ilTorinese

Dal Piemonte la Lega scrive a Mattarella: “Ora le elezioni”

La Lega piemontese si mobilita e scrive al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella evidenziando l’esigenza di avere, a livello nazionale, un nuovo governo stabile che duri almeno cinque anni.

Di qui la richiesta di ‘dare voce al popolo italiano affinché possa eleggere un nuovo Parlamento’.

“La Regione Piemonte, purtroppo, sta vivendo un momento difficile e gli indicatori certificano uno stallo e stagnazione economica che mette iin difficoltà la crescita delle nostre imprese, con grande preoccupazione sul lato occupazionale e il rischio di nuove crisi e chiusure di molte aziende piemontesi”, sottolineano gli assessori regionali Fabio Carosso, vice presiente, Matteo Marnati, Luigi Icardi, Fabrizio Ricca, Vittoria Poggio, Marco Protopapa, Chiara Caucino, il presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Stefano Allasia ed il capogruppo della Lega Alberto Preoni, a nome di tutto il gruppo.

 

Massimo Iaretti

Sgominata la banda di topi d’appartamento

Gli agenti della Squadra Mobile, lunedì pomeriggio, hanno fermato due cittadini georgiani, entrambi trentatreenni, che si sono introdotti in alcuni palazzi di corso Traiano mediante l’utilizzo di “chiavi bulgare”.

Gli investigatori appuravano che i due uomini, seppur in quell’occasione non fossero riusciti ad appropriarsi di alcun bene di valore, appena tre giorni prima erano stati già denunciati da personale dell’Ufficio Prevenzione Generale per porto di attrezzi atti allo scasso e strumenti atti ad offendere.

All’interno della camera d’albergo dove dimoravano, i poliziotti hanno rinvenuto diverse valigie già pronte, per un’eventuale imminente partenza, con all’interno gioielli, orologi ed altra merce di valore, evidentemente provento di precedenti furti.

I due stranieri sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per tentato furto in concorso e ricettazione. Attualmente sono trattenuti in attesa del rimpatrio coattivo, che avverrà nella giornata di venerdì.

La polizia sventa il sequestro di una donna in centro città

Un sequestro di persona è stato sventato in pieno centro città a Torino dalla polizia.

Gli uomini della della squadra volanti hanno bloccato dopo un lungo inseguimento un furgone nero in corso Vinzaglio. Sul veicolo, con  tre uomini di nazionalità straniera, c’era una donna legata con delle fascette di plastica. Alcuni passanti che avevano assistito alla scena in piazza San Carlo hanno dato l’allarme. Il dipendente di una gelateria – scrive l’agenzia Ansa – ha visto  un furgone in contromano e la donna, sulla cinquantina, che era a passeggio è stata  caricata sul mezzo. Si è messa a urlare e il suo accompagnatore è scappato. L’uomo che l’ha presa aveva il volto coperto da un passamontagna. I rapitori, che erano armati di pistola, sono stati arrestati. La squadra mobile sta indagando, pare che i malviventi avessero subito una truffa dalle vittime del rapimento e lo avrebbero inscenato per cercare di ottenere il denaro perso.

Eataly Lingotto cerca addetti

CERCANSI CANDIDATI VOLENTEROSI

La sede di Eataly Torino Lingotto è alla ricerca delle seguenti figure:

– addetto reparto Salumi e Formaggi

– addetto box informazioni

– addetto banco Panetteria

– addetto reparto casse

– addetto all’allestimento

– cuoco

Fondamentali la propensione al lavoro in squadra, al contatto con il cliente e la propositività

Le candidature si possono proporre sul sito www.eataly.it o direttamente presso il box informazioni di Eataly Lingotto.

