ilTorinese

Alle Molinette per la prima volta in Europa trattamento che segue il movimento del tumore del polmone

 Durante la respirazione  permette di irradiare in maniera precisa e mirata senza colpire i tessuti sani

 

Per la prima volta in Europa è stato effettuato un avanzatissimo e rivoluzionario trattamento radioterapico che segue il movimento del tumore durante la respirazione e permette di irradiare in maniera precisa e mirata senza colpire i tessuti sani su un uomo di 85 anni, affetto da una neoplasia polmonare, presso l’ospedale Molinette di Torino. 

La Radioterapia dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino (diretta dal professor Umberto Ricardi),  è il primo Centro in Europa ad avvalersi di una sofisticata tecnologia di ultima generazione per il “tracking” respiratorio, che consente di monitorare il movimento del tumore durante il trattamento radioterapico e di adattare di conseguenza i fasci di irradiazione. Grazie a questa novità sarà possibile offrire ai pazienti affetti da determinati tumori polmonari trattamenti ancora più precisi e sicuri, risparmiando notevolmente i tessuti sani ed offrendo una valida opportunità terapeutica anche a pazienti anziani e fragili.

La soluzione Synchrony, integrata nel sistema per radioterapia Tomoterapia Radixact, prevede la modellizzazione del movimento respiratorio sulla base dell’acquisizione di immagini radiografiche e la sua successiva correlazione con la posizione di marker posizionati sul torace del paziente, attraverso l’impiego di un sistema di camere ad infrarossi.

Questa metodica innovativa è stata testata sinora solo in tre centri al mondo (due americani ed uno giapponese).

Il primo paziente trattato è stato un uomo di 85 anni, con diagnosi di neoplasia polmonare in stadio iniziale, non operabile per l’età e per la grave compromissione della funzionalità respiratoria. Proprio la particolare criticità della situazione respiratoria dell’anziano paziente avrebbe reso non proponibile, in quanto troppo rischioso, il trattamento radioterapico ablativo tradizionale che in genere viene proposto in tali situazioni cliniche come alternativa all’intervento chirurgico. La nuova soluzione tecnica ha invece reso possibile l’ottenimento di un piano di cura assolutamente ottimale in termini di rispetto del polmone sano, offrendo quindi al paziente la possibilità di poter essere adeguatamente curato.

 

Test sierologico, in Piemonte 235 mila persone potenzialmente colpite dal virus

POSITIVO IL 5,5% DELLE PERSONE SOTTOPOSTE AL TEST SIEROLOGICO EFFETTUATO DALLA SQUADRA B-LIFE

Il 5,5% delle persone sottoposte in Piemonte al monitoraggio sierologico sul Covid-19 è risultato positivo al Coronavirus. Questi i risultati della squadra B-Life che dal 10 giugno 2020 ha effettuato 6.005 test tra Torino e Novara su volontari di associazioni e dipenditi di municipalizzate che hanno svolto servizi di utilità pubblica durante il lockdown.

Sono 207 su 4.826 a Torino le persone positive all’esame sierologico, ovvero il 4,8%,mentre a Novara su 1.179 soggetti la percentuale sale al 10,5% (124 persone). In totale i positivi sono 331 su 6.005, pari al 5,5%.

«Questi risultati – spiega l’assessore alla Ricerca applicata per l’emergenza Covid-19, Matteo Marnati – raccontano che il Piemonte ha saputo reagire in modo straordinario alla pandemia. Su una popolazione di 4,3 milioni di abitanti il campione rappresentativo dei positivi è potenzialmente al massimo di 235.000 persone. Questo screening è stato il primo ad essere effettuato in Europa, ringrazio personalmente tutto il team che ha contribuito a declinare in maniera concreta la solidarietà tra paesi amici».

La missione B-Life è finanziata dall’ESA – Agenzia Spaziale Europea – dall’Università Cattolica di Louvain (Belgio), dal Governo del Lussemburgo e dal Rotary internazionale, e ha l’obiettivo difornire una mappa epidemiologica della diffusione del virus fra un campione rappresentativo del territorio piemontese, composto da individui che in questi mesi sono stati potenzialmente più esposti al Covid-19 e che hanno lavorato durante il lockdown.

