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Coronavirus, altri 21 contagi e una nuova vittima

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

26.091 PAZIENTI GUARITI E 648 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 26.091 (+14 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 3200 (+2) Alessandria, 1576 (+1) Asti, 843 (+0) Biella, 2441 (+2) Cuneo, 2355 (+3) Novara, 13.446 (+4) Torino, 1100 (+2) Vercelli, 962 (+1) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 168 (+1) provenienti da altre regioni.

Altri 648sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SONO IN TOTALE 4129

1 decesso di persona positiva al test del Covid-19 è stato comunicato nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 0 nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è di 4129 deceduti risultati positivi al virus: 680 Alessandria, 256 Asti, 208 Biella, 398 Cuneo, 372 Novara, 1821 Torino, 222 Vercelli, 132 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 40 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 31.667 (+21 rispetto a ieri, di cui 15 asintomatici. Dei 21 casi, 15 screening e 2 contatti di caso, 4 casi con sintomi (casi importati). In totale, oggi i casi importati sono 19 su 21) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivisesu base provinciale: 4105 Alessandria, 1885 Asti, 1056 Biella, 2928 Cuneo, 2813 Novara, 15.983 Torino, 1351 Vercelli, 1152 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 269 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 125 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 5(invariato rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 103 ( -21 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 691

I tamponi diagnostici finora processati sono 499.126, di cui 273.952risultati negativi.

Guardia giurata uccide la compagna e si spara al cuore

A Vinovo un guardia giurata, nel corso di un litigio, ha ucciso la propria compagna a colpi di pistola e si è sparato al petto 

A chiamare i carabinieri i vicini di casa che avevano sentito il diverbio e poi gli spari.

L’omicida e’ G.T. di 46 anni, la vittima E. U. di 44 anni. La coppia si era separata di recente dopo anni di convivenza. Per sparare alla compagna e poi uccidere se stesso la guardia giurata ha usato  l’arma semiautomarica d’ordinanza.
(Foto archivio)

Intelligenza artificiale, Pd: “Riportare l’istituto a Torino”

Daniele Valle, Consigliere regionale PD ha presentato un ordine del giorno per chiedere alla Regione Piemonte di portare a Torino l’Istituto Nazionale per l’intelligenza Artificiale ed Enzo Lavolta, Consigliere comunale PD, ha fatto altrettanto in Consiglio Comunale.

“Chiedo alla Regione di sostenere con tutta la sua forza la candidatura di Torino a capitale dell’Intelligenza Artificiale” dichiara Valle. “Come ho evidenziato nel mio ordine del giorno la ricerca in campo di Intelligenza artificiale è molto indietro nel nostro paese, basti pensare che negli Stati Uniti vale oltre 2 miliardi e da noi appena 200 milioni; io penso che Torino abbia tutte le carte in regola per ospitare il futuro Istituto Nazionale che stimoli e sostenga l’innovazione in questo campo” sostiene Valle,

“La Commissione Europea ha messo nero su bianco il suo impegno a sostenere l’intelligenza artificiale nel Libro Bianco uscito a febbraio di quest’anno, dove spiega che agevolerà la creazione di centri di prova e di eccellenza e ha proposto di dedicarvi investimenti economici ambiziosi che non possiamo permetterci di perdere” evidenzia Valle.

“La storia di Torino unisce battaglie per i diritti sociali e traguardi tecnologici da sempre, per questo lavorando con le Università e le Associazioni datoriali qui si può costruire l’ambiente ideale per questo progetto e chiederò al Consiglio Comunale di esprimersi chiaramente su questa proposta per darle forza” spiega Lavolta. “Confidiamo nell’aiuto del Presidente Conte e soprattutto della Ministra Pisano, che conosce Torino e può immaginare le potenzialità dell’intelligenza artificiale come volano di sviluppo per la nostra città e per il paese, è una sfida che possiamo vincere se saremo coraggiosi e compatti”.

