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Piccolo aereo fermo, chiude la pista di Caselle

L’ aeroporto di Caselle è rimasto temporaneamente chiuso a causa di un piccolo aeromobile della scuola di volo fermo in pista.

Ne ha dato notizia su Twitter la Sagat, società che gestisce lo scalo. Sono in corso le operazioni di rimozione del velivolo per permetterne la riapertura.

 

(foto Fabrizio Cabodi)

Il Motovelodromo ai privati

Dall’ufficio stampa di Palazzo Civico

Il Consiglio comunale di Torino ha approvato la delibera relativa al recupero del motovelodromo “Fausto Coppi”

Si tratta di un provvedimento, illustrato dall’assessore al Patrimonio Sergio Rolando, che prevede, a seguito di manifestazioni di interesse per l’insediamento di funzioni prevalentemente sportive, la concessione di diritto di superficie sessantennale, ad asta pubblica per il recupero dello storico impianto di corso Casale, oggi in stato di abbandono.

La base d’asta è stata stimata in 250 mila euro fuori campo I.V.A.

Accanto alle attività sportive quali, ad esempio, ciclismo, calcio, rugby, atletica, o altre discipline compatibili con la struttura potranno essere previste destinazioni accessorie esclusivamente e strettamente pertinenti allo svolgimento dell’attività principale, quali attività commerciali al dettaglio con superficie di vendita non superiore ai 250 mq, pubblici esercizi e attività artigianali di servizio connesse ad una fruizione turistico sportiva della struttura.

L’aggiudicatario, nella fase di progettazione, sarà tenuto a prevedere percorsi di partecipazione al fine di reperire eventuali indirizzi e proposte provenienti dal territorio (Circoscrizione, associazioni, cittadini) utili al miglioramento della qualità del progetto.

Su richiesta, la Città e le associazioni sportive potranno avvalersi per tre pomeriggi alla settimana potrà utilizzare attrezzature strutture sportive secondo modalità da definirsi con l’area Sport e Tempo Libero.

La delibera ha ottenuto 22 voti a favore (Mov 5 Stelle e ConCi).

Con la delibera è stata approvata anche una mozione di accompagnamento a firma del consigliere Damiano Carretto (M5S) con la quale si impegna Sindaca e Giunta a prevedere, nella convenzione con l’eventuale aggiudicatario del diritto di superficie, che vi sia interlocuzione con le realtà del territorio affinché possa esserci dialogo e sinergie nella gestione del futuro Motovelodromo.

IL DIBATTITO IN SALA ROSSA

Per il capogruppo del Pd, Stefano Lo Russo, non si capisce come si passi dalle manifestazioni di interesse alla delibera, e sottolinea l’assenza dei costi di quantificazione dei lavori di riqualificazione. In fase di concessione di diritto di superficie non ci sono condizioni di garanzia che vi possa essere esclusione di tipologie merceologiche, contraddicendo quanto indicato in delibera. Ci sono paletti finti che dovrebbero garantire il servizio pubblico che contrastano con l’istituto del diritto di superficie.

Marco Chessa (M5S) ha espresso soddisfazione perché con questa delibera si avvia il processo di riqualificazione di un impianto storico e si riporta alla luce la sua storica vocazione sportiva, riqualificando anche un quartiere. Francesco Tresso (Lista civica per Torino) si dice rattristato per la procedura scelta e per i contenuti della proposta. Le aree devono cogliere i cambiamenti. Manca connessione tra quell’edificio e quella zona di città, non è stata valutata la possibilità di gestione da parte di un partnertariato pubblico privato. Ci sono lacune, a partire dalla mancanza dei parcheggi.

Secondo Osvaldo Napoli (Forza Italia) il Motovelodromo rappresenta per Torino una grande storia. Necessaria la riqualificazione, ma ritiene che la valutazione di 250 mila euro rapportati ai 60 anni non lo convince, per questo si asterrà.

Enzo Lavolta (PD) ritiene che si chieda di avallare una delibera dall’oggetto indeterminato e dal valore indeterminato con una procedura “pasticciata” e si interroga su come potrà il Consiglio Comunale esercitare le proprie prerogative di controllo sul bando.

Per Marina Pollicino (ConCi) il provvedimento garantisce i due obiettivi iniziali, restituire alla storia della Città un manufatto che rappresenta un notevole patrimonio per Torino e ridestinarlo alla sua vocazione originaria prevalentemente sportiva.

