ilTorinese

Arrestati i pendolari dei furti. Avevano rubato anche un cagnolino

Arrestati dalla Polizia di Stato di Novara 3 pendolari dei furti in appartamento,
fermati sull’autostrada A4 dopo un inseguimento. Avevano rubato
monili d’oro, gioielli con pietre preziose e denaro per un valore complessivo di circa
70.000 euro, viaggiavano con targa clonata e nell’ultimo raid avevano rubato
anche un cagnolino che avevano rinchiuso per l’intero viaggio nel bagagliaio
dell’auto. I tre malviventi, fermati nel torinese, tutti pluripregiudicati e recidivi, sono stati
arrestati e sono stati associati alla casa circondariale di Ivrea. I furti avvenivano
in provincia di Bergamo e Monza. I proprietari della piccola ”Briciola”, invece, hanno potuto riabbracciare il
proprio cucciolo il giorno stesso.
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Il comunicato della questura

Importante operazione di polizia giudiziaria portata a termine nei giorni scorsi dalla Polizia di Stato di Novara, che ha avuto il suo epilogo con l’arresto di tre individui resisi a vario titolo responsabili dei reati di falsificazione di targhe, truffa e furto in danno di persone anziane, nonché di ricettazione di monili d’oro, gioielli con pietre preziose e denaro sottratti a questi ultimi, per un valore complessivo di circa 70.000 euro.

In particolare, nel corso di un servizio di vigilanza sulla tratta autostradale Torino Milano, effettuato da pattuglie della Polizia Stradale in abiti civili, veniva notata un’autovettura Ford Fiesta di colore chiaro che procedeva a velocità particolarmente sostenuta, le cui targhe facevano sospettare una possibile alterazione, essendo quella anteriore diversa da quella posteriore per due lettere invertite.

Dopo le verifiche di rito al terminale presso gli archivi della Motorizzazione Civile, si appurava infatti che le due targhe in questione corrispondevano ad altrettanti veicoli di altro modello e colore, per cui, dopo avere intercettato la vettura sospetta, gli Agenti della Polizia Stradale la seguivano sino alla barriera autostradale di Rondissone (TO) ove, con l’ausilio di ulteriore personale della Sottosezione Autostradale di Settimo Torinese, nonostante il tentativo di darsi alla fuga, riuscivano a trarre in arresto i tre malviventi che in quel momento si trovavano a bordo (tutti italiani, residenti nel canavese, classi 1979, 1969, 1985, pluripregiudicati e recidivi).

Le indagini venivano coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Ivrea dott.ssa Chiara Molinari e, nel corso della successiva perquisizione, si rinvenivano all’interno dell’autovettura numerosi oggetti preziosi e denaro, che si accertava successivamente essere provento di numerose truffe perpetrate nei confronti di persone anziane, raggirate nello specifico anche mediante l’esibizione di falsi tesserini di riconoscimento appartenenti all’Arma dei Carabinieri, ovvero qualificandosi come impiegati del Comune che dovevano svolgere sopralluoghi in abitazione. Inoltre, i malviventi utilizzavano diverse targhe clonate già predisposte con caratteri alfanumerici diversi, applicate con supporto adesivo di volta in volta al veicolo utilizzato, al fine di non renderlo identificabile anche in occasione di transito presso i caselli autostradali senza corrispondere il pedaggio, ovvero in caso in infrazioni al codice della strada rilevate da remoto tramite le apposite apparecchiature (autovelox, tutor, ecc.).

Per tutti è stata disposta la custodia cautelare in carcere ad Ivrea.

Infine, con particolare stupore, gli agenti rinvenivano nel bagagliaio del veicolo anche una cagnolina, che li guardava con aria stupita e spaventata… Tramite il microchip di riconoscimento, a seguito dell’intervento di personale veterinario veniva quindi subito identificata anche la piccola “Briciola” che, rubata nell’ultimo raid, già nel pomeriggio, poteva essere riconsegnata ai legittimi proprietari, che non si trovavano in casa al momento del furto ed erano quindi ignari della sottrazione della loro cagnolina.

