ilTorinese

Nuovo bando per medici e infermieri al servizio della scuola

Nell’ambito della pandemia Covid-19, la Direzione Sanità e Welfare della Regione Piemonte può reclutare personale da dedicare al supporto della scuola ed ai medici curanti per tutte le attività necessarie.

 

L’attività è svolta nell’ambito dei Dipartimenti di Prevenzione.

Le figure professionali da reclutare sono medici ad incarico libero-professionale, anche privi di specializzazione; infermieri e assistenti sanitari a tempo determinato; assistenti amministrativi a tempo determinato.

Il bando per il reclutamento di assistenti amministrativi è aperto anche alle Aziende sanitarie ospedaliere per esigenze connesse alla pandemia; le altre figure professionali sono invece reclutate per le Asl, in quanto sedi dei Dipartimenti di Prevenzione.

I bandi, in scadenza il 25 settembre, sono disponibili in allegato e pubblicati sul sito dell’Asl Città di Torino, al link http://www.aslcittaditorino.it/categoria_concorso/avvisi-pubblici-a-tempo-determinato-per-titoli-e-colloquio/

Ru486: “Dalla parte delle famiglie”

In questi giorni è viva in Piemonte la polemica sulla delibera del Ministro della Salute, che prolunga dal 49° al 63° giorno di gravidanza la possibilità di somministrare la pillola RU486 per l’aborto farmacologico, in day hospital o presso le strutture consultoriali. 

È molto curioso (se non sospetto) che in un periodo di pandemia il Ministro Speranza abbia dato priorità a questo provvedimento sui cui aspetti scientifici non possiamo approfondire (è noto che quanto più procede la gravidanza tanto meno è “efficace” il farmaco).
Ora pare che la tematica potrebbe essere portata in Giunta o in Consiglio, anche se il Governatore ha al momento dichiarato che tale proposta deve essere ancora vagliata dalla maggioranza.
 Il dibattito che ne è immediatamente seguito ha assunto i soliti risvolti ideologici con dichiarazioni che, come sempre, non possono portare ad una reale discussione sulla tematica.
 Il Popolo della Famiglia del Piemonte è impegnato da sempre a sottolineare il diritto di ogni individuo a nascere e l’altrettanto importante diritto di ogni donna a poter vivere in maniera serena e responsabile il proprio desiderio di maternità all’interno della sua relazione sessuale.
Chiediamo pertanto a tutti coloro che hanno a cuore la tutela della vita umana e della salute delle mamme che ci si adoperi per creare le condizioni per cui in tutto il Piemonte nessuna donna sia più costretta a non poter accogliere il figlio che porta in grembo.
Noi da tempo abbiamo offerto soluzioni concrete al problema dell’aborto, come la proposta di legge denominata Reddito di Maternità già depositata in Parlamento con oltre 51000 firme di cittadini e cittadine italiane, che sostiene con 1000 euro al mese per i primi 8 anni di vita le mamme che decidono di dedicarsi esclusivamente alla crescita ed all’educazione dei loro figli.
Chiediamo ai Parlamentari piemontesi ,che vogliono assicurare alle donne più diritti, di portarla in Aula e di farla approvare, così come chiediamo ai Consiglieri di promuovere un’analoga iniziativa in Regione. Se non c’è questa volontà politica si trovino altre soluzioni per essere vicini alle mamme alle prese con una gravidanza difficile o inaspettata, magari iniziando proprio dall’applicazione integrale della stessa legge 194, che invita “a far superare le cause che potrebbero indurre la donna all’interruzione della gravidanza” (art. 2, d).
La politica è l’arte del possibile orientata al bene comune: uno scontro ideologico sulla pelle dei figli e delle loro mamme non potrà portare alcun contributo positivo su un argomento così importante per i cittadini e per l’Italia, un Paese che oggi più che mai ha bisogno di ri-nascere.
Mario N. Campanella
Coordinatore regionale
Popolo della Famiglia

Giuseppe Chiari, “musica visiva” e sperimentazioni artistiche

Il compositore fiorentino in mostra alla VideotecaGAM di Torino. Da venerdì 12 giugno a domenica 27 settembre

Le dita giocano ad intrecciarsi, le mani si sovrappongono, l’una guarda in su e l’altra in giù, sulla tastiera di un pianoforte.

