ilTorinese

Maltratta ragazza, arrestato dalla polizia il giorno di San Valentino

Ennesimo caso di violenza di genere proprio nel giorno dedicato alla festa degli innamorati

Sono circa le 20 del 14 febbraio  in p.zza XVIII dicembre quando gli agenti del commissariato Barriera Milano intervengono su segnalazione di alcuni cittadini che riferiscono di aver visto un soggetto trattenere per i capelli una ragazza contro il muro
Alla vista degli agenti l’uomo, un cittadino italiano di 43 anni, cerca di allontanarsi
ma viene immediatamente bloccato dai poliziotti. Il quarantatreenne poco prima, aveva cercato di impedire
alla propria compagna, una giovane donna italiana di 19 anni, di prendere la metropolitana per raggiungere
la casa del padre. Dopo una lite animata, il compagno la scaraventa contro il muro della scalinata della
metro, minacciando che se si fosse allontanata le conseguenze sarebbero state gravi. Un passante che nel
frattempo assiste alla scena, tenta di liberare la ragazza dalla presa dell’uomo che, innervosito, gli rivolge
pesanti minacce. La diciannovenne, approfittando di un momento di distrazione del quarantatreenne, prova
allora a raggiungere la metropolitana ma viene raggiunta dall’uomo che inizia nuovamente a strattonarla.
Nel corso degli accertamenti svolti in Questura, gli agenti scoprono che l’uomo già nel 2017 viene fermato
per atti persecutori nei confronti della fidanzata dell’epoca; nel maggio dello scorso anno invece è
destinatario di un ammonimento del  Questore ad astenersi da qualsiasi atteggiamento violento nei
confronti della compagna, mentre a giugno viene tratto in arresto per atti persecutori. Scattate nuovamente
le manette per il quarantatrenne.

Sanità, Fi: “Giovani medici all’estero e anziani in corsia”

Premesso che sono assolutamente favorevole a concedere la facoltà ai medici del Ssn di rimanere in servizio fino al compimento dei 70 anni, mi interrogo anche con qualche perplessità sulla direzione che il governo vuole dare al nostro servizio sanitario

Apprendiamo ogni giorno di migliaia di giovani laureati che lasciano l’Italia per cercare altrove un lavoro divenuto introvabile nel nostro Paese.

Da inchieste giornalistiche delle settimane scorse, abbiamo addirittura appreso degli ospedali berlinesi e di altri Länder tedeschi che mandano loro manager in Italia per reclutare specialisti medici, apprezzati in Europa e non solo per la loro formazione.

Si tratta di notizie che meritano una doppia lettura. Da un lato ci lusinga sapere che i medici italiani sono ricercati per la loro professionalità e competenza. Dall’altro lato, il presidente Conte e il ministro Speranza non pensano di fermarsi e riflettere sul fatto che i nostri ospedali e le nostre Asl trattengono medici fino a 70 anni, apprezzabili per esperienza sicuramente, ma lasciamo scappare all’estero giovani preparati ma senza futuro lavorativo in Italia? È un altro segno della decadenza imboccata dal nostro Paese e dalla politica.

 

on. Daniela Ruffino, deputata di Forza Italia

Un aiuto allo sviluppo della montagna. In arrivo i fondi regionali

Quasi quattordici milioni di euro destinati alla montagna e 2,2 milioni per le foreste per il 2020: lo ha annunciato la Giunta in Terza commissione a Palazzo Lascaris  illustrando il Documento di economia e finanza regionale (Defr) e il Bilancio di previsione finanziario 2020-2022.

A breve dovrebbe essere approvato il regolamento di attuazione della legge regionale sulla montagna dello scorso mese di marzo, in maniera tale da poter gestire la distribuzione delle risorse.

