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Delitto Musy, il mistero dell’identikit scomparso

In questura venne tracciato un ritratto , difforme da quello dell’imputato. E qual è il mistero? Il disegno  non si trova più. La pubblica accusa ha dichiarato che si impegnerà a ritrovarlo

 

+++FERITO MUSY: FERMATO IL PRESUNTO SPARATORE +++Un giallo nel giallo. Nel già intricato caso del delitto Musy, si aggiunge un nuovo mistero.

 

 Al palagiustizia, nella ripresa  del processo che vede imputato Francesco Furchì, si è smarrito l’identikit  del possibile assassino. Sono stati i legali di  Furchì a far parlare una testimone che ha dichiarato  di essere andata dalla polizia, nel 2012, dove ha raccontato di avere visto in centro città  l’omicida che si aggirava nei paraggi di via Barbaroux, dove abitava il consigliere comunale che ha subito l’attentato.

 

E la vera sorpresa è che l’uomo che indossava il famoso casco Acerbis-nano, secondo le affermazioni della donna, non aveva la barba come Furchì.

 

In questura venne quindi tracciato un identikit , difforme da quello dell’imputato. E qual è il mistero? Il disegno  non si trova più. La pubblica accusa ha dichiarato che si impegnerà a ritrovarlo.

 

Ossigeno alla città: Europa League salva Caselle e gli albergatori

40 mila supporter delle squadre, arrivati dalla Spagna e soprattutto dal Portogallo,  occuperanno questa sera gli spalti dello Juventus Stadium. E vinca il migliore

 

europa leagueTutto pronto  per la finale di Europa League tra Benfica e Siviglia e la città è già invasa dai tifosi.

 

I dati degli albergatori sono confortanti per le casse degli hotel e per l’economia cittadina:il sito delle prenotazioni turistiche trivago.it conferma  il tutto esaurito (95% di stanze occupate).

 

Si stima che il giro d’affari per Torino possa aggirarsi sui 12 milioni di euro. 41 i voli charter allestiti dall’aeroporto di Caselle per portare in città oltre 7000 tifosi, assistiti da un personale di 300 unità. 

 

40 mila supporter delle squadre, arrivati dalla Spagna e soprattutto dal Portogallo,  occuperanno questa sera gli spalti dello Juventus Stadium. E vinca il migliore.

 

(Foto: il Torinese)

Quattro “forconi” arrestati per la guerriglia urbana di dicembre

Identificati grazie a fotografie e video realizzati durante le proteste di piazza, che crearono disagi ai cittadini e scene da guerriglia urbana, con tanto di assedio ai palazzi delle istituzioni e tiro a segno con cubetti di porfido contro i poliziotti

 

polizia notavNell’inchiesta avviata dai pubblici ministeri  Andrea Padalino e Antonio Rinaudo della procura di Torino, sono finite cinque persone considerate responsabili dei disordini verificatisi lo scorso anno, a dicembre, quando la città è stata assediata dal movimento dei forconi.

 

La Digos le ha identificate grazie a fotografie e video realizzati durante le proteste di piazza, che crearono disagi ai cittadini e scene da guerriglia urbana, con tanto di assedio ai palazzi delle istituzioni e tiro a segno con cubetti di porfido contro i poliziotti.

 

Quattro gli arresti domiciliari e un provvedimento di obbligo di firma, queste  le misure cautelari messe in atto stamattina dalla polizia. Dopo il clou della manifestazione di dicembre, anche a Torino, come nel resto del Paese, il fenomeno forconi pare essersi sgonfiato progressivamente.

 

(Foto: il Torinese)

Il Salone è il romanzo della città

salone romanzoA kermesse appena terminata, e a fronte dello strepitoso successo avuto da questa edizione, è interessante riflettere sulla storia del Salone torinese. L’autore ricorda le figure di “un libraio giramondo”, Angelo Pezzana della Luxemburg,  di una vicepresidente della Regione, Bianca Vetrino, del Pri, e di un “commercialista audace”, Guido Accornero appassionato di libri antichi e arte.  “È in questo strano triangolo, che nasce nella primavera del 1987 l’idea di un Salone del Libro. Un anno dopo inizia una storia che ha fatto crescere e consolidare un appuntamento che si rinnova da 27 anni”, scrive Roberto Moisio nel suo volume snello e leggibilissimo. La storia della manifestazione è la storia di Torino. Una storia sociale e culturale fatta di piccoli e grandi editori, piccoli e grandi scrittori e – soprattutto – entusiasti lettori.

