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Tra gli italiani che si metteranno in viaggio uno su quattro pensa al Piemonte

Nel 2019 il turismo in Piemonte ha segnato +1,82% in termini di arrivi, con un incremento maggiore nella componente estera, pari al +3,7%. In flessione di un punto percentuale i pernottamenti. In aumento la soddisfazione e il sentiment positivo di chi ha visitato il Piemonte.

Oggi lo scenario turistico è radicalmente cambiato, ma il Piemonte presenta un’offerta turistica pronta ad accogliere gli ospiti che la sceglieranno: il 25% degli italiani che andranno in vacanza ha intenzione di soggiornare in Piemonte nei prossimi mesi.

Sono risultati significativi, che confermano la tendenza alla crescita a e al consolidamento del settore, quelli presentati  in conferenza stampa dall’Osservatorio Turistico Regionale di VisitPiemonte-DMO presso la Sala Trasparenza della Regione Piemonte alla presenza di Alberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte, e Vittoria Poggio, Assessore regionale alla Cultura, al Turismo e al Commercio.
Nel corso del 2019 l’Osservatorio Turistico Regionale di VisitPiemonte ha operato in stretta collaborazione con la Direzione Turismo della Regione Piemonte per avviare il processo di innovazione della raccolta dati, elaborazione e monitoraggio del turismo in Piemonte. Una nuova piattaforma per la raccolta dei dati statistici, uno strumento di sentiment analysis sulle recensioni on-line insieme con un monitoraggio tramite big data – basato sui dati di telefonia mobile – sviluppato in collaborazione con l’Agenzia regionale 5T, monitoraggio che in questa prima fase è stato sperimentato sul caso studio dell’Osservatorio Langhe Monferrato Roero, presentato anch’esso nel corso della stessa conferenza.
Il lancio della nuova piattaforma Piemonte Dati Turismo (ROSS1000), avvenuto il 1° aprile 2019, ha richiesto la disponibilità delle strutture ricettive ad adottare questo nuovo strumento di invio dei dati statistici e dell’aggiornamento delle loro caratteristiche e servizi. Dal 1° ottobre 2019 la piattaforma ha permesso l’avvio della mappatura delle locazioni turistiche e raccolta dei relativi movimenti di ospiti, consentendo così di monitorare il fenomeno di tipo “Airbnb”. A fine 2019, la fotografia emersa indicava 6.861 strutture ricettive e 2.993 locazioni turistiche, per un totale complessivo di 9.854 unità (in termini di anagrafiche attive). Gli utenti che hanno adottato la nuova piattaforma per l’invio dei propri dati sono stati circa il 60% del totale.
La ragione per cui si è avviato il cambio della piattaforma di rilevazione dati è legata alla volontà di semplificazione del sistema di trasmissione da parte degli operatori ricettivi.

Entrando nello specifico degli andamenti, nel 2019 il turismo in Piemonte ha registrato oltre 5 milioni e 372 mila arrivi, cioè +1,82% sul 2018, con un particolare incremento del mercato estero, +3,7%, in linea con gli arrivi internazionali registrati in Europa dall’Organizzazione Mondiale del Turismo.

Oltre 14milioni e 932mila i pernottamenti registrati con una flessione di 1,1% maggiore nel mercato domestico. Se si analizza l’evoluzione turistica piemontese su un arco temporale più ampio, si osserva che negli ultimi 10 anni gli arrivi sono cresciuti di oltre il 31%, le presenze del 20%.