Sospetto Covid: tutti giù dal treno

Per un sospetto caso di coronavirus  a causa di una passeggera con febbre e tosse ieri è stato fatto evacuare il treno Ventimiglia-Torino. 

È’ stato il capotreno a fermare il convoglio a Savona dove la polizia ha fatto scendere tutti. Il treno è stato sostituito. Ripartenza alle 19, dopo un’ora di ritardo.

Juve, lo scudetto si avvicina

Con il 2-1 alla Lazio per la Juventus il nono titolo consecutivo sta per avverarsi

Sono 8 i punti di vantaggio sull’Inter. Ancora una volta si è rivelato un fuoriclasse il grandissimo Ronaldo: la sua doppietta lo fa entrare nella storia. È lui il primo giocatore a raggiungere i  50 gol in tre dei principali campionati europei (Premier, Liga e Serie A)

(Foto Claudio Benedetto)

“Rallegratevi sempre”: il congresso 2020 dei Testimoni di Geova

Disponibile per la prima volta in streaming su www.jw.org  /  In tutta sicurezza da casa, per evitare problemi di contagio. Il programma sarà presentato gratuitamente in sei appuntamenti distribuiti fra luglio e agosto. Si attende il massimo storico di 15mila presenti per Torino e Provincia.

Riceviamo e pubblichiamo / In un mondo in cui la gioia duratura potrebbe sembrare una condizione difficile o addirittura impossibile da raggiungere, questa estate milioni di persone in circa 240 paesi assisteranno al congresso annuale dei Testimoni di Geova dal tema “Rallegratevi sempre”. Il programma sarà disponibile, per intero o in parte, in circa 480 lingue.A motivo della pandemia di COVID-19, per la prima volta nella loro storia i Testimoni di Geova terranno il loro congresso annuale in streaming sul sito www.jw.org in sei weekend distribuiti nel corso di luglio e agosto 2020.

L’anno scorso in Italia si sono tenuti 73 congressi in 13 diverse città; 20 incontri hanno riguardato il Nord Ovest, nella Sala delle Assemblee di Cameri e al MiCo Milano Congressi Center, con un totale di oltre 70mila presenti, 12mila dei quali di Torino e Provincia. Nel mondo il numero di presenti al congresso del 2019 ha superato i 14 milioni.

“Per quanto desideriamo fortemente stare insieme, la vita è troppo preziosa perché si debba metterla in pericolo”, ha detto Alberto Bertone, portavoce per il Piemonte, la Lombardia e la Valle d’Aosta. “Le riunioni virtuali che teniamo ormai da quattro mesi hanno mostrato a tutti noi che non conta dove ci troviamo fisicamente. Conta esserci spiritualmente. Sotto molti aspetti siamo più uniti ora come famiglia spirituale di quanto non lo fossimo mai stati prima”. Christian Di Blasio, direttore dell’Ufficio Stampa nazionale della Congregazione, ha aggiunto: “La nostra adorazione è incentrata sull’amore che abbiamo per Dio e che proviamo gli uni per gli altri, a prescindere da dove ci troviamo fisicamente. Il programma del congresso di quest’anno pone l’accento sull’unità della nostra famiglia internazionale e sulla gioia che si può provare nonostante si viva in un contesto in cui dominano stress e angoscia”.

Il programma risponderà a domande quali: Cosa contribuisce a provare vera gioia? Come si può coltivare la gioia in famiglia, sul luogo di lavoro o a scuola? Come si può rimanere gioiosi nonostante le difficoltà? Uno dei momenti clou del programma sarà un film incentrato sulla vita del personaggio biblico di Neemia e su come questi aiutò l’antica nazione d’Israele a provare gioia nell’adorare Dio.

Chiunque fosse interessato a seguire il congresso “Rallegratevi sempre” può visitare il sito www.jw.org e cliccare sulla scheda BIBLIOTECA DIGITALE > JW Broadcasting. Tutto il programma è accessibile gratuitamente. Per maggiori informazioni, si può contattare l’Ufficio Stampa del Piemonte, Lombardia e Valle d’Aosta ai numeri telefonici: 3383862726/3332338260, o visitare www.jw.org. Luca Brocchin brocchin72@gmail.com

Senso di responsabilità, perché il virus è ancora un pericolo

IL COMMENTO  di Pier Franco Quaglieni / I 19 contagi  Covid di Savona relativi ad una cena in un ristorante a causa di un dipendente del locale infetto hanno coinvolto circa 200 persone in osservazione. Il giorno prima su questo giornale denunciammo la scarsa responsabilità di molti nella Riviera di Ponente e non solo in quella.

