ilTorinese

Montanelli: Lagioia reticente, ma non basta Meloni a risolvere la questione femminile

FRECCIATE  Nicola Lagioia, direttore del Salone del Libro, sulla statua di Indro Montanelli imbrattata di vernice rossa, è stato evasivo… anzi reticente con il suo commento “sessantottino” sulla parità di genere nell’anno 2020. Ma basta dire, come sostiene la parlamentare torinese di Fratelli d’Italia, Augusta Montaruli, che la questione femminile a destra è già risolta con Giorgia Meloni unica leader donna del panorama politico italiano? 

L’arciere

Covid-19, altre sei vittime e 29 contagi. Aumenta il numero dei guariti

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16:30

22.755 PAZIENTI GUARITI E 1867 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 22.755 (+193 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 2579 (+59) Alessandria, 1292 (+11) Asti, 802 (+0) Biella,   2176(+8) Cuneo, 2011  (+5 ) Novara, 11.869 (+ 108) Torino, 958 (+1 ) Vercelli, 917 (+ 0) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 151  (+1) provenienti da altre regioni.

Altri 1867 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 4018

Sono 6 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 0 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è di 4018 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale:

663 Alessandria, 250 Asti, 208 Biella, 391 Cuneo, 345 Novara, 1.772 Torino, 217 Vercelli, 131 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 41 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 31.090 (+ 29 rispetto a ieri, di cui 27 asintomatici: Dei 29: 24 screening, 2 in RSA, 1 contatto e 2 fase di accertamento) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivise su base provinciale: 4019 Alessandria, 1866 Asti, 1042 Biella, 2830 Cuneo, 2748 Novara, 15.803 Torino, 1.316 Vercelli, 1117 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 260 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 89 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 28 (invariati rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 472 (-45 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 1950.

I tamponi diagnostici finora processati sono 372.948, di cui 205.447 risultati negativi.

Perseguita la ex convivente, Stalker arrestato 

Nella tarda mattinata di sabato, gli agenti del Commissariato San Secondo sono
intervenuti in un palazzo di Borgo Filadelfia per la segnalazione di una donna che
lamentava la presenza del suo ex convivente davanti alla porta di casa.
Solo qualche giorno prima, la donna era stata vittima di un’aggressione da parte
dell’uomo che però si era dato alla fuga prima dell’arrivo della Polizia. Sabato, però,
gli agenti hanno rintracciato l’uomo, un cittadino rumeno di 44 anni, all’interno di un
locale di corso Unione Sovietica e lo hanno arrestato per atti persecutori.
Dopo l’aggressione di qualche giorno prima, la donna si era allontanata da casa,
temendo per sé e per l’incolumità dei suoi familiari e vi aveva fatto ritorno solo
sabato per prendere degli abiti. Nonostante l’assenza della vittima, lo stalker aveva
continuato a recarsi presso l’abitazione della donna, stazionando sul pianerottolo,
per cercare di vederla. A questo fine, l’aveva anche contattata, facendo credere alla
sua ex convivente di voler suicidarsi. Temendo per la sua incolumità, però, la donna
non aveva acconsentito ad alcun incontro. Sabato, mentre la donna era in casa, l’ex
convivente ha suonato al campanello di casa ma la parte lesa non ha aperto la porta
e ha avvisato la Polizia. In quel momento è arrivata un’amica della vittima, il
quarantaquattrenne l’ha vista e si è allontanato da pianerottolo. La fuga del reo,
come detto, è però finita in un locale di corso Unione Sovietica.

Gli utenti hanno ancora paura del contagio e non salgono sui mezzi pubblici

2 utenti su 5 hanno smesso di muoversi con i mezzi pubblici per paura del contagio. Gli abbonati pretendono i rimborsi

IL SONDAGGIO DI MOVIMENTO CONSUMATORI E TUTELATTIVA SULLA MOBILITÀ POST-COVID A TORINO

Le associazioni Movimento Consumatori Torino e Tutelattiva hanno realizzato e diffuso online un questionario sulla mobilità, per capire se e come l’emergenza Coronavirus ha cambiato il modo di spostarsi delle persone a Torino e per raccogliere osservazioni e richieste degli utenti dei mezzi pubblici.

