ilTorinese

Le fiamme gialle trovano piccolo arsenale a domicilio

I militari della Guardia di Finanza di Rho, nel corso di una perquisizione nell’abitazione di un 35enne residente nella stessa città, hanno rinvenuto un piccolo arsenale, composto da due pistole con le relative munizioni (36 cartucce), coltelli, tirapugni, manganelli.

Le armi da fuoco erano prive di matricola e una, originariamente a salve, era stata modificata e resa idonea a sparare proiettili veri.

L’uomo, incensurato, è stato arrestato per armi clandestine e, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano, portato nel carcere di San Vittore.

Le armi, invece, sono state sequestrate e sono in corso accertamenti per verificarne il possibile impiego in azioni criminali.

 

Usurai arrestati: chiedevano 5 mila euro al mese

DUE ARRESTI, SETTE INDAGATI SEQUESTRI PER 700 MILA EURO

È il bilancio di un’operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Torino che dopo alcuni mesi di indagini ha arrestato due quarantenni torinesi, M.C. e S.A., le loro iniziali, e denunciato a piede libero altre sette persone, tutte indagate per aver mantenuto per anni sotto il giogo dell’usura un professionista torinese approfittando delle sue difficoltà finanziaria.

Le indagini, condotte dai Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria del capoluogo e coordinate dalla Procura della Repubblica torinese, sono partite a seguito della richiesta di aiuto della vittima, esasperata dopo oltre tre anni di pretese usurarie e pressioni psicologiche sfociate anche in episodi estorsivi.

La vicenda è iniziata alcuni anni fa, quando il professionista, per far fronte a una difficile condizione finanziaria, si è rivolto ad uno degli arrestati per ricevere delle somme di denaro.

La richiesta ha però dato avvio ad un calvario che lo ha portato a versare agli indagati oltre 170 mila euro, il triplo della somma prestata.

Oltre alle incessanti richieste di denaro, circa 5 mila euro al mese, la vittima è stata anche costretta a vendere e a firmare mandato di vendita per alcuni immobili di proprietà.

I Finanzieri hanno comunque accertato che anche gli acquirenti degli immobili erano pienamente coinvolti nel sistema criminoso, avendo pagato per l’acquisto un prezzo decisamente inferiore al valore di mercato.

Gli arrestati, già gravati da precedenti per reati contro la persona e il patrimonio, mantenevano, grazie a questo modus operandi, un altissimo tenore di vita: dagli orologi di marca alle assidue frequentazioni di ristoranti di lusso sino alle vacanze in ogni parte del Mondo. Ed è proprio durante una vacanza in Sicilia che uno degli usurai è stato raggiunto ed arrestato dai Finanzieri.

Il tenore di vita garantito dai pagamenti della vittima ha indotto gli usurai ad alzare il livello delle minacce, fino a paventare un intervento della malavita organizzata e di ritorsioni nei confronti dei familiari, questo quando la vittima, dopo essersi rivolta alla Guardia di Finanza, ha smesso di assecondare le continue richieste di denaro.

Nei confronti degli indagati è stato quindi disposto un sequestro per oltre 170.000 euro nonché di una villa nel ponente ligure del valore di circa 500.000 euro, il tutto frutto dell’attività criminosa.

Nel corso degli accertamenti, infine, I Finanzieri hanno appurato che non si è trattato di un caso isolato e che anche altre persone sono state vittime di usura ad opera degli stessi soggetti.

 

Suk – Libero scambio, approvato odg Fratelli d’Italia

 MARRONE-ALESSI (FDI): “ORA GIUNTA REGIONALE PUÒ ESIGERE DA PREFETTO DI IMPEDIRE CON LA FORZA QUESTO DEGRADO”
Riceviamo e pubblichiamo
“Vittoria! È stato approvato il nostro ordine del giorno che vieta finalmente tutti suk del degrado esigendo per tutti il rispetto della legge e delle regole senza eccezioni, con il compatto sostegno di tutta la maggioranza di centrodestra” affermano Maurizio Marrone, Capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Regionale del Piemonte, e Patrizia Alessi, Capogruppo FDI in Circoscrizione 7, che spiegano “Il Capo V bis della legge regionale sul commercio inserito per regolare le vendite occasionali su area pubblica proibiva lo schifo dei suk, ma con la DGR 11 maggio 2018, n. 12-6830 la Giunta Chiamparino aveva deciso di escludere ‘l’attività di vendita svolta nell’ambito dei progetti comunali finalizzati al contrasto alla povertà e all’esclusione sociale’ dall’applicazione della legge. Una norma salva-suk insomma, che però grazie al nostro odg la Giunta può e deve cancellare subito con una semplice nuova delibera.
La seconda impegnativa dell’odg da’ mandato agli assessori regionali di portare la posizione del Consiglio Regionale contro tutti i suk al Tavolo provinciale della sicurezza in Prefettura: un passaggio importante siccome il posizionamento di telecamere in via Carcano va nella direzione di stabilizzare quel bazar del degrado, dove si è consumato addirittura l’omicidio per futili motivi di un cittadino da parte di un venditore extracomunitario abusivo.
Vietando tutti i suk cadono gli alibi per differire di continuo il trasloco del suk completamente abusivo del bazar di Canale Molassi e San Pietro in Vincoli: mettendo fine a questo degrado manteniamo un impegno elettorale assunto con i tanti cittadini piemontesi che hanno votato la nuova maggioranza”.

