ilTorinese

Disservizi treni, comunità montane chiedono intervento Regione

I disservizi sulle tratte ferroviarie Torino-Susa e Torino-Bardonecchia continuano a causare gravi disagi ai cittadini della Valle Susa. Di fronte alla mancanza di risposte da parte di Trenitalia e RFI, i Presidenti dell’Unione Montana Valle Susa, Pacifico Banchieri, e Alta Valle Susa, Mauro Carena, hanno scritto una lettera all’Assessore regionale ai Trasporti e alle Infrastrutture, Marco Gabusi, chiedendo un intervento urgente per risolvere la situazione.

Nella lettera, i due Presidenti denunciano i numerosi problemi che si verificano ormai da mesi sulle tratte ferroviarie: ritardi frequenti, soppressioni di treni e servizi sostitutivi inadeguati, che penalizzano soprattutto pendolari, lavoratori e studenti. A questi si aggiunge lo stato di degrado delle stazioni ferroviarie, spesso sporche e fatiscenti, prive di servizi essenziali come sale d’attesa, WC o monitor per le informazioni ai passeggeri.

“Abbiamo segnalato formalmente queste criticità a Trenitalia e RFI, chiedendo un incontro urgente per affrontare le problematiche e valutare i possibili correttivi, purtroppo senza alcun esito” si legge nella lettera inviata a Gabusi. “Riteniamo quindi necessario, stante l’inerzia delle controparti, il Suo autorevole intervento per sollecitare una risposta che permetta di avviare un confronto e individuare soluzioni concrete per garantire ai nostri cittadini un servizio ferroviario adeguato.”

La situazione attuale compromette la mobilità quotidiana di molti residenti della Valle. L’auspicio delle due Unioni Montane è che la Regione Piemonte intervenga a sbloccare la situazione, in modo che le problematiche segnalate vengano affrontate con tempestività e il servizio ferroviario possa tornare ad essere affidabile e di qualità.

Lear, Chiorino: “Regione pronta con cassa integrazione e politiche attive lavoro”

Lo ha dichiarato il vicepresidente e assessore al Lavoro della Regione durante l’aggiornamento del tavolo Lear 

“La Regione Piemonte è pronta a garantire la cassa integrazione per area di crisi complessa e dare così un sostegno immediato ai lavoratori della Lear”. Lo ha dichiarato Elena Chiorino, vicepresidente e assessore al Lavoro della Regione Piemonte, a seguito del tavolo Lear riunitosi  al Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

L’azienda, infatti, ha comunicato la decisione di voler richiedere al Ministero del Lavoro l’ammortizzatore sociale di 12 mesi previsto da Regione.

“Fin da subito avevamo dichiarato il massimo supporto ai lavoratori e come sempre manteniamo gli impegni presi: interverremo – tramite l’Unità di Crisi Integrata – anche con  politiche attive mirate e volte ad accompagnare coloro che lo vorranno con misure personalizzate e coinvolgendo le Accademie di filiera” ha proseguito il vicepresidente.

“Abbiamo ben chiaro in ogni momento che a ogni lavoratore di un’azienda in crisi corrisponde una famiglia in difficoltà: siamo concentrati e pronti per intervenire immediatamente” ha concluso Chiorino.

Il tavolo Lear si aggiornerà al Mimit giovedì 30 gennaio 2025.

Metro linea 2, risorse disponibili per i lavori da Rebaudengo a Porta Nuova

Nel corso dell’audizione tenutasi nella seconda Commissione della Regione presieduta da Mauro Fava, il presidente di Infra.To  Bernardino Chiaia ha detto che “il finanziamento per la linea 2 del metrò torinese ammonta ad un totale di un miliardo e 828 milioni di euro e, causa il rincaro dei materiali, ci vorrebbero invece 2 miliardi e 490 milioni di euro”. La scelta condivisa con il Comune e il presidente della Regione è stata quella quantificare “cosa si può riuscire a realizzare con le risorse economiche attualmente disponibili”. Si tratta quindi, secondo la proposta fatta al ministero, “di riuscire a fare i lavori partendo da Rebaudengo per arrivare almeno a Porta Nuova”.