L’intento è di migliorare la situazione nelle nostre montagne – ha sottolineato l’assessore alla Montagna Fabio Carosso – e c’è quindi grande attenzione per le Province montane. Il 43 per cento del territorio piemontese è montano, e coniuga le realtà che possono contare su un turismo d’eccellenza dedicato, come quello invernale, con quelle che puntano sul paesaggio per via dei parchi.

Le superfici che ospitano le foreste sono in crescita “e questo dato è positivo soprattutto per il miglioramento della qualità dell’aria: vanno però gestite con attenzione anche per evitare disastri in caso di maltempo”. L’esponente dell’esecutivo ha precisato che la cifra di 2,2 miliono euro non prevede i fondi strutturali, che sono invece gestiti dall’assessorato all’Agricoltura, sempre a favore delle foreste piemontesi.

Per quanto riguarda la tartuficoltura, vera e propria eccellenza regionale, sono infine stanziati 550 mila euro.

Sono intervenuti per chiarimenti esponenti di Luv e M5s.

La Regione investe sullo sport

Nel 2020 la Regione destinerà allo sport 10 milioni di euro in più rispetto allo scorso anno: lo ha annunciato in sesta Commissione la Giunta illustrando il Documento di economia e finanza regionale (Defr) e il Bilancio di previsione finanziario 2020-2022

Le risorse saranno implementate attraverso variazioni sostanziali al bilancio contenute nel maxi emendamento che verrà presentato dalla Giunta: le proposte riguardano nello specifico la promozione di eventi turistici sportivi internazionali (+2,5 milioni nel 2020), i contributi per la conservazione degli impianti olimpici di innevamento programmato e di risalita trasferiti dalla Regione agli enti locali (+500mila euro), i contributi ad enti e società per la promozione della pratica sportiva (+1 milione), gli interventi per garantire la sicurezza delle aree sciabili (+6 milioni), i contributi a favore di federazioni, enti di promozione sportiva, associazioni e società sportive a  sostegno degli sport della pallapugno e della palla tamburello (+200 mila euro). Sono intervenuti per chiarimenti consiglieri M5s, Pd e Fi.

E’ stato poi illustrato il disegno di legge sulla promozione e l’impiantistica sportiva, il cui testo è stato sviluppato in accordo con il Coni, le Federazioni sportive e il Comitato italiano paralimpico (Cip) e che ha tra i suoi obiettivi quello di garantire a tutte le realtà che promuovono la pratica sportiva la possibilità di partecipare ai bandi regionali. La legge prevede, inoltre, la tutela degli sport tradizionali come la pallapugno e la pallatamburello, l’istituzione della Settimana regionale dello sport e del benessere e della Piemonte Sport Commission, un’agenzia strutturata sul modello di Film Commission, per promuovere il Piemonte come destinazione di turismo sportivo e che si attivi per reperire le risorse necessarie all’organizzazione degli eventi.
La Commissione ha deciso le consultazioni on-line con termine il 6 marzo e ha nominato relatori.

E il Chiampa (per ora) sta a guardare

Giornatona politica a Torino. Cominciano i sindacati nella loro e nella nostra tragica disperazione. Torino boccheggia in tutti i sensi. Occupazione kaputt

Tra cultura e viabilità siamo oramai lo zimbello d’ Italia. Verrebbe voglia di dire “sono”, ma ne siamo coinvolti appieno. Matteo Salvini al Lingotto e le immancabili Sardine al Valentino.