Furti in trasferta dal Piemonte al Trentino

I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Bolzano hanno eseguito, ad Asti due ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal GIP del Tribunale di Bolzano nei confronti di un trentenne originario di Asti ed un cittadino albanese di 25 anni, accusati di aver commesso una serie di furti in abitazione nella provincia di Bolzano. Il provvedimento scaturisce in esito ad una complessa attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Bolzano che ha consentito di accertare come i due soggetti, a partire dal mese di Aprile di quest’anno, già alle prime ore del giorno giungessero nella provincia di Bolzano dal Piemonte, al solo scopo di commettere furti nelle abitazioni, impossessandosi di denaro, gioielli e denaro, per svariate decine di migliaia di euro. Il loro “modus operandi” prevedeva che uno dei due soggetti si accertasse che nessuno fosse presente nell’abitazione prescelta per il colpo, suonando al campanello, per poi penetrare all’interno della casa ed impossessarsi rapidamente degli oggetti di valore. Nel caso in cui gli abitanti avessero invece risposto al campanello aprendo la porta, i due malviventi non si facevano cogliere di sorpresa, infatti la loro era una tecnica collaudata: uno dei soggetti si spacciava per venditore di articoli per la casa, esibendo un foglio di una nota marca di contenitori stagni.

In un’altra circostanza invece, uno dei soggetti, sorpreso dalla proprietaria all’interno dell’appartamento, si è addirittura spacciato per un agente delle Forze dell’Ordine, asserendo, con grande freddezza e lucidità, di essere giunto sul posto per verificare una segnalazione che indicava la presenza di ladri nella zona. Grazie alla disponibilità dei cittadini, che attraverso le proprie segnalazioni hanno collaborato con i Carabinieri, nonché alla meticolosa attività d’indagine con i riscontri di dati e tabulati e immagini ottenute dai sistemi di videosorveglianza di alcune abitazioni, l’attività investigativa ha consentito di risalire in maniera rapida e precisa all’identificazione dei due uomini, risalendo ai numerosi furti commessi dai due nei comuni di Appiano, Caldaro, Meltina, Sciaves e Varna.

Sono ancora in corso ulteriori accertamenti per eventualmente raccogliere nuovi elementi a carico dei predetti. Nel corso delle operazioni eseguite ad Asti, con il supporto e l’ausilio di personale della locale Compagnia dei Carabinieri, veniva sequestrato diverso materiale comprovante l’attività delittuosa posta in essere dai due indagati, che cristallizza ulteriormente l’attività investigativa condotta dagli uomini dell’Arma. I due soggetti sono stati condotti in stato di arresto presso la Casa Circondariale di Asti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

 

 

I Beatles rivisitati da Molinelli

DALLA LIGURIA

I Beatles come non si sono mai sentiti in un’atmosfera eclettica come quella di fine XIX secolo della splendida villa che ha ospitato in passato grandi personalità, ora luogo ideale per ricevimenti e serate di gala ma anche mostre, concerti ed eventi culturali.

Ci stiamo riferendo alla splendida serata del 14 agosto 2019 trascorsa nel Parco di Villa Ormond di Sanremo, con la musica dei Beatles rivista e diretta dal Maestro Roberto Molinelli.

Se volete conoscere gli anni Sessanta, ascoltate la musica dei Beatles.

Al leggendario gruppo di Liverpool, nato nel 1960, è stato dedicato l’evento in scena ieri sera nella splendida cornice del Parco di Villa Ormond di Sanremo. Sul palco l’Orchestra Sinfonica di Sanremo, diretta per l’occasione da Roberto Molinelli unitamente a Clarissa Vichi, autrice e vocalist pesarese, dotata di una voce veramente splendida.

È stata accolta da scroscianti applausi, la nutrita scaletta del concerto che ha incluso alcuni tra i brani più conosciuti, per gran parte scritti e musicati da John Lennon e Paul McCartney come ‘All you need is love’, ‘Let it be’, ‘Twist and shout’, ‘Yesterday’, ‘Imagine’, passando per ‘Hey Jude’, ‘Michelle’, ‘Yellow Submarine’, ‘Girl’, ‘Eleanor Rigby’, ‘Something’ , ‘The long and winding road’ e così via.

