ilTorinese

Come recuperare e valorizzare gli attracchi fluviali del Po

DALL’UFFICIO STAMPA DI PALAZZO CIVICO

Approvata dal Consiglio Comunale di Torino una mozione (prima firmataria: Viviana Ferrero – M5S) che impegna Sindaca e Giunta a designare il fiume Po come Bene Comune da tutelare e valorizzare e a recuperare i sei attracchi fluvialida Moncalieri ai Murazzi, non solo per il trasporto turistico, ma anche per la fruizione sicura e lenta da parte dei singoli cittadini, in un primo momento anche solo come punti panoramici e aggregativi.

L’obiettivo – spiega il documento – è quello di valorizzare gli spazi verdi e fluviali metropolitani in termini sostenibili e responsabili.

Si chiede quindi di avviare una procedura di messa a bando degli attracchi procedendo in accordo con GTT per quanto riguarda la gestione e la manutenzione delle strutture per l’imbarco/sbarco dei natanti a remi, favorendo nel bando l’aggregazione di più enti e associazioni presenti sul territorio, già operanti su attività/iniziative nel tratto di Po torinese.

La mozione impegna anche a creare un hangar per il rimessaggio dei natanti presso le Arcate dei Murazzi.

Infine, così come previsto da un emendamento proposto dal consigliere Marco Chessa (M5S) e approvato dalla Sala Rossa, il documento impegna Sindaca e Giunta a utilizzare anche le competenze delle società remiere presenti sul fiume Po nello sviluppare il progetto di fruizione e un progetto di informazione e formazione per i frequentatori degli attracchi negli ambiti di sicurezza, modalità di fruizione, rischi e gestione in caso di eventi atmosferici.

 

(foto Lucia Grande)

Cairo conferma il gruppo granata

Soddisfazione del presidente Urbano Cairo ai microfoni di Radio Sportiva

“La partecipazione del Toro in Europa League è meritata e  siamo molto soddisfatti, dopo una stagione per noi davvero importante, anche se dispiace per il Milan”. Per il presidente granata l’obiettivo è “confermare i nostri migliori perché la continuità è importante. La volontà è di compattarci e affrontare al meglio l’Europa League, oltre a Serie A e Coppa Italia, faremo un paio di innesti importanti”, come Verdi del Napoli. “E’ stato al Toro da ragazzino, poi è cresciuto tanto” e Belotti è “quello di due anni fa”. “Abbiamo ritrovato un grande Belotti, motivato e concreto anche nel ruolo di capitano. E’ cresciuto anche umanamente con il grande obiettivo di segnare sempre”.

Il primo consiglio regionale dell’era Cirio

Lunedì 1° luglio alle 14.30 nell’aula di Palazzo Lascaris si terrà  l’insediamento del Consiglio regionale dell’XI legislatura, la prima seduta dell’ “era Cirio”. L’assemblea sarà presieduta dal membro del Consiglio più anziano di età, il chirurgo Salizzoni, eletto nel Pd, assistito dai due membri più giovani, che svolgono le funzioni di segretari. Toccherà quindi all’elezione dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale, composto da presidente, due vice presidenti e tre segretari. L’Ufficio di presidenza deve essere composto in modo da assicurare la rappresentanza delle minoranze, pertanto un vicepresidente e un segretario dovranno essere espressi dalle minoranze. La maggioranza proporrà come presidente il leghista Stefano Allasia.

L’estate a palazzo è reale. Anche il lunedì

Lunedì: un giorno in più di apertura per offrire ai visitatori la possibilità di dedicare maggior tempo alla scoperta degli ambienti e delle collezioni del Palazzo Reale, con l’Armeria e i giardini

Grazie allo speciale contributo della Compagnia di San Paolo, finalizzato allo sviluppo dell’accessibilità, il Palazzo Reale sarà aperto al pubblico anche il lunedì con orario 10-19.

Il progetto, reso possibile dalla collaborazione con ALES – Arte Lavoro e Servizi S.p.A., società in house del Ministero per i Beni e le Attività Culturali per il supporto alla fruizione e valorizzazione del patrimonio artistico statale, consentirà ai Musei Reali di aprire le porte anche nel tradizionale giorno di chiusura, garantendo ai cittadini, ma soprattutto ai visitatori forestieri, una inedita opportunità di ingresso alla grande residenza dei Savoia e al suo straordinario tessuto di storia e di memoria.

Il lunedì, il biglietto di ingresso è di 10 Euro e, anche il lunedì come ogni giorno, biglietto gratuito fino a 18 anni e tariffa speciale a 2 Euro per i giovani da 18 a 25 anni.