Si segnala altresì che, a seguito di ulteriori accertamenti, si è risaliti immediatamente anche ai proprietari (residenti nelle province di Bergamo e Monza) di tutta la refurtiva recuperata, che è stata riconosciuta ed ai quali verrà, pertanto, riconsegnata nei prossimi giorni.

La GdF arresta affiliato alla cosca Bonavota

Poche ore fa sono scattate le manette nei confronti di Alessandro LONGO, quarantenne di origini calabresi residente a Carmagnola (TO), coinvolto nelle indagini condotte dalla Guardia di Finanza di Torino, coordinate dalla Procura della Repubblica torinese che, lo scorso 18 marzo, hanno portato all’arresto, nell’ambito dell’operazione denominata “CARMINIUS”, di 18 soggetti affiliati alla cosca BONAVOTA, responsabili di associazione a delinquere di stampo mafioso finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, trasferimento fraudolento di valori, estorsione, reati fiscali e truffa.

Le indagini avevano dimostrato l’appartenenza dello stesso LONGO al sodalizio criminale in stretta sinergia con i fratelli Salvatore e Francesco ARONA, ai vertici dell’organizzazione criminale, al fine di assicurare all’articolazione ‘ndranghetista il pieno controllo del settore edile, del commercio di autoveicoli e della gestione delle videoslot nel territorio di Carmagnola e paesi limitrofi.

Per tale ragione gli inquirenti, valutando la posizione dell’indagato, avevano deciso di emettere, il 29 luglio 2019, uno provvedimento di fermo. Quest’ultimo, tuttavia, evidentemente consapevole della sua posizione, si era abilmente dileguato facendo perdere le tracce.

I Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria del capoluogo, dopo alcuni mesi di approfondite indagini, attività di appostamento sono riusciti ad individuare il ricercato presso la propria abitazione, dove era tornato furtivamente, credendo di poter rimanere qualche ora al sicuro.