“Un romanzo di carta. Storia del Salone del libro di Torino”, di Roberto Moisio, Marsilio.

 

(Foto: il Torinese)

 

 

Bianconeri d’Italia difendono Conte

QUI JUVE

juve campione“Il progetto di Antonio Conte deve continuare”: lo affermano con enfasi i fedelissimi dell’Associazione Bianconeri d’Italia, rappresentante di una buona fetta di tifosi juventini, attraverso un comunicato diramato oggi. 

 

“Non si può accettare una soluzione alternativa”, proseguono, chiedendo alla società investimenti adeguati “alla crescita e agli obiettivi chiesti allo staff tecnico”.

 

 E per domenica hanno preannunciato una manifestazione a difesa dell’allenatore della Juventus.

 

(Foto: il Torinese)

La cucina del “diavolo” Cracco parla torinese

 E’ il momento di un altro torinese ai fornelli: Eugenio Bertino, classe 1976. I partecipanti vengono continuamente messi alla prova per far emergere il loro talento, sotto la guida e il giudizio intransigente del grande maestro Cracco. Il premio messo in palio è la gestione del primo ristorante Hell’s Kitchen in Italia

 

hell'sDopo il trionfo di Federico Ferrero a Masterchef , è il momento di un altro torinese ai fornelli: Eugenio Bertino, classe 1976, è uno dei protagonisti della versione italiana di Hell’s Kitchen  il diavolo in cucina, lo show cooking più famoso al mondo , che vede nella versione Italiana la conduzione di un diabolico Carlo Cracco , sulle orme di Gordon Ramsey

 

I concorrenti devono cucinare per 70 ospiti che ogni sera cenano nel ristorante di Hell’s Kitchen, dovendo gestire lo stress ,che nei quaranta giorni della durata del reality, li pervade dal momento in cui si svegliano sino a quando termina la giornata.

 

I partecipanti vengono continuamente messi alla prova per far emergere il loro talento, sotto la guida e il giudizio intransigente del grande maestro Cracco. Il premio messo in palio è la gestione del primo ristorante Hell’s Kitchen in Italia, e il giovedì sera su Sky Uno non resta che assistere alla grande sfida , magari commentando uno dei piatti gustati al Circolo del Tennis della Pellerina di Torino, dove Gene è chef.

 

C.V.

 

Il mio nome è Bond, Turin Bond

Il  valore complessivo  è  di 10 milioni di euro. Saranno finalizzati a sostenere i progetti delle aziende subalpine . I firmatari dell’accordo sono Unione Industriale, Unionfidi Piemonte, Api  e Banca Sella

 

torinese tutto web toretUn sistema intelligente per creare sviluppo economico sul territorio. Sono  i bond territoriali per un valore complessivo  di 10 milioni di euro. Saranno finalizzati a sostenere i progetti delle aziende subalpine .

 

I firmatari dell’accordo sono Unione Industriale, Unionfidi Piemonte, Api  e Banca Sella. I Turin Bond – si chiamano così, con vezzo campanilistico – si possono sottoscrivere fino al 31 luglio: l’ importo minimo è di mille euro.

Le risorse investite dai risparmiatori potranno così aiutare le imprese nostrane.

 

(Foto: il Torinese)

Ventura: a Firenze si fa la Storia

QUI TORO

 

toro flag

Il tecnico del Torino, Gianpiero Ventura; tira in ballo la Storia, quella con la S maiuscola: “c’è un solo risultato possibile a Firenze e noi giocheremo al massimo per vincere. La storia ci impone di tornare in Europa”

 

 Domenica in campo non ci sarà  Immobile, causa squalifica. Per Ventura si è trattato di una ingenuità che non guasta il campionato bellissimo giocato dal calciatore sino ad oggi.