La Asti-Cuneo può partire

Il Cipe di Roma ha dato il  via libera all’Asti-Cuneo. ” Questa è una giornata storica.

Ora possono finalmente ripartire i cantieri per completare un’opera che il nostro territorio aspetta da 30 anni”, così su Facebook il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio. Il ministro Toninelli aveva già annunciato lo sblocco dell’opera: “finalmente dopo 12 anni di fermo, con un grandissimo risparmio rispetto al modello di Delrio”.

Lavori ponte Dora Baltea, varia la circolazione dei treni

Ci sono interventi di manutenzione programmata al ponte sulla Dora Baltea tra Crescentino e Borgo Revel, sulla linea Chivasso – Casale Monferrato Alessandria, che comporteranno variazioni alla circolazione su rotaia.

Per consentire l’operatività del cantiere, da domenica 4 a giovedì 8 agosto, i treni regionali Chivasso-Alessandria e Chivasso-Casale saranno cancellati e sostituiti con bus tra Chivasso e Casale Monferrato. Regolari i collegamenti tra Casale Monferrato e Alessandria.

Tutti i canali di vendita dell’impresa ferroviaria sono aggiornati con la nuova offerta di trasporto.

In treno a vapore da Torino a Calamandrana

Domenica 4 agosto c’è un nuovo appuntamento estivo con i treni storici della Fondazione FS in Piemonte: Un viaggio in treno a vapore da Torino ad Asti e Calamandrana.

 

La partenza da Torino è alle 8.40 e fermate intermedie a Torino Lingotto (8.48), Asti (9.55), Nizza Monferrato (10.29) e l’arrivo a Calamandrana alle 10.38

Il programma prevede la visita della storica fiera del bestiame, giunta alla 60esima edizione, e delle cantine Cavallotti, tra le più antiche del centro storico di Calamandrana Alta e famosa per la fiorente attività vitivinicola.

 

I passeggeri del treno storico potranno assistere anche ad un concerto di benvenuto della scuola di musica Zoltan Kodaly.

 

Durante il viaggio sono previsti momenti di intrattenimento a cura degli attori del “Teatro degli Acerbi”. Per maggiori informazioni si può contattare la Pro loco di Calamandrana al numero 348.664125

 

I biglietti sono in vendita nelle biglietterie e self service di stazione, agenzie di viaggio abilitate e su trenitalia.com. Sarà possibile acquistarli anche a bordo treno, senza alcuna maggiorazione di prezzo, e in relazione alla disponibilità dei posti a sedere. Informazioni dettagliate consultando la sezione “viaggi ed eventi” del sito web fondazionefs.it o le fanpage ufficiali della Fondazione FS su Facebook e Instagram.

 

Mountains by Magnum Photographers

Scatti d’alta quota firmati “Magnum” in mostra al valdostano Forte di Bard. Fino al 6 gennaio 2020

Bard (Aosta)

Anche Robert Capa non poté sottrarsi al fascino delle grandi vette. In una foto scattata quasi settant’anni fa (ma di incredibile attualità e freschezza), il celebre fotografo ungherese – al secolo Enfre Erno Friedman, ritenuto il più grande fotografo di guerra del Novecento – fissa nella mondanissima Zermatt, sullo sfondo spettacolare del Cervino corteggiato da incerti e capricciosi giochi di nuvole, la discesa di tre pimpanti sciatori dell’epoca catturati dall’obiettivo della sua “Leika” o della “Contax”. La foto è datata 1950 (a pochi anni dal termine del secondo conflitto mondiale e dagli indimenticabili scatti realizzati in Italia da Capa in occasione dello sbarco degli alleati in Sicilia, fino a Napoli e sulla linea bellica di Cassino) e appartiene al gruppone delle 130 selezionate negli immensi archivi dell’Agenzia Magnum Photos – la più prestigiosa Agenzia di Fotogiornalismo al mondo, fondata nel 1947 da Henri Cartier-Bresson, insieme allo stesso Robert Capa, a David Seymour e a George Rodger – e ospitate, fino al 6 gennaio del prossimo anno negli spazi del valdostano Forte di Bard. Filo conduttore e soggetto comune di tutti gli scatti, la montagna: le vette d’ogni dove, ritratte e interpretate e poste in dialogo con quelle “reali” della Vallée che, imponenti, si lasciano ammirare dalle feritoie delle Sale delle Cannoniere.

