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Il cuore intelligente di Paideia

paideiaNei cinque giorni di Torino Spiritualità gli operatori e i volontari di Fondazione Paideia saranno presenti sui luoghi dei principali appuntamenti con stand informativi e di raccolta fondi a sostegno dei progetti in corso

 

Anche Fondazione Paideia prenderà parte alla 10^ edizione di Torino Spiritualità, in programma dal 24 al 28 settembre 2014. Il Festival, che quest’anno affronta la tematica del Cuore Intelligente, andrà alla ricerca del significato più profondo del nostro essere e del nostro tempo e lo farà insieme a Paideia, partner sociale della manifestazione.

 

Nei cinque giorni di Torino Spiritualità gli operatori e i volontari di Fondazione Paideia saranno presenti sui luoghi dei principali appuntamenti con stand informativi e di raccolta fondi a sostegno dei progetti in corso e verrà inoltre data l’opportunità di scegliere un regalo solidale per sostenere i progetti della Fondazione.

 

Per l’occasione, infatti, l’Antica Erboristeria della Consolata ha creato l’infuso del cuore, una speciale selezione di erbe a base di melissa, verbena, aneto, scorze d’arancia, disponibile in tutti gli stand a fronte di una donazione a offerta libera a partire da 5 Euro, il cui ricavato sarà utilizzato per aiutare le famiglie e i bambini in difficoltà che Paideia incontra ogni giorno.

MiTo fa il pienone con 115 mila spettatori

regio orchestraSuccesso per la kermesse musicale in tandem – termine di tendenza in tempi di Bike pride – tra  Milano e Torino

 

In 15 giorni di concerti tra Milano e Torino 179 appuntamenti e 2.700 artisti di una trentina di Paesi. Più di 115.000 gli spettatori di MITO SettembreMusica, la kermesse musicale in tandem – termine di tendenza in tempi di Bike pride – tra  Milano e Torino. Domenica sera al Teatro  Regio il concerto della cantante israeliana Noa e l’Orchestra Nazionale della Rai hanno calato il sipario su una edizione di successo.  A Milano, chiusura con un concerto di Brahms e l’Orchestra Sinfonica della Radio polacca.

L’Europa a Torino, vertice alla Reggia e festa in città

VENARIA FONTANEmole blu2Venerdì sarà la volta della Notte dei Ricercatori. Sabato, a San Salvario, della Notte bianca della Spiritualità. E alla Gam, sempre sabato, l’inaugurazione dell’importante mostra dell’artista pop Roy Liechtenstein

 

Il rapporto “L’arte di produrre arte”, realizzato dall’economista Pietro Valentino per Civita e Fondazione Roma, indica che negli ultimi due anni a Torino il comparto della cultura (arte, editoria ,comunicazione) ha perso 2195 occupati su 15386, a Roma 3600 su 58mila, a Firenze 1544 su 7685. E’ un paradosso legato ai tempi della crisi, ma non ci si deve scoraggiare perchè molti indicatori affermano che la cultura e il turismo ad essa legato sono un importante volano per la crescita economica.

 

Cultura è la parola d’ordine della due giorni che inizia oggi alla Reggia di Venaria: protagonisti i ministri delle politiche culturali di 28 Paesi europei. Il summit si svolgerà domani nella Galleria di Diana, ma le delegazioni, circa 250 persone tra dignitari, giornalisti e staff, sono in città già da ieri. La maggior parte ha preso psoto all’hotel Principi di Piemonte. Già oggi alla Venaria si tiene la conferenza internazionale “Patrimonio culturale come bene comune”, che proseguirà anche domani in parallelo con il vertice. I ministri avranno anche qualche momento di svago: al teatro carignano assisteranno allo spettacolo teatrale “Circa” e si delizieranno con i cibi del Cambio.