Fra i più classici e tradizionali degli strumenti musicali. Ma suoni e musica possono anche essere prodotti da oggetti banalmente e comunemente assai “comuni” utilizzando, ad esempio, acqua, carta, vetro o capelli o sassi. E allora l’artista, il compositore “suona stanze, suona le città, immagina partiture per il traffico di automobili”. E quant’altro possa essere frutto di confronto fra immaginazione – la più alta e bizzarra – e quotidiana realtà. Musicista, pianista ed artista concettuale, figura cult delle neo-avanguardie estetiche legate alle ricerche sperimentali condotte nell’ambito della “musica visiva”, a Giuseppe Chiari (Firenze, 1926 – 2007) la VideotecaGAM di Torino dedica il secondo appuntamento, curato da Elena Volpato, del ciclo di esposizioni realizzate in collaborazione con l’Archivio Storico della Biennale di Venezia. In mostra troviamo due video realizzati da Chiari (fra gli elementi di spicco del gruppo internazionale “Fluxus”, nato nel ’62 in USA e incentrato sulla continua e coraggiosa “combine” di arte visiva e musicale) ad “Art/Tapes 22”. Al ’74 risale il video “Spoleto Concert”, in cui la tecnica pianistica si apre ad ogni possibile gesto. “A tratti, l’iconica teoria di tasti bianchi e neri – scrive la curatrice – si riduce a semplice sfondo visivo, mentre le mani di Chiari si muovono al di sopra, nell’aria”. E del resto, sosteneva lo stesso Chiari: “L’uomo non conosce l’esistenza dei tasti, la tastiera per lui è una lunga striscia bianca. Egli ha però capito che le sue mani, le sue braccia, possono lasciare un’impronta sulla tastiera come sulla sabbia”. E ancora: “Sul fronte delle arti visive, l’astrattismo e il concettuale conquistano irreversibilmente l’incorporeità tipica dell’espressione musicale”. Teoria che trova forma iconica in “Kunst ist einfach (L’arte è facile)”, seconda opera presente in mostra, datata 1973, in cui l’artista riprende in studio, a telecamera fissa, le parole che compongono la frase del titolo, tracciate a inchiostro di china su grandi fogli bianchi. La frase è uno dei suoi più noti statements, in cui si trova riassunto il senso del suo intero operare. Brevi affermazioni come “L’arte è facile”, “La musica è facile”, “L’arte è una piccola cosa” tornano frequentemente nel suo lavoro a significare che ogni gesto, ogni segno, ogni suono, ogni rumore, non importa quanto apparentemente insignificanti e comuni, possono essere arte: e lo sono in quanto aspetti della totalità di cui si compone la vita. Che è caos senza regole. “Spalancata voragine”, in cui la musica “risuona degli echi e delle vibrazioni del tutto, senza gerarchia, senza architettura né ordine”. In mostra, accanto alle due opere video, troviamo anche “La musica è facile”, realizzata nel 1972 e presentata da Chiari presso la Galleria Martano di Torino nella mostra personale del ’76. L’opera è composta da quindici grandi fogli. Su ciascuno l’artista ha scritto una delle quindici lettere che compongono la frase. I caratteri, tracciati con gesto continuo, sembrano unire idealmente il fluire gestuale della calligrafia a china giapponese con la consapevolezza che il suono del pennello che scivola sulla carta è parte di quella musica totale di cui Chiari ci dispone all’ascolto. E, al contempo, quei fogli sono dunque “spazio della parola, del disegno e del suono”. I libri d’artista in esposizione sono parte del Fondo Giorgio Maffei realizzato dalla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT.