Prosegue il percorso di contaminazione con il contemporaneo del Maestro Molinelli. Dopo Queen, Pink Floyd e Jackson non potevano mancare i Beatles che dagli anni ’60 dominano le classifiche di tutto il mondo.

Clarissa Vichi, non si definisce solo una cantante pop: “Sono una cantante ‘mista’, abbastanza eclettica. Con l’Orchestra provo una meravigliosa sensazione, quella di essere un tutt’uno con loro. Mi sento coccolata da tutti questi strumenti e professori! E poi i Beatles, è  stato un modo per riapprezzarli, con tutta l’orchestra e gli arrangiamenti di Molinelli, si respira un’aria diversa. Ecco è questo che mi piace, fare cose diverse dove è sempre una sfida mettersi in gioco”. E  fa fatica a scegliere la sua canzone preferita: “Non vorrei svelare tutta la scaletta perché ci sono delle sorprese, ma se c’è una canzone loro che mi piace molto è sicuramente Strawberry fields forever o Black birds, direi quelle meno scontate”.

Roberto Molinelli ha riarrangiato i pezzi immortali del quartetto di Liverpool, ripensandoli e riadattandoli in una stesura diversa dall’originale, di più ampio e sinfonico respiro, pur conservando inalterate le caratteristiche liriche espressive che ne hanno decretato il duraturo successo, nonché quelle più propriamente ritmiche, dove i musicisti utilizzano i loro strumenti classici in un modo diverso da quello tradizionale, con effetti tipici degli strumenti a percussione.

Il Maestro Roberto Molinelli, è direttore d’orchestra di fama internazionale, nonché grande compositore e violista. Il suo curriculum è impressionante, fin da giovanissimo ha continuato a collezionare successi e collaborazioni, senza contare premi e riconoscimenti.

Il genere di musica leggera che più si avvicina alla classica è la musica rock. E in passato molti importanti gruppi del genere, come Metallica o Queen, solo per citarne alcuni, si sono avvicinati a grandi orchestre classiche per riedizioni di loro grandi pezzi.

 “Ho già realizzato vari progetti di reinterpretazione rock-sinfonica in tributo alle ormai leggendarie band del rock o artisti icone della musica popular, per esempio  “Pink Floyd, la storia la leggenda”, “Queen’s Symphonies”, “The fool on the hill” in omaggio ai Beatles, “Battisti, musica infinita” dove le canzoni del celebre Lucio nazionale offrono lo spunto per la creazione di un concerto per pianoforte solista e orchestra o il reggae sinfonico di Bob Marley – ha riferito Roberto Molinelli – per alcuni concerti, abbiamo creato un format, insieme a Claudio Salvi, giornalista e autore del concept e dei testi degli spettacoli, dove la musica si alterna a parti recitate, raccontando una storia originale e avvincente, che sta suscitando grande interesse e che è in continua evoluzione. Lo dimostrano i tanti sold-out registrati, grazie anche all’apporto produttivo e alla collaborazione delle grandi orchestre con cui mi esibisco a partire dall’Orchestra Sinfonica G. Rossini di Pesaro, importante compagine orchestrale attivissima in Italia e all’estero, della quale sono Direttore Artistico per l’Innovazione”.

La Fondazione Orchestra Sinfonica di Sanremo, una delle più antiche e prestigiose realtà musicali italiane con i suoi cento anni di vita festeggiati nel 2005, fa parte delle dodici Istituzioni Concertistico Orchestrali riconosciute dallo Stato, ed è Istituzione Culturale di Interesse Regionale della Regione Liguria.

Sede principale dei suoi concerti, più di cento all’anno, è il Teatro dell’Opera del Casinò di Sanremo. Nella sua lunga storia ha visto alternarsi i più grandi direttori ed i maggiori solisti internazionali.

Roberto Molinelli, proporrà lo stesso concerto con l’Orchestra Sinfonica di Sanremo, venerdì 16 agosto ai Giardini Lowe di Bordighera.