Dalle 500 risposte arrivate tra il 2 e il 10 giugno 2020 è emerso che le persone che utilizzano o utilizzerebbero attualmente i mezzi pubblici sono poco più della metà di quanti li usavano prima dell’emergenza e quasi l’80% di chi ha smesso di servirsene dichiara che il motivo è la paura del contagio.

La richiesta più frequente degli utenti è quella di garantire in tempi rapidi il rimborso o la proroga degli abbonamenti non usufruiti a causa dell’emergenza, come previsto dal Decreto Rilancio a livello nazionale.

GTT, nonostante migliaia di richieste da parte degli utenti, non ha ancora fornito indicazioni sui rimborsi e Movimento Consumatori ha provveduto a inviare una segnalazione all’Autorità di Regolazione dei Trasporti sul comportamento del gestore.

Tra le altre segnalazioni e richieste: il mancato rispetto delle misure di sicurezza a bordo dei mezzi e la richiesta di maggiori controlli da parte del personale di GTT, l’affollamento dei mezzi da cui la necessità di limitare gli accessi e aumentare le corse, la richiesta di migliorare la pulizia e di far viaggiare tram e autobus con i finestrini aperti per consentire il ricambio dell’aria.

I vent’anni del museo del cinema di Torino

Il Museo Nazionale del Cinema alla Mole Antonelliana compie vent’anni. Inaugurato il 19 luglio 2000 e realizzato su progetto di François Confino, è diventato uno dei musei più visitati di Torino e di tutto il Paese. Una vera e propria istituzione culturale che ha ottenuto importanti consensi a livello internazionale.

Quella del Museo in realtà è una seconda vita poiché l’idea parte da lontano grazie alla passione di Maria Adriana Prolo, la storica nata a Romagnano Sesia che legò il suo nome alla stagione pionieristica del cinema italiano, immaginando e fondando il museo.

Una storia importante che nasce da una piccola annotazione contenuta in un agenda di questa donna dalla straordinaria intelligenza e dalla vasta cultura cinematografica: “Otto giugno 1941: pensato il Museo”. Per tradurre in realtà quel pensiero di vollero un po’ di tempo e tanto lavoro . Nel settembre del ‘58  il museo venne inaugurato  a Torino in un ala di palazzo Chiablese e la Prolo ne fu nominata direttrice a vita. L’avventura terminò venticinque anni dopo, nel 1983, con le sale costrette a chiudere i battenti per carenza di risorse e l’impossibilità di adeguare la struttura alle nuove disposizioni di sicurezza. Quasi un decennio dopo la scomparsa della Prolo, avvenuta nel 1991, il Museo del Cinema risorse dalle sue ceneri come una moderna araba fenice nella nuova e attuale sede all’interno della Mole Antonelliana, monumento simbolo di Torino e “sogno verticale” del grande architetto che quando venne portato a compimento, con i suoi 167 metri e mezzo di altezza, era  l’edificio in muratura più alto d’Europa. Gli allestimenti del museo si sviluppano  a spirale verso l’alto e su più livelli espositivi, dando vita a una presentazione spettacolare delle collezioni  che ripercorrono la storia del cinema dalle origini ai giorni nostri. In una cornice di scenografie, proiezioni e giochi di luce, arricchita dall’esposizione di fotografie, bozzetti, oggetti e  percorsi di visita interattivi si possono scoprire  i segreti della storia del cinema , dal teatro d’ombre e le prime affascinanti lanterne magiche che hanno costituito la preistoria della “settima arte”, ai più spettacolari effetti speciali dei nostri giorni. Il Museo Nazionale del Cinema è stato visitato in questi anni da più di dieci milioni di persone ed è gestito da una Fondazione – presieduta da Enzo Ghigo, ex Presidente della Giunta regionale del Piemonte, che durante il suo governo (con l’assessore alla cultura Giampiero Leo) fece appunto realizzare la nuova sede del Museo alla Mole –  con lo scopo di promuovere attività di studio, ricerca e documentazione in materia di cinema, fotografia e immagine. Una realtà importante, vanto della città e dell’intera nazione, che annovera tra i soci fondatori la Città di Torino, la Regione Piemonte, la Compagnia di San Paolo e la Fondazione CRT, l’ Associazione Museo Nazionale del Cinema e la GTT.