Gianni Milani

Giuseppe Chiari
VideotecaGAM, via Magenta 31, Torino; tel. 011/4429518 o www.gamtorino.it
Fino a domenica 27 settembre
Orari: mart. – dom. 10/18

 

Nelle foto

– “Spoleto Concert”, 1974 (still frame)
– “Kunst ist einfach”, 1973 (still frame)

Domenica di giochi, musica e yoga all’Emergency Day

Domenica 20 settembre dalle ore 12:00 alle ore 19:00 il PAV Parco Arte Vivente di Torino ospita l’EMERGENCY DAY, una giornata di giochi, musica, proiezioni e yoga per tutte le età, volta a far conoscere i progetti dell’organizzazione non governativa e incontrare i suoi volontari del Piemonte e Valle D’Aosta.

Si parte a mezzogiorno con lezioni di yoga adatte a tutti tenute dagli insegnanti dell’Associazione Nazionale Insegnanti di Yoga Gaetana Lamensa e Roberto Zuddetich (ogni partecipante deve portare il proprio tappetino). E poi musica con l’esibizione jazz dei “4 Venti” alle 13.30; reading teatrale “Il cerchio della guerra”, dedicato alle attività di EMERGENCY dall’Afghanistan all’Italia, e giochi in giardino per bambini e famiglie a partire dalle 15:00. A seguire disegni e ritratti e, per chiudere la giornata, gran finale con il Concerto di musica classica del “Random Quartet”.

Durante tutto il pomeriggio saranno attivi uno spazio giochi, un punto per la raccolta e il riciclo dei tappi di plastica (P2) e un gazebo dove verranno offerti acqua, caffè e torte confezionate. Chi desidera fare un picnic nel parco potrà inoltre portare il pranzo da casa.

Tutte le attività saranno a offerta libera a sostegno dei progetti di EMERGENCY con il solo costo del biglietto di ingresso di 2,00 euro al PAV, il Centro sperimentale d’arte contemporanea che propone nel suo sito espositivo all’aria aperta 19 installazioni ambientali.

L’accesso al parco si trova in Via Giordano Bruno 39/A.

Per partecipare ai giochi, le famiglie dovranno prenotarsi scrivendo a prenotazioni@emergencypiemonte.it o chiamando i numeri 011 454 6456 o 349 556 5191.

Tutte le attività avverranno nel rispetto delle norme anti-Covid. L’accesso al PAV prevede quindi la misurazione della temperatura corporea ed è richiesta la mascherina.

EMERGENCY è un’associazione indipendente e neutrale, nata nel 1994 per offrire cure medico-chirurgiche gratuite e di elevata qualità alle vittime delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà. Da allora EMERGENCY ha curato oltre 11 milioni di persone, una ogni minuto. EMERGENCY promuove una cultura di pace, solidarietà e rispetto dei diritti umani.

Cambiare il mondo, a partire dagli “stracci” del presente

In occasione dell’apertura ufficiale al pubblico della nuova temporanea casa dell’opera La Venere degli Stracci, Anna Pironti (responsabile capo del Dipartimento Educazione Castello di Rivoli e moderatrice dell’incontro) ha ripercorso le tappe che hanno portato alla sinergia tra l’associazione torinese, il Dipartimento Educazione Castello di Rivoli – Museo d’arte contemporanea, Cittadellarte-Fondazione Pistoletto e la Rete Ambasciatori-Terzo Paradiso:

