungo Corso Re
Umberto, lanciando sotto un’auto in sosta
un involucro con 17 dosi di crack e 26 dosi di cocaina , per complessivi 37 grammi, risultati positivi al narcotest.
L’arresto testimonia come il fenomeno dello spaccio delle sostanze stupefacenti si
stia spostando nell’ultimo periodo verso la zona centro residenziale della città.
Le indagini dattiloscopiche effettuate nei confronti dell’arrestato hanno indicato che
dal 2015 – anno in cui risulta censito in banca dati interforze – ad oggi, la Polizia di
stato lo ha denunciato più volte per aver fornito false attestazioni sull’identità
personale e per non aver ottemperato all’ordine di allontanamento dal territorio
nazionale emesso nel 2018 dal Questore di Torino.
Per il centroafricano, ultimate le verifiche del caso e la compilazione dei verbali, si
sono aperte le porte del carcere “Lorusso e Cutugno”, dove è stato messo a
disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Candiolo investirà 100 milioni in cinque anni

“Investiremo 100 milioni di euro in 5 anni per l‘hospice, la biobanca, la protonterapia, corsi di formazione e specializzazione”, lo ha annunciato donna Allegra Agnelli, presidente dell’Istituto per la cura del cancro di Candiolo nella conferenza stampa nella quale è stata presentata l’iniziativa di raccolta fondi insieme con Nova coop: in tutti i supermercati del Piemonte, dal 1 al 31 dicembre, l’1% dei proventi derivanti dall’acquisto di prodotti a marchio coop sarà destinato a Candiolo.

La sfida al cancro passa dunque anche dal carrello della spesa   come dice la campagna “ scegli il prodotto Coop e insieme sosteniamo a ricerca” , l’obiettivo è raccogliere 100 mila euro.

“la campagna che presentiamo oggi segna l’avvio di un rapporto con prestigiose realtà de nostro territorio”, ha detto Ernesto Delle Rive presidente di Nova Coop; “ per generare valore all’interno delle realtà in cui siamo presenti e individuare obiettivi comuni a beneficio di tutti”.

“tr sono i comportamenti che possono battere il cancro”, ha detto il dott. Filippo Montemurro direttore del day Hospital oncologico multi specialistico di Candiolo, “ La dieta mediterranea, combattere l’obesità, la diagnosi precoce. In pochi anni ci sarà una vera rivoluzione nella cura del cancro, con apparecchi diagnostici sempre più sofisticati e cure personalizzate

Funghi velenosi: donna salvata con trapianto di fegato in super urgenza nazionale

Aveva mangiato Amanita Phalloides. L’intervento presso l’ospedale Molinette di Torino

 

Salvata con un trapianto di fegato in super urgenza nazionale una donna che aveva mangiato Amanita, presso l’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino. Giovedì scorso una coppia della provincia di Torino aveva mangiato funghi, che erano stati appena raccolti dal marito. Peccato che tra questi ci fosse anche la terribile e mortale Amanita Phalloides. Nella notte di venerdì i due hanno cominciato a stare male e sono stati trasportati al Pronto soccorso dell’ospedale di Chivasso. La donna di 57 anni però continuava a peggiorare sensibilmente tanto da essere stata trasferita prima in Rianimazione e poi nella giornata di domenica nella Terapia Intensiva epatologica (diretta dal dottor Antonio Ottobrelli) dell’ospedale Molinette con una necrosi epatica acuta. Lunedì, dopo tutti gli accertamenti e gli approfondimenti è stata trasferita nella Rianimazione 2 ospedaliera (diretta dal dottor Roberto Balagna), ma soprattutto é stata inserita in lista d’attesa trapianto in super urgenza nazionale per insufficienza epatica acuta. Da quel momento avrebbe avuto massimo 48 ore di vita se non fosse arrivato un fegato compatibile da trapiantare. Grazie al Coordinamento regionale trapianti piemontese (diretto dal professor Antonio Amoroso), nella notte tra lunedì e martedì si é reso reperibile un fegato proveniente da un uomo deceduto in un’altra regione italiana. Nella giornata di martedì con una corsa contro il tempo é stato effettuato un lungo e complicato trapianto di fegato, durato circa 8 ore, effettuato dal professor Renato Romagnoli (direttore del Centro trapianti di fegato) in collaborazione con il dottor Francesco Lupo. L’intervento é tecnicamente riuscito ed ora la paziente è in fase di recupero ricoverata in Terapia intensiva (diretta dal dottor Roberto Balagna). Nel frattempo il marito è ricoverato presso l’ospedale di Chivasso con lieve danno epatico ed un danno renale acuto.

