Corso Unità d’Italia, uno degli ingressi principali di Torino.
Sullo sfondo il Palazzo del Lavoro.
L’mmagine è stata scattata dalla nostra lettrice Silvia Patti.
Corso Unità d’Italia, uno degli ingressi principali di Torino.
Sullo sfondo il Palazzo del Lavoro.
L’mmagine è stata scattata dalla nostra lettrice Silvia Patti.
Il 16 agosto 1864 fu la prima donna a salire sulla vetta della montagna, in compagnia di un’altra donna, la damigella quattordicenne Cecilia Filia
Appassionata di montagna cercò di scalare il Monviso nel 1863 anticipando di qualche giorno Quintino Sella. Rinunciò a causa del maltempo e ritentò l’impresa l’anno successivo.
Il 16 agosto 1864 fu la prima donna a salire sulla vetta della montagna, in compagnia di un’altra donna, la damigella quattordicenne Cecilia Filia, figlia di un notaio di Casteldelfino, del parroco del paese don Carlo Galliano e i signori Mainardi e Richard.
L’impresa di Alessandra Boarelli suscitò clamore nel mondo alpinistico italiano, anche se fu minimizzata dai giornali che ironizzarono sul fatto che persino una donna potesse scalare quella montagna.
A 150 anni da quell’evento un gruppo di donne sale in vetta sul Monviso per celebrare la prima ascensione ‘al femminile’. Erano 12 le appassionate di alpinismo, compresa una una ragazzina dodicenne, che hanno raggiunto i 3.840 metri del monte, accompagnate da 4 guide alpine.
I soliti ignoti hanno rubato 70 metri di cavi a Borgo Vercelli
Dalla mattinata diversi rallentamenti sulla linea tradizionale della ferrovia Torino-Milano.
I soliti ignoti hanno rubato 70 metri di cavi di rame a Borgo Vercelli, così da provocare un guasto ai sistemi di comando e controllo tra Ponzana e Bivio Sesia.
Gli apparati tecnici di sicurezza hanno rilevato le anomalie riconducibili al furto.
Le squadre tecniche di Rfi si sono subito messe all’opera per riparare il guasto.
(Foto: il Torinese)
Secondo i giudici l’attività di manutenzione delle strade è così complessa da non essere possibile una vigilanza continua. In altre parole, cari pedoni, fate più attenzione quando camminate
Sembra un bollettino di guerra. Le richieste di risarcimento danni pervenute al Comune ogni anno sono più di un migliaio. Le buche nelle strade groviera di Torino hanno già fatto molte vittime, alcune nel vero senso della parola. Due, al momento, gli anziani che sarebbero morti dopo essere caduti a causa dell’asfalto civico sconnesso.
Non tutte le richieste dei cittadini – richieste che riguardano soprattutto piccoli danni alle auto – vengono esaudite dal municipio. Anzi, solo il 15% dei danni subiti viene pagato. Uno scherzo che, comunque, costa alle casse comunali circa 30-40 mila euro annui.
Recentemente, il Tribunale civile di Torino ha bocciato una causa presentata da una presunta vittima delle buche killer. Secondo i giudici, infatti, nelle metropoli come la nostra, l’attività di manutenzione delle strade è così complessa da non essere possibile una vigilanza continua tale da evitare possibili incidenti. Anche quelli che si possono evitare con una “normale diligenza del passante”. In altre parole, cari pedoni fate voi più attenzione quando camminate.
In effetti, con le magre risorse a disposizione, i funzionari del Comune (alcuni dei quali sono finiti sotto inchiesta per la morte di un pensionato caduto sull’asfalto) cercano di fare miracoli. In questo mese di agosto, molti lavori di manutenzione e riasfaltatura sono stati eseguiti, dalla periferia al centro cittadino.
Nel frattempo sono arrivate a 8 le inchieste aperte in materia dal procuratore Raffaele Guariniello, che ha disposto precise consulenze tecniche per verificare lo stato della rete viaria torinese.
(Foto: il Torinese)
Melissa, limonina, menta piperita e menta cioccolata, lemongrass, verbena, finocchio rosso, salvia all’ananas, origano aureus, germogli di basilico, fanaceto amerillo…
Sono i piccoli e semplici dettagli a fare la grande differenza. Ne sono convinti, da sempre, a La Credenza di San Maurizio Canavese, ristorante stella Michelin alle porte di Torino.
