ilTorinese

Cavallerizza, FDI: “Esposto alla Corte dei conti per danno erariale”

 MONTARULI-MARRONE : “PATRIMONIO UNESCO IN BALIA DEI CENTRI SOCIALI GRAZIE A 5S E CSX. ORA SERVONO FONDI PER RICOSTRUIRE”

“Era già andata a fuoco nel 2014, ma in questi cinque anni centrosinistra e grillini hanno preferito continuare ad abbandonare la Cavallerizza reale in balia dei centri sociali e ora abbiamo un nuovo rogo proprio nella parte occupata delle ex stalle, una vergogna”. Vanno all’attacco Augusta Montaruli, parlamentare di Fratelli D’Italia, e Maurizio Marrone, capogruppo FDI in Regione Piemonte, dopo il rogo che all’alba ha distrutto parte della residenza patrimonio dell’Unesco. “Il patrimonio storico e artistico di Torino non è un giocattolo di proprietà grillina e dei loro amici antagonisti, sodali di tanti cortei – rincarano Montaruli e Marrone -. Siamo pronti a scommettere che nemmeno di fronte a questo ennesimo scandalo i cinque stelle disporranno lo sgombero, che noi chiediamo continuamente dal primo giorno di occupazione abusiva”.  “Per questa ragione – proseguono – presenteremo immediatamente un esposto alla Corte dei Conti per danno erariale, così la Giunta Appendino e la ex Giunta Fassino dovranno assumersi le proprie responsabilità di tasca propria di fronte ai cittadini e all’Unesco”. “Intanto, però – conclude Montaruli -, chiediamo al Governo di destinare fin da subito i fondi per la ricostruzione. Questa mattina abbiamo già depositato un’interrogazione al Ministro”.

Domato l’incendio che ha bruciato il tetto della Cavallerizza

Un incendio divampato all’alba ha distrutto il tetto della Cavallerizza Reale, lo storico edificio tra piazza Castello e via Verdi. Sono state impegnate cinque squadre dei vigili del fuoco. Le origini del rogo sono al momento sconosciute. Da tempo lo stabile, antica sede delle scuderie reali, è occupato dai collettivi. Non ci sono feriti. L’edificio aveva subìto un incendio anche alcuni anni fa. Il complesso storico della Cavallerizza è patrimonio dell’umanità dell’Unesco.

AGGIORNAMENTO

L’incendio è stato definitivamente domato prima delle 10.

E’ stata chiusa al traffico via Rossini. Gtt ha deviato dalle ore 8 le le linee  6, 18, 68 e Star1.

 

LE DICHIARAZIONI DELLA SINDACA CHIARA APPENDINO

“L’incendio poteva provocare molti più danni. Dobbiamo ringraziare i vigili del fuoco se Auditorium Rai e l’Archivio non stati intaccati dalle fiamme. È stato ridotto l’impatto e l’incendio è stato domato. Fa male vedere un edificio storico tra le fiamme. Ora è presto per fare altre valutazioni. Vi saranno accertamenti sulle cause, ma è evidente che la Cavallerizza così non può stare”. Così la prima cittadina ha commentato con l’agenzia Ansa.

(foto Facebook- pagina Cavallerizza Irreale)

Al via la nuova stagione di Assemblea Teatro

Ai nastri di partenza la nuova stagione di “Insolito” di Assemblea Teatro. Con lo slogan “La musica intorno”, inizia così la nuova avventura con 18 appuntamenti in programma.

Musica e teatro si fondono, si contaminano, dialogando tra di loro. Debutto il 24 ottobre con Rudi Trudi in “L’America che amiamo”. Un viaggio profondo tra musica e teatro. Si guarda l’America attraverso le parole e le note di Dylan, Prince, Springsteen, Kerouac, Patty Smith. Anche l’Italia viene raccontata, nelle altre serate di “Insolito”, con De André, Mia Martini, Modugno. Il direttore artistico Renzo Sicco, con questo cartellone, si propone di descrivere passato, presente e futuro dei due linguaggi, teatrale e musicale, tipici e espressivi dell’essere umano. “Insolito” chiude il 26 marzo con Francesca Puglisi in “Ccà nisciuno è fisso – L’era della precarietà”. Gli spettacoli si svolgeranno al Teatro Agnelli alle 21, per informazioni 011-3042808, mail assteat@tin.it.