I due Mattei quasi gemelli

I due Mattei hanno molte cose in comune.
Ovviamente ci si riferisce a Renzi e Salvini.
Innanzitutto quasi coetanei. 46 il Lombardo e
44 il toscano. Poi entrambi impazienti e grandi
anfitrioni e tribuni, vivono per essere il numero uno a qualsiasi
costo. Forse non cavalli di razza di fanfaniana
memoria, ma in questi anni qualcosa hanno tentato
di dire. Politicamente parlando, s’ intende. Salvini è
passato da “prima di tutto i milanesi” a “prima di tutto
gli italiani”. Evoluzione.
Renzi: se perdo mi ritiro dalla politica. Scherzetto.
Entrambi hanno capito fino in fondo che vale ciò
che si vede nel presente. Coerenza e logica sono
chiaramente retaggi del passato. Poi si danno
reciprocamente dei consigli. Ad esempio Matteo
Salvini ha creato anche
società e loghi politici. Il perché è semplice. Raccattare
voti e sopratutto raccattare soldi pubblici come
contributi alle spese elettorali. Chi ha fatto da
apripista fu Antonio Di Pietro che , nonostante Italia
dei Valori non esista più, continua a prendere
contributi annualmente. Dunque Matteo Renzi si
adegua ed è l’ unico proprietario del logo di Italia Viva.
Con qualche vezzo in più del Capitano: la produzione
di documentari su Firenze . Qui gli è andata male
e non vendendo il prodotto è andato sotto con i
costi. Pazienza, il padre gli avrà debitamente spiegato
come mettere in liquidazione le società e scaricare
le perdite sui fornitori.
Buon sangue non mente. Su una cosa sono talmente
identici da assomigliare a due gemelli: protagonismo
equivale ad egocentrismo. E come tutti i monarchi
assoluti la Corte è fatta solo da cortigiani.
Per questo Matteo Salvini ci è cascato nel trappolone
che gli hanno confezionato Conte e Pd. I cortigiani gli
hanno garantito: “tu sei più infallibile del Papa”.
C’era cascato anche Renzi. Dopo aver detto “Letta stai
sereno”, grande colpo di reni: adesso tocca a me. A
tutti e due non  è andata molto bene. Altra cosa in
comune : l’ amicizia con Verdini. Addirittura Salvini ne
è diventato parente e tutti sanno. Per lui la famiglia è
cosa molto importante. Cambia spesso, ma nel mentre
dà tutto sé stesso. Verdini grande toscanaccio e
grande massone. Un po’ come Licio Gelli grande
toscanaccio che una loggia massonica però se l’ è fatta
per fatti propri. Negli elenchi della P2 mezza Italia che
contava. Addirittura un presidente della Repubblica
come Giuseppe Saragat.
Dichiarò di essere un grande amico del Presidente della
Repubblica Francesco Cossiga. P2 e Gladio andavano
a braccetto. Con il sardo Antonio Segni presidente colto da malore dopo il tentativo del
golpe Borghese perché accusato da Saragat , ministro
degli interni, di essere complice con Junior Valerio
Borghese, grande fascista, colonnello della X Mas. Tutti
o quasi tutti massoni. Sardi Toscani e Torinesi. Non
devo permettermi supponendo e sollecitando illazioni?
Mai e poi mai oserei tanto. Più semplicemente ho
fatto un elenco di fatti, di persone e di politici. C’ è un
filo che lega questi fatti storici ? Quando qualcosa è
passato appare sempre razionale proprio perché è
avvenuto. O i fatti che legano Salvini e Renzi sono solo  il
loro amore per il Potere.
Ora è il turno di Renzi che si fa
sentire. Eccome. Molti dicono che se non c’ era lui l’ Iva
aumentava. Di  economia e finanza non ne capisco molto
ma ho l’impressione che il problema per ‘ ennesima
volta sia rinviato. Prima o poi si pagherà dazio. I due
comunque non demordono, come Renzi ha saputo
cogliere l’ attimo fuggente magari ( tra un po’) anche Salvini lo
coglierà. Più o meno come i vasi comunicanti . Si riempie un
vaso e se ne svuota un altro. Potere per cosa? Potere
per governare? Questo è un’ altra cosa.
Parafrasando il vecchio detto siciliano: comandare è
meglio che fare all’ amore ( italianizzato ).
Così tra massoneria servizi deviati magistrati un po’
naif ed ex Repubblichini l’Italia del Potere e/o governo
va avanti. Ora con la complicanza dell’ Europa e
( forse ) del mondo. Tutto si è globalizzato. Anche
chi decide facendo e rifacendo i governi. In questo
caso Renzi ringrazia e Salvini mastica amaro. I soliti
esperti raccontano di un mare di telefonate che
arrivavano a Zingaretti dall’ estero. Di Salvini non ne
potevano più. Inoltre (almeno per ora) il Toscanaccio
facendo esperienza sulla propria pelle ha ottenuto
due piccioni con una fava. Accordo con gli incalliti
nemici di ieri – i pentastellati – per far fuori Salvini e un
partito tutto suo determinante per le sorti del governo.
Chiamalo stupido. Mentre il Capitano milanese appare
un pugile suonato. Aveva cercato di mettersi in proprio
bacchettando persino Trump anti Putin.
Troppo in alto . E se non si hanno le spalle coperte
è un attimo cadere. Le Pen ed Orban insufficienti
come alleati. Persino l’ entomologo che ha scritto
il libro La politica degli scimpanzé c’ era arrivato.
Aveva monitorato per 25 anni una comunità di
scimpanzé in cattività.
Loro, attraverso il potere avevano rapporti
sessuali e facevano alleanze
per soppiantare il più forte. Renzi l’ ha capito. Ad
oggi Salvini no.
O perlomeno non lo ammette. Diamogli tempo. Poi ci
sono i compagni di viaggio.
Maria Elena Boschi famosa per la sua tignosità.
Prima di esprimere un giudizio si informa studiando.
Decisamente cattivella con la leghista Lucia
Borgonzoni candidata salviniana alla Regione
Emilia-Romagna. Non sei manco laureata : taci !
Ora non essere laureati non è una colpa.
Ma dire che il Trentino confina con l’ Emilia è
sicuramente una bestialità. Anche qui scenderà l’
oblio e tutto sarà dimenticato. Noi continuiamo nel non
raccapezzarci . Saremo all’antica il potere fine a
se stesso deve solo a chi lo esercita. Il potere per
governare deve prima fra tutti a chi è governato. Tutt’altro che trascurabile la differenza.