Damiano Carretto (M5S) ha illustrato la propria mozione di accompagnamento, utile perché il futuro motovelodromo rimanga connesso con la realtà di Torino anche in presenza di un investitore non torinese.

Ex Moi, sgomberate le palazzine grigia e arancione

Con una breve comunicazione la Questura di Torino ha informato che è in corso l’operazione di sgombero e successiva messa in sicurezza dei locali siti in area “Ex Moi”, palazzine Arancione e Grigia. Le persone dimoranti in loco, immigrati extracomunitari,  sono circa 350 e verranno ricollocate in altre strutture già individuate dalle istituzioni competenti. Già nei mesi scorsi alcune palazzine erano state sgomberate.

 

 

Ieri mattina si è concluso il complesso servizio che ha condotto allo sgombero della palazzina Grigia e Arancione ricomprese nell’area ex Moi. Il buon esito dell’operazione, che ha consentito di liberare le palazzine in questione senza impiego della forza e nel rispetto della dignità delle persone ivi dimoranti, è certamente riconducibile alla stretta collaborazione dei vari operatori istituzionali a vario titolo coinvolti nella fase della programmazione e dell’esecuzione dell’intervento.

Per quanto di competenza della Polizia di Stato, degno di nota è il lavoro svolto dall’Ufficio Immigrazione della Questura di Torino, coadiuvata dalla DIGOS.
L’attività di censimento, durata poco meno di cinque giorni, si è conclusa con l’’identificazione di 351 occupanti, risultati tutti titolari di permessi di soggiorno: rifugiato, protezione sussidiaria, motivi umanitari (precedente normativa), protezione speciale, famiglia, lavoro, attesa occupazione, studio. A tale dato è stata attribuita una stima di un possibile aumento del 15%, in ragione dell’impossibilità di censire i soggetti assenti per motivi lavorativi e di formazione. La stima numerica ha trovato riscontro all’esito delle operazioni di liberazione dell’immobile il cui dato definitivo si è assestato a 419 dimoranti.

Di questi, 368 sono stati inseriti in progetti di accoglienza e formazione. I restanti non hanno inteso aderire al programma di ricollocazione, avendo già trovato soluzioni abitative alternative.
Di rilievo è, inoltre, l’attività di mediazione svolta dal personale dell’Ufficio immigrazione della Questura di Torino che ha intrecciato una fitta rete di rapporti con alcuni degli occupanti che hanno indirizzato i loro connazionali verso i punti di raccolta. Questo ha consentito alla polizia, agli operatori dei servizi sociali ed ai mediatori culturali di gestire il trasferimento in sicurezza, liberando entrambe le palazzine già dalle ore 7:30 del mattino.

Vi sono state alcune situazioni di criticità legate, per lo più, alla volontà di alcuni occupanti di non lasciare le piccole attività commerciali presenti nell’area (tra cui un mini market attrezzato, un barbiere, un attività di raccolta del ferro e di riparazione di biciclette). Anche queste sono state opportunamente gestite dagli operatori dell’Ufficio Immigrazione.

In carcere a quasi 90 anni per aggressione a un altro anziano

E’ proprio vero il detto che ‘non è mai tropo tardi’

 

S.I. 87enne originario della Sicilia ma da molti anni residente in Asti era ospite della Casa di Riposo “Città di Asti” ove stava scontando, in regime di detenzione domiciliare, la pena ad oltre 17 anni di reclusione per i reati di omicidio e tentato omicidio commessi in Asti, nel luglio del 2013.

L’anziano, per futili motivi, ha aggredito un altro ospite della struttura puntadogli un coltello alla gola ed inseguondolo per i corridoi con il proprio bastone. Solo il pronto intervento dei dipendenti della Casa di Riposo e dei Carabinieri, immediatamente allertati, ha consentito di porre fine agli intenti minatori dell’87enne.

A seguito di tale episodio, il personale dell’Arma intervenuto ha immediatamente informato il Tribunale di Sorveglianza di Torino evidenziando l’incompatibilità di S.I. con la permanenza nella Casa di Riposo in quanto dannoso per la salute fisica e psichica degli ospiti e del personale della struttura, tant’è che la stessa autorità giudiziaria ha provveduto a sospendere il provvedimento di detenzione domiciliare con la custodia in carcere.

L’anziano è stato pertanto arrestato ed espletate le formalità di rito è stato tradotto nella Casa di reclusione di Asti a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Asti.

