ilTorinese

Ruffino (Fi): “Tridico con il governo, io con i lavoratori”

“Nonostante il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali abbia precisato in una nota che anche nel dl agosto resta attiva la possibilità per le aziende di richiedere l’anticipo del 40% della cassa integrazione all’Inps, resta il fatto che i soldi continuano ad arrivare ai lavoratori in grave ritardo.

Per molte famiglie la cassa integrazione rappresenta l’unica entrata. Mi aspetto che il governo e il ministro Catalfo in particolare prendano immediatamente una posizione chiara a tutela dei lavoratori. Non è possibile continuare a nascondere e a difendere le gravi mancanze dell’Inps solo per difendere il suo presidente, voluto ai vertici dell’ente dal Movimento 5 Stelle.

Non si può essere dalla parte di chi si è dimostrato ampiamente incapace di garantire la cassa integrazione invece che da quella dei tanti lavoratori che con quell’assegno vivono e sfamano le proprie famiglie. Io sto dalla parte dei lavoratori, vedremo quanti al governo si schiereranno nuovamente dalla parte di Tridico”. Così, in una nota, la deputata di Forza Italia Daniela Ruffino.

Pulizia e mense scolastiche, urge sostegno economico

“La Regione Piemonte garantisca un bonus a questi lavoratori: gli esempi di Liguria e Lazio dimostrano che si può fare”

Liguria (che utilizzerà le risorse del Fondo Sociale Europeo) e Lazio si sono già mosse: ritengo urgente che anche la Regione Piemonte si attivi affinché sia erogato un bonus ai lavoratori dei servizi scolastici di ristorazione e pulizia. Un sostegno al reddito di questa categoria professionale è necessario e non ulteriormente rinviabile: in molti sono in cassa integrazione dal 25 febbraio e la politica ha una responsabilità nei loro confronti. Le addette di questo settore garantiscono lo svolgimento di un servizio necessario e utile per la formazione di bambini e ragazzi e rappresentano una categoria particolarmente colpita dalla crisi legata all’emergenza da COVID-19, non potendo contare a differenza di altri, per esempio, su alcuna fonte di reddito per tutti i mesi estivi. Alla ripresa dell’attività del Consiglio Regionale dopo la pausa estiva riprenderò la mia battaglia sul tema.

Silvio Magliano – Capogruppo Moderati, Consiglio Comunale Torino

Mondiali ciclismo, un’opportunità per il Piemonte

Langhe, ma anche Canavese e Valli di Lanzo, sono perfetti per ospitare i Mondiali di ciclismo. La Svizzera ha infatti rinunciato a organizzare l’appuntamento dal 20 al 27 settembre, prima del Giro d’Italia.

“Il Piemonte può essere territorio ideale dove assegnare le maglie iridate alle diverse categorie, anche secondo  il piano-B dell’Uci, che prevede lo svolgimento soltanto di due gare in linea, donne e professionisti “, evidenzia Marco Bussone, Presidente Uncem. “La Regione Piemonte sta investendo molto sulle due ruote – aggiunge – sia sul cicloturismo, sia sulle competizioni, anche verso un Gran Départ del Tour de France. Il Giro da anni si decide sulle montagne del Piemonte, con una visibilità straordinaria per borghi e territori. Il Mondiale può essere organizzato in tutta sicurezza, come sa fare l’Italia con le corse in linea e con quelle a tappe. Il circuito della Langa usato per il Gran Piemonte sarebbe perfetto. Vale anche per il Canavese e le Valli di Lanzo. Il Piemonte ha tante soluzioni da offrire e un ritorno di immagine importantissimo come avvenuto con la nuovissima Milano-Sanremo che potrà essere replicata passando da Alta Langa e Val Tanaro. Un mondiale su strada farebbe bene al Piemonte. Sono certo che la Regione saprà costruire la proposta all’Uci, con Federazione e Coni”.

