ilTorinese

Razzismo e pedopornografia nella chat di Whatsapp

Su una chat di WhatsApp battezzata ‘The Shoah party’ un gruppo di ragazzi, diversi di loro minorenni, avrebbero scambiato video pedopornografici, inneggiato a Hitler, Mussolini e all’Isis, scrivendo  frasi contro migranti ed ebrei. I video e messaggi erano scambiati da un gruppo di giovani tra i 15 e i 19 anni, alcuni della provincia torinese. Di questi, 25 sono stati coinvolti in un’inchiesta partita da Siena e coordinata dalla procura dei minori di Firenze. Le  perquisizioni  sono in corso in Toscana, Piemonte, Lazio, Campania e Calabria. Sarebbero coinvolti anche alcuni 13enni, non imputabili per la loro età.

Treno travolge auto, ferito il conducente

Un incidente ferroviario è avvenuto questa mattina alle 9 sulla linea Sfm1, nel tratto che va da Pont Canavese a Rivarolo. Un treno diretto alla stazione di Valperga, in arrivo da Pont, ha investito una Lancia Lybra che si trovava su un passaggio a livello. E’ rimasto ferito il conducente della vettura,  incastrato all’interno del veicolo. Sono intervenuti i vigili del fuoco e il personale del 118. La circolazione sulla linea è bloccata e si sta verificando la dinamica dell’incidente. L’automobilista ferito, che sarebbe stato abbagliato dal sole, in base a quanto ha detto, è un 63enne di  Valperga , Graziano Tomatis. E’ stato trasportato al Cto di Torino.

Penne nere in festa per il 147° dalla fondazione

ESERCITO: ALPINI IN ARMI E IN CONGEDO CELEBRANO L’ANNIVERSARIO

 

Torino, 15 ottobre: La Brigata “Taurinense” e i “veci” della Sezione di Torino dell’Associazione Nazionale Alpini hanno celebrato  presso la Caserma “Monte Grappa” di Torino la ricorrenza del 147° anniversario di fondazione delle Penne Nere.

Il Generale Davide Scalabrin, Comandante della “Taurinense”, ha accolto il Vessillo Sezionale di Torino accompagnato dai gagliardetti dei Gruppi della “Vejala più vecchia delle 110 sezioni dell’Associazione Nazionale Alpini – per onorare insieme la costituzione del Corpo.

A seguito della deposizione di una corona al monumento ai Caduti, il Generale Scalabrin ha ricordato come “lo spirito di corpo che accomuna gli Alpini, in armi e in congedo, trovi testimonianza diretta e concreta attraverso le molteplici attività che la Brigata e i suoi reggimenti svolgono in stretta sinergia con le Sezioni ed i Gruppi ANA presenti sul territorio”. Chiaro il riferimento al supporto che l’Associazione Alpini fornisce in occasione di attività addestrative e alla cooperazione sempre più stretta – anche dal punto di vista operativo – nell’impiego in caso di pubbliche calamità.

 

Al termine della celebrazione della ricorrenza del 147°, si è svolta la cerimonia di consegna del premio “Fondazione Gen. C.A. Emilio Faldella” al Sergente Maggiore Roberto Mauro del 2° reggimento alpini che, nel corso della gara di biathlon militare dell’ultima edizione dei Campionati Sciistici delle Truppe Alpine, mentre si stava accingendo a tagliare per primo il traguardo, cedeva il passo ad un commilitone più giovane dello stesso reggimento permettendogli così di conquistare la Medaglia d’Oro ed il titolo di Campione Italiano di Biathlon Militare.

La Fondazione “Gen. C.A. Emilio Faldella” nasce nel 1976 con lo scopo di premiare i militari della Taurinense distintisi per spirito di abnegazione, altruismo, sacrificio e generosità, nonché particolari risultati conseguiti nell’attività addestrativa specialmente nel campo alpinistico e sciistico.

Annullata la squalifica a Mazzarri

Il ct granata Walter Mazzarri sarà regolarmente in panchina a Udine. Il Toro, infatti,  ha vinto il contenzioso con la Figc. La  Corte d’Appello Federale ha giudicato  “inammissibile” il ricorso per revocazione presentato dal presidente federale Gravina, derubricando lo stop in un’ammonizione con diffida. Anche la Corte Sportiva Nazionale aveva dato ragione al Torino annullando la squalifica di una giornata a Mazzarri, allontanato dal campo durante Parma-Torino dello scorso 30 settembre per doppio giallo.

