ilTorinese

Museo illusioni tra arte e scienza, la riapertura

Arrivano LE TRE GREAT ILLUSIONS

Palazzo Barolo

Via delle Orfane 7/A

Il 7 e l’8 dicembre dalle 10 alle 19

Adrenalina, Energia, Paura, Arte, Scienza, Tecnologia, Sogno: in esclusiva per Il Museo delle Illusioni Ottiche fra Arte e Scienza, a Palazzo Barolo Torino , via delle Orfane 7/A, ARRIVANO LE TRE GREAT ILLUSIONS (G.I.). Non coinvolgono solo la mente, ma anche il corpo, i battiti del nostro cuore e le reti neuronali dei nostri sogni. Una delle principali funzioni dell’attività onirica è quella di aiutare a pensare fuori dagli schemi e fra le scorie trovare una perla, un’Emozione. LE TRE GREAT ILLUSIONS non hanno struttura narrativa, non sono solo giochi percettivi da decifrare per riscoprire un ordine, una soluzione o il falso che c’è in quel che sembra vero… no, propongono un’avventura diversa da vivere sfidando il tempo mettendo in campo il default-mode-network, una rete di aree e connessioni cerebrali che entrano in funzione ogni volta che siamo in modalità emozioni estreme.

La prima è Vortex ci inghiotte con impeto appassionante mentre camminiamo su ponte in sospensione e – catturandoci in una galleria di luci e forme liquide che ruotano iper-veloci intoro a loro stesse – ci invita a ripetere mille e mille volte l’esperienza. Cosa lascia: perdita dell’orientamento e dei punti di riferimento. Rivoluzione creativa, voglia di cambiare e neutralizzare i nostri incubi.

La seconda è Grattacielo ci tiene sospesi all’ultimo piano sul punto di scivolare sulla Quinta Strada e poi voilà precipitiamo nel traffico di New York senza che la velocità di caduta provochi alcun dramma: nessun effetto “sfracellamento”. Possiamo continuare integri la nostra passeggiata: Cosa lascia: Energia, Voglia di nuove sfide.

La terza è il Pozzo ci invita ad andare verso il fondo Giù, sempre più Giù per percorrere l’Infinito e incontrare i nostri desideri. Cosa lascia: tanta paura, ma anche la consapevolezza che è il nostro cervello a inventarsi la storia, tante storie. Un sogno lucido che può durare quanto i giorni della nostra vita. Ma noi siamo più forti dei nostri sogni.

Provare, sperimentare e, poi, dopo l’esperienza scrivere un diario per avere le idee più chiare sul nostro QE, Quoziente Emozionale.

Lo sguardo insignificante dall’Italia, lo sguardo tragico dall’Ucraina

In concorso sugli schermi del 42mo TFF

 

Credo che di tanto in tanto ci si debba fermare a chiederci che cosa sia il cinema (la stessa cosa vale per l’arte, per il teatro, ogni espressione che riusciamo a definire ancora umana), quali possano essere i suoi mezzi e quale il suo fine, non solo una dimensione ludica ma soprattutto la componente istruttiva che qualche volta s’affossa. Ci si dovrebbe fermare a chiedere, di questo o quel progetto, come sia stato pensato e portato avanti, e proposto e come abbia raccattato in giro quei tanti o pochissimi quattrini che gli sono serviti, l’autrice che al cellulare chiede aiuto a papà “sono pur sempre tua figlia”, come abbia avuto dalla sua – con ottime intenzioni – chi lo abbia proposto sugli schermi di un festival, per l’occasione una squadra di giovanissimi dai 23 ai 33 anni, di cui in questi giorni si dice un gran bene ma che al contrario io credo non ami molto il cinema di casa nostra (facciamo il paio della rappresentanza con “Europa Centrale” di cui qui già s’è detto). Mi sono fermato e mi sono fatto la domanda dopo essere uscito all’aperto dalla proiezione di “n-Ego”, l’opera più recente di Eleonora Danco, scrittrice attrice regista, camuffata a passeggiare, trascinandosi dietro sui sampietrini sobbalzanti una flebo e una cartucciera di sonnifero, per le strade di Roma con un collant che le deforma il viso (una sorta di manichino dechirichiano? mah!) e avvolta in un impermeabile di tela cerata, rossissimo, “a esplorare la condizione umana” ci avvertono i programmi.