 

Patrizio Tosetto

Parco della Salute, Salizzoni: “I 1040 posti letto non sono modificabili”

“OSPITERANNO TUTTE LE ALTE COMPLESSITÀ DELLA CITTÀ DELLA SALUTE ”

Finalmente si parte. Credo sia opportuno ribadire con chiarezza che dopo l’incontro a Roma non c’è più alibi che tenga né c’è spazio per manovre dilatorie. Il progetto del Parco della Salute è avviato e si tratta di progetto che prevede 1.040 posti letto non aumentabili, perché se lo si facesse, allora verrebbe vanificata la procedura avviata secondo la legge. E in questi 1.040 posti letto sono previste tutte le alte complessità dell’intera Città della salute. Oltre ai 127mila metri quadri della parte ospedaliera ed assistenziale, sono previsti 10mila metri quadri per la ricerca e anche spazi per l’attività didattica e per l’accoglienza. Una volta realizzato l’attuale progetto, si potrà pensare a nuove cubature tali da poter contenere le attività che restano nelle vecchie Molinette e negli altri presidi ospedalieri della Città della Salute, mantenendo ciascuno la sua autonomia funzionale.

Ornella Toselli nuova presidente della Consulta femminile

Ornella Toselli è la nuova presidente della Consulta femminile regionale del Piemonte. È stata eletta dal plenum costituito dall’organismo consultivo durante la seduta di insediamento avvenuta questo pomeriggio a Palazzo Lascaris presso il Salone d’Onore Aldo Viglione.

La neo presidente, che succede all’uscente Cinzia Pecchio, ha voluto ricordare come: “Sono particolarmente affezionata alla Consulta in quanto ho fatto parte della sua segreteria dal ’93 al 2019 e nutro un profondo rapporto con tutte le associazioni che vi aderiscono”.

La affiancheranno, come vicepresidenti, Maria Parigi e Manuela Appendino mentre sono state elette, come segretarie dell’Ufficio di presidenza, Graziella Pizzocaro Camurati Silvia Ramasso.

I lavori assembleari sono iniziati con il saluto portato dal presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia assistito dai consiglieri segretari dell’Ufficio di Presidenza Michele Mosca, che ha spiegato le peculiarità della Consulta e Gianluca Gavazza.

Per l’occasione erano presenti le consigliere regionali Alessandra BilettaMonica CanalisChiara CaucinoSarah DisabatoFrancesca FredianiLetizia NicotraVittoria Poggio e Sara Zambaia.

La Consulta femminile regionale del Piemonte – istituita nel 1976 come da Statuto – contribuisce attivamente alle elaborazione della programmazione, pianificazione e legislazione regionale, con particolare riferimento alla condizione di vita, lavoro e salute della donna favorendone l’effettiva partecipazione all’attività politica, economica e sociale della comunità regionale.

Dalla Benedicta… libertà van cercando

Al via la IV edizione della rassegna di cortometraggi

La quarta edizione della rassegna di cortometraggi “Libertà van cercando” sulla Benedicta si articolerà dal 5 al 26 ottobre in quattro incontri programmati in altrettanti comuni, due in Piemonte (Ovada e Valenza) e due in Liguria (Campo Ligure e Genova Bolzaneto).Come nelle precedenti edizioni, grazie alla collaborazione della Abbey Contemporary Art, verrà organizzata una mostra dei progetti degli artisti contemporanei presenti alla Benedicta: Nanni Balestrini, Letizia Battaglia, Piergiorgio Colombara, Piero Gilardi, Hans Hermann, Kim Jones, Setsuko, Daniel Van De Velde.

Promotori e patrocinatori dell’iniziativa sono l’Associazione Memoria della Benedicta, la Provincia di Alessandria, l’ANPI di Alessandria e Genova e le sezioni locali interessate, i quattro Comuni sedi degli eventi, l’Abbey Contemporary Art, il Parco Naturale Capanne di Marcarolo, l’Unione Montana “Dal Tobbio al Colma”.