 

Pier Luigi Fuggetta

Allarme meteo, aperta la sala operativa della protezione civile

La Protezione civile della Regione Piemonte annuncia che sta sorvegliando con attenzione la situazione derivante dalle forti piogge che stanno interessando il territorio e che dalle ore 24 è stata aperta la Sala operativa di corso Marche per svolgere le opportune operazioni di monitoraggio e raccolta dati dalla diverse aree.

La decisione è stata assunta in seguito all’ultimo bollettino meteo emesso da Arpa Piemonte, che prevede allerta arancione su Verbano e Biellese, allerta gialla sulle pianure orientali, sulle zone montane del Canavese e al confine con la Liguria. Le precipitazioni potrebbero provocare incrementi dei livelli dei corsi d’acqua e dei laghi Maggiore e d’Orta e l’attivazione di frane.

Gli aggiornamenti sull’evoluzione della situazione sono disponibili su www.regione.piemonte.it/web/ , su www.facebook.com/regione.piemonte.official/ e su twitter.com/ProCivPiemonte twitter.com/PiemonteInforma twitter.com/regionepiemonte

“Giovani, autonomia, partecipazione: verso dove possiamo andare?”

Torino, 21 ottobre 2019 Sermig, Arsenale della Pace

Un convegno per raccontare di giovani che sperimentano una dimensione aperta alla comunità secondo il binomio: 

“fare per seguire le proprie passioni & fare per altri”

Un convegno sui “15 anni di YEPP in Italia – Giovani, autonomia, partecipazione alla comunità: dove siamo? Verso dove possiamo andare?” organizzato dall’associazione YEPP Italia e promosso dalla Compagnia di San Paolo per raccontare l’esperienza vissuta da più attori – giovani, operatori sociali, amministrazioni pubbliche, fondazioni – in più di 60 comuni italiani in 4 regioni.

La mattinata si aprirà con l’intervento di Francesco Profumo, presidente della Compagnia di San Paolo a cui farà seguito Angelika Krueger, direttrice dell’ICE (Institut for Community Education) di Berlino e fondatrice di YEPP, che spiegherà come e perché è nato YEPP in Europa.

Sarà Angela Lostia, presidente di YEPP Italia a presentare lo Studio “15 anni di YEPP in Italia” (2013 – 2018). Ad animare il confronto sui temi proposti dallo Studio saranno Vincenza Pellegrino, professore associato di Sociologia dei processi culturali e comunicativi all’Università di Parma Andrea Marchesi, docente presso cattedra di Pedagogia Generale dell’Università di Milano Bicocca.

Il convegno proseguirà nel pomeriggio (h. 14.00), dando subito la parola ai giovani della rete italiana YEPP che illustreranno le attività da loro promosse a livello locale con testimonianze e immagini. I partecipanti potranno visitare la mostra “YEPP in Italia e in Europa”, dialogare con i giovani rappresentanti dei siti YEPP italiani e con Jochen Schell, direttore di YEPP Europe.

Dopo la visita alla mostra, in gruppi condotti da facilitatori, a partire dalla narrazione di specifiche esperienze di lavoro con i giovani, i partecipanti al convegno svilupperanno riflessioni su quattro tra i temi più interessanti emersi dalle interviste effettuate da YEPP Italia con organizzazioni che si occupano di partecipazione giovanile: 1) Continuità? Discontinuità?, 2) Valori, 3) Metodo, 4) Ruolo dell’adulto.

La conclusione della giornata sarà affidata allo sguardo poetico di Lucilla Giagnoni, attrice di primo piano nella scena teatrale nazionale.