La sua storia di 82’ non è una storia, è un tragitto slabbrato che gode dello spericolato montaggio di Marco Tecce e incrocia la piazza di Trastevere e il Gianicolo, i lavori interminabili di piazza Venezia e il portico d’Ottavia, i monumenti e le rovine, il moderno e l’antico, camminando avanti e all’indietro, strisciando gattonando e raggomitolandosi, ascoltando massime e stralci di vita, abitudini e azioni di ogni giorno e in fin dei conti con quale importanza, filmando visi e mani e donne con cartelli insignificanti, le provenienze dei tanti quartieri, uomini e donne che hanno sognato un futuro migliore, i pochi che si sono realizzati i tantissimi no, ed elencano i tanti passati di infelicità e di solitudini, gente che racconta gli anni della galera e la quasi obbligatorietà a entrare e uscire da quella, “papà ladro e mamma donna delle pulizia, non potevo stare in un altro posto”, “me li son proprio fatti tutti quelli che stanno in giro per l’Italia”, i mestieri e i mestierucoli, la donna che impiega mezz’ora al giorno per truccarsi, qui sta l’oasi felice della giornata, e il ragazzo più o meno trentenne, “ma tu ti masturbi? lo fai tutti i giorni? ma no, non sempre, mi masturbo per capire il mio corpo” e altri particolari perché s’allarghi la nostra conoscenza, i rapporti tra generazioni, quella che vuol essere la madre/amica per sapere se il piccolo di casa “l’ha già fatto” e “mi padre me picchiava de brutto”. E molto molto altro ancora. Danco deve girare un film e semina appunti e fogli bianchi per le strade di Roma, complici a un certo punto anche Filippo Timi e Elio Germano. Quei fogli dovrebbero esserle utili a costruire la sua “sintassi di epifanie”, il tutto rimane un insignificante esercizio davanti a una macchina presa che avrebbe persino in sé la pretesa di voler divertire.

Meglio tutta le naturalezza, la singolare “povertà” del racconto, di “Kasa Branca”, opera prima che arriva dal Brasile per la regia di Luciano Vidigal. Dé è un ragazzo di una favela di Rio de Janeiro, che vive con la nonna Almerinda, affetta da Alzheimer e ormai arrivata ai suoi ultimi giorni. Con l’aiuto di un paio di amici, decide di farle vivere quei giorni nel migliore dei modi. Andranno a vedere il passare dei treni, la porteranno a fare qualche gita lassù in montagna, caricandosela sulle braccia, inventeranno una festa a casa sua con l’invito a qualche rapper di maggior successo al momento: magari facendo anche i conti con la polizia che perlustra le strade, con la padrona di casa che reclama l’affitto degli ultimi mesi, con un furto nella farmacia vicino perché le spese del settore non incidano troppo. Ogni cosa negli occhi e nella più che pingui forme del ragazzo, nel suo dire la fatica del vivere giorno dopo giorno vicino ad una malata anziana e delle corse in ospedale, degli affetti – i lavaggi, la musica fatta ascoltare, i segnali forse neppure avvertiti -, del dolore che sopraggiunge con la perdita. Attori del tutto sconosciuti per noi, davvero bravi, di quelli che non sembrano avere davanti a sé qualcuno che li filmi.

C’è la storia privata e quella di un intero paese, c’è la memoria di un tempo che fu le repressioni di Kyiv e di Praga riflessa in quello che stiamo vivendo, la paura e la guerra, ci sono i fuochi e i suicidi in “Dissident” diretto da Stanislav Gurenko e Andrii Alf’erov. C’è Oleg che ha combattuto contro la Germania nazista quanto contro l’Unione Sovietica del comunismo, tutto teso all’indipendenza del proprio paese; come c’è la moglie Vilena che sogna una vita serena e dei figli e che deve salvare il suo uomo da un nuovo arresto; c’è l’ambizioso scrittore Taras che cambierebbe la loro esistenza offrendo all’uomo una collaborazione per il romanzo che sta scrivendo e al quale Vilena non rimane insensibile. I dissidenti, le lotte, l’ondata di arresti che invade la città la decisione del suicidio, la speranza della libertà. Ne risulta un film di una tensione che coinvolge lo spettatore, che illustra con personale e autentica partecipazione il racconto di un dramma, che pone in primo piano l’ispirazione che lo ha fatto nascere, che sa porre con estrema precisione ognuno davanti alla Storia. Che non dovrebbe sfuggire alla giuria capitanata da Margaret Mazzantini.

Elio Rabbione

Nelle immagini, scene da “n-Ego” di Eleonora Danco a rappresentare l’Italia, di “Kasa Branca” di nazionalità brasiliana e di “Dissident” proveniente dall’Ucraina.

Aston Villa – Juventus 0-0

I tanti infortuni tra i bianconeri hanno forse favorito il solo pareggio tra Aston Villa e Juve. I torinesi al 93′ patiscono per il gol di Rogers, che verrà però annullato per un fallo  su Di Gregorio. Traversa di Digne su calcio di punizione nel primo tempo, Conceicao si rivela il migliore in campo.