Il programma dei quattro incontri:

-Ovada , Sabato 5 Ottobre 2019, ore 16:30, alla Loggia di San Sebastiano. “Il Rastrellamento” (2006), regia di Maurizio Orlandi. Intervengono: Paolo Lantero, Sindaco di Ovada;Corrado Morchio, Vice presidente Anpi Ovada;Claudia Siri, Anpi di Ovada.

-Valenza, Venerdi 18 Ottobre 2019, ore 21,al Centro Comunale di Cultura, Piazza 31 Martiri. “Il senso della Libertà” (2010), regia di Salvo Cuccia. Intervengono: Gianluca Barbero, Sindaco di Valenza;Enrico Ghiotto, Associazione Memoria della Benedica;Giovanni Bosco, Presidente Anpi Valenza.

-Campo Ligure (Ge), Sabato 19 Ottobre 2019, ore 16,nella ex Casa della Giustizia, via della Giustizia 3. “Il Bivio” (2009), regia di Maurizio Orlandi. Intervengono: Giovanni Oliveri, Sindaco di Campo Ligure;Massimo Bisca, Presidente provinciale Anpi Liguria; Giacomo Lertora, Centro di Documentazione “Logos”.

-Genova Bolzaneto, Sabato 26 Ottobre 2019, ore 16:30, Casa della Resistenza, Via Pastorino,8.“Il senso della Libertà”(2010),regia di Salvo Cuccia.Intervengono: Federico Romeo, Presidente Municipio V Val Polcevera;Massimo Bisca, Presidente provinciale Anpi Liguria;Silvia Addonide, Casa della Resistenza;Daniele Borioli, Presidente Associazione Memoria della Benedicta.

M.Tr.

 

La nuova Rinascente si presenta alla città

Rinascente Torino apre i nuovi spazi ristrutturati  con la cerimonia inaugurale il 4 ottobre alle ore 11.30  nella storica sede di Via Lagrange 15. Dopo un anno e mezzo di lavori, il celebre negozio si rinnova: nasce un palazzo dal tono ricercato e contemporaneo che, dicono i responsabili “conferma la vocazione di Rinascente, da sempre “PER LA CITTÀ, CON LA CITTÀ, NELLA CITTÀ”. La cerimonia, prevede la presenza del CEO di Rinascente Pierluigi Cocchini insieme ai rappresentanti del Central Group e alle autorità cittadine, e culminerà con il taglio del nastro e l’apertura simbolica delle porte alla città di Torino e non solo. I lavori hanno comportato un investimento da 61 milioni di euro. Il restyling è stato realizzato dagli architetti Paolo Lucchetta, Fabio Fantolino, David Lopez e Fanny Bauer. Nel weekend sono in programma eventi speciali.

 

Tributo Giannini alla 457^ Stupinigi Experience

GRAM Torino Engineering omaggia lo storico marchio romano con la debuttante 350GP4, esposta insieme alle proprie progenitrici.

La Giannini 350GP4, con oltre 300 cavalli abbinati alla trazione integrale ed alla carrozzeria in carbonio in configurazione 2 posti più roll bar o 4 posti, è la prima supercitycar della storia, concept automobilistico ideato e realizzato da GRAM Torino Engineering: per celebrare la continuità con la storia delle elaborazioni della Casa Romana è organizzata un’esposizione dedicata in occasione della tappa autunnale della 457 Stupinigi Experience.

L’esposizione metterà l’accento sulle elaborazioni Giannini su base FIAT 500, rileggendola in quattro step fondamentali: si partirà dalla pre-serie del Cinquino del Giugno 1957 affiancandole uno dei primi esemplari di Giannini per impiego civile, schierato per l’occasione dal Club Scuderie Reali. Le Giannini nacquero sin da subito come varianti “pepate” ed il passo successivo fu la declinazione racing: a ricordarlo interverrà Zanella Auto, schierando una 650NP a carreggiate allargate già a lungo protagonista delle competizioni italiane. Ed è proprio alle carreggiate maxi ed all’anima racing che fa fortemente richiamo la 350GP4, che chiuderà l’esposizione in quattro esemplari guardando al futuro del marchio con l’introduzione del 4×4.

