ilTorinese

I civich protagonisti della corsa di solidarietà “Aiuta chi ti aiuta”

La Polizia Municipale della Città di Torino, in questo particolare periodo, caratterizzato dalla recrudescenza dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, sostiene e promuove l’iniziativa del Presidente del Gruppo Sportivo del Corpo di Polizia Municipale volta al raccoglimento di  fondi a sostegno dell’Ospedale Amedeo di Savoia, presidio sanitario individuato come Covid Hospital della città di Torino, e della Protezione Civile, impegnata  in prima linea nella lotta contro il virus e nel  recente dissesto idrogeologico che ha colpito molti centri della Regione Piemonte.

La corsa di solidarietà “Aiuta chi ti aiuta”, sostenuta dalla Città di Torino e patrocinata dalla Regione Piemonte per la sua nobile finalità, sarà percorsa in solitaria da Massimo Re, dipendente della Polizia Municipale di Torino nonché Presidente del Gruppo Sportivo del Corpo. La sua corsa inizierà da Torino, non appena le condizioni della pandemia e le restrizioni del DPCM lo consentiranno, e percorrerà quasi 300 chilometri in sette giorni, in parte di corsa e in parte in bicicletta, attraversando vari comuni del territorio regionale.

Lungo il percorso, incontrerà le Autorità di Comuni e Province, promuovendo la raccolta fondi e raccogliendo le richieste e le criticità dei centri minori per poi portarle all’attenzione degli Enti competenti.

Obiettivo della corsa è anche quello di sensibilizzare quelle aziende del territorio che sono in grado di sostenere l’iniziativa benefica e altre realtà meno fortunate.

Tuttavia la vera Corsa della Solidarietà, quella più importante, alla quale tutti possono partecipare con una donazione, partirà già il 16 novembre, con l’apertura del canale internet della “Rete del dono” al quale collegarsi per dare il proprio contributo:

 https://www.retedeldono.it/iniziative/cardioteam-foundation/massimo.re/corsa-della-solidarietà

Quando le restrizioni lo consentiranno, la di Massimo Re corsa farà tappa nei Comuni di Carmagnola, Alba, Asti, Alessandria, Casale Monferrato, Stroppiana, Vercelli e Novara per poi fare ritorno a Torino:

I^ TAPPA          TORINO – CARMAGNOLA km 30,00

 

II^ TAPPA         CARMAGNOLA – ALBA (CN) km 36,00

 

III^ TAPPA        ALBA (CN) – ASTI (AT) km 30,00

 

IV^ TAPPA         ALESSANDRIA – CASALE MONFERRATO (AL)  km 78,00 (percorsa in bicicletta)

 

V^ TAPPA          CASALE MONFERRATO (AL) – STROPPIANA (VC) km 16,00

VI^ TAPPA         STROPPIANA (VC) – VERCELLI   km 65,00 (percorsa in bicicletta)

 

VII^ TAPPA       VERCELLI – NOVARA km 29,00

 

ESITI DELLA RACCOLTA FONDI A TORINO

Artigiani, anche per le attività aperte crollo del fatturato

Non solo le attività artigiane chiuse dal lockdown stanno patendo il crollo del fatturato
Anche quelle  aperte stanno avendo un pesante calo per il fatto di lavorare in ‘zona rossa’. Lo regista Confartigianato che ipotizza un calo di ricavi per i parrucchieri del 50%, considerato  che alcuni negozi lavorano in condivisione con i centri estetici. Per pasticcerie, gelaterie e attività del food ai calcola una flessione del 55%, per il settore dell’abbigliamento (sartoria, calzolai) del 60%, con la produzione di calzature e di abiti nulla, i fotografi dell’85%, i tassisti dell’80%, le lavanderie del 55%, gli autotrasportatori del 48%.

“Riporta il cinema a Racconigi!”