Sciopero 29 dicembre, Amiat: garantiti servizi essenziali

Saranno garantiti i servizi essenziali e saranno assicurate le prestazioni indispensabili a tutela della sicurezza

Nell’intera giornata di venerdì 29 novembre, in occasione dello sciopero generale indetto dalle segreterie nazionali di alcune delle principali organizzazioni sindacali dei lavoratori, tutti i servizi aziendali – con particolare riferimento a quelli del comparto igiene ambientale legati alla raccolta rifiuti e ai Centri di Raccolta –potrebbero subire sospensioni o riduzioni. 

Nelle ore di sciopero saranno comunque garantiti i servizi essenziali e saranno assicurate le prestazioni indispensabili a tutela della sicurezza, nel rispetto degli accordi applicativi della Legge 146/90, così come modificata dalla Legge n. 83/2000 e successive deliberazioni della Commissione di Garanzia che regolamentano l’esercizio del diritto di sciopero.

Le attività riprenderanno regolarmente al termine della giornata di sciopero con l’adozione di tutte le misure organizzative necessarie a ripristinare la regolarità dei servizi.

Treno Asti – aeroporto di Torino, “saranno attivate tutte le fermate”

“La messa in funzione del nuovo segnalamento renderà possibile attivare tutte le fermate alla linea SFM6, come richiesto nell’accordo quadro sulle tracce ferroviarie dalla Regione e dall’Agenzia per la mobilità piemontese. Tra gli investimenti previsti, entro il 2026, Rfi ha in cantiere il potenziamento del segnalamento e la suddivisione in più sezioni di blocco tra Torino-Rebaudengo e Venaria-Reggia” ha risposto l’assessore Gian Luca Vignale (leggendo una nota dell’assessore Marco Gabusi) ad una interrogazione presentata da Andrea Cerutti (Lega) sulle “effettive tempistiche per garantire che le stazioni di Venaria Reale-Rigola e Torino-Corso Grosseto possano essere incluse nella nuova tratta ferroviaria per Caselle, assicurando così un servizio efficiente ai pendolari”.

Cerutti nella sua interrogazione si riferisce all’annuncio, fatto nei giorni scorsi, da Regione, Amp, Rfi e Trenitalia dell’entrata in funzione, a partire dal 15 dicembre, di una nuova linea, da Asti fino all’Aeroporto di Torino Caselle e alla comunicazione dell’assenza delle fermate alle stazioni di Venaria-Rigola e Corso Grosseto.

Nel corso dei lavori la Giunta regionale ha risposto anche alle interrogazioni: “Situazione dei pazienti diabetici in Piemonte che usano microinfusori e sensori per il controllo della glicemia. Occorre fare chiarezza e continuare a mettere al centro la persona malata, non inficiandone tutela e qualità di vita” presentata da Gianna Pentenero (Pd); “Gender pay gap. La legge regionale sulla parità retributiva del 2021 resta inapplicata. Dopo tre anni ancora in attesa del regolamento attuativo” di Nadia Conticelli (Pd); “Assenza di manutenzione ordinaria e straordinaria A.T.C. Piemonte nord” di Simona Paonessa (Pd); “Seconda edizione del Servizio civile regionale volontario” di Alice Ravinale (Avs); “Quando partiranno i lavori per la realizzazione della Casa di Comunità di Venaria?” di Valentina Cera (Avs); “Quali azioni concrete sta intraprendendo la Giunta per garantire le risorse necessarie al prolungamento della Linea 1 della Metropolitana di Torino, da Fermi (Collegno) a Cascine Vica (Rivoli)?” di Sarah Disabato (M5s); “Iniziative della Giunta per prevenire il rischio di tensioni sociali connesse al peggioramento del servizio ferroviario” di Giulia Marro (Avs); “Caos campagna vaccinazioni pediatriche, a fianco di bambini e famiglie” di Vittoria Nallo (Stati Uniti d’Europa).

Risposta scritta è invece stata richiesta per l’interrogazione, “Trasporto gratis per gli studenti: per ora tagliamogli la metro 2” di Alberto Unia (M5s)

DisFestival, manifestazione diffusa a Torino

Nel 1993 la Commissione Europea, in accordo con le Nazioni Unite, ha istituito il 3 Dicembre quale Giornata Europea delle Persone Disabili e dal 2008 le Nazioni Unite hanno esteso la ricorrenza del 3 Dicembre a tutto il mondo ed è diventata la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità”.

La CPD – Consulta per le Persone in Difficoltà ODV ETS dal1997 organizza in occasione di questa data eventi ed iniziative di grande richiamo per attirare l’attenzione di tutti su questo momento dell’anno così importante, portando avanti l’impegno che da sempre la contraddistingue nel diffondere una cultura che implementi e valorizzi condizioni di pari opportunità per tutti, con particolare attenzione alle persone con disabilità.

Quest’anno ha così deciso di realizzare un public program articolato con diversi appuntamenti che saranno raccolti sotto il cappello del DisFestival, una manifestazione diffusa che si svolgerà in varie sedi cittadine come OGR Torino, Circolo dei lettori, Pala Giovanni Asti ex PalaRuffini, Coro di Santa Pelagia e Casa del Teatro Ragazzi e Giovani.