La tappa autunnale della 457 Experience fa richiamo a ciò che accadde a Stupinigi il 18 Ottobre 1955, quando venne presentato il prototipo della futura 500, all’epoca ancora sotto il nome di progetto 400: il progetto 400 venne poi re-ingegnerizzato nel progetto 450 ed infine messo in vendita nel 1957 con il nome di “Nuova 500”, dalle cui cifre di transizione la nascita del progetto 457 firmato da Ruzza Torino, acronimo e sintesi delle origini dell’utilitaria italiana. Il 18 Ottobre 1955, insieme al progetto 400 vennero presentati numerosi altri progetti di auto di origini torinese, fra cui la 600, la 600 Multipla, la Bianchina ed alcune varianti della 1100 e 1200.

Ciò che accadde nell’autunno del 1955 verrà rivisitato il prossimo 6 Ottobre come appuntamento riservato all’automobilismo di origine Torinese, con la presenza di veicoli di ogni tipo ed era, purché collegati all’indotto della Mole. Oltre al Club Scuderie Reali saranno presenti diverse altre associazioni, alcune anche per celebrare importanti anniversari, come Abarth Club Torino in festa per i 70 anni dello Scorpione o il FIAT 128 Club Italia attivo nel 50esimo compleanno della iconica vettura costruita nello stabilimento di Rivalta Torinese. Si potranno ammirare altre grandi vetture torinesi grazie all’intervento del Club Topolino FIAT Torino, del Club X1/9 Italia, del FIAT Rimo Club Italia e del 500 Landia, mentre il Bianchina Club interverrà a ricordare come il Cinquino avesse fin dalla nascita una variante premium, meglio rifinita.

Gli equipaggi raggiungeranno Stupinigi al mattino per le verifiche tecniche con cui entreranno in gara per il Gran Gala Ceirano, competizione a punti titolata in omaggio a quei fratelli Ceirano dal cui genio nacque tutto l’indotto automobilistico torinese, comprese anche la FIAT e la Lancia. Il Gran Gala Ceirano è aperto a vettura di ogni tipo ed era, purché riconducibili all’indotto torinese e la competizione verte su doppio meccanismo: una classifica nasce dalle preferenze del pubblico ed un’altra dalla valutazione delle vetture su parametri oggettivi; la sommatoria delle due classifiche genera quella generale ed il vincitore, unico premiato della giornata.

Gli equipaggi partiranno in parata nel primo pomeriggio, verso Casa Martini, dove la giornata si chiuderà con un drink conviviale e la premiazione finale: in palio il Fritz d’Argento, preziosa riproduzione in scala dell’elefante di Stupinigi, per l’occasione esposto fra i mitici colori racing di Martini a Pessione di Chieri.

LGR Prototipi del docente di motorismo Ludovico Gonella darà luce ad un’altra leggenda del passato, esponendo i nuovi sviluppi raggiunti nella realizzazione del prototipo di FIAT 500 a motore motociclistico, sulla scia di quanto realizzato alle origini della storia del Cinquino.

La stagione 2019 di eventi 457 Stupinigi Experience è sostenuta da Pulp (Agenzia di marketing), Supermercati Borello, SAT Società Assicuratrice Torinese, Marando Service (Specialista macchinari industriali settore plastico), Autoservizi Stupinigi (Carrozzeria e autolavaggio a Orbassano), Saturno Torino (Specialista di trasporti speciali) ed EnnePi (Produzione e restauro targhe per veicoli).

Il futuro dei Comuni viaggia in banda ultra larga

Sono 223 i cantieri aperti per la posa della banda ultra larga (Bul) in fibra e 78 per onde radio in Piemonte. Questi gli ultimi dati relativi al piano per l’infrastrutturazione digitale in Regione, diffusi il 1° ottobre dall’assessore all’Innovazione Matteo Marnati a Gattinara (VC) nel corso del Roadshow per la rappresentazione dello stato dell’arte dell’agenda digitale e del piano Bul per la Regione Piemonte e per i territori delle province di Novara e Vercelli. Nonostante i problemi burocratici, il piano per la posa della banda larga va avanti.

