ilTorinese

Gemmologia, chiuso con successo il corso

Si è concluso a Valenza (in provincia di Alessandria) con il solito successo di adesioni e frequenza, ed il plauso del nuovo presidente notaio Luciano Mariano, il corso di durata annuale di gemmologia patrocinato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, iniziato nel mese di ottobre 2018 presso il laboratorio gemmologico dell’Istituto “Benvenuto Cellini” di Valenza, e concluso con verifica finale, nel giugno 2019. E’ stato partecipato globalmente da operatori del settore orafo e da allevi iscritti  alle scuole superiori ed appartenenti alle Forze dell’Ordine. In totale sono stati organizzati corsi per ciascuna sezione in relazione all’elevato numero di partecipanti. Durante le lezioni tenute dal docente Luciano Orsini esperto internazionale di gemme e autore di un poderoso trattato edito recentemente grazie ai contributi della Camera di Commercio e della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria anche con il contributo di Paolo Orsini, sono stati considerati inizialmente temi generali di gemmologia riferiti alle principali gemme utilizzate in commercio con approfondimenti sulle caratteristiche cristallografiche, ottiche e chimiche dei minerali.

In particolare si è tenuto conto dell’incidenza della lavorazione sull’aspetto estetico che la gemma deve possedere per riscontrare interesse mercantile. E’ stato analizzato anche il processo relativo ai prodotti ottenuti da sintesi e quelli di imitazione principalmente commercializzati, nonché il valore storico e simbolico delle gemme. Successivamente si è considerata la necessità dell’analisi gemmologica strumentale eseguita su gemme naturali, sintetiche e di imitazione, per passare poi alla valutazione venale delle pietre sfuse e dei gioielli in generale. Alcune valutazioni sono state effettuate su manufatti che appartengono al contesto dei beni culturali ed in particolare si è fatto riferimento alla rilevazione dei punzoni di identificazione del produttore e del titolo del metallo. Per realizzare il programma è stato indispensabile l’uso della strumentazione di corredo del laboratorio di gemmologia “ Speranza Cavenago” dell’Istituto Cellini, oltre che della dotazione personale di ciascun allievo. L’interesse dimostrato dai fruitori è stato  attento anche in relazione all’opportunità di esaminare prodotti autentici e qualche volta, rari.

In particolare gli adulti già operativi nel settore orafo hanno dimostrato straordinario interesse per l’accertamento qualitativo dei prodotti gemmiferi in special modo attraverso l’analisi microscopica degli abbondanti campioni messi a disposizione durante le lezioni pratiche. Durante la verifica finale ciascun allievo ha potuto dimostrare l’elevato grado di preparazione potendosi valutare gli esaminati con  esito  estremamente positivo. Sono già aperte le iscrizioni per il prossimo anno scolastico che vedrà l’inizio del corso nel mese di ottobre 2019 e che potranno essere segnalate al 340 1280335 oppure 328 2241777.Gli allievi, nell’arco degli anni hanno sempre avuto una provenienza di partecipazione non soltanto locale ma anche da un ambito regionale ed interregionale.

Massimo Iaretti

 

 

Allasia, presidente a Palazzo Lascaris: “Una Commissione per l’autonomia”

“Questa sarà la legislatura dell’autonomia

Vista l’importanza del tema sarà mia premura proporre appena possibile, come presidente del Consiglio, l’istituzione di una Commissione speciale per l’autonomia”. Così ha dichiarato nel suo discorso inaugurale il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia, appena eletto dall’Aula. “Ritengo infatti che sia necessario accelerare l’iter – ha aggiunto – utilizzando ogni possibilità legislativa che la Costituzione ci concede.

È necessario ottenere un adeguato trasferimento di risorse dallo Stato, superando le sperequazioni che hanno sempre penalizzato le regioni virtuose. Governo del territorio, istruzione, politiche sanitarie e infrastrutture sono alcune delle materie oggetto di trattative con il Governo che ci consentirebbero di fornire servizi migliori ai piemontesi”. Allasia ha poi sottolineato la necessità di interventi per la riorganizzazione e la semplificazione delle norme già esistenti: “i cittadini non ci chiedono nuove leggi, ma di rendere operative e più chiare quelle che già esistono”.