E’ partita la campagna di crowdfunding di “Progetto Cantoregi” per dotare la “Soms” di Racconigi di un proiettore cinematografico
Racconigi (Cuneo)

“Ha da passà ‘a nuttata”. Parole celebri del grande Eduardo mai come oggi di tanto stringente attualità. Cosi, proprio in tempi di chiusura, causa emergenza sanitaria, delle sale cinematografiche, la città di Racconigi – circa 10mila abitanti e fra i centri più importanti sotto vari aspetti del Cuneese – spera, a buriana pandemica terminata o per lo meno placata, di potersi dotare del piacere di trascorrere qualche ora al cinema. Piacere cui da tempo i racconigesi sono stati purtroppo costretti a rinunciare, se non “emigrando” oltre i patrii confini. Alla città del famoso Castello, residenza dei reali sabaudi dove nacque l’ultimo re d’Italia Umberto II e che, nell’aprile del 2019 (tanto per restare in tema) diventò addirittura set cinematografico per alcune scene di “Outfit”, lungometraggio d’azione scritto e diretto dall’inglese Matthew Vaughn , manca infatti per concretizzare il suo sogno semplicemente un proiettore, un semplice proiettore. Non poca cosa. Ma con qualche aiuto fattibile. Anche perché la sala già ci sta. E’ l’ampio “Salone Gamna” (dalla platea a gradinate che ospita 110 posti) della “Soms”, ex Società Operaia di Mutuo Soccorso di via Costa, oggi sede dell’Associazione Culturale “Progetto Cantoregi”. E proprio dall’Associazione presieduta da Marco Pautasso è nata l’idea di un progetto di crowdfunding tesa alla raccolta di fondi da utilizzare all’uopo. “Il nostro sogno – dicono alla Soms – è quello di poter realizzare iniziative e rassegne filmiche, dedicate di volta in volta a un tema, a un Paese, a un periodo storico, a un regista o a un movimento cinematografico, oppure di poter proiettare pellicole per bambini e famiglie”. Claim del progetto “Riporta il cinema a Racconigi!” e la campagna di crowdfunding – promossa attraverso video, immagini e news online, ma anche con l’utilizzo di locandine affisse in città – ha preso il via nei giorni scorsi attraverso Facebook, Instagram e Whatsapp di “Progetto Cantoregi”, sul sito www.progettocantoregi.it e su www.retedeldono.it. I cittadini avranno tempo fino al 31 gennaio 2021 per la loro donazione, da 10 euro in su, e contribuire così all’acquisto del tanto sospirato proiettore. Ai donatori saranno riconosciuti “premi” speciali di ringraziamento per il loro sostegno, come ingressi gratuiti alle proiezioni e un posto in prima fila alla serata inaugurale della prima stagione cinematografica, nonché la borsa di tela con il logo della “Soms” e di “Progetto Cantoregi”.
“Riportare il cinema a Racconigi – spiega il sindaco Valerio Oderda – riportarlo all’interno del salone ‘Soms’ emoziona tutti noi. Tornare a proiettare nei locali in cui il cinema ha vissuto per molti anni è un sogno che si realizza per i tanti racconigesi che ne hanno un nitido ricordo e per i giovani che pur non avendo memoria diretta ne hanno sentito parlare. E’ di certo un altro passo in avanti nella crescita culturale della città, grazie a ‘Progetto Cantoregi’ e a chi vorrà sostenere con una donazione l’iniziativa”.
Url diretto per donare:
https://www.retedeldono.it/it/progetto-cantoregi/riporta-il-cinema-a-racconigi
La campagna è realizzata nell’ambito del progetto “Crowdfunding 2020. Nuove risorse per dare fiducia al Terzo Settore” promosso dalla Fondazione CRC in collaborazione con “Rete del Dono”.
Info: 335.8482321 – www.progettocantoregi.it – info@progettocantoregi.it – Fb Progetto Cantoregi – Tw@cantoregi – IG Progetto Cantoregi.
g. m.

