ilTorinese

Allasia: “L’Assemblea torna a riunirsi in aula”

 “Martedì 14 luglio il Consiglio regionale ritorna in presenza, finalmente un ritorno alla normalità”.

Il Consiglio regionale ritorna a lavorare con la presenza dei consiglieri in Aula a partire da martedì 14 luglio. Così è stato deciso dalla Conferenza dei capigruppo, in base alla proposta dell’Ufficio di presidenza.

“Finalmente un ritorno alla normalità, dopo il Covid-19. Il rientro dei Consiglieri nell’Aula di Palazzo Lascaris – spiega il presidente Stefano Allasia – è anche un segnale importante di ripresa, che oltre a rendere più agevoli i nostri compiti legislativi, spero rappresenti appunto l’inizio del rilancio del Piemonte in generale”.

Sono state adottate particolari  cautele: la capienza massima dell’Aula è ridotta a 60 persone  munite di mascherina (i consiglieri regionali sono 51, compreso il Presidente della Regione ed a questi possono aggiungersi degli assessori esterni).  Ogni fase dei lavori dell’Assemblea è stata studiata, a partire dall’accesso all’emiciclo per evitare assembramenti. La permanenza in Aula non può essere superiore alle tre ore consecutive e solo dopo una pausa di mezz’ora può ripartire la seduta.

Lo “spaccio di cultura” apre a Porta Palazzo

Nuova vita per lex edicola-chiosco di Porta Palazzo in piazza della Repubblica 1/F.

 

Sarà la sede della Portineria di comunità “Lo Spaccio di cultura” che, da un lato, offrirà servizi in grado di far risparmiare tempo alle persone impegnate nella routine quotidiana e, dall’altro lato, aiuterà le persone a rischio di emarginazione sociale, offrendo un lavoro a uomini e donne in difficoltà, anche a causa di un contesto urbano che lascia poco spazio allincontro e alla socialità. Questo obiettivo, nel segno dell’innovazione sociale, è stato riconosciuto dall’Unione europea come buona pratica nei mesi di lockdown.

Il servizio di portineria era stato lanciato già a ottobre seguendo il modello francese di Lulù. I due portinai giravano per il centro di Torino su una bici a tre ruote per consegnare fiori, spesa, pacchi. Servizi a pagamento che continueranno a essere offerti insieme a servizi di sos tecnologia, commissioni in uffici pubblici, mini traduzioni, babysitting, dogsitting, consegna fiori. Ma la Portineria di comunità è anzitutto un luogo di cultura, dove molti gruppi di cittadinanza attiva si stanno organizzando con piccoli laboratori, concerti. Sarà anche punto informativo per le attività culturali e turistiche della città. Nei mesi primaverili ed estivi, inoltre, diverrà un punto di riferimento per studenti e adolescenti che potranno incontrarsi, studiare o passare del tempo all’aria aperta, grazie anche al Wi-Fi gratuito intorno allo spazio dell’edicola dove saranno sistemati alcuni tavolini.  Per far sì che tutto il territorio collabori, oggi alla presenza delle autorità e dei vecchi edicolanti, è stato anche firmato un Patto di comunità (in allegato), un documento nel quale si ribadisce l’idea di una società che vuole tornare a occuparsi concretamente delle persone. I firmatari si impegneranno, ciascuno con le proprie competenze, a fare crescere azioni di reciproco aiuto.

taglio del nastro .jpg

Come richiedere i servizi della Portineria

La struttura è stata concessa dal Comune e resterà aperta per una prima fase dalle 9.30 alle 18, dal lunedì al sabato. Chi vorrà, potrà richiedere i servizi di portineria scrivendo alla mail info@spacciocultura.it, entrando nel sito www.spacciocultura.it, o chiamando il numero  3478788271.

Non solo servizi ma anche Spaccio di cultura

Lidea è di vendere i giornali dando supporto alledicola dallaltra parte della piazza, nel rispetto della vocazione originaria dello spazio. Inoltre, dal primo luglio la Portineria è anche diventata un punto verde, grazie al bando della Città. Quindi sono stati programmati laboratori, incontri, cinema, musica e teatri.

La Storia

 “Lo Spaccio di Cultura” La Portineria di Comunità è uno dei 15 progetti di innovazione sociale sostenuti dalla Città di Torino, attraverso il bando ‘Torino social factory, cofinanziati dal Pon Metro Programma Operativo Città Metropolitane 2014 – 2020 e ideato da Rete Italiana di Cultura Popolare in partenariato con Ufficio Pastorale Migranti e Nessuno è straniero.  I progetti della Rete per l’attivazione di comunità e la promozione di cultura e solidarietà sono sostenuti dalla Fondazione CRT che è anche partner di una comune iniziativa alle OGR per coinvolgere il tessuto sociale e produttivo attorno ai temi dell’innovazione e della creatività. L’edicola ha potuto godere di un restauro e una veste moderna Grazie al Bando Rincontriamoci della Fondazione Compagnia di San Paolo. Da due anni la Rete ha stretto un’alleanza anche con una delle più importanti aziende Made in Torino, Lavazza, con cui collabora a progetti sociali con ricadute sul territorio sostiene la portineria nei progetti contro la dispersione scolastica.

‘La Portineria di Comunità è un luogo dove offrire e ricevere servizi e informazioni, allacciare rapporti, scambiare fiducia e costruire microprocessi di reciproca conoscenza che rendano più vivibile la comunità per tutti”, afferma la sociologa e presidente della Rete italiana di cultura popolare, Chiara Saraceno.

Softball, la Reale Mutua Avigliana Rebels debutta a Legnano

Sabato 11 luglio inizia il campionato nazionale serie A2 di softball, ultimo non per importanza ma solo in ordine di tempo a tagliare il nastro di partenza.

La Reale Mutua Avigliana Rebels è subito chiamata al difficile impegno in trasferta, infatti affronterà il Legnano Softball già incontrato la settimana scorsa durante la 26^ Coppa delle Pre Alpi disputata a Bollate.
Così come lo staff tecnico, anche il roster della formazione guidata
dalla manager Maristella Perizzolo è stato confermato per interno, che
ha visto oltre all’innesto di tante under provenienti dalle formazioni
giovanili, il nuovo arrivo dell’interno cuneense classe 2000 Camilla
Pellegrino, già campionessa d’Italia U16 col Saronno Softball.
La stagione 2020 più volte modificata a causa del diffondersi della
pandemia del virus covid-19, che proprio in Lombardia e Piemonte ha
provocato tante vittime, ha costretto la Federazione Italiana Baseball
Softball nell’organizzare una stagione sui generis, figlia delle
difficoltà, che partirà infatti come da calendario dalla 5^ giornata.
Nello specifico il campionato di serie A2 è suddiviso in due gironi
territoriali, in quello A oltre a vedere inserita la squadra della Reale
Mutua di Assicurazioni, ne fanno parte l’altro team torinese de La
Loggia, le squadre lombarde del Legnano e del New Bollate e le due
compagini sarde del Nuoro e del Supramonte (Nu).
Nella fase regolare si disputerà solo il girone di andata, che avrà
termine nel week-end del 12 e 13 settembre, ai playoff parteciperanno
solo le migliori due squadre dei rispettivi gironi e vedrà lo
svolgimento delle semifinali e delle finali promozioni in un unico turno
durante i fine settimana del 19 e 20 e del 26 e 27 settembre.
Quest’anno non sono previste retrocessioni.
Questo il calendario della prima giornata di campionato
(il secondo incontro inizierà 30 minuti dopo il termine del primo)
sabato 11 luglio 2020
ore 16:45 Banco Sardegna Nuoro – New Bollate
ore 18:00 Legnano Softball – Reale Mutua Avigliana Rebels
domenica 12 luglio 2020
ore 11:30 Polisportiva Supramonte – Softball La Loggia

In metropolitana e bus con carta di credito contactless

In metropolitana e sui bus  di Torino si potrà pagare direttamente con  carta di credito o debito contactless. 

