ilTorinese

Un rap contest per dire no all’alcol e al cyberbullismo

Scade il 15 maggio il concorso per i teenager torinesi lanciato dall’Educatorio della Provvidenza con il sostegno di Fondazione CRT

Un brano rap per “cantare” e promuovere corretti stili di vita, per dire “no” all’uso di alcool tra gli adolescenti e al cyberbullismo. È aperto fino al 15 maggio il Rap Contest, rivolto a ragazzi tra i 13 e i 16 anni residenti a Torino e provincia, lanciato dall’ Educatorio della Provvidenza nell’ambito del progetto “Educazione alle Nuove Tecnologie e contrasto al cyberbullismo” sostenuto da Fondazione CRT.

Con il concorso si intende offrire a ragazzi e ragazze l’opportunità di esprimere la propria creatività mettendola al servizio di un messaggio educativo che sappia arrivare ai coetanei.
I partecipanti potranno presentare un brano per due categorie: contrasto all’uso di alcol (fra gli adolescenti); contrasto al cyberbullismo e/o all’uso scorretto di social e web.

Una giuria – composta da un DJ professionista, uno speaker radiofonico, due educatori – individuerà, per ciascuna categoria, un vincitore sulla base del contenuto educativo, dell’ efficacia comunicativa, dell’ originalità e del valore artistico musicale del brano, che dovrà essere originale, inedito, non protetto da diritto d’autore. Si terrà conto, inoltre, delle preferenze del pubblico dei social, che esprimerà la sua preferenza attraverso il voto online.

Oltre a un buono per l’acquisto di materiale musicale, i vincitori potranno incidere il proprio brano in uno studio di registrazione, sotto la supervisione di un esperto.Informazioni al link: http://www.mondodigitale.educatoriodellaprovvidenza.it/

Tram, bus, metropolitana: le nuove regole da osservare

GTT INFORMA / Con l’avvio della Fase 2 per l’emergenza Coronavirus che comporterà un aumento delle persone che faranno uso del mezzo pubblico, dal 4 maggio è stato potenziato il servizio di tram, bus e metropolitana che sarà operativo su tutta la rete, indicativamente come nelle giornate feriali con le scuole chiuse.

Per info: http://www.gtt.to.it/cms/percorari/urbano.

Pur proseguendo le operazioni di sanificazione e disinfezione di bus, tram, metropolitana e treni, sarà assolutamente necessario rispettare le nuove regole anti-contagio che riguardano in particolare la limitazione della capienza dei mezzi: sarà infatti consentita la salita a bordo di massimo 20 passeggeri sui bus da 12 metri e di 30 persone sui bus da 18 metri e sui tram.
Viene introdotto l’obbligo di indossare la mascherina a bordo di tutti i mezzi pubblici. Saranno disponibili dispenser di disinfettante idroalcolico da utilizzare quando si sale a bordo.
Sui bus e sui tram arancioni si sale dalla porta posteriore e si scende da quella centrale. Sugli altri tram si deve fare scendere i passeggeri prima di salire a bordo, sempre nel rispetto delle distanze. Sulle porte di tutti i mezzi sono comunque presenti vetrofanie che lo ricordano.
Saranno presenti cartelli e una apposita segnaletica a terra (anche in fermata) per consentire alla clientela di viaggiare in sicurezza rispettando la distanza di 1 metro.
In metropolitana saranno differenziati i percorsi di entrata (frecce verdi) e uscita (frecce blu) e saranno presenti sul pavimento delle banchine e dei treni apposite segnaletiche per il rispetto delle distanze.
I sedili non utilizzabili su tram bus, metro e treni saranno segnalati da specifici adesivi.