L’isola del libro

Rubrica settimanale sul mondo dei libri. A cura di Laura Goria

 

 

Karina Sainz Borgo “Notte a Caracas” -Einaudi-   euro 17,00

Karina Sainz Borgo è nata nel 1982 a Caracas, ma da 12 anni vive in Spagna dove collabora come giornalista a “El Nacional” e “El Mundo”, ed è anche autrice di alcuni saggi politici. “Notte a Caracas” è il suo primo romanzo pubblicato (ne ha scritti altri due che speriamo di leggere presto), un successo internazionale tradotto in 22 paesi. Un testo politico, ma non politicizzato, che racconta la violenza e l’impunità in cui è sprofondato il Venezuela. E’ si, una storia di finzione, come chiarisce l’autrice, ma alcuni fatti e personaggi sono comunque ispirati alla realtà. Ed è una sorta di lettera d’amore per il suo paese che avrebbe potuto essere ricco e grande, invece è sempre più allo sbando. Un Venezuela in cui la vita non ha più alcun valore, dove manca tutto a partire da cibo e medicine. Invece abbondano violenze, saccheggi, criminalità mascherata da credo politico, corruzione e repressione feroce che sfocia nella morte di tanti giovani innocenti. Un inferno in terra. La protagonista Adelaida ha appena perso la madre, stroncata dal cancro, e il suo mondo privato si frantuma. Era stata una donna colta, la prima a laurearsi della sua famiglia. Aveva cresciuto da sola la sua unica figlia, dopo che lo studente con cui l’aveva concepita si era eclissato. La famiglia erano sua madre e lei, il loro albero genealogico cominciava e finiva con loro, non aspettavano nessuno e si bastavano a vicenda. Il romanzo inizia con la sepoltura della madre in un paese in cui neanche la morte ottiene rispetto. Perché in Venezuela si assaltano a mano armata i funerali, le tombe vengono aperte e depredate, si derubano pure i morti. Adelaida non perde solo la madre, ma anche il lavoro di traduttrice e soprattutto la casa che le viene sequestrata con violenza da un gruppo di donne legate al regime. Sono guidate da una spietata, corrotta e avida Marescialla: donna orribile e sfatta che distruggerà ogni cosa nell’appartamento e ne farà il magazzino dei suoi traffici illeciti al mercato nero. Ad Adelaida non resta che rifugiarsi dalla vicina, Aurora Peralta. Ma quando varca la sua porta ne rinviene il cadavere. Non vi anticipo cosa ne farà. Però posso dirvi che nelle pagine di questo portentoso libro sono raccontate le torture e le violenze più brutali: perpetrate in un paese in cui la democrazia è cancellata e sostituita da ronde notturne, sequestri, torture e incarcerazioni di innocenti. Karina Sainz Borgo volutamente non riporta date e nomi di personaggi politici Venezuelani, perché ha scelto di rendere il libro più universale. L’allegoria della perdita della madre e di tutto il suo mondo fa della protagonista un’orfana a tutti gli effetti….e la sua storia non lascia certo indifferenti.

 

Andre Dubus III “E’ passato tanto tempo” -Feltrinelli- euro 19,50

Antefatto di queste 440 pagine è un fatto di cronaca avvenuto molti anni prima e che ora presenta una sorta di resa dei conti. Susan aveva solo tre anni quando la polizia la strappò dalle mani del padre Daniel, che viene arrestato e incarcerato per 15 anni. La piccola Susan è stata cresciuta, non senza difficoltà, dalla nonna materna Lois che cova un sordo rancore verso l’uomo che le ha portato via la sua giovane e bellissima figlia Linda. Era la madre di Susan, che a sua volta la ricorda tantissimo sia fisicamente che nella passione per i libri. Nonna e nipotina si sono rifugiate nella tranquilla provincia americana, ad Arcadia, in Florida, dove Lois ha aperto un negozio di antiquariato. E’ così che ha regalato alla ragazza un’infanzia e un’adolescenza più normali possibile. 40 anni dopo Susan è una 43enne smarrita, sposata con Bobby Dunn, uomo solido e paziente, capace di starle vicino anche quando lei, avvinghiata dai suoi demoni, lo respinge. Della tragica notte che ha sfaldato la sua vita per sempre ricorda quasi nulla, ma sa che da lì sgorga il dolore e il nemico che si porta dentro e decide così di scrivere un romanzo autobiografico. D’altro canto Daniel è stato scarcerato dopo 15 anni e si è ritirato sulla costa del New England a vivere da solo, in libertà vigilata, a lavorare e convivere con la sua colpa. Ma la sua vita è agli sgoccioli, è invecchiato corroso dai tormenti, sta morendo e decide di andare alla ricerca della sua bambina. E’ combattuto tra mille pensieri, ma convinto di dover fare qualcosa per sua figlia, altrimenti resterebbe “solo il fantasma di un sogno e niente più”. E’ il crocevia da cui finiscono per passare i tre personaggi. Susan che chiede alla nonna di ospitarla per un po’, e riceve una lettera dal padre che le chiede di incontrarlo. Lois che farà fuoco e fiamme per impedire il riavvicinamento dei due, tanto da procurarsi armi e munizioni, tale è l’odio che cova per Daniel per il quale avrebbe voluto la pena di morte. Poi c’è lui, Daniel che insegue riscatto e perdono, che cerca disperatamente di lasciare qualcosa di positivo dietro di sè. Non anticipo nulla…ma ancora una volta Andre Dubus III (nato in California nel 1959, che oggi vive con la moglie e tre figli nel Massachussetts, dove insegna all’università) ha raccontato una struggente storia in cui gli uomini amano poco-niente (come l’ex marito di Lois, Gerry) o troppo e male, come Daniel che ha perso la testa divorato da gelosia e possessività.

