IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni / La ministra dell’Interno ha annunciato su tutti i giornali la stretta di Ferragosto, dopo aver allertato i prefetti di tutta Italia

In questo Paese c’è ancora chi si sente in dovere di dare sempre lezione agli altri e soprattutto ritiene di essere in grado, più di altri, di fare meglio il loro lavoro. Questo è quello che succede da un po’ di tempo e di cui sono vittime gli operatori delle forze dell’ordine sempre alla ribalta, ma non per le importanti attività investigative che portano all’arresto di eccellenti criminali e non per la loro persistente capacità di prevenire e reprimere i reati in generale, ma perché alcuni opinionisti ritengono che il lavoro del poliziotto debba essere svolto secondo metodologie operative che solo loro conoscono.
Adesso basta!!! Un poliziotto quando arresta, continua Eugenio Bravo, si basa su presupposti previsti dalla legge penale e comunque l’arresto è sempre avvallato dal PM di turno. Se poi qualcuno si sente all’altezza di istruire le forze dell’ordine su tecniche operative o di difesa personale più efficaci di quelle adottate dagli operatori di polizia (appositamente addestrati) ed è in grado di fermare con più semplicità chi, senza remore reagisce, resiste ed aggredisce i poliziotti, si faccia pure avanti; se dall’alto della sua saggezza teorica è dotato anche di risvolti di praticità fisica ben venga. Diversamente, con tutto il rispetto, faccia la cortesia di lasciarci lavorare; la professionalità delle forze dell’ordine del nostro Paese è da esempio nel mondo. Le persone pericolose devono essere assicurate alla giustizia e tutti questi riflettori critici puntati sulle forze dell’ordine, di sicuro non giovano al benessere dei cittadini e non giovano alla sicurezza del Paese. Questi Signori che tutto sanno del lavoro degli altri, mettano pure a disposizione di chi vogliono le loro argomentazioni teoriche, ma all’atto pratico sappiano che, fortunatamente, esistono uomini e donne in divisa che, mettendo a repentaglio la loro incolumità fisica, fermano, arrestano e difendono i cittadini dai malintenzionati. Quando i poliziotti sbagliano possono starne certi, non esistono scorciatoie istituzionali; la legge è uguale per tutti e per i poliziotti che hanno come motto “Sub lege libertas” ancora di più. Invece di vedere sempre come vittima chi maltratta ed aggredisce le forze dell’ordine, questi commentatori critici e sempre dubbiosi devono sapere che con la semplice gentilezza o con la cortesia ben difficilmente un soggetto “allergico” alle forze dell’ordine e al rispetto delle leggi seguirà pacificamente la volontà della legge, messa in atto dai poliziotti.
Il Siulp ringrazia ed è solidale con i colleghi per l’importante lavoro che svolgono quotidianamente con coraggio ed abnegazione al servizio dei cittadini e dello Stato democratico.
Qualcuno per qualche pretestuosa sconosciuta ragione vuole incrinare l’onorabilità delle forze dell’ordine; noi non ci presteremo a queste provocazioni e continueremo a fare il nostro lavoro nel rispetto delle leggi.
“D’intesa con il Ministero della Salute, ho dato indicazione alla sanità piemontese di sottoporre a tampone obbligatorio le persone che rientrano o provengono da Spagna, Grecia, Malta e Croazia”.
Dunque chiunque entri in Piemonte da questi quattro Paesi dovrà fare un test molecolare nelle ore prima della partenza da mostrare al proprio arrivo oppure “segnalarsi subito all’Asl del territorio per sottoporsi a un tampone”, aggiunge il governatore. “Il dipartimento regionale di prevenzione – osserva Cirio – lavora costantemente e con efficacia per tracciare ogni contatto. Impegniamoci tutti per non vanificare gli sforzi fatti finora e continuare sulla via della ripresa”.
