ilTorinese

Condivisioni urbane

Nub. New Urban Body, una mostra ospitata alle OGR, che indaga le nuove esperienze di vita in città.

 

Nub: New Urban Body. Un titolo che condensa perfettamente il fil rouge ella mostra ospitata fino al 9 febbraio prossimo alle Ogr, Officine Grandi Riparazioni di Torino. L’esposizione, che rappresenta un viaggio attraverso diverse esperienze di generazione urbana, è il frutto di un progetto curato dalla Fondazione Housing Sociale, che ha visto la collaborazione della Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Fondazione Sviluppo e Crescita CRT, e Fondazione Cariplo con il programma “Lacittaintorno”. I “New Urban bodies” sono organismi urbani multifunzionali capaci di risolvere in modo flessibile le esigenze abitative individuali. Diversi di loro hanno, nel corso degli ultimi anni, trasformato anche il capoluogo torinese. Le strutture urbane selezionate in mostra sono le Ogr, Cascina Fossata, Sharing Torino, Open Incet, Luoghi Comuni Porta Palazzo, Nuvola Lavazza, Distretto Sociale Barolo, Vivo al Venti.

La mostra, curata da Giordana Ferri per Fondazione Housing Sociale, si articola in quattro sezioni tematiche e propone anche unpercorso interattivo in grado di guidare il visitatore in un’esperienza di simulazione progettuale, che offre al visitatore la possibilità di confrontarsi con l’ideazione di un progetto personale. Le sezioni, abitare, lavorare, fare e partecipare e appartenere, compongono un’esposizione che, già dalla sua nascita, si è proposta come itinerante. Nel 2017 è stata, infatti, presentata alla Triennale di Milano, quindi è approdata a Roma, poi a Genova, Palermo ed ora a Torino, come tappa conclusiva, arricchendosi sempre di nuovi contributi legati al contesto nel quale è ospitata. La tappa torinese riveste un‘importanza particolare in quanto giunge a coronamento, negli spazi unici delle Ogr, di un percorso che ha stimolato un dibattito costruttivo con le amministrazioni locali e con i principali player territoriali, invitati ad interrogarsi sulle attuali modalità di costruzione della città. Molti i quesiti intorno ai quali cui si sono svolti indagini ed approfondimenti , domande alle quali si è ricercata una risposta, relativa alla possibilità di “fare città” attraverso un progetto ibrido, plurale, fluido ed anche adattabile, in cui possano integrarsi in modo armonioso il cohousing ed il coworking, con la condivisione di spazi comuni ricreativi o di servizi, come la lavanderia.

I nuovi organismi urbani risultano, così,  ultifunzionali e rappresentano un’importante opportunità per lo sviluppo urbano;sono luoghi abitati in quasi tutte le ore del giorno e da persone molto diverse tra loro, animati da un’ampia gamma di attività, promossi e gestiti da attori diversi, pubblici e privati, organizzazioni locali e cittadini, facilmente accessibili attraverso diverse tipologie di offerta, gratuita, a consumo o a contratto; si tratta anche di luoghi che operano su diversi livelli, locale, globale, fisico e virtuale.

L’esposizione “Nub: New Urban Body” si sviluppa lungo gli assi concettuali dell’ibridazione, accessibilità, sostenibilità e progettualità collettiva. Gli stili abitativi, infatti, sono molti, in continua evoluzione e si esprimono secondo modalità che rendono più sfumato il confine tra l’essenza di una casa e quella di un ufficio. La cosiddetta sharing economy ha consentito una più facile accessibilità ai servizi, un più dinamico accesso verso l’idea di uso rispetto a quella di proprietà. In quanto organismi urbanipolifunzionali, essi sono in grado di ottimizzare l’uso degli spazi, facendo inoltre coesistere attività redditizie accanto ad altre di respiro sociale e promuovendo il coinvolgimento anche delle stesserealtà locali nella gestione di alcune parti, a favore di una maggiore sostenibilità economica, ambientale e sociale. In mostra compaiono esempi di “New Urban Body” presenti non solo in Italia, ma anchein Europa ed oltreoceano, da Vienna a Londra fino a New York.

 

Mara Martellotta

Stalker 19enne perseguita una ragazza: arrestato

Tutto ha avuto inizio con dei commenti, da parte dello stalker, di fotografie pubblicate sul profilo Instagram della vittima

Commenti che si erano fatti sempre più pressanti e assillanti, con la richiesta anche di incontrarsi almeno una volta.

