ilTorinese

Barriera Nizza: due interventi, due denunce

Nella mattinata di martedì, la pattuglia del commissariato Nizza, transitando in corso Spezia, nota nell’area dell’ospedale S. Anna un soggetto impegnato ad agevolare le manovre di parcheggio di un veicolo, indicando lo spazio dove effettuare la sosta.

L’uomo viene controllato. Si tratta di un cittadino afghano di 41 anni destinatario di un provvedimento di divieto di ritorno nel comune di Torino per tre anni emesso dal Questore. Alla luce dei riscontri, lo straniero vienedenunciato per quest’ultima violazione e per la sua attività di parcheggiatore abusivo.

Lo stesso giorno, verso l’una di notte, un cittadino che passeggia nei giardini di piazza Govean, viene avvicinato da due soggetti. Uno dei due, minore di origine straniera, indica la collanina in oro al collo dell’uomo, facendogli domande al riguardo in lingua straniera. L’uomo cerca allora di distanziarsi dai due individui ma con gesto fulmineo il giovane gli sgancia la catenina di dosso e si allontana. Solo dopo pochi istanti la vittima si rende conto di quanto accaduto e allerta immediatamente il 112 NUE. Gli agenti del commissariato Nizza intercettano il reo in corso Marconi e lo denunciano per furto e falsa attestazione, a causa del falso nominativo fornito all’atto del controllo.

Maurizio Molinari Maestro di “Bere il territorio”

Si conclude in settembre il percorso del progetto culturale promosso dall’associazione Go Wine e rinviato nella scorsa primavera a causa del Covid

 

MAURIZIO MOLINARI è “Il Maestro” DELLA XIX EDIZIONE DEL CONCORSO LETTERARIO “BERE IL TERRITORIO”


La premiazione ad Alba giovedì 10 settembre, Sala Fenoglio

 

Maurizio Molinari, direttore di Repubblica e direttore del Gruppo Editoriale Gedi (La Stampa, il Secolo XIX, Repubblica, 13 testate locali…) è “Il Maestro” del Concorso letterario Bere il territorio, promosso dall’associazione Go Wine e giunto nel 2020 alla XIX° edizione.
Il riconoscimento verrà assegnato giovedì 10 settembre p.v. alle ore 18 presso la nuova Sala Beppe Fenoglio di Alba.
Inizialmente prevista a inizio aprile (quando Molinari era ancora direttore de La Stampa ndr) la cerimonia finale di premiazione si svolgerà in settembre in due parti: “Il Maestro” giovedì 10 settembre, gli altri premiati domenica 27 settembre nel corso della Festa del Vino di Alba, promossa da Go Wine.

Molinari, giornalista e saggista, ha lavorato per La Stampa dal 1997 al novembre 2015 allorquando è stato nominato direttore del quotidiano torinese. In questo lungo periodo è stato per oltre un decennio corrispondente da New York. Dal 23 aprile scorso ha assunto la direzione di Repubblica, oltre ad essere direttore editoriale del gruppo editoriale Gedi (presidente John Elkann, amministratore delegato Maurizio Scanavino).

Il riconoscimento non va solo alla figura di un direttore di grandi quotidiani italiani, ma alla sua parallela e copiosa attività di saggista e scrittore. “Assedio all’Occidente. Leader, strategie e pericoli della seconda guerra fredda” è l’ultima pubblicazione uscita per i tipi de La nave di Teseo nel 2019.

Giunge così al termine l’iniziativa che Go Wine ogni anno propone allo scopo di diffondere una cultura positiva del consumo del vino di qualità.
Il riconoscimento al “Maestro” è stato istituito a partire dalla terza edizione e si propone di premiare importanti figure della cultura italiana, che possano essere di riferimento per i più giovani o testimoni di un particolare rapporto con l’identità dei luoghi e della civiltà materiale che li caratterizza.