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Il Sindaco di Albenga, il medico Riccardo Tomatis, che è stato in prima linea durante la pandemia nella sua duplice veste, ha nuovamente richiamato al senso di responsabilità e alla cautela, dicendo che il virus è  ancora un pericolo. L’esempio di Savona deve allarmare e comporta dei  comportamenti adeguati innanzi tutto da parte dei ristoratori che debbono mettere in atto tutte le attenzioni per prevenire: controlli ferrei in cucina tra il personale, distanziamento  nei tavoli di almeno un metro.
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Ma soprattutto gli avventori devono essere cauti. Un amico mi diceva che ieri era andato  in tre pasticcerie per comprare delle paste ed aveva fatto a meno di comprarle perché nessuno dei tre negozianti aveva la mascherina. Siamo tutti sulla stessa barca. Bisogna che tutti siano consapevoli del momento difficile. Non siamo nella normalità, senza essere nell’emergenza. Siamo anche nell’ansia per cosa accadrà in autunno. Un autunno caldo per pandemia e crisi economica, una miscela esplosiva che può provocare una devastazione. Non voglio fare la Cassandra, non voglio rovinare le ferie a nessuno, ma bisogna essere accorti e responsabili. Il valore della vita è preminente. La nostra vita e quella degli altri. Quella che Mario Berrino ad Alassio  definiva la “Gran Cagnara“ estiva, quest’anno non è possibile. I ristoratori per  poter recuperare debbono garantire condizioni di sicurezza ai clienti come fanno alcuni e non altri.  Anche nelle spiagge occorrono controlli. Può sembrare un un non senso perché la spiaggia e il mare si identificano con l’idea della libertà, del piacere della libertà. Quest’anno volevo andare in vacanza a Santorini, ho scelto responsabilmente di stare in Italia, ma chiedo almeno il rispetto delle norme preventive minime a cui io mi adeguo con disciplina. Aver tolto l’obbligo delle mascherine nel Budello di Alassio e’ stato un errore perché il distanziamento e’ impossibile e l’assembramento è sicuro. Non voglio essere ripetitivo come Catone con il suo “Delenda Carthago”, ma credo sia un dovere morale mettere in guardia contro un pericolo che non conosciamo. Oggi tacciono persino gli scienziati che hanno pontificato per mesi, creando paura e confusione. Il fatto che tacciano non è di per sè tranquillizzante, se non pensando che anche loro sono andati in vacanza … Noi dobbiamo comportarci come se potesse tornare una seconda ondata, rinviando le leggerezze alla prossima estate. Se poi non verrà, vivremo sereni. L’esempio di Savona e dei migranti infetti scappati dai centri di raccolta ci richiama alla dura realtà del momento che ha portato a chiudere le frontiere, ma incredibilmente non i porti. Un altro aspetto di questa Italia provvisoria, come la definiva Guareschi, che ci inquieta.
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Scrivere a quaglieni@gmail.com

Italia dei Valori: solidarietà ai ristoratori e agli operatori del turismo

A nome mio e del Partito, scrive Paolo Cuomo membro esecutivo nazionale e coordinatore regionale del Lazio, esprimo la nostra sentita solidarietà ai ristoratori ed agli operatori del turismo di tutta Italia che stanno vivendo forti criticità economiche e di fatturato per l’assenza del turismo internazionale e per la discutibile misura dello smart  working.

Questo spirito di solidarietà dell’IDV assume un peculiare valore e spessore di fronte alle parole gravemente offensive ed inaccettabili espresse dal viceministro Castelli in una recente intervista televisiva. Invece di aiutare ed incoraggiare, con misure efficaci e durature gli operatori del turismo ed i ristoratori, conclude l’esponente Idv , il viceministro Castelli manifesta il pensiero più becero e umiliante della politica dei 5 stelle.