Vista l’insistenza, la giovane aveva anche “bloccato” lo stalker, cosa che non era comunque servita poiché il ragazzo aveva iniziato a farle numerose videochiamate a diverse ore del giorno e della notte. Non pago, il diciannovenne italiano aveva anche contattato più volte un’amica della vittima in modo che la convincesse a incontralo. Cosa che poi era accaduta. La ragazza, infatti, aveva acconsentito pur di vedere interrotte le molestie nei suoi confronti. Dopo alcune settimane di silenzio, però, il giovane aveva ripreso a contattare la sua vittima, tramite un profilo social falso. Più volte si era presentato sotto casa sua citofonandole. Fatto che aveva anche cambiato le abitudini della giovane, condizionata dall’idea di incontrare il suo stalker per strada, costringendola spesso a uscire di casa accompagnata da altri. Nei giorni scorsi, avendo visto, poco prima della mezzanotte, il suo stalker sotto casa, la donna ha chiamato la Polizia. Gli agenti della Squadra Volante intervenuti hanno fermato il ragazzo mentre era seduto in un dehor di un locale del quartiere San Salvario, ubicato in prossimità dell’abitazione della persona perseguitata.
Alla luce dei fatti, il diciannovenne, già denunciato in stato di libertà nei giorni precedenti per lo stesso reato, è stato arrestato per atti persecutori.

Esami medici per De Sciglio

Gli esami strumentali a cui è stato sottoposto il giocatore della Juventus Mattia De Sciglio hanno rilevato una elongazione del muscolo grande adduttore.

Si esclude così la presenza di lesioni muscolari per il terzino bianconero, e le sue condizioni saranno monitorate giorno per giorno.

Sequestrate sigarette elettroniche con tracce di marijuana

Nell’ambito dell’attività svolta dai “Falchi” della Squadra Mobile, mirata a verificare ed approfondire le informazioni raccolte negli ambienti della microcriminalità circa i luoghi clandestini deputati alla preparazione delle droghe “alternative”, è stato individuato un laboratorio artigianale per la lavorazione della marijuana

Già in due precedenti operazioni, in Via Randaccio e, di recente, in Via Leinì, gli operatori della Squadra Mobile avevano individuato due laboratori attrezzati per la preparazione di “ostie” di crack.
Lo scorso 9 gennaio in via Camillo Riccio è stato trovato un terzo laboratorio, questa volta attrezzato con strumentazione idonea all’estrazione dalle infiorescenze di marijuana, di sostanza liquida ricca di tetraidrocannabinolo, principio attivo meglio noto come THC. La sostanza, così ricavata, veniva utilizzata nelle sigarette elettroniche in sostituzione della nicotina liquida, con una dissimulazione ad arte del classico “spinello”.

M.C., di 33 anni, autore dell’illecita attività di produzione di sostanze stupefacenti, è stato tratto in arresto. A seguito della perquisizione domiciliare, oltre al ritrovamento del kit per la preparazione della “marijuana liquida”, corredato da un tubo in metallo con relativi filtri per l’estrazione di oli e resine, da un flacone di Glicole Propilenico, un flacone di Glicerina Vegetale, 5 filtri-bocchini nuovi per sigarette elettroniche, sono stati sequestrati anche circa 400 grammi di marijuana, 25 “datteri” di hashish per 250 grammi, un bilancino elettronico di precisione ed oltre 1000 euro in contanti. Per tale motivo il trentatreenne è stato tratto in arresto anche per il reato di detenzione di marijuana e hashish.

Sono in corso approfondimenti investigativi volti a risalire alla filiera dell’illecita produzione della sostanza stupefacente liquida ed agli eventuali coinvolgimenti di gruppi criminali organizzati.

Tè e cioccolata a Palazzo Madama

Degustazione con Guido Gobino e Claudia Carità

 

Venerdì 17 gennaio 2020 ore 16

 

Palazzo Madama propone, venerdì 17 gennaio alle ore 16, in occasione della mostra Porcellane da Re, che celebra il rientro a Torino del prezioso “Servizio del Re di Sardegna”, un incontro con degustazione in compagnia degli esperti Guido Gobino e Claudia Carità di The Tea.

Un dialogo su tè e cioccolata, degustando i due “coloniali” che dal 1700 hanno catturato le corti europee con declinazioni diverse: lusso, estetica della tavola, rimedio salutare, per poi ritrovare solo successivamente il perfezionamento del gusto o il piacere della scelta.