Meraviglie fra meraviglie. Risultato di un sodalizio ormai più che consolidato fra il polo museale valdostano e la storica Agenzia Fotografica che oggi conta ben quattro sedi nel mondo, fra Parigi, New York, Londra e Tokyo, la mostra è curata da Andrea Holzherr e Annalisa Cittera, che   sottolineano: “I fotografi Magnum hanno costruito e reinventato l’iconografia montana. Nelle loro fotografie le montagne sono osservate, sfruttate e attraversate. Vediamo   persone che trascorrono tutta la loro vita ad alta quota, ma anche   persone di passaggio che cercano una guida spirituale, il piacere, un rifugio dalla guerra o semplice sopravvivenza”. Si va dai pionieri della fotografia di montagna come Werner Bischof (alpinista lui stesso) che negli anni ’40 racconta la bellezza delle sue Alpi svizzere, ai già citati Robert Capa e all’inglese George Rodger (noto soprattutto per i suoi reportages in Africa, molti dei quali pubblicati sul “National Geographic”) che nel ’47 ferma l’immagine struggente del fanciullo di Basuto in Sud Africa avvolto in povere coperte per ripararsi dal freddo del Thaba Bosiu o “Montagna della Notte”.

E l’iter prosegue passando per l’austriaca Inge Morath (seconda moglie di Arthur Miller, dopo Marilyn Monroe) e il tedesco Herbert List, impegnato nei suoi scatti in bianco e nero a “cogliere nell’immagine la magia dell’apparizione”,   per arrivare ai nostri giorni con le grandiose vette dell’Himalaya che fanno da sfondo al rilassato ritratto del Dalai Lama realizzato nel ’76 da Raghu Rai, oggi il più famoso fotografo indiano, accanto alle immagini di fascinosa visionarietà del francese Marc Riboud (è dell’’83 la cinese inquietante “Montagna Gialla – Huangshan”), a quelle del siciliano di Bagheria (primo italiano a entrare in Magnum) Ferdinando Scianna e agli imponenti massicci montuosi che sembrano affiorare dalle acque del Lago Inle, nella Myanmar del grande Steve McCurry, fino al sito iconico del Machu Picchu sulle Ande del Perù fissate dall’obiettivo   dell’inglese Martin Parr.

La mostra si chiude con una sezione speciale incentrata su un importante progetto dedicato al territorio valdostano, commissionato al romano Paolo Pellegrin, fotografo di notorietà internazionale, e frutto di uno shooting realizzato in loco nella scorsa primavera, “alla ricerca – spiegano ancora i curatori – di quelle luci che lui, amante del bianco e nero, predilige…luci filtrate dalle nubi sfilacciate dal vento, i violenti controluce sulla superficie della neve, le buie increspature dei crepacci, le scure torri delle creste rocciose, gli arabeschi disegnati sulla superficie dei laghi ghiacciati”. Scenari che la Valle d’Aosta sa donarci con generosa abbondanza. All’artista, il compito della scoperta e della poetica interpretazione.

Gianni Milani

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“Mountains by Magnum Photographers”

Forte di Bard (Aosta); tel. 0125/833811 o www.fortedibard.it

Fino al 6 gennaio 2020

Orari: dal mart. al ven. 10/18, sab. dom. e festivi 10/19, lun. chiuso

Nelle foto

– Robert Capa:”Zermatt, Switzzerland”, 1950, Magnum Photos
– George Rodger: “Thaba Bosiu Basutoland (Lesotho)”, 1947, Magnum Photos
– Raghu Rai: “The Dalai Lama, Ladakh, India”, 1976, Magnum Photos
– Marc Riboud: “Huangshan, China”, 1983, Magnum Photos
– Steve McCurry: “Inle Lake, Myanmar”, 2011, Magnum Photos

L’acqua stagnante della politica

L’ incredibile a volte avviene. Qualcosa di più
che fa diventare il teatro della politica il teatro dell’
assurdo. Ricapitolando. Il presidente Conte manda
una lettera all’ Europa : nulla osta per il lavori Tav .
Toninelli non firma, ma coerentemente non si dimette
(sic). Matteo Salvini è gongolante: “vedete, l’ ho
fatto ragionare”. Di Maio Vice presidente, sodale
con Conte e Salvini sponsorizza una mozione No Tav in
Parlamento.