Il capoluogo torinese è da ieri la prima città a offrire la possibilità di acquistare il titolo di viaggio  ai tornelli della metropolitana e alle macchinette  delle 4 linee al momento attrezzate (le linee 18, 55, 56, 68) e viaggiare anche su tutte le altre linee urbane Gtt entro i 100 minuti di validità. Sono valide le carte Mastercard e Visa. E  a settembre, in occasione della ‘Settimana della mobilità sostenibile’ offriranno ai  clienti la possibilità di viaggiare gratuitamente due giorni utilizzando questo sistema. Il Comune e Gtt stanno studiando  agevolazioni per chi userà spesso la carta contactless. “Rendere attrattivo il Trasporto pubblico locale – commenta la sindaca Chiara Appendino – è fondamentale. E l’utilizzo della tecnologia va sicuramente in questa direzione. Torino si allinea agli standard europei con un servizio tecnologicamente all’avanguardia”.

Ecco come funziona

Il sistema funziona con tutte le carte contactless dei circuiti Mastercard e Visa: carte di credito, carte prepagate e carte di debito con i marchi Mastercard/Maestro e Visa/V Pay. L’acquisto è possibile anche tramite carta virtuale su dispositivo smartphone o smartwach. Tra poche settimane il servizio sarà disponibile anche per i possessori di carta di credito American Express.

Per il cliente acquistare il biglietto con la carta di pagamento è semplice e intuitivo: come avviene con una normale bip card o con i biglietti chip on paper, si avvicina la carta al validatore e si attende il bip di conferma; la carta viene riconosciuta dal sistema come un normale titolo di viaggio e in metropolitana contemporaneamente si apre il tornello. In ciascuna stazione della metropolitana vi è un varco dedicato al pagamento contactless dove è stato posizionato un apposito validatore, posto sopra il tornello, facilmente identificabile anche dai loghi delle carte di credito e dagli adesivi posizionati sul tornello e a terra.

Il biglietto è a tutti gli effetti un biglietto ordinario urbano da una corsa del tipo “City 100” al prezzo di €1,70 con validità di 100 minuti. Una volta acquistato il biglietto urbano in metropolitana o su di una delle linee attrezzate è possibile viaggiare anche su tutte le altre linee urbane Gtt entro la scadenza dei 100 minuti di validità. Al momento il sistema consente ad ogni carta di pagamento l’acquisto di un biglietto alla volta.

L’addebito avviene direttamente sul conto corrente cui la carta utilizzata è appoggiata e il cliente ha la possibilità tramite un sito internet dedicato di verificare lo stato dei viaggi effettuati (gtt.easyticketing.it/cards). I controlli da parte degli Assistenti alla Clientela Gtt avvengono nel rispetto della privacy: il passeggero è tenuto a comunicare solamente le ultime 4 cifre della carta utilizzata per consentire il riscontro dell’avvenuto pagamento tramite il terminale in dotazione al personale.

Nel mese di settembre, in coincidenza con la settimana della mobilità sostenibileMastercard e Visa, supporteranno il progetto con distinte iniziative volte a promuovere nella città di Torino la smart mobility e educare i cittadini all’utilizzo degli strumenti di pagamento contactless e digitali.

La piattaforma digitale che permette di pagare il biglietto con carte contactless direttamente ai terminali GTT è stata realizzata da AEP, importante azienda italiana nell’ambito dei sistemi e apparati di bigliettazione elettronica per il Trasporto Pubblico, e SIA, società hi-tech europea leader nei servizi e nelle infrastrutture di pagamento.

L’intera operazione è stata resa possibile grazie al supporto tecnico di Intesa Sanpaolo, che con Nexi – la paytech leader in Italia nel settore dei pagamenti digitali – si occuperà di gestire il sistema di transazioni. Intesa Sanpaolo e Nexi hanno già al loro attivo le positive esperienze realizzate assieme per le aziende dei trasporti di Milano e Roma, un importante know-how che mettono a disposizione del settore della mobilità e che le vede impegnate nella realizzazioni di soluzioni sempre più semplici e innovative.

 

Topo d’auto messo in fuga dalla Volante

Nei giorni scorsi, intorno alle 5.30 del mattino, una pattuglia della Volante in transito su corso Duca degli Abruzzi, nota un soggetto appiedato fermarsi improvvisamente accanto ad un’autovettura parcheggiata.

L’uomo, un cittadino italiano di 50 anni, guarda al suo interno e dopo aver provato ad aprire la portiera con la mano sinistra, con la destra impugna una grossa pietra con la volontà di colpire il finestrino. L’intervento della Volante mette in fuga il cinquantenne, fermato poco dopo.

Nel corso degli accertamenti, i poliziotti scoprono che il reo, oltre ad avere numerosi precedenti di Polizia per reati contro il patrimonio, è ricercato per la mancata esecuzione di un ordine di carcerazione emesso nel mese di giugno.

Scattate le manette per l’uomo, che è stato condotto presso la Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno”:

Srebrenica, venticinque anni dopo il genocidio

/

L’11 luglio di venticinque anni fa, nella calda estate del 1995, nel cuore del Balcani sconvolti dalla guerra cadde Srebrenica e iniziò l’ultimo massacro del ‘900 in Europa. In quella cittadina tra le montagne della Bosnia nord-orientale, enclave musulmana a pochi chilometri dalla Drina, oltre diecimila musulmani bosniaci maschi, tra i 12 e i 76 anni,vennero catturati, torturati, uccisi e sepolti in fosse comuni dalle forze ultranazionaliste serbo-bosniache e dai paramilitari serbi. Fu un genocidio, riconosciuto tale dal Tribunale internazionale per i criminini nella ex-Jugoslavia dell’Aja. Vogliamo ricordare quel dramma atroce con il racconto di un viaggio della memoria a Srebrenica con un gruppo di studenti piemontesi. L’autore, il nostro collaboratore Marco Travaglini, è da sempre un attento osservatore delle questioni balcaniche alle quali ha dedicato molti articoli e i libri “Bruciami l’anima” e “Bosnia, l’Europa di mezzo.Viaggio tra guerra e pace,tra Oriente e Occidente”.