Il riconoscimento de “Il Maestro” è stato nelle precedenti edizioni attribuito a Luigi Meneghello, Niccolò Ammaniti, Claudio Magris, Lorenzo Mondo e Gianmaria Testa, Sebastiano Vassalli, Dacia Maraini, Alberto Arbasino, Enzo Bettiza, Franco Loi, Francesco Guccini, Pupi Avati, Raffaele La Capria, Gustavo Zagrebelsky, Maurizio Maggiani, Luciano Canfora, Marcello Fois.

La Giuria del concorso Bere il territorio si compone della cortese presenza di: Gianluigi Beccaria (Università di Torino), Valter Boggione (Università di Torino), Margherita Oggero (scrittrice), Bruno Quaranta (La Stampa) e Massimo Corrado (Associazione Go Wine).

Sostengono questa iniziativa la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e una selezione di aziende vinicole italiane che sostengono i progetti culturali Go Wine.

Al presente link la foto di Maurizio Molinari

 

Un anno importante per le biblioteche torinesi

Crescono le risorse per l’acquisto dei libri e si consolidano i servizi digitali

Il 2020 è per le Biblioteche un anno molto positivo e, nonostante il lockdown con le conseguenti difficoltà, l’impegno dell’Amministrazione comunale per rafforzare il servizio culturale primario è stato perseguito con convinzione.

Importanti risorse sono state destinate dall’Amministrazione nel 2020 per favorire e sostenere la lettura e incrementare il patrimonio: 611mila euro di cui oltre 120mila per l’acquisto di quotidiani e periodici, 260mila per le pubblicazioni italiane, straniere e libri per ragazzi (circa 168mila in più rispetto al 2019) e oltre 230mila euro per il servizio di biblioteca digitale (160mila in più rispetto allo scorso anno).

Alle novità di questi ultimi mesi si aggiunge l’assegnazione, da parte del Ministro per i Beni, le Attività Culturali e per il turismo, del ‘Contributo alle biblioteche per acquisto libri. Sostegno.

Giovedi, infatti, il Ministero ha pubblicato il D.D.G n. 561 con l’elenco dei beneficiari del ‘fondo emergenze imprese e istituzioni culturali’, bando al quale hanno partecipato le Biblioteche civiche torinesi, l’Archivio Storico della Città e il Centro Interculturale.

Complessivamente, entro il 31 agosto 2020, verranno erogati alla Città di Torino contributi pari a 146.456,38 euro che dovranno essere spesi entro il 30 settembre 2020. Gli acquisti finanziati dal Mibact verranno effettuati nel rispetto della finalità del decreto ministeriale  di sostenere il libro e la filiera dell’editoria libraria e, in particolare, dei librai presenti sul territorio della Città Metropolitana. A tal fine il Servizio Biblioteche ha già pubblicato un avviso (visibile al link http://www.comune.torino.it/bandi/pdf/files/acquisto_libri_biblio_ago2020_avviso_pubblico.pdf) finalizzato a richiedere la disponibilità da parte delle librerie del territorio a fornire i testi che la Città acquisterà utilizzando le risorse assegnate in esito al bando. I negozi di libri interessati dovranno rispondere entro l’8 settembre 2020.

Occorre ricordare che fra marzo e luglio, durante il lockdown per l’emergenza sanitaria del Covid-19 e la chiusura delle biblioteche, mentre venivano studiate e messe a punto le nuove modalità, nel rispetto delle prescrizioni derivanti dall’emergenza sanitaria, di accesso ai servizi bibliotecari (prestiti e restituzioni), per consentire la riapertura graduale del maggior numero di sedi (11 sedi dalla metà di giugno oggi sono state riaperte), è stato rafforzato il servizio di prestito e consultazione di documenti digitali (e-book, giornali e riviste, repertori e risorse audiovisive on-line), consentendo così di continuare a garantire ai lettori l’offerta di contenuti fruibili in remoto.