  • TRAM E BUS. Dal 4 maggio saranno potenziati il servizio e le frequenze dei passaggi di bus, tram e metropolitana. La fascia oraria di servizio per le linee di superficie della rete urbana e suburbana va indicativamente dalle 5.00 del mattino alle 24.00 di notte.
    Saranno ripristinati i percorsi feriali di tutte le linee ad eccezione della linea 10 tram che il sabato continuerà ad essere in servizio sul percorso festivo da piazza Statuto a piazzale Caio Mario.
    Per evitare assembramenti presso il mercato di Porta Palazzo, dal 4 maggio fino a nuova comunicazione sono sospese le seguenti fermate:
    • n. 84 “Porta Palazzo Nord” di piazza della Repubblica prima di corso Giulio Cesare (serviva le linee: 4, 11, 50, 51, 92)
    • n. 200 “Porta Palazzo Sud” di piazza della Repubblica prima di via Milano (serviva le linee: 4, 11, 19, 27, 50, 51, 57, 92)
    • n. 201 “Porta Palazzo Est” di piazza della Repubblica prima di via Porta Palatina (serviva le linee: 3, 16CD, 50 festivo)
    Fino alla riapertura delle attività commerciali saranno sospese le linee Star 1 e Star 2. Sono sospese la navetta interna al Cimitero Parco (linea 102), la linea 19N che serve il Cimitero Monumentale e la linea 1 urbana di Nichelino.
    Continua ad essere sospeso il servizio notturno Night Buster.
    Per gli stabilimenti CNH Industrial di strada delle Cascinette sono già state ripristinate le linee 22, da corso Sebastopoli, la linea 24 da via Onorato Vigliani e per la sede di lungo Stura Lazio la linea 25 che parte da Settimo. Per gli stabilimenti FCA Mirafiori, dal 27 aprile sono state ripristinate le linee 90, 93/, 94, 95, 97 e 99. Tutte le suddette linee per gli stabilimenti saranno in servizio con una nuovi orari che tengono conto di ingresso e uscita delle maestranze.
  • METROPOLITANA. Saranno intensificate le corse e negli orari di punta la frequenza dei passaggi dei treni sarà di circa 2 minuti e mezzoConfermati gli orari del servizio già adottati: tutti i venerdì, sabati, domeniche e festivi, la metropolitana anticipa la chiusura alle ore 00.30 (ultima corsa da Fermi ore 23.40 e da Lingotto ore 00.05). Lunedì rimane invariata la chiusura alle ore 22.00. Invariate anche le aperture: lunedì-sabato ore 5.30 e domenica e festivi ore 7.00.
  • BUS EXTRAURBANI. A seguito dell’emergenza Coronavirus, è attualmente sospesa la vendita dei biglietti a bordo dei bus extraurbani.
    Per salire a bordo del mezzo utilizzare esclusivamente la porta centrale.
  • FERROVIE. Non cambiano gli orari già in vigore delle corse delle linee sfmA e sfm1, gestite da GTT:• orario sfmA (pdf)
    • orario sfm1 (pdf)
    Dal 4 maggio riaprono le biglietterie delle stazioni Dora e Rivarolo.
  • SERVIZI TURISTICI. Continuano ad essere sospese la tranvia Sassi-Superga, le cene sui tram ristoranti, la linea 7 ed è chiuso l’Ascensore della Mole Antonelliana.
  • SPORTELLI AL PUBBLICO E RIVENDITE. Sono ancora chiusi i Centri di Servizi al Cliente. Chiuso al pubblico l’ufficio Sanzioni di via Monginevro 135/A. Le pratiche cartacee nei Centri relative al rinnovo abbonamenti riprenderanno al termine del periodo di emergenza. Restano operativi il canale e-commerce, le rivendite autorizzate presso i tabaccai, le emettitrici delle stazioni della metro, gli sportelli Bancomat di Intesa Sanpaolo e Unicredit. Per info, vai alla pagina dedicata.
  • PARCHEGGI E ZTL. Proseguono la sospensione del pagamento delle strisce blu (fino al 3 giugno) ed è sospesa la ZTL Centrale (fino al 31 agosto). Dal 4 maggio saranno nuovamente presidiate da personale GTT le casse dei parcheggi: Valdo Fusi, Santo Stefano, Palagiustizia, D’Azeglio-Galilei. Negli altri parcheggi in struttura funzionano unicamente le biglietterie automatiche, anche per il rinnovo abbonamenti. Il parcheggio Fermi è invece libero per tutti, poichè non è possibile procedere al rinnovo degli abbonamenti.
  • INFOMOBILITA’. Sono operativi e aggiornati gli strumenti per verificare gli orari online sui dispositivi fissi e mobili (smartphone).

Per restare informati : www.gtt.to.it ,  Canali GTT Telegram Avvisi e Twitter,  www.muoversiatorino.it , Moovit.

Per info istituzionali: www.regione.piemonte.it  –  www.comune.torino.it.

Sui treni regionali il 10 per cento degli utenti rispetto all’epoca pre-covid

Sulla rete ferroviaria regionale di Trenitalia nel primo giorno della Fase 2 dell’emergenza coronavirus, in Piemonte hanno viaggiato  circa 15 mila persone

Si tratta del 10% della quota quotidiana di viaggiatori del periodo precedente l’emergenza sanitaria, con riempimento medio dei mezzi dell’11% dei posti disponibili in 345 convogli regionali in circolazione da lunedì  in Piemonte per l’avvio della fase di ripresa.