Sarà per questo, sarà perché per i proprietari e chef – Giovanni Grasso e Igor Macchia – una delle cose più importanti è che i loro ospiti si sentano a casa, da quasi un anno, nell’elegante giardino all’orientale del ristorante, proprio di fronte alla fontana ricca di pesci, è stato allestito un piccolo orto di erbe aromatiche.
Melissa, limonina, menta piperita e menta cioccolata, lemongrass, verbena, finocchio rosso, salvia all’ananas, origano aureus, germogli di basilico, fanaceto amerillo…
Fiori e foglie che ogni ospite può scegliere, raccogliere e combinare per creare la propria tisana. Una piacevole sorpresa per tutti coloro che a La Credenza, alla fine della cena, amano chiudere la serata chiacchierando in giardino, comodamente seduti sulle poltrone in vimini, sorseggiando un caffè, una grappa, un wisky o un amaro.
E che adesso possono assaporare una tisana a km 0?
Ristorante La Credenza via Cavour 22,
San Maurizio Canavese (To)
Tel 011.9278014
“La riforma del Codice della Strada”, hanno scritto gli Assessori al Ministro, “è un momento fondamentale per colmare il divario normativo tra il nostro paese ed il resto d’Europa in termini di mobilità nuova. La riforma è l’occasione per introdurre anche in Italia azioni finalizzate a facilitare e rendere più efficaci gli interventi a favore della mobilità ciclabile nell’ambito urbano, che trovano un grande freno proprio nell’attuale corpus normativo, e per armonizzare la normativa nazionale con quella di molte altre realtà europee. Il senso unico eccetto bici, le case avanzate, la svolta continua a destra, l’apertura delle corsie dei mezzi pubblici alle biciclette, le zone 30 sono tutte azioni diffuse da tempo in quasi tutti i paesi europei che hanno dimostrato con la pratica la propria efficacia sia per favorire l’aumento del numero di ciclisti sia, cosa ancora più importante, per garantire la sicurezza di chi si sposta in bicicletta”.
“Sono questi tra i temi che dobbiamo affrontare ogni giorno come assessori”, prosegue la lettera, “e che abbiamo anche sottoposto al Ministero come ANCI. Rinunciare anche solo a sperimentare queste azioni vuol dire fingere di ignorare una serie di pratiche già ampiamente diffuse nelle nostre città e rinunciare a normarle correttamente affinché siano praticate in piena sicurezza. Perdere l’occasione di innovare la nostra mobilità non può che aumentare il preoccupante ritardo con il quale l’Italia sta perseguendo una delle politiche che la comunità europea riconosce tra le più importanti al fine del raggiungimento degli obiettivi assunti in tema di sostenibilità; ritardo che sappiamo essere imputabile anche all’arretratezza del suo attuale apparato normativo”.
“Ci auguriamo”, concludono gli assessori, “che la bocciatura del senso unico eccetto bici avvenuta in sede di Commissione della Camera non significhi dover rinunciare al contributo che anche l’Italia è chiamata a fornire per il raggiungimento degli obiettivi comunitari della sostenibilità, ma sia anzi l’occasione per riflettere su questo errore e consentire nei passaggi successivi un voto favorevole maturo e consapevole. Chiediamo pertanto una revisione della decisione, rendendoci disponibili per un audizione specifica dove avremo modo di dettagliare le nostre posizioni e motivarle raccontando la quotidiana rivoluzione culturale che è in corso nelle nostre città in tema di mobilità e che il Parlamento non può ignorare”.
(e.v. – www.comune.torino.it – Foto: il Torinese)
Tweet bianconero per il nuovo allenatore della Nazionale mentre il difensore granata vuole un Toro più aggressivo
“Un grande in bocca al lupo ad Antonio Conte per la nuova avventura alla guida della Nazionale italiana”. E’ il tweet con cui la Juve saluta l’annuncio del nuovo commissario tecnico della Nazionale, fino a poche settimane fa allenatore bianconero
Il nuovo ct, in vacanza in Croazia, ha detto di essere felicissimo del nuovo ruolo e rientrerà in Italia per la presentazione di martedì prossimo, a Roma, dove illustrerà i propri progetti.