Napoli (Fi): “A Pd e M5s rispondere con un forte candidato civico”

Da quasi un anno sono intervenuto più volte in Consiglio comunale per denunciare le polemiche, tanto più stucchevoli quanto più feroci, fra Pd e M5s. Ammonivo entrambi a evitare una contrapposizione ideologica che poteva produrre, e in effetti ha prodotto, danni notevoli a Torino. Per tutta risposta dal Pd sono venute polemiche sterili nei miei confronti, al punto di accusarmi di fare da stampella ai Cinquestelle … chissà, forse era una malcelata gelosia da parte di chi stava già coltivando dietro le quinte la prospettiva di un matrimonio politico.

E la svolta dei Cinquestelle è una bella scossa al Pd, a Roma come a Torino. Non si trovano testimoni per celebrare le nozze politiche più annunciate degli ultimi anni. Pd e M5s sono a dir poco lacerati al loro interno, e la ricerca di un candidato sindaco è quanti meno affannosa. Proprio questa evoluzione del quadro politico, mi spinge a rilanciare il mio appello a coloro che non condividono quest’alleanza per dar vita a una coalizione di moderati attorno a una figura civica capace di interpretare le istanze e dare risposte alle attese della società torinese ansiosa di riprendere la via dello sviluppo e della crescita.

Osvaldo Napoli, capogruppo Forza Italia Comune di Torino

Uncem: “Banda ultralarga, Piemonte fanalino di coda”

Il Piano banda ultralarga vedrà il Piemonte fanalino di coda.

 

Secondo quanto comunicato alla Regione, Anci e Uncem, da Infratel e Open Fiber, i lavori negli oltre 1.100 Comuni si completeranno solo nel 2023. Due anni di ritardo rispetto alla tabella di marcia annunciata nel 2017. Un quadro che preoccupa fortemente le Associazioni degli Enti locali, tra le prime a credere nel Piano ma anche le prime a denunciare errori, tempi troppo lunghi, complicazioni per gli Enti locali, eccessivi ritardi e mancanza di efficacia nel raggiungere le valli. Per ogni Comune sono previsti due progetti e due cantieri, uno per la fibra e un secondo per l’FWA, i sistemi wireless. E mentre operatori privati come Tim ed Eolo stanno intervenendo autonomamente, con loro risorse, al di fuori del Piano nazionale BUL, Anci e Uncem non accettano, con tutti i Sindaci, di rimanere con il cerino in mano.

I Sindaci sono molto arrabbiati per i ritardi del Piano BUL – spiega Lido Riba, Presidente Uncem Piemonte – La Regione nella recente Cabina di Regia di luglio ha chiesto chiarimenti e tempi certi. Lo abbiamo scritto anche nell’importante dossier ‘La Montagna in rete’. Serve un’azione più incisiva che le Associazioni locali sono pronte a supportare. I Sindaci sono pronti anche a scendere in piazza se il Piano banda ultralarga non viene sbloccato e accelerato. Per ora è dormiente. Ed è gravissimo”.

“Il lavoro che stiamo facendo per costruire con i Comuni soluzioni per ridurre il digital divide, è complesso ma necessario – evidenzia il Vicepresidente Anci con delega all’innovazione, Michele Pianetta – Occorre agire sulle competenze, e lo stiamo facendo con Anfov, Asstel, le associazioni delle imprese, le Telco stesse. Dobbiamo intervenire per ridurre il digital divide e sbloccare con urgenza il Piano BUL. Poi vogliamo premiare i Comuni, le Unioni, tutti gli Enti che stanno facendo di più e meglio sul fronte dei servizi. E per questo, il Premio Piemonte Innovazione è strumento di crescita e di condivisione. Permette anche emulazione oltre a una conoscenza di quanto sta avvenendo nella nostra regione. Non certo poco, ma grazie alla spinta di Sindaci, dirigenti, Amministratori illuminati. Che sosteniamo con tutte le nostre forze”.