Sono state attivate 150 corse giornaliere in più,  in accordo con la Regione e sono state inoltre potenziate le attività di sanificazione e igienizzazione su tutti i treni. In tutta Italia  sono operativi circa 3.800 treni regionali Trenitalia oltre a  12 Frecce e 6 InterCity .

Danneggia auto: arrestato grazie all’app Youpol

Nei giorni scorsi gli agenti della Squadra Volante hanno arrestato un cittadino ungherese di 42 anni

La presenza dell’uomo era stata segnalata in via Sospello attraverso l’applicazione YouPol

Giunti sul posto, gli operatori notano il quarantaduenne all’interno di un’autovettura parcheggiata, scivolare sul sedile anteriore, nel tentativo di dissimulare il più possibile la propria sagoma. Invitato ad uscire dall’auto, l’uomo dichiara di aver solo cercato un rifugio per la notte. Le condizioni dell’abitacolo però lo smentiscono: l’interno è completamente rovistato e danneggiato in alcune parti. Sottoposto in seguito a perquisizione, gli agenti rinvengono nelle tasche dell’ungherese una serie di oggetti che successivamente verranno riconosciuti dalla proprietaria della vettura come di sua proprietà. Arrestato per tentato furto e denunciato per danneggiamento.

Ruffino (Fi): “Il Comune di Giaveno faccia la sua parte”

 Dopo governo e le azioni importanti della Regione Piemonte è il momento per l’amministrazione di Giaveno di fare la propria parte per fronteggiare l’emergenza sociale ed economica provocata dal coronavirus.

Ho voluto continuare il mio impegno cime Consigliere comunale perché legata al mio territorio e perché da sempre vicina alle fatiche degli amministratori locali. Un Comune con un bilancio ricco di spazio fiscale può fare molto per dare sollievo ai problemi delle famiglie e delle imprese giavenesi.

Cito alcuni capitoli: azzerare le imposte comunali per tutte le attività artigianali, commerciali e per le poche industriali presenti sul territorio; abolire il plateatico per i mercatali, un sostegno importante per la ripresa. Mi rivolgo al Sindaco al quale offro la mia piena e incondizionata disponibilità per cogliere un risultato importante per il futuro della nostra comunità. Alle molte famiglie in difficoltà per la perdita del lavoro vanno azzerati i tributi a partire dalla raccolta rifiuti, deve essere innalzato il minimo vitale per garantire dignità a chi è in difficoltà. La solidarietà non è solo un bel principio, ma una leva potente da usare in concreto in un momento eccezionale e drammatico. L’amministrazione deve utilizzare l’avanzo sulla spesa corrente, senza indugi né ritardi. Non ho fatto un elenco di buoni propositi, ma ho solo disegnato la mappa delle sofferenze sociali e gli interventi possibili e immediatamente attuabili dal Comune. A parte prosegue la mia battaglia in Parlamento e con Anci con azioni per snellire, sburocratizzare, togliere vincoli dai bilanci per poter utilizzare le risorse per chi ha necessità oggi, oggi è non domani perché domani potrebbe essere troppo tardi. Non da ultimo l’impegno con i sindaci dell’Unione dei Comuni  per la riapertura del punto di primo intervento, con il ritorno presso la struttura territoriale di Giaveno del valido personale, infermieri, medici, operatori sociosanitari  che benissimo hanno operato per la popolazione in questi anni. Con la collaborazione con il Capogruppo in  Consiglio Regionale  Paolo Ruzzola, che ha presentato un ordine del giorno per la ripresa delle attività del punto di primo intervento. Il mio appello è per  Il futuro della nostra comunità che, ritengo sia nelle mani di chi amministra, per questo lo ribadisco, non esiste maggiorana o minoranza ma Consiglieri che coscienti della drammaticità del momento collaborano, perché il futuro di tutti si gioca in questi mesi e le scelte da fare sono adesso non domani.

Daniela Ruffino, deputata di Forza Italia

Consigliera comunale di Giaveno

Cronache della peste. Il barbiere

Alla fine non ce l’ho fatta più. Ho preso e mi sono rasato i capelli da solo. Adesso sembro il nonno dei Naziskin. Beh, sempre meglio che dovermi fare le treccine come un rasta.