Lago d'Orta - Cerea
I mesi estivi si confermano i più importanti per il turismo regionale, attraendo oltre il 60% dei flussi, con il + 2% di arrivi ma -1% di presenze. L’andamento mensile conferma i picchi di luglio e agosto e, come per l’anno precedente, risulta in aumento il mese di ottobre: +2,7% dei pernottamenti e +10,5% di arrivi. Complessivamente i flussi sono cresciuti maggiormente nell’ultimo trimestre dell’anno.
Per quanto riguarda la provenienza dei turisti, si confermano le quote pari a 56% dal mercato italiano e al 44% dal mercato estero già registrate nel 2018. I pernottamenti generati da turisti dall’estero sono stati circa 6milioni e 559mila. La Germania è sempre il primo Paese estero con una quota pari a circa il 22% del totale estero. Nel 2019, la Francia ha superato il BeNeLux ed entrambe valgono il 12% della componente internazionale. La flessione dei pernottamenti dall’estero riguarda maggiormente il Nord Europa, che l’anno precedente aveva registrato un forte incremento – i pernottamenti dalla Scandinavia registrano una flessione pari a -9,2%, e i Paesi Bassi (-11%) – mentre crescono le altre principali provenienze europee: Germania +2,7% arrivi e +0,6% presenze, Francia +5,1% di arrivi e +0,3% di presenze, Regno Unito +6,6% di arrivi e +19,9% di presenze e Russia +0,8% di arrivi e +9,3% di presenze.
Tra i mercati extra-europei di particolare interesse si confermano gli Stati Uniti (+5,3% di arrivi e +7,3% di presenze) e Cina, che aumenta gli arrivi, ma vede in contrazione le presenze (+13,6% di arrivi e -9,9% di presenze).
Oltre ai dati statistici, la nuova piattaforma permette di disporre di indicazioni qualitative sugli ospiti. L’informazione raccolta sul 63% dei turisti che hanno soggiornato in Piemonte descrive puntualmente il genere e il profilo anagrafico: il segmento più numeroso pari al 22% dei turisti ricade nella fascia di età 45-54 anni ed è prevalentemente di genere maschile. Il 6% di ospiti del segmento “bambini fino a 12 anni” conferma ampiamente la fruizione da parte delle famiglie.
Accanto a questi dati qualitativi si uniscono gli indicatori di soddisfazione e sentiment elaborati a partire dalle recensioni on-line dei principali portali di ricerca e prenotazione dei servizi turistici. In aumento la soddisfazione complessiva: da 84,14/100 del 2018 a 85,28/100 nel 2019. Il sentiment è anch’esso in aumento di un punto e arriva a 86,31/100. Complessivamente la soddisfazione degli ospiti circa le strutture ricettive piemontesi è migliore rispetto al totale italiano: 87,7/100 verso 86,7/100.
Facendo riferimento ai territori, il 2019 ha registrato un bilancio positivo per la stagione invernale 2018/2019 della montagna, che registra un +4,18% di arrivi e +3,13% di presenze. Per questa stagione a crescere sono soprattutto i flussi turistici italiani, compensando una flessione dall’estero.
Ottimo il consuntivo del turismo della montagna estiva: crescono gli arrivi (+1,08%), ma soprattutto i pernottamenti (+14,34%). Al contrario della stagione invernale, in questo caso entrambe le componenti registrano un incremento per quanto riguarda i pernottamenti (+10,5% dall’Italia e +24,2% dall’estero), mentre aumentano gli arrivi italiani e sono in flessione quelli esteri.
Per il segmento lacuale estivo, la stagione ha registrato una flessione sia degli arrivi (-1,58%) che dei pernottamenti (-2,05%). L’area prodotto si consolida a forte prevalenza internazionale: infatti, la provenienza estera è pari al 77% degli arrivi e all’84% delle presenze totali. Si registra una flessione sia negli arrivi che nelle presenze della componente straniera, mentre per il turismo nazionale i pernottamenti risultano in aumento (+4,15%) con una lieve flessione degli arrivi (-0,42%).
Il segmento colline conferma la propria posizione con una crescita degli arrivi (+3,14%) e una flessione delle presenze (-1,68%). La componente estera vale oltre il 51% delle presenze totali e il 46% degli arrivi. Aumentano i flussi nazionali, mentre quelli esteri registrano una contrazione nei pernottamenti.

La Città di Torino registra oltre 3milioni e 644mila presenze (-4,1%) e oltre 1milione e 389mila arrivi (+7,6%), con un incremento più significativo della componente straniera (+3% di presenze e +26% di arrivi).

