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Mons. Nosiglia: “Pellegrini, donate 1 euro per l’hospice”

nosiglia e giovaniDurante l’esposizione del Sacro Lino

 

Lo ha annunciato mons. Cesare Nosiglia: i pellegrini che verranno a Torino per l’Ostensione della Sindone saranno invitati a donare 1 euro. La somma raccolta verrà utilizzata per la costruzione di un hospice”. L’arcivescovo di Torino ha dato la notizia durante la presentazione dei servizi di ospitalità per malati e disabili durante l’esposizione del Sacro Lino. “Siamo a buon punto del progetto – ha detto Nosiglia  – stiamo individuando dei partner privati per collaborare nella gestione della struttura”.

Assemblea infuocata: inquilino vuole incendiare amministratore

carabinieri carDopo avere versato benzina sul malcapitato aveva preso l’accendino per dargli fuoco

 

Tenta di dare fuoco all’amministratore del suo  condominio, nel corso di un’assemblea, è il caso di dire infuocata, perché non condivideva la sua gestione. Un anziano di 81 anni di Collegno, è stato arrestato dai carabinieri per tentato omicidio. L’uomo è stato bloccato dagli altri condomini presenti alla riunione.  Dopo avere versato benzina sull’amministratore aveva preso l’accendino per dargli fuoco. Dopo che ivicini di casa lo avevano fermato, era tornato nel suo appartamento.

I paliotti, questi (non più) sconosciuti

Un’iniziativa che si è articolata in quattro province e si chiude a Torino per fare conoscere i rivestimenti decorativi che si ponevano avanti agli altari

 

paliotto

Paliotti – Scagliole intarsiate nel Piemonte del Sei e Settecento è il titolo che chiude mercoledì 29 ottobre, a partire dalle ore 14.30,  a Torino nel salone degli Svizzeri di Palazzo Chiablese, il progetto “Sulle tracce dei Solari”, curato dall’Associazione culturale Pentesilea, dall’Associazione Idea Valcerrina e dall’Associazione Municipale Teatro e l’Agenzia per lo sviluppo locale di San Salvario. Occorre però precisare cosa sono i paliotti, termine non conosciuto proprio a tutti, quanto riservato agli addetti ai lavori. Si indica il rivestimento decorativo del fronte dell’altare, in uso nel Medioevo.

 

I paliotti potevano essere mobili o fissi: i primi erano realizzati in materiale vario ed erano cambiati a seconda della liturgia, i secondi, erano realizzati in marmo oppure, come accade in molte chiese piemontesi, in un materiale più povero quale la scagliola. Questi poi si diffusero in diverse aree del Piemonte e la loro produzione era spesso a cura di maestranze provenienti dalla Lombardia o dalla Svizzera. All’incontro dopo l’introduzione di Gian Paolo Bardazza, presidente di Idea Valcerrina, interverranno Annamaria Giuseti su “Fortuna della scagliona nel Settecento toscano”, Effi Rusch “Scaglione dei Solari di Torino”, Alessandra Lanzoni e Sofia Uggè “Paliotto ritrovato. L’intervento di restauro sul paliotto in scagliola del San Francesco di Cuneo”, Giuseppe Dardanello su “Scagliole intarsiate: elaborazione e consumo dell’invenzione decorative”, Elena di Majo su “Dalla ricerca alla divulgazione. Sulle tracce dei solari”.

 

L’appuntamento di Torino chiude il progetto “Sulle tracce dei Solari”, iniziato a luglio con la visita a 7 chiese di Monferrato, Astigiano e Vercellese che contengono i paliotti di scagliola realizzati dalla bottega dei Solari, famiglia lombarda attiva in Piemonte dall’inizio del Settecento.  Tutto ha preso le mosse da una ricerca avviata nel 2011 dalla Diocesi di Casale Monferrato e dall’Associazione Idea Valcerrina con la collaborazione dell’Università degli Studi di Torino e le Soprintendenze ai Beni storici ed ai Beni architettonici del Piemonte. Inoltre si sono tenuti anche un convegno ed uno spettacolo teatrale “Tre once di colla tedesca”, andato in scena a Torino il 10 ottobre ed a Moncalvo il 19 ottobre.