“Dal 2018 – ha spiegato Pironti – il Gruppo Abele e il Dipartimento Educazione condividono una progettualità finalizzata ad unire etica ed esperienza dell’arte, bellezza e impegno sociale, all’insegna del valore dell’arte nell’incontro con l’altro”.  Nell’ambito di questa collaborazione, fino a fine 2020, la Venere degli Stracci sarà ospitata alla Fabbrica delle “e”, sede del Gruppo Abele. “La Venere degli Stracci – ha detto Pironti – è un’opera d’arte contemporanea particolarmente longeva, che mantiene inalterata la sua carica espressiva e narrativa. La sua naturale freschezza le consente di aderire sempre a temi particolarmente scottanti, nell’attualità del tempo presente. L’opera, concepita come installazione sul finire degli anni 60, da oltre mezzo secolo si interroga, mentre ci interroga, riguardo alla pluralità di senso che essa stessa racchiude, esprime, contiene, enuncia e racconta. In quel mucchio di stracci policromi si addensa il senso dell’identità collettiva, nell’abbraccio ideale, ma potremmo dire anche reale, con la forma più appariscente e rappresentativa dell’idea di bellezza: Venere appunto”.

Negli stessi anni in cui Pistoletto realizzava la sua prima Venere e apriva l’esperienza artistica collettiva dello Zoo, in quello stesso solco di impegno culturale, sociale e politico nasceva anche il Gruppo Abele: “Ho osservato a lungo, in questi giorni, l’installazione di Michelangelo Pistoletto. Un’opera che stupisce per la sua capacità di previsione e profezia – ha affermato don Luigi Ciotti. Un’opera che non ha perso un grammo della sua forza provocatrice e che ci interroga sul concetto di bellezza, troppo spesso abusata e svuotata del suo significato; provocazione anche politica, in quest’epoca in cui le povertà sono cresciute a dismisura, hanno toccato livelli mai visti nella storia, e in cui gran parte dell’umanità vive da stracciona, privata di dignità, di lavoro, di libertà. In quegli stracci si possono vedere le moltitudini dei migranti, dei rifugiati, degli esclusi. Persone che in questa Fabbrica del Gruppo Abele sono di casa. E si può vedere, nella Venere di Pistoletto, la bellezza che potrebbe nascere se fossimo in grado di accoglierli, di ospitarli, di riconoscerli come fratelli. Oggi quegli stracci mi parlano – ci parlano – dell’impegno di don Roberto Malgesini, ucciso da una persona a cui dava una mano, una persona disperata. In quegli stracci ho visto l’impegno di tanti altri per dare libertà e dignità alle persone. Ho visto Willy a Colleferro, intervenuto per sedare una rissa e brutalmente ammazzato, calpestato. Trattato come uno straccio. Davanti a quegli stracci ho pensato alla storia che ha scosso Caivano, con l’uccisione, da parte del fratello, di Maria Paola. Uccisa perché viveva una storia di amore con una persona transessuale. Quegli stracci parlano della vita. Denunciano che non è ammissibile che ci sia una vita che offende la vita degli altri”.

Ospite per la prima volta nella sede torinese del Gruppo Abele, l’autore dell’installazione, Michelangelo Pistoletto, ha costruito con le sue parole un ponte tra ideale e concreto: “L’arte vive, attraverso il tempo – ha spiegato alla platea in sala e a quella in diretta web – sempre legandosi alle vicende dell’uomo, illustrando le storie del mondo. Io vorrei che attraverso di essa, si possa dare forma a nuove prospettive di cambiamento. Credo, attraverso l’arte e la creatività, nella possibilità di unire libertà e responsabilità, etica ed estetica. Elementi opposti che insieme possono creare una nuova direzione, quel ‘Terzo Paradiso’ che dobbiamo (attraverso l’arte, l’impegno sulla strada accanto agli ultimi, l’impegno educativo verso le nuove generazioni) prenderci la responsabilità di realizzare. Ci troviamo in mezzo a questo passaggio, tra passato e futuro, in un mondo artificiale ormai in collisione con quello naturale, in cui la Natura è abusata e degradata. È necessario ritrovare un equilibrio”.