 

Sempre nella storica piazza potranno ammirare il pallone aerostatico che la Compagnia di Sanpaolo ha fatto ancorare per testimoniare i propri interventi per il recupero delle opere architettoniche del luogo. I monumenti della città saranno illuminati di blu, colore della bandiera europea e 20 musei (alcuni saranno visitati dai ministri, compreso Dario Franceschini, in arrivo oggi) resteranno aperti anche di sera, gratuitamente, dalle 18 alle 24, in occasione della Notte Blu. Guida di eccezione il sindaco Piero Fassino, che porterà Franceschini in visita al Polo Reale e forse anche alla Gam.

 

Il sindaco auspica che ogni anno a Venaria si possa ospitare un capolavoro artistico per valorizzare l’offerta culturale della reggia e di Torino. Ma la due giorni, in realtà, è una settimana intera: venerdì sarà la volta della Notte dei Ricercatori e sabato, a San Salvario, della Notte bianca della Spiritualità. E alla Gam, sempre sabato, l’inaugurazione dell’imporatnte mostra dell’artista pop Roy Liechtenstein.

Fu così che Torino perse il titolo di capitale

“Fu inutile smentire, in modo chiaro e documentato, accuse e calunnie. I fatti furono ben presto circondati da una sorta di congiura del silenzio, anche se un dibattito e una polemica striscianti sopravvissero e sopravvivono a 150 anni di distanza”

 

CAPITALE2Organizzata dal Consiglio regionale del Piemonte e dal Centro Studi Piemontesi, si è tenuta il 22 settembre nell’Aula consiliare di Palazzo Lascaris a Torino, introdotta dal saluto del presidente dell’Assemblea regionale Mauro Laus, la giornata di studi sugli avvenimenti del settembre 1864 che seguirano alla decisione di spostare la capitale da Torino a Firenze. 

 

“La perdita dello status di capitale nell’autunno 1864 segnò una svolta fondamentale nella storia di Torino. Alla delocalizzazione istituzionale la classe dirigente torinese seppe rispondere reinventando il ruolo della città come capitale dell’industria – ha puntualizzato Laus -, così come in anni recenti si è risposto alla delocalizzazione industriale promuovendo l’immagine di Torino come città olimpica e capitale della cultura”.

 

palazzo carignano

Qualificata la partecipazione dei relatori, presentati da Giuseppe Pichetto, presidente del Centro Studi Piemontesi, che ha voluto sottolineare l’importanza di far “piena luce su un episodio ancora poco conosciuto”.

Gustavo Mola di Nomaglio si è soffermato sulla Convenzione del 15 settembre 1864 e sui suoi effetti, mentre Gian Savino Pene Vidari dell’Università di Torino ha portato all’attenzione le vicende torinesi descritte nel diario segreto di Federigo Sclopis.

 

La sessione mattutina, moderata da Domenico Tomatis, ha ancora compreso le relazioni di Pierangelo Gentile dell’Università di Torino sul ruolo del Re e di Casa Savoia, di Georges Virlogeux dell’Université de Provence che ha presentato il carteggio inedito tra Massimo D’Azeglio e Angelo Brofferio “il più gentile dei democratici”, e di Rosanna Roccia, direttore della rivista Studi Piemontesi, che ha tratteggiato la figura di Urbano Rattazzi, fedele al motto “star lontano da tutti per non entrare in discussioni”.

 

con reg lascarisI lavori pomeridiani, condotti da Albina Malerba direttore del Centro Studi Piemontesi, si sono concentrati sugli interventi di Aldo Alessandro Mola del Centro Europeo Giovanni Giolitti per lo Studio dello Stato (le ripercussioni del trasferimento della capitale da Torino a Firenze sulla rappresentanza del Piemonte in Parlamento tra il 1865e il 1870), di Pier Massimo Prosio del Centro Studi Piemontesi (settembre 1864: riflessi letterari di una tragedia), dell’architetto Elena Gianasso del Politecnico di Torino (Torino 1864. Città e architettura per una nuova identità urbana), di Giorgio Federico Siboni dell’Università di Milano (ragione e sentimento nella vicenda biografica di Fulvia Verri, 1793-1871) e di Eleonora Belloni e Giacomo Zanibelli dell’Università di Siena (economia e cultura nella Firenze Capitale del Regno d’Italia).