Il bollettino: 61 vittime, 5258 contagi, 1741 guariti

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17

 

45.694 PAZIENTI GUARITI

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti guariti sono complessivamente 45.694 (+1.741 rispetto a ieri)così suddivisi su base provinciale: Alessandria 4625, Asti 2369, Biella 1432, Cuneo 5346, Novara 3617, Torino 24.452, Vercelli 1893, Verbano-Cusio-Ossola 1460, extraregione 267, oltre a 233 in fase di definizione.

I DECESSI SONO 4964

Sono 61 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 5 verificatisi oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora 4964 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 775 Alessandria, 306 Asti, 253 Biella, 511 Cuneo, 475 Novara, 2187 Torino, 258 Vercelli, 149 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 50 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

I casi di persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte sono 117.312 (+5.258 rispetto a ieri, di cui 2113, il 40%, asintomatici). Si precisa che il dato odierno contiene un riallineamento dei casi dei giorni precedenti.

I casi sono così ripartiti: 2046 screening, 1303 contatti di caso, 1909 con indagine in corso; per ambito: 675 RSA/Strutture Socio-Assistenziali, 376 scolastico, 4207 popolazione generale.

La suddivisione complessiva su base provinciale diventa: 10.126 Alessandria, 5345 Asti, 4009 Biella, 15.023 Cuneo, 8736 Novara, 64.394 Torino, 4325 Vercelli, 3423 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 742 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 1189 sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 353 (+5 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 4890 (+57 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 61.411.

I tamponi diagnostici finora processati sono 1.239.594 (+22.778 rispetto a ieri), di cui 668.246 risultati negativi.

“Lettera 150” chiede cancellazione Irap e dilazione Iva

L’appello corale formulato dal think thank di personalità di economia, cultura e impresa al Presidente Alberto Cirio per la regione classificata come Zona Rossa.

L’Associazione ‘Lettera150 Piemonte’, costituita da una task force di personalità italiane declinate su più livelli, che in Regione annovera anche l’Avvocato torinese Patrizia Polliotto, già titolare di prestigiosi incarichi al vertice in primarie realtà societarie italiane pubbliche e private, chiede ad Alberto Cirio, in qualità di Presidente della Regione Piemonte, di adoperarsi perché il governo disponga nella regione la cancellazione del saldo IRAP per l’anno 2020 (peraltro, imposta di competenza regionale), nonché la dilazione del pagamento dell’Iva relativa al quarto trimestre 2020, per tutti i contribuenti, in 72 rate.

Com’è noto, secondo l’ultimo DPCM di novembre 2020, la Regione Piemonte è stata classificata come “Zona rossa” trovandosi a gestire una situazione critica e imprevedibile non solo per l’emergenza sanitaria.

A supporto della richiesta va considerato che, a causa della pandemia e quindi dell’impossibilità di poter svolgere in maniera regolare le proprie attività lavorative, imprenditori, liberi professionisti, artigiani e commercianti si trovano a dover gestire una situazione di estrema crisi di mercato.

Del resto il Piemonte vive una maggiore difficoltà rispetto ad altre Regioni per le quali sono consentite maggiori attività lavorative, che non impediscono l’interruzione della filiera produttiva.

A complicare il quadro è anche il fatto che “Inoltre molti imprenditori, liberi professionisti e aziende non hanno ricevuto ancora indennizzi o supporti di cassa integrazione e simili” aggiunge Giuseppe Valditara, ordinario di Diritto romano, Università di Torino, coordinatore Lettera 150, il think tank che riunisce oltre 250 accademici e alcuni magistrati. “Finirà che tante attività imprenditoriali chiuderanno l’anno 2020 in perdita”.

Mentre per Patrizia Polliotto “è opportuno preservare per tempo il tessuto produttivo piemontese, già duramente messo alla prova per via degli effetti della crisi del 2008, e che oggi vale circa l’8% del Pil nazionale”, osserva il noto legale.

Va considerato che artigiani, commercianti, imprenditori, proprietari di strutture (palestre, piscine, centri sportivi e via dicendo) hanno speso ingenti cifre di denaro per potersi adeguare all’emergenza Covid-19 così come richiesto dal governo centrale, e in generale la struttura produttiva della Regione Piemonte deve potersi auto-finanziare in questo periodo di crisi per poi farsi trovare pronta per la ripartenza futura del mercato.