Il racconto corale di Mirafiori sud in mostra al Polo del ‘900

Mirafiori dopo il Mito

Fino a venerdì 25 ottobre 2019
«Il progetto “Mirafiori dopo il Mito” nasce dall’idea di andare a vedere che cosa lascia dietro
di sé l’onda lunga della produzione di massa della grande fabbrica fordista. Io credo che
nessuno abbia scavato bene dentro a questi luoghi, per capire che cosa siano diventati, che
cosa c’è dentro all’immagine di Mirafiori epicentro industriale del Paese di un tempo. Quale
società, quale ambiente, quali comportamenti?»
Giuseppe Berta, storico e professore di Storia dell’Industria all’Università Bocconi, coordinatore scientifico di “Mirafiori dopo il Mito”.
«Il miracolo di una storia che continua a dispetto della storia, perché non possiamo vivere
soltanto di cose importanti, gloriose, drammatiche, però osservare come la storia e la vita
continuano è straordinario. Questa è una cosa unica ai margini di una città, dove finisce la
città, ma la città arriva qua, non finisce qua, la città è viva, qua. Quindi per parlare di Torino
bisogna anche parlare di Mirafiori, e non perché non ci siano altre cose, e non solo per il
nome, ma perché qui c’è una quota consistente di umanità, di persone, molto varie e molto
diverse che sono vive, lavorano, producono e trasmetteranno questa vita.»
Bruno Manghi, sociologo, Presidente della Fondazione della Comunità di Mirafiori.
“Mirafiori dopo il Mito”, mostra itinerante a cura della Fondazione della Comunità di Mirafiori
onlus, con il sostegno di Compagnia di San Paolo, con il coordinamento scientifico del Prof.
Giuseppe Berta e con la co-curatela del Polo del ‘900, ha coinvolto numerosi ricercatori, studiosi, artisti e partner ed è visibile dall’11 al 25 ottobre 2019 al Polo del ‘900, Torino.
La mostra “Mirafiori dopo il Mito” è il racconto corale attraverso linguaggi artistici diversi di
un quartiere protagonista, negli ultimi 20 anni, di profondi cambiamenti e oggi alle prese con
la ricerca di nuove identità; l’esito di 2 anni di ricerca in campo sociologico, architettonico e
archivistico, attività di Living Lab nel quartiere con partecipanti di tutte le età.
Qual è l’identità di Mirafiori oggi, chi sono i suoi abitanti e in quale eredità agiscono
quotidianamente?
“Mirafiori dopo il Mito” dà voce all’indagine che ha coinvolto tutti gli abitanti, gli studenti, le
realtà produttive presenti e meno conosciute, su cosa rappresenta oggi Mirafiori: come vivono i suoi abitanti, quali sono i modi di fruire il territorio, quali sono gli indicatori economici e
sociali, quali i ricordi legati al cambiamento del quartiere e quali le prospettive. Emerge l’immagine di un quartiere oggi focalizzato alla rigenerazione e alla trasformazione, attraverso la
tecnologia, lo sviluppo di una nuova coscienza green, la ricerca, la moltitudine di realtà ag gregative e la vivacità delle forme di socialità che rendono vitale e unica questa area della
città.
“Mirafiori dopo il Mito” racconta «il miracolo di una storia che continua a dispetto della
storia». La trama che lega l’assetto della Mirafiori di ieri e quella di oggi, quartiere dal nome
evocativo di una storia industriale nota, emblematico paradigma di una transizione urbana
analoga a quella di altri centri industriali nel mondo, ha come veri protagonisti gli abitanti che
quotidianamente tessono i mutamenti.
Al Polo del ‘900 dall’11 al 25 ottobre “Mirafiori dopo il Mito” porta nel centro di Torino
un capitolo del racconto della città.
STORIE DI VITA: IL LAVORO è la sezione della mostra in cui sono ritratte, negli scatti del fotografo Andrea Borgarello, 12 realtà produttive che forniscono un’immagine più ampia del
tessuto economico del quartiere. Accanto alle immagini, le testimonianze, raccolte dalla giornalista Erika Anna Savio, dei rappresentanti di realtà esemplari, come Boeris, negozio di biciclette dal 1910, Tecnocad, società di innovazione tecnologica dal 1986, il vivaio Gonella
dal 1973, e nuove attività, tra cui Loop, studio di registrazione, Orti Generali, impresa sociale
di orticoltura urbana.
STORIE DI VITA: FOTOGRAFIA PARTECIPATIVA ha coinvolto in un Living Lab gli abitanti
del quartiere con la diffusione di macchine fotografiche usa e getta per raccogliere immagini
private della vita quotidiana degli abitanti, azioni e situazioni difficilmente raggiungibili da un
fotografo esterno.
MIRAFIORI OGGI E DOMANI è un lavoro con i bambini sull’immaginario di un quartiere in
divenire, attraverso un’azione di fotoracconto dei luoghi della quotidianità a cui hanno partecipato 5 classi della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Salvemini, a cura dell’associazione Kallipolis. Kallipolis ha accompagnato lo sguardo degli studenti nel ritrarre momenti della propria quotidianità attorno a specifiche tematiche (#ungiornoamirafiori, #homesweethome, #eccoimieivicini, #megliosenza, #allyoucantexture). Dopo una prima fase sperimentale, la prospettiva sul quartiere secondo i bambini è portata in mostra dalle due mappe
di comunità illustrate da Anna Forlati, accanto all’estensione in campo musicale dello sguardo degli adolescenti nel videoclip del brano rap “Dopo il Mito…ci sei tu” a cura di Large Motive e del rapper “Zuli”, Marco Zuliani.
MONTAGGIO DI STORIE ripercorre, in emozionanti video interviste, memorie e testimonianze di 8 abitanti del quartiere, selezionati dal sociologo Fabrizio Floris e intervistati dal regista
Andrea Serafini, per MiraDOC, progetto di YEPP Italia.
ESPLORAZIONI URBANE A MIRAFIORI è un itinerario ideale nei luoghi peculiari del quartiere con 13 microvideo, editati da MiraDOC, e attivabili on demand dai fruitori della mostra