 

La pittura intimista di Denise Angelino

Dal Piemonte

Il Circolo Culturale Piero Ravasenga di Casale Monferrato, intitolato al geniale stravagante avvocato poeta pittore di Borgo San Martino, vissuto tra il 1907 e il 1978, ogni anno sente il dovere di ricordare un artista monferrino ormai scomparso da non dimenticare in quanto rappresentante di vita culturale di Casale e del circondario.

Dal 30 novembre al 15 dicembre la manica lunga del Castello Paleologo si presta alla presentazione della mostra di Denise Angelino, che ci ha lasciati lo scorso anno, facendola rivivere attraverso delicati oli e acquerelli rivelatori di temperamento sensibile e intimista.

La sua è stata un’esistenza costantemente dedicata alla contemplazione della bellezza delle cose umili, spesso inosservate, a cui ha dato vita.

I temi e i soggetti, che trattano cose quotidiane, nature morte e paesaggi familiari, la consegnano ad un naturalismo di ascendenza macchiaiola unito a qualche lieve appena percettibile accento metafisico, sgombro da intellettualismi, e fanno riflettere sull’apporto di suggestioni morandiane e casoratiane; i colori soffusi e discreti, resi in atmosfera silente, semplificata e purificata, la avvicinano ad una affinità elettiva con la scrittrice-pittrice Lalla Romano, anch’ella piemontese e scomparsa ultranovantenne.

Si coglie lo stesso silenzio contemplativo, privo di compiacimenti eppure così abile nel parlare al cuore, comunicare affetti e tenere nostalgie che ci commuovono facendoci entrare nel suo mondo in cui, in qualche modo, ci possiamo riconoscere.

A corollario della mostra di Denise sono esposte, tra pittura, scultura, ceramica, fotografia, poesia, opere di sessanta interessanti artisti facenti parte del Circolo, di cui è presidente l’attento e appassionato Ivaldo Carelli.

Una nota particolare è offerta dagli allievi del corso sull’arte pittorica” La Figura” tenuto dalla brava pittrice Giovanna Defrancisci che unisce tradizione classica a modernità.

Orari sabato-domenica ore 10-13  / 15-19

 

Giuliana Romano Bussola

 

“Si nota all’imbrunire”, Orlando al Carignano

DAL 3 DICEMBRE. Diretto da Lucia Calamaro

Martedì 3 dicembre 2019, alle ore 19.30 debutta al Teatro Carignano di Torino

Si nota all’imbrunire (Solitudine da un paese spopolato) scritto e diretto da Lucia Calamaro. Lo spettacolo è interpretato da Silvio Orlando e da Vincenzo Nemolato, Roberto Nobile, Alice Redini, Maria Laura Rondanini, con scene di Roberto Crea, costumi di Ornella e Marina Campanale e luci di Umile Vainieri.

Si nota all’imbrunire – prodotto da Cardellino srl, in collaborazione con Napoli Teatro Festival e in coproduzione con Teatro Stabile dell’Umbria – resterà in scena al Carignano per la stagione in abbonamento del Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale fino a domenica 15 dicembre.

In questa pièce scritta e diretta dalla drammaturga Lucia Calamaro, Silvio Orlando incarna un padre vedovo, malato di “solitudine estrema”.

Il testo che parla di isolamento, male oscuro e insidioso del nostro tempo è nato da una riflessione su una patologia molto attuale a cui la socio-psicologia ha dato un nome ben preciso: solitudine sociale. L’opera ha un testo intenso, senza retorica e pieno di humour e lo straordinario Silvio Orlando la interpreta magistralmente alternando sfumature tra la malinconia e la cattiveria, la levità e la disperazione. Vedovo di una moglie amatissima, attende nella sua casa lontana e sperduta la visita dei tre figli e del fratello, per la tradizionale commemorazione della defunta ma anche per il suo compleanno che cade il giorno prima. Sigillato in un esilio volontario, ha acquisito una serie di manie tra cui una molto seria: non vuole più camminare. Questo isolamento, che dovrebbe creare compassione, infastidisce invece la famiglia, un microcosmo che svela egoismi, meschinità, frustrazioni. È un tramonto amaro quello di Silvio, sempre più chiuso nel dolore, nel rancore e nell’apatia ma che in realtà cela un’inconfessabile voglia di tenerezza.
Un triste destino comune a molti. «La solitudine – scrive l’autrice, che dirige anche lo spettacolo – in futuro rischia di diventare un’epidemia, anche tra i giovani».