Il servizio è stato accolto con grande entusiasmo tanto da registrare sia un consistente aumento degli utenti del servizio – favorito anche dall’introduzione di una nuova modalità di iscrizione totalmente online – sia un’altissima richiesta di contenuti da parte dei medesimi. Non solo, ma la maggiore fruibilità dei servizi di biblioteca digitale ha moltiplicato le possibilità di alfabetizzazione e di scoperta dell’editoria digitale per la cittadinanza, offrendo alle Biblioteche civiche torinesi nuove opportunità di promozione della lettura presso diverse fasce di pubblico.

In questo periodo i nuovi iscritti al servizio sono stati 7929 (un incremento superiore a quello registrato in tutto il 2019 in cui i nuovi iscritti erano 4973), nello stesso periodo i prestiti totali sono stati 34.327 (a fronte dei 32.248 dell’intero 2019), le consultazioni di contenuti fruibili online (giornali e riviste, audiolibri, musica), sempre nello stesso periodo, sono state 994.416 (a fronte delle 931.348 di tutto il 2019), successo che ha spinto la Città – con l’intervento di Compagnia di San Paolo – a destinare ulteriori risorse al servizio (€ 150.000,00).

Inoltre le Biblioteche civiche torinesi dal 28 luglio – grazie al sostegno di Intesa Sanpaolo e con la collaborazione del CSI Piemonte – hanno attivato il nuovo portale, bct.comune.torino.it, strumento di innovazione dell’identità dell’intero sistema bibliotecario cittadino e spazio virtuale di semplice navigazione che presenta una visione completa dell’offerta culturale (attività e iniziative) e dei servizi. Il tutto con un’interfaccia e un linguaggio, anche visivo, accattivante e coinvolgente, soprattutto per i più giovani che possono così trovare soluzioni  amichevoli’ e sezioni a loro dedicate.

 

Bollettino covid, 91 nuovi contagi e una vittima in Piemonte

CORONAVIRUS PIEMONTE: IL BOLLETTINO DELLE ORE 17.00

 

26.690 PAZIENTI GUARITI E 513 IN VIA DI GUARIGIONE

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 26.690 (+32) rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 3328 (+6) Alessandria, 1599 (+0) Asti, 848 (+0) Biella, 2535 (+7) Cuneo, 2387 (+5) Novara, 13.707 (+12) Torino, 1122 (+0) Vercelli, 985 (+2) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 179 (+0) provenienti da altre regioni.

Altri 513 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.

I DECESSI SALGONO A 4145

decesso di persona positiva al test del Covid-19 è stato comunicato nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione, (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è quindi di 4145 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi per provincia: 681 Alessandria, 256 Asti, 208 Biella, 399 Cuneo, 373 Novara, 1834 Torino, 222 Vercelli, 132 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 40 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.

LA SITUAZIONE DEI CONTAGI

Sono 32.694 (+ 91) rispetto a ieri, di cui 67 asintomatici. Dei 91 casi, 30 screening, 56 contatti di caso, 5 con indagine in corso. I casi importati sono 35 su 91, i casi di persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, così suddivisi su base provinciale: 4163 Alessandria, 1916 Asti, 1075 Biella,3083 Cuneo, 2987 Novara, 16.335 Torino, 1506 Vercelli, 1176 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 282 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 171 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono (+0 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 82 (+4rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 1258

I tamponi diagnostici finora processati sono 579.034 di cui 322.083risultati negativi.

A Grugliasco inaugurato il nuovo Carrefour

Inaugurato il nuovo Ipermercato Carrefour di Grugliasco completamente rinnovato per assicurare ai clienti una migliore esperienza di acquisto, caratterizzata dalla qualità, dalla  presenza in assortimento di prodotti locali e da un’ampia gamma di servizi.