interagendo con un plastico della topografia del quartiere, realizzato in scala 1:5000 da
Protocube Reply.
I DATI DEL CAMBIAMENTO raccoglie in 10 infografiche, realizzate da Planet Idea, i dati e le
statistiche raccolti dal gruppo di ricerca del Rapporto “Giorgio Rota” coordinato da Luca Davico (DIST-Politecnico di Torino) sui temi del welfare, ambiente, famiglie, lavoro, sicurezza e
numerosi altri indicatori sociali fondanti.
SEZIONI DELL’ABITARE analisi sviluppata dall’architetto Federico Guiati volta a catalogare
“le forme dell’abitare” che hanno caratterizzato le diverse epoche dello sviluppo urbano di
Mirafiori. Attraverso pannelli, elaborati graficamente da Rubra Studio, sono descritte le tipologie edilizie esistenti e la dimensione sociale delle persone che in queste case hanno abitato o abitano tutt’ora.
In mostra saranno esposti 4 oggetti emblematici di altrettante realtà produttive della Mirafiori
di oggi, FCA, Boeris, INRiM – Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica e Orti Generali.
Nei giorni di “Mirafiori dopo il Mito” sono organizzati 3 incontri pubblici, tavole rotonde tematiche per offrire alcuni spaccati sulla storia di ieri e di oggi di Mirafiori:
– giovedì 17 ottobre ore 18 | Tavola rotonda “PRU: la storia di una riqualificazione”, modera Paolo Griseri, La Repubblica
– venerdì 18 ottobre ore 18 | Tavola rotonda “Costruire un Futuro possibile per le nuove
generazioni” modera Maria Teresa Martinengo, La Stampa

– martedì 22 ottobre ore 18.15 | Presentazione libro “DETROIT. Viaggio nella città degli
estremi” (ed. Il Mulino, 2019) di Giuseppe Berta, in dialogo con Piero Gastaldo e Umberto
La Rocca

Nei fine settimana, inoltre, alle ore 16 “In mostra con” sono appuntamenti con gli artisti e i
protagonisti che racconteranno in prima persona il lavoro svolto:
– sabato 12 ottobre | In mostra con Federico Guiati, architetto, e Erika Anna Savio, giornalista
– domenica 13 ottobre | In mostra con Andrea Borgarello, fotografo, e Kallipolis, associazione culturale
– sabato 19 ottobre | In mostra con Andrea Serafini, regista, e Fabrizio Floris, sociologo
– domenica 20 ottobre | In mostra con Stefano di Polito, regista, e Paola Monasterolo,
Fondazione della Comunità di Mirafiori onlus, coordinamento tecnico “Mirafiori dopo il Mito”
In mostra dall’11 al 25 ottobre 2019