Mi sa che anche loro cominciano a boccheggiare tra gli incontri a Roma con i Ministri e le immancabili piazze. A Scampia hanno toppato. Capita. E sempre a Roma zuffa tra Matteo Renzi e il Presidente Conte. Il Ministro Bonafede ha oramai superato Toninelli passando da: si fa come dico io e le attuali risate isteriche del … sempre pronto al confronto. Con Zingaretti che si ripete: a me chi me lo ha fatto fare? Carissimo, viene voglia di dire che chi è causa del suo male pianga se se stesso. La conferma di Malafede ( il Ministro ) avrebbe prodotto ciò. Molti dicono che Matteo Renzi è strumentale. Fa casino per avere visibilità. Probabile, ma nel merito ha ragione. Arriva poi Travaglio spiegante : l’ abolizione della prescrizione non va contro la Costituzione. Detto da lui è la conferma della totale baggianata e stupidità che il governo ha fatto. Durerà 15 giorni. Cosa ? Francamente non ho capito che cosa hanno deliberato se non un grande pasticcio nella migliore tradizione pentastellata. Beppe Grillo, missione compiuta: il caos è tolale. E Giggino si frega le mani: ora sono tutti cavoli vostri. Matteo Salvini si avvia ad un possibile processo. Non se ne cura , anzi, è motivo di vanto. Comunque nervosetto. Dice che troverà pace dopo l’ immancabile vittoria leghista a Torino. Continuo nel suggerirgli che queste parole d’ordine non gli portano bene. Ed è positiva la richiesta di dimissioni del presidente fascistello dell Atc. Bastava non nominarlo 15 giorni fa. Così uniti non sembrano tanto. Ma sono quisquilie e pinzellacchere. Deboluccia la risposta di Chiaretta: si giudica  l’ammissione tra un anno. Cucciola, è giovane ed inesperta. Sta di fatto che incontrare un elettore cinque stelle, almeno a Torino, è merce rara. Comunque sarebbe
sbagliato dare tutto per scontato. Magari esiste il Bonaccini di turno e noi non lo sappiamo. La cosa che sappiamo è che il Chiampa non molla e non mollerà mai. Poi perché dovrebbe mollare.
Va bene, ha detto che si sarebbe ritirato. Scoramento poi superato dai fatti. Lo vedi in Consiglio Regionale che osserva con il dovuto distacco i suoi colleghi. A che punto siete arrivati. Una sua nuova candidatura? Difficile ma non impossibile. Nel mentre un caro amico come il Professor Profumo è in pole position per la riconferma alla Fondazione SanPaolo. Altri amici li ha all’ interno del Politecnico. Ce li aveva in Fiat e nella famiglia Agnelli. Non ci sono più nella nostra città, ma una parolina buona la possono ancora spendere. Si presenterà, il Chiampa, direttamente? Presto per ipotizzarlo. Ora si limita nel promuovere liste civiche metà in un modo e metà in un altro. Antico suo vizio. Lui che un bel rapporto con l’idea di partito non lo mai avuto. E due segretari del PD Furia ( regionale ) e Caretta ( provinciale) che fanno? Sono encomiabili e siamo rispettosi del loro impegno, ma praticamente poco o nulla. Del resto sono i primi nell’essere convinti che i giochi si fanno su tavoli diversi. Appunto, Chiampa docet.

 

Patrizio Tosetto

“Questo non è amore”, alle Gru contro la violenza di genere

Ieri, venerdì 14 febbraio, dalle ore 13.30 alle ore 20.00, all’interno dello Shopville “Le Gru” di Grugliasco, è stato allestito un punto informativo per la campagna di sensibilizzazione “Questo non è amore”, contro la violenza di genere

La campagna permanente ha lo scopo di assicurare un contributo qualificato all’affermazione di una cultura fondata sulla parità di genere, prendendosi cura delle cosiddette vittime vulnerabili. La Polizia di Stato vuole, infatti, “informare, garantire la centralità della vittima, ascoltare e proteggere, farsi carico, fare rete”.