“Il pesce elettrico” e il Kurdistan

Ventitre anni fa, nell’aprile del 1996, usciva per Baldini & Castoldi , “Il pesce elettrico” di Enrico Fovanna, il primo e forse unico romanzo scritto da un italiano sul popolo curdo (premio Stresa 1996 e premio Festival Romanzo Esordiente, Salone del Libro di Torino 1997). Un mese prima dell’uscita del libro, Fovanna –  all’epoca trentaseienne, nato a Premosello in Val d’Ossola, nel nord del Piemonte – era stato arrestato dalla polizia turca a Diyarbakir. Curiosamente il libro racconta proprio la vicenda di Pietro, un reporter incarcerato da Ankara perché sospettato di collaborare con il Pkk, il Partito dei Lavoratori delKurdistan, movimento che si batte per la liberazione del popolo di quella che è stata definita “la più grande nazione al mondo senza stato”. In uno dei rari casi in cui la fantasia letteraria precede la realtà, il protagonista de “Il pesce elettrico”  –  inviato di guerra italiano –  scompare nel momento in  cui viene liberato – cinque anni dopo l’arresto – e lo fa mentre  tre colleghi del suo giornale (due uomini e una donna: Stefano, Alfredo e Barbara ) sono partiti con lo scopo di rintracciarlo.

In una Turchia meridionale, bruciata dal sole d’agosto, dopo cinque anni di assoluto silenzio, chi cercano ognuno dei tre? L’amico d’infanzia, il grande reporter o l’unico uomo mai amato? Inizia così una settimana di misteri nel Kurdistan. Lettere, enigmi, messaggi da decifrare e strane figure. Ogni incontro appare casuale, ma introduce al mistero di una realtà, quella curda, che sopravvive alla guerra più dimenticata del pianeta. La storia vira in giallo e si dipana davanti al lettore come un road-movie tra le strade e le coste della Turchia, fino a un finale a sorpresa. Il libro affronta un tema caldo, ora come ventitre anni fa. Anzi, ora più che mai dopo che curdi si sono battuti coraggiosamente contro i terroristi fondamentalisti dell’Isis ed oggi subiscono gli attacchi e le violenze della Turchia di Erdogan. I circa trenta milioni di curdi costituiscono uno dei più grandi gruppi etnici privi di un territorio nazionale. Per oltre un secolo molti di loro hanno lottato per un Kurdistan indipendente o perlomeno autonomo, con mezzi sia politici che militari. Tuttavia i governi degli stati che li ospitano si sono sempre opposti all’idea di uno Stato curdo e perfino alla concessione di un autonomia politica e culturale. Un territorio immenso, che si sviluppa nella parte settentrionale e nord-orientale della Mesopotamia,  la terra fra i due fiumi Tigri e Eufrate. Il territorio abitato dai curdi si trova prevalentemente in Turchia ma comprende vaste zone in Siria, Iraq, Iran, e in misura minore Armenia. Il Kurdistan turco,  che i curdi chiamano Bakur, protagonista del libro di Fovanna, è un vasto territorio che comprende la parte sud orientale della Turchia dal confine siriano fino all’Iran, dove vivono circa venti milioni di persone e ha il suo centro culturale e politico nella città di Diyarbakir, una vera e propria capitale simbolica del Kurdistan che conta quasi due milioni di abitanti. Ed è proprio lì che vene arrestato l’inviato de “Il Giorno”. La polvere del tempo, sui bei libri, non si posa mai e men che meno su “Il pesce elettrico” che Fernanda Pivano descrisse così: “Questi dialoghi sono maledettamente belli, sarebbero piaciuti a Hemingway”. E se lo disse lei, traduttrice di tutti i grandi scrittori americani, amica personale di Hemingway e musa dei poeti e dei cantanti della beat generation, non c’è ragione alcuna per farsi rodere dal dubbio.