 

Brunella Schisa   “Non essere ridicola” – Terzo tempo Giunti- euro 13,00

La giornalista e scrittrice napoletana ci racconta una storia come ce ne sono tante, fatta di tradimento, dolore e ripresa. La protagonista è Emma, ha 61 anni, lavora in una libreria con soddisfazione, è felicemente appagata dal suo matrimonio con Pietro e può contare sulla complicità delle sue amiche con cui pranza una volta a settimana. Poi irrompe la tragedia ed ecco il terremoto. Dopo 25 anni insieme, scopre che Pietro ha una relazione con una giovane e tonicissima maestra di pilates 35enne. Diciamo pure che questo è un cliché già visto e che spesso gli uomini difettano di originalità. Comunque, la tresca va avanti da un anno ed Emma non si era accorta di nulla, anzi si crogiolava beata nell’idea di una famiglia da “mulino bianco”. Va da sé che non la prende bene. Anzi, il mondo le si rovescia addosso, e quando Pietro le dice che la sua non è semplicemente un’infatuazione passeggera, ma molto di più….Emma esplode. Gliene dice di tutti i colori (proprio lei sempre così controllata e mai una parola volgare) e lo caccia via da casa. Poi viene la parte più difficile…..dopo il tradimento, come andare avanti? Tanto più che a complicarle la vita c’è anche la figlia adolescente in classico complesso edipico, odiosa più che mai, scarica tutte le colpe sulla madre. Le cose con Giulia poi miglioreranno, anche se, com’è giusto che sia, la ragazzina mette in pool position i suoi progetti per il futuro, con il suo ragazzo e in un’altra città. Per Emma è un vuoto in più all’orizzonte. Anche il lavoro che adora e le presentazioni degli scrittori che organizza in libreria non riescono a lenire lo sfracello della sua vita. Oltre al buio e solitario futuro, dietro l’angolo ci sono poi problemi pratici come quello del denaro e della dipendenza economica dal marito. Supporter di Emma sono soprattutto le sue amiche che fanno di tutto per consolarla, dal presentarle altri uomini (come se questa fosse la soluzione…ma magari anche no) all’aiutarla a non sentirsi finita e al capolinea. Più facile a dirsi che a farsi…Perché shopping sfrenato, attività ricreative a gogò e nuovi fugaci incontri di letto mettono solo in stallo il problema senza risolvere nulla. La Schisa è bravissima a sviscerare stati d’animo, pensieri e progetti che si annidano a intermittenza nella testa di una donna tradita e abbandonata… non propriamente nel fiore degli anni, anche se ancora molto piacente. Però preparatevi a sviluppi imprevisti, ripensamenti, andate e ritorni….perché nella vita mai dire mai più.

Ragazzo si lancia dal quinto piano, la madre gli aveva vietato il computer

Un  ragazzo di 19 anni si è buttato dal quinto piano di casa sua a Torino

Ora è ricoverato in gravissime condizioni al  Cto. Ne dà notizia  il Corriere della Sera,edizione torinese. Sembra che il gesto sia stato suscitato dalla decisione della madre di togliere al giovane la tastiera del pc di fronte al quale il ragazzo trascorreva tutto il giorno, essendo egli  affetto da sindrome di Hikikomori, che letteralmente significa stare in disparte, isolarsi, e che colpisce migliaia di giovani anche in Italia.