Il documento completo è disponibile sul sito www.lettera150.it

A scuola di arte ed enogastronomia. Un nuovo percorso di studi al linguistico Mazzarello

Al Liceo linguistico Madre Mazzarello dall’anno scolastico 2021/22 sarà  avviato un nuovo percorso di studi artistico/ enogastronomico.  Ne parliamo con la Preside, la professoressa Daniela Mesiti

Prenderà avvio un nuovo percorso nel panorama scolastico italiano, con la nascita  del nuovo corso di studi linguistico a indirizzo artistico e enogastronomico, presso il Liceo torinese Madre Mazzarello, di tradizione salesiana, delle Figlie di Maria Ausiliatrice, in via Cumiana 2, nell‘area di Borgo San Paolo, vicino a  corso Peschiera. Il progetto verrà presentato lunedì 16 novembre prossimo  alle 11 nel corso di una conferenza stampa, alla quale parteciparanno la preside del Liceo Daniela Mesiti; Emma Berardi,ispettrice delle Figlie di Maria Ausiliatrice; Elisabetta Rattalino, segretario della Fondazione Torino Musei; Angela Berlingo’,dell‘Ufficio Educazione Slow Food, e Fabrizio Manca, direttoredell’Ufficio Scolastico Regionale.

“Il liceo salesiano Madre Mazzarello – spiega la sua Preside, la professoressa Daniela Mesiti – da anni ospita il percorso di studi linguistico e, dal prossimo anno scolastico 2021/22, proporremo anche un orientamento scolastico assolutamente innovativo, che comprenderà sempre studi linguistici, ma sarà anche incline alla creazione di figure professionali versatili e adatte ai molteplici nuovi scenari che si sono creati, attente alla cultura materiale del territorio e all’enogastronomia.

Si tratta di un nuovo corso di studi – aggiunge la professoressa Daniela Mesiti – creato in collaborazione con due importanti realtà culturali e museali torinesi, la Fondazione Torino Musei, con la quale da tempo collaboriamo nella persona del segretario generale della Fondazione, Elisabetta Rattalino, e con Slow Food. Questo nuovo corso di studi vuole privilegiare anche lo studio e la sperimentazione dei settori artistico e enogastronomico, con un’attenzione particolare rivolta alla cultura materiale del territorio e all‘analisi del cibo nella sua accezione economica, etologica e all‘evoluzione storica del prodotto, studio che verrà sviluppato insinergia con Slow Food di Carlo Petrini.

D’altronde – aggiunge la preside Daniela Mesiti – da diverso tempo gli studenti del Liceo si sono fatti promotori dell’organizzazione di conferenze, articolate in un ciclo ampio e significativo, dal titolo Prospettive“, cui hanno preso parte, in qualità di relatori, esponenti del mondo culturale e personalità note al grande pubblico, esperte in temi ambientali, quali il climatologo Luca Mercalli, il patron di Slow Food Carlo Petrini, e il medico di Lampedusa Pietro Bartolo. Questo ciclo di conferenze, ispirato ad un desiderio di dialogo all’interno dell’attività didattica e al principio della cosiddetta “cogestione intelligente”, si propone di promuovere l’obiettivo di formare giovani capaci di progettare il futuro e di saper mettersi alla prova, nel mondo della scuola, prima e, in seguito, in quelli del lavoro e della vita.

I ragazzi, direttamente, sono stati i protagonisti della promozione di questo ciclo di incontri,  che ha coinvolto personalità del mondo dell’arte e dell’imprenditoria, tra cui Carlo Petrini,  il Patron di Slow Food, e, proprio da questa esperienza, ha poi preso vita il progetto ambizioso di creare un nuovo corso di studi orientato anche all’enogastronomia e all’arte, all’interno del Liceo linguistico, che prenderà avvio con l’anno scolastico 2021/22″.

