ilTorinese

Ragazzo di 19 anni uccide il padre a coltellate per difendere la madre

Ha ucciso il padre a coltellate, ieri sera a Collegno, probabilmente per difendere la madre dalle aggressioni 

Erano passate da poco le 23 quando, in via De Amicis,  al termine di un litigio al quale hanno assistito la madre e del ragazzo di 19 anni e del fratello, il giovane ha infierito sul genitore, un operaio di 52 anni.

Sull’omicidio, avvenuto nell’appartamento dove abita la famiglia,  stanno indagando  i carabinieri della compagnia di Collegno che hanno arrestato il ragazzo. Secondo i primi accertamenti la vittima è stata colpita alla schiena e al torace.  I militari dell’Arma hanno ascoltato la madre del giovane e il fratello, oltre ad alcuni vicini per capire il movente. Emergerebbe che il giovane ha colpito il padre per difendere la donna dalle sue aggressioni. Pare che i litigi in casa fossero frequenti.

Quello di stanotte è il secondo omicidio commesso all’interno delle mura domestiche da un figlio nei confronti del padre. Il 21 aprile a Torino, in zona San Salvario, all’interno della propria abitazione  è stato rinvenuto il cadavere  di Mario Trimboli, classe 52, ucciso dal figlio convivente con modalità analoghe.  L’omicida era stato arrestato poco dopo dai carabinieri

Brachetti, teatro in streaming

In occasione del 1 maggio, il re del trasformismo Arturo Brachetti, dedica a tutti gli amanti del varietà uno spettacolo in diretta streaming dalla pagina Facebook @LeMusichallTorino, teatro di cui è direttore artistico.

LE MUSICHALL LIVE ARTURO BRACHETTI

in

BRACHETTI RACCONTA LE MILLE LUCI DEL VARIETÀ

Venerdì 1 maggio 2020 | ore 18 e ore 20

Facebook: @LeMusichallTorino

In occasione del 1 maggio, il re del trasformismo Arturo Brachetti, dedica a tutti gli amanti del varietà uno spettacolo in diretta streaming dalla pagina Facebook @LeMusichallTorino, teatro di cui è direttore artistico.

Il fascino della bella Otero o il magnetismo di un regista in frac bianco? L’energia del corpo di ballo o le mille paillettes del sipario? Non c’è bisogno di scegliere: tutto è varietà!

A raccontarne la storia e la straordinaria attualità è Arturo Brachetti che di questo genere è un profondo conoscitore e interprete. Un incontro con una star internazionale per chiacchierare intorno ai temi e ai personaggi che hanno reso celebre il varietà, con il supporto di video e foto scelte da Brachetti stesso.

Arturo Brachetti

Artista italiano famoso e acclamato in tutto il mondo, considerato univocamente il “the Legend of quick change”, il grande Maestro del trasformismo, con un‘esperienza artistica maturata a livello internazionale. È regista e direttore artistico, capace di spaziare dal teatro comico al musical, dalla magia al varietà.

Direttore artistico del Teatro Le Musichall di Torino, in questo periodo di lockdown ha lanciato un messaggio d’amore per il teatro dalla pagina Facebook @LeMusichallTorino. Il teatro è vuoto ma entra gratuitamente nelle case con un progetto raccontato dall’hashtag #LaCulturaNonTiAbbandona.

Grazie alla collaborazione di artisti e registi, Le Musichall è virtualmente aperto a tutti: la rassegna si chiama Le Musichall LIVE e lo streaming gratuito di un estratto dello spettacolo andrà in onda sulla pagina Facebook @LeMusichallTorino alle ore 18 ed in replica alle ore 20.

Primo Maggio, #ripartiamodallavoro nella piazza virtuale

Nella piazza virtuale sono invitate a partecipare tutte le le persone che sarebbero andate al tradizionale corteo della Festa dei lavoratori

I sindacati hanno lanciato a Torino lo slogan #ripartiamodallavoro postato sui profili social. E sul sito dell’Ismel (Istituto per la memoria e la cultura del lavoro) sono pubblicate le video interviste a lavoratori e lavoratrici. Venerdì alle 11 diretta Facebook con interviste ai segretari generali dei sindacati e ai rappresentanti delle istituzioni.