Marco Travaglini

Videoslot manipolate, gioco d’azzardo e frode informatica. Evasione per due milioni

Accertata un’evasione fiscale per 2 milioni di euro, inflitte sanzioni per oltre 1 milioni, centinaia le videoslot illegali sequestrate. Denunciato un imprenditore torinese che gestiva il lucroso business dello slot “manomesse”.

È il bilancio di una vasta operazione della Guardia di Finanza in tutto il Torinese e non solo; coinvolte, nell’intervento, anche le provincie di Cuneo, Vercelli, Imperia.

Il meccanismo fraudolento scoperto dai Finanzieri del Gruppo Torino, era semplice ma sofisticato allo stesso tempo; in poche parole le schede inserite nello slot sequestrate erano state modificate ad hoc in modo da essere totalmente scollegate alla rete dei monopoli e, in tal modo, impossibilitate a comunicare al fisco gli introiti percepiti. In alcune circostanze, per non attirare le attenzioni delle forze di Polizia, gli apparecchi da divertimento erano stati ingegnosamente progettati per comunicare solamente a “singhiozzo” gli incassi, così da non far emergere anomalie sulle banche dati di controllo.

Il gestore, nel corso dei mesi, aveva realizzato un sistema di distribuzione delle slot “taroccate” capillare in tutta la provincia torinese ma non solo; in alcuni casi, infatti, l’imprenditore ha “sconfinato” nel cuneese, vercellese ed in Liguria in provincia di Imperia.

Per stroncare la maxi frode i Finanzieri hanno passato al setaccio decine di esercizi commerciali, bar, sale giochi e sale scommesse appurando, attraverso alcune simulazioni di giocate l’inequivocabile mancato incremento dei contatori fiscali. Nel corso dell’intervento sono anche state identificate un centinaio di persone, molte delle quali già note alle forze dell’ordine.

Importanti i numeri finali dell’operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Torino: 2 milioni di euro l’evasione fiscale accertata, 150 gli apparecchi da divertimento cautelati, oltre 1 milione di euro le sanzioni comminate.

La tutela delle risorse dello Stato e la sicurezza dei cittadini sono compiti prioritari per la Guardia di Finanza che ricorda come il gioco illegale, privo delle garanzie previste dalla legge, oltre a sottrarre risorse allo Stato, si può tradurre, di fatto, in una vera e propria truffa ai danni dei giocatori, poiché riduce all’inverosimile la possibilità di vincita.

L’omaggio di Torino agli agenti uccisi

Ieri sera una fiaccolata che ha visto la partecipazione di circa mille persone ha reso omaggio a Pierluigi Rotta e Matteo Demenego, i due agenti di polizia  uccisi il 4 ottobre a Trieste. È stata anche celebrata una messa nella Chiesa di San Lorenzo, voluta dalla Questura. Erano presenti il prefetto Claudio Palomba, la sindaca Chiara Appendino, il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia, il questore Giuseppe De Matteis e i vertici delle altre forze di polizia. In Castello numerose volanti con i lampeggianti accesi. Alla celebrazione religiosa è seguita una fiaccolata organizzata dai sindacati di polizia fino alla Questura, dove è stata deposta una corona di alloro al monumento ai caduti.

Frodi informatiche e riciclaggio: due arresti

Il Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni Piemonte e Val d’Aosta sotto la direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino ha compiuto nei giorni scorsi una complessa attività di polizia giudiziaria finalizzata al contrasto del riciclaggio nell’ambito del più ampio contesto del Financial Cybercrime. L’operazione ha condotto all’adozione da parte dell’A.G. di Torino di due misure cautelari in carcere nei confronti di altrettanti soggetti, un cittadino nigeriano, già noto alle Forze dell’Ordine con svariati alias, ed una donna di origini keniote residenti nel capoluogo piemontese.

I responsabili ricevevano sui rispettivi conti correnti bancari e/o postali ingenti somme di denaro immediatamente prelevate o distratte verso altri conti al fine di farne perdere le tracce. Dagli accertamenti svolti è emerso che tali operazioni dovevano servire a monetizzare bonifici provenienti da ignare società estere vittime a loro volta di frodi informatiche per un danno economico complessivo di circa 100.000 euro.