Il DisFestival fin dal nome vuole utilizzare il suffisso DIS unito in genere alla parola ABILITÀ e trasformarlo in segno positivo per DISfare e DISattivare tutti gli schemi, gli stereotipi e i pregiudizi che ancora oggi accompagnano il mondo della disabilità.

L’obiettivo dichiarato è quello di rendere “pop” la disabilità ovvero di utilizzare strumenti, linguaggi e iniziative che riescano a suscitare l’attenzione di tutti e del pubblico più eterogeneo possibile rispetto a un tema tanto importante quanto spesso ritenuto appannaggio solo di alcune categorie speciali, assistite o isolate dal resto del mondo.

Saranno cinque eventi all’insegna dell’inclusione sociale, distribuiti dal 30 novembre all’8 dicembre 2024, rivolti a tutta la cittadinanza e in cui saranno coinvolti rappresentati del mondo profit e non profit, attivisti per la disabilità, esponenti dell’associazionismo, protagonisti della cultura e del Terzo Settore, personaggi dello spettacolo, bambini delle scuole torinesi e le loro famiglie.

Il programma del DisFestival si comporrà di appuntamenti privi di barriere fisiche, architettoniche e sensoriali e dotati dell’offerta di servizi di sottotitolazione e di interpretariato LIS.

Inoltre, tutti gli eventi presenti in calendario sono il risultato di un intenso lavoro di confronto e di co-progettazione con gli enti associati e con gli stakeholder che vede la partecipazione di fondazioni, soggetti del privato sociale ed espressione del mondo del volontariato quali Fondazione CRT, Fondazione Compagnia di San Paolo, Consiglio Regionale del Piemonte, Regione Piemonte, Vol.To – Centro Servizi per il Volontariato di Torino, ADN – Associazione Diritti Negati ODV, Associazione Volere Volare, OPES Italia – Organizzazione per l’Educazione allo Sport, Fondazione OMI – Opera Munifica Istruzione, Fondazione TRG Onlus, Fondazione Venesio, GTT e altri enti della società civile che aderiscono alle iniziative proposte.

Il DisFestival si svolge con il patrocinio di Regione Piemonte, Città Metropolitana di Torino e Città di Torino.

PROGRAMMA DISFESTIVAL

Sabato 30 Novembre

TALK AGENDA DELLA DISABILITÀ

Ore 10.00/13.00 | OGR Torino Binario 3 | corso Castelfidardo 22

La mattinata inaugurale del 30 novembre sarà dedicata al “Talk Agenda della Disabilità”, presso il Binario 3 delle OGR Torino, con un focus sulla declinazione dei temi dell’Agenda della Disabilità, un progetto innovativo ideato dalla CPD e Fondazione CRT, pensato per migliorare le condizioni di vita delle persone con disabilità; l’Agenda è un modello innovativo di inclusione partecipato, frutto di ascolto e co-progettazione che ha messo in moto un vero e proprio “movimento” di buone idee e buone pratiche per una società realmente a misura di tutti.

Tra i protagonisti di spicco che interverranno, si segnalano: Lella Costa, attrice e scrittrice; Michela Giraud, stand-up comedian e regista di Flaminia; Chiara Bordi, attrice e protagonista della serie I Fantastici 5; Marina Cuollo, scrittrice e attivista; Marco Andriano, influencer e molti altri ospiti, pronti a sfidare e superare i pregiudizi sulla disabilità.

La conduzione sarà affidata a Carla Piro Mander, giornalista, e Sebastiano Pucciarelli, autore e co-conduttore di TV Talk (Rai 3) mentre l’evento sarà arricchito dagli interventi musicali dal vivo di Accordi Disaccordi.

Inserito in una cornice dinamica e coinvolgente, caratterizzata da incursioni musicali, momenti di intrattenimento e un inedito game show, il programma prevede interviste, dibattiti e talk, volti a esplorare le migliori azioni e buone pratiche a favore della disabilità, chiamando in causa in egual misura sia il mondo non profit sia quello profit. In particolare, sarà presentato il Concorso di idee “Sosteniamo le famiglie”, uno dei sei Goal dell’Agenda della Disabilità, con i progetti vincitori sostenuti da Fondazione CRT. Interverranno i responsabili degli enti del Terzo Settore e i beneficiari di Fondazione Time 2, ASD Rubens APS e Angsa Biella Aps, che illustreranno rispettivamente i progetti “Sguardi al futuro”, “Da Adesso In Poi” e “AutOri (Autismo Orientamento)”.