 

Un giorno a Srebrenica

di Marco Travaglini

La strada da Tuzla a Srebrenica è tutta a curve e tornanti e si snoda, per la maggior parte, nel territorio  della Republika Srpska. Oltrepassata  la periferia urbana di Tuzla, all’improvviso il paesaggio cambia. C’è molto verde, con boschi e prati. S’attraversano piccole borgate contadine con i segni del conflitto ancora evidenti sui muri delle case. S’avverte la povertà tra i panni stesi, i mucchi di letame secco e  le stoppie. Unica presenza quasi continua, di là dal ciglio della strada, sono le lapidi di irregolari  cimiteri. Le indicazioni stradali sono in cirillico. Da tanti anni, in questo angolo di Balcani, non si spara e non si muore  più, se non ci si avventura sconsideratamente tra i boschi ancora infestati dalle mine , ma la cappa di diffidenze, rancori e  odio resta appiccicata nell’animo delle persone. Del resto è difficile perdonare ciò che appare imperdonabile nel fondo delle coscienze di chi ha subito i torti e le violenze peggiori . Le distanze assumono una dimensione concreta, fisica se si pensa a quella mostruosità d’ingegneria istituzionale  rappresentata da una confederazione di due repubbliche basata sulle differenze etnico-religiose: da un lato la Federazione di Bosnia Erzegovina a maggioranza croato-bosniaca e di religione musulmana, dall’altro la Repubblica Srpska ( per alcuni “la piccola Serbia” di Bosnia) di religione ortodossa. Due mondi che faticano a comunicare, quando non si guardano in cagnesco. Due realtà separate, come ho letto in un reportage sul portale ecologista “Terra News”, “da una linea invisibile lunga più di mille chilometri. Non è mai segnalata, eppure ha un nome ben preciso: si chiama Ielb, Inter-entity boundary line, e ricalca più o meno fedelmente il fronte di guerra del 1995. Da quel momento in poi, il confine tra i due stati confederati non ha più avuto alcun bisogno di essere indicato. Tanto lo conoscono tutti: è rimasto scolpito in ogni ruga, in ogni memoria. La Ielb è la stessa linea che quel maledetto 11 luglio del 1995 i bosniaci in fuga cercarono disperatamente di raggiungere, passando per i boschi”. Dall’altro lato c’erano i luoghi che ci siamo lasciati alle spalle: il territorio libero di Tuzla, controllato dall’armata repubblicana bosgnacca, e quindi la salvezza. Per migliaia restò un miraggio e furono uccisi sul percorso della “marcia della morte” dalle truppe paramilitari serbe sguinzagliate sulle loro tracce dal generale Ratko Mladić, il boia condannato all’ergastolo dal Tribunale internazionale dell’Aja insieme all’altro criminale di guerra, Radovan Karadžić. Di lui si ricordano frasi agghiaccianti come “le frontiere sono sempre state tracciate col sangue e le nazioni delimitate dalle tombe”. Nell’ordinare la strage di Srebrenica Mladić raccomandò ai propri uomini di uccidere solo gli uomini perché “le loro donne devono vivere per soffrire”. Sono gli stessi uomini, ragazzi e vecchi i cui nomi sono impressi nell’enorme lapide di pietra che circonda la grande pagoda del Memoriale di Potočari . E’ lì che stiamo andando. Il pullman ci mette quasi tre ore a coprire una distanza di circa cento chilometri. I ragazzi chiacchierano, ridono, scherzano. Alcuni sono assorti nell’ascolto dell’iPod. Qualcuno dorme.  Arriviamo a Potočari e lasciamo il pullman a qualche centinaio di metri dal memoriale. Sono da poco passate le undici del mattino e fa molto caldo. Tra le file delle  steli bianche e verdi delle lapidi s’aggirano anziane donne. Camminano sotto il sole, ognuna  con la sua  bottiglietta d’acqua in mano. Si rimane sbalorditi dal senso di pace e dal silenzio. S’avverte appena il brusio, sommesso, della preghiera di un gruppo di musulmani raccolti con il loro mullah sotto la grande cupola della moschea all’aperto. La visita prosegue con l’intervento dei rappresentanti della municipalità di Srebrenica e la posa di una corona d’alloro del Consiglio regionale ai piedi della  lapide  con inciso 8372″. E’ il numero delle vittime, che corrisponde a quello ipotizzato quando venne aperto il memoriale. In realtà la cifra più attendibile è di oltre diecimila morti. Terminata la cerimonia si attraversa la strada per visitare l’ex-fabbrica delle batterie che fu la  base dei caschi blu dell’ONU, luogo dove si consumò la pulizia etnica nei giorni della vergogna. Il contrasto è netto. Se fuori fa caldo e la luce è accecante, dentro fa freddo ed è semibuio. La fabbrica, pur mantenendo gli ambienti originali con i grandi capannoni,  è diventata un museo. Sui muri ci sono le fotografie dell’assedio di Srebrenica, dei militari, delle fosse comuni. Alcuni pannelli raccontano  le storie di alcune delle vittime e accanto, dentro delle teche di vetro illuminate, ci sono gli oggetti personali che sono stati trovati accanto ai loro corpi. Ciò che resta di un orologio, un pacchetto di sigarette, un anello, un piccolo quaderno. Oggetti semplici, quotidiani, che fanno parte delle storie semplici di vite spezzate. Sui muri ci sono ancora le scritte e i disegni osceni dei militari olandesi. Gli stessi che avevano il compito di proteggere gli sfollati e non alzarono un dito. Ci sono anche due video. Il primo mostra quello stesso cortile nel primo pomeriggio dell’11 luglio 1995. È ingombro di automezzi  carichi di anziani, donne e bambini attorniati da paramilitari serbi e caschi blu olandesi. Le donne vengono separate dagli uomini con la collaborazione degli stessi caschi blu, forse impauriti da una possibile reazione. Poi i maschi spariscono per sempre nei boschi e le donne vengono selezionate: quelle più giovani sono portate all’interno, dove tuttora è intatta la ‘infertivno dom’, la stanza dell’inseminazione, corredata dalle scritte che sui muri celebrano orari e protagonisti di ogni stupro. Viene voglia di voltare lo sguardo ma gli occhi rimangono incollati alle immagini. Quelle donne, ferite e coraggiose,  sono le stesse donne che da tanti anni aspettano di ritrovare il corpo dei loro cari, ostinandosi a visionare ogni reperto trovato e effettuare gli esami del dna. E’ grazie a loro se tutto ciò oggi può essere raccontato. Al loro  dramma il Tribunale dell’Aja non ha mai riconosciuto un indennizzo di guerra poiché quel genocidio, si è detto, fu opera di singoli e non del governo serbo. Ed eccoli, nel filmato del documentario,i “singoli”: dagli “Scorpioni”, truppe paramilitari d’assalto, alle milizie di Mladić, il “boia di Srebrenica”. Si filmano da soli, in preda a un delirio di onnipotenza,  per testimoniare le loro nefandezze. Si vedono mentre inseguono i fuggiaschi nei boschi, puntando le armi su una fila di bosnacchi disperati. Sanno cosa fare: prendono un uomo alla volta, lo portano in mezzo alle frasche, gli sparano. Nel filmato si comprende bene la loro richiesta prima di ogni esecuzione: “guarda per terra”. Poter non guardare in faccia la propria vittima, hanno spiegato gli psicologi, è ciò che serve anche al più duro dei criminali per resistere così allo stress di una mattanza. In questo caso di un genocidio. E’ una richiesta allucinante: “abbassa gli occhi e muori. Muori, ma non guardarmi”. Le immagini scorrono, incollando gli sguardi allo schermo. Il silenzio si fa ancora più assordante. Di tanto in tanto un rumore metallico ( basta appoggiarsi  o inciampare in qualche struttura per provocarlo e  amplificarlo nel vuoto di questi enormi scatoloni di ferro e cemento) lo  spezza , facendo sobbalzare i ragazzi. L’atmosfera è pesante e la tensione diventa palpabile, densa. Un grumo di emozioni s’accumula e fatica a sciogliesi. Non sono pochi quelli che, pur cercando in qualche modo  di mascherarlo, non reggono allo stress emotivo e piangono. In fondo è un atto liberatorio, un modo per espellere il veleno inoculato negli animi  da  queste immagini che non sono tratte da un film ma dalla testimonianza, diretta e cruda, di una realtà violenta e arrogante. Mi sembra di udire la voce profonda e un po’ rauca  di Giovanni Lindo Ferretti. Ne immagino la faccia scavata, senza età mentre canta “Memorie di una testa tagliata”. Parole che fanno riflettere a Srebrenica. “Chi è che sa di che siamo capaci tutti,vanificato il limite oramai. Vanificato il limite, sotto occhi lontani, indifferenti e bui…Pomeriggio dolce assolato terso, sotto un cielo slavo del Sud. Slavo cielo del Sud non senza grazia”. Un limite oltrepassato, calpestato, negato con un cinismo paragonabile solo alle pianificazione nazista dell’Olocausto. E tutto questo cinquant’anni dopo. Segno che la storia, troppe volte, non insegna nulla nonostante ci offra un’infinità di cose sulle quali riflettere. Quando si esce dai capannoni  sotto il sole caldo e accecante sono quasi le tredici. E’ come s’uscisse da una tomba. Gli sguardi sono persi, attoniti, provati. I ragazzi salgono sul pullman ammutoliti. Difficilmente dimenticheranno ciò che hanno visto. Si  passa veloci dal centro di Srebrenica, si svolta e si torna indietro, costeggiando il grande cimitero dove ci sono ancora moltissime tombe provvisorie. Secondo i precetti musulmani, le steli  di legno verde devono anticipare di un anno la lapide definitiva in marmo bianco. Ma sopra ognuno di quei legni verdi,  c’è un nome e un cognome. E ci sarà qualcuno che, finalmente,  potrà ritrovarsi lì per piangere un padre, un marito o un figlio. Ci si lascia alle spalle, silenziosi, il cuore della memoria rimossa dell’Europa, mentre il sole s’avvia con una  lentezza esasperante verso il tramonto a ovest. Nella stessa nostra direzione. C’è chi fa notare che , a poche centinaia di chilometri , oltre l’Adriatico, c’è l’Italia. Non troppo lontana e ugualmente europea , anche se pare un altro mondo.