Per Torino gli indicatori di soddisfazione degli ospiti circa le strutture ricettive elaborata a partire dalle recensioni on-line risulta pari a da 87,2/100, maggiore di quasi due punti rispetto a quella per Milano.
In valori assoluti, le ATL Turismo Torino e Provincia e il Distretto dei Laghi si confermano come le più attrattive, seguite dal territorio di Langhe Monferrato Roero. La prima supera i 7 milioni di presenze con oltre 2.500.000 arrivi, la seconda invece registra più di 1,1milioni di arrivi e oltre 3milioni 780mila presenze.
Le migliori performance, in termini di crescita, si registrano sul territorio dell’ATL di Novara (+7,5% di arrivi e +7,2% di presenze), a seguire le Langhe Monferrato Roero (+5,3% di arrivi e -0,3% di presenze). L’ATL del Cuneese registra +1,9% di arrivi e -1,1%% di presenze, sostanzialmente stabili gli arrivi di Alexala (-0,2%) con una flessione nelle presenze (-4,0%), analogamente al territorio dell’ATL Biella Valsesia e Vercelli (-0,6% di arrivi e -5,2% di presenze).
Se questi dati disegnano la fotografia della destinazione prima dell’emergenza sanitaria, il monitoraggio nel corso del 2020 è particolarmente importante per verificare l’effettiva ripresa del settore.
Nell’ambito del programma #RipartiTurismo, l’Osservatorio Turistico Regionale di VisitPiemonte DMO ha sviluppato due azioni specifiche per monitorare l’offerta e sondare la domanda dei prossimi mesi, in particolare, la popolazione italiana quale mercato più promettente nell’immediato.
Gli operatori turistici piemontesi si sentivano sostanzialmente pronti ad accogliere i visitatori fin dall’inizio di giugno. L’indagine ha coinvolto gestori di strutture ricettive (Hotel, Agriturismo, B&B, etc.) ristoratori, guide / accompagnatori, consorzio turistici, tour operator, agenzie di viaggi, attrattori turistici (sito culturale, museale, promotore gestore eventi, concerti e intrattenimenti, ecc.), noleggio attrezzature (bike, e bike), trasporti turistici, attività commerciali, produttori agroalimentari e opinion leader del territorio. A loro è stato chiesto una valutazione sui volumi dell’attività nei prossimi mesi, sul loro prodotto e sulle criticità e opportunità rilevate.


Al di là della forte preoccupazione per la crisi – oltre 80% degli operatori ritiene che nei prossimi tre mesi la propria attività subirà una forte contrazione – la maggior parte degli interpellati si è dichiarato preparato a riaprire l’attività, pur lamentando poca chiarezza nelle linee guida di comportamento. Si dichiarano più preparati nella zona delle Langhe Monferrato Roero e, a seguire, nell’area di Biella Valsesia e Vercelli.
I punti di forza riconosciuti al Piemonte sono legati ad elementi intrinseci del territorio e del prodotto: montagna, lago, ampi spazi per soggiorni nella natura, attività outdoor, con possibilità di stare all’aria aperta in tranquillità. Questo soprattutto nei territori di Biella Valsesia e Vercelli, Cuneese e Distretto Turistico dei Laghi. Ma altrettanto importanti sono gli elementi connessi alla configurazione dell’offerta turistica locale: strutture piccole di qualità, a conduzione famigliare, con elevato rapporto qualità-prezzo. Questo dato emerge soprattutto nelle aree di Langhe Monferrato Roero, Alexala e Novarese.
Le debolezze del prodotto sono connesse alla necessità di riorganizzazione per mercati differenti da quelli esteri che rappresentano i bacini consolidati (soprattutto per Distretto dei Laghi e Langhe Monferrato Roero) e al bisogno di aumentare la capacità di servizio con risorse non disponibili nell’attuale organizzazione (es., personale per le pulizie e sanificazione).
Le principali criticità sottolineate dagli operatori sono legate all’incertezza sulle decisioni governative e alla cancellazione delle prenotazioni su tutto il territorio regionale. Tuttavia si intravvede anche l’opportunità legata alla scoperta di destinazioni minori da parte dei potenziali visitatori.
E i potenziali visitatori del Piemonte nei prossimi mesi ci sono e, secondo il sondaggio realizzato con la collaborazione di Metis Ricerche, il 25% degli italiani ha intenzione di fare una vacanza in Piemonte.

Per chi sceglierà la nostra regione, le principali destinazioni saranno Torino, Val Susa con Bardonecchia e Sestriere, poi Langhe, Roero e Monferrato, le Valli del Cuneese e il Lago d’Orta. Il soggiorno sarà all’insegna dell’attività all’aria aperta, del trekking, dell’escursionismo e della bicicletta. L’enogastronomia è la motivazione principale di coloro che ritengono probabile un soggiorno in Piemonte, seguita dai cammini spirituali.