Per andare incontro alle esigenze dei consumatori e rendere la spesa ancora più intuitiva e veloce, è stata rivista la pianta dell’Ipermercato, portando l’intera superficie di vendita su un singolo piano, più facilmente accessibile. Sono, inoltre, introdotti alcuni servizi, come nuove casse automatiche e l’installazione di un sanificatore automatico per carrelli a ozono, a dimostrazione della grande attenzione che Carrefour presta a temi quali sicurezza e prevenzione. Un’ulteriore novità riguarda, infine, la possibilità di accesso degli animali domestici

Il punto vendita, sito in Via Crea 10 nel centro commerciale Le Gru, punta su un assortimento caratterizzato da grande attenzione ai prodotti locali, sia freschi sia confezionati, come ad esempio i tagli di carne piemontese nel banco macelleria, e al Bio, con un nuovo reparto che include numerose referenze, soprattutto frutta e verdura sfusa di qualità in tutte le stagioni. Inoltre, l’Ipermercato vede la presenza di un nuovo Bistrot,  che  offre un’ampia scelta di prodotti di caffetteria e cucina calda, oltre a pizza, snack salati e dolci, e una hamburgheria con carne 100% piemontese.

All’inaugurazione con taglio del nastro, avvenuta nella mattinata di oggi, ha partecipato l’Assessore al Commercio del Comune di Grugliasco Gabriella Borio. Previsti nel corso della giornata, garantendo la massima sicurezza e il distanziamento sociale, momenti di intrattenimento per i clienti, con trampolieri, spettacoli musicali che faranno da guida all’interno dei nuovi spazi dell’Ipermercato.

Per noi di Carrefour Italia, l’innovazione passa anche da nuove concezioni degli spazi di vendita che garantiscano ai nostri consumatori una migliore esperienza, sempre al passo con le loro preferenze. Grazie alla nuova organizzazione dell’Ipermercato di Grugliasco, i nuovi servizi e il focus sui prodotti locali che rappresentano un fiore all’occhiello del nostro assortimento, siamo certi che riusciremo a rispondere con efficacia alla necessità dei nostri clienti di una spesa facile e veloce, che allo stesso tempo sappia coniugare qualità e convenienza” sottolinea Michele De Luca, Direttore Ipermercato Grugliasco.

 

Distanze non rispettate. Bar chiuso cinque giorni

Ieri pomeriggio un controllo straordinario del territorio cui hanno preso parte anche equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine “Piemonte” e personale della Polizia Municipale I Centro-Crocetta

Gli agenti del Commissariato San Secondo hanno controllato diversi esercizi pubblici dell’area di giurisdizione. Uno di questi è stato sanzionato per 200 euro poiché i locali si presentavano in cattive condizioni igieniche.

Diversa, invece, è stata la sorte di un bar ubicato in corso dante 12/H, sottoposto alla chiusura provvisoria per 5 giorni. Nel corso dell’attività. Il titolare è stato trovato a somministrare bevande e alimenti senza mascherina. Negli spazi dell’esercizio, inoltre, gli agenti hanno accertato la presenza di diversi avventori intenti a consumare bevande senza che fosse rispettata la distanza interpersonale di almeno un metro. L’esercente è stato sanzionato per 800 euro, 400 per ciascuna violazione, e il locale sottoposto, come detto, a chiusura provvisoria.

Complessivamente, nel corso dell’intera attività sono state controllate 64 persone.  

Con la scusa del rilevatore di gas truffano gli anziani

Mercoledì  all’ora di pranzo, un sedicente  “operatore del gas” si introduce a casa di persone anziane in uno stabile di corso Montevecchio.

Millantando la presenza di possibili perdite di gas cerca di vendere ai malcapitati un apparecchio che impedisce il cortocircuito dei fornelli elettrici. Il tentativo di truffa non va in porto per l’arrivo nell’alloggio del custode del palazzo che di fatto fa desistere il “tecnico” dai suoi intenti. Quest’ultimo, di tutta fretta, raccoglie le sue cose e si allontana dall’abitazione dimenticando, però, il blocco delle fatture intestate a una società erogatrice di tali servizi che risulterà poi fittizia. Il custode contatta la polizia e gli agenti della Squadra Volante fermano l’uomo, un trentunenne cittadino albanese, in via Morosini, angolo corso Stati Uniti. Il “tecnico” ha con sé una borsa da lavoro con strumenti elettronici e un Pos. Lo straniero viene arrestato per tentata truffa e per aver fornito false generalità.