Il fenomeno dell’abbandono abusivo di rifiuti esplode in strada delle Vallette e in via Traves. Gravissima la situazione soprattutto lungo la pista ciclopedonale che conduce alla Venaria Reale, tra zona Continassa e zona Bergera, e presso l’ex area della Continassa. Chiedo alla Giunta, con un’interpellanza da poco depositata, un immediato intervento di bonifica e misure deterrenti efficaci, come la collocazione di fototrappole per identificare i responsabili. Chiedo inoltre l’inserimento di questi siti nella cartografia aggiornata delle discariche abusive nella sezione InformAmbiente del sito internet della Città. Chissà se i Cinque Stelle vorranno, in questi ultimi mesi di mandato, garantire alle periferie almeno un po’ di quell’attenzione con tanta enfasi promessa quattro anni fa in campagna elettorale.
Silvio Magliano – Capogruppo Moderati, Consiglio Comunale Torino.
Torino: Sessantaquattrenne denunciata per abbandono di animali
Aveva lasciato per oltre un’ora il cane chiuso in macchina
Martedì mattina gli agenti del commissariato San Secondo intervengono in corso Turati, fronte Ospedale Mauriziano, in seguito alla segnalazione di un cittadino che aveva notato poco prima la presenza di un cane chiuso all’interno di un furgone. Il mezzo aveva tutti i finestrini serrati ed era completamente esposto al sole. Giunti sul posto, i poliziotti vedono l’animale visibilmente spaventato ed in grave sofferenza. Durante la fase degli accertamenti, sopraggiunge la proprietaria del cane. La donna, una cittadina ucraina di 64 anni, dichiara agli agenti di aver lasciato solo per pochi minuti il cane in auto. Sarà il ticket dell’attesa per il ritiro referti dell’ospedale a smentirla: tra la stampa del ticket e l’intervento degli agenti era ormai passata oltre un’ora. La sessantaquattrenne è stata denunciata per abbandono di animali.
Centinaia di persone erano presenti nella sala del Comune di Cuneo, dove è stata allestita la camera ardente di quattro dei cinque ragazzi morti nell’incidente stradale avvenuto a Castelmagno.
La cittadinanza ha reso omaggio alle quattro bare bianche di Elia e Nicolò Martini, i due fratelli di 14 e 17 anni, di Camilla Bessone, di 16 anni, e di Samuele Gribaudo, 14 anni.
In attesa che gli accertamenti chiariscano la dinamica dell’incidente è emerso che i ragazzi che viaggiavano con le vittime, ora ricoverati in ospedale, non avevano assunto alcolici o stupefacenti.
CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30
26.389 PAZIENTI GUARITI E 590 IN VIA DI GUARIGIONE
Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 26.389 (+21 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 3265 (+7 ) Alessandria, 1591 (+2) Asti, 848 (+0) Biella, 2492 (+2) Cuneo, 2375 (+2) Novara, 13.565 (+7) Torino, 1113 (+0) Vercelli, 966 (+1) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 174(+0) provenienti da altre regioni.
Altri 590 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.
I DECESSI SONO 4139
1 decesso di persona positiva al test del Covid-19 è stato comunicato nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 0 nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).
Il totale è ora di 4139 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 681 Alessandria, 256 Asti, 208 Biella, 398 Cuneo, 373 Novara, 1829 Torino, 222 Vercelli, 132 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 40 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.
LA SITUAZIONE DEI CONTAGI
Sono 31.982(+26rispetto a ieri, di cui 22 asintomatici. Dei 21 casi, 8 screening, 17 contatti di caso, 1 con indagine in corso. I casi importati sono 4 su 26 ) i casi di persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivisisu base provinciale: 4132 Alessandria, 1899 Asti, 1056 Biella, 2984 Cuneo, 2856 Novara, 16.057 Torino, 1426 Vercelli, 1157 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 274 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 141 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
I ricoverati in terapia intensiva sono 3 (come ieri).
I ricoverati non in terapia intensiva sono 77 ( +1 rispetto a ieri).
Le persone in isolamento domiciliare sono 784.
I tamponi diagnostici finora processati sono 530.384, di cui 290.974risultati negativi.
PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16.30
26.389 PAZIENTI GUARITI E 590 IN VIA DI GUARIGIONE
Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 26.389 (+21 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 3265 (+7 ) Alessandria, 1591 (+2) Asti, 848 (+0) Biella, 2492 (+2) Cuneo, 2375 (+2) Novara, 13.565 (+7) Torino, 1113 (+0) Vercelli, 966 (+1) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 174(+0) provenienti da altre regioni.