Visto che l’ineffabile Conte Zio ha deciso che barbieri e parrucchieri non riapriranno prima di Giugno… E voi continuate a cantare dai balconi belli felici. Prima o dopo provvederanno a tosarvi. E non solo i capelli…

Comunque, a me il barbiere manca. Non solo, forse neppure tanto per una questione estetica. Piuttosto perché la “barberia”, come la si usava chiamare un tempo, era un luogo importante della vita. Della vita sociale e di quella personale. Per certi aspetti addirittura un luogo di formazione.

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Cronache della peste. Il barbiere

Coronavirus, la Regione autorizza i test sierologici privati

La Regione Piemonte autorizza i test sierologici a pagamento per i privati cittadini che vogliano scoprire se sono entrati in contatto con il Covid-19.

La notizia giunge dall’assessore alla Salute, Luigi Icardi, che ha risposto ad alcune interrogazioni nell’Aula virtuale del Consiglio regionale. “La Regione – spiega  Icardi – farà i test sierologici sul personale sanitario servendosi della rete dei laboratori pubblici, per questo ha destinato 6 milioni di euro. Abbiamo chiesto di non estendere il test ai cittadini per non creare false aspettative o problemi. Però abbiamo  permesso il test a pagamento nei laboratori privati per tutti:  saranno autorizzati solo i test validati dal ministero. Ricordo che questi test non hanno un valore diagnostico, ma solo di screening sulla popolazione”.

La nota della Regione: LE INDICAZIONI DELL’ASSESSORATO ALLA SANITA’ DEL PIEMONTE SULL’EFFETTUAZIONE DEI TEST SIEROLOGICI AI PRIVATI CITTADINI

In merito alla possibilità di effettuare test sierologici, presso laboratori privati, da parte di privati cittadini, la Direzione dell’Assessorato regionale alla Sanità del Piemonte ha diffuso una nota in cui precisa che “è consentito l’utilizzo del test sierologico per le immunoglobuline specifiche per il SARS-CoV-2 anche ai privati cittadini, presso i laboratori di analisi cliniche privati, per i soli esami che il Ministero considera attendibili nel loro esito epidemiologico”, aggiungendo che “le Commissioni di Vigilanza delle ASL sono a disposizione per fornire ai laboratori privati le indicazioni circa l’attendibilità e la specificità dei test sierologici”.

Nella stessa nota viene citato l’ultimo pronunciamento del Ministero della Salute che non considera i test sierologici come test in grado di produrre una diagnosi: “I test sierologici – scrive il Ministero -, secondo le indicazioni dell’OMS, non possono sostituire il test diagnostico molecolare su tampone, tuttavia possono fornire dati epidemiologici riguardo la circolazione virale nella popolazione anche lavorativa. Circa l’utilizzo dei test sierologici nell’ambito della sorveglianza sanitaria per l’espressione del giudizio di idoneità, allo stato attuale, quelli disponibili non sono caratterizzati da una sufficiente validità per tale finalità. In ragione di ciò, allo stato, non emergono indicazioni al loro utilizzo per finalità sia diagnostiche che prognostiche nei contesti occupazionali, né tantomeno per determinare l’idoneità del singolo lavoratore”.

In vista dell’allentamento del lock down, fatte salve le medesime riserve sull’affidabilità diagnostica dei test sierologici, il 29 aprile la direzione dell’Assessorato alla Sanità aveva già autorizzato i datori di lavoro all’impiego dei test in ambiti aziendali, esclusivamente sotto la supervisione del medico competente.

In tal caso, le prestazioni sierologiche possono essere eseguite in laboratori analisi privati e autorizzati, secondo le tariffe definite tra le parti, oppure, nel caso di test su digitopuntura, direttamente in azienda da parte di personale sanitario preposto, secondo le modalità individuate dal medico competente.

I test molecolari su tamponi nasofaringei e orofaringei per la diagnosi di laboratorio del virus SARS-CoV-2 possono essere effettuati esclusivamente dai laboratori autorizzati.

Sia per i test sierologici che per i tamponi, gli oneri delle prestazioni in azienda sono a carico del datore di lavoro.