Alla giornata hanno preso parte anche il Centro antiviolenza “Donne” di Collegno e alcune delle associazioni firmatarie del protocollo d’intesa dello scorso ottobre, grazie al quale la Divisione Anticrimine della locale Questura è in grado di indirizzare gli autori di violenza domestica e di stalking, già destinatari della misura di prevenzione dell’ammonimento, a centri che offrono servizi per svolgere percorsi sulla gestione delle emozioni.
Nell’area del punto informativo è stato registrato il passaggio di 7.000 persone. Sono stati distribuiti 500 volantini e libretti informativi relativi alla campagna “Questo non è amore”. Sono state inoltre raccolte due segnalazioni per violenza domestica ed una per stalking, cui seguiranno accertamenti più approfonditi da parte della Divisione Polizia Anticrimine. Sono circa 120 le persone che hanno dialogato con gli operatori specializzati della Questura e dei centri antiviolenza, intrattenendo colloqui approfonditi. Di queste, 80 sono le donne.
L’iniziativa ha consentito di raggiungere un pubblico variegato e, cosa degna di nota, numerosi giovanissimi rispetto ai quali si investe al fine di diffondere la cultura della non violenza e la migliore gestione dei rapporti interpersonali.

Giovane muore nello schianto in autostrada

Un ragazzo ventiseienne è morto questa mattina in un incidente  avvenuto sulla autostrada A5 Torino-Aosta in direzione del capoluogo piemontese press lo svincolo di Volpiano: coinvolti tre veicoli, sulle altre  due vetture i conducenti sono rimasti lievemente feriti. Sembra che il giovane, per cause ancora da accertare, abbia perso il controllo dell’auto e si sia schiantato contro il guard-rail.

Centauro sorpreso a 150 all’ora in piazza Zara

Sulla sua moto ha toccato i 150 all’ora,  99 chilometri oltre  il limite consentito

Il telelaser della polizia municipale lo ha fotografato e multato giovedì mattina: 879 euro.

Il motociclista era su una Kawasaki e le telecamere lo hanno ripreso in piazza Zara.

Sindaci in “tour” tra le imprese

È iniziato dalla Faiveley Transport di Piossasco il tour che le Amministrazioni di Bruino, Piossasco e Rivalta hanno deciso di compiere all’interno del mondo produttivo dei loro Comuni. Diverse sono le filiere produttive che insistono sui tre Comuni dall’automotiveall’energetica, dalla ferroviaria all’aerospaziale con aziende e multinazionali che sono leader nel mondo nei loro settori.

La Faiveley Transport, parte della multinazionale Wabteccon 27 mila dipendenti nel mondo, è a Piossasco dal 1971, occupa 520 persone ed è leader mondiale nella produzione dei sistemi frenanti utilizzati in ambito ferroviario. La visita ha permesso ai Sindaci di Piossasco e Rivalta e all’assessore al lavoro di Bruino di apprezzare l’elevato livello tecnologico dell’azienda.

“Siamo determinati a costruire relazioni importanti con le realtà produttive dei nostri territori – dichiara il Sindaco di Piossasco Pasquale Giuliano – a valorizzare le eccellenze e a metterci al loro fianco affinché possano ampliare la loro capacità produttiva e occupazionale. Quello che chiediamo loro è di supportarci nelle battaglie che quotidianamente ci vedono impegnati sui tavoli sovraccomunali. Vogliamo che il sistema produttivo, spesso situato ai margini, sia davvero un pezzo della Città con i suoi bisogni e le sue necessità.”

L’incontro è servito per mettere a fuoco i problemi principali che riguardano la nostra zona e che rappresentano un handicap alla competitività dell’intero sistema produttivo.

Amministrazioni e Azienda si sono trovati concordi nell’individuare nella viabilità e nell’accessibilità il vero freno allo sviluppo. “La nostra area è fortemente penalizzata dal sistema del trasporto pubblico – continua il Sindaco di Piossasco –, che non ha i giusti collegamenti né con l’area del torinese né con quella del Pinerolese. La mancanza di un trasporto pubblico efficiente penalizza non solo ilavoratori che sono costretti ad utilizzare il loro mezzo privato, ma anche la possibilità per queste aziende di ospitare stage e visite degli studenti dei principali Poli di Formazione, Politecnico e Università in primis, che rappresentano occasioni di arricchimento non solo per i ragazzi ma anche per le aziende che li accolgono.”