Nel corso della perquisizione della stanza dell’hotel cittadino dove il trentunenne risiede con altre due persone, una delle quali estranea ai fatti, e dei successivi accertamenti esperiti, emerge il legame con una truffa portata a termine il giorno precedente in zona San Paolo. Nella circostanza un uomo aveva venduto e installato per 750 euro rilevatori di fumo e gas ad un’anziana signora, strumenti con un valore commerciale inferiore. L’anziana aveva pagato il dovuto, 400 euro con una transazione elettronica e 350 euro in contanti dei quali 100 in monete che la vittima conservava, di fatto dando fondo a tutte le risorse in casa. La truffa era stata condotta da un ventenne italiano che occupava la stessa stanza di albergo del cittadino albanese. La fattura della transazione era stata emessa dalla stessa società che compariva nel blocco dimenticato dal “tecnico” in fuga nell’alloggio di corso Montevecchio. Copia della fattura, inoltre, viene trovata nell’auto nella disponibilità del ventenne, il quale viene denunciato in stato di libertà per truffa aggravata.

I tre occupanti della stanza d’albergo, tutti residenti nel bresciano, sono stati sanzionati amministrativamente per il possesso di hashish rinvenuto nella loro camera.

Nella circostanza, si invitano eventuali altre vittime a segnalare casi simili alla Questura di Torino

Allerta nubifragi fino a domenica Temperature in calo

E’ allerta gialla a Torino e in Piemonte, per la prevista ondata di temporali, e possibili nubifragi, da oggi a domenica.

Le previsioni di Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale)  indicano come zona a maggior rischio  il nord del Piemonte, con le province di Novara e Vco.

I primi rovesci dovrebbero interessare  il lago Maggiore, per spostarsi successivamente alle altre zone. L’allerta gialla significa “criticità ordinaria” per possibili  fulmini, caduta di alberi, allagamenti e frane, ed esclude solo il sud del Piemonte. Nelle zone più colpite saranno possibili forti raffiche di vento con grandinate. Nota positiva: si avrà  un netto calo delle temperature, con massime attorno ai 27-28 gradi

Travaglini: “Perché  voterò NO al referendum” 

Il 20 e 21 settembre 2020 si voterà per il referendum confermativo sulla riduzione del numero dei parlamentari: la riforma costituzionale propone di ridurre di un terzo i parlamentari di Camera e Senato—da 945 (630 alla Camera e 315 al Senato) a 600 (400 alla Camera e 200 al Senato). 

L’intento della riforma, nata sulla scia dei malumori populisti del Movimento 5 stelle e in seguito appoggiata passivamente da quasi tutto l’arco parlamentare, è responsabilizzare la classe dirigente e ridurre i costi della politica. Al contempo, modificando alla base l’apparato del potere legislativo, potrebbe avere conseguenze nefaste nel lungo periodo, in termini di rappresentanza democratica e funzionamento del processo decisionale istituzionale.

Per responsabilizzare la classe dirigente non basta (e, forse, non serve) ridurre il numero dei rappresentanti: così come per abolire la povertà non basta il reddito di cittadinanza e per eliminare la corruzione non basta il decreto “spazza-corrotti”. La visione per cui basterebbe una legge per raggiungere un obiettivo così complesso è semplicistica nonché mistificatoria. Dietro questa misura apparentemente innocua non c’è alcuna idea di riforma dello Stato, ma soltanto una visione meschina della politica e una volontà punitiva nei confronti della democrazia parlamentare.

Sui costi, invece, il dibattito è puramente demagogico: tra Camera e Santo, la riduzione dei parlamentari creerebbe un risparmio potenziale stimato tra i 57 e gli 81 milioni di euro all’anno — anche arrotondando per eccesso a 100 milioni, si tratta di cifre irrisorie per lo Stato italiano (si pensi che ogni anno lo Stato convoglia verso le scuole private circa 300 milioni). Paradossalmente, Camera e Senato con un solo parlamentare avrebbero costi solo di poco inferiori a quelli attuali: molte delle spese, infatti, sono “fisse”, e non dipendono dal numero di eletti. C’è poi da considerare il costo stesso del referendum: nel 2016, il referendum costituzionale costò circa 300 milioni di euro: in pratica, tre anni di risparmio andrebbero già in fumo con il voto stesso.