 

Costo: € 25 + biglietto di ingresso museo (intero € 10; ridotto € 8; gratuito Abbonati Musei e Torino Piemonte Card)

Prenotazione obbligatoria entro lunedì 13 gennaio: t. 011.4429629 (dal lun. al ven. 09.30 – 13.00; 14.00 – 16.00) oppure madamadidattica@fondazionetorinomusei.it

Cinque agenti feriti nella rivolta al Cpr

La rivolta al Cpr di Torino provocata ieri dagli ospiti della zona verde e bianca che hanno incendiato  materassi e masserizie ha causato il ferimento di cinque agenti del Reparto mobile della polizia. Sono lievemente feriti e sono stati portati all’ospedale. I poliziotti hanno riportato contusioni guaribili in una settimana. La polizia ha arrestato cinque persone ritenute responsabili dei disordini. La notte tra il 4 e il 5 gennaio nel Cpr era scoppiata una rivolta durante la quale erano stati appiccati incendi in tutte le aree del complesso: sei persone erano state incarcerate  e la Questura aveva anticipato i rimpatri.

I Verdi e l’emergenza smog

“L’emergenza smog in tutto il Piemonte e sopratutto a Torino è una vera propria emergenza sanitaria al punto che l’agenzia europea per l’ambiente ha stimato in 87 mila i morti causati dall’inquinamento atmosferico”

Siamo esterrefatti che, di fronte a questa emergenza ambientale e climatica, gli interventi siano tanto inadeguati. Le nostre proposte per Torino per fronteggiare questa situazione di emergenza sono di incentivare forme di mobilità verso «emissioni zero», ampliando la rete ciclabile e incentivando car sharing e bike sharing, inoltre proponiamo di investire su politiche Green che favoriscono la riconversione di impianti di riscaldamento più datati, potenziare il trasporto pubblico locale e incentivando i cittadini torinesi e della provincia a lasciare a casa l’ auto offrendo un’ alternativa quando si limita la mobilità privata.
Per le Comunali di Torino del 2021, la nostra proposta che può contribuire a combattere l’inquinamento è “Piantare un Albero per ogni Residente”.
Crediamo fortemente che la riforestazione urbana sia la vera ricetta per combattere l’inquinamento.

Così in una nota dichiarano la Co-portavoce Regionale dei Verdi-Europa Verde Piemonte Tiziana Mossa ed il Referente del comitato di Europa Verde Torino Antonio Fiore. 

Grimaldi (LUV): “Icardi vuole dare il colpo di grazia al servizio pubblico”

Privati nei Pronto Soccorso

“Durante la scorsa legislatura sono stato il solo, in maggioranza, a oppormi alla ‘parificazione’ tra profit e no profit nella gestione del Gradenigo. La ragione è semplice: una S.p.a. non può gestire un presidio pubblico, banalmente perché usa quella veste per accaparrarsi nuovi clienti. ‘Clienti’, avete sentito bene, non certo cittadini titolari di un diritto”.

Così il Capogruppo di LUV, Marco Grimaldi, commenta l’ultima spregiudicata mossa dell’Assessore Icardi, che ha inaugurato un tavolo con i privati per aprire loro le porte dei pronto soccorso.

“Icardi dice di voler mettere fine a un’ipocrisia, ma lo fa uccidendo il paziente: la nostra sanità pubblica non può cedere il passo ai privati, specie nei pronto soccorso. Il privato non ha alcun interesse a contenere i costi evitando esami inutili, perché gli viene tutto rimborsato con ovvia lievitazione della spesa (pubblica). Inoltre non sono certo pochi i casi in cui – anche oggi – per le patologie più gravi i pazienti sono comunque costretti a rivolgersi alla sanità pubblica, l’unica in grado di garantire le giuste cure a ciascuno, a tutte le condizioni: sebbene sia sottofinanziata è ancora eccellente e giusta.”

Confagricoltura, il presidente scrive al Commissario UE

Un inasprimento delle tariffe già in essere su formaggi, salumi e agrumi e l’applicazione di nuove tasse su vino e olio spingerebbero i nostri prodotti fuori mercato

Il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti ha scritto al Commissario europeo al commercio, Phil Hogan, in vista della missione negli Stati Uniti, che avrà inizio martedì 14 gennaio, riprendendo alcuni temi già affrontati con lui nell’incontro di dicembre a Bruxelles in relazione ai dazi che potrebbero essere applicati già nelle prossime settimane su vini e olio d’oliva italiani.
Attualmente i dazi USA applicati nell’ambito del contenzioso sugli aiuti pubblici al consorzio Airbus sono già in vigore sulle nostre esportazioni di formaggi, salumi e agrumi.
Le consultazioni con gli operatori economici promosse dall’amministrazione statunitense per questa seconda tornata di dazi si concluderanno il 13 gennaio, il giorno prima della missione di Hogan. Le nuove tariffe potrebbero scattare al massimo nel giro di un mese. Per l’Italia significa andare a colpire due comparti che rappresentano 2 miliardi di euro, la metà dell’intero valore delle esportazioni agroalimentari verso gli States.