L’audizione con la delegazione di Infa.To, guidata dal presidente Chiaia, si è svolta in seduta congiunta con l’analoga Commissione Trasporti del Consiglio comunale della Città di Torino, presidente Antonio Ledda, presenti gli assessori comunali Chiara Foglietta e Paolo Mazzoleni.

Chiaia è anche Commissario straordinario nominato dalla presidenza del Consiglio per l’attuazione dei lavori della linea 2 e ha relazionato ricordato: “Il nuovo progetto dovrebbe portare a una evoluzione della rete trasportistica per renderla più moderna ed efficiente, oltre che interattiva. La linea attraversa quartieri che oggi hanno difficoltà di tipo trasportistico ma anche sociali ed economiche. La nuova linea moltiplicherebbe pure l’efficienza della Linea 1”.

“Il progetto preliminare – spiega Chiaia – parte da nord est a Barriera di Milano, scende verso sud, attraversa il centro cittadino e incrocia la Linea 1 a Porta Nuova per poi proseguire verso sud ovest passando dal Politecnico di Torino, lungo l’asse di corso Orbassano ed arrivando a Mirafiori”.

L’appalto dei treni dovrebbe essere aggiudicato entro il 2025 mentre, si pensa di partire con le gare per le opere civili nel secondo semestre del 2025 per arrivare alla aggiudicazione nel 2026. In questo modo è possibile che nella prima metà del 2026 si inizi a scavare per arrivare ad inaugurare l’esercizio di Metro 2 nel termine del 2032.

Quanto al prolungamento dell’attuale linea 1, Chiaia ha spiegato che “Sono necessari ancora 26 milioni di euro per completare l’opera, su un costo totale di 300”. Sarà poi “necessario acquistare altri 12 treni per mantenere la stessa frequenza di passaggi nelle stazioni dopo i lavori di prolungamento, perché non bastano i quattro già ordinati. Per i nuovi treni il costo stimato è di 145 milioni di euro. Il primo treno di quelli già ordinati dovrebbe arrivare nel febbraio del 2025”. Il presidente di Infra.To ha anche sottolineato l’importanza del coinvolgimento della Regione nell’operazione che riguarda più territori comunali e per riuscire ad ottenere i fondi ministeriali che comunque non sembra possano arrivare prima del 2026.

Il presidente Fava, “soddisfatto per il quadro esaustivo presentato nell’audizione”, ha promesso di convocare a breve una seduta congiunta per audire nuovamente Infra.To. Questo per consentire ai commissari di avere risposta alle domande che verranno depositate in base alla relazione illustrata oggi dalla delegazione di Infra.To

Vitamine Jazz Festival, la musica che cura. Terza edizione al Teatro Juvarra di Torino

Sabato 30 novembre 2024, ore 16.45

Il 30 novembre 2024, alle 16.45 si terrà, presso il Teatro Juvarra di Torino, la terza edizione del “Vitamine Jazz Festival”, con una rappresentanza dei musicisti che volontariamente, da otto anni, donano la loro arte nei reparti dell’Ospedale S. Anna per rispondere all’appello della Fondazione Medicina a Misura di Donna.

Il ricavato della serata sarà destinato ai progetti di ricerca sulle Disabilità Invisibili della Donna, tra cui le cefalee e l’endometriosi, che la Fondazione sta finanziando da oltre 4 anni.

I progetti vengono svolti in collaborazione con il Centro Cefalee della Donna dell’Ospedale Sant’Anna al fine di introdurre terapie innovative per la lotta al dolore emicranico e con il Servizio di Psicologia Clinica dell’Ospedale Sant’Anna per testare nuovi approcci nella gestione del dolore di donne affette da endometriosi.