“Spesa sospesa”, da Carrefour 22 mila euro a Torino

Grazie alle donazioni dei clienti, sommate ad una donazione dell’azienda e ad una da parte del testimonial d’eccezione Federico Bernardeschi, è stata raccolta – in poco più di due mesi – una cifra importante trasformata in Gift Card per aiutare le famiglie più bisognose in un momento di particolare difficoltà economica e sociale

Tra le Regioni più virtuose il Piemonte, che ha raccolto oltre 50mila euro, di cui oltre 22mila a Torino

Milano, 9 luglio 2020 – “Aiutaci ad aiutare”: questo lo slogan dell’iniziativa di solidarietà “Spesa SOSpesa” che ha coinvolto tutti gli oltre 1.400 punti vendita di Carrefour Italia sul tutto il territorio nazionale e ha spronato la generosità di migliaia di clienti, arrivando a raccogliere oltre 500.000 euro a favore della Fondazione Banco Alimentare.

La donazione, composta dai 373.606 euro raccolti grazie ai clienti, al quale si è aggiunta una donazione di 100mila euro da parte di Carrefour Italia ed una donazione pari a 30mila euro da parte del testimonial Federico Bernardeschi – noto calciatore italiano che ha supportato con grande entusiasmo l’iniziativa – è stata trasformata totalmente in Gift Card che i Banchi Alimentari regionali possono utilizzare per l’acquisto degli alimenti di cui più difficilmente dispongono e distribuire alle strutture caritative convenzionate che offrono aiuti agli indigenti.

Il progetto ha promosso una condivisione di valori tra l’azienda e i suoi clienti, che potevano decidere di donare, al momento del pagamento in cassa, 2, 4, o 6 euro a favore della Fondazione Banco Alimentare. Obiettivo della spesa SOSpesa, attiva dal 20 aprile e conclusasi il 30 di giugno, è stato promuovere un’azione concreta e capillare per contenere il più possibile il problema della povertà diffusa nel nostro Paese, in uno scenario post-emergenza sanitaria particolarmente complesso dal punto di vista socio-economico.

Tra le Regioni più virtuose spicca il Piemonte, terza per valore delle donazioni, che hanno raggiunto oltre 50mila euro, di cui quasi metà provengono dalla città di Torino, che ha raccolto 22.148 euro

L’iniziativa, nata prendendo spunto dall’usanza napoletana del caffè sospeso, ha visto impiegare la medesima logica solidale all’interno della Grande distribuzione. La scommessa proposta ha dato ottimi risultati, grazie alla stretta collaborazione e al lavoro di squadra tra tutte le divisioni dell’azienda, all’impegno in prima linea dei collaboratori nei punti vendita e all’accoglienza favorevole dei consumatori. Molti clienti abituali hanno infatti abbracciato la causa, ripetendo la donazione più volte, a dimostrazione di come la solidarietà sia un valore sposato da tutta la comunità Carrefour e di come ci renda più vicini nella riscoperta della nostra umanità.

“La spesa SOSpesa a favore di Fondazione Banco Alimentare si inserisce in un più ampio piano di azioni concrete che abbiamo messo in atto per supportare in maniera capillare su tutto il territorio le persone più in difficoltà, soprattutto in questo momento di emergenza economica e sociale. In questo periodo è infatti emerso in maniera significativa il problema della povertà alimentare e Carrefour, come azienda dal respiro internazionale ma impegnata fortemente a sostegno delle comunità locali, vuole giocare la sua parte e questo è solo un piccolo passo in quella direzione.” – ha dichiarato Gérard Lavinay,  Amministratore Delegato e Presidente di Carrefour Italia – “Come Carrefour abbiamo a cuore le persone e il loro diritto ad una nutrizione di qualità e conveniente. Per questo, oltre ad iniziative di sostegno alle fasce più fragili della popolazione, ci impegniamo a garantire a tutti i nostri clienti l’accesso a prodotti a nostro marchio convenienti e di alta qualità, come ad esempio in occasione della nostra ultima campagna “Prezzi più buoni”.