 

Sul trasferimento della capitale a Firenze, pesano ancora oggi le vittime degli scontri nelle piazze Castello e San Carlo a Torino. “Fu inutile smentire, in modo chiaro e documentato, accuse e calunnie. I fatti furono ben presto circondati da una sorta di congiura del silenzio, anche se un dibattito e una polemica striscianti sopravvissero e sopravvivono a 150 anni di distanza”, ha voluto sottolineare Aldo Alessandro Mola.

 

(mbocchio – fcalosso, cr.piemonte.it) Foto: il Torinese

Dal vigneto alla bottiglia, giovani che coniugano innovazione e tradizione

E’ la generazione 2.0 e anche l’approccio alla terra è cambiato, migliorato dalla tecnologia che permette di analizzare, scoprire, studiare. E così, accanto ad antichi mestieri riscoperti, nascono nuove professioni e figure professionali

 

gruppograpeTra i Millennials, i nativi digitali, c’è qualcuno che non ci sta e alza la testa dal telefonino, dall’ipad, dal computer, per usare le mani e ritornare alla terra.

 

Molti giovani riscoprono antichi mestieri e alcuni di loro tornano a scegliere di essere contadini, allevatori, vignaioli… Ma è la generazione 2.0 e anche l’approccio alla terra è cambiato, migliorato dalla tecnologia che permette di analizzare, scoprire, studiare. E così, accanto ad antichi mestieri riscoperti, nascono nuove professioni e figure professionali.

 

E’ il caso di Grape, un’azienda start up creata da Simona, Chiara e Fabrizio, tre giovani dottori di ricerca del Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università degli Studi di Torino, che hanno aperto la loro sede ad Alba per offrire a viticoltori e tecnici del settore un servizio completo di analisi all’avanguardia dal campo alla bottiglia.

 

Oggi sono uno dei pochi laboratori in Italia ad offrire un servizio di diagnosi molecolare per la Flavescenza dorata, vero e proprio flagello per i viticoltori.

 

Ma ancor più all’avanguardia è il lavoro di selezione dei lieviti, apprezzatissimo dai produttori di vino convenzionale, ma anche dalle sempre più numerose cantine che producono vino biologico e biodinamico, che permette ai produttori di impiegare lieviti autoctoni isolati direttamente dai loro vigneti per la fermentazione delle proprie uve…

 

www.grapesrl.it

Ehi, tu, hai midollo?

Giornata di sensibilizzazione per la donazione del midollo osseo. Sabato 27 Settembre, piazza San Carlo dalle 9.00 alle 24

 

midollo

“Donare il midollo osseo?… chissà che male?…”. Se vi state facendo questa domanda, perché non venite in piazza a parlarne con medici ed esperti. Vi verranno date tutte le informazioni. Saranno disponibili dal mattino sino al tardo pomeriggio.

 

Donando il midollo osseo possiamo salvare una vita! Sì proprio noi, capite? Quindi perchè non informarsi? Perchè non provare? Chiedere non costa nulla…quindi venite e chiedete, chiedete, chiedete e chiedete…chissà, un domani sarete anche voi dei nuovi “supereroi” !

 

Ricorda che il midollo osseo non è il midollo spinale. Per chi non fosse a Torino sabato, la giornata dell’ADMO avverrà in 60 piazza italiane…non avete scuse !!!