«La banda ultra larga – ha detto l’assessore Matteo Marnati – non è soltanto utile, ma fondamentale per lo sviluppo tecnologico ed economico regionale soprattutto a sostegno del mondo imprenditoriale. Porteremo tutti i servizi regionali in digitale con lo scopo di semplificare ed agevolare le pratiche sia per i cittadini che per le aziende».

L’agenda digitale della Regione Piemonte procede spedita con il piano di finanziamenti previsto dal Programma operativo regionale (Por), del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) Por 2014-2020. Si registra l’implementazione dello Spid, il Sistema pubblico di identità digitale, che ha una dote finanziaria di 1 milione e 620 mila euro; la realizzazione del Polo regionale dei pagamenti (PagoPa) Piemonte pay, integrato con la piattaforma nazionale, al fine di offrire ai cittadini il Fascicolo del contribuente, con dotazione di 2 milioni 880 mila euro. Da segnalare anche il fascicolo sanitario elettronico e i relativi servizi online: informatizzazione dell’area clinico-sanitaria, dematerializzazione dei documenti, accessibilità, ritiro referti online o cambio medico, con 17 milioni e 900 mila euro a disposizione; i servizi per l’agricoltura digitale attraverso il Siap, sistema informativo agricolo piemontese, con 1 milione 800 mila euro; il supporto agli enti intermediati dalla Regione Piemonte aderenti a Piemonte pay per 1 milione e 500 mila euro. C’è poi il “Bip 4 Maas”, biglietto integrato piemonte per Mobility as a service, ovvero l’accesso tramite smartphone ai servizi di mobilità, per 950 mila euro. E ancora, la dematerializzazione dei procedimenti territoriali, come ad esempio delle concessioni e delle riscossioni dei canoni del demanio idrico, della rilevazione delle istanze per la trasformazione del bosco in altra destinazione d’uso, con 700 mila euro disponibili; il cloud computing per la Pa piemontese, per 5 milioni di euro, e la valorizzazione dei dati pubblici attraverso gli open data, con una dotazione di 4 milioni 100 mila euro.

Il forum internazionale de ‘La Città del Futuro’

10 – 11 ottobre

Con le città di Cape Town, Detroit, Fabriano, Kortrijk, Lille, Madrid, Montréal, Saint Ètienne,  Seoul, Shanghai, Singapore e Wuhan. 

Il Forum costituisce il momento centrale di Torino Design of the City 2019. Le Città Creative Unesco del Design sono invitate a raccontare i progetti che hanno presentato in risposta alla call lanciata da Torino in occasione della XIII Annual Conference di Fabriano, nel giugno scorso, molti dei quali realizzati in collaborazione tra loro e sono:

Montréal e Detroit (Commerce Design, un progetto per convincere, attraverso un concorso, i proprietari di negozi e ristoranti a investire per i loro locali su un design di qualità con il supporto di professionisti qualificati, oggi diffuso in 14 città in tutto il mondo);

Saint Ètienne, (Human Cities_ Challenging the City Scale  che ha coordinato 12 città partner, per  sperimentate possibilità di innovare spazi urbani attraverso la collaborazione di cittadini e creativi);

Cape Town e Kortrijk, (MyMachine®, un progetto di educational design di cooperazione inter generazionale tra bimbi di scuola primaria, studenti di istituti tecnici e universitari nel quale tutti collaborano alla pari);

Wuhan, (Development Report on UNESCO Creative Cities in China, l’analisi delle esperienze delle 12 città creative cinesi e delle sfide con cui si sono confrontate per formulare politiche specifiche a supporto delle industrie creative e proposte pragmatiche e pertinenti  sullo sviluppo sostenibile dell’intero Network);

Singapore, (UNESCO Creative Cities of Design Public Forum, per lo scambio di esperienze, conoscenze e buone pratiche nei settori dell’istruzione, delle politiche pubbliche, delle imprese e della comunicazione);

Seoul, (Establishment and Operation of Seoul Up-cycling Plaza, il più grande spazio dedicato alla cultura dell’up-cycling della Corea del Sud);