Il progetto che ha portato a Torino la Venere di Pistoletto si svilupperà nei prossimi mesi con numerose iniziative. Nel rispetto delle normative di contenimento Covid, le visite saranno guidate, su prenotazione e per piccoli numeri. Le prenotazioni sono possibili scrivendo a genitoriefigli@gruppoabele.org. Numerosi gli appuntamenti pensati per i più piccoli, che cominciano già sabato 19 settembre presso il Centro commensale del Gruppo Abele, Binaria (via Sestriere, 34 – Torino). Le educatrici e animatrici del Gruppo Abele, in collaborazione con il Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli proporranno una serie di attività di formazione e laboratoriali ispirate all’opera di Pistoletto.

Domenica 27 settembre dalle 10 alle 13, nell’ambito della Festa dei Vicini, nel quartiere Borgo San Paolo, insieme a laboratori per grandi e piccini ci saranno visite guidate alla Venere, prenotabili alla mail genitoriefigli@gruppoabele.org. Sul sito www.gruppoabele.org saranno aggiornati tutti gli appuntamenti in fase di realizzazione che costelleranno i prossimi mesi della Venere.

Manuela Battista

www.gruppoabele.org 

Parte male l’avventura granata di Giampaolo

Qui Toro: comincia male l’avventura granata di Giampaolo. Sconfitta di misura per 1a 0 contro la Fiorentina al Franchi di Firenze.Toro timoroso ed alquanto confusionario con un gioco  ancorato al passato e lontano dai dettami del nuovo mister. Qualche segnale timido di ripresa verso la fine della partita. Male Belotti e Zaza.Benino il centrocampo,disattenta la difesa con Izzo anello debole della difesa a 4.

Bene Sirigu autore di 2 strepitose parate che hanno impedito un passivo più pesante.Oggi è emersa la necessità di un regista ed un trequartista.Saranno Torreira e Ramirez? Mercato sempre aperto fino al 5 ottobre.Il ds Vagnati è stato piuttosto evasivo nel rispondere in quanto è necessario prima sfoltire l’organico che conta ben 32 calciatori

Qui JuveGrande attesa per la Juve di Pirlo che scenderà in campo domani sera a Torino contro la Sampdoria.

I bianconeri hanno effettuato la rifinitura oggi con Ronaldo e Kulusevsky in ottima forma. Senza un centravanti di ruolo sarà una Juve senza punti di riferimento in avanti.Il mercato porterà Dzeko?pare proprio di sì.

Vincenzo Grassano

Coronavirus: una nuova vittima e 74 contagi. Stabili i ricoveri in terapia intensiva

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 16

27.450 PAZIENTI GUARITI E 333 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 27.450(+ 50 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 3.412 (+2) Alessandria, 1627 (+1) Asti, 857 (+1) Biella, 2.661 (+6) Cuneo, 2.483 (+13) Novara, 13.970 (+20) Torino, 1246 (+7) Vercelli, 1006 (+0) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 188(+0) provenienti da altre regioni.

Altri 333 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SONO 4154

Un decesso di persona positiva al test del Covid-19 è stato comunicato nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione.

Il totale è quindi di 4154 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 681 Alessandria, 256 Asti, 208 Biella, 400 Cuneo, 374 Novara, 1838 Torino, 224 Vercelli, 133 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 40 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 34.241 (+74 rispetto a ieri,di cui 48 asintomatici. Dei 74 casi, 20 screening, 36 contatti di caso, 18 con indagine in corso. I casi importati sono 10 su 74, i casi di persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivisi su base provinciale: 4.285 Alessandria, 1.939 Asti, 1.116 Biella, 3.288 Cuneo, 3.194 Novara, 17.079 Torino, 1.635 Vercelli, 1.207 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 290 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 208 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono (invariato rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 140 (+0 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 2158

I tamponi diagnostici finora processati sono 666.3091, di cui 369.272 risultati negativi.