 

Rapina il kebab e picchia il figlio di 9 anni del titolare

L’aggressore è stato arrestato dalla polizia, si tratta di un egiziano diciannovenne

 

polizia ormea

Durante la rapina a un kebab avevano preso a schiaffi  con brutalità il figlio del titolare, un bimbo di soli 9 anni. Il ragazzino aveva tentato di accorrere in difesa  della mamma. L’aggressore è stato arrestato dalla polizia, si tratta di un egiziano diciannovenne. Un altro  malvivente è stato denunciato, per la rapina avvenuta  a Torino il 3 settembre. C’è ancora un terzo componente della banda, ancora da identificare, che invece aveva minacciato la figlia di sei anni del titolare del ristorante.

 

(Foto: il Torinese)

Tutto pronto per la “Città delle città”, superpoteri a Fassino

Torino4C’è chi giura che si tratterà di un nuovo carrozzone e chi sostiene che il nuovo ente sarà funzionale e a costi ridottissimi. Fatto sta che la defunta Provincia lascerà il posto alla Città metropolitana. E poi chi vivrà vedrà

 

Sono tre in tutto le liste per eleggere il nuovo Consiglio metropolitano di Torino. Un listone di 18 candidati si riferisce all’area Pd, Ncd e Forza Italia. Lista autonoma per la Lega Nord che si presenta con la ‘Lista civica alternativa’, con 11 candidati, altrettanti per il Movimento 5 stelle. L’ ammissibilità dei candidati, sarà verificata entro mercoledì, mentre si terrà venerdì il sorteggio dell’ordine delle liste sui manifesti.

 

C’è chi giura che si tratterà di un nuovo carrozzone e chi, invece, sostiene che il nuovo ente pubblico sarà funzionale e a costi ridottissimi. Fatto sta che la defunta Provincia lascerà tra pochi mesi il posto alla nuova Città metropolitana. E poi chi vivrà vedrà.  Il 12 ottobre, infatti, in undici centri della provincia si terranno le elezioni per il consiglio metropolitano. A votare, però, non saranno i cittadini. Si tratta, in questo caso, di elezioni di secondo grado, in cui gli eletti saranno anche elttori. Il diritto di voto spetta a tutti gli amministratori – sindaci e consiglieri comunali del territorio, in tutto 3820 per 315 Comuni – e sarà espresso per eleggere i 18 nuovi consiglieri metropolitani. 



Si voterà a Torino (a Palazzo Cisterna) ma anche nei palazzi municipali di Chieri, Chivasso, Collegno, Ivrea, Moncalieri, Pinerolo, Rivarolo, Settimo Torinese e Susa. L’attuale vicepresidente della Provincia, Alberto Avetta e il sindaco Piero Fassino sono stati i Caronte che hanno traghettato la vecchia amministrazione provinciale in questa fase di transizione.

 

Il sindaco di Torino ricoprirà anche il ruolo di primo cittadino metropolitano. Fassino, insomma, con i suoi colleghi delle altre grandi città (Roma, Milano,Genova, Firenze, Napoli, Venezia, Bologna, Bari e Reggio Calabria) diventerà un supersindaco. I suoi poteri ingloberanno quelli che prima appartenevano alle provincia. Entreà in conflitto con le competenze del governatore Sergio Chiamparino? Tanto per fare qualche esempio, definirà le basi dei piani regolatori, dei piani di sviluppo e territoriale, curerà la programmazione dell’intero hinterland del capoluogo.

 

Certo è che il nuovo ente pubblico non parte proprio alla grande, se si considera il deficit delle casse provinciali da cui dovrà incominciare il proprio percorso. Avetta (che ha sostituito l’ex presidente di Palazzo Cisterna Antonio Saitta, ora alla guida della sanità regionale) ha in più occasioni ricordato che le condizioni necessarie per il varo della Città metropolitana sono tre: un bilancio sano, un percorso condiviso tra le 315 municipalità e l’equilibrio territoriale nel nuovo consiglio metropolitano. Quante di queste saranno soddisfatte?