“Rispetto alle infrastrutture digitali, occorre unire il Piano BUL con quello che stanno facendo le Telco. Penso all’importante lavoro di Eolo, BBBell ovvero al Piano di TIM per cablare tutta l’Italia. Un lavoro importantissimo quello di TIM. È urgente un percorso più virtuoso rispetto al passato. Cambiamo rotta. Andiamo verso una rete unicaChe integri Piano BUL e 5G. I ritardi sono gravissimi – sottolinea Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem – e come abbiamo detto con il Ministro Pisano due settimane fa, la Montagna in rete deve essere tale grazie a un lavoro congiunto di imprese e soggetti pubblici. Su questo stiamo lavorando intensamente”.

Allegato il file con tutti i dati del Piano nazionale Banda ultrlarga per il Piemonte, Comune per Comune

Scarica qui il dossier “La Montagna in rete”

Le città che leggono di più secondo Amazon: Torino al terzo posto

E’ derby d’Italia tra Milano e Roma

Milano si conferma regina della lettura per l’ottavo anno consecutivo, conquistando lo scettro di città che acquista più libri ed eBook su Amazon.it.  Roma e Torino scalano la classifica conquistando il secondo e terzo posto sul podio.  Per la prima volta Napoli entra nella Top10 delle città che leggono di più mentre Palermo e Bari entrano nella Top20.

Durante l’estate, che si affronti un viaggio itinerante o una vacanza relax su qualche spiaggia, la lettura si conferma una compagna di viaggio che non può mancare nelle vacanze degli italiani. Anche quest’anno, per l’ottavo anno consecutivo, Amazon.it ha stilato la classifica delle città italiane che acquistano più libri, prendendo in esame il numero di titoli in formato cartaceo e digitale acquistati dai clienti di Amazon.it durante l’ultimo anno su base pro capite nei centri abitati con più di 90.000 abitanti.*

Milano si conferma regina della lettura per l’ottavo anno consecutivo, conquistando lo scettro di città più appassionata di libri, sia in formato cartaceo sia in digitale. Roma guadagna la seconda posizione rispetto allo scorso anno mentre Torino conquista il terzo gradino del podio, scalzando così Bologna e Padova, che scivolano rispettivamente invece al quarto e ottavo posto della classifica delle città che leggono di più, e Pisa, che esce dalla top ten. La rivelazione di quest’anno è Napoli, che entra per la prima volta nella top ten volando direttamente in nona posizione.

Di seguito la TOP 10 delle città italiane che leggono di più:

  1. Milano
  2. Roma
  3. Torino
  4. Bologna 
  5. Firenze
  6. Genova
  7. Verona
  8. Padova
  9. Napoli 
  10. Trieste

Firenze guadagna tre posti rispetto allo scorso anno, superando Verona, che scivola settima in classifica. Padova, che la classifica del 2019 vedeva tra le protagoniste della top tre, perde posizioni classificandosi come ottava. Tra i nuovi ingressi nella Top10 rispetto al 2019, insieme a Napoli, figurano Genova e Trieste che conquistano la sesta e la decima posizione della classifica.
Nelle successive posizioni, rilevante risulta la crescita di Palermo, che passa dal 47° al 13° posto, Bari, che scala dal 46° al 20° posto e Reggio Calabria, che migliora la propria classifica dal 50° al 36° posto.

Se si guarda alla classifica delle 10 città italiane che prediligono leggere in formato digitale, Milano si conferma la città che acquista più eBook da Kindle Store. Scalano la classifica Roma e Torino, seguite da Bologna e Genova. Firenze si aggiudica la sesta posizione, seguita da Padova, Trieste e Verona. Assente dalla top ten delle città che amano la lettura in digitale Napoli (16a), lasciando posto a Cagliari, che conquista la decima posizione. 

I generi preferiti in Italia
Quest’anno Amazon.it ha stilato anche la classifica dei generi preferiti dagli italiani, che vedono al primo posto i libri per bambini e ragazzi, seguiti dai classici della letteratura. Presenti sul podio dei generi più apprezzati, si trovano i libri di Sociologia e di Scienze Sociali, seguiti dai Fumetti e Manga, che conoscono un grande pubblico in Italia. Al quinto posto i libri di scienze, tecnologie e salute.