L’attività è iniziata su segnalazione di un istituto di credito torinese e sviluppata dagli investigatori della Squadra Financial   Cyber-crime, un team specializzato nel contrasto di reati bancari, truffe, frodi informatiche che richiedono elevate capacità tecniche al fine di risalire agli autori del reato che riescono a carpire cospicue quantità di denaro ad ignari titolari di conti correnti.

La condotta posta in essere dai malviventi rientra in uno dei fenomeni di più alta incidenza per l’economia imprenditoriale nazionale ed estera: trattasi del cosiddetto man in the middle, noto nella realtà operativa con l’acronimo B.E.C (Business Email Compromise).

Il sistema prevede che nelle conversazioni telematiche tra due aziende con consolidati rapporti finanziari si insinui un terzo soggetto estraneo alle prime che riesca a carpire e modificare i contenuti delle comunicazioni societarie. A monte c’è uno studio approfondito dell’organigramma dell’azienda attraverso il c.d. social engineering che consente al criminale di individuare la figura titolare del potere di spesa per conto dell’azienda. A questo soggetto verrà inviata una falsa mail da un indirizzo creato ad hoc in modo del tutto similare a quello dell’ interlocutore; con la stessa mail fraudolenta si chiede di effettuare il pagamento su un nuovo IBAN, diverso da quello utilizzato abitualmente nelle transazioni.

Come nel caso attuale, in varie circostanze il territorio piemontese è risultato luogo elettivo per la monetizzazione dei proventi di questi reati, mediante condotte di riciclaggio che consentono di occultare la provenienza delittuosa del denaro. Il fenomeno è oggetto di costante monitoraggio attraverso attività mirate di controllo realizzate anche in partnership con Poste Italiane ed i principali Istituti bancari. Tale sinergia garantisce interventi tempestivi di individuazione dei responsabili nonché di tutela delle società vittime dei reati a presidio dell’integrità dell’intero tessuto economico-produttivo.

A Stupinigi si pensa già al Natale

Mille iniziative, eventi e curiosità natalizie animeranno per il quarto anno, la magica Kermesse NATALE E’ REALE (il cui programma è stato reso noto in queste ore)  nella incantevole Palazzina di Caccia a Stupinigi, Nichelino alle porte di Torino . Cultura, divertimento, gusto, eccellenze artigiane, spettacolo e solidarietà, sono gli ingredienti di un Vero e Reale Natale, conditi da un ricchissimo cartellone di eventi natalizi, in una accogliente atmosfera che farà sognare grandi e bambini ogni giorno.


Santa Claus accoglierà tutte le letterine dei suoi piccoli, scritte anche con l’aiuto degli elfi dell’ufficio postale. Imponente sarà il Villaggio degli Elfi in cui curiosi e creativi laboratori vi renderanno piccoli artigiani della fantasia per creare originali ed ecologici lavoretti natalizi, ma non solo ci sarà Spazio gioco ludico – didattico e si potranno realizzare gustosi biscotti con Mamma Natalina utilizzando le farine del Parco di Stupinigi con Panacea . Niente paura per chi non ha potuto scrivere la sua letterina perché gli elfi dell’ufficio postale sono pronti ad aiutarvi e a condurre le vostre lettere dalle magiche renne.
Emozioni e risate fioccheranno tra il pubblico durante gli spettacoli di natale per tutta la famiglia. Rudolph sarà il protagonista del Musical Show Me, quest’anno incentrato sul tema del bullismo, per far divertire e pensare tutti, Una favola tutta da inventare nei luoghi di Stupinigi, grazie all’interazione del pubblico sarà la divertentissima commedia di Compagnia TeatrAli. Nella suggestiva atmosfera del magico evento, i visitatori potranno andare a caccia di particolari idee regalo nel meraviglioso mercatino natalizio al coperto e riscaldato, unico in Piemonte per eccellenze artigiane e culinarie, così come potranno degustare le prelibatezze della cucina del Xsmas Street Food. Ma se desiderate anche una Cena di Auguri o festeggiare un compleanno speciale con il vostro bambino, le proposte non mancano con Boccadillo! Come sarà il presepe quest’anno? Per la prima volta ci sarà una esclusiva mostra di presepi dal Piemonte e da Malta. In gemellaggio con la Città di Nichelino, la tradizione internazionale di Presepi di Malta verrà ospitata per la prima volta a Natale è Reale. La laboriosità e creatività dei presepisti maltesi saranno visibili insieme all’ingegnoso presepe meccanizzato di Giovanni Viviani e ad una meravigliosa esposizione di presepi in miniatura della Famiglia Vinoveisa. Ma questa non sarà l’unica mostra prevista, perchè lungo il percorso dell’intera manifestazione sarà possibile ammirare alberi di natale create come opere d’arte dagli artisti appartenenti al GOArt Factory.
Nell’idea di poter trascorrere una allegra e interessante giornata natalizia, tappa importante del magico tour sarà la visita nel Museo della Palazzina di Caccia  dove la favola diventa realtà in una cornice architettonica meravigliosa, unica al mondo e patrimonio dell’Unesco. Tenetevi pronti per le spettacolari 2 notti bianche con eventi speciali in programma il 30 novembre e il 14 dicembre.
A Natale è Reale la solidarietà sarà protagonista per concedere a tutti di gioire perché per noi Natale è ogni giorno.
Vivi la tua favola nella magica Palazzina natalizia. Natale è Reale ti aspetta! Segui tutti gli aggiornamenti su www.natalereale.it