“Sono convinto che il sistema agroalimentare in Italia e a livello europeo – scrive Giansanti – abbia molto da perdere nell’eventualità di un inasprimento delle tensioni commerciali con gli Stati Uniti. Pertanto il nostro auspicio è che possa essere avviato un negoziato diretto per evitare l’aumento dei dazi e le inevitabili misure di ritorsione. La firma della ‘fase uno’ dell’accordo con la Cina e l’intesa raggiunta con il Giappone, che riguarda anche i prodotti del settore agroalimentare, fanno ritenere che, con tutta probabilità, le pressioni degli Stati Uniti si concentreranno ora sull’Europa. Ogni possibile iniziativa va posta in essere da parte dell’Unione per evitare questo scenario fortemente negativo”.

Un inasprimento delle tariffe già in essere su formaggi, salumi e agrumi e l’applicazione di nuove tasse su vino e olio spingerebbero i nostri prodotti fuori mercato rispetto alla concorrenza dei Paesi terzi, con danni economici enormi per le imprese italiane e anche per il sistema americano basato sul florido business agroalimentare con l’Italia.

“I negoziati diretti possono dare risultati positivi anche per il settore agricolo – conclude Giansanti – in attesa dell’auspicabile rilancio del sistema multilaterale di gestione del commercio internazionale. Ovviamente, dal nostro punto di vista, esistono alcuni punti fermi non negoziabili, quali la massima sicurezza alimentare, la protezione delle risorse naturali e la salvaguardia della normativa europea in materia di indicazioni geografiche protette”.

“Siamo ovviamente molto preoccupati perchè il comparto vitivinicolo è considerevole nella regione Piemonte e perchè molte nostre aziende esportano verso gli Stati Uniti” commenta Luca Brondelli di Brondello, presidente di Confagricoltura Alessandria, inquadrando la questione in un’ottica locale.

Pansa, dalla sua Casale una richiesta: intitolargli un premio storico-giornalistico

La morte di Giampaolo Pansa è, al di là del lutto per la famiglia e del termine del suo cammino terreno, una perdita enorme non solo per Casale ed il Monferrato, ma anche per il Piemonte e l’Italia intera

 

Pansa è stato per tutti un maestro di giornalismo e uno storico onesto che ha saputo cogliere con la sua penna, da un lato, le caratteristiche della società italiana e della sua classe politica con il passare dei decenni, dall’altro ha avuto il coraggio di vedere – non coprendosi gli occhi – le brutture della Guerra Civile, da ogni parte. e – soprattutto – del dopo Guerra.

Questo lo ha esposto ad uno strano fenomeno: quelli che prima lo osannavano gli hanno voltato le spalle, criticandolo, e viceversa. Ma così è l’Italia. Credo che, invece, per apprezzarlo, vada valutata la sua opera nell’insieme, dall’inizio alla fine. E in ogni caso c’è sempre uno stile che farà scuola e rimarrà nel tempo. Con questo Concittadino ho avuto un solo contatto telefonico e ci siamo visti pochi minuti tanti anni fa, ma li ho entrambi ben in mente. Era il 1994, l’anno in cui uscì ‘Ma l’amore no’, il suo primo romanzo. Gli telefonai, facendogli una lunga intervista con dei tratti anche toccanti. Mi disse che veniva a Casale poco, perché qui lo assaliva la malinconia, il ricordo dei genitori che non c’erano più. Che quando era venuto per commemorare la Banda Tom aveva fatto una corsa nella nebbia. E un momento per me emozionante fu quando gli chiesi se conosceva Lucia Baù, sua compagna di scuola al Liceo e lui mi disse ‘Certo la ricordo come una bella ragazza’. Al che gli risposi che Lucia era mia madre ed era mancata da diversi anni. Poi lo vidi davanti alla Libreria Giovannacci e mi presentai, ma fu solo un incontro fugace di uno- due minuti al massimo. Però ho sempre continuato a leggerlo e seguirlo. Pansa è stato un figlio di Casale che ha Casale ha dato molto e che a Casale, nonostante successo e notorietà è sempre rimasto legato. Per questo ho apprezzato molto il lutto cittadino proclamato dal sindaco Federico Riboldi. Ma credo che la Città di Casale Monferrato debba fare subito un passo in più per questo suo figlio che se ne è andato: valutare di istituire un Premio letterario–storico a lui intitolato. al di là ed al di sopra di tutto. E’ una proposta che formalizzerà con una lettera al Sindaco ed all’Assessore alla Cultura a strettissimo giro di posta.

Massimo Iaretti