Da parte del medico competente, deve essere immediatamente data notizia delle generalità e dei relativi recapiti della persona risultata positiva al test molecolare (tampone) effettuato privatamente, al Servizio di Igiene e Sanità Pubblica dell’Asl territorialmente competente, al fine dell’immediata attivazione, da parte di quest’ultimo, delle necessarie procedure di quarantena, di sorveglianza sanitaria e della contestuale segnalazione della positività al medico di medicina generale che ha in cura l’assistito. Indipendentemente dall’esito, poi, devono essere forniti da parte del laboratorio che ha effettuato l’analisi i dati all’Unità di crisi della Regione Piemonte, secondo i flussi informativi previsti dalla piattaforma regionale covid Piemonte.

Oltre 6500 guariti in Piemonte, altre 30 vittime

Il bollettino della Regione di martedì 5 maggio delle ore 17

6.564 PAZIENTI GUARITI E 2.671 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 6.564: 518 (numero di guarigioni invariato rispetto a ieri) in provincia di Alessandria, 267 (+6 ) in provincia di Asti, 346 (+6) in provincia di Biella, 721 (+17) in provincia di Cuneo, 538 (+1) in provincia di Novara, 3.437(+192) in provincia di Torino, 296 (+6) in provincia di Vercelli, 372(+16) nel Verbano-Cusio-Ossola, 69 (+2 ) provenienti da altre regioni.

Altri 2.671 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 3.216

Sono 30 decessi di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19” comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 3 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente dall’Unità di crisi può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 3.216 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 583 ad Alessandria, 189 ad Asti, 165 a Biella, 263 a Cuneo, 273 a Novara, 1.433 a Torino, 164 a Vercelli,  113 nel Verbano-Cusio-Ossola, 33 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 27.774 (+152) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 3.606  in provincia di Alessandria, 1.629 in provincia di Asti, 993 in provincia di Biella, 2.559 in provincia di Cuneo, 2.394 in provincia di Novara, 14.018 in provincia di Torino, 1.149 in provincia di Vercelli, 1.067 nel Verbano-Cusio-Ossola, 247 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 112 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 155.

I ricoverati non in terapia intensiva sono 2307.

Le persone in isolamento domiciliare sono 12.861.

I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 181.316 , di cui 98.750 risultati negativi.

 

Salvo il bimbo caduto nella buca profonda quattro metri

E’ salvo e sta bene il bambino di 5 anni  caduto in una voragine profonda quattro metri al Parco Dora di Torino

E’ stato salvato dal padre che ha chiesto il soccorso di alcuni passanti. Ha creato una catena umana per riportarlo in superficie. Il piccolo ha passato una notte in ospedale in osservazione, al Maria Vittoria. Ieri stava passeggiando con il padre e la sorellina più piccola quando all’improvviso è caduto in una profonda buca, nascosta tra l’erba. Sul  posto sono intervenuti la  polizia municipale e il 118. Sono in corso le  indagini per capire  come sia nata la buca nel parco cittadino.

Messina (Italia dei Valori): “Conte, altro che avvocato del popolo”

 “Se gli avvocati difendessero come lui, i clienti sarebbero tutti in galera!”

Ogni giorno  il Presidente del Consiglio annuncia una nuova “poderosa” iniziativa di sostegno, alle imprese, ai professionisti, alle famiglie salvo poi scordarsene il giorno dopo. Si sa, la memoria dell’italiano è corta ma, come dicono a napoli “cà nisciuno è fesso!”. Rinfreschiamo: era il 5 aprile e il governo annunziava prestiti da 25.000 per le piccole imprese e gli esercenti arti e professioni, erogati dalle banche a totale garanzia dello stato attraverso un fondo di garanzia finanziato con fondi della cassa depositi e prestiti. Faceva eco Patuanelli, ministro per lo sviluppo economico, “prestiti attivi in qualche giorno; nessuna valutazione del merito del credito;  non ci sarà alcun costo di istruttoria della pratica!” Al contrario, chi è andato in banca ha saputo che: dopo la presentazione del “solito” modulo, la banca fa una istruttoria, farà pagare per questo e sul prestito si pagheranno pure gli interessi! Non solo, non farà alcuna erogazione fino a quando il fondo di garanzia, gestito dallo Stato, non avrà dato parere favorevole. Oggi è il 5 maggio, è passato un mese e nessuna impresa, nessun esercente arte o professione, ha ricevuto un euro, altro che i 25.000 promessi! Presidente Conte, basta annunci giocando sulla buona fede e sul bisogno dei cittadini, dica pubblicamente se e quando i prestiti verranno erogati e renda noti i nomi di quelli che li hanno avuti, annesso che, dopo un mese, qualcuno ci sia.
Ignazio Messina
Segretario Nazionale dell’Italia dei Valori