Città e generi letterari 
Milano è la città che apprezza maggiormente differenti generi letterari, aggiudicandosi il primo posto su tutte le 8 classifiche divise per genere: il capoluogo lombardo è infatti la città in cui si leggono più testi dei generi non-fiction, cucina, fantascienza e fantasy, viaggio, motivazionali, economia e finanza, benessere; a differenza dell’anno scorso, conquista il primo posto anche per i romanzi rosa. 

Stabili in classifica anche Roma e Torino, che si aggiudicano argento e bronzo in tutte le categorie. 
Napoli entra nelle top ten delle città in cui si leggono libri dei generi motivazionali, economia e finanza e benessere, lasciando spazio alla romantica Verona, che si aggiudica il quarto posto nella classifica per i romanzi rosa. Firenze e Bologna si confermano amanti della buona tavola, posizionandosi al quarto e quinto posto per i libri di cucina. A questo link, il file con tutte le classifiche per genere letterario.

I 3 titoli più apprezzati
Per quanto riguarda i libri cartacei preferiti dagli italiani, troviamo al primo e secondo posto due amatissimi dai giovani lettori: Le storie del Mistero di Lyon Gamer e Le fantafiabe di Luì e Sofì di Me contro Te. Al terzo posto il libro protagonista dell’anno, Le corna stanno bene su tutto. Ma io stavo meglio senza! di Giulia de Lellis. 

Tra i bestseller di Amazon.it si possono inoltre trovare anche tanti libri indipendenti e autopubblicati. Per far conoscere l’eccezionale lavoro dei self-publisher, Amazon ha lanciato il premio letterario Amazon Storyteller 2020, aperto alle opere per le categorie fiction sia per quelle non-fiction. 
Fino al 31 agosto 2020, gli autori avranno la possibilità di inviare una richiesta di adesione all’iniziativa e pubblicare i loro testi nuovi ed esclusivi in modo semplice, rapido e gratuito, in formato cartaceo e digitale, tramite Amazon Kindle Direct Publishing (kdp.amazon.it).

Letture d’estate
Le vacanze sono il momento ideale per staccare la spina tuffandosi in un buon libro, digitale o cartaceo. Per aiutare i propri clienti a trovare la lettura perfetta, Amazon.it rende disponibile lo store Letture d’estate dedicato alle letture estive e creato grazie ai consigli degli Editori, che sapranno sicuramente ispirare gli amanti dei grandi classici ma anche di gialli, thriller, fumetti e romanzi. Grazie ad Amazon Prime i clienti possono ricevere spedizioni veloci e illimitate su milioni di prodotti, dove vogliono e quando vogliono, anche in vacanza.

 

*Dal luglio 2019 al luglio 2020

Migliaia di visitatori al Museo del Cinema

Nel weekend di Ferragosto il Museo Nazionale del Cinema di Torino è stato visitato da circa 3.000 persone, equamente distribuite nei 3 giorni.

“È un buon risultato – commenta Domenico De Gaetano, direttore del Museo Nazionale del Cinema di Torino – e siamo soddisfatti di come sta andando l’estate e contenti che il museo continui a essere una delle mete privilegiate a Torino”.

“I dati di questo weekend, che sono in linea con quelli di agosto, dimostrano che abbiamo fatto la scelta giusta nel tener aperto tutti i giorni – sottolinea Enzo Ghigo, presidente del Museo Nazionale del Cinema – con la speranza di aver contribuito alla ripresa del sistema museale cittadino”.

Scuolabus, come organizzare i trasporti?

L’organizzazione del trasporto scolastico sta creando notevoli problematiche ai Sindaci e alle Amministrazioni, in particolare nei Comuni piccoli e montani.