Quella volta che Giuliano Ferrara mi salvò

Pure una cooperativa agroforestale ho fondato. Non da solo, si intende. Allora il numero minimo era 9 persone. Stiamo parlando del 1978, per me un anno decisamente pieno di avvenimenti. Ero talmente ” brillante” (vera definizione incosciente) che mi licenziai da un lavoro sicurissimo: impiegato Inps, mi licenziai senza alcuna alternativa, semplicemente non mi piaceva quel lavoro
e i suoi orari. 7, 30 –  14 compreso il sabato.

Tutta la mattina a scrivere cartellini degli assicurati. Non contento a febbraio mi sposo senza una lira in tasca. Tutti i soldi della liquidazione di mio padre, morto all’improvviso, investiti nel comperare l’alloggio di via Cherubini. Fortunatamente la mia futura sposa, maestra d’asilo di Torino passava a tempo pieno raddoppiando lo stipendio. Nessun viaggio di nozze, nessuno dei due aveva la patente e dunque nessuna auto. Ogni sei  mesi 360 mila lire di mutuo da pagare e il suo stipendio di 126 mila lire.

Tredicesima, e poi venne la quattordicesima. 21 anni, avevamo il mondo in mano. Proprio così, due cuori ed una capanna , che poi era un alloggio di 45 metri quadrati. Unico lusso molti libri. Il mese successivo arriva l’idea di fondare la cooperativa. Fu Carlo Foppa, assessore al lavoro di Torino ad avere l’idea. Istituì un fondo di rotazione di 200 milioni anni. Il meccanismo era presto detto. La Coop doveva essere fondata  almeno per metà da giovani in cerca di lavoro e per almeno il 30% di addetti con esperienza nel settore. Fino a 20 milioni a cooperativa restituibili in 5 anni senza interessi. Da aprile a luglio lavoro a tempo pieno. Paga sindacale e ci decurtavamo il 10 % che si lasciava in Coop. All’inizio tanto quanto, ma a luglio che caldo. Zappare la terra ti spezza la schiena. Poi il capo che decide come lavori, quanto lavori e quando ti riposi. Non era per me. Agosto: frugale vacanza in campeggio e nessuna voglia di rientrare. Mi salvò Giuliano Ferrara. Festa Provinciale dell Unità. Patrizio sei sparito, che stai facendo? Mi sveglio alle 6 e crollo alle 10 di sera. Perché non fai il responsabile all’Università dei giovani comunisti? Mi piacerebbe ma devo comunque lavorare. Vieni domani in Federazione che ne parliamo.

La sua idea era questa: al mattino lavori come correttore di bozze alla Paravia, al pomeriggio all’Università, Palazzo nuovo. Accettai subito, entusiasta. I tre mesi più belli della mia vita. Tra la campagna e lo studio preferivo il secondo. Bello il profumo della carta stampata. Tutti i lunedì sera direttivo del Pci in via Mazzini dove mi “abbeveravo” con gli interventi dei professori universitari iscritti al Pci. Poi (finalmente) il grande salto: funzionario a tempo pieno. Paga 300mila lire al mese. 100 della sezione universitaria, 100 del Pci e 1oo della Fgci. Primo anno senza contributi e poi tutto regolare fino al settembre del 1982. Niente da dire, avevo coronato un sogno. C’erano le elezioni universitarie. Solo il 15% degli iscritti al voto. Detto così sembra poco. Ma non per quegli anni… 1977, gli anni di piombo, e Palazzo Nuovo era un covo di novelli terroristi rossi. Per la cronaca la lista di sinistra vinse aggiudicandosi 2 seggi nel cda dell’Ateneo. Io venni eletto nel cda dell’Opera Universitaria che organizzava i servizi per gli studenti. Bella esperienza.