Vito Piepoli

Rinascimento e Barocco in mostra a Cassine

Fino al 28 settembre nel Museo e nella chiesa di San Francesco di Cassine, suggestivo borgo della provincia di Alessandria tra il capoluogo ed Acqui Terme, è visitabile un’importante mostra di arte antica (orario: sabato e domenica dalle ore 16 alle 19), ‘Pittori del Rinascimento e del Barocco – in collezioni private piemontesi e lombarde’.

La mostra prende in considerazione alcuni dipinti, di collezionisti private a partire dal Rinascimento, un periodo che, in tutte le sue varie scuole e versioni, si nutrì del cosiddetto  “umanesimo”, cioè di una concezione del mondo prevalentemente incentrata – sulla scorta della rivalutazione e dello studio della cultura classica. Ne derivò una nuova visione della vita e, di conseguenza, si rinnovò profondamente anche il linguaggio, letterario o figurativo che fosse.

Successivamente si fece strada il Barocco, una stagione culturale che dilatò i settori dell’indagine figurativa e dischiuse nuove prospettive nei diversi ambiti della religiosità, del paesaggio, della natura morta, nelle scene di vita e di costume, influenzando profondamente l’arte anche oltre i confini della nostra penisola.

L’esposizione tratta una eterogenea rassegna di quadri di grandi maestri genovesi come Luca Cambiaso, Bernardo Strozzi, Orazio De Ferrari, pittori caravaggieschi, piemontesi, lombardi, veneti. Ne costituisce l’emblema la tavola del Cristo benedicente di pittore leonardesco lombardo del secondo decennio sec. XVI, opera esposta in occasione del cinquecentesimo anniversario della morte di Leonardo Da Vinci, in cui, anche Cassine, ne celebra il ricordo con questo evento. Curatore della mostra è Sergio Arditi, vice sindaco ed assessore alla cultura, autore di una pregevole, quanto articolata, introduzione alla stessa.

Massimo Iaretti

I Granata si preparano per l’Europa League

Il Toro è tornato ad allenarsi al Filadelfia in attesa del ritorno di Europa League con lo Shakhtyor Soligorsk di giovedì in Bielorussia.  La squadra di Walter Mazzarri ha tenuto una seduta tecnico-tattica e svolto un lavoro sulla parte atletica. C’era anche Ola Aina, di nuovo disposizione dopo aver ridotto le vacanze iniziate dopo i compagni per la Coppa d’Africa che lo ha visto scendere in campo per la Nigeria. Per Izzo, uscito dalla partita giovedì sera contro lo Shakhtyor Soligorsk per una contusione alla coscia destra e per un trauma alla mano destra, sono escluse fratture.

I Virtuosi dell’Accademia di San Giovanni conquistano le vette della musica

In un concerto nell’ambito del Macugnaga Piano Trail 2019

Alle pendici del Monte Rosa, a Macugnaga, nella suggestiva cornice della Kongresshaus,  sabato 10 agosto scorso alle 18 si è tenuto il concerto che ha visto protagonista l’Orchestra de I Virtuosi dell’Accademia di San Giovanni diretta dal M° Antonmario Semolini con solista il sedicenne pianista di Taiwan Chou Hung-Tse.

Questo era il secondo appuntamento all’interno del Macugnaga Piano Trail, inauguratosi il 4 agosto scorso e giunto alla sua seconda edizione, sotto la sapiente direzione artistica di Serena Costa, personalità che, già al guardarla, irradia solarità, e fortemente condiviso nell’ideazione dal collega e docente di pianoforte al Conservatorio “Gaetano Donizetti” di Bergamo, nonché direttore del medesimo dal 1997 al 2012, Marco Giovanetti, purtoppo recentemente scomparso all’età di 59 anni.