 

Maria La Barbera

“Sì alla Vita, fuori il dr. Morte”

Riceviamo e pubblichiamo
STRISCIONE DI GIOVENTÙ NAZIONALE TORINO CONTRO SILVIO VIALE

“Sì alla Vita, fuori il dr. Morte”. È ciò che si legge sullo striscione esposto la scorsa notte davanti all’ospedale Sant’Anna di Torino. Autori del gesto sono i militanti di Gioventù Nazionale Torino, movimento giovanile di Fratelli d’Italia. Il riferimento è chiaramente al ginecologo ed esponente dei Radicali Silvio Viale, che negli scorsi giorni si era reso protagonista di un acceso dibattito con il Capogruppo in Regione di FdI, Maurizio Marrone. «Viale – spiega il responsabile di Gn Torino Salvatore Ardini – si era già espresso a favore della morte quando, alcune settimane fa, si era augurato che Giovannino, il neonato abbandonato dai genitori ed affetto da una grave patologia, non sopravvivesse. Non contento, ora si dice anche disposto a praticare il suicidio assistito alla Città della Salute. Riteniamo inaccettabili certe parole – continua il responsabile dei giovani di FdI – soprattutto perché provenienti da un medico, la cui missione dovrebbe essere quella di proteggere la vita ad ogni costo. Ora vogliamo il dottor Viale fuori dal Sant’Anna e da tutti gli ospedali torinesi».

La Corte costituzionale e l’economia al tempo della crisi

Lezione Onorato Castellino: 29 novembre 2019, h 18:00

Fondazione Collegio Carlo Alberto,

Piazza Arbarello 8, Torino

Il rapporto tra economia e diritto sarà il tema dell’undicesima Lezione Onorato Castellino che si terrà il 29 novembre alle ore 18:00, al Collegio Carlo Alberto di Torino. 

Relatrice dell’evento sarà la Prof.ssa Marta Cartabia, professore ordinario di Diritto costituzionale all’Università di Milano-Bicocca e Vice Presidente della Corte costituzionale.

La Lezione Onorato Castellino è un appuntamento annuale organizzato da Elsa Fornero per il CeRP (Center for Research on Pension and Welfare Policies) per ricordare Onorato Castellino, primo Presidente della Fondazione Collegio Carlo Alberto, scomparso nel dicembre 2007.

La Lezione della Prof.ssa Cartabia si concentrerà sugli effetti che le nuove problematiche innescate dalla crisi economico-finanziaria dell’ultimo decennio hanno avuto sulla Corte costituzionale (e su tutti gli attori istituzionali). L’apposita riforma del 2012 ha esplicitato che, tra i principi costituzionali, adeguato rilievo deve sempre essere dato all’equilibrio strutturale di bilancio, sia da parte dello Stato, sia delle Regioni, sia di tutti i settori della pubblica amministrazione. Il nuovo contesto contrassegnato da una particolare attenzione alla dimensione economica e finanziaria dell’ordinamento ha richiesto alla giurisprudenza costituzionale di sviluppare nuovi orientamenti processuali e sostanziali per continuare a garantire elevati livelli di tutela dei diritti fondamentali, senza trascurare la relativa sostenibilità, anche per non compromettere le prospettive delle generazioni future.

Dopo i saluti istituzionali del Rettore dell’Università di Torino Stefano Geuna e del Vice Presidente del CCA Giorgio Barba Navaretti, la Lezione sarà introdotta da Elsa Fornero, Professore di Economia all’Università di Torino.

Torino si conferma capitale italiana del trapianto renale

Dal 28 al 30 novembre si tiene a Torino il Corso Nazionale sulla Gestione Clinica del Trapianto Renale, il più importante corso italiano monotematico sul trapianto di rene.  La città, sede tradizionale del corso, ha un significato particolare, essendo Torino la capitale italiana del trapianto di rene, con gli oltre 3600 trapianti di rene delle Molinette dall’inizio dell’attività nel 1981 (di gran lunga numero record in Italia). L’attività annuale torinese è oltretutto da due anni in forte incremento sia dal punto di vista del trapianto di rene da donatore deceduto sia del trapianto da donatore vivente.
Al Corso partecipano esperti in campo nazionale ed internazionale ed operatori provenienti da tutta Italia e vengono presentati i progressi proprio del Centro trapianti renali dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino, che vede in primis schierata la Nefrologia (diretta dal professor Luigi Biancone), la Chirurgia Vascolare ospedaliera (diretta dal dottor Aldo Verri) e l’Urologia universitaria (diretta dal professor Paolo Gontero) oltre all’anestesiologia, la radiologia, l’anatomia patologica e la genetica. Dai nuovi farmaci per la prevenzione ed il trattamento dei rigetti che vede Torino capofila in Italia come esperienza clinica, alle tecniche chirurgiche vascolari ed urologiche più avanzate che consentono di trapiantare pazienti che in passato sarebbero stati esclusi: c’é molto da condividere in un settore che sta vivendo una forte evoluzione.
Tutto ciò per rendere il miglior servizio possibile all’inestimabile generosità dei donatori e delle loro famiglie, che sono in grado di salvare migliaia di persone malate di reni.