 

Massimo Iaretti

 

 

 

Chiamparino: “La Giunta non si tocca, al Piemonte serve stabilità”

chiamp consigliopichettoconsiglio aulaBagarre in aula per il rinvio del taglio delle indennità dei consiglieri. Pichetto (FI): “Resta l’incongruenza della posizione di Chiamparino che per sei mesi ha fatto campagna elettorale sulle vicende giudiziarie e oggi dichiara l’esatto opposto. Non è possibile avere due verità e recitare due parti nella commedia. Dove sono finiti gli striscioni srotolati in questo Consiglio Regionale dove il Pd sbeffeggiava i consiglieri che negli scorsi mesi erano finiti nel ciclone giudiziario e mediatico?”

 

“Qui ci prendono per il culo”. Parole grosse, ieri, in aula a Palazzo Lascaris in una giornata infuocata per il dibattito sugli assessori regionali per i quali è stato chiesto il rinvio a giudizio. Ma la frase “hard” pronunciata dal grillino Davide Bono era riferita al rinvio del taglio del 10% delle indennità dei consiglieri regionali. Il presidente dell’Assemblea Mauro Laus, che ha assicurato: “la riduzione degli emolumenti sarà votata la prossima settimana”, è stato costretto ad espellere dall’aula il rappresentante di M5S.

 

Incalzato dalle opposizioni il governatore Sergio Chiamparino ha uno scatto di orgoglio e difende a spada tratta i suoi assessori rimasti impigliati nella rete giudiziaria di Rimborsopoli: “Sarei stato un’opportunista politico se, per salvare la mia faccia, avessi deciso di sacrificare quella dei miei collaboratori”.  Così il presidente, ieri mattina, in Consiglio regionale. Come è noto la procura torinese ha chiesto l’imputazione coatta per il vicepresidente Aldo Reschigna (Pd) e per l’assessore Monica Cerutti (Sel) che pensavano di essere archiviati. “Sono convinto della loro correttezza e il Piemonte  in questo momento  ha bisogno di stabilità”.

 

“Il Presidente della Regione è ancora convinto, così come sei mesi fa, di poter rappresentare la legalità in Piemonte?”. A chiederlo Gilberto Pichetto (nella seconda foto), capogruppo di Forza Italia a palazzo Lascaris, commentando le comunicazioni del governatore.

 

“Sia ben chiaro, la mia posizione è sempre la stessa, estremamente garantista – aggiunge l’esponente azzurro –. Sono convinto, personalmente, che tutti i soggetti coinvolti potranno provare la propria innocenza. Resta però l’incongruenza della posizione di Chiamparino che per sei mesi ha fatto campagna elettorale su questo tema e oggi dichiara l’esatto opposto. Non è possibile avere due verità e recitare due parti nella commedia. Dove sono finiti gli striscioni srotolati in questo Consiglio Regionale dove il Pd sbeffeggiava i consiglieri che negli scorsi mesi erano finiti nel ciclone giudiziario e mediatico?”. 

 

“Ma vorrei allargare il discorso anche alle firme false – conclude Pichetto – che coinvolgono il centrosinistra. Se venisse provato che sono avvenute delle irregolarità, l’atteggiamento del centrosinistra saranno le dimissioni così come venivano richieste al centrodestra nella passata legislatura? O verrà cambiata nuovamente la propria opinione perché al tavolo degli imputati non ci sono più gli avversari politici? Il tempo è sempre galantuomo, sono soddisfatto che oggi il centrosinistra abbia cambiato idea e abbia assunto le nostre posizioni che fino a ieri criticava”.

 

Critici anche i grillini di M5S che hanno strigliato Chiamparino sul tema dei costi della politica. “Non vogliamo fare processi in Aula ma chiediamo coerenza – ha aggiunto il presidente di M5S Giorgio Bertola. È un problema anche nostro perché un vicepresidente della Regione ci rappresenta non solo di fronte ai cittadini ma anche in sede governativa. Sia per chiedere risorse allo Stato centrale sia per chiedere sacrifici ai cittadini ci vuole credibilità. Anche sulla questione delle presunte firme false si ritorna sulle stesse cose della passata legislatura, non si è voltata pagina”.