Altri 590 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.
I DECESSI SONO 4139
1 decesso di persona positiva al test del Covid-19 è stato comunicato nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 0 nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).
Il totale è ora di 4139 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 681 Alessandria, 256 Asti, 208 Biella, 398 Cuneo, 373 Novara, 1829 Torino, 222 Vercelli, 132 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 40 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.
LA SITUAZIONE DEI CONTAGI
Sono 31.982(+26rispetto a ieri, di cui 22 asintomatici. Dei 21 casi, 8 screening, 17 contatti di caso, 1 con indagine in corso. I casi importati sono 4 su 26 ) i casi di persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivisisu base provinciale: 4132 Alessandria, 1899 Asti, 1056 Biella, 2984 Cuneo, 2856 Novara, 16.057 Torino, 1426 Vercelli, 1157 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 274 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 141 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
I ricoverati in terapia intensiva sono 3 (come ieri).
I ricoverati non in terapia intensiva sono 77 ( +1 rispetto a ieri).
Le persone in isolamento domiciliare sono 784.
I tamponi diagnostici finora processati sono 530.384, di cui 290.974risultati negativi.
In Italia il più importante e antico momento di incontro per artisti madonnari si tiene dal 1973 a Grazie di Curtatone, in provincia di Mantova, come parte integrante della festa che celebra l’Assunzione e che vede le strade di questo piccolo borgo affacciato sul fiume Mincio pervase dai festeggiamenti. La festa è nota come la “Fiera delle
Grazie”. Quest’anno le vigenti norme di sicurezza non permettono di poter programmare una manifestazione che richiama annualmente oltre 100mila visitatori, anche grazie al concorso dei madonnari, che con le loro opere effimere trasformano ogni anno il sagrato del santuario dedicato alla Beata Vergine Maria delle Grazie in una tavolozza dai mille colori. Al fine di non interrompere una tradizione consolidata l’amministrazione comunale di Curtatone con il rettorato e la Diocesi di Mantova, intendono comunque colmare il vuoto lasciato nei giorni a cavallo di Ferragosto dall’assenza di attività nel piccolo borgo di Grazie, considerato tra i più belli d’Italia. Nella giornata del 15 agosto verrà pubblicato il video (dal titolo “I madonnari nel cuore di Grazie”) della performance con la quale i maestri madonnari hanno celebrato il Santuario, ricordandone il motivo della costruzione: nel 1399 il capitano del popolo Francesco Gonzaga volle che l’antico santuario che sorgeva sulle rive del lago Superiore venisse rifatto nelle linee che tuttora si possono ammirare come ex-voto alla Madonna delle Grazie per la cessazione della peste che imperversava in quegli anni.
Il progetto artistico
Nei giorni più bui del lockdown gli storici dell’arte Paola Artoni e Paolo Bertelli, da anni studiosi del santuario della Beata Vergine delle Grazie, hanno ideato e curato un progetto condiviso con il rettore del santuario don Giovanni Lucchi e con la diocesi di Mantova, in primis il Vescovo monsignor Marco Busca e il direttore dei beni culturali monsignor Giancarlo Manzoli. Come la fondazione di questo luogo fu una preghiera per la fine della peste, allo stesso modo oggi l’arte invoca la fine della pandemia e diventa preghiera per i morti, i malati e i guariti. Il progetto, voluto e sostenuto dall’amministrazione comunale di Curtatone, vede la direzione artistica di Mariano Bottoli, Maestro madonnaro protagonista da oltre quarant’anni dell’Incontro di Grazie. A lui il compito di ideare un polittico, composto da 12 tele che riecheggiano la struttura dell’impalcato ligneo che si trova alle pareti della basilica, e di selezionare gli undici colleghi, tra i migliori artisti madonnari del panorama internazionale, che si sono occupati di altrettanti scomparti del polittico. Sono: Victor Boni, Vera Bugatti, Mariangela Cappa, Liliana Confortini, Fabio Maria Fedele, Gabriele Ferrari, Ketty Grossi, Simona Lanfredi Sofia, Tiberio Mazzocchi, Anna Salvaterra, Valentina Sforzini. Ne è nata un’opera che, per certi versi, evoca il modus operandi del “Giudizio Universale” realizzato a più mani dai madonnari nel 1991 per accogliere papa San Giovanni Paolo II a Grazie, durante la sua visita in terra mantovana. Il programma iconografico è un continuo rimando alla storia del santuario: al vertice si trova l’Assunta, poi vi sono la basilica, l’icona della Beata Vergine qui venerata e la posa della prima pietra della chiesa; quindi i santi della peste San Rocco e San Sebastiano e i santi legati a Grazie: San Bernardino che qui predicò esattamente sei secoli fa, San Pio X che amò questo luogo al tempo del suo vescovato a Mantova e lo stesso papa San Giovanni Paolo II. A rappresentanza dei madonnari è stato scelto Toto de Angelis in arte Straccetto, indimenticabile e carismatico artista scomparso qualche anno fa.