Mara Martellotta 

Gta, Giulia con grinta

Il Mirafiori Motor Village di Torino, primo flagship store del gruppo FCA, si dimostra ancora una volta un catalizzatore di esperienze uniche per i propri clienti. Infatti nella settimana scorsa ha fatto tappa in Piazza Cattaneo l’Alfa Romeo Giulia GTA, la berlina sportiva più performante mai prodotta dal brand Italiano.

“Per celebrare Giulia GTA – dichiara Massimo Dallara, Dealer Manager del Mirafiori Motor Village – abbiamo curato un allestimento speciale, affiancando il nuovo modello ad una Giulia GTA d’epoca. Un selezionato numero di collezionisti e appassionati ha così potuto ammirare i due modelli”.

La nuova Giulia GTA si ispira tecnicamente e concettualmente alla Giulia GTA del 1965, la “Gran Turismo Alleggerita” sviluppata da Autodelta a partire dalla Giulia Sprint GT che collezionò successi sportivi in tutto il mondo. Giulia GTA è costruita in una serie limitata di 500 unità, numerate e certificate, pronte ad affiancare la progenitrice del 1965 tra gli oggetti da collezione più desiderati, non solo da ammirare ma preparate per sprigionare su strada una grande potenza, fruibile grazie alle raffinatissime soluzioni tecniche.

“Al Mirafiori Motor Village cerchiamo di rendere unica ogni esperienza e mai come in questo caso l’occasione ci ha permesso di creare per i clienti un momento davvero unico”, continua Massimo Dallara. “L’esclusività di Giulia GTA e Giulia GTAm è caratterizzata da una customer experience dedicata. La vettura è stata presentata individualmente a un ristrettissimo gruppo di selezionati clienti, direttamente da Francesco Flamini (Alfa Romeo Marketing Manager) che ha illustrato agli ospiti tutte le caratteristiche della straordinaria vettura”.

Giulia GTA deriva da Giulia Quadrifoglio ed è equipaggiata con una versione potenziata del motore Alfa Romeo 2.9 V6 Bi-Turbo, da 540 CV. Grazie all’adozione estesa di materiali ultraleggeri beneficia di una riduzione di peso pari a 100 kg rispetto a Giulia Quadrifoglio, raggiungendo un rapporto peso/potenza eccezionale di 2,82 kg/CV che la rende best in class.

Il progetto Giulia GTA beneficia della consolidata partnership con Sauber Group AG e sfrutta il know-how del comparto Engineering e Aerodynamics. Forte di 50 anni di esperienza nel motorsport, di cui 27 in F1, Sauber Group ha maturato una grande competenza sulla progettazione e sull’utilizzo del carbonio, oltre ad un know-how approfondito sull’aerodinamica. Il team svizzero è, infatti, uno dei pochi team di F1 ad avere una galleria del vento di proprietà. Una struttura, a Hinwil, Svizzera, tra le più avanzate in Europa.

L’esperienza d’acquisto di Giulia GTA non si esaurisce con il processo di vendita dedicato. È previsto infatti un experience package personalizzato, che comprende un casco Bell in livrea speciale GTA, abbigliamento racing completo Alpinestars (tuta, guanti e scarpe) e un telo coprivettura Goodwool personalizzato, per proteggere la propria GTA o GTAm. Oltre ad altri equipaggiamenti da vero appassionato, la customer experience Alfa Romeo comprende anche un corso di guida specifico realizzato dall’Accademia di Guida Alfa Romeo.

“La forza dei luoghi”, corso in videoconferenza promosso dall’ISRAT

La forza dei luoghi al tempo del Covid 19. Storie,territori,patrimoni culturali”. S’intitola così il corso in videoconferenza promosso dall’Istituto Storico della Resistenza di Asti e dalla Casa Memoria di Vinchio insieme al Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale. Il corso di aggiornamento, gratuito e rivolto ai docenti di scuole e istituti di ogni ordine e grado, prevede sette incontri di due ore ciascuno e undici ore di attività di autoformazione per un totale di venticinque ore tra novembre e dicembre.