 

“Chiamparino parla di trasparenza e regole, occorre però chiedere che la magistratura faccia il proprio dovere”, ha commentato Gianna Gancia, presidente Lega Nord. “Ci siamo mossi in un quadro dove la politica conta sempre meno. Abbiamo sofferto molto per mancanza di equità e di leggi chiare però dobbiamo far sì che non sia la magistratura a dettare i tempi”.

 

“Ci riconosciamo nelle parole di Chiamparino, fin dall’inizio la nostra posizione è stata chiara e siamo stati attenti a non creare situazioni di imbarazzo per i piemontesi”, ha replicato il capogruppo del Pd, Davide Gariglio. “Accettiamo e attendiamo il giudizio della magistratura e se qualcuno sarà condannato saremo noi stessi a farci da parte per non contaminare i destini dell’ente che rappresentiamo. Non si può però imputare il difetto di garantismo al Pd della passata legislatura. Abbiamo fatto opposizione dura, ma con rispetto per le persone. Quanto alla questione delle firme per la presentazione delle liste elettorali, le abbiamo raccolte pur non avendone necessità. Siamo i primi a voler accertare i fatti e collaboreremo per fare chiarezza”. 

 

“Il giudice sia libero di adottare i provvedimenti che ritiene, ma la nostra Regione deve pensare ad affrontare la crisi e a fare il possibile per i piemontesi, dal momento che a tutti toccherà tirare la cinghia. Ritengo che la squadra della Giunta sia ottima e che debba continuare a lavorare”, ha commentato Alfredo Monaco presidente del gruppo Scelta civica per Chiamparino.

 

Lettori vip nelle scuole

libriIn 80 scuole torinesi leggeranno brani tratti dai loro romanzi preferiti

 

Tra il 29 e il 31 ottobre, saranno 100 i lettori vip che in 80 scuole torinesi leggeranno brani tratti dai loro romanzi preferiti. Tra i personaggi più conosciuti:  Luciana Littizzetto, Bruno Gambarotta, Cristina Chiabotto, il regista Davide Ferrario, gli scrittori Andrea Bajani, Giuseppe Culicchia, Gian Luca Favetto, Fabio Geda. L’iniziativa fa parte dell’evento nazionale “Libriamoci”, curata dal Salone del Libro, in collaborazione con le Biblioteche civiche.

 

Ebola, tanta paura ma nessun malato a Torino

molinetteIn Piemonte sono stati seguiti tutti i protocolli previsti dalle circolari ministeriali, in linea con le raccomandazioni dell’Oms

 

I giornali e le tv certo non aiutano e gli articoli allarmanti sul virus Ebola – autentica emergenza in alcuni paesi africani – rischia di essere vissuta come tale anche qui da noi. Le prime vittime ci sono già state ma si è trattato di vittime della psicosi collettiva. Ieri momenti di panico  in una farmacia in centro aTorino. “Credo di avere l’Ebola, mi date una mascherina per favore?”, E’ stato un tedesco, accompagnato da un bimbo a fare la richiesta, che ha ovviamente fatto scattare l’allarme. Ha detto chei recentemente sono stati ad Amsterdam e hanno frequentato amici provenienti dall’Africa. La visita  eseguita in ospedale ha fortunatamente escluso il virus. Si trattava di indigestione. Un altro  caso si è verificato a Carmagnola: un agricoltore si è presentato in ospedale dicendo di avere il virus. Anche questo, però, era un falso allarme.
   

 

“L’assessorato regionale alla Sanità ha attivato dallo scorso agosto – spiega l’assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta – tutte le procedure e le misure precauzionali per scongiurare la diffusione dell’Ebola. Sono stati seguiti tutti i protocolli previsti dalle circolari ministeriali, in linea con le raccomandazioni dell’Oms. Il sistema nazionale di controllo è concentrato sulle frontiere, in particolare aeree. Il Ministero ha attivato misure di sorveglianza negli aeroporti e nei confronti degli immigrati che giungono via mare. Il Piemonte non è interessato direttamente, perché i nostri aeroporti non hanno voli diretti e non sono dotati di strutture di isolamento. Eventuali emergenze in volo vengono dirottate su altri scali”.