Tutti gli esiti e i materiali raccolti in “Mirafiori dopo il Mito” a conclusione della mostra saranno riuniti nella piattaforma digitale mirafioridopoilmito.it, insieme all’archivio dei materiali di
ricerca prodotti nell’ultimo ventennio (letteratura, tesi di laurea, articoli, video e film, studi e
progetti) raccolti dal gruppo di ricerca del Politecnico di Torino – Dipartimento di Architettura e
Design, coordinato da Francesca De Filippi.
Alcuni numeri di “Mirafiori dopo il Mito”:
7 sezioni con linguaggi artistici e scientifici
4 oggetti in esposizione di realtà produttive
1 videoclip del brano “Dopo il Mito…ci sei tu”
2 mappe di comunità illustrate sull’idea di futuro dei bambini in “Mirafiori oggi e domani”
5 tipologie abitative in pannelli
8 abitanti intervistati nei video di Andrea Serafini, Yepp Italia
10 infografiche con dati di indicatori sociali fondanti
12 realtà produttive fotografate da Andrea Borgarello
13 luoghi narrati in microracconti video attivabili on demand dal plastico del quartiere
110 bambini e ragazzi coinvolti
5000 scatti realizzati nel Living Lab di fotografia partecipativa

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Il programma aggiornato degli incontri promossi in occasione della mostra è consultabile su
www.mirafioridopoilmito.it
Informazioni: 011 6825390 | info@fondazionemirafiori.it

L’isola del libro

Rubrica settimanale a cura di Laura Goria

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Elisabeth Day “Il party”   -Neri Pozza- euro 18,00

Questo bellissimo romanzo della scrittrice irlandese racconta la storia di un’amicizia al maschile in cui è totalmente assente la reciprocità bilanciata. Tutto ha inizio sui banchi del Burtonbury, ex collegio maschile per figli di diplomatici, dove si conoscono Ben Fitzmaurice e Martin Gilmour. Il primo è il viziato e privilegiato rampollo di una blasonata famiglia: bello, ricco, affascinante, ricercato da tutti. Il secondo invece è il figlio di una povera vedova che si arrabatta per sopravvivere: ha vinto una borsa di studio, è sensibile e leale oltre misura. Essere amico di Ben e introdotto nella sua famiglia snob, per Martin ha un valore aggiunto, perché significa avere almeno dei brandelli di quello che ha sempre desiderato ma il destino gli ha negato alla nascita. La loro è un’ amicizia a due corsie. Martin stravede per Ben al limite dell’inconfessabile confine tra amicizia e amore: ne è succube, sogna un rapporto esclusivo e soffre moltissimo quando l’altro lo snobba o rivolge le sue attenzioni ad altri compagni. Poi accade un fatto gravissimo, ci scappa il morto e Martin si assume la colpa di quello che invece ha fatto Ben. Tra loro, d’ora in poi, un segreto che la famiglia Fitzmaurice remunera generosamente, consentendo a Martin un’esistenza senza l’incombere dei problemi economici. Ma cosa accadrà negli anni a seguire? Ben sposa la bellissima e fasulla Serena, fanno 4 figli e imbastiscono una vita vuota, piena di apparenza e zero sostanza. La resa dei conti è al sontuoso party per i 40 anni di Ben, nell’edificio del XVII secolo acquistato e restaurato insieme alla moglie. Tra gli invitati, la creme della creme di personaggi famosi, ricchi, di successo, compreso l’ambito arrivo del Primo Ministro…E, quasi di straforo, anche Martin (diventato un critico d’arte) e sua moglie Lucy; donna pratica che sa benissimo di essere seconda nel cuore del marito, dopo Ben. Ma che fine farà l’ossessione lunga una vita di Martin?