Il progetto è partito l’11 novembre con l’intervento della storica Nicoletta Fasano sul tema  “La forza dei luoghi. Il luogo come fonte per la storia tra memorie, silenzi, invenzioni della tradizione”. La pandemia del Covid 19 ha costretto a periodi di isolamento forzato, a cambiare significativamente le abitudini sociali e il modo di comunicare.

Può quindi sembrare fuori luogo organizzare momenti di riflessione sul tema del territorio e del paesaggio”, affermano all’Israt. “In realtà mai come in questo momento si avverte l’urgenza di offrire strumenti di riflessione e di analisi su questi temi perché il web consente di viaggiare oltre i confini materiali e temporali senza limiti, offrendo utilissimi spunti per una didattica diversa, anche a distanza. In attesa di poter visitare nuovamente i luoghi della memoria e della storia”.

Gli incontri di questo corso di formazione saranno strutturati in due parti: una narrativa, che ricostruisca la genesi e la struttura del luogo, e l’altra metodologica, di approccio didattico al luogo stesso. Dai siti della prima guerra mondiale (non solo italiani) si giungerà a quelli della contemporaneità e dell’attualità, offrendo strumenti critici di analisi per utilizzare al meglio i documenti della storia e soprattutto i loro silenzi, le dimenticanze, le memorie divise, il loro uso pubblico. Dal paesaggio di Verdun al museo di Ustica, passando per la Casa della Memoria di Vinchio e il Piccolo Museo del Diario di Pieve di Santo Stefano (Ar),  verrà utilizzato questo patrimonio per fare formazione, didattica della storia e della geostoria, per la costruzione di una cittadinanza attiva e consapevole.

Tutti gli incontri si terranno dalle 17,00 alle 19,00 secondo questo calendario:

18 novembre 2020I luoghi della prima guerra mondiale e del fascismo. Redipuglia, Verdun, Predappio…solo per fare alcuni esempi. Intervento di Nicoletta Fasano. Laboratorioscegliere un luogo di memoria riguardante la Grande Guerra o il fascismo sul proprio territorio e ipotizzarne l’utilizzo o la sua “trasformazione” in un luogo di didattica della storia.

25 novembre 2020: I luoghi della Resistenza: la rete nazionale di Paesaggi della memoria. Interventi di Maria Cleofe Filippi (Presidente di Paesaggi della memoria; Camilla Brunelli (Museo e centro di documentazione della deportazione e Resistenza di Prato); Mirco Carrattieri (Istituto Nazionale Ferruccio Parri); Elena Monicelli (Scuola di Pace di Monte Sole, Marzabotto); Marzia Luppi (Fondazione Fossoli).
Laboratoriodal sito web di Paesaggi della memoria scegliere un luogo tra quelli citati e provare a progettare un percorso didattico. Provare anche a trovare elementi comuni, magari al proprio territorio, e attraverso questi approfondire un tema preciso.

2 dicembre 2020I luoghi della Resistenza in Piemonte. Interventi di: Daniele Borioli (Associazione Memoria della Benedicta); Pierluigi Garelli (Isr Cuneo – Memoriale della deportazione di Borgo San Dalmazzo); Mario Renosio e Nicoletta Fasano (Casa della Memoria di Vinchio e Museo Excelsior di Vesime); Beatrice Verri (Fondazione “Nuto Revelli” – Rifugio Paralup). Laboratorioutilizzando il sito www.casamemoriavinchio.it scegliere i materiali (documenti, fotografie, interviste, ecc) a disposizione e provare ad ipotizzare un percorso didattico.

9 dicembre 2020I luoghi della Resistenza. I luoghi delle memorie divise, un luogo virtuale: L’Atlante delle stragi. Interventi di Gianluca Fulvetti (Università di Pisa) e Isabella Insolvibile (Rai Storia). Laboratorioutilizzando l’Atlante delle stragi provare ad individuare un percorso didattico che parta dal proprio territorio e ricostruisca le dinamiche dell’occupazione nazifascista e del movimento partigiano. Cercare di trovare delle figure che sono state significative in questa realtà territoriale: ci sono notizie sul web? Si può ricostruire la storia della persona?