Marco Travaglini

Dal Comune: agevolazioni Tari

Da Palazzo Civico / Il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità , ieri pomeriggio, una mozione presentata dal consigliere Federico Mensio (M5S) riguardante l’ utilizzo dei minori costi di smaltimento per l’ incenerimento dei rifiuti solidi urbani nel periodo dell’emergenza Covid-19, ridotti anche a causa delle minori attività produttive, per agevolazioni sulla Tari.

Le agevolazioni riguardano attività quali bar, ristoranti, alberghi, scuole di danza, piccole attività culturali, enti di promozione sportiva e sociale, discoteche, che hanno potuto sospender  il pagamento della Tari, ma non hanno ottenuto la sua, anche parziale, riduzione.
Il documento impegna quindi Sindaca e Giunta a ridiscutere il Piano di lavoro 2020 della Città con Amiat, con particolare riferimento ai quantitativi di conferimento all’impianto del Gerbido; a stornare nel secondo semestre 2020 la cifra non corrisposta a TRM da Amiat per lo smaltimento dei rifiuti non prodotti; a predisporre la retrocessione di tutte le somme non erogate da Amiat a TRM a far data dall’entrata in vigore della Legge Regionale 1 del 2018.
La mozione impegna quindi a destinare i proventi di queste operazioni per predisporre agevolazioni verso le realtà che non hanno potuto svolgere le proprie attività, da individuarsi a seguito di verifiche opportune, ma in cui dovrebbero rientrare le attività di somministrazione e gli enti o associazioni con fini assistenziali, culturali, che occupano locali nello svolgimento dell’attività.
Chiesta anche la predisposizione di una deliberazione contenente le modalità delle agevolazioni e l’ammontare in percentuale delle agevolazioni per ciascuna categoria, con l’indicazione delle tipologie e delle categorie di attività che potranno usufruire dell’agevolazione, tenendo conto delle indicazioni contenute nella mozione. Delibera da sottoporre al voto del Consiglio comunale.
Ultima richiesta della mozione riguarda la revisione del Contratto di servizio con Amiat per inserire le eventuali indicazioni in merito alla situazione di riduzione dei corrispettivi per minori conferimenti agli impianti di smaltimento, siano rifiuti solidi urbani o la frazione organica.

Giorello che praticò il dubbio laico

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni / La morte improvvisa e crudele del filosofo Giulio Giorello dopo due mesi di ricovero a Milano per Coronavirus, quasi subito dopo  la sua dimissione dall’ospedale rende ancora più duro il distacco da un maestro della cultura filosofica italiana che ha molto spaziato nella sua ricerca, anche se di  lui restano  soprattutto l’epistemologo e il filosofo della scienza  di altissimo valore.