Le “Vitamine Jazz”, varate nel settembre 2017 dalla Fondazione Medicina a Misura di Donna, in accordo con la Direzione dell’AOU Città della Salute e della Scienza e l’Università degli Studi di Torino, sono il più articolato, ampio e longevo programma al mondo di esecuzioni di jazz realizzate in un ospedale. La Fondazione ha mobilitato, con la Direzione Artistica di Raimondo Cesa, le istituzioni culturali del territorio e la comunità degli artisti che hanno messo a disposizione della causa tempo e competenze in modo gratuito.

Il progetto si colloca nel percorso strategico sull’alleanza virtuosa tra “Cultura e Salute” varato dalla Fondazione nel 2011 che vede coinvolti istituzioni culturali, medici, esperti nelle scienze sociali, economisti della cultura per portare in Ospedale esperienze pilota esportabili in altri contesti.

All’Ospedale Sant’Anna di Torino, il più grande d’Europa dedicato alle donne, sono stati superati i 430 appuntamenti musicali con la partecipazione di oltre 300 jazzisti di fama nazionale e internazionale.

Le note del jazz hanno dato il benvenuto alle nuove vite nei reparti maternità, accompagnato le pazienti durante le cure chemioterapiche nel Day Hospital oncologico, ingannato il tempo dell’attesa nelle sale d’aspetto e al pronto soccorso.

Il programma si sviluppa in dialogo con il personale dei reparti coinvolti ed è stato valutato molto positivamente da pazienti e operatori sanitari che hanno partecipato a focus group condotti dalla dott.ssa Catterina Seia, Responsabile progetto “Cultura e Salute” della Fondazione Medicina a Misura di Donna, insieme al team del prof. Pier Luigi Sacco, Economista della Cultura.

Attendiamo gli appuntamenti con curiosità e meraviglia. La musica ci stimola e ci ha aperto nuovi mondi” affermano le infermiere intervistate. Gli stessi musicisti definiscono l’ospedale “un grembo armonico” e considerano l’esperienza dell’esecuzione ad personam un arricchimento personale e professionale.

Neppure il Covid è riuscito a fermare “Vitamine Jazz”! Nei due anni di forzata assenza dalle corsie del Sant’Anna il mondo jazzistico si è attivato per prendere parte a quelle che sono state chiamate “Vitamine Jazz Virtuali”, inviando telematicamente video dedicati da ogni parte del mondo. L’esempio più eclatante è il video registrato in Brasile per le Vitamine Jazz Torinesi da Roberto e Eduardo Taufic con il grande Ivan Lins!

Il lavoro che la Fondazione Medicina a Misura di Donna porta avanti con encomiabile energia per l’Ospedale Sant’Anna, eccellenza europea per la ginecologia” dichiara il prof. Stefano Geuna, Rettore dell’Università di Torino “dimostra quanto il binomio Cultura e Cura sia prezioso non solo nel percorso di accoglienza e cura, ma costituisce un arricchimento personale per ognuno di noi. La musica ha la capacità di rendere gli spazi pubblici e in questo caso dell’ospedale, ambienti artisticamente e culturalmente stimolanti più vicini e accoglienti”.

La musica è conversazione, comunicazione in armonia. Il jazz in particolare è condivisione continua. Dall’interazione fra musicista e spettatore nascono le successive improvvisazioni”, afferma con orgoglio Raimondo Cesa che cura la rassegna e presidia ogni incontro.

La musica si è dimostrata una importante alleata nel percorso di cura e per questo siamo riconoscenti a tutti gli Artisti che hanno risposto con grande generosità ed entusiasmo al nostro appello” afferma la prof.ssa Chiara Benedetto, Presidente della Fondazione Medicina a Misura di Donna.