 

Tiro con l’arco: Campionati Italiani Campagna, le medaglie piemontesi

Per la prima volta Santo Stefano in Aspromonte (Reggio Calabria) ha ospitato nel fine settimana i Campionati Italiani Campagna, manifestazione che ha coinvolto quasi 300 arcieri in rappresentanza di oltre 130 società di tutta Italia.

Brillanti risultati per la spedizione del Piemonte, presente con una trentina di atleti e 10 società. Irene Franchini, emiliana e azzurra della nazionale tesserata per Fiamme Azzurre e Arcieri delle Alpi, ha conquistato il titolo tricolore nel compound – il secondo personale dopo quello del 2017 – battendo 67-62 in finale la campionessa uscente Sara Ret (Compagnia Arcieri Cormons). Al terzo posto Anastasia Anastasio (Marina Militare). Sempre nella divisione compound, ottimo argento per Marco Bruno (Arcieri di Volpiano), fermato soltanto allo shhot off dell’ultima sfida da Luca Pinna (Arco Club Portoscuso). 62-62 (6-5) il punteggio conclusivo del match. Il bronzo è invece andato a Antonio Pompeo (Arcieri Castiglione Olona), detentore del titolo. Nell’arco nudo prima medaglia d’oro assoluta per il giovane Alessio Noceti, ligure e tesserato per gli Arcieri delle Alpi, bravo a imporsi 45-44 su Eric Esposito (Arcieri Audax Brescia), a segno nelle ultime due edizioni. A livello individuale sono da segnalare i due quarti posti di Marco Morello (Aeronautica Militare/Iuvenilia) nell’arco olimpico e di Marta Pavan (Arcieri delle Alpi) nell’arco nudo. A superarli nella finale per il bronzo sono stati Matteo Santi (Arcieri Città di Terni, 61-58) e Eleonora Meloni (Arcieri Uras, 48-47). Arcieri delle Alpi in evidenza anche nelle prove a squadre. Anna Botto, Irene Franchini e Marta Pavan hanno bissato il titolo della passata stagione vincendo 54-50 contro gli Arcieri Decumanus Maximus (Baldo, Marini, Nicosia). Al terzo posto gli Arcieri Uras (Meloni, Pinna, Spanu). In campo maschile Claudio Dalmasso Gros, Alessio Noceti e Giuseppe Seimandi sono invece saliti sul terzo gradino del podio battendo 63-58 il Medio Chienti (Bianchini, Seri, Sparvoli) nella finale per il bronzo. In semifinale avevano perso 55-51 contro gli Arcieri Città di Terni (Gasponi, Santi, Scaramuzza).

 

(foto archivio)

Di seguito le medaglie di classe conquistate dagli arcieri piemontesi

Oro

Anna Botto (Arcieri delle Alpi) arco olimpico Master 328

Irene Franchini (Fiamme Azzurre /Arcieri delle Alpi) compound Senior 399

Argento

Marco Morello (Aeronautica Militare/Iuvenilia) arco olimpico Senior 367

Aiko Rolando (Iuvenilia) arco olimpico Junior 319

Marco Bruno (Arcieri di Volpiano) compound Senior 404

Marta Pavan (Arcieri delle Alpi) arco nudo Master 271

Gian Lorenzo Soldi (Arcieri Varian) arco nudo Junior 317

Arcieri delle Alpi (Botto, Franchini, Pavan) 998

Bronzo

Simone Dezani (Arcieri Alpignano) arco olimpico Allievi 338

Giuseppe Seimandi (Fiamme Azzurre/Arcieri delle Alpi) compound Senior 399

Francesca Peracino (Arcieri delle Alpi) compound Senior 380

Mauro Quintano (Arcieri di Volpiano) compound Master 388

Alex Boggiatto (Ar.Co. Arcieri Collegno) compound Junior 387

Alessandro Di Nardo (Arcieri delle Alpi) arco nudo Master 318

Arcieri delle Alpi (Dalmasso Gros, Noceti, Seimandi) 1042

La 29esima edizione dei Campionati Italiani Campagna è stata organizzata dalle società calabresi Arcieri l’Antica Lauro, Arcieri Fata Morgana e Arcieri di Eragon in collaborazione con il Comitato Regionale FITARCO Calabria. Coordinatore dell’evento è stato il responsabile tecnico del settore Campagna Giorgio Botto, che ha tratto indicazioni utili in vista degli Europei di specialità, in programma a Mokrice/Catez (Slovenia) dal 30 settembre al 5 ottobre. Altra prova di selezione per la composizione della nazionale azzurra sarà in Trentino, a Spormaggiore, il 10 e 11 agosto.