 Spacciatore pretende i soldi dai nonni del cliente che non paga

 Arrestato per estorsione dai carabinieri

Un arresto è avvenuto a Borgone di Susa, dove un cliente dopo aver acquistato dosi di droga non le aveva pagate, mentre lo spacciatore pretendeva che fossero i suoi nonni a saldare il debito. I carabinieri della Compagnia di Susa hanno così arrestato per estorsione un 26enne dopo la denuncia di due anziani nonni 80enni, quali si sono rivolti alla locale Stazione per le continue minacce ricevute dall’arrestato, il quale pretendeva da loro presunti debiti insoluti del loro nipote. Per ricevere il denaro dai due anziani, oltre a diverse minacce telefoniche, il giovane pusher era persino arrivato a danneggiare la porta della loro abitazione dandovi fuoco con alcuni giornali, oltre a danneggiare la vetrata della loro casa con un grosso mattone. L’uomo era già riuscito a riscuotere dalle vittime 500 euro in contanti. I Carabinieri hanno ora posto fine al loro incubo, sorprendendo in flagranza il malvivente subito dopo essere uscito dalla casa delle vittime con altre 400 euro estorte.
(foto archivio)

Qual è il momento migliore per mangiare la frutta?

MANGIARE CHIARO /  Qual è il momento migliore per mangiare la frutta?Nessuno. O meglio, tutti! Immagino avrete già sentito dire innumerevoli volte che la frutta va mangiata solo lontano dai pasti. Altra diceria o falso mito sentito e stra sentito. Partiamo da questo presupposto: la frutta va mangiata. Punto. Quando volete, come volete.

Ma allora, perché si è diffusa questa diceria? In questo caso sarebbe per via delle testimonianze di chi dice che dopo aver mangiato frutta dopo il pasto si sente gonfio, eccessivamente sazio, con “aria nella pancia”.

Questo succede perché la frutta ha diversi componenti, tra cui fibre e oligosaccaridi, e questi possono effettivamente rallentare (di molto poco) il transito del cibo attraverso lo stomaco e l’intestino, dare luogo a processi di fermentazione e creare un accumulo di gas a livello intestinale (ecco il gonfiore di cui sopra). Ma, e qui attenzione c’è un grosso ma, questo capita a chi, sfortunatamente, ha una problematica intestinale conclamata, come colite ulcerosa, sindrome dell’intestino irritabile, meteorismo. Se escludiamo queste condizioni, generalmente non si riscontrano fastidi dopo aver ingerito la frutta a fine pasto e non ci sono studi scientifici o linee guida che lo sconsigliano.
Anzi, possiamo trarne diversi benefici: gli zuccheri che contiene vengono rilasciati nel sangue più lentamente rispetto a quando si mangia lontano dal pasto, l’acidità e la vitamina C facilitano l’assorbimento del ferro contenuto il alcune verdure e alimenti di origine vegetale, il sapore acidulo dà all’organismo il segnale di fine pasto.
Ah, e di certo non sarà la frutta a farvi ingrassare, a meno che non esageriate con le quantità (come per qualsiasi altro alimento, d’altronde).
In sostanza, il concetto è: mangiate 2-3 porzioni di frutta (da circa 150 g) al giorno, dopo i pasti, lontano dai pasti, quando preferite. Purchè le mangiate.

Fonti: https://www.issalute.it

Vittoria Roscigno

Vittoria Roscigno, classe 1995, laureata con lode in Dietistica presso l’Università degli studi di Torino e con il massimo dei voti nella Magistrale in Scienze dell’Alimentazione presso l’Università degli studi di Firenze. Ha conseguito i titoli di “Esperta in nutrizione sportiva” e “Nutrition expert” mediante due corsi annuali e sta attualmente frequentando un Master di II livello in Dietetica e Nutrizione Clinica presso l’Università degli studi di Pavia. Lavora in qualità di dietista presso le strutture Humanitas Gradenigo e Humanitas Cellini, oltre a svolgere attività di libera professione a Torino.

-“Che la scienza e la buona forchetta siano sempre con te”.
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