A San Raffaele Cimena è tempo di “Antiqua”

ANTIQUA 2024

07 dicembre – San Raffaele Cimena ore 21,15

Chiesa di S. Raffaele Arcangelo

Ars Baroca

Lo splendore della musica da camera nel 700’ Napoletano”

Il 7 dicembre, alle 21,15, a San Raffaele Cimena (To), presso la chiesa di San Raffaele Arcangelo in via Maestra, la rassegna musicale “Antiqua” proposta dall’Accademia del Ricercare si congederà dal suo pubblico dando appuntamento alla prossima edizione con il concerto di Ars Baroca Ensemble dal titolo “Lo splendore della musica da camera nel 700’ Napoletano”.

Ingresso a offerta libera. Per informazioni scrivere agli indirizzi segreteria@accademiadelricercare.com e accademiadelricercare@gmail.com oppure telefonare al numero 331.1095412. Sito web https://accademiadelricercare.com/

Programma

Domenico Natale Sarri (1679-1744)

Concerto per flauto, 2 Violini, Viola e b.c in la minore

Largo – Allegro – Largo – Spiritoso

Francesco Mancini (1672-1737)

Sonata per Flauto e due violini in re minore

Amoroso – Allegro – Largo – Allegro

Francesco Durante (1684-1755)

Concerto per archi n. 7 in do Maggiore

Moderato– Allegro – Larghetto – Presto

Alessandro Scarlatti (1660-1725)

Sonata per Flauto, due violini e b.c. in la minore

Allegro – Largo – Fuga – Piano – Allegro

Francesco Mancini

Concerto per Flauto, due violini e viola in Sol minore

Comodo – Fuga, Allegro – Larghetto – Allegro

Interpreti

Luisa Busca – flauto

Yayoi Masuda, Efix Puleo – violini

Elena Saccomandi – viola

Lorenzo Fantinuoli – violoncello

Federico Bagnasco – violone

Laura La Vecchia – tiorba

Claudia Ferrero – clavicembalo

Nota di sala

Il complesso Ars Baroca Ensemble è stato costituito con l’intento di affrontare con l’adeguata consapevolezza storica e musicologica il grande repertorio sei-settecentesco, da un lato valorizzando importanti inediti e dall’altro proponendo le opere più celebri e amate di compositori come Claudio Monteverdi, Alessandro Scarlatti, Antonio Vivaldi, Franz Joseph Haydn e Wolfgang Amadeus Mozart. Il nucleo base di questa formazione è composto da due flauti, un violoncello e clavicembalo, a cui possono aggiungersi, a seconda delle necessità, altri strumenti e cantanti. Pur dovendo confrontarsi in un ambito repertoriale molto conosciuto e frequentato da ensemble di grande prestigio, il complesso ha sviluppato una personalità artistica ben definita e un caratteristico stile esecutivo che traggono linfa dallo spiccato talento dei suoi membri e da una coesione sempre maggiore. Dopo avere inciso il disco «L’arte della trascrizione», apparso allegato al mensile CD Classica nel catalogo dell’etichetta bolognese Tactus, l’ensemble barocco si esibisce spesso in importanti concerti, molti dei quali abbinano le note dei compositori più famosi del XVII e XVIII secolo ai versi immortali di poeti come Lodovico Ariosto e Torquato Tasso, creando in questo modo una sorta di ‘ponte’ che consente di apprezzare arti diverse in passato strettamente legate tra loro. Tutti gli strumentisti vantano importante attività con prestigiosi ensemble, all’interno dei maggiori circuiti concertistici internazionali.

The Gypsy Gospel Choir incanta Torino e dintorni con le canzoni di Natale a cielo aperto

Come nella migliore tradizione americana, che a Natale vince su tutto, il gospel torinese è pronto a scendere in strada per allietare le giornate dei cittadini, alle prese con il lavoro e la routine quotidiana. Accadrà sotto la Mole, grazie a Gypsies in Town, l’iniziativa a cura di The Gypsy Gospel Choir, il coro di oltre 30 elementi, composto dai giovani talenti della Gypsy Academy di Torino. Le esibizioni si terranno a partire dal 30 novembre alle ore 15, quando The Gypsy Gospel Choir percorrerà cantando corso Togliatti fino in corso Francia, per approdare al Villaggio Leumann.