Come ha detto Cacciari, liberò dal vecchio positivismo e dall’ideologismo marxista la ricerca  filosofica. Allievo di Ludovico Geymonat, era andato oltre il maestro. Bobbio una volta mi disse che Geymonat viveva soprattutto di certezza ideologiche , mentre noi laici siamo attratti dai dubbi.
Giorello ha praticato il dubbio laico, anche se non ha mai accettato la distinzione bobbiana tra  la laicità e il laicismo, quest’ultimo In contraddizione con lo spirito laico amato dal filosofo torinese. Giorello aveva un’idea forte del laicismo, per dirla con un’espressione cara a Nicola Abbagnano e al suo discepolo Giovanni Fornero. Discussi con lui di questi temi, ma fu difficile dialogare. Quando pubblicai un libro su Cavour e i rapporti tra Stato e Chiesa con Girolamo Cotroneo in cui liberammo Cavour da  certe ipoteche anticlericali e massoniche, gli spedii una copia, invitandolo a presentare il libro insieme a Raimondo Luraghi, ma non accetto’. In un’altra occasione gli spedii la nuova edizione del “Perché non possiamo non dirci cristiani” di Benedetto Croce, ma si limitò a ringraziare. Era molto difficile il  nostro dialogo , pur partendo da posizioni che affermavano il valore della tolleranza .  Fu un neo illuminista molto convinto, fu quasi a suo modo un nuovo Voltaire . Anche con Augusto Viano che ebbe posizioni assai vicine a lui, fu difficile il dialogo negli ultimi anni perché considerava la religione una sorta di idola tribus da rifiutare. Anche Giorello ebbe un atteggiamento simile. Io mi sono nutrito di Ruffini, di Bobbio, di Jemolo, di Passerin e facevo difficoltà a sintonizzarmi con Giorello il cui anticlericalismo ateizzante appariva una costante . In più ero amico di Marcello Pera  come lo ero stato di Francesco Barone , due figure quasi  antitetiche rispetto a Giorello Il suo libro “Di nessuna Chiesa . La libertà del laico” rappresenta assai bene il suo pensiero. Marco Pannella parlò di laici credenti e non credenti, un modo altro di affrontare il tema della laicità. Al contrario del Maestro Geymonat che polemizzò duramente con Popper, difendendo la società chiusa sovietica, Gioriello  fu per la società aperta popperiana, ma il liberalismo del pensatore austriaco gli fu sostanzialmente estraneo. Resta di lui una grande opera scientifica  destinata a restare e una inesausta passione civile, unita ad una grande coerenza. Giorello e’  stato un chierico alla maniera di Benda che non ha tradito . La libertà e ‘ stata l’animatrice del suo lavoro. Anche come divulgatore giornalistico e’ stato straordinario per la sua chiarezza esemplare . Rispetto a tanti marxisti vecchi e nuovi che hanno monopolizzato la filosofia italiana per decenni Giorello è stato capace di autonomia. Anni luce dai torinesi teorici del “pensiero debole“ passati  in tarda età, armi e bagagli, al marxismo. Mi sarebbe piaciuto leggere di un suo dialogo con Papa Francesco così distante dal clericalismo. Invece di Eugenio Scalfari che ha monopolizzato quel rapporto Giorello più di ogni altro avrebbe potuto portare il  confronto ad un livello molto alto che ci avrebbe arricchiti tutti, credenti e non credenti.

Fase 3, Ruffino (Fi): “Ritardi cig ingiustificabili”

“GOVERNO E TRIDICO NON NASCONDANO POLVERE SOTTO TAPPETO”
“E’ assurdo che ci siano ancora migliaia di lavoratori che attendono ormai da tre mesi di ricevere la cassa integrazione. Con quali soldi dovrebbero vivere queste persone? I ritardi dell’Inps non sono più tollerabili e per tutto quanto visto in questa fase emergenziale, dal sito bloccato, ai bonus erogati in ritardo o non elargiti affatto, passando per mancata corresponsione della cassa integrazione, il presidente dell’ente Pasquale Tridico dovrebbe rimettere il mandato. Mi auguro che il governo affronti anche questa questione agli Stati Generali, senza provare a nascondere, come sempre, la polvere sotto al tappeto. Qui non sono in ballo solamente i diritti dei lavoratori in un momento di estrema difficoltà, in gioco c’è la loro stessa dignità. Chi è responsabile di questi ingiustificabili ritardi faccia ammenda e si comporti di conseguenza”. Così, in una nota, le deputata di Forza Italia Daniela Ruffino.

Estate a Chieri: Green, Music, Food & Drink

Al Parco San Silvestro – dal 17 giugno al 12 settembre

 

Dal 17 giugno al 12 settembre il Parco San Silvestro di Chieri ospita “SANS-IN”, manifestazione organizzata dall’associazione Chieri Sport 97, con il patrocinio e il sostegno del Comune di Chieri.

SANS-IN” è l’estate che Chieri aspettava. Un’estate sicura, comoda, ecologica, condivisa: un’estate diversa, senza assembramenti ma con le stesse emozioni degli show dal vivo.