Infine, il presidente ha espresso l’impegno in questo mandato per “ridare credibilità alla politica, perché anche dal nostro operato deriva la capacità di invertire quell’idea che anche senza politica vivremo tutti meglio, che la politica è soltanto qualcosa di inutile e costoso e fonte di privilegi. La politica invece è il baluardo di un popolo e soprattutto la voce per i più deboli ed umili”.

Acquedotto Valle di Susa, i cittadini pagano come gli altri

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ACQUA E FORZA DI GRAVITA’ DELLA MONTAGNA, MA GLI UTENTI DELLA VALLE PAGANO COME GLI ALTRI. UNCEM: RIDEFINIRE IL RAPPORTO TRA CHI PRODUCE E CHI CONSUMA. NEW YORK INSEGNA 

Acqua e forza di gravità.  Entrambe non riconosciute nel loro valore al territorio della Val di Susa dove sabato scorso è stato inaugurato il nuovo acquedotto che attraversa e serve la valle a ovest di Torino.  La società che gestisce il ciclo integrato delle acque nella provincia di Torino, prende, distribuisce, incassa.  Legittimo, secondo la legge. Ma se il bene comune è realmente delle comunità, almeno andrebbe ‘scontato’ per gli utenti allacciati. Che dovrebbero pagare meno la bolletta dell’acqua. I residenti in Val di Susa dovrebbero avere una bolletta più economica, quelli di Bardonecchia praticamente gratuita.
E il Comune di Bardonecchia dove vi è la presa dell’acquedotto, con tutti gli altri Comuni dove sono state installate anche centraline idroelettriche, dovrebbero avere dei benefici permanenti dall’opera, energia a prezzi ridotti ad esempio. Invece, manco hanno avuto ‘compensazioni’ per le opere in cemento realizzate. E non avranno alcun altro beneficio. Avranno l’acqua diranno dalla società, certo, ma che i cittadini pagano come tutti gli altri. Il ruolo della montagna che custodisce, stocca e rilascia la risorsa, unita alla forza di gravità quale pompa naturale che la spinge a valle, è totalmente disconosciuto da chi ha montato l’acquedotto. Vale per la Val di Susa, varrà purtroppo a breve per il Canavese, vale in tante altre valli dove le multiutility dell’acqua non sono tenute a lasciare alcunché. E pensare che New York insegna l’importanza di riconoscere ai territori retrostanti la Grande Mela cento milioni di euro l’anno proprio perché quelle montagne garantiscono l’acqua alla metropoli.
Qui, in Piemonte e in Italia, tutto è dovuto, alle società. Acque e forza di gravità sono per tutti, le società che si occupano di ciclo idrico ne fanno ingenti utili. Totalmente ignorato l’articolo della legge 221-2015 sulla green economy che introduce in Italia il ‘Pagamento dei servizi ecosistemici’.  Se la si smettesse di parlare ideologicamente di acqua pubblica e se la politica, le istituzioni, i partiti affrontassero questi temi – remunerazione degli investimenti, tariffe agevolate per le aree di presa, pagamento dei servizi ecosistemici-ambientali, rapporto tra chi produce, custodisce e consuma – ricostruiremmo pezzi di sussidiarietà e coesione nel Paese, ridefinendo anche cosa sono margini, territori e la stessa Democrazia. Ma forse è troppo”.

 Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem

La Sala Rossa chiede lo stato di emergenza climatica

Il Consiglio Comunale di Torino ha approvato all’unanimità una mozione (primo firmatario Stefano Lo Russo – PD)

Il documento impegna la sindaca e la Giunta a dichiarare lo stato di emergenza climatica e ambientale, seguendo quanto già avvenuto da parte di stati come Regno Unito e Irlanda e da oltre 500 consigli comunali in tutto il mondo. Il documento è stato approvato anche con alcuni emendamenti proposti dai consiglieri Federico Mensio e Roberto Malanca (M5S).