Domenica 1 dicembre l’intero ensemble sarà protagonista al teatro San Barnaba di strada Castello di Mirafiori. L’8 dicembre, Festa dell’Immacolata Concezione, si potrà rivivere l’atmosfera natalizia in Gran Madre, sempre a partire dalle ore 15. Ultima esibizione il 22 dicembre per le strade di Borgaro Torinese. In scaletta ci saranno i brani gospel più famosi, cosiccome i classici di Natale nella storia della musica, da “Oh Happy Day” a “All I want for Christmas is you” di Mariah Carrey e “Last Christmas” di George Micheal. Immancabile poi la colonna sonora di “Sister Act” con “Joyful Joyful”.

Il Coro è diretto da Maria Giovanna Lungo, allestito da Marta Lauria, con il contributo artistico di Aurelio Pitino, del Gospel Jubilee Festival. Autore e grande vocalist, è considerato il massimo esponente nazionale di canto gospel, oltre a essere l’ideatore del Gospel Jubilee Festival, evento internazionale che da 25 anni si tiene in dicembre, vanta la partecipazione a festival, tour ed eventi in Europa, Stati Uniti, in centro e sud America, oltre che a eventi trasmessi in mondovisione e programmi televisivi quali “Che tempo che fa”, dove ha accompagnato Andrea Bocelli, e al Festival di Sanremo 2014, in cui ha affiancato Raphael Gualazzi.

The Gypsy Gospel Choir è uno dei fiori all’occhiello della stagione 2024-2025 della Gypsy Musical Academy che 14 dicembre Teatro Concordia di Venaria con “Attraverso lo specchio” festeggerà con un musical i suoi primi vent’anni (lo spettacolo vede la collaborazione dell’Enesselle Spettacoli con la guest star Reece Richards). Dopo due decenni, inoltre, la Gypsy ha inaugurato l’apertura di una nuova sede, Spazio Gypsy, in via Canelli 57, che va così ad aggiungersi al quartier generale di via Pagliani 25 a Torino. Guidato da Cristina Fraternale Garavalli Spazio Gypsy propone aule di danza, canto e recitazione per ogni tipo di attività. Molti corsi saranno dedicati al mantenimento fisico come pilates, rafforzamento muscolare e ginnastica dolce per adulti.

Durante la stagione, inoltre, da non perdere le tante masterclass (calendario in via di elaborazione) con le migliori star di Broadway e del West End di Londra di cui l’anno scorso è stata visiting professor alla Gypsy Alice Fearn protagonista dello storico musical “Weeked” attualmente al cinema in versione film. Tra le novità, la masterclass con un’eccellenza di casa nostra: Luca Vicini, bassista dei Subsonica.

 

Mara Martellotta

Ospedale Settimo, Pentenero – Valle (Pd): “Maggioranza a pezzi”

Un nuovo balletto intorno all’ospedale di Settimo nel corso della discussione sulla variazione di bilancio.

La settimana scorsa, dopo settimane di discussione in commissione senza nessuna avvisaglia, la Giunta ha presentato un emendamento che prevedeva 15 milioni di euro per acquisire e internalizzare le attività di SAAPA spa, la società misto pubblico-privato sociale che gestiva le attività della struttura, ora posta in liquidazione.

L’annuncio aveva portato la scorsa settimana a interrompere anticipatamente il Consiglio per una commissione bilancio con l’assessore Tronzano che spiegasse la ratio dell’emendamento, seguita poi, alcuni giorni dopo, da una Quarta commissione dove l’assessore Riboldi è tornato sul tema, rassicurando la commissione sull’intenzione di riportare nel sistema pubblico l’ospedale.

Ieri un nuovo colpo di scena. L’assessore Tronzano ritira l’emendamento e ne presenta uno nuovo che non prevede più l’internalizzazione delle attività e prevede un generico impegno a “garantire le attività” e “tutelare i lavoratori”.