 

Lorenza Pieri  “Il giardino dei mostri”   -edizioni e/o – euro 18,00

Sullo sfondo della Maremma toscana tra fine anni 1980 e albori dei 90, è raccontata la vicenda umana e artistica della franco-americana Niki de Saint Phalle, che nel cuore di quella campagna ha creato il suo famoso Giardino dei Tarocchi. Ma non c’è solo lei nel romanzo. La sua presenza è racchiusa nel perimetro di due famiglie diversissime che finiranno per mescolarsi in un giro di sesso e affari. Da un lato i Biagini, allevatori di cavalli, e dall’altro gli altolocati romani Sanfilippi. In mezzo a loro si incastona l’arrivo della geniale Niki. Ha il pesante bagaglio della degenza nelle cliniche psichiatriche dove ha ripetutamente cercato di lenire il dolore scatenato da un orribile trauma. Bisogna risalire all’estate del 1941, nel New England, nella sontuosa villa della coppia formata dall’attrice Jeanne Jacqueline Harper e dall’aristocratico e religiosissimo banchiere André Marie Fal de Saint Phalle. La futura artista, Catherine Marie-Agnès (Niki è il suo nome d’arte), è la seconda dei loro 5 figli: all’epoca ha solo 11 anni, e la sua vita sta per precipitare in un pozzo senza fondo. Il padre la porta nel capanno degli attrezzi, la violenta e distrugge per sempre la sua innocenza e fiducia negli esseri umani. L’uomo che avrebbe dovuto proteggerla, si è trasformato in mostro. Da allora la vita di Niki è una costante discesa agli inferi: sprofonda sotto il peso dell’incesto, il senso di vergogna, incubi ricorrenti, gesti ribelli, ossessioni e tracolli psichici, istinti suicidi e studi incostanti. Si sposa a soli 19 anni e avverte in pieno la sua incapacità di essere una brava madre. E’ bellissima e campeggia sulla copertina di “Vogue”; ma soprattutto ambisce a costruire le sculture più grandi mai realizzate da una donna, opere che sono anche creature deformi contro le quali infierisce sparandogli. “Il Giardino dei Tarocchi” nei pressi di Capalbio sarà il suo capolavoro: un luogo magico abitato da 22 statue giganti, fatte di vetri e ceramiche, ispirate alle figure degli arcani maggiori.

 

Helen Fields   “Resti perfetti” -Newton Compton-     euro 9,90

Ecco come leggere un bellissimo thriller spendendo poco, come solo la Newton Compton sa fare. E’ il libro di esordio dell’inglese Helen Fields che, dopo essersi specializzata in diritto penale e di famiglia e aver lavorato per anni in tribunale, ha deciso di voltare pagina e con il marito ha fondato una casa di produzione cinematografica. Oggi vive a Los Angeles, fa anche la sceneggiatrice e in “Resti perfetti” traspare tutta la sua bravura nel raccontare con piglio quasi da film. Ha creato il personaggio complesso dell’ex agente dell’Interpol Luc Callanach: uomo bellissimo ed ex modello, ma anche difficile e dal carattere spinoso. Più che un poliziotto sembra un adone e questo un po’ lo penalizza sul piano professionale. Sta faticosamente cercando di rimettere in carreggiata la sua carriera travolta da un’infamante accusa (che scoprirete leggendo). Siamo nelle splendide Highlands scozzesi e Luc, diventato ispettore nella città del padre, si trova subito catapultato in un’indagine complessa. In giro c’è un folle che rapisce donne single, di successo e tostissime, molto intelligenti e abili nel loro lavoro. Poi depista le indagini perché architetta un piano diabolico per farle credere morte. In realtà le tiene per sé, imprigionandole e torturandole. Apparentemente è un uomo tranquillo e insignificante, che stenta però a vedere riconosciuti quelli che ritiene i suoi meriti. In realtà il suo piano è geniale e intriso di sadismo allo stato puro.

Callanach non lavora solo sul fronte di questa indagine, ma aiuta anche la collega (empatica, gentile e bravissima) Ava Turner, che sta lavorando al caso di neonati abbandonati alla nascita e destinati alla morte. Due indagini che vi terranno incollati alle pagine fino all’epilogo.

Radicali: in sciopero della fame contro il fine processo mai

Riceviamo e pubblichiamo

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Conferenza Stampa lunedì 21 alle ore 12.