Shanghai, (Regenerated Yuyuan Road to Friendly Connected Community, focalizzata sul visual design, sul patrimonio culturale e sull’innovazione, la rigenerazione di Yuyuan Road si propone di recuperare le sue caratteristiche culturali e storiche e riattivare il suo potenziale commerciale);

Kortrijk, con 2 progetti (Future of Space, un gruppo multidisciplinare di giovani designer ha creato un’ esperienza spaziale immersiva per dare  nuova vita a un edificio industriale abbandonato) e soprattutto  5X5® (un progetto che affianca cinque aziende con un senior e un junior  designer.  Utilizzando un programma di 10 passaggi specifici,  sviluppano un nuovo prodotto o servizio).

Ci sarà poi Fabriano a presentare i risultati della XIII Annual Conference, e Unesco e Parigi a illustrare le prospettive delle Città Creative UNESCO per i prossimi anni.

È anche un’occasione di guardare agli importanti appuntamenti che avranno luogo il prossimo anno come Madrid, che presenta il Madrid Design Festival dove Torino è invitata come ospite d’onore e Lille con la prossima General Assembly del WDO.

Seguirà un secondo momento di tavoli ristretti (previa iscrizione) con i soggetti locali interessati a creare partnership (enti di formazione, Camera di Commercio, associazioni di categoria, cittadini) o a conoscere  più nel dettaglio i progetti presentati e a confrontare esperienze; infine i risultati di tali incontri saranno condivisi con tutti in plenaria.

Il Forum è strutturato in una parte plenaria aperta a tutta la cittadinanza e una parte in tavoli ristretti di lavoro. Plenarie (ingresso libero). Tavoli di lavoro (con iscrizione). Energy Center – Politecnico di Torino – via Paolo Borsellino 38 int. 16, Torino

CITTÀ CREATIVE UNESCO PER IL DESIGN

Nel dicembre 2014 la Città di Torino è stata insignita del titolo di Creative City UNESCO per il Design unica città italiana all’interno di questa categoria: il capoluogo piemontese vanta infatti importanti eccellenze e grande esperienza in tale settore.

Il settore del design (una delle principali categorie del network delle città creative) è stato scelto per Torino in quanto la città ne ha fatto una delle chiavi per il suo sviluppo post-industriale, e per i prestigiosi riconoscimenti internazionali che ha ricevuto nel tempo. Il titolo di Città Creativa riconosce a Torino di aver saputo evidenziare la propria identità, unendo allo storico profilo industriale nuove vocazioni nel campo della ricerca e delle tecnologie, della formazione e del sapere, della cultura, delle arti e del turismo. In qualsiasi settore tutto il sistema produttivo è chiamato, in un momento di mercato globale, a conquistare uno spazio in termini di innovazione, capacità di proposta e di competizione sui mercati internazionali. Il design per la nostra città rappresenta sicuramente una delle chiavi principali per il suo sviluppo economico e sociale. La candidatura rappresenta una visione del futuro della città, che parte da un passato legato al car-design e a una vocazione prettamente industriale, ma che oggi guarda a una nuova strategia, aperta all’innovazione nei settori della tecnologia, della cultura e del turismo.

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(Foto Cherchi)

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Oggi la rete delle Città UNESCO del Design  è composta dalle seguenti città:

Bandung (Indonesia)

Berlino (Germania)

Beijing (China)

Bilbao (Spagna)

Brasilia (Brazil)

Budapest (Hungary)

Buenos Aires (Argentina)

Cape Town (South Africa)

Curitiba (Brasile)

Detroit (United States of America)

Dubai (United Arab Emirates)

Dundee (Gran Bretagna)

Graz (Austria)

Greater Geelong (Australia)

Helsinki (Finlandia)

Istanbul (Turkey)

Kaunas (Lithuania)

Kobe (Giappone)

Kolding (Denmark)

Kortrijk (Belgium)

Mexico City (Mexico)

Montreal (Canada)

Nagoya (Giappone)

Puebla (Mexico)

Singapore (Singapore)

Saint-Étienne (Francia)

Seoul (Corea del Sud)

Shenzhen (Cina)

Shangai (Cina)

Torino (Italia)

Wuhan (China)