Si chiede di predisporre, entro 6 mesi, iniziative volte alla riduzione delle emissioni e la promozione delle energie rinnovabili, per incentivare il risparmio energetico nei settori di Pianificazione Urbana, nella Mobilità, negli edifici, nel riscaldamento e raffreddamento, nella riforestazione urbana.

La mozione, ricordando le iniziative di Sciopero mondiale per il Futuro promosso dal movimento Fridays for Future, chiede infine che la Giunta intensifichi il coinvolgimento di cittadini e associazioni nel processo di individuazione delle criticità ambientali e nella loro soluzione e si faccia parte attiva presso Governo e Regione perché vengano adottati analoghi provvedimenti.

L’assessore all’Ambiente, Alberto Unia, ha sottolineato come sia importante prendere atto del ritardo nella tutela dell’ambiente globale. L’Amministrazione comunale ha fatto molto in termini di bilancio arboreo, di raccolta rifiuti porta a porta, di valutazioni delle compensazioni ambientali dal punto di vista dei servizi ecosistemici ed ha concluso affermando come sia fondamentale affrontare le battaglie politiche sui temi ambientali al di fuori delle battaglie di partito.

Auto si ribalta, una vittima

Incidente mortale sull’autostrada A5 Torino-Aosta, tra i caselli di Volpiano e Settimo

la vittima è una donna, mentre un’altra è rimasta ferita gravemente  all’altezza del chilometro 5. Le due donne viaggiavano su un’auto che, forse per  un malore della conducente deceduta, è uscita di strada  ribaltandosi più volte.

La passeggera è una donna portatrice di handicap, ora ricoverata in codice rosso al Cto, trasportata elicottero. Sul luogo dell’incidente è intervenuta  la polizia stradale. La  A5 è stata chiusa in direzione Torino con uscita obbligatoria allo svincolo di Volpiano.

Vento e pioggia (con grandine) abbassano le temperature

Significativo  calo delle temperature in città, dopo il caldo record di questi  giorni

Un violento acquazzone ha colpito il  capoluogo piemontese nel pomeriggio, con  pioggia accompagnata da grandine: chicchi grandi come noci e  forti raffiche di vento.

A Orbassano il nuovo parco Arpini

E’ stato inaugurato ufficialmente sabato 29 giugno il nuovo parco Arpini del Comune di Orbassano, situato all’interno dell’omonimo quartiere e più precisamente in via Irlanda di fronte a piazza Svezia

Il Parco, inizialmente non previsto nel progetto originario del quartiere, è stato voluto dalla precedente Amministrazione e completato nel 2018: realizzato con un importo complessivo di circa 230mila euro, occupa un’area di circa 7.500 mq e offre zone diversificate a seconda delle attività di interesse: giochi bimbi, una piastra polifunzionale, un’area cani delimitata, spazi di lettura e passeggiata nel verde con illuminazione e panchine. Gli alberi piantumati hanno un fusto di circa 12 cm di diametro e sono stati selezionati per la loro rapidità di crescita, che consentirà di avere quanto prima ampie aree d’ombra.

“Questo parco costituisce un altro importante tassello nella crescita di questo quartiere – dichiara il Sindaco di Orbassano, Cinzia Maria Bosso -. Il quartiere Arpini è un’area in rapido sviluppo, con residenti prevalentemente giovani e tante famiglie: ecco quindi che quest’area verde nasce ricca di giochi bimbi, per le diverse fasce d’età, e con strutture in sicurezza come ad esempio la piastra polifunzionale per praticare calcio e basket interamente recintata. Inoltre abbiamo pensato anche ai nostri amici animali, con un’area cani a loro dedicata.

Nei prossimi mesi anche le piante cresceranno andando a creare delle vere e proprie oasi d’ombra in cui sarà piacevole leggere e rilassarsi. Si conferma l’attenzione della nostra Amministrazione, in continuità con la precedente, per il verde urbano e i parchi: l’avere una Città più bella, piacevole da vivere e a misura di cittadino passa anche e soprattutto attraverso questi servizi. Confidiamo adesso nella buona educazione e nel senso civico dei fruitori del parco sperando che ne abbiano cura e rispetto: in fondo si tratta di un bene pubblico, e in quanto tale di ciascuno di noi.