Tutti i dettagli sul sito FITARCO a questo link

Risultati completi a questo link

Promuovere anche nelle scuole il rispetto degli animali

Siglato un accordo

Nei giorni scorsi il MIUR-USRP (Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte) e OIPA Italia Onlus (Organizzazione Internazionale Protezione Animali) hanno siglato un Protocollo d’Intesa per la promozione di itinerari formativi rivolti a sensibilizzare gli studenti delle diverse tipologie scolastiche al rispetto dei diritti di tutti gli esseri viventi. Verrà inoltre valutata la possibilità di inserire attività educative proposte dall’OIPA nei percorsi di alternanza scuola-lavoro, secondo le normative introdotte dall’art. 1, commi dal 33 al 43 della L. 107/2015.

L’iniziativa va a inserirsi in un ampio progetto educativo e formativo e rivolto alle scuole nel quale l’associazione crede fermamente e che porta avanti già da tempo. Nell’anno scolastico 2018/2019, infatti, il Gruppo Scuola della sezione Torino dell’OIPA, sotto la guida del referente Secondo Goletti, ha già svolto attività formativa presso 12 scuole di Torino e provincia, tenendo lezioni in 41 classi, a 796 studenti in 67 incontri, per un impegno di circa 110 ore.

La collaborazione tra il Ministero dell’Istruzione e l’OIPA, è un decisivo, ulteriore riscontro che l’educazione al rispetto degli animali e dell’ambiente matura da una giusta formazione e da un corretto insegnamento a scuola fin dalla prima infanzia.

PD: “Finalmente si è tornati alla realtà. Nessun buco allarmante”

 “Finalmente siamo passati dalle discussioni sui giornali al confronto in commissione. Questa mattina l’assessore Icardi nella sua informativa ha precisato che il disavanzo finale, anche grazie all’uso di fondi extra, sarebbe di circa14 milioni di euro, una situazione ben più governabile rispetto ai paventati 450 milioni che emergono dai bilanci preventivi e che potremo analizzare solo quando saranno messi a disposizione i dati dei consuntivi trimestrali.

La preoccupazione dell’assessore è relativa al 2020 e al 2021, ed è una preoccupazione condivisibile perché la spesa per i farmaci innovativi ed il costo del rinnovo del contratto di lavoro richiedono che si apra con il Governo una discussione sulla quantificazione del fondo sanitario, altrimenti la maggiore spesa verrà scaricata sulle Regioni. Questo è il vero allarme ed è necessario che Cirio ed Icardi chiedano al Governo di aprire urgentemente una trattativa che porti ad un aumento della quota del fondo sanitario” dichiara il Vicepresidente della Commissione Sanità Domenico Rossi

“Governare significa trovare il punto di equilibrio tra la capacità di erogare servizi  e la compatibilità economica – afferma il portavoce del Pd in Commissione Sanità Raffaele Gallo – Nei cinque anni passati la Giunta Chiamparino ha fatto scelte precise per contenere la spesa, come ha riconosciuto lo stesso assessore Icardi, senza recare  ulteriori disagi ai cittadini. E’ importante sottolineare, in particolare, il contenimento della spesa farmaceutica attraverso le gare centralizzate. In merito, poi, all’apertura alla sanità privata annunciata da Cirio, è importante chiarire che i maggiori fondi per gli erogatori privati non vadano a discapito della sanità pubblica. Quindi, come ha intenzione di fare Icardi?”

“Come Pd, poi, crediamo sia urgente che la Regione si doti di un piano socio-sanitario per affrontare questioni non più differibili come le cronicità, la non-autosufficienza e le post-acuzie. Se si ritiene che queste siano priorità, allora bisogna fare scelte precise in termini di politica sanitaria” precisa il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Domenico Ravetti

“Per quanto riguarda l’edilizia sanitaria – conclude il vice Presidente del Consiglio regionale Mauro Salizzoni – nonostante una cerca vaghezza da parte dell’assessore Icardi sui nuovi ospedali, valutiamo positivamente il fatto che non si voglia rimettere in discussione il percorso finora compiuto sul Parco della Salute, evitando perdite di tempo che rischierebbero di pregiudicare un’infrastruttura imprescindibile. Bisognerà avviare una discussione sul futuro degli attuali ospedali della Città della Salute, ed auspichiamo che il Consiglio regionale possa svolgere un effettivo ruolo di approfondimento, di controllo e di proposta”.