Ci sono poi ragioni più tecniche per essere contrari al taglio dei parlamentari. In primis, come sollevato dai Radicali, con meno parlamentari le decisioni potrebbero andare a rilento nonché essere suscettibili al potere di pochi — ad esempio, le commissioni al Senato saranno composte da 10 Senatori che potranno deliberare con una maggioranza di soli 4 Senatori. Discorso simile per i voti di fiducia e le future riforme costituzionali, i cui esiti potranno dipendere da maggioranze risicate e dai Senatori a vita — in pratica, in Italia, il potere legislativo potrebbe essere accentrato nelle mani di oligarchie di partito (ancorché considerando che pochi partiti italiani hanno dinamiche interne trasparenti e partecipate).

C’è poi un problema in termini di rappresentanza: attualmente, in Italia si ha 1 eletto ogni 64.000 cittadini (un rapporto già inferiore rispetto quanto immaginato dai Padri Costituenti: ci sono 20 milioni di cittadini in più rispetto il 1948). Se passasse la riforma costituzionale, con 600 parlamentari eletti, si avrebbe un rapporto di un eletto ogni 101.000 persone. Con la riduzione dei collegi verrà compromessa l’omogeneità della popolazione elettorale (si pensi alle minoranze linguistiche) e aumenterà la discrezionalità con cui i perimetri dei collegi stessi verranno disegnati. Inoltre, la riforma porterà uno squilibrio di rappresentanza tra le varie Regioni italiane. Proprio per questi motivi sarebbe necessario che il mero taglio del numero dei parlamentari venisse accompagnato da una riforma più ampia dell’ordinamento e della legge elettorale.

Responsabilizzare la classe dirigente ed efficentare la spesa pubblica sono obiettivi nobili ma devono essere perseguiti in una visione complessiva d’insieme e non con un mero taglio della rappresentanza parlamentare. Per questo , come uomo di sinistra, voterò NO.

Marco Travaglini, già dirigente della sinistra piemontese e consigliere regionale DS-PD

Bellezza tra le righe

Il racconto di come si può vincere l’emofilia nel giardino di Casa Lajolo

A Casa Lajolo domenica 30 agosto ore 18 arriva Salvo Anzaldi  per parlare di “Nato per non correre” e per sfidare con ironia i limiti della malattia. L’incontro fa parte di “Bellezza tra le righe”, la rassegna che parte dalla bellezza dei luoghi in cui si svolge per ritrovare bellezza nel nostro quotidiano, nonostante tutto. Sette incontri che partono dal libro, dalla parola scritta o raccontata per guardare con fiducia al futuro fino al 27 settembre, nel parco di Villa Lajolo a Piossasco e del Castello di Miradolo, a San Secondo di Pinerolo.

L’incontro di domenica

È possibile correre i 42 km della Maratona di New York con un ginocchio in titanio e una malattia considerata sinonimo di immobilità? Sì, e ce lo ha dimostrato Salvo Anzaldi, il primo novembre 2015.

Salvo è un giornalista, un appassionato di calcio e un fan sfegatato di Bruce Springsteen. Ma soprattutto Salvo è emofilico, il suo sangue ha una carenza del fattore che ne permette la coagulazione. Questo vuol dire che anche la caduta più banale può avere conseguenze molto serie: i versamenti delle articolazioni portano le cartilagini a consumarsi e le ossa a modificarsi, e mentre il dolore aumenta le possibilità di movimento diminuiscono. La cosa migliore, per Salvo, sarebbe stata vivere una vita tranquilla, al riparo da ogni possibile trauma.