Avetta e Rossi, Pd: “Dalle istituzioni più impegno per il clima”

CONTRASTO AL CAMBIAMENTO CLIMATICO

– “L’emergenza climatica impone alle istituzioni di intervenire in tutti i modi possibili: finanziare progetti di formazione nelle scuole, sensibilizzare i cittadini sul tema, sanzionare comportamenti illeciti, condividere percorsi e buone pratiche incentivandole e sostenendole con risorse adeguate e specifiche” dichiarano i consiglieri regionali Alberto Avetta, Vicepresidente della Commissione Ambiente, e Domenico Rossi, portavoce per il PD in commissione ambiente.

“In questo quadro trovo molto apprezzabile che i comuni, attraverso ANCI, aderiscano alla campagna “Un albero in più” che ha lo scopo di piantumare 60 milioni di nuovi alberi in pochi mesi e che ANCI Giovani abbia predisposto e votato un manifesto green di obiettivi concretamente realizzabili nei Comuni” spiega Avetta primo firmatario di un Ordine del Giorno che impegna la Giunta ad operare, in ogni settore e materia di competenza, per contrastare il cambiamento climatico in atto.

“In particolare ritengo importante che la Regione si attivi perché siano adottate forme di fiscalità ambientale, rivedendo le imposte sull’energia e sull’uso delle risorse ambientali a favore della sostenibilità per accelerare la conversione degli attuali sistemi energetici verso modelli a emissioni basse o nulle” precisa Avetta.

“Occorre avere coraggio – aggiunge Rossi – dobbiamo rivedere i nostri comportamenti e le nostre scelte. Come Regione è necessario interrogarci sui nuovi modelli di sviluppo. Tra i compiti principali di questa istituzione c’è la programmazione e quindi non è più rinviabile un piano regionale per la bioeconomia e l’economia circolare. Un piano che deve prevedere scenari e incentivi per nuove attività in questo senso, ma anche per riconversione di settori, attività in essere e luoghi. Un piano che parli apertamente di decarbonizzazione dell’economia nella nostra regione e che metta il Piemonte in una posizione di avanguardia non solo in Italia, ma in Europa”.
“In tal senso si pone un altro impegno contenuto nell’atto di indirizzo – prosegue il Consigliere Avetta –  che riguarda l’attuazione di politiche di finanza pubblica che consentano e favoriscano investimenti di Comuni, Città Metropolitana e Province finalizzati alla riduzione delle emissioni climalteranti, al risparmio e all’efficientamento energetico, allo sviluppo di energie rinnovabili, al contrasto alla siccità e alla prevenzione del dissesto idrogeologico”.

“Fin da subito Regione Piemonte – conclude Rossi – può intervenire legiferando sul consumo di suolo così come sulla sua valorizzazione a partire dalla riduzione dell’inquinamento che a cascata si riversa anche nelle acque: occorre invertire il ciclo, sfruttando meglio, ad esempio, il nostro rifiuto organico che viene riciclato ancora in percentuali troppo basse”.