Pallanuoto. L’Aquatica Torino vola in serie A2 femminile

Si conclude con la gioia più grande il campionato delle ragazze dell’Aquatica Torino, promosse in serie A2 al termine dei playoff disputati tra ieri e oggi a Viterbo
Un risultato splendido e conquistato a conclusione di una stagione vissuta da protagoniste, culminata in questo week end con il quadrangolare contro Castelli Romani, Aquarius Trapani e Pallanuoto Moie. Le biancoazzurre guidate da Rosario Ferrigno hanno debuttato ieri nel girone pareggiando 6-6 in rimonta contro l’Aquarius; sono tornate in campo stamattina e hanno raccolto un altro punto contro la Pallanuoto Moie, recuperando nuovamente nella seconda parte di gara e chiudendo 8-8.
Dopo due incontri la classifica vedeva Castelli Romani matematicamente prima con 6 punti e quindi già sicura del passaggio in A2; Aquatica (2 punti), Aquarius e Moie, entrambe a quota 1, si giocavano quindi nell’ultima decisiva sfida il secondo posto, ultimo valido per ottenere la promozione. Le torinesi sono state perfette e hanno superato la capolista con un rotondo 8-2, salendo a 5 punti in graduatoria e risultando irraggiungibili dalle dirette avversarie.

Preso il maniaco della stazione ferroviaria

Sabato pomeriggio in corso Nigra ad Ivrea presso la stazione ferroviaria in corrispondenza del binario 3 un ragazzo è intervenuto in supporto ad una donna che chiedeva aiuto.

Un uomo, incurante del fatto che la signora era in compagnia di un bimbo piccolo all’interno di un passeggino, l’ha importunata ed ha provato a palpeggiarle il seno proponendole una cena presso la sua abitazione e prestazioni sessuali.

Lei si è difesa: lo ha respinto e si è messa ad urlare attirando l’attenzione dei passanti. Gli agenti del Commissariato di Ivrea hanno arrestato l’uomo, un italiano di 63 anni con precedenti di Polizia, per il reato di tentava violenza sessuale (foto archivio)

A Cuccaro per parlare di fusioni

PRESTO UNA LETTERA A CIRIO PER CHIEDERE DI MODIFICARE LA LEGGE REGIONALE E FARE RISPETTARE LA VOLONTA’ DEI CITTADINI CHE DICONO NO IN SEDE DI REFERENDUM

 

Sensibilizzare la nuova giunta regionale ed il Consiglio Regionale per evitare che vengano effettuate ulteriori fusioni di comuni in Piemonte contro la volontà delle popolazioni interessate. L’argomento è stato al centro di un incontro che si è svolto martedì 25 a Cuccaro tra Massimo Iaretti, presidente di MPP-Movimento Progetto Piemonte e portavoce del Comitato Autonomia Piemont, con Andrea Riva e Pietro Pabis, già consiglieri comunali a Cuccaro Monferrato, il past sindaco Pier Giuseppe Brusasco e Carlo Maranzana presidente del Comitato No alla Fusione con Lu. Nel corso dell’incontro è stato ribadito che alcuni casi di fusione, come quello di Cuccaro con Lu, dove la maggioranza degli abitanti nel referendum aveva votato contro, o di Gattico e Veruno dove addirittura si erano espressi negativamente gli abitanti di entrambi i paesi, sono stati portati a termine del Consiglio Regionale. Iaretti ha proposto, ottenendo l’appoggio di tutti i partecipanti all’incontro, di inviare una lettera al presidente della Regione Piemonte, all’assessore regionale agli enti locali ed ai capigruppo chiedendo una modifica delle legge regionale sulle fusioni di comuni che preveda l’abbandono della procedura di fronte al voto negativo in sede referendaria da parte della popolazione. Inoltre si è deciso di prendere contatto con altre realtà che hanno avuto analoghe situazioni per creare una rete che possa condividere iniziative ed informazioni.

 

Movimento Progetto Piemonte – MPP

Comitato Autonomia Piemont

Beccato pusher travestito da sportivo

E’ stato fermato in via Montanaro angolo via Scarlatti dagli agenti della Squadra Volante che stavano effettuando un’attività mirata di contrasto allo spaccio. I poliziotti si sono insospettiti, nonostante il suo abbigliamento facesse pensare che il giovane era in attesa di amici per una partita di calcio. Invece in tenuta sportiva e che con il pallane sotto il braccio attendeva i suoi clienti. Il giovane pusher è stato visto prelevare dalla bocca e cedere una dose ad un uomo sopraggiunto in auto. Si trattava di eroina. L’acquirente è stato sanzionato amministrativamente e lo straniero, un cittadino nigeriano di 21 anni, irregolare in Italia, è stato arrestato per detenzione di sostanza stupefacente. Il ragazzo, con diversi precedenti di Polizia, aveva a suo carico anche un divieto di dimora nel comune di Torino e città metropolitana. (Foto archivio)