Quella che racconta in questo libro, però, è una storia diversa, la storia di una persona che, nonostante le difficoltà e la sofferenza, non ha mai voluto rinunciare a nulla, neanche a una singola, devastante partita di calcetto, a un viaggio dall’altra parte del mondo o, perché no, a essere uno dei cinque emofilici che per la prima volta nella Storia hanno corso la maratona più famosa al mondo.

Una corsa per dimostrare a se stesso e a ogni singolo emofilico che nessuna sfida è troppo grande da non poter essere affrontata e che se ci credi puoi arrivare dove non avresti mai nemmeno osato sognare.

 

A seguire, aperitivo (7 euro) e visita guidata alla dimora storica.

CASA LAJOLO

Casa Lajolo è una tipica dimora estiva di campagna settecentesca. Oltre alle proporzioni e alle decorazioni esterne, anche lo stile delle porte (a chiambrana con sovrapporte) e il tipo di decorazione di numerosi soffitti conferma questa datazione. In particolare, i soffitti di due camere del piano terreno sono infatti ripetizioni in tono minore dei soffitti dell’Appartamento di Levante della palazzina di Stupinigi.

Ciò che contraddistingue Casa Lajolo è la molteplice sfaccettatura del suo giardino: non un solo giardino, ma diverse tipologie di aree verdi abbracciano infatti l’edificio, rendendolo unico nel suo genere. Il giardino, si articola su tre gradoni collegati da gradini di pietra. Il più alto è un piazzale a ghiaia prospiciente la casa padronale, al limitare del quale sono allineate le siepi di bosso scolpite che caratterizzano più diffusamente il secondo gradone. Questo secondo ripiano è un giardino all’italiana delineato da cordonature di bosso e punteggiata da siepi di bosso più alte e scolpite (poltrone, figure geometriche). La seconda parte di questo ripianoè un boschetto di tassi (Taxus baccata) all’inglese, un giardino nascosto che, con il suo confine occidentale tenuto tagliato regolarmente, costituisce come un muro verde che marca il limite e giustifica l’impianto simmetrico del giardino all’italiana.

Il terzo gradone è destinato a una piccola piantagione di olive, a un barçeau con pergolato. La parte del terreno dedicata all’orto, un vero e proprio hortus conclusus, si trova invece su un livello marcatamente più basso di quello del giardino. Nel corso degli ultimi anni questo spazio è stato oggetto dell’avvio di una sostanziale trasformazione grazie all’intervento progettuale dell’arch. Monica Botta, che lo ha trasformato in orto-giardino, uno spazio destinato alla produzione orticola, ma che formalmente riprende le geometrie del giardino all’italiana.

Tecniche di coltivazione che escludono trattamenti “invasivi” e favoriscono la sinergia tra le diverse piante cercando di recuperare antiche pratiche contadine, fanno dell’orto un luogo speciale, bello a vedersi, ma soprattutto finalizzato alla coltivazione virtuosa. Termina la proprietà una vasta area destinata a prato, il tipico prà giardin piemontese.

 I prossimi appuntamenti

 

Castello di Miradolo. Domenica 6 settembre alle 18. Incontro con Luca Mercalli. Titolo “Non c’è più tempo: reagire alle emergenze climatiche”.

 

T come Tempo. Il tempo che inizia a mancare per comprendere che quella climatica e ambientale è un’emergenza di cui dobbiamo preoccuparci.

Siamo un pezzo di natura, lo dice la scienza ecologica, e se la natura si degrada anche noi facciamo la stessa fine. Partiamo da dove posiamo i nostri piedi. Ogni secondo in Italia spariscono sotto cemento e asfalto 2 metri quadrati di suolo. Eppure il suolo è la nostra assicurazione sul futuro, per produrre cibo, per filtrare l’acqua, proteggerci dalle alluvioni, immagazzinare CO2. La sua perdita irreversibile è un grave danno per noi e per figli e nipoti. Tanto piú in epoca di riscaldamento globale che, inducendo fenomeni meteorologici estremi – alluvioni, siccità, ritiro dei ghiacciai e aumento dei livelli marini – minaccia il benessere dei nostri figli e nipoti. Eppure ci sono molti modi per risparmiare energia evitando di aggravare l’inquinamento atmosferico o per non sprecare inutilmente le risorse naturali che scarseggiano mettendo a rischio il futuro. Mercalli lo dice e lo scrive da oltre vent’anni, e propone qui un compendio di riflessioni, prendendo lezioni di metodo e di vita da Primo Levi.