Positivi al Covid quattro profughi di Lampedusa trasferiti a Torino

Quattro dei  profughi giunti nei giorni scorsi a Lampedusa e trasferiti a Torino sono positivi al  test Coronavirus.

Come  rende noto l’Asl Città di Torino, sono stati isolati e sottoposti a sorveglianza sanitaria. Le persone negative resteranno per il periodo di isolamento nel Centro di Accoglienza della Croce Rossa allestito alla  Pellerina, dove sono arrivati mercoledì scorso.

L’inciviltà viaggia in monopattino

FRECCIATE   A centinaia sfrecciano in città. Complice la paura del Covid che fa diffidare dei mezzi pubblici, la moda del monopattino si consolida. Peccato che molti utenti viaggino sui marciapiedi e sotto i portici. Volteggiano noncuranti dei pedoni e mollano l’aggeggio a due ruote nel bel mezzo dei marciapiedi stessi creando un ostacolo per i disabili che così restano bloccati. Qualcuno vuole intervenire?

L’arciere

Sequestrate centomila bottiglie di alcolici di contrabbando

Scoperte 100.000 bottiglie di bevande alcoliche falsamente etichettate, di dubbia composizione e importate illegalmente.

È quanto ha scoperto la Guardia di Finanza di Torino al termine di un’operazione nel settore del contrasto alle frodi commerciali.

Le indagini, condotte dai Finanzieri del gruppo Pronto Impiego Torino e coordinate dalla locale Procura della Repubblica, sono partite in piena emergenza Covid 19, quando sono state controllate alcune attività commerciali che, grazie al loro settore merceologico, potevano tenere aperti i battenti.

I “Baschi Verdi” hanno sequestrato centinaia di bottiglie di alcoolici e super-alcoolici prive del  sigillo del monopolio di Stato che comprova l’avvenuto pagamento delle imposte.

Tutti i prodotti, importati di contrabbando dall’Est-Europa, erano rivenduti a fianco dei prodotti regolari ingannando così il cliente sulla regolarità.

Non a caso infatti è stato possibile individuare, nel quartiere Mirafiori sud del capoluogo, un deposito di un’azienda di import-export di prodotti alimentari importati dalla Romania, dove le bevande venivano vendute con le indicazioni merceologiche false, circa la loro composizione.

Individuati tutti i depositi, è scattata l’operazione; oltre 100.000 le bottiglie bevande alcoliche sequestrate.

Frode in commercio è il reato contestato ai responsabili, attesa la non corrispondenza tra quanto indicato in etichetta e l’effettiva composizione.

Infatti la natura dei distillati a 40° erano riconducibili a “derivati dei cereali” e non a “vinacce” come indicato merceologicamente.

Durante le operazioni inoltre, oltre 70 kg di alimenti congelati sono stati posti sotto sequestro in quanto erano destinati alla vendita in cattivo stato di conservazione.

Ma lo scenario non era ancora definito del tutto, mentre si procedeva alle operazioni di perquisizione ed alla ricerca dei vari magazzini, le “carte catastali” non riportavano la regolarizzazione di un immobile adibito a civile abitazione, un quadrilocale finemente arredato e abitato ma mai censito e sul quale sono stati apposti i sigilli con il sequestro della struttura e la segnalazione all’Autorità Giudiziaria per abuso edilizio.

I due imprenditori di origine rumena sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Torino, per frode in commercio e abuso edilizio.

La complessa operazione, rientra nel quadro delle attività svolte in via esclusiva dalla Guardia di Finanza quale organo di Polizia Economico Finanziaria a tutela della concorrenza e del mercato.

Cade dal balcone della Rsa e muore. Incidente o suicidio?

Aveva 74 anni, la donna ospite di una casa di riposo, caduta dal balcone della sua stanza singola, al secondo piano di Anni Azzurri, struttura di Volpiano. 