 

È da notare che coloro che dichiarano di non sapere ancora dove andranno sono coloro che hanno una probabilità maggiore di apprezzare i soggiorni culturali.
Per la vacanza in Piemonte, si soggiornerà in albergo e in case private in affitto insieme alla propria famiglia o con il partner. La durata sarà in maggioranza di più settimane – tipico della vacanza estiva – ma è importante anche la quota di chi trascorrerà solo una settimana o short breaks. Il periodo più probabile della vacanza si concentra nei mesi di agosto e settembre, spostandosi quindi più verso la fine dell’estate, mentre la ricerca delle informazioni avverrà in primo luogo tramite passaparola di amici e parenti, accanto alla ricerca sui portali di prenotazioni e sui siti web delle singole destinazioni.
Per l’acquisto si prediligerà accordi diretti con gli operatori (albergatori, guide, transfer, ecc.) e l’acquisto on-line (rispettivamente, il 34% e 27%).
Da sottolineare che chi ha fatto una vacanza in Piemonte negli ultimi tre anni dichiara un livello di soddisfazione molto elevato: in una scala da 1(min) a 5(max), il 55% dei casi attribuisce il voto massimo e votazione elevata (4) per il 39%. Ancora, l’89% dichiara che rifarebbe la vacanza in Piemonte.
Oggi i primi segnali di ripresa dei movimenti turistici sul territorio si stanno registrando anche nelle recensioni on-line dei visitatori. Infatti, nei primi quattro mesi del 2020 l’emergenza sanitaria ha inciso notevolmente sui comportamenti degli utenti, registrando un forte calo dei contenuti che, per la ricettività, è stato pari a -55,6% (in particolare, -76,7% a marzo e -86,4% ad aprile). Nel mese di maggio l’andamento dei contenuti ha evidenziato una lieve risalita (-80,4%), che per giugno registra una crescita rispetto a maggio: complessivamente nel I semestre 2020 il calo di contenuti si attesta a -60% e lascia auspicare che si riduca via via per raggiungere i livelli dei primi mesi dell’anno.


“Il turismo – commenta il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio – è una delle leve strategiche per l’economia del nostro territorio. Lo dimostrano i numeri degli ultimi 15 anni, in costante crescita, a testimoniare un comparto che rappresenta un’opportunità per tante imprese piemontesi. Realtà coraggiose e virtuose a cui va il merito di questo risultato. Perché se le Olimpiadi del 2006 sono state la scintilla, ad alimentare il fuoco di questo settore sono stati, negli anni, coloro che nel turismo hanno creduto e investito. A loro va adesso tutto il nostro supporto per ripartire in questo anno così difficile e complesso per tutti. Non solo i 40 milioni di euro già messi in campo attraverso i bonus, i voucher e le altre misure emergenziali. Ma tutto quello che la Regione potrà fare di qui in avanti per sostenere e far crescere un’industria, il turismo, che significa innanzitutto qualità della vita e cura del territorio”.
“Abbiamo potuto rilevare dei dati importanti quali il significativo aumento delle presenze turistiche straniere nell’anno 2019 e, cosa più importante, l’accrescimento della soddisfazione e del sentiment positivo di chi è stato nei nostri territori piemontesi. É indubbio che lo scenario che ci si prospetterà quest’anno sarà molto diverso, ma non necessariamente drammatico. I dati degli ultimi sondaggi parlano proprio di come gli italiani che quest’anno hanno deciso di andare in vacanza – dichiara Vittoria Poggio, Assessore al Turismo della Regione Piemonte – abbiamo scelto il Piemonte. Indubbiamente l’iniziativa che abbiamo messo in campo dei Voucher Vacanza è e sarà un grande volano attrattivo per i mesi a venire ma siamo già al lavoro per mettere in campo nuovo misure di incentivazione del turismo per la prossima primavera.”
“Quest’anno con l’Osservatorio Turistico abbiamo fatto un ulteriore sforzo nell’arricchire e integrare i vari strumenti di misurazione, così da offrire maggiore profondità all’analisi dei dati e, quindi, rendere più chiara la comprensione dell’evoluzione turistica nella nostra regione. La situazione critica determinata dall’emergenza sanitaria ha fatto emergere una consapevolezza più estesa sulla necessità di comprendere i fenomeni, misurarne la portata, individuare i punti forti/deboli per potere poi decidere come adattare le strategie di promozione. In breve, assistiamo ad una nuova
centralità dei dati quali-quantitativi – dichiara Luisa Piazza, Direttore Generale di VisitPiemonte – Di conseguenza, accanto alle consuete analisi statistiche – il cui uso è oramai consolidato – abbiamo integrato altri dati provenienti da indagini dirette agli operatori della filiera turistica e ai potenziali visitatori del Piemonte, dati che, uniti alle recensioni online (“sentiment analysis”) forniscono interessanti letture tridimensionali sul nostro territorio e sulla percezione positiva di cui gode il Piemonte”

Arrestati due topi d’auto dagli agenti della Squadra Volante

Sono 8 le auto interessate dalla scorribanda di due topi d’auto che nella notte di giovedì hanno colpito in corso Moncalieri.