Contenti anche i Riformisti laici, giovani liberali e soprattutto i Ciellini di Gianpiero Leo, loro Capo assoluto. Unici arrabbiati i nostri alleati giovani socialisti. Nessuno di loro venne eletto. In particolare Edmondo Rho loro segretario. Ci teneva molto. Grazie alla disciplina di partito, noi dicemmo di votare solo i nostri ed i nostri vennero eletti. Francamente mi sono divertito molto. Ho iniziato l’anno come impiegato INPS e l’ho finito come amministratore dell’Università. Bella carriera, no? Ma non era tanto la carriera che ci interessava. Era la politica , quella sì ci interessava molto. Era già cominciata l’era del riflusso. Il cosiddetto riflusso verso i fatti propri. Non era più tempo del tutto è politica ed il privato è pubblico. Comunque si sentiva, si capiva che qualcosa bisognava cambiare e la politica serviva a questo. E non tutto è stato buttato via. Qualcosa si è fatto, qualcosa siamo riusciti a fare. Magari poco, ma è sempre meglio che niente. Appunto, un’altra epoca, un altro mondo. Non il “miserere” di oggi. Almeno ci abbiamo provato.

Patrizio Tosetto

Furto informatico dei dati, come salvarsi?

Sono una sessantina i casi di phishing e sim-swap denunciati nel 2020 al Compartimento della Polizia Postale e delle Telecomunicazioni e avvenuti nel territorio piemontese.

Nei giorni scorsi, il Commissariato Borgo Po ha ricevuto due denunce riconducibili a questi fenomeni.

Nel primo caso, la vittima riceve un SMS, privo di numero, da un mittente che rimanda a un istituto bancario, il quale la informa che sono avvenuti accessi anomali al conto corrente e per questo indica un link al quale collegarsi, al fine di verificare i dati. Il malcapitato segue il suggerimento e accede al link inserendo dati personali e pin di sicurezza. Poco dopo, la vittima viene contattata da un numero verde, l’operatore avvisa che sono stati effettuati 5 bonifici da 1500 euro. A questo punto, l’operatore stesso invita il cliente, qualora non ne riconosca la paternità, a bloccarli. In tal senso utente e operatore iniziano insieme la procedura nella quale seguono una serie di telefonate nel corso delle quali la persona truffata, per annullare i bonifici, fornisce i propri codici via SMS. La mattina successiva andando in banca scopre di essere vittima di una truffa.

In un secondo caso, invece, la potenziale vittima non è caduta nel tranello. Nonostante avesse ricevuto prima un messaggio, dalla “banca” che invitava a completare una procedura di sicurezza dell’app per l’home banking, e poi una telefonata che aveva la stessa finalità, il destinatario non si fida. Contattato l’istituto di credito, l’interessato scopre di aver evitato una truffa nei suoi confronti.

Le tecniche del Phishing e del  sim-swap

   Phishing e sim swap sono tecniche informatiche fraudolente applicate alla commissione di varie tipologie di crimini tra cui in primis la truffa, la frode informatica e l’indebito utilizzo di carte di pagamento.

Il phishing si concretizza attraverso messaggi di posta elettronica ingannevoli provenienti solo in apparenza da istituti finanziari (banche o società emittenti di carte di credito) o da siti web che richiedono l’accesso previa registrazione (web-mail, e-commerce ecc.). Il messaggio invita, riferendo problemi di registrazione o di altra natura, a fornire i propri dati riservati di accesso al servizio; per rassicurare l’utente è indicato un link che rimanda solo in apparenza al sito web dell’istituto di credito o del servizio a cui si è registrati.  In realtà il sito a cui ci si collega è stato allestito ad hoc con una configurazione grafica analoga a quella del sito originale. Qualora l’utente inserisca i propri dati riservati, questi saranno nella disponibilità dei criminali che potranno così effettuare delle transazioni illecite dal sistema di home banking del soggetto ingannato.

Per quanto attiene il sim swap, si tratta di un’avanzata tipologia di frode informatica articolata in molteplici passaggi. Una volta individuata la vittima si procede all’acquisizione dei suo dati e delle credenziali di home banking tramite tecniche di phishing mirato (c.d “spear phishing”). In parallelo il truffatore, anche tramite dealer compiacenti, realizza una dissociazione tra il numero telefonico e la sim del truffato associando il primo ad una sim nella propria disponibilità. Questa procedura consente di superare le tutele dell’autenticazione a due fattori dell’home banking aprendo ancora una volta la possibilità di effettuare transazioni illecite.