16 dicembre 2020Alla scoperta di luoghi altriInterventi di René Capovin (Fondazione Micheletti di Brescia): Il patrimonio controverso del XX secolo: un panorama museale europeo; Giacomo Benedetti, Memorie al museo: Il Piccolo Museo del Diario di Pieve Santo Stefano; Nicoletta Fasano e Mario Renosio (Israt).
Laboratorioprogettare un percorso didattico che abbia come obiettivo l’individuazione di un tema, di un evento, di una o più parole-chiave intorno ai quali “costruire” con la propria classe un luogo di storia e di memoria (anche virtuale). Ipotizzare la costruzione di una pagina web per condividere il vostro luogo della memoria.

23 dicembre 2020: discussione sui momenti di laboratorio, valutazioni e considerazioni sul percorso affrontato. Considerazioni e questionario finale.

La Maratonina è rinviata ma non la felicità

Riceviamo e pubblichiamo / Elisa Inga e Luca si sono aggiudicati l’iscrizione omaggio alla alla 7^ Maratonina della Felicità, evento ispirato alla guida al buon senso scritta da L. Ron Hubbard, intitolata appunto “La Via della Felicità”, “con la loro simpatia contagiosa hanno colto in pieno lo spirito dell’iniziativa. ”

Un’iniziativa lanciata sulla pagina Facebook della Maratonina della Felicità, con il desiderio di dare continuità alla manifestazione sportiva che è stata rinviata al 2021 e che si sarebbe dovuta svolgere proprio domenica 1 novembre.
“ Non è facile sforzarsi di sorridere in un periodo così lungo di estrema difficoltà – spiegano gli organizzatori – ma siamo convinti che il nostro atteggiamento nei confronti delle cose possa fare la differenza. Essere di buon umore non vuol dire essere irresponsabili, tutt’altro. Mostrarsi fiduciosi non vuol dire ignorare i problemi.
Cercare reciprocamente di tirarsi su di morale è importante, perché è anche così che si possono vincere le sfide. E quella che stiamo vivendo è una sfida per ogni singola persona. Tutte le persone che hanno partecipato inviandoci la loro fotografia e stando al gioco, sono state simpatiche e coraggiose e le ringraziamo moltissimo.”
Chi volesse continuare ad inviare fotografie e scatti nello spirito di diffondere felicità e buon umore, può farlo allegandole via email all’indirizzo procivicos@yahoo.it oppure via whatsapp al 347 98 11 901. Intanto l’associazione promotrice PRO.CIVI.CO.S. OdV assieme al partner tecnico Team Marathon, informano che la data della Maratonina della Felicità 2021 verrà comunicata non appena superata la situazione di emergenza: il più presto possibile, come ci auguriamo tutti.

Indagato per ricettazione e sostituzione di persona

Gli agenti della Sottosezione Polfer di Torino Porta Susa hanno indagato un ventiquattrenne iraniano per ricettazione e sostituzione di persona.

Il ragazzo ha esibito ai poliziotti una carta d’identità spagnola per la quale l’accertamento nella banca dati ha fatto emergere una nota di rintraccio emessa dall’Interpol.

Accompagnato presso gli uffici di polizia, l’uomo ha dichiarato un’identità diversa da quella riportata sul documento, precisando che lo stesso non era di sua proprietà, nonostante la foto presente ritraesse una persona molto somigliante a lui.

Gli accertamenti investigativi hanno permesso di constatare che in realtà il documento era rubato.

Il giovane è stato indagato per i reati di ricettazione e sostituzione di persona e associato presso il locale Ufficio Immigrazione non essendo in regola con la normativa sugli stranieri.

A suo carico è stato inoltre emesso il decreto di espulsione dal Prefetto di Torino e l’Ordine del Questore a lasciare il territorio nazionale entro 7 giorni.