Olimpiadi, Malagò non lascia speranze a Torino e Piemonte

Niente da fare per Torino e il Piemonte?

Il dossier delle Olimpiadi invernali del 2026 è chiuso e  le gare si svolgeranno in Lombardia e Veneto. Lo afferma il presidente del Coni Giovanni Malagò, rispondendo a un giornalista su un possibile spazio per utilizzare qualche località piemontese per i Giochi invernali. “Il dossier è chiuso, vero che in passato ci sono stati casi eccezionali in cui il dossier è stato rivisto, con alcune modifiche di programma, come per esempio in Giappone. Su questo non posso aggiungere altro. Nella vita tutto può succedere, ma al momento non è previsto”.

Campionato Italiano di Categoria, a Roma le ultime medaglie tricolori della stagione

Spenti i riflettori sui Mondiali di Gwangju, il nuoto sarà ancora protagonista dell’estate allo Stadio del Nuoto di Roma, sede del Campionato Italiano di Categoria in programma da giovedì 1 a mercoledì 7 agosto.
I primi quattro giorni (1-4 agosto) saranno dedicati alle gare di Junior, Cadetti e Senior, i successivi tre giorni (5-7 agosto) saranno invece dedicati ai Ragazzi. Sono 1096 gli atleti delle categorie Junior, Cadetti e Senior iscritti alla manifestazione (561 maschi e 535 femmine), in rappresentanza di 259 società e per un totale di 2600 presenze gara più 214 staffette. I Ragazzi sono invece 816 (494 maschi e 322 femmine), portacolori di 283 società e per un totale di 1894 presenze gara e 118 staffette.
Sono 18 le società di Piemonte e Valle d’Aosta rappresentate al Campionato Italiano di Categoria (tra parentesi le presenze gara): Aosta Nuoto (1), Aquatica Torino (7), Arona Active (1), Centro Nuoto Nichelino (14+3 staffette), Centro Nuoto Torino (75+10 staffette), CSR Granda (24), Dynamic Sport (64+9 staffette), Libertas Nuoto Novara (7), NC Montecarlo Casale Monferrato (2), OASI Laura Vicuna (5), Piscina Dugongo (2), Rari Nantes Torino (112+13 staffette), Sa-Fa 2000 Torino (3), Sisport Spa (37+3 staffette), Swimming Club Alessandria (10), UISP Pinerolo Nuoto (2), VO2 Nuoto Torino (22+2 staffette), Vivisport UISP Fossano (5).
Il comitato regionale FIN Piemonte e Valle d’Aosta concluse i Tricolori di Categoria della passata stagione con 36 medaglie – 9 ori, 8 argenti e 19 bronzi – un gran numero di finali, podi e piazzamenti di rilievo anche nelle classifiche per società. Alessandro Miressi stabilì l’attuale primato nazionale dei 100 stile libero (47’’92), mentre le Junior della Dynamic Sport firmarono il record italiano di categoria nella 4×100 stile libero (3’50”20). Risultati importanti, che la spedizione di Piemonte e Valle d’Aosta proverà a ripetere e migliorare.
Di ritorno dai Mondiali di Gwangju, saranno ai blocchi di partenza Alessandro Miressi (Fiamme Oro/Centro Nuoto Torino) e Alessandro Bori (Fiamme Gialle/In Sport Rane Rosse), compagni di allenamento a Torino. Rimanendo in tema di recenti competizioni internazionali, saranno presenti Helena Biasibetti (Dynamic Sport), Emma Virginia Menicucci (Sisport Spa) e Emiliano Tomasi (Rari Nantes Torino), tre dei quattro nuotatori piemontesi che hanno vestito la maglia azzurra agli Europei Junior, tutti e tre tornati a casa con medaglie. Tra i Ragazzi ai blocchi di partenza Simone Dutto (CSR Granda), da poco rientrato dall’EYOF, Giada Gorlier (Rari Nantes Torino) e Giulia Vetrano (Centro Nuoto Nichelino), azzurrine in Mediterranean Cup.