Intorno alle 3 e mezza, gli agenti della Squadra Volante vengono inviati in corso Moncalieri dopo che un residente ha segnalato la presenza di due persone che si aggirano tra le auto in sosta. Gli equipaggi inviati sul posto fermano li fermano immediatamente, nonostante uno dei due si sia nascosto sotto una delle auto in sosta.

Nei pressi dell’auto di proprietà di uno dei fermati, i poliziotti trovano una borsa con diversi oggetti all’interno, verosimilmente provento di furto sulle auto in sosta.

La ricognizione dei poliziotti permette poi loro di verificare che nel corso del loro blitz notturno i due topi d’auto avevano danneggiato 8 veicoli, tra questi anche un furgone aziendale, alcune di queste erano anche state oggetto di intrusione.

Entrambi i fermati, due italiani di 30 con precedenti di polizia, sono stati arrestati per furto aggravato continuato in concorso.

 

Ecco il nuovo servizio di pagamento Iren

Ottenuta l’autorizzazione da Banca d’Italia, Iren è la prima multiutility italiana a rendere disponibile per i propri clienti il Payment Initiation Service, un servizio di pagamento elettronico innovativo, comodo e affidabile.

Reggio Emilia, 30 luglio 2020 – Iren luce gas e servizi, denominazione commerciale di Iren
Mercato S.p.a., è la società del Gruppo Iren che, ottenuta lo scorso marzo l’autorizzazione
da Banca d’Italia a operare come Istituto di Pagamento, scommette sulle potenzialità
della normativa PSD2 per attivare con IrenPay il nuovo servizio di Payment Initiation
Service (PIS). È il primo caso tra le multiutility italiane. A rendere possibile tutto ciò è
stata una recente direttiva europea (“PSD2”), che ha introdotto e normato l’operatività di
nuove funzionalità all’interno del mercato dei pagamenti, con lo scopo di rendere più sicura
e conveniente la gestione del denaro.

Soddisfatti tutti i requisiti previsti dalla normativa, Iren luce gas e servizi è diventata nuova
attrice dei servizi di pagamento e può agire da tramite tra il cliente ed il suo internet
banking, avviando il pagamento online delle bollette di luce e gas dalla piattaforma Web/App
IrenYou, senza applicazione di costi aggiuntivi da parte di Iren. Il tutto nella massima
sicurezza, perché Iren, in quanto fornitore del servizio, non accede a dati sensibili del
cliente (l’autenticazione per il pagamento avviene su server della banca), raccoglie per ogni
operazione il suo consenso esplicito, mette a sua disposizione tutte le informazioni relative
al pagamento.

IrenPay per il cliente significa:
• beneficiare della comodità e della sicurezza dei pagamenti digitali, che possono
essere effettuati con un clic direttamente da casa,
• pagare le proprie bollette senza dover introdurre per ogni operazione i dati relativi alla
propria carta di credito, ma collegandosi dalla piattaforma Web/App IrenYou
direttamente al proprio conto bancario online
• inviare il pagamento soltanto dopo avere visualizzato la propria bolletta e avere avuto
modo di verificarne tutte le voci.

Iren risponde così all’eccezionale dinamismo che ha caratterizzato il mercato dei pagamenti
negli ultimi anni, con il sempre maggiore utilizzo dei pagamenti digitali attraverso strumenti
tecnologici quali tablet, smartphone o wearable.

Trend perfettamente rappresentato dalla base clienti del gruppo energetico. Se le bollette
emesse mensilmente, infatti, sono oltre un milione, nell’arco dell’ultimo anno i
pagamenti in forma digitale sono aumentati di oltre il 115%, con quasi 4 milioni di casi
all’anno gestiti tramite carta di credito, Sisal e Lottomatica e Poste Online e quindi con il
coinvolgimento di intermediari e la possibile generazione di costi di pagamento e
commissioni.

Di contro è ben rappresentata dal 49% dei clienti di Iren luce gas e servizi, la sempre
maggiore consapevolezza e crescente attenzione ai propri consumi e al risparmio
energetico, che genera l’esigenza di ricevere e verificare puntualmente ogni singola
bolletta, valutandone voci, importi e proposta commerciale prima di procedere con il
pagamento.