L’anziana è morta poco dopo il ricovero  in ospedale.

I  carabinieri  stanno indagando per capire se si è trattato incidente o di un suicidio.

 

(foto archivio)

Destra e sinistra navigano a vista

Che botta per Pietro Grasso non essere stato eletto a Presidente della Commissione Giustizia, e visto che i guai non vengono mai da soli, è stato pure confermato il vecchio Presidente Leghista.

Degnissima persona, ma questo episodio la dice lunga sulla traballante situazione, e qui Conte non grida vittoria, anzi. I guai sono comunque distribuiti equamente.

Mi sa che Fontana (governatore lombardo) non ne uscirà dalla vicenda. Al netto degli eventuali reati di competenza della magistratura una cosa è certa: la donazione appare una toppa mal riuscita. Poi, per un uomo pubblico avere soldi in Svizzera non è una bella cosa. Almeno secondo il sottoscritto. Come non è una novità che Fontana è stato voluto fortissimamente da Salvini che ha di fatto saltare un pezzo da novanta come Maroni. Intanto è ufficiale: Cirio è di Fratelli d’ Italia. Benedetto da Comba e Crosetto. Tutti e tre erano di Forza Italia e tutti e tre ora sono
con Giorgia Meloni. Insomma la storia si ripete. C’è rimasto un po’ male Alessandro Del Mastro.

Biellese, onorevole e uomo forte di Fratelli d Italia. Voleva un giuramento di Cirio su testi sacri del fascismo? Iscritto lo stesso. Capita. A Sinistra grande movimento. I 40enni del PD non ci stanno. “Basta con l’usato sicuro, ora tocca a noi”. Le liste civiche scatenate: caro PD senza di noi non vai da nessuna parte. Mauro Laus insiste: vogliamo le primarie o di coalizione o di partito, purché il popolo si esprima. Ineccepibile, anche se è probabile o comunque fortemente possibile che non si facciamo. E se questo PD svoltasse radicalmente? Ad esempio Chiara Foglietta ? In questi 5 anni tra le new entry. Ha fatto per cinque anni la consigliera comunale formandosi sul campo. Scelta coraggiosa, dunque scelta difficilissima. Intanto è venuto fuori che la notizia che Roberto Tricarico
sponsorizzata la lista Conte è una bufala pazzesca. E Bono assicura: mai con il PD, insomma, sono caduto dalla bicicletta tanto volevo scendere . Qualcosa si capirà a fine settembre dopo le votazioni a Venaria. Facile essere, in questo caso, chiaroveggenti.

Ballottaggio tra centro destra e centrosinistra. Per Chiaretta, deve solo avere un po’ di pazienza per lo scranno romano.

Patrizio Tosetto

Avetta (Pd): “Perchè gli ospedali vietati agli informatori scientifici?”

 “Ho presentato un Question Time per sapere se Cirio e Icardi sono interessati a incontrare gli informatori scientifici e risolvere la questione del loro accesso agli ospedali”. Bragantini: “Il Piemonte faccia come il Veneto: gli ospedali sono luoghi di cura ma anche di lavoro e gli informatori scientifici sono anche loro lavoratori della sanità”

 

“Agli informatori scientifici continua ad essere vietato l’accesso alle strutture sanitarie. L’Associazione Italiana Informatori Scientifici del Farmaco Regione Piemonte ha evidenziato come tale divieto non solo renda agli informatori scientifici difficoltoso l’esercizio della loro professione ma potrebbe causare importanti ricadute negative sotto il profilo occupazionale incidendo, oltre che sulla salute dei piemontesi, anche sui livelli di occupazione di molte imprese del settore.