“L’iniziativa solidale “Spesa SOSpesa” di Carrefour ha portato risultati straordinari, che ci confermano un diffuso senso di solidarietà e una grande consapevolezza della tragicità del momento che stiamo vivendo, – afferma Giovanni Bruno, presidente della Fondazione Banco Alimentare Onlus. – Siamo profondamente grati a Carrefour e ad ogni persona che ha preso parte all’iniziativa, perché ogni piccolo contributo risulta fondamentale. Purtroppo la situazione non migliorerà nel breve periodo e sarà fondamentale continuare ad essere uniti e consapevoli affinché nessuno venga lasciato indietro.”

A Bardonecchia torna Flor Estate

La terza edizione ricca di piante, eccellenze agricole e artigianato per il giardino domenica 12 luglio 2020

Per il terzo anno consecutivo Flor Estate si sposta in montagna e torna a Bardonecchia, nel cuore della Val di Susa piemontese.

L’appuntamento è domenica 12 lugliodalle 9 fino alle 19. Per l’occasione ad ospitare Flor sarà la centrale Piazza Statuto del borgo valsusino, che si trasformerà in un vero e proprio giardino grazie alla presenza di circa 70 espositori provenienti da tutta Italia: florovivaisti con le profumate eccellenze di stagione ma anche piccoli agricoltori e artigiani ceramisti per una festa all’insegna dei colori e della natura in tutte le sue forme.

Particolare attenzione sarà rivolta alle numerose tipologie di piante tipiche delle coltivazioni di montagna, tra cui l’immancabile Stella Alpina, e alcune vere e proprie chicche, come l’Artemisia absitium (l’assenzio per fare il vermouth) e l’Artemisia genipi (genepy). Oppure come i piccoli frutti, a cominciare dai mirtilli e i lamponi, senza dimenticare more e fragole.

Non mancheranno, naturalmente, proposte più tradizionali e “cittadine”, che ben si adattano sia alla coltivazione in piena terra che in vaso, tra cui erbacee perenni a fioritura estiva, una ricca selezione di piante aromatiche, graminacee, ortensie e rose, bonsai, arbusti, piante rampicanti, alberi da frutto e annuali. Saranno poi presenti vivaisti con piante succulente, carnivore e piante da appartamento, tra cui le orchidee.

Insieme ai vivaisti, parteciperanno a Flor Estate anche alcuni piccoli piccoli produttori con le loro eccellenze “naturali”, dal miele alle grappe, ma anche erbe aromatiche, marmellate di frutta e pane. A completare la proposta, alcuni stand dedicati alle produzioni di artigianato e ceramica per l’arredo del giardino.

In Piazza Statuto saranno inoltre presenti i punti raccolta per tutti coloro che volessero ritirare fisicamente le piante acquistate on line attraverso eflor (www.eflor.it), la nuova piattaforma ideata dalla Società Orticola Piemonte per mettere in contatto appassionati e vivaisti e fare cultura del verde .

 

“Flor Bardonecchia è una manifestazione che ha subito conquistato l’interesse dei cittadini e dei tanti turisti che vengono a passare le loro vacanze tra le nostre montagne – Spiega Giorgio Montabone, Presidente del Consorzio Turismo Bardonecchia – Ancora più quest’anno sarà un momento importante, perché abbiamo tutti bisogno di riscoprire la bellezza e di vivere a contatto con la natura dopo mesi passati nell’emergenza chiusi tra le mura domestiche. Siamo quindi felici di poterla organizzare, nel rispetto delle normative imposte dall’emergenza Covid19, perché è un importante segnale di ripartenza e di ritorno alla normalità”.

 

Flor Estate Bardonecchia è organizzata da Società Orticola del Piemonte (www.orticolapiemonte.it) in collaborazione con il Consorzio Turismo Bardonecchia e ha ottenuto il patrocinio del Comune di Bardonecchia.

 

Flor Estate Bardonecchia

Domenica 12 luglio 2020

Dalle 9 alle 19

Piazza Statuto – Bardonecchia (TO)

Ingresso libero

www.orticolapiemonte.it

Torino a Cielo Aperto, un’estate di musica e teatro tra cortili e giardini

‘Torino a Cielo Aperto’ è il ricco cartellone di eventi culturali e ricreativi diffusi su tutto il territorio che si pone l’obiettivo di invitare i cittadini a riappropriarsi degli spazi pubblici e dei parchi cittadini dopo il lockdown dovuto all’emergenza sanitaria determinata dal Covid-19.

Il progetto – proposto dagli assessorati alla Cultura, ai Giovani, al Turismo e Commercio, all’Ambiente e all’Istruzione della Città di Torino, in collaborazione con Fondazione per la Cultura Torino e grazie al sostegno di Intesa Sanpaolo e Iren – presenta 22 ‘punti estivi’ realizzati da associazioni culturali con il contributo della Città; 4 arene cinematografiche; la programmazione ‘Blu Oltremare’ che si realizza nel cortile di Combo a cura del Teatro Stabile di Torino con la collaborazione del Teatro Regio, di TPE – Teatro Piemonte Europa e Fondazione TRG, Piemonte dal Vivo, Todays, TJF e MITO per la Città, Torino Spiritualità/Circolo dei lettori e alcune delle compagnie del progetto Torino Arti Performative; ‘Spettacoli a Cielo Aperto’ nell’arena della Casa del Teatro Ragazzi e Giovani; gli eventi estivi nei cortili e i Festival.

Gli appuntamenti saranno organizzati nel pieno rispetto delle nuove prescrizioni dettate dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri per garantire al pubblico di assistere in sicurezza e con assoluta tranquillità a tutte le iniziative.

L’emergenza Covid ha messo a dura prova la città e i suoi abitanti. Infatti per mesi abbiamo dovuto rinunciare alle nostre abitudini, ai nostri spazi, ai nostri incontri e ai nostri eventi – sottolinea la Sindaca di Torino, Chiara Appendino -. Abbiamo lavorato fin dal primo giorno di lockdown per ritornare appena possibile alla normalità e i torinesi ci hanno sempre supportati con grande senso di responsabilità. Tra le tante azioni intraprese, la collaborazione con gli operatori dello spettacolo e le diverse realtà del territorio, ci ha permesso di realizzare la rassegna estiva Torino a Cielo Aperto. Grazie ai molti appuntamenti in programma i cittadini potranno assistere in totale sicurezza a spettacoli, intrattenimenti, proiezioni cinematografiche e a molto altro ancora contribuendo a consolidare quella rete sociale che la pandemia ha messo a rischio. Ringrazio – conclude la Sindaca – tutte e tutti coloro che lo hanno reso possibile.”

Spazi esterni, giardini, aree intorno a musei e oratori, parchi, piazze, terrazze e cortili saranno, all’interno del programma di ‘Torino a Cielo Aperto, il palcoscenico ideale per spettacoli, musica, cinema, teatro, laboratori, talk, incontri, wellness, performance, listening session, tour guidati, cene interculturali, yoga al tramonto e passeggiate nel parco, sperimentazioni, walkscape, educational, cabaret, animazione, visual art, sonorizzazioni, workshop, scuola dj, narrazioni e seminari. Luoghi in cui si potrà nuovamente assaporare il gusto dello stare insieme, fisicamente distanti ma socialmente vicini per trascorrere un’estate di svago in città.