 

La sindaca Chiara Appendino parla di un Primo Maggio “diverso dal solito, ma non nello spirito, perché il tema del lavoro è centrale ancor di più oggi. Ringrazio il sindacato che in questa situazione difficile è stato estremamente responsabile», aggiunge Appendino. La prima cittadina invita a pensare “a chi continua a lavorare, come i medici, il personale sanitario, chi assiste gli ammalati. E anche a chi ha perso il lavoro, chi attende la cassa integrazione. Diritto al lavoro significa dignità: un diritto che deve essere garantito».

 

E scende in campo anche l’arcivescovo di Torino mons. Cesare Nosiglia che inaugura  in occasione della festa del lavoro  un Fondo di Solidarietà, chiamato ”Sorriso – La Solidarietà che riavvicina e sostiene”, da alimentare con  risorse economiche volte a contrastare la carenza di liquidità di molte famiglie, liberi professionisti, esercizi commerciali e piccolissimi imprenditori stanno drammaticamente vivendo”.  Nosiglia dice che le Diocesi di Torino e della Val Susa “con l’aiuto della Fondazione don Mario Operti, hanno già raccolto risorse che permettono di aprire un fondo di garanzia per fornire Prestiti Sociali a chi ha difficoltà ad accedere al credito bancario, nella logica del microcredito”.

Il capo della task force Fazio: “Problemi nella sanità territoriale”

“Abbiamo verificato che la Sanità territoriale piemontese presenta criticità non tanto da un punto di vista normativo ma organizzativo: bisogna rivedere il rapporto tra ospedali e territorio, che non è stato, negli anni, implementato a dovere. Il nostro è un gruppo di lavoro con funzioni propositive e consultive ma non esecutive o d’indagine”, ha spiegato il coordinatore del gruppo di lavoro per il rinnovo della Sanità territoriale Ferruccio Fazio nella riunione di ieri della Commissione Sanità del Consiglio regionale, presieduta da Alessandro Stecco alla presenza dell’assessore alla Sanità Luigi Icardi.

Fazio ha aggiunto: “Stiamo provando a immaginare come potrà essere il sistema sanitario territoriale proponendo di rendere centrale il medico di medicina generale e di favorire l’associazionismo. Solo così si potranno ‘lasciare sul territorio’ alcune patologie non gravi e contribuire al decongestionamento dei pronto soccorso e degli ospedali, favorendo il benessere e la qualità della vita dei cittadini”. 

Tra i problemi maggiori riscontrati, ha aggiunto “il tetto del 30% per le reti di medicina generale, l’assenza di un percorso chiaro per le patologie croniche e per i codici bianchi, che dovrebbero essere gestiti sul territorio e non attraverso il 118, e le distanze che, soprattutto nelle zone rurali, costituiscono un vero e proprio ostacolo al raggiungimento delle strutture di continuità assistenziale”.

Interrogato da Domenico Rossi, intervenuto per il Pd con Domenico Ravetti Daniele Valle, su come il gruppo di lavoro giudichi il Piano sulla cronicità, approvato dal Consiglio regionale allo scadere dello scorso mandato e ancora non del tutto attuato, Fazio ha replicato che “si tratta di un piano valido che va implementato”. Oltre che sulla telemedicina, ha aggiunto “un buon Piano sulla cronicità deve basarsi sulla competenza del medico di medicina generale che cura le malattie croniche sul territorio, delle infermiere di comunità e dell’associazionismo”.

Sulle possibilità per il turismo e per le strutture ricettive piemontesi nei posti di villeggiatura, richieste da Paolo Bongioanni (Fdi), Fazio ha risposto di essere “ottimista per quanto riguarda il turismo di prossimità, a patto che sia rispettato e mantenuto il distanziamento sociale”.

Marco Grimaldi (Luv), che lo ha interrogato sulla “fase 2” dell’emergenza Coronavirus, Fazio ha risposto che “sarà necessario lavorare molto per rendere il Piemonte in grado di far fronte all’eventualità di un ritorno della pandemia con le prossime aperture o tra settembre e ottobre. A tal proposito, penso sia giusto differenziare le zone in base al grado d’incidenza del virus, al momento particolarmente incisivo soprattutto a Torino e ad Alessandria”.

Sull’attenzione al mondo della disabilità, che ha risentito particolarmente durante l’emergenza, sollecitata da Silvio Magliano (Moderati), Fazio ha risposto che “è tra le priorità in agenda un incontro con i rappresentanti delle associazioni per comprendere meglio criticità e punti cruciali da affrontare”.