 Peraltro, l’Associazione ha più volte sollecitato per iscritto un incontro sia al Presidente Cirio sia all’assessore Icardi, senza ottenere riscontro alcuno. Per questo ho presentato un Question time, per capire se, in che tempi e con quali modalità, la Regione Piemonte intenda affrontare e risolvere la questione dell’accesso degli informatori scientifici ai nostri ospedali e presidi sanitari”: lo dichiara il consigliere regionale Alberto Avetta (PD), che ha presentato in Consiglio regionale un Question Time sul divieto di accesso degli informatori scientifici alle strutture sanitarie regionali, conseguenza del fatto che il settore non è stato preso in considerazione dal Decreto Regionale n. 68 del 13 giugno 2020, né sono state adottate linee guida in materia, nonostante la normativa nazionale riconosca agli informatori scientifici un ruolo rilevante considerandoli parte integrante del sistema sanitario.

 “I nostri ospedali sono luoghi di cura ma anche di lavoro e tra i lavoratori della sanità bisogna includere anche gli informatori scientifici del farmaco-commenta Paola Bragantini, coordinatore della Segreteria regionale Pd Piemonte-Il Veneto ha riconosciuto l’interesse pubblico nello svolgimento dell’attività di informazione scientifica e ha consentito con apposita Delibera l’accesso regolato degli informatori scientifici nelle strutture ospedaliere, anche in deroga alle disposizioni limitative degli accessi adottate dalle singole strutture. Non si vede perché in Piemonte non si voglia mettere questa categoria di lavoratori nelle condizioni di poter svolgere la loro professione”.

Troppa leggerezza nell’assegnare il reddito di cittadinanza

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni / Pietro Maso che nel 1991 uccise in modo barbaro a sprangate entrambi i genitori in concorso di tre amici, e’ riapparso alle cronache come detentore del reddito di cittadinanza. Il suo fu delitto orribile commesso allo scopo di fruire dell’eredità dei genitori. Venne condannato a 30 anni di carcere con il riconoscimento della seminfermità mentale al compimento del fatto,una formula ambigua, quasi una scappatoia da azzeccagarbugli di alto livello. Scontò 22 anni da detenuto e venne rimesso in libertà nel 2013 

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Dal 2016 venne  ricoverato in clinica psichiatrica .Venne anche  accusato anche di estorsione nei confronti delle sorelle che vennero messe sotto scorta. Nel frattempo, dopo essersi sposato, si separò.
Nel 2019 ottenne il reddito di cittadinanza, malgrado la sentenza contemplasse il divieto di poter fruire di erogazioni, data l’interdizione  perpetua dai pubblici uffici, di stipendi o assegni a carico dello Stato o di enti pubblici. Lo scorso anno si era parlato di una ex terrorista figlia di un magistrato ed ex parlamentare del pds che fruiva del reddito di cittadinanza e la cosa creò scandalo. Oggi il reddito di cittadinanza a Maso ha provocato  altra indignazione. Il delitto premeditato commesso è davvero grave, anche se la condanna che non comportò l’ergastolo, poteva apparire in qualche modo non rapportata al reato commesso. Va detto che Maso ha scontato almeno 22 anni di pena,cosa che molti terroristi, dissociandosi, non hanno scontato. Certo, appare scandalosa la leggerezza con cui venne concesso il reddito di cittadinanza  senza rispettare le norme di legge. E balza anche fuori il fatto che il reddito e ‘ un sussidio certamente non finalizzato, almeno in questo caso, alla ricerca di un lavoro.E forse in tantissimi altri casi e’ mero assistenzialismo. E’ giusto il reinserimento nella società del condannato al carcere. Io esaminai nel carcere delle Vallette uno studente condannato a decine di anni di carcere per mafia che desiderava laurearsi in Scienze Politiche. E’ giusto che vengano offerte opportunità di reinserimento, ma il reddito di cittadinanza a Maso lascia molto perplessi.  Ma forse è proprio il reddito di per sè che rivela dei limiti molto evidenti. Il caso di Pietro Maso lo dimostra in maniera quasi lapalissiana.
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(foto Corriere Veneto)