A quel punto, di fronte alla richiesta del PD di sospendere il punto e di avere spiegazioni, la maggioranza dà il via a un balletto di telefonate e colloqui, al termine del quale, nel pomeriggio, l’obbiettivo di “acquisire e internalizzare” le attività torna nell’emendamento.

Al momento del voto la Lega si smarca dando la presenza e non votando a favore, chiedendo inoltre al presidente di procedere alla votazione per appello nominale, con lo scopo neanche troppo recondito di spaventare con profili di responsabilità i colleghi della propria maggioranza.

Non è la prima volta che tra la Lega e il resto della maggioranza emerge una profonda diversità di visione sulla relazione tra il sistema pubblico e il sistema privato (basti ricordare le recenti polemiche sui partenariati di Alessandria e Cuneo e sull’apertura di un pronto soccorso privato in Torino o i frequenti riferimenti al modello lombardo). Nel momento in cui ci avviamo alla riforma del piano sociosanitario piemontese la maggioranza di centrodestra dovrebbe chiarirsi le idee e presentarsi con una voce unica al confronto, senza contare sempre sul nostro senso di responsabilità. Noi siamo per il sistema pubblico, senza esitazioni: la giunta Cirio può dire lo stesso? Oggi no.

Gianna PENTENERO, Presidente del Gruppo Pd Consiglio regionale

Daniele VALLE, Vicepresidente Commissione Sanità del Consiglio regionale

Telemedicina, i servizi della Regione: investiti quasi 40 milioni

L’assessore Riboldi: «Innovazione e tecnologia al servizio dei cittadini per una sanità sempre più a misura d’uomo»

Stipulato il contratto per l’Infrastruttura Regionale di Telemedicina (IRT), che prevede la fornitura dei servizi di televisita, teleconsulto, teleassistenza, telemonitoraggio di livello 1 e 2 e i servizi a supporto, evoluzione e manutenzione dell’infrastruttura stessa.

A firmarlo Azienda Zero, a cui sono stati assegnati quasi 39 milioni di euro dei fondi PNRR dedicati proprio alla telemedicina: «Un importante passo avanti verso l’innovazione e l’ammodernamento della sanità piemontese – ha sottolineato l’assessore alla Sanità, Federico Riboldi – Investire in telemedicina significa dare ai pazienti la possibilità di ricevere direttamente a casa propria assistenza e monitoraggio, raggiungendo anche le zone più isolate e impervie della nostra Regione. L’obiettivo ora è quello di realizzare una rete capillare e moderna a disposizione dei professionisti sanitari e, di conseguenza, ai cittadini piemontesi».

A livello operativo sono stati istituiti tre tavoli di lavoro: «A supporto della nostra azienda – ha spiegato il direttore di Azienda Zero, Adriano Leli – ci saranno il gruppo regionale di telemedicina, quello tecnico-informatico e quello clinico-organizzativo. Nel frattempo entro il primo semestre 2025 verrà collaudata la piattaforma e nel secondo semestre le Aziende Sanitarie Regionali inizieranno ad avviare i servizi di telemedicina sulla nuova piattaforma».

Nello specifico, con la telemedicina sarà possibile avere consultazioni mediche tramite videochiamate, monitoraggi da remoto e l’uso di applicazioni per la gestione della salute. Quindi i pazienti potranno ricevere cure senza doversi recare fisicamente in uno studio medico o in ospedale, migliorando l’accessibilità e la comodità delle cure sanitarie.

Tra i molti benefici della telemedicina ci sono anche la riduzione delle visite in presenza, con il conseguente decongestionamento degli ospedali e degli ambulatori, il monitoraggio continuo e tempestivo dei pazienti e la riduzione dei costi, grazie alla diminuzione degli spostamenti e delle visite in presenza, oltre a un positivo impatto ambientale legato ai minori spostamenti dei pazienti.