Sono inoltre stati individuati spazi pubblici e spazi insoliti nelle 8 circoscrizioni cittadine con l’obiettivo di avviare sperimentazioni volte all’aggregazione. Nello specifico sono stati schedati circa 220 cortili e, quelli considerati compatibili con l’organizzazione di attività, ospiteranno appuntamenti culturali, ricreativi, sociali e/o di intrattenimento, con una particolare attenzione alla sostenibilità dal punto di vista ambientale. Le iniziative culturali e commerciali di quest’anno vanno, infatti, nella direzione di una Torino vivibile e partecipata. Il territorio finalmente diventa fisicamente il luogo attrattivo per eccellenza.

Per l’estate torinese la Città ha realizzato anche un piano d’azione al fine di valorizzare gli spazi pubblici aperti a supporto delle attività commerciali per favorire la ripresa dell’attività economica. E, nell’ottica di una città ‘a cielo aperto’, oltre alla nuova edizione del mercatino ‘Il Libro Ritrovato’ (piazza Carlo Felice, la prima domenica del mese) e l’istituzione di quello dei produttori agricoli AGRIFLOR dedicato ai vivaisti (piazzo Vittorio, quarta domenica del mese), nei week end di luglio sono previste edizioni straordinarie di alcuni mercatini tematici (http://mercati.comune.torino.it).

Il rilancio della promozione turistica e culturale potrà inoltre avvalersi della nuova programmazione del palinsesto degli eventi dell’anno di ‘Torino Città del Cinema 2020’. Fino al 20 luglio la Mole Antonelliana sarà un cinema ‘a cielo aperto’ grazie a uno spettacolo di videoproiezione altamente innovativo inaugurato la notte di San Giovanni. Dalle 22 alle 0:30 i quattro lati della cupola si animano contemporaneamente con uno videomapping della durata di 20 minuti: un omaggio alla Torino cinematografica, al cinema italiano e alle grandi star internazionali di tutti i tempi, in un montaggio serrato e visionario realizzato da Donato Sansone.

La programmazione estiva di ‘Torino a Cielo Aperto’ si rivolge anche ai più piccoli. L’Amministrazione Comunale ha infatti organizzato un ventaglio di attività a loro rivolte, per fornire un servizio essenziale ai genitori che devono conciliare la vita con l’attività lavorativa e opportunità di gioco e socialità ai figli dopo il lungo periodo di isolamento. Tra gli appuntamenti a loro dedicati Nidi estate (da 0 a 3 anni), ‘Bimbi Estate’ (dai 3 ai 6 anni) ed ‘Estate Ragazzi’ (dai 6 agli 11 anni).

Sarà una maratona che coinvolgerà tantissimi lavoratori tra cui attori, tecnici, musicisti, operatori, addetti ai servizi, alla sicurezza e alla somministrazione, ingegneri, danzatori, coreografi, costumisti, registi, direttori e tanti altri. Una spinta per far ripartire il motore creativo della città e permettere ai torinesi di rivivere gli spazi urbani e ai turisti di conoscere meglio Torino. Una stagione che non mancherà di stupirci con appuntamenti di qualità capaci di soddisfare ogni esigenza di fruizione culturale.

Tutta l’offerta – grazie alla collaborazione con l’Università di Torino – sarà accessibile attraverso FirstLife , una piattaforma sviluppata dal gruppo di ricerca ‘Social Computing’ del Dipartimento di Informatica guidato dal professor Guido Boella. Si tratta di un social network civico basato su una mappa interattiva che permetterà a tutti di consultare agevolmente le proposte cittadine, alla quale potranno contribuire anche gli stessi operatori culturali.

Il calendario della rassegna è consultabile anche su CityAROUND (www.cityaround.it). L’app gratuita, nata a Torino e pensata per il Turismo Sostenibile, garantisce la sicurezza e il distanziamento fisico. È una porta digitale con cui immergersi, grazie a un semplice tocco sul proprio device, nei circuiti tematici, turistici e outdoor più belli della città da visitare a piedi o in bicicletta. Nell’app esiste anche una sezione dedicata ai principali eventi e manifestazioni. Scaricabile dall’8 luglio in tutti gli store, sarà l’agenda digitale e il navigatore ufficiale di tutti gli eventi.

Torino a Cielo Aperto’ è anche il titolo dello spot promozionale  – https://youtu.be/EK15meN-4Vg – della durata di 45 secondi realizzato da Turismo Torino e Provincia come strumento per raccontare le peculiarità del capoluogo piemontese attraversato da due fiumi, immerso nel verde, ricco di piazze auliche, palazzi storici, musei e dehors da cui poter ammirare ogni bellezza in piena libertà e sicurezza. Una città ben organizzata, che ti fa sentire a casa e che risponde alle esigenze e ai bisogni dei ‘viaggiatori’ post lockdown. Il video termina con l’invito a visitare Torino grazie all’offerta regionale ‘Sei nostro ospite due notti su tre’. Informazioni sul voucher vacanza: www.turismotorino.org

PUNTI ESTIVI

‘EVERGREEN FESTIVAL 2020’

Associazione Tedacà – Parco della Tesoriera

Musica, teatro, talk, laboratori per bambini e adulti, incontri, spettacoli

www.evergreenfest.wordpress.com

 

‘MANIFESTAZIONI ESTIVE IMBARCHINO 2020’

Associazione Banda Larga – Parco del Valentino, prato fronte Imbarchino

Wellness, teatro, performance, incontri, cinema, listening session, tour guidati del parco del Valentino, residenze artistiche

 

‘IL GIARDINO DI OFF TOPIC’

Associazione Torino Youth Center – Cortile Off Topic, via Pallavicino 35

Musica, teatro, cantautorato, appuntamenti per bambini, contaminazioni

artistiche

http://offtopictorino.it/

 

‘ZOE COMMUNITY FEST 2020’

Associazione Comala – Spazio esterno Associazione Comala, corso Ferrucci (cortile dell’ex Caserma La Marmora)

Musica, letteratura, teatro, incontri, cinema

https://comala.it/

 

‘PIAZZA CECCHI 2020 – ESTATE IN AURORA E ALLA CASA DEL QUARTIERE’

Associazione Il campanile ONLUS  Giardino Alimonda; cortile interno Cecchi Point; via Cuneo/via Lanino e scalinata di via Noè

Teatro, musica, proiezioni cinematografiche, aggregazione, incontri, cene interculturali

www.cecchipoint.it

 

‘ESTATE A SUD’

Fondazione Mirafiori (in collaborazione con il Centro Protagonismo Giovanile Strada delle Cacce)  Centro Protagonismo Giovanile Strada delle Cacce e Casa nel Parco

Musica, cinema, scienza, laboratori, spettacoli, yoga al tramonto e passeggiate

www.cpgtorino.it

HIROSHIMA SOUND GARDEN

Il giardino estivo di Hiroshima mon amour

Hiroshima Mon Amour – Cortile Hiroshima, via Bossoli 83

Concerti di musica acustica, cantautorale e di teatro musicale, sperimentazione, educational, incontri

www.hiroshimamonamour.org

 