Il un comizio di Giggino Matteo diventa quel
tale là. Ora la Lega potrebbe astenersi sulla mozione
pentastellata. Con il risultato finale che la mozione
potrebbe passare . Dunque lo Stato
con la mano destra fa una cosa e con la sinistra
un’ altra. Evidentemente non hanno paura del
ridicolo, con la credibilità del nostro Paese a picco.
Ma non è finita. Apparentemente grande vittoria
della sinistra pentastellata che sbandiera il voto
come una loro vittoria.

Apparentemente? Sì,  per due motivi.
Primo: è assolutamente ininfluente. Parole al vento.
Secondo, prezzo politico pagato il voto favorevole al
decreto sicurezza bis. Tradotto: si può sparare a chi
tenta di far sbarcare i clandestini. Bella botta per i No
Tav. Arriviamo alla ciccia. Gabrielli capo della Polizia è
disperato. L’ organico dovrebbe essere di 119mila unità . Ora
sono 99mila. Da un anno Rambo è ministro dell’ Interno
e non ha assunto un poliziotto. Tanti selfie e Twitter
a go- go. Non parliamo di comizi dove il nostro è
bravissimo. Tante chiacchiere, fatti zero.  Anche qui in
Piemonte nei vari consigli comunali
il caos regna sovrano.

L Appendino è salva per un voto. E la Ferrero
( pasionaria no Tav ) è a casa sua in Val di Susa con
Perino e sostiene di aver incontrato casualmente
Chiaretta . Al massimo 2 o tre volte. Allasia, presidente di Palazzo Lascaris, non
conosce le procedure, non ha polso e si becca
dal Chiampa la reprimenda: il consiglio regionale
non è il Bar Sport.

Corrono Tronzano, Rosso, e lo stesso Cirio per
mediare preoccupati per il dopo.
Dettaglio: tutti e tre arrivano dalla prima Repubblica.
Sarà un caso? Personalmente non credo proprio. Toti
se ne va da Forza Italia. E anche Renzi ha preparato da tanto
tempo le valigie, pronte per uscire dal PD. Insomma
acqua stagnante. Con tante ma tante urla alla Luna. Ma
nessun atto per bonificare la palude.

 

Patrizio Tosetto

 

Detrazioni spese scolastiche: cosa c’è da sapere

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori.

La detrazione Irpef del 19% riguarda tutte le spese direttamente legate alla frequenza degli istituti del sistema di istruzione nazionale, di ogni ordine e grado, ossia scuole materne, elementari, medie e superiori. Rientrano nel sistema tutti gli istituti pubblici, statali e degli enti locali, e le scuole private paritarie.

Per il 2018 è stato previsto un tetto di spesa detraibile pari a 786 euro per ogni alunno o studente, ossia una detrazione massima di circa 150 euro per ogni figlio iscritto. Dal 2019 il tetto passa a 800 euro.

Tra le spese legate alla frequenza scolastica risultano detraibili ovviamente le somme versate per l‘iscrizione alle scuole private. Per tutte le scuole, comprese quelle private, invece, l’Agenzia delle entrate ha chiarito che lo sconto d’imposta, entro il tetto massimo di spesa previsto, è riconosciuto per: la mensa e gli eventuali servizi integrativi di assistenza alla mensa; i servizi di pre e post scuola; le spese per le gite; l’assicurazione scolastica i corsi di lingua, teatro, ecc. svolti anche al di fuori dell’orario scolastico e senza obbligo di frequenza, purché si tratti di corsi deliberati dall’istituto. Non sono invece mai detraibili le spese relative all’acquisto di libri e al materiale di cartoleria.

È importante ovviamente conservare i documenti: per la mensa occorre la ricevuta del bollettino postale o del bonifico bancario intestata al destinatario del pagamento con la causale “servizio mensa”. Quando è previsto il pagamento in contanti o con bancomat, oppure l’acquisto di buoni mensa in formato cartaceo o elettronico, occorre invece un certificato con l’indicazione del relativo importo.