Un’attenzione particolare sarà dedicata alle testimonianze delle aziende e delle imprese che, aderendo all’Agenda della Disabilità, si stanno impegnando per creare ambienti lavorativi pienamente inclusivi, attraverso il racconto diretto di dirigenti, lavoratori e altre figure professionali oltre a un focus finale in cui si affronterà il tema di come cambiare la narrazione e disattivare gli stereotipi intorno al mondo della disabilità.

Nel pomeriggio, presso il Duomo, si terranno le attività della “Città dell’Agenda della Disabilità”, pensate per bambini e famiglie, realizzate in collaborazione con il progetto “OGR Kids & ULAOP”. Tra queste: VDE (Virtual Disability Experience), un videogioco in realtà virtuale; Memory tattile e olfattivo, un gioco della memoria accessibile; Space Ability, un gioco di carte cooperativo; (Non) senti chi parla, un gioco sulla lettura del labiale; il Percorso esperienziale, un viaggio multisensoriale per sensibilizzare sulle disabilità.

L’Agenda della Disabilità è un progetto promosso dalla CPD in collaborazione con Fondazione CRT, avviato nel 2021 attraverso un percorso partecipato che ha coinvolto oltre 300 organizzazioni non profit e rappresentanti della società civile piemontese. Questo percorso ha portato, a dicembre 2021, alla pubblicazione della prima Agenda della Disabilità a livello nazionale, un documento programmatico scaricabile all’indirizzo www.agendadelladisabilita.it.

L’evento dà diritto a 3 crediti formativi ai giornalisti presenti in sala che si siano iscritti sulla piattaforma dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte o al desk del Binario 3.

Lunedì 2 Dicembre

ANTEPRIMA DEL CORTOMETRAGGIO “COS’HAI DA GUARDARE?”

Ore 18.00 | Circolo dei lettori – Sala Grande | via Bogino 9

Il 2 dicembre, alle ore 18.00, presso il Circolo dei lettori, si terrà, nella Sala Grande, l’anteprima del cortometraggio “Cos’hai da guardare?”, prodotto dalla CPD e diretto da Paolo Severini. Un’esperienza che va oltre lo schermo, il cortometraggio racconta storie di vita autentica di persone con disabilità, invitando il pubblico a riflettere, emozionarsi e affrontare temi fondamentali come l’inclusione e l’abilismo.

L’opera è stata realizzata grazie al sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo, nell’ambito del progetto Disabilità in Rete 2024.

All’evento interverranno: il direttore de La Stampa, Andrea Malaguti e i protagonisti del cortometraggio: Mara La Verde, attivista; Silvia De Maria, atleta paralimpica; Valentina Calcagno, attrice della compagnia Buffoni di Corte; Giuseppe Antonucci, rappresentante di Sportdipiù; Francesco Canale, alias Anima Blu, artista. A moderare l’incontro sarà Fabrizio Vespa, giornalista.

Martedì 3 Dicembre – Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità

EMOZIONI” – LA GIORNATA DELLE SCUOLE

Ore 10.00/12.30 | Pala Gianni Asti (ex Pala Ruffini) | via Leonardo Bistolfi 10

Il 3 dicembre, in occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, si terrà un doppio appuntamento. La mattinata sarà dedicata alla giornata delle scuole, intitolata “Emozioni”, presso il Pala Gianni Asti (ex Pala Ruffini), dalle ore 10.00 alle ore 12.30.

Questo evento, tra i più attesi dell’anno per le scuole piemontesi, combina inclusività, creatività ed energia positiva, coinvolgendo dal vivo quasi 4.000 partecipanti tra studenti, insegnanti e ospiti, oltre a raggiungere circa 15.000 persone in streaming.

La giornata, rivolta agli studenti di ogni ordine e grado della regione Piemonte, è ormai un appuntamento tradizionale e rappresenta un importante momento di condivisione e sensibilizzazione sui temi dell’inclusione. Da alcuni anni, l’evento si svolge in modalità mista (in presenza e in streaming), consentendo la partecipazione non solo delle scuole piemontesi, ma anche di quelle di altre regioni italiane.

Anche per l’edizione del 2024, questa formula sarà confermata. La mattinata sarà animata da interventi di influencer, artisti, musicisti, sportivi, atleti olimpici e paralimpici con l’obiettivo di coinvolgere gli studenti sui temi della disabilità e farli partecipare attivamente attraverso quiz e giochi a squadre.

In particolare, tra gli ospiti saranno presenti Francesca Melchiori e Caterina Dotto, le atlete della prima squadra femminile del Derthona Basket, accompagnate dal team manager Massimo Mattacheo e dalla loro mascotte Leo, Matteo Soragna, ex cestista e player della Nazionale italiana, attualmente telecronista sportivo per Sky, Daniela Iavarone, allenatrice baskin dell’Ente Italiano Sport Inclusivi, Claudio Ricci, Responsabile Commerciale Derthona Basket, Deborah Repetti e Monica Prati, co-responsabili Progetti Sociali, la Federazione Volley Piemonte, il sitting volley Chieri ’76, gli Insuperabili, il Liceo Coreutico Germana Erba oltre alla partecipazione speciale di Silvia Bruno, presidente CIP Nazionale, Tiziana Nasi, vicepresidente CIP Nazionale, Stefano Mossino, presidente CONI Nazionale, e Veronica Biglia, atleta paralimpica che ha partecipato per la paracanoa alle Olimpiadi di Parigi.