Regione, approvata la variazione di Bilancio

Tronzano: “ Dobbiamo pensare che i prossimi anni saranno complicati perché l’Europa richiama al rigore e così lo Stato e la Regione si devono adeguare. I conti pubblici vanno gestiti con serietà e attenzione”

Palazzo Lascaris, sede dell'Assemblea legislativa piemontese
Palazzo Lascaris, sede dell’Assemblea legislativa piemontese

La variazione di Bilancio è stata approvata con 28 voti favorevoli e 18 contrari, nella seduta odierna del Consiglio regionale presieduta da Davide Nicco. L’assessore al Bilancio Andrea Tronzano spiega che: “La mia responsabilità è mantenere i conti in ordine e garantire alla giunta e ai consiglieri il loro legittimo spazio politico. Con questa variazione procediamo in tale direzione. Dobbiamo pensare che i prossimi anni saranno complicati perché l’Europa richiama al rigore e così lo Stato e la Regione si devono adeguare. I conti pubblici vanno gestiti con serietà e attenzione”.

Si tratta di una variazione che ammonta a circa 80 milioni, di cui 50 milioni per la sanità e gli altri 30 milioni per sostenere – ad integrazione di quanto già stanziato con il bilancio di previsione 2025/2026 – interventi per la promozione e il potenziamento dell’offerta turistica piemontese, per il settore culturale nei confronti degli enti partecipati e convenzionati, nel campo dell’istruzione (Edisu) per l’esercizio delle funzioni in materia di diritto allo studio e per gli assegni di studio, nel campo dello sport per la promozione della pratica sportiva. Ci sono poi altre compensazioni di natura tecnica.

Quanto all’emendamento sull’ospedale di Settimo Torinese, è stata concordata e approvata una modifica: il testo definitivo, approvato all’interno della variazione facendo riferimento a somme ulteriori già nella disponibilità di cassa, recita che “la Giunta regionale informa la Commissione consiliare competente in merito a un progetto di piano industriale, corredato dalle valutazioni clinico-gestionali, dalle perizie di convenienza economica, finalizzato a garantire le attività e i posti letto gestiti dalla società Saapa Spa in liquidazione e tutelare tutti i lavoratori impiegati nelle medesime attività”. Il secondo comma conferma gli oneri finanziari nell’importo massimo di 15 milioni di euro a valere dall’esercizio finanziari 2024-26.

Sono stati presentati oltre 200 emendamenti da parte delle opposizioni, alcuni ritirati e altri non illustrati, e quattro da parte del gruppo Lega, tutti respinti dall’Aula per il parere negativo della Giunta.

Al termine della seduta sono stati presentati molti ordini del giorno, di cui alcuni approvati, vale a dire quello a firma Fabrizio Ricca (Lega) con parere contrario della Giunta, a sostegno dell’attività sportiva, mentre con parere favorevole della Giunta quelli di Simona Paonessa (Pd) per l’istituzione del trasporto pubblico gratuito per gli under 26; di Daniele Valle (Pd) per la sperimentazione della telemedicina nella Casa circondariale Lo Russo e Cutugno di Torino; di Roberto Ravello (Fdi) sul monitoraggio delle disposizioni in materia di tasse automobilistiche; di Sarah Disabato (M5s) affinché la Regione garantisca in tempi certi sull’erogazione dei fondi a favore della Cultura.