Interrogato da Sarah Disabato, intervenuta per il M5s con Francesca Frediani, sui dati relativi alla somministrazione dei tamponi, Fazio ha risposto che attualmente il 75% di quelli processati è relativo alle Rsa e il 25% è concentrato soprattutto nelle grandi città, in particolare Torino e Alessandria.

Altre vittime in Piemonte, in calo le terapie intensive. Nelle Rsa 34 mila tamponi

L’Unità di Crisi della Regione comunica che alla data del 27 aprile nelle residenze sanitarie assistenziali piemontesi erano stati effettuati 34.180 tamponi virologici al personale e agli ospiti, a fronte dei 140.996 eseguiti sul complesso della popolazione fino a tale giorno.

Dei 34.180 tamponi, 7.983 sono risultati positivi19.573 negativi6.624 erano in attesa dell’esito (fonte ASL).

Dall’analisi dei dati ricevuti dalle singole Rsa, sono quindi risultatipositivi al Covid-19 il 25,5% degli ospiti e il 21% del personale.

Le Residenze sanitarie assistenziali del Piemonte hanno più di 40.000 ospiti e circa 15.000 dipendenti.

 

Il bollettino della Regione delle ore 19 di giovedì 30 aprile

5.276 PAZIENTI GUARITI E 2.522 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi pomeriggio l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 5.276 (365 in più di ieri): 461 in provincia di Alessandria (+15), 212 in provincia di Asti (+17), 277 (+22) in provincia di Biella, 592 (+43) in provincia di Cuneo, 438 (+37) in provincia di Novara, 2.679 (+200) in provincia di Torino, 268 (+12) in provincia di Vercelli, 282 (+14) nel Verbano-Cusio-Ossola, 67 (+5) provenienti da altre regioni.

Altri 2.522 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO COMPLESSIVAMENTE A 3.086

Sono 54 i decessi di persone positive al test del “Coronavirus Covid-19” comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 15 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente dall’Unità di crisi può comprendere anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 3.086 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 568 ad Alessandria, 173 ad Asti, 163 a Biella, 243 a Cuneo, 258 a Novara, 1.378 a Torino, 160 a Vercelli, 110 nel Verbano-Cusio-Ossola, 33 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 26.453 (+458 rispetto a ieri) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 3.478 in provincia di Alessandria, 1.588 in provincia di Asti, 966 in provincia di Biella, 2.487 in provincia di Cuneo, 2.301 in provincia di Novara, 13.164 in provincia di Torino, 1.114 in provincia di Vercelli, 1.007 nel Verbano-Cusio-Ossola, 237 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 111 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 196 (-3 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 2.488 (- 133 rispetto a ieri)

Le persone in isolamento domiciliare sono 12.885

I tamponi diagnostici finora eseguiti sono 158.762, di cui 84.362 risultati negativi.

“Salviamo “Tuttosport”, patrimonio del territorio”

“Sostengo le richieste del Comitato di Redazione: l’emergenza da Covid-19 non diventi pretesto per un ridimensionamento che sarebbe deleterio da tutti i punti di vista. Solidarietà ai giornalisti e alle loro famiglie”

Mi oppongo a qualsiasi strumentalizzazione della crisi in corso, che non può e non deve diventare occasione per operare strategie di ridimensionamento aziendale a qualsiasi livello.

“Tuttosport” non è solo un prodotto editoriale, ma un patrimonio del nostro territorio e la fonte di reddito di tante famiglie. Un patrimonio da valorizzare con strategia e investimenti. L’editore ritiene che l’ulteriore riduzione dell’organico redazionale (già sostanzialmente dimezzato in meno di quindici anni) che il ricorso alla Cassa Integrazione in Deroga comporta sia compatibile non dico con lo sviluppo e la progettualità, ma con la realizzazione di un prodotto editoriale di qualità e capace di stare sul mercato?

La situazione è preoccupante. Non possiamo permetterci l’ulteriore ridimensionamento di questa testata. La mia vicinanza ai membri della redazione e alle loro famiglie è assoluta. La politica si faccia sentire. L’emergenza coronavirus non diventi un pretesto per smantellare.

Silvio Magliano – Capogruppo Moderati in Sala Rossa e a Palazzo Lascaris.