Il video
A memoria di questa iniziativa è stato girato un video che documenta le fasi di questo progetto: dall’elaborazione delle singole tele alla loro distesa sul pavimento nella navata deserta del Santuario, dalla benedizione delle opere e degli autori da parte del rettore all’allestimento del grande polittico (alto 9 metri e largo 7.50 metri) nella Sagrestia del Santuario. Il video sarà on line nella giornata di Ferragosto.
L’esposizione nel mese di agosto
Per volere del rettorato e della diocesi, l’opera sarà assemblata all’interno del santuario nella Sagrestia Nuova. Per tutto il mese di agosto sarà infatti visibile ai fedeli e al pubblico, con il pregio di continuare la tradizione madonnara anche in un anno in cui sarà impossibile proporre un concorso così come lo conosciamo, e di approfondire temi sacri che – alla luce della pandemia che ha colpito il mondo intero – rimangono attuali più che mai.
Il volume
A memoria del progetto è pubblicato un volume edito nella collana “Esercizi d’Arte” di Universitas Studiorum che raccoglie un reportage fotografico firmato da Marina Tomasi, con testi istituzionali, dei curatori, del vescovo monsignor Marco Busca, dell’architetto don Stefano Savoia e di Peter Assmann, già direttore del Complesso museale Palazzo Ducale di Mantova e per alcuni anni presidente di giuria del concorso di Grazie.
La destinazione delle opere
Grazie alla stretta collaborazione con la Pro Loco di Curtatone e il Centro Italiano Madonnari, tutto il materiale video e foto raccolto in occasione di questa iniziativa, andrà ad arricchire il patrimonio del Museo comunale dei Madonnari diretto da Paola Artoni. Il Museo, che per sua stessa natura è sempre in divenire, ospita le testimonianze delle radici e della storia di questa particolare arte di strada. Qui sono infatti conservati alcuni pannelli dipinti a gessetto, tavolette realizzate con terra battuta (memoria di quando non era ancora impiegato l’asfalto) nonché le testimonianze documentarie (foto, locandine, pubblicazioni specifiche, video e bozzetti) raccolte e schedate. La fruizione del materiale video e fotografico raccolto nel 2020 sarà quindi garantita, oltre che virtualmente, anche dal vivo nel museo stesso. Ciò garantirà pertanto l’approccio diretto rivolto a un ampio pubblico di diversa formazione culturale e scientifica, dai semplici visitatori agli esperti d’arte, di tradizioni popolari e folkloriche, nonché al sempre maggior numero di appassionati di street art.
FRECCIATE Il consigliere regionale del Pd che è stato inserito a pieno diritto tra i “furbetti del bonus Iva” a causa – lui così sostiene – di un errore della fidanzata commercialista, ha deciso di espiare il proprio “peccato” devolvendo sei mesi di stipendio (circa settemila euro al mese) ad un comitato di sostegno ai lavoratori in difficoltà per la crisi dovuta al Covid. Bella iniziativa, considerata la somma piuttosto consistente. C’è però da chiedersi: se il suo nome non fosse finito sulle prime pagine per questo scandaletto, il consigliere si sarebbe prestato ugualmente a questa generosa beneficenza?
L’arciere