 

Giulia Marro (Avs) al presidio Diageo di Santa Vittoria d’Alba

Il parlamentare Marco Grimaldi deposita un’interrogazione alla Camera dei Deputati. AVS a livello locale e nazionale a fianco dei lavoratori e lavoratrici e contro un sistema di sviluppo economico che non tutela il territorio: Non possiamo più accettare un sistema che mette il profitto sopra la dignità delle persone” 
 
Santa Vittoria d’Alba, 26 novembre 2024 – Oggi Giulia Marro, Consigliera Regionale Piemonte, ha preso parte alla manifestazione indetta dalle sigle sindacali a fianco dei lavoratori e delle lavoratrici dello stabilimento Diageo di Santa Vittoria d’Alba, che vedranno il loro posto di lavoro entro giugno 2026 con la chiusura dell’impianto. Con la decisione di fermare le attività produttive e amministrative dello stabilimento Diageo si consumano ancora una volta gli effetti di un sistema che mette il profitto delle grandi aziende al di sopra della vita delle persone e delle comunità.
“Quello che viviamo oggi è il risultato di un sistema economico che consente alle aziende, soprattutto multinazionali, di decidere liberamente dove produrre, dove licenziare, dove tagliare posti di lavoro, senza alcun vincolo che le costringa a considerare gli interessi delle persone e delle comunità che, per anni, hanno alimentato la loro ricchezza. La nostra Regione e i nostri territori sono lasciati in balia delle scelte di multinazionali che privilegiano i guadagni a breve termine, senza alcun rispetto per la dignità dei lavoratori e la sostenibilità delle comunità”, commenta la Consigliera Marro, “Stamattina ho parlato con operai che lavorano nell’azienda dal 1988, da quando sono nata. Una vita passata a costruire l’impresa, che ora li abbandona. Mi hanno raccontato quanto, nel tempo, la loro condizione sia cambiata: da lavoratori e lavoratrici considerati persone, con un nome e un ruolo all’interno della comunità, a numeri in un sistema aziendale che li ha ridotti a semplici ingranaggi. Le parole di queste persone mi hanno fatto riflettere ancora di più sulla connessione tra le diverse lotte: un tempo le merci venivano spostate sui binari, contribuendo a sostenere il territorio, mentre oggi si preferisce il trasporto su gomma, più inquinante e dannoso per la viabilità; un tempo le cantine della Cinzano erano un patrimonio culturale che faceva parte dell’identità di Santa Vittoria, che oggi è lasciato a marcire”. 
Continua Marro: “Il Presidente Cirio nel suo intervento di oggi ha ricordato ciò che fece nel 2017 in Commissione Europea per salvare l’azienda dalla chiusura, ottenendo un accordo che limitava i licenziamenti e garantiva una buonuscita dignitosa. Ma non possiamo accettare che il destino del nostro lavoro e dignità dipenda dalla buona volontà di un singolo rappresentante delle istituzioni, che ha il potere di salvare o abbandonare interi territori. Non possiamo più tollerare un sistema che non mette in discussione le sue logiche di sviluppo, ma si preoccupa solo di proteggere gli interessi di chi comanda, a discapito delle persone. Oggi, più che mai, è necessario un cambiamento radicale. Non possiamo più permettere che le nostre comunità vengano svendute a logiche di profitto. Dobbiamo dotarci di strumenti e politiche nuove, capaci di fronteggiare le decisioni unilaterali delle multinazionali e di difendere il nostro lavoro e il nostro futuro” .
 
L’attivazione sul territorio è sostenuta a livello nazionale dal Parlamentare di AVS Marco Grimaldi: “Ho depositato un’interrogazione alla Camera che dimostra, ancora una volta, l’assenza di responsabilità sociale da parte di aziende che delocalizzano non per cali produttivi, ma in cerca di lavoro a basso costo e maggiori margini di profitto. La decisione di Diageo colpisce centinaia di famiglie e un’intero territorio. Serve un intervento deciso del Governo contro le delocalizzazioni arbitrarie”.
 
Concludono entrambi: “AVS sarà al fianco dei sindacati in questa battaglia, per evitare la chiusura dello stabilimento Diageo e proteggere i posti di lavoro. Ma il nostro impegno non si fermerà qui: lavoreremo affinché la Regione Piemonte e il Parlamento si facciano promotori di una strategia più forte contro le delocalizzazioni e le chiusure indiscriminate, per difendere il lavoro e la dignità delle persone contro l’abuso del potere delle multinazionali”.