 

“In Piemonte – aggiunge Saitta – ci sono soggetti originari dei Paesi colpiti e di fronte alla eventualità che persone rientrate da meno di tre settimane si rivolgano ai servizi di emergenza per affezioni aspecifiche, abbiamo previsto azioni rivolte a migliorare l’accuratezza delle diagnosi tramite una scheda di screening e la disponibilità di consulenze infettivologiche. Obiettivo, evitare false segnalazioni di sospetto e identificare i sospetti a basso rischio per indirizzarli verso ospedali con reparti di malattie infettive, in grado di garantire l’isolamento.

 

Dal 27 agosto è operativo il tavolo tecnico regionale per le emergenze infettive. I centri di riferimento per questa problematica sono gli ospedali Regina Margherita e Amedeo di Savoia a Torino, Novara, Vercelli, Cuneo, Alessandria, Asti e Casale Monferrato

Parte da Torino la “Marcia su Roma” contro l’amianto

amiantoLe organizzazioni sindacali presenteranno la piattaforma regionale per definire le linee di intervento in tema di prevenzione, cura e bonifica degli effetti derivati dall’esposizione all’amianto

 

Sarà un caso ma la data è altamente evocativa (anche se ai promotori della manifestazione non sarà proprio gradita): parte  martedì 28 ottobre, la “Marcia su Roma” delle organizzazioni sindacali piemontesi contro l’amianto. A Torino , dalle ore 9.30 sino alle 14 l’aula magna del Campus Luigi Einaudi, in Lungo Dora Siena 100, ospita l’assemblea regionale dei sindacati piemontesi che è dedicata al tema dell’amianto, particolarmente sentito in territorio subalpino. Cgil, Cisl, Uil, associazioni degli ex esposti e dei familiari (in testa a tutte la casalese Afeva) si sono battute nel passato più e meno recente per avere in Piano nazionale amianto, che è stato licenziato con gli atti della seconda Conferenza nazionale di Venezia del novembre 2012, ma che attualmente è fermo al tavolo della Conferenza Stato/Regioni. Nell’evento di Torino le organizzazioni sindacali presenteranno la piattaforma regionale per definire le linee di intervento in tema di prevenzione, cura e bonifica degli effetti derivati dall’esposizione all’amianto.

 

E, a rafforzare ancora di più l’evento, ci sarà il fatto che esso si svolgerà nell’ambito della Settimana europea per la sicurezza e la salute sul lavoro, appuntamento annuale dell’Agenzia Europea per aumentare la sensibilizzazione sui temi della prevenzione e sulla messa in guardia contro i principali rischi professionali che, ovviamente, non riguardano soltanto l’amianto. I lavori verranno moderati da Francesco Lo Grasso, segretario regionale Uil, al quale seguirà la relazione introduttiva di Nicola Pondrano, ex dipendente Eternit, con una lunga esperienza di lotta all’amianto alle spalle, che parlerà a nome di Cgil, Cisl e Uil Piemonte. Successivamente la tematica amianto verrà analizzata sotto diversi punti vista. Sono, infatti, previsti i contributi di Angelo Robotto, pure lui casalese e direttore di Arpa Piemonte, Alberto Valmaggia, assessore regionale all’ambiente (recentemente è stata presentata la relazione sullo Stato dell’Ambiente della Regione Piemonte, dove una parte significativa è riservata proprio all’amianto, con il richiamo ai siti di interesse nazionale di Casale Monferrato, dove aveva sede l’Eternit e di Balangero, dove si trovava l’Amiantifera, la più grande cava per l’estrazione dell’amianto a cielo aperto d’Europa), Laura D’Amico del collegio di difesa delle parti civili nel processo Eternit, Rosalta Altopiedi, consulente della procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino, Donatella Piazzale di Incas, a nome dei patronati delle tre sigle sindacali, l’oncologa Daniela Degiovanni, anche lei casalese, consulente di parte civile nel processo di Torino contro Stephan Schmidheiny.