Qualche dato sulla ex Provincia di Torino:


– una popolazione di oltre 2 milioni e 200.000 abitanti
– oltre 3.000 Km di strade (la gran parte dei quali in montagna e in collina)
– 160 edifici scolastici che ospitano circa 90.000 studenti.
– Le risorse investite nel 2013: 100 milioni di Euro per la formazione professionale, 35 milioni per i trasporti, 10 milioni per le politiche del lavoro, 16 milioni per la manutenzione di strade ed edifici scolastici, 6 milioni per azioni di solidarietà sociale.

Non si cacciano la pernice bianca e la lepre variabile

cacciatoriC’è il divieto di utilizzo di richiami vivi, cioè di uccelli tenuti in gabbia che con il loro canto attirano altri uccelli, portandoli a tiro dei cacciatori

 

Sulle montagne piemontesi non si potranno cacciare la pernice bianca e la lepre variabile, in quanto si vogliono tutelare due specie a rischio di estinzione.

 

Come ha dichiarato l’assessore alla Caccia, Giorgio Ferrero, dopo l’approvazione di un’apposita delibera da parte della Giunta regionale, “abbiamo voluto tutelare due specie particolarmente vulnerabili. La pernice bianca è considerata a rischio di estinzione su tutto l’arco alpino, rischio aggravato dal maltempo di questa estate che ne ha reso ancora più critiche le condizioni di vita. Per la lepre variabile ad oggi in Piemonte non esistono censimenti affidabili. Abbiamo perciò scelto di rendere concreta l’attenzione all’ambiente e alla tutela delle specie animali a rischio che ci compete e in cui fortemente crediamo. Sarà poi la nuova legge regionale sulla caccia, su cui contiamo di avviare le consultazioni sul nuovo testo entro la fine di ottobre, a definire in modo organico le specie cacciabili in Piemonte”.

 

In periodo di apertura della caccia Ferrero ricorda anche l’assunzione di altri due provvedimenti: la richiesta ai presidenti degli ambiti di caccia di imporre ai cacciatori di indossare giubbotti o bretelle ad alta visibilità, a tutela della loro salute e di quella delle persone che frequentano zone di caccia; il divieto di utilizzo di richiami vivi, cioè di uccelli tenuti in gabbia che con il loro canto attirano altri uccelli, portandoli a tiro dei cacciatori”.

 

(www.regione.piemonte.it)

Corriamo sui tacchi 12 contro la violenza sulle donne

tacchiNicola e Marco hanno partecipato alla celebre corsa sui tacchi tenutasi ieri a Torino in Piazza Vittorio

 

Anche questo lunedì i nostri due amici di “NoiCiMettiamoLaFaccia” tornano a far parlare di loro ma stavolta, diciamo, in modo un po’ diverso. Nicola e Marco hanno partecipato alla celebre corsa sui tacchi tenutasi ieri a Torino in Piazza Vittorio, per dire, anzi urlare, no alla violenza sulle donne.

 

La seconda edizione della “Fashion Marathon” ha visto come protagonisti donne, uomini e anche bambini, tutti impegnati in una simbolica corsa su vertiginosi tacchi 12 che, devolverà il proprio ricavato a tutte le associazioni che si occupano di difendere e di accogliere le donne che subiscono o che hanno subito violenza.

 

Tra i partecipanti erano presenti appunto anche Marco e Nicola che, con il loro canale YouTube, hanno voluto “metterci la faccia” per porre l’attenzione, nel loro modo ironico che ormai abbiamo imparato a conoscere, su un problema molto serio come quello del femminicidio e della violenza di genere.

 

Ci permettiamo di fare i complimenti sia all’ originale iniziativa della “Fashion Marathon” sia agli amici di “NoiCiMettiamoLaFaccia” che, in un giorno in cui purtroppo proprio a Torino un uomo ha ridotto in fin di vita la convivente, hanno voluto dimostrare che non esiste sesso, età o nazionalità, per schierarsi a favore delle donne e di quello che dovrebbe essere il loro “semplice” diritto alla vita.

 

Simona Pili Stella