Tra i momenti più attesi, ci sarà la premiazione di due concorsi: “99,9% lo stesso DNA”, che celebra la diversità e l’inclusione, e il concorso speciale “Video”, dedicato alle scuole piemontesi e promosso da ADN – Associazione Diritti Negati. Durante la premiazione, verranno presentati i lavori realizzati nei mesi precedenti alla Giornata. I vincitori riceveranno buoni spesa per l’acquisto di materiale scolastico e gadget offerti dai partner dell’iniziativa.

Inoltre, si terrà la premiazione del contest “La Camminata della Salute”, anch’esso promosso da ADN – Associazione Diritti Negati. Questo progetto mira a sensibilizzare i giovani sull’importanza del movimento quotidiano come strumento di benessere. Gli studenti, insieme ai docenti, hanno partecipato a una competizione per percorrere il maggior numero di chilometri a piedi in un periodo compreso tra fine settembre e fine novembre. Il monitoraggio è avvenuto attraverso una piattaforma digitale dedicata. La competizione ha coinvolto classi delle Scuole Primarie e Secondarie di primo e secondo grado piemontesi, con la possibilità per ogni istituto di candidare una o più classi e di coinvolgere anche le famiglie degli studenti. Al termine dell’iniziativa, le classi che hanno percorso più chilometri saranno premiate, celebrando così uno stile di vita attivo e consapevole.

Partner dell’evento: GTT, SMAT, OPES Italia, Lions, Banco Alimentare, Borello e Decathlon.

IL MONDO DEGLI ALTRI” STORIE ED EMOZIONI OLTRE LE BARRIERE

Ore 21.00 | Coro di Santa Pelagia | via San Massimo 21

La sera del 3 dicembre, alle ore 21.00, ci si sposterà al Coro di Santa Pelagia per assistere a “Il mondo degli altri – Storie ed emozioni oltre le barriere”, uno spettacolo unico e suggestivo, ideato in occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità.

Un viaggio intenso tra parole e musica, capace di condurre il pubblico dentro le vite, i sogni e le sfide di chi ha affrontato la diversità con coraggio e dignità. Uno spettacolo inclusivo che vedrà in scena: Gian Luca Favetto, scrittore e narratore; Mauro Ermanno Giovanardi, voce inconfondibile dei La Crus; Marco Carusino alle chitarre e il virtuosismo musicale degli GnuQuartet con l’ideazione e la regia di Pierumberto Ferrero.

Organizzato in collaborazione con la Fondazione OMI, lo spettacolo è parte della stagione musicale “I Concerti di Santa Pelagia” ed è inserito all’interno della rassegna New T@ste.

Il mondo degli altri – Storie ed emozioni oltre le barriere” non è solo un racconto, ma un’esperienza capace di abbattere barriere, fisiche e mentali, e di creare un ponte tra le persone, suscitando riflessioni profonde. La voce vibrante e delicata di Mauro Ermanno Giovanardi riuscirà a incantare con interpretazioni ricche di pathos mentre le parole di Gian Luca Favetto daranno vita a storie di inclusione, lotta e speranza. La narrazione si intreccerà con le raffinate melodie degli GnuQuartet e le emozioni create dalle chitarre di Marco Carusino per un risultato che renderà lo storytelling ancora più coinvolgente.

Questo evento profondamente partecipativo però non si limita solo a raccontare: invita a riflettere, a scoprire la bellezza nascosta in ogni difficoltà e a ricordare che non esiste “il mondo degli altri. Esiste un unico mondo, a cui tutti apparteniamo, nessuno escluso.

Domenica 8 Dicembre

IN VIAGGIO CON CIPIDILLO” A TEATRO

Ore 14.30/18.00 | Casa del Teatro Ragazzi e Giovani | corso Galileo Ferraris 266

Il DisFestival si concluderà l’8 dicembre presso la Casa del Teatro Ragazzi e Giovani, dalle ore 14.30 alle 18.00, con un pomeriggio ricco di emozioni e divertimento. Protagonisti dell’evento saranno lo spettacolo teatrale “In Viaggio con Cipidillo”, portato in scena dagli attori della Casa del Teatro Ragazzi e Giovani, il Magic Show di Mago Contini e una straordinaria esibizione dei batteristi dell’Associazione Drum Theatre, finalisti di Italia’s Got Talent.