 

(Foto. il Torinese)

 

Piero Fassino: “Sarò un Gobbo ma mi rammarico per la vicenda del Filadelfia”

fassino pieroOggi pomeriggio, il Sindaco Piero Fassino è intervenuto in Consiglio Comunale in merito a quanto accaduto in occasione della manifestazione dello scorso 4 maggio a Torino, presso il Filadelfia:

 

“Non sottraendomi al confronto, come mia abitudine, è utile partire dai fatti. Invitato dal Presidente della Fondazione Filadelfia, Cesare Salvadori, a presentare il 4 maggio il progetto di ricostruzione del Filadelfia, consapevole di quanto sia forte la sensibilità granata su questo tema, ho chiesto se la mia presenza fosse gradita: mi è stato risposto che era ben accetta, anzi utile. All’arrivo sono stato accolto con cordialità dai dirigenti granata e da molti tifosi, in un clima civile. Soltanto una ristretta minoranza mi ha apostrofato con slogan e parole ostili, ai quali non ho risposto, mettendo in conto che si trattava solo di un gruppetto di esagitati.

 

Invitato dal conduttore della manifestazione Marco Berry a intervenire, ho iniziato il mio discorso in modo pacato, dicendo, per sdrammatizzare, che “sarò pure un ‘gobbo’, ma questa Amministrazione ricostruirà il Filadelfia”: dichiarazione che è stata accolta da un applauso. Sceso dal palco, quel gruppetto ristretto si è fatto più incalzante ed è iniziato un lancio di pietre e di lattine di birra, accompagnato da offese a me e alla mia famiglia. Ho reagito alla violenza e alla minaccia fisica, ho reagito a chi voleva impedire di parlare a me e a tutti i torinesi che rappresento, con un gesto di reazione umana e istintiva, avendo negli occhi le tragiche immagini dei recenti scontri nei pressi dello Stadio Olimpico di Roma.

 

fassino ditoMi sono ribellato a una cieca prevaricazione e ho subito ribadito di non aver rivolto offese ai tifosi granata. Se qualcuno, non tra gli aggressori, ma tra i tifosi granata, si è sentito ferito, mi dispiace davvero, me ne rammarico sinceramente, ma ripeto: ho reagito per porre un argine alla cieca prevaricazione dell’abuso muscolare. E, calmatisi gli animi, non ho rinunciato a cercare anche il dialogo con alcuni degli aggressori.
Mi ha certo colpito che in quel momento, mentre ero impegnato a difendere la mia incolumità e la mia dignità di sindaco, ci fosse un consigliere comunale che, invece di sedare gli animi e contribuire a fermare l’aggressione fisica, stava usando il suo videotelefonino unicamente per trarne qualche profitto politico.

 

Ho il massimo rispetto e considerazione dei tifosi del Toro, da moltissimi dei quali ho ricevuto attestazioni di stima nei giorni successivi, e ribadisco l’impegno per la ricostruzione del Filadelfia, danda soddisfazione a un’attesa che dura da decenni. Questa vicenda deve sollecitare ciascuno di noi a non accettare che la violenza, l’intimidazione, la prevaricazione mettano radici nella nostra città: ne va della tenuta della convivenza civile”.

 

(Ufficio Stampa Consiglio Comunale- Foto del Sindaco: www.comune.torino.it)

Forte vento a Torino. E a Susa ha superato i 100 Km

La  stazione meteo dell’Arpa ha registrato un valore massimo in Valle di 103,7 km. Nel  centro cittadino  la velocita’ ha toccato  i 43 km

 

vigili fuoco 2Decine di chiamate al centralino dei vigili del fuoco, a causa del forte vento che ha investito il Piemonte nelle ultime 24 ore. Le raffiche, in particolare,  hanno superato i 100 km orari in Valle di Susa ma si sono fatte sentire anche a Torino. Numerosi gli alberi danneggiati con rami e foglie sparsi ovunque per le strade della città.

 

La  stazione meteo dell’Arpa ha registrato un valore massimo a Susa di 103,7 km. Nel  centro di Torino  la velocita’ ha toccato  i 43 km (rilevazione della stazione dei Giardini Reali). Molti disagi soprattutto nella parte nord del Piemonte.

 

(Foto: il Torinese)