 

Le conclusioni verranno tratte dal segretario confederale Cisl, Luigi Sbarra, a nome delle confederazioni nazionali delle organizzazioni sindacali. E’ stato invitato a partecipare ai lavori anche l’assessore regionale alla sanità Antonino Saitta. E’ prevista la partecipazione di circa 300 rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza – rls provenienti da tutto il Piemonte e ci sarà una testimonianza particolare, quella di Romana Blasotti Pavesi, presidente Afeva, casalese, che ha perso per colpa del “mal d’amianto”, cinque familiari, tra cui il marito Mario, già lavoratore dell’Eternit, e la figlia Mria Rosa, che non aveva mai lavorato nella “fabbrica della morte” che da qualche anno è stata abbattuta e non esiste più, anche le sue conseguenze, nefaste  purtroppo, a Casale continuano a permanere.

 

Massimo Iaretti

 (Foto: Getty Images)

 

M5S: “Una bacheca per le affissioni”

GRILLO 5Dice Paolo Forneris Portavoce del Gruppo di Forno Canavese: “sono ormai due anni che stiamo dietro a questo progetto”

 

I Gruppi M5S di Pont C.se, Cuorgnè, Valperga, Pertusio, Pratiglione, Rivara, Forno C.se, in questi giorni stanno ripresentando le istanze ai Comuni indicati per vedere concessa loro una bacheca per affissioni politiche: “l’articolo numero 21 della Costituzione italiana cita: tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione, questo è quello che abbiamo trasmesso ai vari Amministratori -, dice Paolo Forneris Portavoce del Gruppo di Forno Canavese – sono ormai due anni che stiamo dietro a questo progetto, non possiamo disconoscere che a Forno è stato fatto un passo in avanti approntando un regolamento ad hoc ma non siamo soddisfatti, non possiamo relegare a quelle sole Associazioni e Gruppi che dispongono di circa 800 euro (è questo il costo minimo di una bacheca nel mio Comune) la libertà di fare informazione, chiediamo che ci venga concesso uno spazio a costi ragionevoli affinchè come noi, tutte le categorie senza grossi budget economici ne possano usufruire, a Forno come negli altri paesi coinvolti”.

 

Per restare informati sul nostro operato: www.canavese5stelle.weebly.com o m5sfavria@gmail.com

San Salvario, giovane del Mali ferito a colpo di pistola

salvario nottesalvario poliziaIl giovane non ha saputo o voluto dire da chi sia stato aggredito e le motivazioni dell’agguato

 

Un ragazzo di 25 anni, originario del Mali,  è stato ferito nella notte a un braccio e a una gamba a colpi di pistola, nel quartiere San Salvario. Non si trova in condizioni preoccupanti e sarà probabilmente dimesso in giornata dal Cto, dove era stato trasportato dall’ambulanza. La poizia sta indagando sull’episodio. Il giovane non ha saputo o voluto dire da chi sia stato aggredito e le motivazioni dell’agguato.

 

(Foto: il Torinese)

Toro ko per la quarta volta, Juve vince a Palermo

toro juveLAZIO TORINO 2-1 / JUVENTUS PALERMO 2-0

 

Altra brutta domenica per i granata che hanno subito la quarta sconfitta in campionato. Il Toro e’ stato sconfitto 2-1 in trasferta dalla Lazio. I granata non hanno poi giocato così male e sono riusciti a rimontare con Farnerud il vantaggio iniziale di Biglia per i laziali. Poi il raddoppio di Klose che ha tolto ogni speranza alla squadra di Ventura. “Abbiamo fatto regali troppo grossi alla Lazio – il commento del tecnico Ventura all’Ansa -. Il nostro obiettivo era fare un passo avanti rispetto alle prestazioni che stanno crescendo. Purtroppo non ci siamo riusciti del tutto”.

 

Per  la Juventus vittoria contro il Palermo. Con il pareggio della Roma contro la Sampdoria, tornano a quota 3 i punti di vantaggio dai giallorossi che sono in testa alla classifica. Hanno segnato Vidal e Llorente, al suo primo gol in campionato. Il palo di Giovinco, entrato al posto di Tevez, ha impedito un risultato migliore  a favore dei bianconeri.