La felice serata si è aperta con il celebre Concerto per pianoforte K 488 di Wolfgang Amadeus Mozart;  banco di prova dei più grandi interpreti, è caratterizzato da una notevole vivacità strumentale e brillantezza, accompagnate, tuttavia, da preziosi tratti poetici distribuiti in modo equilibrato tra il solista e l’orchestra. Semolini, che sempre più si connota come raffinato interprete mozartiano, ha ben assecondato, mantenendo tuttavia una lettura rigorosa ed autentica, la brillante verve del giovanissimo Chou Hung-Tse il quale, con questa bella esecuzione, capace di trarre seducenti ed avvolgenti sonorità dello splendido gran coda di Fazioli, ci fa sperare in una carriera luminosa. Al termine l’attento uditorio gli ha tributato calorosi applausi, richiamandolo più volte sul proscenio.

Nella seconda parte è stata eseguita la Sinfonia n. 5 di Franz Schubert. La scelta di questo accostamento di certo non è stata casuale: qui Schubert evidenzia un sensibile distacco dalle forme beethoveniane, tracciando un ritorno allo stile mozartian soprattutto nel secondo tempo, rivelando reminiscenze melodiche con la Sonata per violino K 373 del genio salisburghese; nel Minuetto poi vi è, seppure con più leggerezza, un accenno alla Sinfonia K 550 di Mozart.

L’interpretazione di Antonmario Semolini, come da consolidata abitudine di questo direttore,  è  stata tesa da evidenziare, con rigore quasi maniacale, ogni minima sfumatura del testo musicale, sia per l’agogica, sia per le dinamiche. Il pubblico, ed il risultato non si è fatto certo attendere, è esploso in applausi lunghi e calorosi, con richieste di bis, soddisfatte dalla ripetizione del finale dell’ultimo movimento, ad una velocità che avrebbe potuto mettere a dura prova anche celebri compagini orchestrali, ma non “i Virtuosi”, che hanno, ancora una volta, dimostrato la loro gioia di far musica insieme.

Non a caso, nel nucleo portante di questa Orchestra sorta all’interno dell’Accademia di San Giovanni, istituzione che opera a favore della diffusione dello spirituale nell’arte, con sede nel Duomo di Torino, svettano autentiche personalità quali Dario Destefano, uno tra i più acclamati violoncellisti italiani, lo straordinario cornista Ugo Favaro, i violini di spalla Massimo Bairo ed Hega Ovale, il giovane e brillante flautista Davide Chiesa, ormai sempre più mitteleuropeo, ed il “violinista viaggiatore” Giacomo Granchi, fiorentino, che trova sempre il modo, tra un impegno ed il successivo, di raggiungere i Virtuosi.

 

Mara Martellotta

 

Nella foto grande: da sinistra il pianista Chou Hung-Tse, la direttrice artistica del festival Serena Costa, il direttore d’orchestra Antonmario Semolini 

Sanità, Salizzoni: “Il governo non crede nei Parchi della Salute”

“A NOVARA E TORINO NON SI PUÒ TORNARE INDIETRO”

La mancata firma da parte della ministra Giulia Grillo al decreto sulla città della Salute di Novara è la dimostrazione che questo Governo non crede nei Parchi della Salute: se fosse per loro ci dovremmo tenere il Maggiore di Novara e le Molinette di Torino ancora per qualche secolo, fino al loro crollo. Fortunatamente per il Parco della Salute di Torino siamo ad uno stadio più avanzato della procedura, con risorse già stanziate e la manifestazione di interesse di tre gruppi. A settembre si potrà passare al dialogo competitivo e finalmente entrare nel vivo della progettazione. L’avversione dei 5Stelle e della ministra Grillo alla compartecipazione pubblico-privato non può diventare pretesto per ritardare o bloccare questo percorso. Siamo tutti concordi sul fatto che il pubblico debba mantenere un ruolo determinante nella gestione delle future strutture ospedaliere, ma ripensamenti su questo punto non sono accettabili, perché vorrebbe dire rinunciare a qualsiasi nuovo progetto. Per i Parchi della Salute di Novara e di Torino è ora che il Governo capisca che non c’è più tempo da perdere.

Mauro SALIZZONI

Vice Presidente Consiglio regionale del Piemonte