Tre coltellate alla schiena: tenta di uccidere una donna

I carabinieri della compagnia Oltre Dora hanno fermato perché indiziato di reato un nigeriano 24enne, già sottoposto ad obbligo di firma. Il giovane è gravemente indiziato di aver tentato di uccidere una connazionale con 3 coltellate alla schiena.

Il fatto è avvenuto il 22 luglio scorso alle 5 della mattina nel quartiere di Barriera Milano, in seguito ad una discussione per futili motivi iniziata all’interno di una discoteca e proseguita in strada dove la donna è stata inseguita dall’aggressore ed accoltellata.

Durante l’aggressione la donna è riuscita a strappare una collana al collo dell’uomo.

Nei giorni successivi, il nigeriano, saputo dell’intervento dei carabinieri, si è recato a casa della donna per minacciarla.

La svolta nelle indagini è avvenuta con il ritrovamento di un ciondolo e di una collana d’oro indossata dal 24enne al momento dell’aggressione e lasciati sulla scena del crimine.

 

La Regione vuole un nuovo piano sociosanitario

Il Piemonte intende adottare un nuovo Piano sociosanitario. Lo ha annunciato l’assessore alla Sanità Luigi Icardi nel corso dell’informativa sull’andamento economico del Servizio sanitario regionale che si è svolta a Palazzo Lascaris in quarta Commissione, presieduta da Alessandro Stecco.

L’informativa, richiesta per il Pd dal vicepresidente della Commissione Domenico Rossi, ha rappresentato un’occasione “per confrontarsi con l’assessore su diverse questioni inerenti l’ambito sanitario anticipate in questi giorni sugli organi di stampa”.

“Il nostro obiettivo è offrire ai piemontesi una sanità efficiente e senza riduzione dei servizi ma, per fare questo, è indispensabile avere un occhio attento alle risorse – ha dichiarato Icardi -. La sommatoria dei piani dei bilanci di previsione delle Asl per il 2019 ipotizza una perdita di circa 450 milioni, una cifra molto elevata che rischia di costringere la Regione a un nuovo piano di rientro”.

La Regione vi farà fronte con risorse straordinarie ma, ha proseguito l’assessore, “le risorse straordinarie finiscono e potremmo avere dei problemi nel 2020 e nel 2021. Siamo comunque ancora in tempo per dare una sterzata potente e dobbiamo farlo”.

Nel corso del dibattito i consiglieri del Pd Domenico Ravetti e Raffaele Gallo e del M5s Giorgio Bertola hanno evidenziato la necessità che, dopo l’uscita dal piano di rientro, la Commissione Sanità riprenda il proprio ruolo di programmazione per quanto riguarda la Sanità e l’opportunità che – dopo cinque anni – il Piemonte stili e approvi un nuovo Piano sociosanitario che nasca anche dal confronto con il territorio.

Per Luv il consigliere Marco Grimaldi ha sottolineato che eventuali tagli e risparmi non dovranno cadere, come in passato, sulla pelle dei lavoratori operando tagli lineari sugli appalti.

“Scorporare la sanità dall’assistenza ha portato la Regione a spendere di più e non di meno, come era nelle previsioni – ha concluso Icardi -. È mia intenzione, infatti, riunire tali ambiti perché senza una rete di assistenza post acuzie in strutture o a domicilio è impensabile pensare a eventuali tagli di posti letto”.

E’ piemontese una delle ville più costose d’Italia

Una delle ville più care d’Italia, in vendita sul web, è in Piemonte. Vale 12 milioni di euro.

Lo rivela la classifica di Dove.it,  agenzia immobiliare online. La villa di superlusso si trova sul lago Maggiore, in un bellissimo parco e risale all’Ottocento. E’stata oggetto di  restauri che l’hanno preservata. E’ dotata di una fontana, con quattro vasche disposte a gradoni, che crea giochi d’acqua spettacolari. Gli spazi interni sono molto lussuosi con pavimenti in pregiato marmo o lavorato parquet, pareti decorate, mobilia antica e di valore, ampie vetrate.