Dalle parti del Toro, invece, Nikola Maksimovic, spiega quella che secondo lui è la via maestra per un nuovo campionato ricco di vittorie: “Per battere l’Inter e le altre big dobbiamo essere più aggressivi e trovare altri spazi al nostro gioco”.
Il difensore granata non gioca da luglio, quando si procurò una frattura ad un piede: “Spero di essere in campo per la partita di ritorno di Europa League contro lo Spalato, il 28 agosto”.
Lo scoppio si è verificato in un appartamento al secondo piano, al momento vuoto, poichè abitato da una famiglia che è andata in vacanza
Non sono in gravi condizioni le quattro persone, due adulti e due bambini, rimaste ferite per un’esplosione avvenuta in un condominio di via Stradella.
Lo scoppio si è verificato in un appartamento al secondo piano, al momento vuoto, poichè abitato da una famiglia che è andata in vacanza.
La forza dell’espolsione, però, ha colpito anche due alloggi vicini, in uno dei quali la famiglia colpita dal crollo di un muro.
I feriti sono ricoverati agli ospedali Giovanni Bosco e Maria Vittoria.
Un’opera dal valore inestimabile, attorno ai 6 milioni di euro. E, dice il parroco della chiesa, non era assicurata. Già c’è da immaginarsi un milionario – magari straniero – che sorseggia champagne, estasiato davanti al “suo” capolavoro
Il Guercino rubato a Modena dopo aver fatto ritorno dalla mostra alla Reggia di Venaria è stato certamente asportato da parte di ladri professionisti: almeno tre, viste le grandi dimensioni e il peso (materiale oltre che artistico) dell’opera.
Hanno agito su commissione, considerato il pregio del dipinto e, soprattutto, il fatto che è troppo conosciuto per essere immesso sul normale mercato dell’arte trafugata. Già c’è da immaginarsi un milionario – magari straniero – che sorseggia champagne, estasiato davanti al “suo” capolavoro.
E’ quanto pensano gli investigatori che indagano sul furto del ‘Madonna con i santi Giovanni Evangelista e Gregorio Taumaturgo’ dipinto nel 1639 e rubato dalla chiesa di San Vincenzo, nel centro storico di Modena. Ironia della sorte, proprio a un tiro di schioppo dallla procura della Repubblica.
Un’opera dal valore inestimabile, si ipotizza attorno ai 6 milioni di euro. E, dice il parroco della chiesa, non era assicurata, perchè le bellezze artistiche presenti nell’edificio religioso sono così numerose che sarebbe impensabile assicurarle tutte.
Tutte no ma qualcuna, forse, sarebbe stato meglio di sì.
L’ambientazione semplice e raffinata completa l’eccellenza dei piatti che rivisitano in modo “fresco” la tradizione della cucina di terra e di mare
Nel cuore di Rivoli, a due passi dal Castello, scopriamo il ristorante “Allegri”, nato poco più di un anno fa e gestito con stile e professionalità da un’equipe giovanissima ma che vanta di un’ottima esperienza nell’ambito della ristorazione torinese. Ad accogliervi troverete Elisa Vasettini, che ho avuto il piacere di ritrovare, appunto, da una mia precedente esperienza culinaria e di cui ricordavo l’accoglienza ed i modi impeccabili.
Aspetti che permangono all’Allegri, dove l’ambientazione semplice e raffinata completa l’eccellenza dei piatti che rivisitano in modo “fresco” la tradizione della cucina di terra e di mare. Ottimo tutto, dalla carne al pesce, dall’antipasto al dolce, originale e curata reinterpretazione di ricette secolari. Interessante la carta dei vini.
Ovviamente il giudizio più che positivo e il risultato di una serie di fattori, dall’affascinante location , alla bravura dello chef Federico Allegri, alla professionalità del personale che fanno di Allegri un vanto della ristorazione del nostro territorio ed una conferma della bravura di giovani talenti, interpreti della cucina piemontese ai massimi livelli.
Voto 8
Viale dei Partigiani D’Italia, 116, Rivoli Torino
011 953 6058
Angela Barresi
(Foto: Convivium)