Il pubblico assiste all’incontro immerso nella natura, accoccolato sull’erba, al centro di un grande prato.

A seguire merenda gourmet sul prato alle 19,30.

 

In contemporanea, alle 18, “Ti presento Bruno Munari. Disegnare il sole”, Laboratorio creativo 0-99 anni

Chi è il sole? Cos’è? Una palla? Un raggio? Un lampo? Bruno Munari, nel suo Disegnare il sole – testo che raccoglie alcuni suoi disegni insieme a litografie, quadri, disegni e affreschi d’artista – vuole raccontare chi è il sole, negli infiniti modi in cui può essere visto e interpretato. In questo laboratorio tenteremo di indagarne le mille facce di questo “fenomeno, di cui il tramonto e l’alba sono il davanti e il dietro. Perchè mentre noi che stiamo di qua guardiamo il tramonto, quelli che stanno di là vedono l’alba”.

 

Casa Lajolo. Sabato 26 settembre alle 18. Incontro con Andrea Illy e Francesco Antonioli. 

Titolo “Italia felix: l’impresa sociale e l’economia circolare come filosofia di vita e di lavoro” 

 

Francesco Antonioli, torinese, scrittore e giornalista economico con una lunga esperienza al Sole24Ore, insieme ad Andrea Illy, triestino, presidente di IllyCaffè, due anni fa hanno dato alle stampe, per Piemme, un libro che ha fatto parlare di sè soprattutto negli ambienti economici. “Italia Felix” è una lettura in positivo, è la consapevolezza che il Paese può non vivere in una perenne instabilità. Come? Attraverso la bellezza del suo inestimabile patrimonio culturale. E il Covid19? La pandemia potrebbe avere allontanato ancora di più il sogno di una “Italia Felix”? O al contrario, lo rende ancora più urgente?

A seguire, aperitivo e visita guidata alla dimora storica. 

 

Casa Lajolo. Domenica 27 settembre ore 11. Incontro con Marina Salamon.

Titolo “Dai vita ai tuoi sogni”.

 

”Il futuro appartiene a chi crede nella bellezza dei propri sogni”. L’ha scritto Eleanor Roosevelt, ed è proprio vero. Crederci significa rischiare, compromettersi con la realtà, senza avere paura delle piccole o grandi sconfitte. Significa impegnarsi con determinazione e disciplina, senza perdere lo sguardo fiducioso nel futuro e nella vita, che proprio di quel sogno ci ha fatto innamorare.

A seguire, aperitivo e visita guidata alla dimora storica. 

 

 

Utilità

Agli incontri a Casa Lajolo, via San Vito 23 a Piossasco, si accede con il biglietto di ingresso che dà diritto anche alla visita guidata (6 euro). Aperitivo facoltativo, a seguire. Si consiglia la prenotazione: info@casalajolo.it o telefonare al 348.7095508.

 

Per gli incontri al Castello di Miradolo, che già nel 2019 aveva ospitato alcune anteprime di “Bellezza tra le righe” con Giorgio Caponetti e Nicolas Ballario, la conversazione è compresa nel biglietto di ingresso al Parco (5 euro). I laboratori creativi per bambini costano invece 15  euro. Per chi vuole, alle 19,30, merenda gourmet sul prato. Prenotazione obbligatoria agli incontri e alla merenda: 0121 502761 – prenotazioni@fondazionecosso.it – www.fondazionecosso.it. Il Castello è in via Cardonata 2 a San Secondo di Pinerolo. Ingresso gratuito fino ai 6 anni.