Come previsto dall’ultimo Decreto del Presidente del Consiglio, del 7 agosto, gli Enti stanno ripensando l’organizzazione, sia diretta, in economia, visto che tanti Comuni si occupano dei “pullman gialli” per bambini e ragazzi che devono andare a scuola, sia con le aziende che hanno in appalto i servizi, ma anche a livello sovracomunale ove sono Unioni montane e Comunità montane a organizzare i servizi. Uncem sta raccogliendo notevoli preoccupazioni dei Sindaci, sui quali cade la responsabilità dell’organizzazione del trasporto per evitare che siano questi dei vettori non adeguati per contenere e azzerare il contagio da covid-19. Non basteranno solo risorse economiche in più, da trasferire dallo Stato e dalle Regioni ai Comuni e agli Enti territoriali ad esempio per igienizzazione e sanificazione dei mezzi una volta al giorno. Uncem ha scritto ai Ministri dei Trasporti e dell’Istruzione di poter fare un approfondimento urgente: nelle linee guida statali per il trasporto scolastico ci sono alcune questioni troppo gravose per i Comuni. Come la durata del viaggio, fino a 15 minuti, che permetterebbe, secondo le attuali regole, di non rispettare il distanziamento. “Se il trasporto pubblico urbano viaggerà senza distanziamento, indipendentemente dal tempo, è necessario che anche sugli scuolabus, su tutto il trasporto scolastico si viaggi a pieno carico“, evidenzia il Presidente nazionale Uncem. Dunque si seguano regole uguali per tutti. E il Ministero accolga la proposta Uncem di un tavolo specifico per i territori montani, per i piccoli Comuni, nei quali l’organizzazione del trasporto è funzionale al contenimento dello spopolamento e dell’abbandono. Occorre riconoscere le peculiarità organizzative, stanziare risorse aggiuntive, supportare i Sindaci nell’organizzazione del trasporto, con flessibilità di regole che finora però non sono ste riscontrare nell’interlocuzione con gli Uffici scolastici regionali per definire classi e modalità di costruzione del sistema scolastico.

Nubifragio in città, cadono due alberi in corso Matteotti

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Strade e cantine allagate a causa del forte nubifragio accompagnato da raffiche di vento e grandine che, a partire dalle 16 circa, ha colpito la città.

Due alberi sono caduti in corso Matteotti e l’acqua, alta diversi centimetri in molte vie, sta causando disagi alla circolazione.

Il Po è al livello di guardia nella zona di corso Casale.

Inagibili le stazioni della metropolitana di Bernini e Principi d’Acaja e allagamenti anche a Porta Susa, dove il traffico ferroviario è regolare.

Segnalati allagamenti  al Parco della Pellerina e in corso Marche e corso Umbria.

Alberi caduti anche in corso Regina Margherita.

(foto fmb – il Torinese)

Coronavirus, un morto e sedici nuovi contagi

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16:30

26.525 PAZIENTI GUARITI E 561 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 26.525 (+18 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 3300 (+7) Alessandria, 1597 (+2) Asti, 848 (+0) Biella, 2503 (+0) Cuneo, 2379 (+0) Novara, 13.634 (+9) Torino, 1117 (+0) Vercelli, 971 (+0) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 176 (+0) provenienti da altre regioni.

Altri 561 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

 

I DECESSI SONO 4140

1 decesso di persona positiva al test del Covid-19 è stato comunicato nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione, di cui 0 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è di 4140 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 681 Alessandria, 256 Asti, 208 Biella, 398 Cuneo, 373 Novara, 1830 Torino, 222 Vercelli, 132 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 40 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

 

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

 

Sono 32100 (+ 16 rispetto a ieri, di cui 11 asintomatici. Dei 16 casi, 9 screening, 5 contatti di caso, 2 con indagine in corso. I casi importati sono 4 su 16 ) i casi di persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivisi su base provinciale: 4140 Alessandria, 1900 Asti, 1057 Biella, 3016 Cuneo, 2874 Novara, 16.089 Torino, 1441 Vercelli, 1157 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 275 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 151 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 2 (-1 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 75 ( -5 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 797

I tamponi diagnostici finora processati sono 537.147, di cui 295.081 risultati negativi.