All’interno del Parco San Silvestro sarà allestita un’area di circa 2.300 mq, che ospiterà in tutta sicurezza fino a 200 persone, proponendo per tre mesi (l’inaugurazione è in programma mercoledì 17 giugno alle 19), musica (concerti e Dj Set), cibo e drink di qualità (lounge bar, griglieria e friggitoria, proposte vegane), sport (partite di campionato e coppe su schermo gigante), teatro e cabaret, una rassegna cinematografica (Tabasso Open Cinema) e tutte le domeniche a partire dalle 17 eventi per bambini. Il 20 giugno ci sarà la Festa della Birra, il 27 giugno la Festa del Liceo Monti.

Il programma è consultabile sul sito: www.sans-in.it

Alcuni eventi sono totalmente gratuiti, altri prevedono la consumazione obbligatoria.

Per tutte le iniziative è obbligatoria la prenotazione.

Non potranno accedere più di 200 persone e sarà garantito il rispetto delle regolamentazioni anti Covid (misurazione della temperatura, distanze, percorsi distinti per ingresso ed uscita, sanificazione dei posti)

“L’estate che ci attende sarà diversa da tutte quelle precedenti, non ci potranno essere grandi eventi con l’assembramento di molte persone, bisognerà garantire il rispetto delle misure di sicurezza-afferma il Sindaco Alessandro SICCHIERO-inoltre, la difficile congiuntura economica e gli stravolgimenti dei nostri abituali calendari faranno sì che molti chieresi trascorreranno l’estate in città. Diventa così importante garantire un’offerta culturale di qualità, perché ripensare il tempo libero, l’intrattenimento, la socialità non vuol dire rinunciarci o rifugiarsi solo nello streaming. Per queste ragioni l’amministrazione comunale ha accolto la proposta avanzata dall’associazione Chieri Sport 97, che finanzieremo con 15mila euro. Tre mesi di eventi dedicati a tutti, dai giovani alle famiglie”.

“Sembrava tutto fermo, c’erano preoccupazioni e timori nel progettare eventi estivi. Poi è arrivata la proposta di SANS-IN, un progetto coraggioso, una scommessa che come Comune abbiamo voluto accogliere-commenta l’assessore alle Politiche Giovanili e al Tempo Libero Paolo RAINATO -Il Parco San Silvestro ospiterà da giugno a settembre una vera e propria arena estiva, che diventerà un punto di riferimento per i chieresi, garantendo un’alternativa alla frequentazione della pubblica piazza. Una manifestazione dalla forte chieresità, sicura, controllata, condivisa ed ecologica (nell’area food tutti i materiali sono compostabili e biodegradabili). E che vuole coinvolgere la città. Tutti i giorni l’area sarà a disposizione, dal mattino fino alle 18, di tutte le associazioni e gli enti chieresi che abbiano necessità di uno spazio per incontri ed iniziative”.

 “SANS-IN è una manifestazione organizzata da chieresi per chieresi-spiega il Direttore artistico Enrico PIVA-infatti, quasi tutti gli artisti sono chieresi. Il programma è eterogeno e si rivolge a tutte le fasce di età: il martedì teatro e cabaret, il mercoledì concerti e musica dal vivo, il giovedì il cinema, il venerdì il Dj Set, il sabato è un cantiere aperto, stiamo raccogliendo idee e proposte, mentre la domenica sono previsti appuntamenti per i bambini. Il lunedì, invece, sette locali serali chieresi potranno utilizzare a turno l’area, organizzando quello che desiderano. E non mancherà la solidarietà: chi acquisterà in loco una mascherina contribuirà ai progetti di Reciproca Mensa e Capra libera tutti”.

Terzo Valico e opere connesse

Prima visita sul territorio dopo il lockdown. 49 milioni di euro da allocare per lo sviluppo del territorio. Una cabina di regia con i Sindaci e la Provincia protagonisti.
12 giugno 2020

Con la fine del lockdown riprende il percorso di definizione delle opere di accompagnamento del Terzo Valico nell’Alessandrino. Il primo segnale concreto è l’istituzione di una cabina di regia guidata dal Commissario straordinario Calogero Mauceri e coordinata dalla Regione Piemonte, nella quale saranno i Sindaci a tracciare la roadmap degli interventi.