A conciliare queste esigenze, finora opposte, ci pensa IrenPay, in piena coerenza con il
posizionamento nazionale di Iren luce gas e servizi, che propone offerte e servizi innovativi,
dinamici e personalizzabili su ciascun profilo di consumo ed esigenza.
E così, da oggi i clienti con IrenPay potranno pagare le proprie bollette luce e gas sulla
nuova piattaforma Web/App IrenYou, che vanta quasi 300.000 clienti registrati.

L’iniziativa presentata oggi sarà inoltre abilitante di servizi addizionali relativi al mondo dei
servizi di pagamento già allo studio da parte del Gruppo nell’ottica di creare offerte sempre
più personalizzate (come proporre condizioni di pagamento e rateizzazione personalizzate)
e, più in generale, offrire una customer e una user experience coinvolgente, semplice e
immediata.

“Si tratta di un passo importante con cui segniamo il nostro ingresso, da first-mover, nel
mondo fintech e dei pagamenti digitali, – afferma Massimiliano Bianco, Amministratore
Delegato del Gruppo Iren – e con il quale confermiamo un percorso di crescita che ci
assegna un ruolo da player nazionale, capace di coniugare evoluzione tecnologica e
centralità del cliente”.

“Iren Pay – afferma Gianluca Bufo, Amministratore Delegato di Iren luce gas e servizi –
sarà uno strumento importante nel rapporto con i nostri clienti, ai quali vogliamo offrire
servizi sempre più digitali e personalizzati. E infatti è la nostra risposta a tutti quei clienti che
oggi vogliono pagare ogni singola bolletta comodamente da casa, ma prendendosi il tempo
necessario per controllarla”

Montagna e Recovery Plan

Il Presidente Uncem Marco Bussone ha preso parte alla seduta del Comitato Interministeriale per gli Affari europei (Ciae), convocato  sera dal Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte  per avviare il lavoro di preparazione del Recovery plan.

Diversi Ministri, tra i quali il Ministro per la Coesione Giuseppe Provenzano, hanno rimarcato l’importanza di utilizzare le risorse europee per ridurre le sperequazioni territoriali, dando spazio alle necessità dei territori montani e delle aree interne al fine di ridurre le sperequazioni e le disuguaglianze, anche relative all’organizzazione dei servizi pubblici e alle opportunità di sviluppo economiche. Come ribadito dal Ministro Roberto Gualtieri da Palazzo Chigi, “il Recovery Plan sarà presentato il prossimo autunno ed è urgente selezionare quindi gli interventi prioritari che lo caratterizzeranno, con un protagonismo da parte del Parlamento, degli Enti locali e delle associazioni”. Sostenibilità e innovazione saranno le colonne delle proposte che Uncem porterà al tavolo (che oltre alla sede politica avrà anche un percorso tecnico) come già ribadito anche dal Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Francesco Boccia agli Stati generali della Montagna, lo scorso week end a Roccaraso. “Quanto affermato nel Ciae – evidenzia Marco Bussone – è un primo risultato degli Stati generali. La Montagna c’è e ci sarà dentro il piano del Recovery fund. Al lavoro dunque per definire progetti e iniziative, secondo gli assi green e smart come Uncem da sempre sottolinea”.

Anche il Politecnico controllerà la sicurezza delle infrastrutture

Un network di nove università ed enti di ricerca fornirà supporto tecnico e scientifico per il monitoraggio delle infrastrutture sul territorio

 

È stato formalizzato il 22 luglio a Pisa il Consorzio Fabre – Consorzio interuniversitario di ricerca per la valutazione e monitoraggio di ponti, viadotti e altre strutture: tra i fondatori il Politecnico di Torino, Politecnico di Milano, Università di Pisa, Università di Padova, Università di Perugia, Università di Camerino, Università della Campania e Università di Messina oltre all’ENEA.

 

Attualmente sono nove le università italiane che hanno aderito al consorzio, pensato per evitare che tragedie come quella del crollo del viadotto Polcevera a Genova, appena ricostruito, possano ripetersi. Il Consorzio metterà in campo gli esperti più qualificati e le tecnologie più avanzate per monitorare e valutare lo stato di salute delle infrastrutture stradali del nostro Paese e promuovere e coordinare le attività che riguardano la classificazione del rischio strutturale e ambientale. In particolare, i consorziati svilupperanno metodologie ad elevato contenuto tecnico-scientifico per valutare i diversi rischi (statico, fondazionale, sismico e idrogeologico) e promuovere la verifica, il controllo e il monitoraggio delle infrastrutture, oltre allo sviluppo e l’utilizzo di tecniche innovative negli interventi di riparazione e/o miglioramento di ponti, viadotti e altre strutture esistenti.