In regola solo una lampada abbronzante su quattro

 Nei controlli dell’ Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale) effettuati nei centri abbronzanti di Torino e del Piemonte  solo 1 lampada abbronzante su 4 è risultata conforme alle norme per  le radiazioni ultraviolette

E’ il dato che emerge dal rapporto pubblicato dall’agenzia relativo a 123 apparecchi per l’abbronzatura artificiale esaminati.  I controlli  hanno riguardato una trentina di centri estetici a campione, dove sono state analizzate le radiazioni emesse dai letti ad alta e bassa pressione, dalle docce solari ad alta e bassa pressione e dalle poltrone ad alta pressione. Le “non conformità” riguardano la frequenza delle radiazioni ultraviolette e i limiti delle dosi ammesse. Solo il 26% degli apparecchi  risulta conforme alla norma tecnica.

Monitoraggio sulle gare d’appalto Covid

Da Palazzo Lascaris / Gare d’appalto per l’emergenza Covid al centro della discussione odierna in Commissione Legalità, presieduta da Giorgio Bertola. In particolare, i consiglieri regionali hanno concordato di procedere in conformità con l’ordine del giorno dello scorso 7 aprile (primo firmatario Diego Sarno, Pd), che l’Assemblea ha votato all’Unanimità: prevede la “realizzazione di un monitoraggio delle gare d’appalto e delle spese della Regione Piemonte e degli enti strumentali ad essa collegati, effettuate con carattere d’urgenza”.

Un lavoro congiunto della Commissione Legalità e della Giunta regionale, quindi, per il quale oggi sono state messe le basi. Sarno stesso ha insistito sulla opportunità di acquisire consulenti esterni che possano valutare le procedure adottate, mentre Marco Grimaldi (Luv) ha proposto di partire con un’audizione di Antonio Rinaudo, responsabile Area Legale dell’Unità di Crisi della Regione.

È intervenuto anche Sean Sacco (M5s), sottolineando come spesso gli appalti delle Asl siano di difficile comprensione e quindi l’assoluta necessità di approfondimenti per queste procedure d’urgenza.

Valter Marin (Lega) ha ricordato la sua esperienza nel Cda di Torino 2006 e il sistema di trasparenza e verifica preventivo, adottato per i Giochi. “Potremmo partire da quella base, che ha dato buoni risultati”, ha chiarito.

Favorevole a quest’azione di trasparenza amministrativa si è detto anche Domenico Rossi (Pd), che nel giorno in cui si ricorda Pio La Torre, ha posto l’accento sull’attenzione all’utilizzo dei beni confiscati alle mafie.

In conclusione, il presidente Bertola ha riassunto i prossimi passi della Commissione: “Contattare il Dottor Rinaudo e Scr. Chiederemo la presenza di un componente di Giunta nella prossima seduta, per avviare il confronto. E soprattutto, chiediamo tutti i documenti e i dati necessari per il monitoraggio degli appalti, prima della prossima Commissione ”. Al di là del tema Covid-19, verrà anche organizzata un’audizione dell’Associazione legalità organizzata.

La protesta di medici e infermieri: “Noi, né eroi né missionari”

Numerosi medici e infermieri sono “scesi in piazza” scioperando per mezz’ora davanti ai rispettivi ospedali a Torino e in Piemonte, alla vigilia del Primo Maggio. Il flash mob è stato organizzato da Cgil, Cisl e Uil

Criticano la gestione della Regione sui tagli alla sanità avvenuti negli  anni scorsi e chiedono di poter lavorare in condizioni di sicurezza: sono ad oggi 200 i morti tra i sanitari.

“I professionisti non sono eroi né missionari, sono professionisti, gli stessi che erano stati bistrattati dal punto di vista dell’immagine ed economico”, affermano. E aggiungono:  “La Regione ha detto tante parole ma negli anni scorsi solo tagli del personale e zero turn over. Siamo  vecchietti che assolvono funzioni che dovrebbero essere ringiovanite. La mascherina non basta, serve  distanziamento fisico ma non sociale»

Sospensione Ztl fino al 31 agosto

Nuova proroga per i provvedimenti di sospensione della ZTL, fino al 31 agosto 2020, e della sosta a pagamento, fino al 30 maggio 2020.

Dal provvedimento sono escluse, la ZTL “Trasporto Pubblico, Pedonale e Area Romana” e i parcheggi “automatizzati” (a barriera) e quelli in struttura gestiti dalla GTT che continueranno ad essere a pagamento.

Le due ordinanze sono state firmate nella giornata dalla sindaca Appendino e pubblicate all’Albo Pretorio https://stilo.comune.torino.it/albopretorio/#/albo/53

La sosta sulle strisce blu ritornerà a pagamento da lunedì 1 giugno 2020.