‘IL CORAGGIO DI ESSERE FELICI’

Stalker Teatro – Cortile Oratorio Parrocchia Santa Famiglia di Nazaret

Spettacoli dal vivo, incontri, walkscape

www.officinecaos.net

 

‘GREEN DOT’

Spiriti indipendenti – viale Cagni, Parco del Valentino

Cultura, musica, spettacolo ed educazione per le famiglie e i giovani

 

‘ESTATE AL PARCO DEL FANTASTICO’

Associazione Immagina  Area esterna intorno al Mufant, Museo del Fantastico (via Reiss Romoli)

Attività di engagement e partecipazione attiva (giardinaggio e laboratori collettivi), incontri/conferenze, laboratori creativi per famiglie con bimbi, performance artistiche e musicali

www.mufant.it

 

‘SUN OF A BEACH VOL II’

Associazione Spazi Musicali  Cortile Spazio 211, via Cigna 211

Musica giovane, performance di buskers, arti visive, cinema

www.spazio211.com

 

‘ESTATE IN CIRCOLO 2020’

L’Arteficio  Giardino pubblico di via Carlo Ignazio Giulio 14/a

Concerti, performance teatrali e cabaret, animazione

 

‘ESTATE IN VINCOLI’

Associazione San Pietro in Vincoli  Ex Cimitero San Pietro in Vincoli

Concerti, conferenze, spettacoli teatrali, attività per bambini e famiglie

www.sanpietroinvincoli.org/

 

‘THIS MUST BE THE PLACE’Associazione Teatro Orfeo – Area esterna Cap 10100. corso Moncalieri 18

Teatro, cinema, live, laboratori, incontri

 

‘URBAN GARDEN’

Q35 APS  Area esterna spazio Q35. via Quittengo

Visual art, sonorizzazioni, workshop, scuola dj, cinema, laboratori per bambini e adulti

 

‘ESTATE IN PORTINERIA’

Rete Italiana Cultura Popolare – piazza della Repubblica

Narrazioni, seminari, incontri, cinema, concerti

www.reteitalianaculturapopolare.org

 

‘IL CORTILE DELLA FELICITÀ’

Associazione Nessuno  Polo Lombroso 16, terrazza

Appuntamenti artistico-culturali, performativi, incontri, laboratori, cinema sul tema della felicità civica

www.lombroso16.it

 

‘CINEMA IN FAMIGLIA – LA FINESTRA SUL CORTILE’

Associazione Zampanò  piazza Delpiano; piazzale Rostagno; area pedonale Di Nanni

Rassegna cinematografica itinerante

 

‘STASERA TI RACCONTO UN LIBRO’

Assemblea Teatro  Mausoleo de la Bela Rosin area esterna

Teatro, incontri, letture

www.assembleateatro.com

 

‘OVERSOUND 2020’

UISP Torino – Palazzina Ex Lancia di via Cumiana

Eventi di musica dal vivo, performance danzanti e teatrali su film muti

 

‘LA GRANDE BELLEZZA A TORINO’

Su Misura APS – Area esterna community hub di via Baltea

live talks – 14 appuntamenti

https://www.facebook.com/events/3055374434539631/

 

E- STATE IN PIAZZA D’ARMI

Associazione Acca – piazza d’Armi

Spettacoli, presentazioni libri, incontri, danza, cabaret

ARENE CINEMATOGRAFICHE 

CINEMA AL CASTELLO

Arena Associazione Arturo Ambrosio – Castello del Valentino

 

È un progetto dell’Associazione Arturo Ambrosio e del Cinema Ambrosio di Torino che prevede la realizzazione di un’arena estiva nella suggestiva cornice del cortile del Castello del Valentino dal 9 luglio al 30 agosto. Le proiezioni inizieranno alle 21.30 e saranno precedute da interventi e presentazioni. L’obiettivo è di offrire al pubblico un programma variegato di cultura e di intrattenimento anche grazie alla collaborazione di altri soggetti culturali (Politecnico di Torino, Archivio Nazionale Cinema Impresa di Ivrea, Associazione Baretti ecc).

Per tutti gli eventi il prezzo sarà: 7,00 euro per il biglietto intero; 6,00 euro per il ridotto (Arci e Aiace) e 5 euro ridotto over 60 e studenti. Abbonamento Cinema Ambrosio. In caso di pioggia le proiezioni potrebbero tenersi nello stesso giorno e alla stessa ora nel cinema Ambrosio (info su relativi sito e social).

Il programma è disponibile su www.ambrosiocinema.it/arena/

 

CINEMA A PALAZZO – 9^ EDIZIONE

Associazione Distretto Cinema – Corte d’Onore di Palazzo Reale

 

È un progetto dell’Associazione Distretto Cinema che propone un’arena all’interno della Corte d’Onore di Palazzo Realedal 10 luglio al 30 agosto – partner Musei Reali e Museo Nazionale del Cinema – con proiezioni tutti i giorni dalle 22.00 (a eccezione del lunedì).

Le tariffe dei biglietti di ingresso saranno di 6 euro (intero), 5 euro e 4 euro (ridotti).

Il programma è disponibile su www.distrettocinema.it

UN’ESTATE AL CINEMA 2020 – BARRIERA È CASA MIA

Arena Cineteatro Monterosa/Associazione Museo Nazionale del Cinema – Via Brandizzo 65

 

Si tratta di un progetto dell’Associazione Museo Nazionale del Cinema (AMNC) e del Cineteatro Monterosa negli spazi all’aperto dell’Oratorio Michele Rua nel quartiere di Barriera di Milano, dal 6 luglio al 12 agosto.

La rassegna si compone di 18 appuntamenti – suddivisi in sei percorsi tematici – per un totale di 21 film fra lungometraggi, documentari e cortometraggi che verranno proposti in versione silent movie con l’ausilio di cuffie. È previsto un biglietto unico a 3 euro e la possibilità di praticare il biglietto sospeso (da donare a chi non se lo può permettere).  Le proiezioni avranno inizio alle ore 21.30.

Il programma è disponibile su www.amnc.it

PORTOFRANCO SUMMER NIGHT 2020 – 10^ EDIZIONE

Arena Cineteatro Baretti c/o Casa del Quartiere – Via Morgari 14

 

È un progetto dell’Agenzia per lo Sviluppo di San Salvario ONLUS realizzato in partenariato con il Cineteatro Baretti all’interno del cortile di un luogo di aggregazione e crocevia di iniziative e proposte culturali, quale la Casa del Quartiere di San Salvario.

La programmazione cinematografica intende riprodurre il format di PortoFranco, la rassegna permanente di cinema invisibile del CineTeatro Baretti. La rassegna sarà in versione silent movie. L’ingresso sarà di 4 euro (comprensivo del noleggio delle cuffie). Verrà inoltre promossa una raccolta ‘up to you’ di denaro o generi alimentari per aiutare coloro che sono in difficoltà nell’ambito dell’iniziativa della ‘Rete Solidale a sostegno della popolazione per affrontare l’emergenza epidemiologica da Covid-19’ sviluppata dalla Città di Torino con Arci, Caritas, Euphemia, EduCare e Rete delle Case del Quartiere. Tutti i martedì e giovedì, da luglio a settembre.