Il tema della mancanza del trasporto pubblico si interseca con altri due problemi che attanagliano il nostro territorio con ripercussioni pesanti sulla qualità della vita e dell’ambiente. La presenza del casello di Beinasco, che continua ad esistere nonostante il Ministero abbia scritto nero su bianco che è in corso un indebito arricchimento da parte dei concessionari – aggiunge il Sindaco di Rivalta Nicola de Ruggiero – rappresenta anch’esso un ostacolo alla competitività della zona che ha la necessità di essere decongestionata dal traffico di passaggio a favore di una maggiore e più efficace circolazione di servizio. Questo traffico indotto produce gravi conseguenze sulla viabilità che non era stata progettata, né in termini di sicurezza né di portata, per gestire una mole così grande di veicoli.”

Nel nuovo secolo abbiamo imparato che l’accessibilità di un sito produttivo non è più soltanto fisica, ma anche – e in alcuni casi soprattutto – immateriale. La nostra zona sconta ancora un’arretratezza nella copertura digitale. “Esiste un digital divide con le zone più produttive del Piemonte e dell’Italia ancora troppo forte – dichiara l’assessore al lavoro di Bruino Enza Semeraro – e questo oggi rappresenta un problema molto serio. Molte aziende sono più interessate ad avere una buona e sicura copertura di rete che non altri servizi.”

Prossima tappa del tour Avio, azienda del settore aerospaziale, che non ha bisogno di grandi presentazioni.

Torino: “all’Università uova, occupazioni e violenza”

Fsp Polizia: “E intanto gli agenti in ospedale. La politica non c’entra, l’Ateneo è ostaggio della prepotenza”

 Riceviamo e pubblichiamo 

“Uova contro il Rettorato, occupazioni con danneggiamento di una palazzina, striscioni della vergogna e prepotenza senza fine. Prosegue così la democratica battaglia ‘in difesa della cultura’ da parte di alcuni civilissimi soggetti, depositari di verità universali, che affermano il loro diritto di stare in Ateneo negando quello degli altri di fare la stessa cosa. Il tutto, ovviamente, calpestando senza alcun ritegno la dignità e la professionalità dei poliziotti che sono stati chiamati a intervenire per sedare la loro follia, alcuni dei quali tornando a casa ‘fortunatamente’ con solo qualche osso rotto. Come il nostro collega a cui è stata fracassata una mano, e che a causa della frattura scomposta del metatarso e dell’anulare sinistro ne avrà per almeno un mese. Che vergogna che un’università sia ostaggio di questi delinquenti, e che un agente debba subire botte e offese senza che qualcuno riesca a dire lucidamente che tutto questo non ha a che fare con la politica, ma semplicemente che aggredire, sfasciare, imbrattare e occupare con prepotenza è sbagliato, chiunque lo faccia”.

Per quanto sta accadendo presso l’Ateneo di Torino, non si placa l’indignazione, dell’Fsp Polizia di Stato che, per bocca del suo Segretario Generale, Valter Mazzetti, torna a indignarsi non solo per il ferimento dei poliziotti intervenuti per gli scontri di ieri sera, ma anche per le manifestazioni che stanno proseguendo nella giornata di oggi con espliciti attacchi contro gli appartenenti alla Polizia di Stato.

“‘Sbirri e fasci tornate nelle fogne. Acab. Tutti liberi’, recita un poetico striscione affisso dai collettivi che hanno occupato la palazzina Einaudi – conclude Mazzetti -. Ma sono i dotti paladini della libertà senza responsabilità, piuttosto, che dovrebbero uscire dalle fogne di ideologismi che tutto ammettono e tutto giustificano, purché appartengano al modo di pensare proprio e non altrui. Siamo poliziotti, e mentre passiamo per gli ospedali di ritorno da un banale servizio all’Università, ci chiediamo perché in certi contesti esistono solo paladini del libero arbitrio e mai paladini della legalità”.

 

Nella foto un agente ferito