In questo caso si avrà un unico interlocutore che permetterà agli enti gestori quali Ministero delle Infrastrutture, ANAS, Ferrovie dello Stato, i gestori delle autostrade e gli enti locali di avviare procedure più snelle e veloci per effettuare la valutazione di diversi rischi (statico, fondazionale, sismico e idrogeologico) e promuovere la verifica, il controllo e il monitoraggio delle infrastrutture disponendo di tecniche innovative negli interventi di riparazione e consolidamento delle strutture esistenti.

 

“L’Italia ha un patrimonio infrastrutturale abbastanza datato che purtroppo nel corso degli scorsi decenni non è stato sufficientemente attenzionato e mantenuto. Esso viceversa risulta vitale per l’economia e la società. Garantire la cui efficienza e sicurezza rappresentano priorità strategiche per il Paese. In particolare i crolli di ponti negli ultimi anni, susseguitisi con una frequenza crescente, hanno avuto un notevole risalto a livello di media. Tali infrastrutture oggi sono esposte a rischi di varia natura, tra i quali l’invecchiamento e il degrado dei materiali costituenti e i rischi legati a fenomeni e calamità naturali, quali ad esempio i terremoti e frane”, spiega Giuseppe Andrea Ferro, professore ordinario di Scienza delle Costruzioni e Direttore del Dipartimento di Ingegneria Strutturale, Edile e Geotecnica, nonché referente del Politecnico di Torino per il Consorzio “Al fine di dare risposte concrete a problemi molto complessi, peraltro in un contesto generale di invecchiamento di buona parte della rete infrastrutturale Italiana, progettata e costruita in alcuni casi ben oltre 50 anni fa, occorrono strumenti ingegneristici e approcci tecnico-scientifici avanzati che attengono alla ricerca scientifica e tecnologica nel campo dell’Ingegneria Civile e in particolare dell’Ingegneria delle Strutture” aggiunge Ferro.

 

Il consorzio “FABRE” si pone l’obiettivo di dare impulso a tale necessaria attività di ricerca con un approccio “ingegnoso”, come suggerito dal nome stesso del consorzio e come si addice alle discipline ingegneristiche.

 

Si fingeva amico dei Casamonica per estorcere denaro

Fingeva di essere amico dei Casamonica l’uomo di 43 anni arrestato dai carabinieri di Torino per estorsione

Erano più di due anni che costringeva un barbiere della Crocetta a pagare una sorta di “polizza assicurativa” per tutelare il suo negozio.

Gli chiedeva piccole rate mensili e il pagamento dell’affitto di un Suv, per un totale di  10 mila euro. Ma il parrucchiere ha finalmente trovato il coraggio di denunciare l’ estorsore. I carabinieri si sono fatti trovare  all’ultimo scambio di denaro e lo hanno arrestato. Nell’abitazione dell’estorsore  sono stati trovati due Rolex, tre cellulari, 15.000 euro in contanti, coltelli, un machete e diverse pistole giocattolo.

I nuovi appuntamenti all’aperto di Eataly Lingotto

Grande Circo del Mercato, Oinos e Notte Bollicine in dehors e in terrazza

 

L’estate Eataliana prosegue con nuovi appuntamenti all’aperto da segnare in agenda: nel dehors di oltre 200 mq immerso nell’Orto Urbano di Torino Nizza Millefonti e nella terrazza di Sala dei Duecento al primo piano.

 

Venerdì 31 luglio ritorna il Grande Circo del Mercato tra i tavoli del dehors sul piazzale: dalle ore 19 una cena speciale con le proposte di straordinari artisti della cucina e con l’intrattenimento di artisti circensi. In menu alcuni dei cavalli di battaglia degli chef di Eataly: dalla pizza Gran Torino al fritto di mare, alla costata di razza Fassona Piemontese Presidio Slow Food de La Granda, alla padellata di linguine ai frutti di mare e poi le coppe gelato dell’Agrigelateria San Pè di Poirino, il tiramisù Eataly, il tris di mini cannoli di Marchese on Wheels e molto altro! In accompagnamento la ricca selezione di vini, birre e carta cocktail e i formati magnum selezionati

dall’Enoteca. Intrattenimento a cura dei Fratelli Ochner, con trampolieri, giocolieri e maghi.