L’Associazione radicale Adelaide Aglietta e il movimento nazionale Radicali Italiani aderiscono allo sciopero indetto dall’Unione delle Camere Penali dal 21 al 25 di Ottobre. Per questi 5 giorni é stata proclamata un’astensione generale degli avvocati dai processi con lo scopo di protestare a gran voce contro l’ormai prossima entrata in vigore della disciplina sulla sospensione della prescrizione dopo la sentenza di primo grado in poi.
I Radicali Italiani e la loro segreteria Silvja Manzi, sosterranno la protesta in questione con uno sciopero della fame a cui aderiranno attivisti e attiviste radicali anche piemontesi.
I coordinatori dell’Associazione radicale Adelaide Aglietta, Patrizia De Grazia, Igor Boni, e Daniele Degiorgis dichiarano: “Questa nuova disciplina é inaccettabile perché si tratta di un vero e proprio sequestro di persone indagate da parte dello Stato. È inconcepibile infatti che qualcuno debba rimanere sotto processo per anni o addirittura per decenni, aspettando una sentenza che potrebbe essere di condanna quanto di assoluzione. Siamo tutti d’accordo sulla necessità di ridurre al più presto le tempistiche dei processi, ma non attraverso un provvedimento irresponsabile, demagogico e assolutamente irrispettoso dei diritti costituzionalmente garantiti, tra cui l’art. 111 in cui si afferma che la legge garantisce la ragionevole durata dei processi. Per questo motivo l’associazione aderisce allo sciopero della fame nazionale, in supporto alla legittima protesta delle Camere Penali”
La conferenza stampa convocata dall’Associazione radicale Adelaide Aglietta si svolgerà alle ore 12 di Lunedí 21 ottobre in via San Dalmazzo 9/bis (Torino)

Quarta sconfitta granata. E domenica arriva il Cagliari

Aria di crisi  per il Torino, sconfitto a Udine per 1-0, con un gol di Okaka nel primo tempo. Con questa sconfitta, il Toro è a metà classifica, a 10 punti. Domenica prossima all’Olimpico  ‘Grande Torino’ incontrerà  il Cagliari, squadra frizzante già a quota 14 punti. E’ la quarta sconfitta stagionale in campionato per i granata, dopo quelle subite da Lecce, Sampdoria e Parma, il terzo ko nelle ultime cinque partite. Mazzarri ha fatto scendere in campo  Zaza, Iago Falque e Millico nel secondo tempo, ma non è servito. Con il 62% nel possesso palla, il Toro è  però riuscito a tirare solo tre volte in porta.

Gli incontri di Aspettando il Salone

Proseguono gli incontri di Aspettando il Salone, ricco calendario di appuntamenti con il meglio della letteratura internazionale, pensato come percorso ideale fino al più grande evento editoriale italiano, il Salone Internazionale del Libro di Torino, dal 14 al 18 maggio 2020

Bret Easton Ellis, un vero scrittore di culto, porta al Circolo dei lettori (via Bogino, 9) lunedì 21 ottobre alle 21, la sua prima opera di non fiction. È Bianco, in uscita per Einaudi: indagine senza sconti nel rimosso dello spirito del tempo. Ellis dialogherà con Marco Rossari.

Martedì 22 ottobre si prosegue, poi, con il grande autore israeliano Eshkol Nevo, che sarà a Torino per presentare L’ultima intervista in uscita per Neri Pozza, racconto autobiografico di uno scrittore sull’orlo dell’abisso, pronto a lasciarsi andare alle più intime confidenze. L’incontro sarà alle ore 18 al Circolo dei lettori con Alessandro Martini e Maurizio Francesconi.

E ancora. Paragonata a Shirley Jackson, David Lynch e alla serie Black Mirror, Samanta Schweblin in Kentuki (Edizioni SUR) esplora il lato più inquietante della modernità. Per lei, doppio incontro, mercoledì 23 ottobre, sia in una scuola cittadina in mattinata, sia alle ore 18 per il pubblico, alla Biblioteca civica Natalia Ginzburg (via Lombroso, 16) con Fabio Geda.