Trattandosi di tecniche prodromiche alla commissione di reati complessi, phishing e sim swap fungono da comune denominatore di numerose condotte delittuose. Circa 60 i casi già denunciati nel territorio Piemontese per l’annualità 2020.

Come tutelarsi

  • Gli Istituti di Credito o le Società che emettono Carte di Credito  non chiedono mai la conferma di dati personali tramite e-mail ma contattano i propri clienti direttamente per tutte le operazioni riservate. Diffidate delle e-mail che, tramite un link in esse contenute, rimandano ad un sito web ove confermare i propri dati.
  • Nel caso riceviate una e-mail, presumibilmente da parte della vostra banca, che vi fa richiesta dei riservati dati personali, recatevi personalmente presso il vostro istituto di credito.
  • Se credete che l´e-mail di richiesta informazione sia autentica,diffidate comunque del link presente in questa, collegatevi al sito della banca che l´ha inviata digitando l´ indirizzo internet, a voi noto, direttamente nel browser.
  • Verificatesempre che nei siti web dove bisogna immettere dati (account, password, numero di carta di credito, altri dati personali), la trasmissione degli stessi avvenga con protocollo cifrato https (HyperText Transfer Protocol over Secure Socket).
  • Controllate, durante la navigazione in Internet, che l´indirizzo URL sia quello del sito che si vuole visitare, e non un sito “copia”, creato per carpire dati.
  • Installatesul vostro computer un filtro anti-spam.
  • Controllateche, posizionando il puntatore del mouse sul link presente nell´ e-mail, in basso a sinistra del monitor del computer, appaia l´ indirizzo Internet del sito indicato, e non uno diverso.

Un pic nic al castello di Marchierù

DOMENICA 26 LUGLIO LA DIMORA STORICA NEL BORGO SOAVE APRE LE PORTE PER LA VISITA E UN ADORABILE PICNIC. Riconosciuto come bene di interesse storico e parte dell’itinerario delle Dimore Storiche del Pinerolese, il Castello di Marchierù, a Villafranca Piemonte, domenica 26 luglio prossimo aprirà  le sue porte per una visita speciale arricchita da un delizioso  picnic.

Saranno i gentilissimi  padroni di casa, appartenenti alla famiglia che lo occupa dal 1220, ad accompagnare i visitatori nelle belle sale ammobiliate, nell’incantevole Cappella gentilizia, nelle scuderie settecentesche e nel parco ottocentesco. Racconteranno la storia e le storie che si sono succedute all’interno di questa dimora che nacque come fortificazione dalle caratteristiche difensive. Vi narreranno dei personaggi che l’hanno abitata lasciando tracce di nobiltà ma anche di vita quotidiana, vi racconteranno come l’austero Marchierù è divenuto una  piacevole ed elegante residenza familiare.

Ad arricchire la giornata ci sarà un gradevole intermezzocon un menù speciale in cestino ideato dal maestro di cucina Massimo Agù che sarà gustato all’interno del parco adagiati all’ombra su un plaid tra le meravigliose rose colorate e gli altri angoli fioriti e verdeggianti che decorano il Castello.  

Una giornata speciale, una esperienza unica in un luogo magico immerso nella storia e nella quiete. 

In caso di maltempo, l’apertura avverrà egualmente e le delizie del Maestro Agù saranno servite nelle scuderie del Castello.

Nel parco saranno a disposizione dei visitatori prodotti agricoli locali con il   ” Banchetto dei sapori di Borgo Soave”.

Per informazioni sui costi dei biglietti, il menù e per laprenotazione, gentilmente richiesta:

picnic al 3405266980 entro sabato 25 luglio fino ad esaurimento disponibilità

visita al Castello al 3394105153 – segreteria@castellodimarchieru.it  

Obbligatoria la mascherina protettiva

I plaid con due cuscini, inclusi nel biglietto insieme al cestino in caso di partecipazione al picnic, saranno posizionati in modo da assicurare le distanze previste dalla legge in vigore.

Biglietto picnic visita guidata: adulti € 30. Bimbi fino a 10 anni € 15 

Visita guidata adulti € 8 bambini meno di 10 anni gratisPassport Dimore Storiche Pinerolesi, Torino o Piemonte Card € 5.

Maria La Barbera