L’annuncio è stato dato nel corso dell’incontro al palazzo della Provincia di Alessandria tra gli amministratori del territorio interessato dal tracciato, il sottosegretario di Stato al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Roberto Traversi, il Commissario straordinario per il Terzo Valico Calogero Mauceri, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, l’assessore regionale ai Trasporti e Infrastrutture Marco Gabusi, il l’AD e Direttore Generale RFI Maurizio Gentile, il presidente del consorzio Cociv Marco Rettighieri, il Presidente della Provincia Gianfranco Baldi, il Prefetto Iginio Olita e gli onorevoli, senatori e consiglieri regionali alessandrini. Dopo un primo incontro a Torino sugli aspetti tecnici del progetto, la delegazione si è spostata ad Alessandria per approfondire le tematiche relative al cronoprogramma, alla tempistica, agli investimenti.

«Siamo tornati sul territorio appena possibile – dichiarano il Presidente Cirio e l’Assessore Gabusi – per riprendere da dove avevamo lasciato. Siamo non certi, ma certissimi, degli aspetti economici. Abbiamo 49 milioni di euro a disposizione per valorizzare e sviluppare aspetti importanti di un territorio cruciale per il Piemonte e per tutto il Nord Italia. Non saranno lì per sempre e non devono diventare un tesoretto congelato. Vogliamo utilizzarli e vogliamo che sia il territorio stesso ad aiutarci ad allocarli nella maniera migliore, indicando quali sono le opere strategiche. Si tratta di un lavoro in cui tutti sono coinvolti: dalla Provincia che affianca i Sindaci, alla Regione e al Commissario che lo governano. Siamo inoltre felici di poter annunciare che la Regione Piemonte è tornata in SLALA, la Fondazione per lo sviluppo per Sistema Logistico del Nord Italia, da cui era uscita negli scorsi anni: uno strumento importante per essere al fianco di un territorio che si trova al centro dei due grandi corridoi europei Genova-Rotterdam e Lisbona-Kiev».

Alla sua prima visita dopo la fase acuta dell’emergenza, il Commissario Mauceri sottolinea il significato di «un primo importante confronto con la Presidenza della Regione Piemonte e con il territorio che, è mia intenzione, proseguire nel corso del mio mandato con il tavolo di coordinamento, in accordo con Regione, e il coinvolgimento degli Enti locali tenendo sempre ben presente che la realizzazione di un importante opera come il Terzo Valico dei Giovi deve prestare attenzione alla realtà territoriale in cui si inserisce. Il Terzo Valico rappresenta un’occasione di sviluppo per il territorio interessato dalla nuova infrastruttura con importanti interventi di adeguamento e miglioramento sia delle viabilità locali che dei servizi».

«L’emergenza sanitaria COVID-19 ha avuto un forte impatto sull’Italia e sull’economia – afferma l’Amministratore Delegato e Direttore Generale di RFI Maurizio Gentile – In questi tempi è importante guardare al futuro ripartendo dalle opere già avviate e i lavori per la realizzazione del Terzo Valico rappresentano un’opportunità di sviluppo e crescita per tutto il Paese. Un’opera strategica che permetterà di ampliare la rete alta capacità italiana e di incrementare il traffico merci con il resto d’Europa. In questo contesto si inserisce anche il nuovo scalo merci ferroviario di Alessandria, per cui RFI è impegnata nella progettazione».

L’importanza dello sviluppo del territorio è sottolineata anche dal Sottosegretario delle Infrastrutture e Trasporti Roberto Traversi: «È importante che l’opera proceda celermente senza dimenticare i territori che permettono di svilupparla, quindi innanzitutto nel rispetto dell’ambiente, sviluppando tutti gli accorgimenti previsti dai protocolli che sono tra i più rigidi in Europa ed in secondo luogo con opere compensative che possono valorizzarle diminuendo criticità relative al dissesto idrogeologico presente sia in Piemonte che in Liguria».