L’evento coinvolgerà attivamente piccoli e grandi, invitandoli a interagire con lo spettacolo, che sarà suddiviso in sette sezioni. Gli spettatori parteciperanno insieme agli attori e agli artisti all’organizzazione del viaggio del Cipidillo, il grillo parlante diventato mascotte storica della CPD.

Il percorso partirà da un improbabile ufficio passaporti, dove bisognerà preparare i documenti di viaggio per l’eroe dalle antenne verdi, per poi proseguire con una visita all’agenzia di viaggio e il momento della preparazione della valigia. Il viaggio culminerà nella grande festa collettiva che segnerà la partenza e durante la quale saranno assegnati una serie di premi.

Dopo la partecipazione al concorso nazionale che ha visto i bambini esplorare il tema dell’inclusione sociale attraverso opere collettive dedicate alla Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, le Scuole dell’Infanzia e Primarie di Torino sono state sollecitate a realizzare elaborati in 3D ispirati al “Viaggio con Cipidillo”. Tutti questi lavori, nati dalle emozioni suscitate dal tema dell’inclusione, saranno parte integrante del pomeriggio.

Bambini e famiglie sono invitati a teatro per vivere un’esperienza indimenticabile, tra spettacoli, musica e giochi, in un’atmosfera di gioia e condivisione. Il Cipidillo e i suoi amici trasformeranno il teatro in un luogo magico, dove arte, fantasia e divertimento si incontrano per celebrare i valori di una società che promuova le pari opportunità e la convivenza delle differenze.

L’evento si concluderà con la premiazione delle opere più significative, chiudendo il festival con un momento di festa e riconoscimento collettivo.

Tutti gli eventi sono gratuiti con prenotazione obbligatoria

fino a esaurimento posti.

Per prenotare: https://www.cpdconsulta.it/disfestival/

Per informazioni:

www.cpdconsulta.it www.agendadelladisabilita.it https://www.facebook.com/cpd.consulta https://www.youtube.com/user/cpdconsulta

“Sensitive Stones”, un’opera di Andrea Caretto e Raffaella Spagna

 

 

Il Castello di Rivoli Museo di Arte Contemporanea, sabato 30 novembre prossimo, presenta il progetto “Sensitive stones”, una liloteca Esperienziale, che coincide con l’attivazione dell’opera di Andrea Caretto e Raffaella Spagna, presentata nell’ambito della mostra “Mutual Aid-Arte in collaborazione con la natura”. L’opera del duo artistico Caretto-Spagna è stata presentata nella biblioteca di Rivoli ed è rappresentata da un’installazione interattiva fondata sull’incontro intimo e personale tra soggetti umani e minerali. “Sensitive Stones. Progetto per una litoteca Esperienziale” si compone di una collezione di ciottoli e blocchi di roccia raccolti dagli artisti su vari siti della Val Seriana, in particolare nel territorio di Alzano Lombardo. In seguito levigate e lucidate, queste pietre lisce e lucenti, ma dalla forma inalterata, sono messe a disposizione del pubblico per un prestito temporaneo tramite una modalità simile a quella adottata dai libri in biblioteca.

La coppia artistica Caretto-Spagna coinvolge le persone auspicando che il contatto e l’intimità con questi oggetti, corredati di scatole di legno e taccuini per appunti, generino nel fruitore una relazione di inedita interdipendenza, convivenza e incontro con il mondo animale e i suoi microracconti.

Nel corso dell’attivazione gli artisti raccontano il procedimento di selezione e preparazione delle pietre e invitano a sperimentare i molteplici usi delle rocce, dalla pura contemplazione allo studio fino all’esplorazione di diverse forme di contatto, come il portarle nelle proprie tasche o posizionarle sotto il cuscino per favorire l’incontro notturno con dimensioni inconsce differenti.

Nella giornata di sabato l’attivazione dell’opera è prevista dalle 12 alle 13, dalle 16 alle 17 e dalle 17 alle 18. Ogni sessione è preceduta da una visita guidata alla mostra “Mutual aid. Arte in collaborazione con la natura”, a cura del Dipartimento di Educazione del Museo alle 11, alle 15 e alle 16.

L’appuntamento si inserisce nell’ambito del progetto di public program “Vibrant Natures. On telluric Cosmologies”, a cura di Guido Santanadrea e Marianna Vecellio e nato dalla collaborazione tra Almanac, castello di Rivoli Museo di Arte Contemporanea e Orti generali.

Il programma prosegue la riflessione iniziata con “On decay and rebirth”, realizzato tra febbraio e marzo 2024, mantenendo come base di ricerca i caratteri di complessità, pluralità, coesistenza e reciprocità propri della natura. Fil rouge del percorso lo sviluppo di un pensiero ecologico e di una coscienza ambientale che riposizioni l’umano all’interno della natura, rispondendo all’urgenza di sviluppare politiche di resistenza alle economie di sfruttamento della natura fondate sul superamento dell’opposizione tra oggetto e soggetto, tra natura e cultura, tra umano e non umano.