Il programma è disponibile su www.cineteatrobaretti.it

CORTILI AD ARTE

‘Cortili ad arte 2020’ è un’iniziativa – realizzata da Fondazione Contrada Torino ONLUS, in collaborazione con Circoscrizioni, ATC, Enti e Associazioni di territorio – con cui la Città intende sperimentare proposte creative attraverso metodi di fruizione innovativi.

I cortili condominiali individuati diventano vere e propri teatri naturali, che permettono la partecipazione di un elevato numero di persone grazie ai propri affacci e saranno animati da iniziative di natura culturale, sociale e di intrattenimento.

La chiamata pubblica rivolta agli artisti e alle artiste scade questa sera e individua i contenuti che costituiranno il “cartellone” cittadino. Le Circoscrizioni e gli amministratori e le amministratrici dei condomini saranno chiamati a sostenere la scelta di distribuzione dei contenuti in base alla sensibilità dei condomini.

BLU OLTREMARE – NEL CORTILE DI COMBO

La Città di Torino, insieme alla Fondazione per la Cultura Torino, ha incaricato il Teatro Stabile di coordinare un programma di iniziative dal titolo ‘Blu Oltremare’ nel Cortile di Combo (ex caserma dei Vigili del Fuoco, corso Regina Margherita 128, oggi sede di un ostello). Da mercoledì 15 luglio domenica 27 settembre, è in programma un cartellone interdisciplinare composto da 50 appuntamenti in cui si alterneranno musica classica, jazz, rock, teatro di prosa, circo contemporaneo, incontri e letture.

Si tratta di una rassegna che riunisce per la prima volta grandi manifestazioni come MiTo SettembreMusicaTorino Jazz FestivalTodays FestivalTorino Spiritualità, realizzate dalle istituzioni culturali del territorio tra cui il Teatro Regio, il Teatro Stabile di Torino – Teatro NazionaleTPE – Teatro Piemonte Europa, Piemonte dal Vivola Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani, il Circolo dei lettori oltre ad alcune compagnie indipendenti di Torino Arti Performative.

 

SPETTACOLI A CIELO APERTO – (TEATRO RAGAZZI)

La Fondazione TRG Onlus – che ha accolto l’invito della Città a collaborare per l’apertura di nuovi spazi all’aperto – il 21 giugno ha inaugurato alla Casa del Teatro una nuovissima arena da 150 posti che ospita la rassegna ‘Spettacoli a Cielo Aperto’. Un’occasione, per famiglie e giovani, di ritrovarsi e assistere a una programmazione multidisciplinare che racchiude spettacoli di teatro e di danza, appuntamenti musicali e momenti di incontro realizzati in collaborazione con diverse istituzioni torinesi.

Programma completo www.casateatroragazzi.it

 

GLOCAL D’ESTATE

Dal 15 luglio al 4 agosto il Glocal Film Festival – organizzato dall’associazione Piemonte Movie e diretto da Gabriele Diverio – sospeso lo scorso marzo a causa del Covid-19, troverà una nuova forma in versione estiva e diffusa, in cui film in concorso e proiezioni speciali saranno accolti da arene cinematografiche, rassegne e spazi cittadini per 9 appuntamenti dedicati alla creatività e all’industria cinematografica piemontese.

Programma completo: www.piemontemovie.com

(Foto: il panorama di Torino è di Mihai Bursuc)

Imprese, le proposte di “Meritocrazia Italia”

È all’evidenza la riduzione delle quote di mercato occupate dalle imprese italiane in diversi settori d’esportazione.

La contingenza del recente stato emergenziale e delle conseguenti politiche discriminatorie praticate dai potenziali acquirenti è stata decisiva. Ma si tratta soltanto di una tra le ragioni alla base del problema. Si aggiungono, tra l’altro, un cronico difetto di digitalizzazione delle attività delle PMI italiane e la scarsa conoscenza di tutti quegli strumenti di incentivo all’internazionalizzazione già predisposti e a disposizione.

Sull’esigenza, avvertita oggi con maggior vigore rispetto al passato, di definire linee guida utili a
superare le criticità, lo scorso 8 giugno è stato firmato il c.d. Patto per l’Export, con
coinvolgimento dei Ministeri interessati al tema dell’esportazione dei prodotti italiani, delle
principali associazioni di categoria e, più in generale, di tutte le istituzioni (anche) governative in
grado di contribuire allo sviluppo dello specifico settore.

Rilanciare nel mondo il Made in Italy, vanto nazionale, rientra tra le priorità.
Meritocrazia Italia mostra condivisione per le linee strategiche tracciate in tale sede, nella
consapevolezza che, per traguardare i propositi di adeguamento del sistema dell’export italiano al
mutamento costante del mercato e di più agevole accesso delle PMI ai mercati esteri, sarà
necessario

– comprendere l’importanza di un coordinamento delle azioni, ad esecuzione tempestiva, con
rafforzamento del dialogo tra gli organismi coinvolti (organi istituzionali e categorie
imprenditoriali);
– migliorare la qualità della comunicazione strategica, perché il valore del singolo prodotto può
contribuire a dar prestigio all’immagine dell’intero Paese;
– puntare sulla promozione integrata di filiere nel loro complesso;
– incentivare l’innovazione e il ricorso a strumenti tecnologici di produzione, comunicazione e
relazione;
– promuovere, anche mediante meccanismi premiali, progetti innovativi;
– implementare il sistema informativo e di formazione degli imprenditori italiani, perché
possano conoscere e sfruttare le misure esistenti e di prossima definizione a sostegno
dell’internazionalizzazione;
– potenziare i sistemi di e-commerce, oggi punto debole del mercato delle PMI italiane;
– modernizzare il sistema fieristico, anche mediante una progressiva digitalizzazione e nuove
partnership con poli fieristici esteri, con diversificazione dei piani per settori e programmi speciali
di incoming di buyer stranieri;
– incrementare le risorse pubbliche al servizio dell’internazionalizzazione;
– prestare adeguamento continuo del piano strategico rispetto all’evoluzione delle esigenze.

Una concreta ed effettiva attuazione del Patto per l’Export potrebbe rivoluzionare il modo di
concepire l’esportazione e spiegare particolare utilità specialmente per quei settori che
maggiormente hanno risentito degli effetti della pandemia degli scorsi mesi e quelli più
innovativi.

Meritocrazia Italia auspica che al documento corrispondano azioni efficaci e in tempo reale, in
risposta alle esigenze correnti del mercato.
Perché questo sia possibile è indispensabile che tutte le parti coinvolte e soprattutto i
rappresentati istituzionali diano impulso fattivo alle linee programmatiche, affidando a figure
professionali adeguate il monitoraggio della gestione e dell’andamento del Patto. Lo sviluppo di
ogni settore è affidato alla competenza di chi avrà l’onere di coordinare l’attuazione delle nuove
strategie di export nel futuro prossimo.

Meritocrazia Italia
Il Presidente Walter Mauriello