 

Domenica 2 agosto dalle ore 19 ospite d’eccezione sarà lo chef del ristorante torinese Oinos, Daniele Eusebio, che porterà a Eataly Lingotto le sue proposte di pesce e in particolare il sushiliano, il fiore all’occhiello del menu, un sushi ripensato nella versione mediterranea con ingredienti tipici quali agrumi, olive, mandorle. In abbinamento i cocktail di Gin Mare Capri, nuova etichetta in esclusiva per Eataly della maison spagnola Vantaguard, pensati per l’occasione e creati da Carlotta Linzalata, la barlady del Lounge Bar di Mago Rabin già vincitrice dell’ottava edizione della competizione internazionale di mixology  Mediterranean Inspiration,  e dal bartender Samuel Donniacuo, attualmente bartender da EDIT-Torino e precedentemente al Piano35. I sapori e i profumi del Mediterraneo arrivano così nel dehors di Eataly, per una serata unica.

Giovedì 6 agosto ci si trasferisce invece nella Terrazza di Sala dei Duecento al primo piano, per Notte Bollicine. Un’ampia selezione di bolle sarà protagonista indiscussa di una degustazione eccezionale: oltre 25 etichette diverse, dall’Alta Langa al Metodo Classico, passando per Franciacorta, Blanc de Noir e molto altro. Un viaggio lungo l’Italia per scoprire i migliori produttori vitivinicoli, con la guida esperta dei Cantinieri di Eataly. Per gustarsi la serata, a disposizione un carnet da 6 calici (30 €), 3 calici (18 €), oltre alla singola degustazione (8 €). In abbinamento ai vini l’Executive Chef di Eataly Lingotto, Patrick Lisa, proporrà una selezione speciale di tapas, pensate per l’occasione.

Per maggiori informazioni e prenotazioni: www.eataly.it e 011 19506801

Torino, Avigliana e Settimo si candidano agli Europei di Baseball

Settimo Torinese si candida ad ospitare i campionati europei di baseball del 2021. 

La candidatura è congiunta con Torino e Avigliana, ed è sostenuta dalla Federazione Italiana Baseball Softball. Il verdetto si avrà all’inizio di agosto.

Alla manifestazione dovrebbero partecipare sedici squadre nazionali  su tre diversi impianti collocati in ciascuno dei Comuni coinvolti.

Cirio scrive a Lamorgese: “Basta a nuovi migranti, a rischio equilibrio sanitario”

Il  presidente della Regione Alberto Cirio è intervenuto oggi sulla questione dell’invio di migranti sul territorio piemontese 

“ ULTERIORI INVII METTONO A RISCHIO UN EQUILIBRIO SANITARIO RAGGIUNTO CON SACRIFICI ENORMI”

“Sto seguendo personalmente la situazione e trovo profondamente assurdo che la Regione non possa avere competenza in una decisione del genere, ma debba subire le decisioni del governo nazionale su un tema che può avere conseguenze dirette sulla salute e sulla sicurezza sanitaria del proprio territorio.

Mi sono sincerato quotidianamente, tramite il prefetto di Torino che ringrazio per la consueta efficienza ed attenzione, che nei confronti di queste persone venissero adottate tutte le procedure e le verifiche sanitarie opportune e che le Forze dell’ordine garantissero l’effettivo rispetto della quarantena a cui erano sottoposte.

Ora però diciamo “basta” e l’ho scritto al Ministero degli Interni perché il Piemonte non può garantire oltre queste forme di accoglienza.

Arriviamo da mesi terribili, siamo state una delle regioni più colpite dall’emergenza e stiamo raggiungendo, a fronte di sacrifici enormi, un equilibrio sanitario che non può essere messo a rischio in questo modo.

Quindi ho formalmente chiesto con fermezza al ministro Lamorgese di non voler procedere ad ulteriori invii, che metterebbero fortemente a rischio la tenuta e la sicurezza del nostro sistema sanitario e sociale”.

Il Comune taglia 500 posti auto per destinarli a bici e monopattini

Il timore della sindaca Chiara Appendino è che alla ripresa dopo le ferie e con la riapertura delle scuole ancora pochi torinesi si fideranno ad usare i mezzi pubblici. 

Il rischio è che troppe auto intasino la città con ingorghi e code.

Per questo l’obiettivo della Giunta a breve è di tagliare 500 unità dei posti auto presenti nelle diverse zone di Torino per destinarli agli stalli per  le biciclette e i monopattini.