Offrendo una ridefinizione del concetto di natura come agente attivo e vitale, “Vibrant natures On telluric cosmologies” esplora come artisti e ricercatori di diversi ambiti riflettano sulle possibilità di azione e influenza di entità non umane, ponendole come condizioni necessarie per mettere in discussione le condizioni che hanno condotto all’attuale crisi climatica e ambientale.

 

Mara Martellotta

La Boxing de Rua torna sul ring

Domenica 1 dicembre a partire dalle 16,30 presso il Bocciodromo Rossini di corso Mamiani 5 a Torino ci sarà una riunione di boxe olimpica.

La società di Stefano Abatangelo e Andrea Fontana organizza 13 incontri dilettantistici con atleti provenienti da Piemonte, Valle d’ Aosta e Lombardia delle categorie schoolboys, junior, dilettanti e sparring io.

Il pomeriggio vedrà il battesimo dei guantoni per una decina di “neo pugili” della Boxe Sociale Torino.

Sono giovani praticanti di un’età compresa tra i 18 e 33 anni, due le ragazze, che fanno parte di un progetto regionale, che offre la possibilità a chi si trova in difficoltà economiche di allenarsi gratuitamente.

La Boxing de Rua si è messa a disposizione con allenamenti mirati e domenica ci sarà la prima esibizione dimostrativa.

Riflettori puntati sulla ventiquattrenne Sara Deleonardis 66 kg, allieva di Abatangelo e Fontana, che si confronterà con Anais Domaine, quest’ultima prenderà parte agli assoluti.

Esordio sul quadrato per Maurizio Abramo, 13 anni, categoria 70 kg., pupillo del maestro Michele Mastromatteo e seguito dalla Boxing de Rua.

La riunione di domenica sarà il prologo dell’incontro del 21 dicembre a San Severo di Foggia per il titolo d’Italia.

Andrea Fontana The Doctor (Boxing de Rua) 25 anni (12v1s) affronterà Michele De Filippo (11v0s) 33 anni.

Info: 347/8877843

 

Torino, 27 novembre 2024

Nella foto Deleonardis e Abramo in allenamento

Napolitano “Presidente di tutti”

Giovanni Matteoli presenta il libro alla Fondazione Giorgio Amendola 

 

Venerdì 29 novembre, alle 17.30, appuntamento con Giovanni Matteoli, autore del volume “Presidente di tutti. Giorgio Napolitano nelle memorie di un segretario al Quirinale”, nella sede della Fondazione Amendola, in via Tollegno 52 a Torino. Da sempre la Fondazione è protagonista nei percorsi di riqualificazione urbana e nella promozione di manifestazioni artistiche e culturali nel quartiere Barriera di Milano.

Con l’autore dialogheranno Mia Caielli, professoressa di Diritto Comparato a UniTo, Elsa Fornero, già ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Enrico Morando, già viceministro dell’Economia e Giuseppe Salvaggiulo, responsabile Cronaca di Torino de La Stampa. Modera Domenico Cerabona, direttore della Fondazione Giorgio Amendola.

“Il Presidente tenne sempre fede al compito di svolgere un ruolo di mediazione e di garanzia, del tutto coerente con la sua diffidenza nei confronti delle contrapposizioni esasperate, le estremizzazioni e le faziosità. La sua intima convinzione era che l’Italia avesse bisogno di interventi di moderazione che evitassero i rischi molteplici per l’unità nazionale, sul terreno delle diversità regionali, delle disparità economiche, delle differenze sociali e della molteplicità di concezioni ideali e culturali”. Giorgio Napolitano sale al Colle il 15 maggio 2006, subito dopo le elezioni politiche vinte di poco dal centro sinistra federato per la seconda volta da Romano Prodi. Resterà al Quirinale nove anni, divenendo il primo Presidente della Repubblica rieletto e mantenendo un delicato equilibrio europeo anche quando a fare i titoli dei giornali saranno i morosi della politica italiana, dalla nascita del Partito democratico all’affermazione del Movimento 5 Stelle, dalla caduta di Silvio Berlusconi all’arrivo di Mario Monti, dall’ascesa di Matteo Renzi alla mancata riforma costituzionale del 2016.

Giovanni Matteoli ha osservato quei difficili anni, ricoprendo diversi ruoli all’interno dello staff di Napolitano. Insieme al funzionamento quotidiano della prima istituzione della Repubblica, le sue memorie ci restituiscono la figura di un grande italiano, che ha rinvenuto nella sua profonda cultura politica la formula per custodire il nostro stato costituzionale nel difficile trapasso dal Novecento al secolo successivo in cui viviamo.

 

Mara Martellotta