Un torinese in cammino per far riscoprire le bellezze dell’Italia

Andrea Ferrero, fisioterapista, darà supporto a “Va’ Sentiero”, un trekking che attraverserà tutta l’Italia per oltre 6.000 chilometri

 

Percorrere a piedi l’Italia dalle Alpi allo stivale, per riscoprire il più lungo trekking del mondo, lungo oltre 6.000 chilometri. È il sogno che si sta realizzando di tre ragazzi, i milanesi Yuri Basilico e Giacomo Riccobono e la trevigiana Sara Furlanetto, di 31, 27 e 25 anni, che cammineranno per oltre un anno tra boschi, valli e borghi sperduti per far conoscere il Sentiero Italia, un percorso realizzato tra il 1983 e il 1985 dai volontari del Club Alpino Italiano ma che poi, come tanti tesori della nostra Italia, è finito nel dimenticatoio. A loro, da agosto, si unirà anche un torinese, Andrea Ferrero, fisioterapista osteopata originario di Alba, che per conto della scuola EOM Italia sarà a disposizione per dare assistenza e consigli ai compagni di viaggio che ne avessero necessità.

 

Il progetto si chiama “Va’ Sentiero” ed è aperto alla partecipazione di chiunque voglia prendere parte a una delle 368 tappe previste, che attraverseranno 20 regioni per un totale di 350.000 metri di dislivello. L’iniziativa vedrà la partnership di Eom, la Escuela de Osteopatia di Madrid che in Italia ha sedi a Verona, Roma, Torino, Vado Ligure e Udine, che lungo il percorso “presterà” i suoi fisioterapisti osteopati, pronti a essere a disposizione dei compagni di viaggio con supporto di tipo fisioterapico-osteopatico per rendere più leggero e funzionale il cammino. Nei momenti di break i professionisti, che escono da master post laurea o percorsi di studi quinquennali a Eom, daranno anche informazioni su temi e problematiche più comuni legati al trekking: dolori frequenti, postura, gestione del carico dell’apparato scheletrico e così via.

 

Andrea Ferrero, fisioterapista professionista di Torino, 30 anni, laurea in fisioterapia e percorso didattico di 5 anni a Eom, seguirà per la scuola di osteopatia la partnership con Va’ Sentiero, partecipando lui stesso ad alcune tappe del percorso. “È un’avventura bellissima, al quale io e altri fisioterapisti osteopati di EOM prenderemo parte con entusiasmo – dice Ferrero, originario di Alba, che vive e lavora in un importante poliambulatorio a Torino -. I tre fondatori di “Va’ sentiero sono partiti in maggio da Muggia, in Friuli Venezia Giulia, e, dalla Val di Rabbi a Livigno, stanno per arrivare a Torno, vicino a Como. Il 29 luglio una nostra fisioterapista, la comasca Corinne Valli, partirà con loro e parteciperà alla tappa lungo i sentieri attorno al lago di Como. Io invece in agosto camminerò con loro nei sentieri nella parte alta del Piemonte e della Valle d’Aosta. Faremo circa 20 chilometri al giorno, dormiremo nei bivacchi, nelle baite e nei rifugi. E saremo sempre a disposizione degli altri camminatori, fornendo anche supporto e assistenza tecnica per qualsiasi necessità o inconveniente che si presenti lungo il cammino. Successivamente, dagli Appennini alla Sicilia, si uniranno altri ragazzi e altri osteopati della scuola, fino a completare gli oltre 6.000 chilometri di tragitto a piedi ”.

 

Racconta Sara Furlanetto, 25 anni, fotografa e antropologa di Castelfranco Veneto, una dei tre fondatori di Va’ Pensiero: “Siamo tre viaggiatori, sognatori e accomunati dalla passione della montagna – spiega -. Il Sentiero Italia unisce come un filo rosso monti e borghi bellissimi d’Italia e dopo tanti anni sta per essere riaperto grazie ai volontari del Cai. Il nostro sogno è che questo sentiero venga conosciuto e vissuto da tante persone. Attraverso la rete e i social racconteremo luoghi, storie, mestieri, passioni. Con il Gps tracceremo i percorsi e alla fine faremo anche un libro fotografico, in cui racconteremo i mille volti incontrati lungo il sentiero”.

 

Aggiunge Andrea Turrina, socio fondatore e direttore di EOM Italia: “Come già accaduto con “Osteopatia a due ruote”, che l’anno scorso ci ha visto scendere in pista con i nostri studenti al servizio dei piloti di motociclismo nei circuiti di Coppa Italia e del Campionato italiano di velocità, abbiamo aderito a questa iniziativa per offrire ai nostri studenti, laureati in fisioterapia con percorso formativo in osteopatia, la possibilità di vivere un’importante esperienza professionale all’interno del mondo sportivo. Un laboratorio esperienziale ineguagliabile per i nostri studenti, che va ad aggiungersi al master universitario in osteopatia o all’intero percorso formativo in osteopatia della durata di sei anni, spalancando le porte a innumerevoli possibilità nell’universo professionale”.